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DEL SIRACIDE
SCHEMA DELLA LEZIONE
1. Introduzione
2. La lingua
3. Lo stile letterario
4. Le forme letterarie
5. I procedimenti retorici
6. Il sistema metaforico*
7. La struttura del libro
8. L’uso dell’Antico Testamento
9. L’influsso dell’ellenismo
10. La sapienza egiziana
11. Polemica con i cerchi apocalittici
12. Contatti con Qumran
INTRODUZIONE
´ Roland E. MURPHY, The Forms of the Old Testament Literature, vol. XIII (Grand
Rapids, 1981) dedicato alla letteratura sapienziale soltanto si occupa di
Giobbe, Proverbi, Ruth, Cantico, Qoèlet ed Ester.
´ Alexander A DI LELLA, «The Poetry of Ben Sira», in Patrick W. SKEHAN –
Alexander A. DI LELLA, The Wisdom of Ben Sira (The Anchor Bible 39; New
York: Doubleday, 1987) 63-74.
´ Antonino MINISSALE, «Lo stile letterario di Ben Sira», in IDEM, Siracide. Le radici
nella tradizione (LoB 1.17; Brescia: Queriniana, 1988) 75-79.
´ Luis ALSONSO SCHÖKEL scrisse negli anni 1990 due articoli in spagnolo nella
rivista Estudios Bíblicos 53 (1995) e 54 (1996) intitolati “Notas exegéticas al
Eclesiástico (Ben Sira)” (I) e (II).
´ Eric D. REYMOND ha scritto sulla poesia del Siracide: Innovations in Hebrew
Poetry. Parallelism and the Poems of Sirach (Studies in Biblical Literature;
Atlanta, GA - Leiden: SBL - Brill, 2004).
LA LINGUA
´ Da una parte, l’ebraico è in linea con l’antica tradizione dell’Antico
Testamento, ma dall’altra, presenta dei tratti non classici, propri del
periodo mishnaico (prima della distruzione del tempio-la
compilazione della Mishnah nel 200 d.C.). Infatti, si potrebbe
parlare di un ebraico mishnaico (detto anche talmudico, rabbinico
o lingua dei Saggi) .
´ Secondo gli esperti, il problema della lingua ebraica di Ben Sira sta
nel suo rapporto con l’ebraico mishnaico e l’aramaico (queste due
difficili da separare). Insomma, più che parlare di un ebraico di
decadenza o imitazione, è meglio usare il termine “transizione”.
LO STILE LETTERARIO
PROVERBI
13,1: Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui.
27,4: Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti; così quando un uomo discute,
ne appaiono i difetti.
36(33H),5: Ruota di carro è il sentimento dello stolto, il suo ragionamento è come
l’asse che gira.
(cf. W. BAUMGARTNER, “Die literarischen Gattungen in der Weisheit des Jesus Sirach”,
ripreso da A. DI LELLA nel suo commento The Wisdom of Ben Sira, 21-30).
PROVERBI NUMERICI
26,5-6: Di tre cose il mio cuore ha paura,
e per la quarta sono spaventato:
una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo
e una falsa accusa, sono cose peggiori della morte;
ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un’altra,
il flagello della sua lingua fa presa su tutti.
BRANI AUTOBIOGRAFICI
31(34H),12-13: Ho visto molte cose nei miei viaggi,
il mio sapere è più che le mie parole.
Spesso ho corso pericoli mortali,
ma mi sono salvato grazie alla mia esperienza.
39,12: Dopo aver riflettuto, parlerò ancora,
sono pieno come la luna nel plenilunio.
b) PARALLELISMO ANTITETICO
Chi è saggio non trascura l’avvertimento,
l’empio superbo non prova alcun timore (Sir 35[32H],18)
c) PARALLELISMO SINTETICO
Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua bontà val più dell’oro (Sir 7,19)
STRUTTURA DEL LIBRO
A. Sir 1,1–23,27
B. Sir 24,1–42,14
C. Sir 42,15–50,29
Appendice: Sir 51
STRUTTURA TRIPARTITA: VARIANTI
A. Sir 1,1–23,27
B. Sir 24,1–42,14 (Sir 24 introduzione della 2a parte)
C. Sir 42,15–50,29
Sir 51
A. Sir 1,1–23,27
Sir 24 (capitolo di transizione)
B. Sir 25,1–42,14
C. Sir 42,15–50,29
Sir 51
LA NOSTRA PROPOSTA
SECONDA PARTE
(Sir 24,1–42,14)
TERZA PARTE
(Sir 42,15–50,29)
PANCRATIUS BEENTJES
ESERCIZIO PRATICO