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di

MANUALE MSD
Versione per i pazienti

Assistenza ospedaliera per gli anziani


Di Michael Joseph Pistoria , MEng, DO, Lehigh Valley Hospital - Coordinated Health
Revisionato/Rivistoago 2021
Più di un terzo dei pazienti ricoverati in ospedale è costituito da soggetti anziani. E in qualsiasi momento quasi la
metà dei pazienti ricoverati in ospedale ha un’età pari o superiore a 65 anni. Quasi la metà dei pazienti anziani
giunge al ricovero in ospedale tramite un visita al pronto soccorso.

Quando lasciano l’ospedale, molti anziani possono essere in condizioni peggiori di quando si erano ammalati. Parte
del motivo del declino è da attribuirsi alla tendenza tipica negli anziani ad avere disturbi gravi e debilitanti a lungo
termine quando entrano in ospedale. (Vedere anche Problemi dovuti al ricovero ospedaliero).

Tuttavia, il motivo risiede in parte nella stessa degenza in ospedale, che può causare problemi, indipendentemente
dall’età. Gli anziani hanno maggiori probabilità di avere già o di sviluppare tali problematiche e le conseguenze
hanno maggiori probabilità di essere gravi per i seguenti motivi:

Stato confusionale: i cambiamenti che si verificano con l’invecchiamento espongono le persone a una
maggiore probabilità di cadere improvvisamente e in maniera notevole in uno stato confusionale (delirio).

Disidratazione: gli anziani tendono ad avere sete con una minore frequenza o intensità rispetto ai giovani.
Pertanto, sono inclini a bere di meno, soprattutto quando le circostanze rendono l’acqua più difficile da
reperire, come avviene in un ospedale.

Cadute: gli anziani corrono un maggior rischio di cadere e, se ciò avviene, hanno maggiori probabilità di
riportare gravi lesioni, come una frattura ossea.

Incontinenza: gli anziani possono avere particolari difficoltà ad alzarsi dal letto alto dell’ospedale dopo avere
subito un intervento chirurgico, in caso di patologia grave o se sono collegati a varie apparecchiature. Di
conseguenza, non riescono a raggiungere in tempo la toilette.

Perdita di indipendenza: durante una degenza ospedaliera, gli anziani possono diventare incapaci di
prendersi cura di sé stessi, dal momento che sono i membri del personale a fornire questa assistenza (come
fare il bagno).

Perdita di tessuto muscolare: quando trascorrono molto tempo confinati a letto o immobilizzati, gli anziani
tendono a perdere tessuto muscolare in quantità maggiori e più rapidamente.

Piaghe da decubito: gli anziani sono inclini a sviluppare piaghe da decubito perché tendono ad avere meno
tessuto adiposo sotto la pelle e un ridotto flusso sanguigno verso la pelle. Se sviluppano piaghe da decubito,
una volta dimessi dall’ospedale possono essere inviati a una casa di cura, anziché poter tornare a casa propria.

Effetti collaterali dei farmaci: prima di entrare in ospedale, molti anziani assumono già diversi farmaci
(vedere Invecchiamento e farmaci). In ospedale possono essere prescritti altri farmaci. Più farmaci si
assumono, maggiore è la possibilità di sviluppare effetti collaterali e interazioni farmacologiche. Inoltre, gli
anziani sono più sensibili agli effetti di determinati farmaci.

Denutrizione: i cambiamenti fisici legati all’età, analogamente ad alcuni disturbi (tra cui i problemi dentali) e
farmaci, possono ridurre l’appetito o l’assorbimento delle sostanze nutritive.

Molti anziani hanno difficoltà a tornare psicologicamente e fisicamente attivi dopo una degenza in ospedale e una
patologia da cui sono stati affetti.

Strategie di prevenzione
Alcuni ospedali hanno sviluppato strategie per prevenire i problemi fisici che possono derivare dal ricovero di
pazienti anziani. Queste strategie sono studiate per aiutare gli anziani a continuare le loro attività, come facevano
prima di ammalarsi.

Un gruppo interdisciplinare: questo gruppo è costituito da operatori sanitari che collaborano per fornire
assistenza a un paziente anziano. I membri del gruppo valutano le esigenze del paziente e coordinano
l’assistenza ospedaliera da prestargli. I membri del gruppo esaminano l’esistenza di eventuali problemi e
adottano le misure per correggerli o prevenirli.

Gruppo mirato: si concentra sulla prevenzione e sulla gestione di un problema specifico, come la
denutrizione o le piaghe da decubito. Spesso questi gruppi sono guidati da un infermiere, che controlla il
paziente per il problema da trattare e sviluppa un piano di assistenza.
Geriatri: gli infermieri di queste unità vengono appositamente formati per assistere pazienti anziani e
possono contribuire a prevenire problematiche comuni tra questa popolazione di pazienti. Ad esempio, alcuni
geriatri evitano di prescrivere farmaci che hanno forti probabilità di causare problemi negli anziani e possono
sospendere i farmaci che hanno scarsi benefici o potenziali effetti collaterali (vedere anche Invecchiamento e
farmaci).

Linee guida: gli ospedali possono inoltre seguire delle linee guida per l’assistenza sanitaria (protocolli)
specificamente messe a punto per i pazienti anziani.

Infermiere incaricato: talvolta, un infermiere viene incaricato della responsabilità primaria e della
supervisione dell’assistenza sanitaria di un paziente. L’infermiere così incaricato fa in modo che gli altri
membri del personale comprendano il piano terapeutico del paziente.

Unità di assistenza geriatrica: sono unità progettate per i pazienti anziani e dispongono di personale
qualificato nella loro assistenza sanitaria. In queste unità, i pazienti anziani sono incoraggiati a scendere dal
letto non appena e più a lungo possibile. Sono inoltre invitati a vestirsi ogni mattina, seguire per quanto
possibile la loro solita routine quotidiana e a consumare i pasti in una sala da pranzo di gruppo. Se i pazienti
anziani devono affrontare una lunga degenza in ospedale, sono incoraggiati a personalizzare la propria
camera con fotografie, cuscini e altri oggetti familiari. Il personale incoraggia i familiari e gli amici a partecipare
all’assistenza sanitaria.

Trattamento
L’aggressività con cui viene trattato un disturbo in ospedale non deve dipendere dall’età del paziente. I familiari e i
pazienti anziani devono consultarsi con un medico per accertarsi che le opzioni terapeutiche siano basate sulla
gravità della patologia e non sull’età. Tuttavia, per i pazienti anziani talvolta sono maggiormente appropriati
trattamenti meno aggressivi, secondo i loro desideri e le loro prospettive, vale a dire, secondo le previsioni in termini
di progressione della malattia e aspettativa di vita. Disporre di dichiarazioni anticipate in merito al tipo di assistenza
desiderato dal paziente è particolarmente importante per i pazienti anziani.

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