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metodo storico
o metodo della ricostituzione dell’ordine originario
L’unico metodo di ordinamento scientificamente valido e
corretto è il metodo storico, il quale deriva dalla natura
stessa dell’archivio,
un esperimento,
da chiunque ripetuto,
nelle stesse condizioni e con lo stesso metodo,
dovrebbe sempre dare lo stesso risultato.
Germania:
principio di provenienza o ancora principio della registratura
In Italia
il principio di ricostituzione
dell’ordine originario delle carte
fu definito da Bonaini (1806-1874)
metodo storico
non perché doveva servire allo studio della storia
ma perché
aveva il suo fondamento nella storia
1867
Relazione di Francesco Bonaini al Ministero dell’Istruzione pubblica
Dal pensare come gli Archivi si sono venuti formando e accrescendo nel corso
dei secoli, emerge il più sicuro criterio per il loro ordinamento.
Ogni istituzione è nata, si è trasformata, ha finito d’essere; diremo meglio:
ha ceduto il luogo ad un’altra, sorta in forza d’un rivolgimento sociale, d’un
bisogno, d’una circostanza qualsiasi.
La testimonianza dei fatti, la successione delle vicende, rimane nei documenti:
i quali, più o meno bene, ebbero un ordine, una denominazione.
Prima regola dunque: rispettare il fatto; seconda: ristabilirlo, ove si trovasse
alterato. Ciò naturalmente esclude il preconcetto.
Più delle speciose teorie, almeno nel nostro caso, val la estesa cognizione della
storia; in essa l’ordinatore degli Archivi trova i veri elementi della sua scienza;
scienza positiva, applicata con senno.
Entrando in un grande Archivio, l’uomo che già sa non tutto quello che v’è, ma
quanto può esservi, comincia a ricercare non le materie, ma le istituzioni.
1928-29
Casanova, nella voce Archivio e archivistica dell’Enciclopedia italiana
e nel suo manuale di Archivistica
- … alla restituzione delle antiche serie, alla ricostituzione dell’archivio così come era
originariamente costituito, tendono, nell’archivistica moderna, i lavori di ordinamento, a
differenza dei vecchi sistemi che miravano semplicemente, e talvolta senza nemmeno
riuscirvi, a rendere più agevoli le ricerche
- l’archivio deve essere e rimanere quale fu costituito dall’ente che lo creò ed al quale
servì: non può essere disorganizzato nel suo insieme e neppure nelle sue parti, perché
tanto le sue serie quanto i singoli suoi registri o filze debbono rimanere integri e il loro
ordine interno immutato, inalterato
Giorgio Cencetti
L’archivio riordinato
deve rispecchiare l’istituto che lo ha prodotto
↓
teoria del «rispecchiamento»
Presupposto indispensabile per il lavoro dell’archivista
↓
Conoscenza della storia delle istituzioni
purché essa includa lo studio dei
modi e delle forme del funzionamento delle istituzioni;
non storia
di «come avrebbe dovuto essere»
sulla base di norme che nella realtà non furono applicate
Storia interna dell’ente che ha prodotto le carte
conoscibile attraverso
↓
lo stesso esame delle carte da ordinare
l’archivista
potrà allora
procedere alla ricostituzione dell’ordine originario delle carte
Ordine originario
↓
l’unico che metta in evidenza
le relazioni reciproche fra i documenti
derivanti dai fini e dalle procedure
che hanno presieduto alla loro nascita
Lavoro di grande difficoltà
perché implica
la conoscenza della struttura interna
e del modo di funzionare
di enti diversissimi fra loro:
“tanto più quanto più andiamo indietro nel tempo e quanto più
cospicui sono i concentramenti archivistici con cui abbiamo
a che fare, dobbiamo ammettere che i fondi
corrispondenti a singoli archivi in senso stretto, e
pervenutici nell’ordinamento originario, costituiscono più
l’eccezione che la regola.”
Esempi:
Intendenza di Basilicata
nel Regno delle Due Sicilie,
dopo la restaurazione borbonica,
la trattazione di numerose pratiche in corso nelle intendenze francesi,
fu proseguita dagli uffici successori
del Regno borbonico restaurato
Archivi di istituzioni
che comprendono anche le carte di organismi dipendenti o controllati da
quelle
↓
Prefetture
comprendono spesso fondi di uffici
i cui titolari erano gli stessi prefetti o funzionari di nomina prefettizia
Archivi di personalità
↓
accanto alle carte di famiglia
anche carte delle organizzazioni di cui la persona ebbe la
responsabilità
Archivi di personalità
↓
rimasti presso le istituzioni in cui la persona ricoprì un ruolo
Amministrazioni pubbliche
↓
normativa relativa alla loro istituzione
funzionamento, eventuale riorganizzazione
Soggetti privati
↓
biografia
attività, interessi, contatti
Famiglia
↓
relazioni genealogiche
legami fra nuclei parentali
articolazioni dei ceppi familiari