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correttamente nell’ambito dello studio del flusso non viscoso nei condotti unidimensionali,

in cui le equazioni viste nei paragrafi precedenti ammettono soluzioni discontinue.


up
rT
11
11

up
rT
22
22
Figura 2.6: Urto retto.
Se consideriamo il volume di controllo infinitesimo solidale all’urto retto in figura 2.6,
nelle equazioni di conservazione (1.1) il termine di integrale di volume (esteso ad un
volume nullo) `e identicamente nullo:
0=−
I
S
(ρu · n)QdS + altre cause di variazione.
Inoltre, le altre cause di variazione sono solo quelle relative alle pressioni agenti sulle facce
di sinistra e di destra del volume stesso (avendo la superficie laterale area nulla). Indicando
quindi con i pedici 1 e 2 le propriet`a (uniformi) a monte e valle dell’urto, rispettivamente,
le equazioni di conservazione di massa, quantit`a di moto ed energia e l’equazione di stato
attraverso l’urto risultano:
ρ2u2 = ρ1u1,
p2 + ρ2u22
= p1 + ρ1u21
,
cpT2 +
u22
2
= cpT1 +
u21
2
,
p2
ρ2T2
=
p1
ρ1T1
.
(2.23)
Si osservi che queste quattro equazioni sono le stesse che governano un flusso strettamente
unidimensionale stazionario, adiabatico e senza attrito, per cui la soluzione `e quella banale
(le condizioni nella sezione 2 a valle della sezione 1, in cui tutto `e noto, sono uguali
2 FLUSSO STAZIONARIO QUASI UNIDIMENSIONALE 30
alle condizioni in 1). Cerchiamo, invece, la soluzione non banale valida attraverso una
discontinuit`a. Dividiamo membro a membro l’equazione di conservazione della quantit`a
di moto con quella della massa,
p2
ρ2u2
+ u2 =
p1
ρ1u1
+ u1,
eliminiamo le pressioni mediante l’equazione di stato,
RT2
u2
+ u2 =
RT1
u1
+ u1,
ed utilizziamo la (1.57) per eliminare T in favore di a2:
a22
γu2
+ u2 =
a21
γu1
+ u1. (2.24)
Consideriamo ora l’equazione di conservazione dell’energia in termini di a e a∗, equazione
(2.12), e, ricordando che a∗2 = a∗1 = a∗ in quanto il flusso `e adiabatico, si ha:
a22
=
γ+1
2
a∗2 −
γ−1
2
u22
, a21
=
γ+1
2
a∗2 −
γ−1
2
u21
.
Sostituiamo queste espressioni nell’equazione (2.24):
γ+1

a∗2
u2 −
γ−1

u2 + u2 =
γ+1

a∗2
u1 −
γ−1

u1 + u1
e semplificando:
γ+1

_
a∗2
u2
+ u2
_
=
γ+1

_
a∗2
u1
+ u1
_
=⇒ a∗2
_
1
u1 −
1
u2
_
= u2 − u1.
Questa relazione pu`o essere riscritta come
a∗2 u2 − u1
u1u2
= u2 − u1
e ammette due soluzioni, di cui la prima `e quella banale (come anticipato), mentre la
seconda `e la soluzione discontinua corrispondente all’urto retto (normale al flusso):

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