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EQUIPE SCUOLA
A CURA DI SAMARANI BARBARA
N. 2: GESU’ E’ LA SALVEZZA
Obiettivi Specifici di Apprendimento:
Ricostruire le principali tappe della storia della salvezza, anche attraverso figure
significative.
Percorsi di Apprendimento:
b) La Tenda dell’Incontro
c) Re
d) Profeti
e) Gesù bambino
h) Leggiamo la Bibbia
Diamo agli alunni una breve anticipazione del percorso che stiamo per svolgere.
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DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani
Percorso Rosso Classe Terza Secondo bimestre
1° incontro (4 ore)
Materiale: storia di Mosè (su una Bibbia illustrata, ad es. “La Bibbia dei piccoli”, RUAH
Editrice o sul testo di Religione Cattolica) – cartina della zona del Mediterraneo
a) Mosè
Riprendiamo la storia di Giuseppe, riassumendo con gli alunni le motivazioni per cui i suoi
fratelli si sono recati in Egitto più volte e di come poi tutto si sia risolto al meglio per il
popolo ebraico. Sottolineiamo la decisione di stanziarsi nell’Egitto dei faraoni, poiché da
ciò si svilupperà la sofferenza e la schiavitù per tutto il “popolo di Dio”.
Utilizzando la cartina focalizziamo con gli alunni il Paese d’Egitto e la Palestina (odierno
Israele).
L’insegnante può decidere ora di dare una visione d’insieme dei popoli che abitavano le
vaste zone del Mediterraneo delineando la differenza tra dei-idoli e Dio, utilizzando la
cartina e aiutando gli alunni a completare questa semplice scheda:
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DIOCESI DI CREMA - Ufficio IRC. A cura di Barbara Samarani
Percorso Rosso Classe Terza Secondo bimestre
L’insegnante mostra la Bibbia, sottolineando che sta per raccontare la storia di Mosè che
si trova nell’ Antico Testamento: “testamento” è una parola che anticamente significava
“patto, promessa, alleanza”. I libri che formano l’Antico Testamento descrivono dunque il
patto (o promessa o alleanza) fatto da Dio con il popolo ebreo grazie a personaggi
importanti come Abramo e Mosè, di cui ora ascoltiamo i momenti essenziali della sua vita:
- il popolo ebraico è in Egitto da circa 400 anni e col passare del tempo è divenuto
schiavo degli Egizi;
- il faraone per paura di una rivolta ebrea fa uccidere tutti i bambini ebrei al di sotto
dei 2 anni circa;
- la mamma di Mosè lo pone in una cesta e lo affida alle acque del Nilo;
- la cesta arriva alla corte del faraone dove viene “adottato”;
- il piccolo Mosè cresce col figlio del faraone, si considerano fratelli;
- cresciuto, Mosè scopre la sua vera identità e fugge lontano;
- il Signore Dio lo cerca, sul monte Oreb gli svela il suo nome e gli chiede di liberare
popolo d’Israele dalla schiavitù;
- in un primo momento ha paura, ma poi Dio lo rassicura, Egli sarà sempre con lui;
- con fede Mosè chiede più volte al faraone la libertà per il suo popolo;
- il faraone e il popolo egizio subiscono le 10 piaghe mandate da Dio;
- i riti della notte prima della fuga (pane azzimo e sangue d’agnello);
- gli israeliti ottengono la libertà e si mettono in cammino;
- il faraone si pente della sua decisione e cerca di sterminarli;
- Dio, aprendo le acque del Mar Rosso, mette in salvo il suo popolo;
- inizia un lungo viaggio di ritorno nel deserto, pieno di paure e pericoli;
- sul monte Sinai Mosè riceve le tavole della Legge (l’ analisi dei 10 Comandamenti
la svolgeremo nel 4° bimestre, quando presenteremo agli alunni la Pentecoste
ebraica, festa nella quale si ricorda la consegna delle Tavole della Legge);
- dopo 40 anni gli israeliti giungono nella loro terra: Canaan;
- (possiamo leggere le lodi a Dio, degli ebrei liberati, sul libro dell’ Esodo 15, 1-2);
- Mosè muore senza riuscire ad entrare nella sua terra.
Dopo il racconto poniamo agli alunni le domande per ricostruire tutta la vicenda.
Nella fase operativa, sul quaderno dopo la data e il titolo: MOSE’, dettiamo al tempo del
verbo presente un breve riassunto, per esempio: la Bibbia racconta che gli ebrei vivono in
Egitto per circa 400 anni. La famiglia di Giacobbe diventa un popolo numeroso e gli egizi
preoccupati, li costringono a lavorare come schiavi.
Dio manda Mosè per liberare il suo popolo, ma ciò avviene solo dopo che l’Egitto viene
colpito da 10 piaghe. Mosè porta gli ebrei attraverso il Mar Rosso, nel deserto per circa 40
anni e infine giungono nella Terra Promessa: Canaan.
Mosè vede da lontano la sua terra e muore prima di entrare.
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Ricordiamo di aggiungere il nome di Mosè nel cartellone della Bibbia appeso in classe e di
continuare la striscia del tempo con l’immagine (colorata) di Mosè:
2° incontro (2 ore)
Materiale: atlante con le bandiere dei Paesi del mondo
b) La Tenda dell’Incontro
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Percorso Rosso Classe Terza Secondo bimestre
Raccontiamo che durante il cammino nel deserto il popolo ebraico costruisce l’Arca
dell’Alleanza per custodire le Tavole della Legge (i 10 Comandamenti di Dio): è una cassa
rettangolare costruita con legno di acacia, ricoperta d’oro e sormontata da due cherubini
(angeli).
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Percorso Rosso Classe Terza Secondo bimestre
Quando gli ebrei piantano l’accampamento in una nuova zona, collocano l’Arca
dell’Alleanza sotto una tenda tessuta con materiali preziosi, color porpora, detta “Tenda
dell’Incontro”.
In quel luogo si riuniscono per pregare Dio: JHWH. L’Arca è simbolo della presenza di Dio
in mezzo al suo popolo.
Analizziamo la scheda e spieghiamo agli alunni che nel cortile, limitato dai paletti e dalle
tende c’è la vasca per le abluzioni sacre, l’altare dell’incenso e la Tenda Sacra.
In quest’ultima vi sono due stanze:
- la prima, chiamata SANTO contiene il Candelabro a 7 bracci (Menorah), diamo
alcune indicazioni sul candelabro;
- la seconda chiamata SANTO DEI SANTI contiene l’Arca dell’Alleanza con dentro
le Tavole della Legge, un vasetto di manna e il bastone di Aronne.
L’insegnante divide la lavagna con un segno verticale, scrivendo da un lato “SIMBOLI
EBREI” e dall’altro “SIMBOLI DELLE NAZIONI”.
Chiediamo agli alunni: quali sono i due simboli fondamentali per il popolo ebreo al tempo
di Mosè, che abbiamo visto oggi? (Menorah e Arca dell’Alleanza) Ma oggi, quali sono i
simboli dei popoli che vengono utilizzati per distinguersi? (le bandiere) Cos’ è un simbolo
per un popolo?
Dialoghiamo sulle loro conoscenze: colori e disegni delle bandiere (soprattutto dell’Italia,
dell’Europa e di altre nazioni da cui alcuni alunni della classe provengono o ne hanno
parenti residenti).
L’insegnante disegna i due simboli del popolo d’Israele con la didascalia, lasciando lo
spazio per la bandiera d’Israele (se nessuno ne chiede l’immagine, la aggiungeremo
quando parleremo del Re Davide, poiché la stella di Davide era simbolo sul suo scudo) e
disegna le bandiere di cui si è parlato.
Nella fase operativa, sul quaderno invitiamo gli alunni a scrivere la data, il titolo: LA
TENDA DELL’INCONTRO e ad attaccare la scheda a pagina nuova.
Dettiamo un breve riassunto e aiutiamo gli alunni a scrivere sulla scheda le didascalie
principali dei disegni.
Facciamo poi piegare a metà la pagina seguente e proponiamo di copiare dalla lavagna la
tabella eseguita insieme.
Diamo il tempo per colorare.
VALENZA EDUCATIVA: sapere la storia della fede del popolo ebreo. L’IRC porta
l’alunno a conoscere, attraverso alcuni episodi dell’Antico Testamento, le tappe
fondamentali dell’incontro tra Dio e il popolo ebraico e cristiano.
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3° incontro (2 ore)
Materiale: Bibbia – immagine del muro del Pianto – immagini per la striscia del tempo
c) I Re
Ripassiamo con la visione della striscia del tempo le tappe principali della storia fin’ora
eseguita e riprendiamo con l’arrivo del popolo ebreo nella terra di Canaan, leggendo sulla
Bibbia: “Dopo quarant’anni nel deserto, gli Israeliti arrivarono nelle vicinanze della terra
che Dio aveva loro promesso. Qui Mosè morì. Fu Giosuè, scelto da Dio come nuova guida
del popolo, a condurre gli Ebrei al di là del Giordano fino a Gerico. La città era fortificata,
ma con l’aiuto di Dio gli Israeliti la conquistarono.” (dal Libro di Giosuè 6, 1-5)
Giosuè divide la terra tra le dodici tribù d’Israele, cioè tra i discendenti dei dodici figli di
Giacobbe. Esse sono governate da uomini saggi, chiamati Giudici. Ma gli Israeliti,
vedendo che i popoli vicini sono governati da re, vogliono anch’essi avere un Re.
• Il primo re è SAUL, uomo della tribù di Beniamino tra i più valorosi guerrieri di tutto
il Paese. All’ inizio Saul riesce ad unire il suo popolo, ma poi il desiderio di potere e
ricchezza lo porta a disubbidire a Dio. Muore in battaglia.
• Il secondo re è DAVIDE, uomo della tribù di Giuda. E’ stato scudiero del re Saul e si
è rivelato un valoroso soldato, specialmente nel combattimento con il nemico Golia:
il gigantesco guerriero filisteo sfida i soldati ebrei, ma nessuno vuole combattere
contro di lui per paura. Davide lo affronta e lo colpisce in fronte con un sasso
scagliato dalla sua fionda. In seguito, il re Davide sconfigge altri popoli nemici e
rende il Regno d’Israele molto potente. Egli sceglie come capitale Gerusalemme,
dove fa trasportare l’Arca dell’Alleanza e progetta di costruire un grande Tempio
per custodirla. Inoltre compone e canta con l’arpa molti Salmi: preghiere bellissime
dedicate a Dio. Il simbolo sul suo scudo è la Stella a sei punte: due triangoli che si
incrociano e che simboleggiano il legame tra Dio e l’uomo;
• Il terzo re è SALOMONE, figlio del re Davide. Il giorno in cui sale al trono prega Dio
di donargli la sapienza per governare con giustizia. Il Signore gli concede così
intelligenza e sapienza: da tanti paesi grandi principi e re vengono alla sua reggia
per ascoltare i suoi consigli. Salomone fa costruire il grande Tempio di
Gerusalemme per custodire degnamente l’Arca dell’Alleanza: viene costruito come
l’antica Tenda dell’Incontro, con il “Santo” e il “Santo dei Santi”. Il popolo ebreo si
reca al Tempio per pregare Dio e per offrire dei sacrifici. I sacerdoti sacrificano gli
animali ricevuti (pecore, colombe, tortore, …) dicendo solennemente: “Noi abitiamo
nella Terra Promessa”. Capo dei sacerdoti è il Sommo Sacerdote: solo lui può
entrare nel Santo dei Santi. Alla morte del re Salomone il Regno di Israele viene
diviso in due: a sud il Regno con capitale Gerusalemme e a nord il Regno con
capitale Samaria.
Israele attraversa poi momenti molto difficili, dovendo sopportare guerre, carestie e
deportazioni. I due regni vengono conquistati dai nemici, il Tempio viene saccheggiato e
distrutto (mostriamo l’immagine e spieghiamo che oggi a Gerusalemme esiste solo il Muro
del Pianto), le Tavole della Legge distrutte e gli abitanti più rappresentativi della vita
religiosa e sociale del Paese vengono deportati nel Regno babilonese.
Dio fa coraggio al suo popolo attraverso la voce dei profeti (persone che parlano a nome
di Dio).
Consegnato il quaderno, andiamo a disegnare la bandiera d’Israele, con la Stella di
Davide, nella pagina con i simboli eseguita la lezione precedente. Dettiamo poi uno
schema semplice per ogni re e scegliamo una delle attività proposte in più.
Ecco di seguito alcuni materiali tra cui scegliere:
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Saul
Era l’ uomo più valoroso di tutti
i guerrieri d’Israele
Muore in battaglia
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Una volta letto il Salmo, sottolineiamo le parole più importanti e incolliamo 3 o 4 fili di lana
(di colore chiaro) verticalmente, in modo che sembri un cetra. Coloriamo la forma dello
strumento musicale.
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Salomone,
è figlio del re Davide
È un re saggio e pacifico
Alla sua morte
il Regno viene diviso
A sud a nord
il Regno di Giuda, il Regno d’Israele
con capitale Gerusalemme con capitale Samaria
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“Signore, Dio d’Israele, non c’ è un Dio come te, né lassù nei cieli, né quaggiù
sulla terra. Tu mantieni l’Alleanza e la misericordia con i tuoi servi che
camminano davanti a Te. Ascolta, o Dio, la mia preghiera. Siano aperti i tuoi
occhi notte e giorno verso questa casa che oggi io dedico a Te”
Dal giorno in cui il Tempio viene dedicato a Jahvè diventa il centro del culto ebraico, come
la città Santa è il cuore del Regno d’Israele.
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VALENZA EDUCATIVA: sapere la storia della fede del popolo ebreo. L’IRC aiuta
l’alunno a conoscere, attraverso alcuni episodi dell’Antico Testamento, le tappe
fondamentali dell’incontro tra Dio e il popolo ebraico e cristiano.
4° incontro (2 ore)
Materiale: Bibbia – immagini per la striscia del tempo
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d) I profeti
Riprendiamo la storia dalla deportazione del popolo ebreo a Babilonia, ricordando che i
profeti fanno continuamente coraggio agli ebrei: sostengono la loro fede.
Il bellissimo Salmo 137 della Bibbia ricorda agli ebrei deportati la schiavitù:
La Bibbia non da informazioni chiare su come gli ebrei esiliati tornano in patria, ma certo è
che il viaggio di ritorno è stato lungo, attraverso il deserto siriano, circa 1000 km.
Senza entrare nello specifico delle difficoltà di una integrazione tra chi torna da Babilonia e
chi è rimasto, portiamo l’attenzione degli alunni sui profeti che preannunciano la venuta del
Salvatore, leggendo ad esempio dal libro del profeta Zaccaria (9, 9-10):
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Consegniamo agli alunni il loro quaderno e, dopo la data e il titolo: LA STORIA SACRA,
dettiamo: ecco gli eventi della storia sacra che abbiamo conosciuto fin’ora. Coloriamo di
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azzurro i quadratini delle storie che sono scritte nell’Antico Testamento e di giallo i
quadratini delle storie che sono scritte nel Nuovo Testamento. Facciamo incollare la
seguente scheda.
Insieme riordiniamo gli eventi:
VALENZA EDUCATIVA: sapere la storia della fede del popolo ebreo. L’IRC conduce
l’alunno a conoscere, attraverso alcuni episodi dell’Antico Testamento, le tappe
fondamentali dell’incontro tra Dio e il popolo ebraico e cristiano.
5° incontro (2 ore)
Materiale: Bibbia - storia – foglietti colorati – una busta media decorata
e) Gesù Bambino
Leggiamo agli alunni il bellissimo racconto “La vecchietta che aspettava Dio” di B. Ferrero:
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Dialoghiamo con gli alunni sul testo ascoltato, ponendo delle domande: a chi parla Dio?
Cosa le dice all’inizio della storia? Come si prepara lei? Come accoglie chi le bussa alla
porta? Chi è il più povero dei tre personaggi che le fanno visita? Perché? Cosa mancava
al povero? Cosa mancava al venditore? Cosa mancava alla vicina? Cosa mancava alla
vecchietta? Perché Dio non si fa vedere da lei? Dove si è nascosto Dio? La vecchietta lo
ha riconosciuto? Perché? Come sarà rimasta dopo il sogno? Noi, abbiamo mai visto
qualcuno che ha bisogno? Quando? Ascoltiamo le esperienze personali degli alunni,
invitando tutti alla massima attenzione.
A conclusione portiamo gli alunni a pensare a:
- ciò che di poco importante fanno gli uomini a Natale quando aspettano
Gesù che nasce di nuovo: comprare …, addobbare …, aver fretta di …,
mangiare …, festeggiare, …;
Ora che abbiamo riflettuto insieme, invitiamo gli alunni a scegliere una cosa importante,
un impegno che vorrebbero provare a fare durante le festività natalizie.
Diamo loro un foglietto cartonato e colorato sul quale scrivere il loro impegno e facciamo
mettere la loro firma.
Raccogliamo tutti gli impegni in una busta (a forma di pacchetto) e la appendiamo vicina
all’immagine della Natività nella striscia del tempo, come dono a Gesù.
Al rientro delle vacanze sarà oggetto di discussione la riuscita o meno dell’impegno preso.
Invitiamo gli alunni a preparare il quaderno a pagina nuova, invitiamo a scrivere la data:
S. NATALE 2009 e il titolo NATALE E’…
Mostriamo la scheda chiedendo loro di scrivere nei quadrati in basso i gesti importanti
aspettando Natale, di ritagliarli poi e applicarli sugli spazio vicini alle punte della stella.
Facciamo incollare la scheda sotto il titolo e diamo il tempo perché colorino a piacere.
Ecco un esempio di scheda:
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VALENZA EDUCATIVA: cogliere nell’ambiente i segni del Natale discriminando ciò che è
cristianamente corretto da ciò che è consumistico e poco religioso. L’IRC guida l’alunno a
vedere nella quotidianità il senso della festa riflettendo sui messaggi di accoglienza, pace,
solidarietà, fraternità che il vero Natale reca con sé.
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6° incontro (2 ore)
Materiale: cartellone della Bibbia (Elledici) – Bibbia
f) La Bibbia
Vogliamo guidare gli alunni ad un vero approccio alla Bibbia, un insieme di “testi sacri”.
Provochiamo la conversazione con una domanda: cos’è la Bibbia? Ascoltiamo e
raccogliamo le risposte in una prima fase e riassumiamo insieme che la Bibbia è un
insieme di tanti libri nella seconda fase. Spieghiamo agli alunni che la parola BIBBIA
deriva dalla lingua greca antica (“la biblia”) e significa proprio LIBRI: lo scriviamo alla
lavagna:
BIBBIA = LIBRI
Appendiamo ora il cartellone e visioniamo insieme l’innumerevole sequenza dei nomi dei
libri sacri contenuti in essa: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, … guidiamo i ragazzi ad una
sommaria esplorazione precisando e collocando alcuni dei personaggi della storia antica
ebraica che abbiamo conosciuto fin’ora. Se abbiamo la possibilità, nella biblioteca della
scuola, visioniamo le Bibbie presenti oppure insieme ne guardiamo una per verificare se
ciò che fin qui abbiamo detto corrisponde a verità.
Proseguiamo, utilizzando anche il cartellone, immaginando la Bibbia come una biblioteca,
divisa in due parti (ne avevamo fatto accenno nel 1° bimestre al punto e)): ANTICO
TESTAMENTO e NUOVO TESTAMENTO.
completiamo alla lavagna lo schema iniziato:
BIBBIA = LIBRI
ANTICO TESTAMENTO NUOVO TESTAMENTO
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BIBBIA = LIBRI
ANTICO TESTAMENTO NUOVO TESTAMENTO
Alleanza tra Dio e il popolo ebraico Alleanza tra Dio e gli uomini
per mezzo di Gesù
………………………. = LIBRI
scritto dal 1200 al …….. a.C. scritto dal ……… al 100 d.C.
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7° incontro (2 ore)
Materiale: foglio di papiro (non è difficile trovare souvenires di dipinti egizi da chi è stato in
Egitto) e/o pergamena - piuma di uccello – inchiostro – strisce di carta riciclata – carta
assorbente tipo scottex per pulire la punta della piuma dopo ogni uso
Partendo dal cartellone della Bibbia appeso in classe ripassiamo le nozioni apprese la
lezione precedente.
La Bibbia è il più importante documento per capire sia la religione ebraica che quella
cristiana. Le storie che fin qui abbiamo ascoltato sono state avventurose e in alcuni casi
anche lunghe.
All’inizio i racconti che anche noi abbiamo ascoltato, visionato in video o letto dalla Bibbia,
erano tramandati a voce, cioè raccontati dai padri ai figli, e da loro imparati a memoria.
I primi libri sacri scritti risalgono al tempo del re Davide, circa 1000 anni prima della
nascita di Gesù. Gli scrittori erano funzionari della corte del re e sacerdoti del Tempio di
Gerusalemme.
In seguito ci furono persone molte istruite che organizzarono i racconti biblici nella
sequenza che noi vediamo nella Bibbia: gli scribi.
La maggior parte dei libri dell’A.T. furono scritti in lingua ebraica mentre in lingua greca
quelli del N.T.
Ma dove si scriveva se i fogli di carta non esistevano? Sentiamo gli alunni se hanno idea
di quale sia la risposta.
Spieghiamo mostrandoli, i fogli di papiro (disegniamo alla lavagna la semplice pianta del
papiro) e di pergamena:
• il papiro è una pianta che cresceva lungo il fiume Nilo. Le sue fibre servivano per
preparare fogli fini e resistenti che, cuciti uno in seguito all’altro, formavano dei rotoli
lunghi anche parecchi metri. Il papiro fu importato in Palestina e divenne materiale
ordinario di scrittura anche per l’antico Israele;
• la pergamena si ottenne dalle pelli conciate di alcuni animali. Si chiamava così
perché veniva prodotta soprattutto a Pergamo, una città dell’attuale Turchia (in
passato Asia Minore).
I testi venivano scritti con bastoncini di legno cavi, poi con piume di uccello (fino ad
arrivare oggi alla penna a sfera) sui fogli di pergamena o papiro, tenuti in scaffali scavati
nei muri e in giare di terracotta.
Accenniamo agli alunni che non solo la Bibbia, ma anche i testi sacri di altre grandi
religioni hanno avuto lo stesso iter; anzi ancora oggi nel mondo ci sono uomini che per
tradizione scrivono sulle foglie, opportunamente essiccate, con bastoncini imbevuti di
acqua e cenere, per copiare il loro Libro Sacro (ad es. i buddisti).
Oggi non c’è più bisogno si scrivere a mano i libri grazie all’invenzione della stampa,
attribuita a Johann Gutemberg. Il primo libro ad essere stato stampato nel 1456 in
Germania fu proprio la Bibbia.
Raccontiamo agli alunni il ritrovamento a Qumran dei rotoli antichi che riportano brani della
Bibbia (nel 1947).
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Chiamiamo uno alla volta gli alunni alla cattedra per scrivere il loro nome sulla striscia di
carta (con la loro penna e poi con la piuma per verificarne le differenze) e mettiamo tutte le
strisce su un ripiano ad asciugare (nella prossima lezione le recupereremo per un’attività
sul quaderno).
VALENZA EDUCATIVA: scoprire come gli uomini hanno saputo utilizzare gli elementi
della natura per tramandare le loro tradizioni e la loro cultura. L’IRC guida l’alunno alla
scoperta della storia della scrittura della Bibbia.
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8° incontro (2 ore)
Materiale: i foglietti scritti dagli alunni con la piuma e l’inchiostro - Bibbia
Stiamo parlando della Bibbia, ma ancora non abbiamo scoperto con gli alunni chi ne è il
vero Autore … possiamo porre questa domanda a loro, arrivando alla conclusione che per
Ebrei e Cristiani il vero Autore della Bibbia è Dio, che si è servito dell’aiuto di numerosi
scrittori. Alla lavagna l’insegnante scrive ben chiaro:
volumi 1 – 5 : PENTATEUCO
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volumi 1 – 4: VANGELI
Anticipiamo informazioni sul VANGELO, spiegando agli alunni che dal prossimo incontro
sarà il libro che leggeremo di più. Chiediamo agli alunni, che ne hanno uno a casa, di
portarlo per poter svolgere le ricerche dei passi che ci interessano.
Diamo alcune semplici indicazioni sulla parola Vangelo: significa “buona novella (o
notizia)”. Racconta la vita di Gesù dalla sua nascita alla resurrezione. Gli scrittori dei
Vangeli sono 4: Marco, Matteo, Luca e Giovanni.
Sul quaderno, dopo il titolo IL VANGELO, dettiamo le semplici indicazioni che abbiamo
dato.
VALENZA EDUCATIVA: scoprire la Bibbia. L’IRC porta l’alunno a comprendere come
cercare e leggere i passi della Bibbia.
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