High Performance Liquid Cromatography (Cromatografia liquida ad alta prestazione)
E’ una tecnica cromatografica che richiede pressioni elevate dato che le particelle di fase stazionaria hanno granulometria inferiore rispetto a quelle utilizzate in una semplice cromatografia liquida e quindi il flusso dell’eluente può essere ottenuto solo esercitando una pressione relativamente alta attraverso l’utilizzo di POMPE. (IN SOSTANZA: siccome abbiamo una granulometria molto piccola senza pressioni elevate la fase mobile non scende)
La fase stazionaria è impaccata in una colonna di
lunghezza variabile tra 3 e 25 cm e di diametro interno (ID) di pochi millimetri. Le particelle di riempimento hanno una granulometria molto minore di quelle utilizzate in cromatografia liquida (in genere da 3 μm a 10 μm) La fase mobile è un liquido a bassa viscosità e la fase stazionaria è costituita da particelle porose eventualmente rivestite da una fase liquida. Con una colonna di 25 cm, ID 4 mm e fase stazionaria di granulometria 5 μm, per ottenere un flusso di n-esano di 1mL/min è necessaria una pressione in ingresso di 70 atm. La tecnica permette di separare miscele complesse in tempi ragionevolmente brevi e a costi ragionevoli. Dall’analisi è possibile anche ottenere informazioni quantitative.