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I benefici dell'attività fisica per la salute

L'attività fisica apporta benefici per tutto il corpo e mantiene l'organismo


sano ed efficiente, più di qualsiasi prodotto di bellezza.

Fare sport ci mantiene giovani e un'attività fisica condotta con


moderazione ma anche con regolarità, fin dall'età dello sviluppo, permette
all'organismo di mantenersi sano ed efficiente più a lungo, ritardando la
degenerazione dei muscoli, delle articolazioni e delle strutture organiche.

 I benefici dello sport

È scientificamente dimostrato che lo sport apporta benefici per tutto il


corpo:
1. Rafforza muscoli ed articolazioni. Con miglioramenti anche
nella postura e nella resistenza alla fatica quotidiana. Muscoli addominali e
dorsali in forma, poi, allontanano il rischio di patologie della colonna
vertebrale: ernie e lombosciatalgie;
2. Ottimizza il metabolismo. Migliora il rapporto tra massa grassa e massa
magra del corpo, viene regolato lo stimolo della fame e si riequilibrano i
parametri ematochimici;
3. Aumenta la capacità e l'elasticità dell'apparato respiratorio, anche a
riposo, per la maggiore richiesta di ossigenazione a cui sono chiamati gli
alveoli polmonari durante l'esercizio fisico;
4. Migliora la capacità contrattile del cuore e la sua irrorazione
coronarica: a riposo, uno sportivo ha un battito cardiaco di frequenza
inferiore rispetto ad una persona sedentaria, ed è meno soggetto a sbalzi
di pressione; inoltre, il suo sistema circolatorio è più elastico ed ha un
migliore ritorno venoso, dovuto alla maggiore efficienza della
muscolatura.
5. Combatte i disturbi dell'umore. L'attività fisica fa bene anche alla
psiche e aiuta a combattere disturbi come ansia e depressione. L'attività
fisica, infatti, contribuisce al rilascio di due importanti tipi di

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neuromediatori: l’acetilcolina e le endorfine. Queste ultime sono le
molecole che producono le sensazioni di analgesia e benessere, proprietà
che hanno portato a definirle gli ormoni della felicità.
L'esercizio fisico, inoltre, scongiura il rischio di condizioni tipiche
della vita sedentaria: l'obesità, il diabete, l'ipertensione, e tutte le
patologie legate al sistema cardiocircolatorio, tra cui l'infarto, una delle
cause di morte più diffuse nel mondo occidentale.

Come iniziare a fare sport


Certo, non ci si può inventare atleti da un giorno all'altro, né tutti hanno
a disposizione il tempo e le energie necessarie per potersi dedicare con
molto impegno ad un'attività sportiva; d'altronde, per chi non ha mai
praticato sport, è necessario 'partire per gradi', senza affaticare il cuore, i
muscoli e la colonna vertebrale con esercizi eccessivi o prolungati, cosa
assolutamente controproducente.

La vita moderna ci ha abituato ad una serie di comodità (l'automobile,


l'ascensore, la metropolitana...) che ci hanno sottratto l'occasione di fare
anche solo un po' di movimento fisico: qualche rampa di scale o un breve
tratto di strada fatto a piedi apportano benefici non solo al nostro fisico,
magari dopo una lunga giornata alla scrivania, ma anche alla psiche.

Praticare sport, infatti, allevia la tensione accumulata in tutto il giorno,


porta benessere a tutto l'organismo e, dopo lo sforzo, induce una piacevole
sensazione di rilassatezza, che ha benefici influssi sull'umore, sulla vita
sociale e sul riposo notturno.

Cos'è il BMI?

IL Body Mass Index (BMI) o Indice di Massa Corporea (IMC)  è un


parametro molto utilizzato per ottenere una valutazione generale del
proprio peso corporeo.

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Esso mette in relazione con una semplice formula matematica l'altezza con
il peso del soggetto.
Il calcolo del BMI è un sistema di valutazione del peso, riferito al rischio di
malattia, proposto per la prima volta dallo studioso belga Adolphe Quelet
(1796-1874).
Attraverso la soluzione di una formula che richiede due valori
noti, statura e peso, il calcolo del BMI offre un coefficiente da inserire in
un'apposita griglia di valutazione che permette di stabilire:
normopeso, sottopeso, sovrappeso e obesità (quest'ultima, eventualmente
classificata in diversi livelli di gravità).

A cosa serve il BMI?


Dalla sua invenzione, il BMI è divenuto progressivamente uno strumento
diagnostico di primo piano per valutare il peso di un soggetto e la sua
posizione rispetto a quello normale o normopeso – statisticamente
associato al minor rischio di ammalarsi di patologie metaboliche e non
solo.

Tuttavia, a causa della scarsa precisione (non tiene in considerazione


l'entità dello scheletro e della muscolatura) e dei limiti applicativi che
comporta (non va impiegato per la valutazione dei bambini e degli atleti di
élite), oggi il semplice BMI è parzialmente rimpiazzato da metodi di stima
più accurati e innovativi, ma senz'altro meno pratici.

I limiti del BMI


Il BMI è un indice molto utile, veloce da calcolare ed adattabile alla
maggior parte dei soggetti.

 Tuttavia il BMI nasconde in sé dei grossi limiti soprattutto quando viene


riferito ad atleti. Questo parametro, infatti, rappresenta un calcolo
approssimativo poiché non tiene conto del tipo di costituzione
fisica (longilinea, media, robusta) e delle masse muscolari del soggetto.
Un classico esempio è quello riportato nell'immagine seguente:

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Entrambi i soggetti risultano obesi. In realtà la percentuale di grasso
corporeo di Mario è molto bassa mentre quella di Gianni è elevata.

Avere un BMI <25 è dunque una condizione necessaria, ma non


sufficiente, per potersi definire "normopeso".

Avere un BMI >25 è dunque una condizione necessaria, ma non


sufficiente, per potersi definire "sovrappeso".

La percentuale di massa grassa è il vero indicatore per determinare il peso


forma; essa si può misurare ricorrendo a varie metodiche tra le quali la più
diffusa è la plicometria.

A dire il vero, la massa grassa può essere stimata anche a partire dal BMI,
ma tale calcolo mantiene tutti i limiti appena descritti per la valutazione
del body max index.

Formula del BMI


La formula del BMI consiste nella divisione del peso di un soggetto
adulto, espresso in chilogrammi (kg), per il quadrato della sua statura
espressa in metri (m).

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Il calcolo del BMI si basa dunque sull'equazione kg/m al quadrato che più
dettagliatamente corrisponde a:

BMI = peso in kg / (statura in metri moltiplicato statura in metri)

In un individuo ad es. con statura 1,75 m (175 cm) e peso 70 kg,


l'operazione corretta è:

BMI = 70 / (1,75 per 1,75) = 22,9

In funzione del BMI, la popolazione, in modo approssimativo, viene


generalmente divisa in classi di peso: normopeso, sottopeso, sovrappeso.

Categoria BMI range - kg/m2

Sottopeso severo < 16,5

Sottopeso da 16,5 a 18,4

Normale da 18,5 a 24,9

Sovrappeso da 25 a 30

Obesità primo grado da 30,1 a 34,9

Obesità secondo
grado da 35 a 40

Obesità terzo grado > 40

I valori più indicati di BMI, se riferito all'aspetto metabolico-salutistico, si


aggirano intorno a 21-22 (22,5 kg/m2 nell'uomo e a 21 kg/m2 nella
donna). L'intervallo di normalità del BMI (18,5-24,9 kg/m2) è ampio
proprio in funzione delle differenze soggettive legate alla struttura
fisica della popolazione. Come anticipato, il calcolo del BMI non tiene
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infatti conto della massa muscolare (maggiore, ad esempio, nell'uomo e nel
giovane rispetto alla donna e all'anziano), né tanto meno delle differenze
riguardanti la massa ossea e la proporzione tra lunghezza degli arti e
statura.
Per ottenere una maggior accuratezza è comunque possibile integrare il
BMI con la valutazione della costituzione e del tipo morfologico – vedi
sotto.

BMI per adulti e bambini


Il BMI è un sistema di calcolo che permette di valutare l'idoneità del peso
nelle persone adulte. Non può essere utilizzato per i bambini, che invece
andrebbero misurati con il metodo dei percentili. Più precisamente.

BMI per uomini e donne


In molti sostengono che il BMI debba tenere conto del sesso, ovvero che
sia diverso tra uomini e donne. In realtà si tratta di un'imprecisione, perché
a fare la differenza sono caratteristiche tendenzialmente legate ad esso, ma
non in modo diretto e lineare.

Il BMI non considera fattori quali l'entità della massa muscolare, dello


scheletro e del grasso essenziale. È risaputo che gli uomini hanno
mediamente una muscolatura e un'ossatura superiori alle donne, che gli
anziani sono invece più deboli rispetto ai giovani, e che le donne
possiedono una maggior percentuale di grasso essenziale necessaria alla
funzione riproduttiva. In merito alle ossa, è possibile integrare il calcolo
del BMI con equazioni integrative che permettono di stimare anche questa
variabile.
Ciò non toglie che esistano donne e anziani con volumi muscolari
superiori e massa grassa inferiore rispetto alla maggior parte degli uomini
e dei giovani. Ecco perché la valutazione del BMI non deve essere
utilizzata per stimare in maniera troppo precisa ed accurata il peso di un
soggetto, ma semplicemente per identificare l'indice di rischio legato al
sovrappeso e al sottopeso.

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Come calcolare un BMI più preciso?
Per ottenere un calcolo del BMI più preciso, e di conseguenza individuare
il cosiddetto peso fisiologico desiderabile (che comunque non risulta
consigliabile per gli atleti di élite) è possibile inserire la valutazione delle
ossa e dello scheletro. In tal modo, l'intera fascia di valutazione del
normopeso può essere ulteriormente suddivisa per costituzione e tipo
morfologico.

La stima della costituzione si può effettuare semplicemente misurando


il polso del braccio non dominante con un nastro metrico; il valore si
contestualizza all'interno di una griglia, differenziata tra maschi e
femmine, e individuando la condizione di: normale, robusta, esile.
Donna Costituzione Uomo

< 15 Esile < 17

15-16 Normale 17-18

> 16 Robusta > 18

Il tipo morfologico invece, viene calcolato dividendo la statura (in


centimetri) per il valore della costituzione, e anche questo risultato si
contestualizza all'interno di una tabella distinta tra uomini e donne.
L'operazione consente di individuare la condizione di: normale, brevilineo,
longilineo.

Tipo
Donna Morfologico Uomo

< 9,9 Brevilineo < 9,6

9,9-10,9 Normolineo 9,6-10,4

> 10,9 Longilineo > 10,4

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Associando costituzione e tipo morfologico, paragonandolo ad un'ulteriore
griglia di valutazione, si ottiene il BMI fisiologico desiderabile. Ciò non
vale, ovviamente, per sottopeso e sovrappeso, in quanto permettono di
identificare la condizione anomala a prescindere da queste due variabili.
Costituzione e Tipo Morfologico BMI fisiologico desiderabile

Esile Longilineo 18,5

Esile Normolineo 19,3

Esile Brevilineo 20,1

Normale Longilineo 20,9

Normale Normolineo 21,7

Normale Brevilineo 22,5

Robusto Longilineo 23,3

Robusto Normolineo 24,1

Robusto Brevilineo 24,9

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