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Vangelo secondo Luca Signore ha il potere di farcelo stare.

Il grande comandamento [5]C'è chi distingue giorno da giorno, chi invece li giudica
tutti uguali; ciascuno però cerchi di approfondire le sue con-
[10, 25]Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: vinzioni personali. [6]Chi si preoccupa del giorno, se ne pre-
«Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». occupa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore, dal
[26]Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che momento che rende grazie a Dio; anche chi non mangia, se
cosa vi leggi?». [27]Costui rispose: «Amerai il Signore Dio ne astiene per il Signore e rende grazie a Dio. [7]Nessuno di
tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la noi, infatti, vive per se stesso e nessuno muore per se stesso,
tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te [8]perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi mo-
stesso». [28]E Gesù: «Hai risposto bene; fà questo e vivrai». riamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che mo-
riamo, siamo dunque del Signore. [9]Per questo infatti Cristo
Parabola del buon Samaritano è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei mor-
ti e dei vivi.
[29]Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il
mio prossimo?». [30]Gesù riprese: [10]Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché
disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribu-
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei nale di Dio, [11]poiché sta scritto:
briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andaro-
no, lasciandolo mezzo morto. [31]Per caso, un sacerdote Come è vero che io vivo, dice il Signore,
scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò ogni ginocchio si piegherà davanti a me
oltre dall'altra parte. [32]Anche un levita, giunto in quel luo- e ogni lingua renderà gloria a Dio.
go, lo vide e passò oltre. [33]Invece un Samaritano, che era
in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassio- [12]Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso.
ne. [34]Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio [13]Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate
e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratel-
locanda e si prese cura di lui. [35]Il giorno seguente, estrasse lo.
due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui
e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. [14]Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è
[36]Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui immondo in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come im-
che è incappato nei briganti?». [37]Quegli rispose: «Chi ha mondo, per lui è immondo. [15]Ora se per il tuo cibo il tuo
avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità.
lo stesso». Guardati perciò dal rovinare con il tuo cibo uno per il quale
Cristo è morto! [16]Non divenga motivo di biasimo il bene
di cui godete! [17]Il regno di Dio infatti non è questione di
Lettera ai Romani cibo o di bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito
Santo: [18]chi serve il Cristo in queste cose, è bene accetto a
[13,8]Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di Dio e stimato dagli uomini. [19]Diamoci dunque alle opere
un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adem- della pace e alla edificazione vicendevole. [20]Non distrug-
piuto la legge. [9]Infatti il precetto: Non commettere adulte- gere l'opera di Dio per una questione di cibo! Tutto è mondo,
rio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro d'accordo; ma è male per un uomo mangiare dando scandalo.
comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il pros- [21]Perciò è bene non mangiare carne, né bere vino, né altra
simo tuo come te stesso. [10]L'amore non fa nessun male al cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi.
prossimo: pieno compimento della legge è l'amore.
[22]La fede che possiedi, conservala per te stesso davanti a
Il cristiano è il figlio della luce Dio. Beato chi non si condanna per ciò che egli approva.
[23]Ma chi è nel dubbio, mangiando si condanna, perché non
[11]Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai agisce per fede; tutto quello, infatti, che non viene dalla fede
tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più è peccato.
vicina ora di quando diventammo credenti. [12]La notte è
avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere del- [15,1]Noi che siamo i forti abbiamo il dovere di sopportare
le tenebre e indossiamo le armi della luce. [13]Comportiamo- l'infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi. [2]Ciascu-
ci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzo- no di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edifi-
viglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in conte- carlo. [3]Cristo infatti non cercò di piacere a se stesso, ma
se e gelosie. [14]Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e come sta scritto: gli insulti di coloro che ti insultano sono ca-
non seguite la carne nei suoi desideri. duti sopra di me. [4]Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di
noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della
Carità verso i deboli perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scrit-
ture teniamo viva la nostra speranza. [5]E il Dio della perse-
[14,1]Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discu- veranza e della consolazione vi conceda di avere gli uni ver-
terne le esitazioni. [2]Uno crede di poter mangiare di tutto, so gli altri gli stessi sentimenti ad esempio di Cristo Gesù,
l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi. [3]Colui che [6]perché con un solo animo e una voce sola rendiate gloria a
mangia non disprezzi chi non mangia; chi non mangia, non Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo.
giudichi male chi mangia, perché Dio lo ha accolto. [4]Chi
sei tu per giudicare un servo che non è tuo? Stia in piedi o ca- [7]Accoglietevi perciò gli uni gli altri come Cristo accolse
da, ciò riguarda il suo padrone; ma starà in piedi, perché il voi, per la gloria di Dio. [8]Dico infatti che Cristo si è fatto
1
servitore dei circoncisi in favore della veracità di Dio, per i popoli tutti lo esaltino.
compiere le promesse dei padri; [9]le nazioni pagane invece
glorificano Dio per la sua misericordia, come sta scritto: [12]E a sua volta Isaia dice:

Per questo ti celebrerò tra le nazioni pagane, Spunterà il rampollo di Iesse,


e canterò inni al tuo nome. colui che sorgerà a giudicare le nazioni:
in lui le nazioni spereranno.
[10]E ancora:
[13]Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella
Rallegratevi, o nazioni, insieme al suo popolo. fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spi-
rito Santo.
[11]E di nuovo:

Lodate, nazioni tutte, il Signore;

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