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U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O

ISTITUITA E RICONOSCIUTA CON D.P.R 11 DICEMBRE 1968 N.1693 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI

Dipartimento di Ingegneria Industriale

STRUMENTAZIONE E MISURE ELETTRONICHE


Appello del 16 giugno 2008 - Soluzioni

Tema B

Esercizio 1

A1
A2

Supponendo D1=ON, si ha che l’operazionale A1 è reazionato negativamente; in queste


condizioni, si ottiene:

Scrivendo il bilancio di correnti al morsetto invertente di A1, notando che detto morsetto non
assorbe corrente, si ha:

D1 è ON, se la corrente che lo percorre (ID1) è positiva, ovvero se:

ovvero se Vin è positiva. Quando Vin è negativa, D1=OFF e l’operazionale A1 non è più
reazionato; in queste condizioni, V1 tende alla saturazione negativa, considerando che
l’operazionale ha guadagno AOL tendente all’infinito e che
( visto che in R non circola corrente).

VIALE G.MARCONI, 5 – 24044 DALMINE (BG) – TEL. (035) 27.73.07 – FAX. (035) 56.27.79 – C.F. 80004350163 – P.I. 01612800167
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Supponendo D2=ON, si ha che ; in queste condizioni, scrivendo il bilancio di correnti
al morsetto non invertente di A2, notando che detto morsetto non assorbe corrente, si ha:

D2 è ON, se la corrente che lo percorre (ID2) è positiva, ovvero se:

ovvero se V1 è positiva e ciò accade solo quando D1=ON ovvero quando Vin è positiva. Quando
Vin è negativa, D2=OFF e visto che in R non circola corrente.
Riassumendo:

− se Vin < 0, D1 è OFF, D2 è OFF, V1 si trova a -VSAT, e i = 0;

− se Vin ≥ 0, D1 è ON, D2 è ON, e .

Per ricavare la tensione V2, basta osservare che l’amplificatore A2 è reazionato negativamente e
che quindi . Inoltre, scrivendo il bilancio di correnti al morsetto invertente di A2,
notando che detto morsetto non assorbe corrente e che , si ha:

ovvero

(1)

Dalla (1) e dalle osservazioni precedenti si ricava che:


− se Vin < 0, e ;
− se Vin ≥ 0, e .

Gli andamenti qualitativi di V1, V2 e i in funzione di Vin sono mostrati nelle figure seguenti (le
tensioni Vin, V1 e V2 sono espresse in Volt e sono riportate sull’asse Y sinistro, mentre la
corrente i, espressa in mA, è riportata sull’asse Y destro. Si è supposto che VSAT = 1 V).

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Esercizio 2

L’amplificatore è ideale ed è reazionato negativamente; pertanto si ha V+ = V-; inoltre, in R6 non


circola corrente, visto che il morsetto non invertente dell’amplificatore non assorbe corrente. In
virtù di queste considerazioni, si ha:

V+ = 0 = V-

Osservando che in R4 non circola corrente (entrambi i capi di R4 sono a massa), che R2 e C2 sono
in parallelo ( ) e facendo il bilancio di correnti al morsetto invertente

dell’operazionale, si ottiene:

(1)

Dalla (1) si ricava che:

(2)

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La tensione V2 può essere ricavata in funzione di V1 con la regola del partitore di tensione; si ha
pertanto:

(3)

Sostituendo la (2) nella (3), si ricava:

Il modulo della funzione di trasferimento è dato da:

con = 106 rad/s, = 105 rad/s, = 104 rad/s, = 105

rad/s.

Il primo termine è una retta con pendenza di 20 dB/dec che passa per il punto di coordinate (ω04,
0), il secondo, il terzo ed il quarto termine si comportano come un termine LP con frequenza di
taglio pari rispettivamente a ω01, ω03, ω02.

La fase della funzione di trasferimento è data da:

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Il primo termine non dipende dalla frequenza, mentre tutti i gli altri si comportano come un
termine LP con frequenza di taglio pari rispettivamente a ω01, ω03, ω02.

Dai grafici, considerando il comportamento asintotico, quando Vin=1V•sin106•t (ωs=ω01), si ha


V2=0.01V•sin(106•t-135°).

Esercizio 3

L’amplificatore operazionale è reazionato negativamente; ne deriva che V+ = V- = 0. La tensione


Vout può essere ricavata applicando il principio di sovrapposizione degli effetti.

• Effetto di Vin (Iin = 0)

In queste condizioni, l’operazionale si trova in configurazione invertente; ne deriva che:

• Effetto di Iin (Vin = 0)

In queste condizioni, poiché V- = 0, in R1 non circola corrente e la corrente Iin fluisce tutta in R.
Si ha pertanto:

Per il principio di sovrapposizione degli effettti, Vout = Vout1+Vout2, ossia:

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La tensione Vout è la somma di due contributi, il primo costante e non dipendente dalla
temperatura ed il secondo variabile con la temperatura (Iin è pari a 30 µA/K). In virtù di questa
osservazione, la sensibilità in temperatura della tensione d’uscita pari a:

(1)

Imponendo nella (1) e , si ha:

10 kΩ

Quando la temperatura è pari a 0 °C (T = 273 K), la corrente Iin vale 8.19 mA e la tensione Vout è
pari a:

(2)

Imponendo nella (2) Vout = 0, si ricava che:

610. 5 Ω

Il circuito è in grado di misurare temperature comprese tra 0 °C (273 K) e 200 °C (473 K);
pertanto si ha ΔT = 200 K. Il numero di bit dell’ADC è dato da:

Poiché 200/0.4 = 500, N = 9.


Per il teorema di Shannon, la frequenza di campionamento deve essere:

ossia fc > 40 kHz.

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Esercizio 4

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