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14/02/2019

PESO E COSTITUZIONE

PESO CORPOREO
Il peso corporeo non può essere modificato a
piacere essendo un carattere influenzato da
fattori genetici, ambientali e psicologici. I fattori
genetici (non modificabili) hanno una loro
importanza nello stabilire il peso di una
persona, la distribuzione del tessuto adiposo e
le forme corporee. Sono molti i geni implicati
nella regolazione delle riserve energetiche, ma
enfatizzare oltre misura il loro ruolo può portare
a ritenere che la persona, il cui assetto genetico
è tale da renderla più suscettibile all'ambiente
alimentare sia anche destinata all'obesità.

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Questo tipo di interpretazione dei risultati della


ricerca scientifica ha un potenziale rischio: fa
vivere la condizione di sovrappeso come
indipendente dalla propria volontà e induce a
ricercare la soluzione del problema al di fuori di se
(farmaci, interventi chirurgici, indumenti
dimagranti, ecc....). Avere una "predisposizione
per" non significa "essere destinati a" ed un peso
sufficientemente basso da ridurre i rischi legati
all'eccesso di tessuto adiposo è possibile
mantenerlo accettando l'esistenza di un peso
limite, caratteristico per ognuno, al di sotto del
quale non si può scendere senza assistere a tutta
una serie di modificazioni biologiche e
psicologiche che portano a mangiare in eccesso.

PESO CORPOREO
Se adeguato è espressione di buon accrescimento e di una
assunzione energetica adeguata

E' un bilancio tra entrate e uscite:


• il peso rimane costante quando questo è in pareggio.
• ingrassiamo quando l'energia procurata dagli alimenti non viene
totalmente spesa e si accumula sotto forma di grasso.
• perdiamo peso se, al contrario, la nostra alimentazione è
insufficiente a coprire il fabbisogno energetico necessario per
assolvere l'impegno fisico, quindi attingiamo alle riserve del nostro
organismo.

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L'INDIVIDUO DI RIFERIMENTO
L’adulto: individuo di riferimento
Questo concetto ha una valenza prescrittiva e andrebbe
comunque considerato con elasticità, e in funzione degli scopi
che ci si prefigge nella stima dei fabbisogni di energia.
Nel calcolo dei fabbisogni di un gruppo o di un’intera
popolazione, ci si può prefiggere di mantenere lo status quo,
tollerando la possibile presenza di una proporzione
apprezzabile di soggetti obesi o sottopeso. In tal caso, i
fabbisogni vanno calcolati sui valori di peso reali (approccio
conservativo).
Se invece lo scopo è di riportare alla norma la distribuzione
ponderale della popolazione in oggetto, ci si deve riferire ai
valori pondero-staturali di riferimento (approccio normativo).

I valori antropometrici medi della popolazione italiana adulta


descritti da una recente indagine nazionale in soggetti di 35-65 anni
non si discostano significativamente dalla media europea.

Per una statura media di circa 173 cm negli uomini tra 35 e 44


anni, 172 cm tra 45 e 54 anni e 170 cm tra 55 e 64 anni il peso
osservato è rispettivamente di 76,9, 77,1 e 76,6 kg.
Nelle donne la statura media risulta essere circa 160 cm tra 35 e
44 anni, 159 cm tra 45 e 54 anni e 158,6 cm tra 55 e 64 anni con
un peso osservato pari rispettivamente a 60,3, 62,7 e 63,8 kg.

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PESO CORPOREO

E’ l’espressione di un buon accrescimento (bambino) e di


equilibrata assunzione energetica (adulto).
Rappresenta la massa magra, il grasso ed i liquidi del corpo,
può modificarsi molto velocemente in caso di
eccessiva/difettosa assunzione di energia rispetto ai reali
bisogni.
Non è l’unica variabile antropometrica, ma è quella che si
modifica più precocemente, indicando squilibri alimentari
sia di lungo sia di medio e breve termine.

Principali variabili antropometriche e loro velocità di


modificazione

Parametro Significato biologico Velocità di modificazione


Peso Massa magra + grasso + Molto rapida
liquidi del corpo
Statura Crescita e lunghezza Nei bambini, aumento lento
scheletrica
Circonferenza Muscolo, grasso, osso Rapida diminuzione in
del braccio malnutrizione proteico-energetica,
lento aumento nell’obesità
Grasso Riserve energetiche Lento calo nella
Sottocutaneo malnutrizione, lento aumento
nell’obesità

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STATURA
Dipende dalla piena espressione del patrimonio genetico
individuale. E’ influenzata principalmente da:
alimentazione
igiene
stile di vita
Tessuto adiposo
Compartimento corporeo in cui si deposita il grasso
accumulato sottoforma di riserva energetica
nell’organismo.
E’ il compartimento più leggero
Le oscillazioni del peso corporeo sono principalmente
dovute a variazioni del tessuto adiposo

Esistono vari metodi di misura del tessuto adiposo


Esempio: la plicometria misura lo spessore del pannicolo
adiposo sottocutaneo
Diversa distribuzione del grasso di deposito nei due sessi

ANDROIDE GINOIDE

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MISURA DEL GRASSO SOTTOCUTANEO


Esistono vari metodi di misura del tessuto adiposo.
Comunemente utilizzata è la plicometria che misura lo spessore del
pannicolo adiposo sottocutaneo in diversi punti (sottoscapolare,
tricipitale, addominale, soprailiaca, etc) mediante un plicometro

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Peso e costituzione

Il peso corporeo è il Risultante di:


• Massa grassa (BF, body fat)
• Massa magra (FFM, fat free mass)

Tessuti muscolari
Tessuto osseo
Liquidi extra ed intracellulari

Il più suscettibile a variazioni è il tessuto adiposo, riserva


energetica utilizzata durante il digiuno.
Fattori che influenzano la composizione corporea:

Età
Sesso
razza
fattori genetici
condizioni nutrizionali ed ambientali

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Modello pentacompartimentale

Massa grassa (FM)


Massa magra (FFM)

Acqua corporea totale (TBW)


Massa proteica (PM)
Massa minerale (MM)
Glicogeno (Gn)

BW = FM + TBW + PM + MM + Gn

PESO CORPOREO

BW: peso corporeo


FFM: massa magra
FM: massa grassa
TBW: acqua totale
PM: massa proteica
MM: massa minerale
Gn: glicogeno

BW = FM + TBW + PM + MM + Gn

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Valutazione della costituzione corporea


Costituzione: insieme delle caratteristiche morfologico-
somatiche e funzionali appartenenti a ciascun individuo,
che vengono influenzate da fattori genetici, ambientali,
nutrizionali.
Soggetti normolinei sono caratterizzati da un equilibrio tra
misure orizzontali e verticali, nei soggetti brevilinei
prevalgono le strutture orizzontali rispetto alle verticali,
dando cosi’ l’immagine di una corporatura massiccia e
tarchiata indipendentemente dalla statura, i soggetti
longilinei hanno la prevalenza delle misure verticali su
quelle orizzontali dando l’apparenza di corporatura
slanciata anche in individui a bassa statura.

Oggi una semplice distinzione della costituzione in base alla


struttura scheletrica utilizza, come indice di riferimento, la
circonferenza del polso, misurata su entrambi i polsi
all’altezza della piega tra mano e processo stiloideo di radio
e ulna.
Per l’individuazione del tipo morfologico si applica
Formula di Grant:
r = h in cm/circonferenza del polso in cm
Tipo morfologico Uomo Donna
Longilineo r>10.4 r>11
Normolineo r=9.6-10.4 r=10.1-11
Brevilineo r<9.6 r<10.1

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Oltre alle costituzioni così classificate è possibile riscontrare


individui con costituzioni fisiche miste (mixotipi)

Queste informazioni vengono utilizzate nella


Formula di Monnerot-Dumaine:
(h in cm – 100) + (circ. polso x 4)
peso ideale = -----------------------------------------
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il valore ottenuto si riferisce al normotipo, nella costituzione
longilinea togliere il 5% e nella brevilinea aggiungere 5%.

BMI Body Mass Index o


IMC Indice di Massa Corporea

Peso in kg
-----------------
(Statura in m)2

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Valori assoluti di BMI per la diagnosi del difetto e dell’eccesso


ponderale nell’adulto
Classificazione BMI (kg/m2)
Sottopeso <18.5
Normopeso 18.5-24.9
Sovrappeso >25.0
Pre-obeso 25.0-29.9
Obeso classe I 30.0-34.9
Obeso classe II 35.0-39.9
Obeso classe III >40.0

Indice di massa
corporea

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Valori assoluti di BMI per la


diagnosi del difetto e dell’eccesso ponderale
nell’adulto

LIMITI DELL’IMC
• Non tiene conto della composizione corporea
quindi può sovrastimare il sovrappreso in un
soggetto atletico

• Può sottostimare il sovrappeso in soggetti


anziani

• Per bambini e adolescenti è preferibile


utilizzare le tabelle dei percentili (in
riferimento all’IMC di altri bambini/
adolescenti della stessa età)
Categorie Range percentile
sottopeso < 5° percentile
normopeso 5°-85 percentile
sovrappeso 85°-95° percentile
obeso >95° percentile
Tratto dal sito del CDC:
www.cdc.gov/healthyweight/assessing/bmi/childrens_bmi/about_childrens_bmi.html

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Circonferenza vita
Per stimare il grado di sovrappeso è utilizzata
anche la misura della circonferenza della vita,
un indice della massa grassa viscerale.
La circonferenza vita deve essere misurata
appena sopra l’ombelico.
Viene considerata “desiderabile” se è inferiore
a 94 centimetri negli uomini e 80 cm nelle
donne.
Donna Uomo
Un accumulo di grasso intorno alla vita è
>88 cm = Rischio aumentato >102 cm = Rischio aumentato particolarmente dannoso, soprattutto per le
malattie cardiovascolari. La classificazione
dell ’ Organizzazione mondiale della sanità
considera una categoria di rischio moderato,
ma aumentato, nei valori tra 94 e 102
nell’uomo e tra 80 e 88 nella donna.

Controllo del peso


In Italia poco meno della metà degli adulti oltre i 30 anni è in
sovrappeso, e di questi un quinto è decisamente obeso. La
tendenza in questa direzione si profila già tra i bambini e gli
adolescenti.
L'eccesso di peso nei sui vari gradi (sovrappeso, obesità media,
obesità grave) è per lo più il risultato di abitudini alimentari
squilibrate dal punto di vista energetico: troppe calorie
introdotte rispetto a quelle necessarie.
É importante mantenere, o far rientrare, il peso nei limiti
normali. Ciò consente di prevenire la comparsa di malattie a più
larga diffusione, come diabete, ipertensione, cardiopatia
coronarica, che costituiscono tra i 30 e i 60 anni, i rischi
maggiormente associati all'obesità.

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% della popolazione italiana


nelle classi di BMI

Uomini Donne Totale


(%) (%) (%)
Sottopeso 4 17,2 11,0

Normopeso 49 52,2 50,8

Sovrappeso 40 24,5 31,6

Obesi 7 6,1 6,5

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% bambini ed adolescenti
obesi o sovrappeso
% di bambini e
adolescenti obesi o in
sovrappeso

Piemonte 17,1
Prevalenza dell'eccesso di peso Valle d'Aosta 14,3
31,5 a 36 (1) Lombardia 18,5
27,2 a 31,5 (2)
22,9 a 27,2 (7) Trentino-Alto Adige 16,1
18,6 a 22,9 (3) Veneto 21,4
14,3 a 18,6 (7)
Friuli-Venezia Giulia 20,1
Liguria 17,0
Emilia Romagna
Emilia-Romagna 22,7
22,7
Toscana 17,0
Umbria 24,1
Marche 25,8
Lazio 24,7
Abruzzo 27,0
Molise 27,5
Campania 36,0
Campania
Puglia 36,0
26,0
Basilicata 24,5
Calabria 27,2
Sicilia 26,8
Sardegna 16,6
ITALIA 24,2

A nni 1999-2000 (per 100 perso ne co n le stesse caratteristiche)

Il fenomeno è crescente passando da Nord a Sud

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L'unica via per prevenire o ridurre il sovrappeso e


l'obesità è nell'equilibrare la propria alimentazione,
avendo cura di soddisfare l'appetito con alimenti di più
basso valore energetico e ricchi di fibre vegetali. Questo
equilibrio alimentare viene ritenuto utile anche per una
azione preventiva contro lo sviluppo di tumori.

Nelle abitudini di vita deve trovare spazio anche un


idoneo esercizio fisico che, oltre a far consumare più
calorie, contribuisce al buon mantenimento delle
funzioni cardiocircolatorie, respiratorie e del tono
muscolare.

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