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RICERCA SULL’USO DEI COLORI NELLA PREISTORIA:

L'arte rupestre preistorica rappresenta una delle forme più


antiche di espressione artistica umana. Le pitture rupestri, create
su pareti di grotte e rocce, ci offrono un'importante finestra sulle
società preistoriche e sul loro rapporto con i colori.
Colori nell'arte rupestre:
1. Ocra: L'ocra è un pigmento di colore giallo-rossastro ed è
stato uno dei colori più comuni utilizzati nelle pitture
rupestri preistoriche. Gli esseri umani preistorici e le
comunità antiche lo estraevano principalmente da depositi
naturali di minerale di ferro. L'ocra poteva essere utilizzata
sia pura, per creare tonalità di giallo, che mescolata con
sostanze organiche per ottenere colori più scuri e marroni.
2. Ematite: L'ematite, un minerale di ferro di colore rosso scuro,
era un altro pigmento molto utilizzato nell'arte rupestre
preistorica. Questo colore intenso poteva essere ottenuto
macinando e polverizzando l'ematite. Il suo utilizzo suggerisce
che il colore rosso può aver rivestito un significato particolare per
le società preistoriche, come ad esempio simboli di vita, fertilità o
forze magiche.
3. Carbone vegetale: Il carbone vegetale, ottenuto dalla
combustione di materiale organico, era un pigmento utilizzato
per creare colori neri nelle pitture rupestri. Questo colore poteva
servire a rappresentare ombre, contorni o anche significati
simbolici come la morte o l'oscurità.
4. Bianco: Anche se i pigmenti bianchi erano meno comuni, in
alcune pitture rupestri si possono trovare tracce di calcite o gesso
che suggeriscono l'utilizzo di questo colore.
Pittura rupestre:
Le pitture rupestri erano solitamente realizzate con pigmenti
minerali macinati fino a ottenere una polvere fine, che veniva poi
mescolata con acqua, sangue animale o altre sostanze adesive
per creare una pasta. La pasta veniva applicata sulla superficie
desiderata utilizzando le dita, rudimentali pennelli fatti con fibre
vegetali o animali o altro materiale spugnoso come ramoscelli o
foglie. Le pitture rupestri sono state trovate in grotte, su pareti di
rocce all'aperto, su massi o addirittura su oggetti come ceramiche
o manufatti in pietra.

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