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BAROCCO in

CHIAROSCURO
Persistenze e rielaborazioni
del caravaggismo nell’arte
del Seicento
Roma, Napoli, Venezia 1630-1680
Atti del convegno internazionale di studi
Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica
Palazzo Barberini, 12-13 giugno 2019

BAROCCO in
CHIAROSCURO
Direzione artistica
Persistenze e rielaborazioni
Paola Gallerani
del caravaggismo nell’arte
Impaginazione
Elisabetta Mancini del Seicento
Redazione
Simone Sirocchi Roma, Napoli, Venezia 1630-1680
Ufficio stampa
Luana Solla

Fotolito
Premani srl, Pantigliate (Milano)

Stampa
Esperia, Lavis (Trento) a cura di
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ISBN: 978-88-3367-121-5
© Officina Libraria, Roma, 2020

Printed in Italy

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Sommario Gianni Papi
Sopravvivenze riberesche a Roma:
aggiunte al catalogo di Pasquale Chiesa 158
Alessandra Cosmi
Tra naturalismo e neovenetismo: il colore di Andrea Sacchi
e la sua fortuna all’interno della bottega 170
Enrico Ghetti
Prefazione di Flaminia Gennari Santori 7 Sguardi al passato e impressioni napoletane nella pittura
di Francesco Stringa 181
Introduzione di Alessandro Cosma, Yuri Primarosa 9
Francesco Grisolia
«Con pochi segni per lo più di carbone su carte oscure, e con pochi
Francesco Gatta lumi di lapis bianco prendeva dal naturale»: Giovan Battista Beinaschi
«Dipingere di maniera, e con l’esempio avanti del naturale»: e il disegno in chiaroscuro 191
nuove proposte per Baldassarre Aloisi detto il “Galanino”
Itay Sapir
e alcune considerazioni sugli sviluppi del naturalismo tra Roma e Napoli 13
Stylistic Survival as Prophesy: Ribera’s persistent
Francesca Curti Caravaggism at the Certosa di San Martino 212
Bartolomeo Mendozzi alias Maestro dell’Incredulità di San Tommaso:
Viviana Farina
un allievo di Manfredi nella Roma degli anni Trenta e Quaranta 40
Luca Giordano giovane: sulle orme di Ribera 226
Mario Epifani, Paolo Gili
Appendice Yuri Primarosa
Il restauro della Cena in Emmaus di Bartolomeo Mendozzi 54 Luca Giordano tra Napoli e Venezia: un capolavoro ritrovato 242

Yuri Primarosa Enrico De Nicola


Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti. Il Cristo e la Cananea restaurato, Tracce di Mattia Preti in disegni noti e inediti di Francesco Solimena
i quadri di Santa Maria dell’Anima e altri inediti 59 e un nuovo foglio di Luca Giordano 253
Massimo Brunetti, Alessandra Percoco, Paola Surace Ruggiero Doronzo
Appendice I Carlo Rosa in Puglia: dai riflessi naturalistici al classicismo 280
Il restauro del Cristo e la Cananea di Mattia Preti 73
Francesco Lofano
Mariarosaria Di Napoli Le difficoltà di Carlo Rosa tra viceré e prelati: il caso del soffitto
Appendice II di San Nicola 305
Il restauro della Sant’Orsola di Gregorio Preti 77
Michele Nicolaci
Alessandro Cosma Venezia (anti)caravaggesca. Itinerario critico in chiaroscuro (1620-1660) 331
L’addio al caravaggismo: Mattia Preti a Sant’Andrea della Valle.
Con una postilla sull’Allegoria dei cinque sensi 80 Debora Tosato
I «Tenebrosi» nella pittura veneziana della seconda metà del Seicento:
Tommaso Borgogelli la fortuna critica e il caso di Antonio Zanchi 356
Tre dipinti giovanili di Gregorio Preti, una Giuditta con la testa di Oloferne
e una sottrazione ad Andrea Vaccaro 92 Loredana Pavanello
«Con ombreggiamenti assai caricati». La pittura tenebrosa
Francesco Petrucci di Antonio Zanchi e le «diramazioni del caravaggismo»
I «tenebristi» romani e il Cavalier Beinaschi. alla Scuola veneziana di San Fantin 368
Considerazioni generali e qualche novità 104
Anna Orlando
Luca Calenne Il «lato oscuro» del barocco genovese: ultimi bagliori di caravaggismo
Una roccaforte caravaggesca nella Roma barocca: da Fiasella a Guidobono 390
la bottega di Romualdo e Leonardo de Sanctis dalla Sapienza
al Campidoglio e i loro rapporti con Mattia e Gregorio Preti 122
Chiara Cerica Indice dei nomi 406
Mattia e Gregorio Preti nella Pontificia
Insigne Accademia dei Virtuosi al Pantheon 150 Crediti fotografici 415
305

Le difficoltà di Carlo Rosa tra viceré e prelati:


il caso del soffitto di San Nicola
Francesco Lofano

Le vicende esecutive
Quando, nell’agosto 1661, dopo anni di travagliate vicissitudini, si decide di dare avvio
ai lavori di riparazione e decorazione del soffitto della basilica di San Nicola a Bari (fig.
1), l’incarico cade sul pittore pugliese più affermato in quegli anni: il bitontino Carlo
Rosa.1 Il prestigio di cui gode il santuario conferisce alla commissione il massimo rilie-
vo e, malgrado le complesse traversie che l’artista dovette fronteggiare, egli non appa-
re in nessuna circostanza dolersene con la committenza. La vicenda prende corso nel
1645, quando il capitolo nicolaiano aveva cominciato a manifestare le proprie preoccu-
pazioni per le difficili condizioni in cui versava l’antico soffitto a capriate e lo stesso
tetto dell’edificio medievale. Comprensibili ragioni imposero di sanare la situazione di
quest’ultimo in tempi brevi, almeno entro il 1650, non fu così per il soffitto. Trascorro-
no, infatti, alcuni anni – si tratta di un periodo difficile per la città e per l’intero vicere-
gno colpiti dalla peste del 1656 – fino a quando nel 1658 il priore Giovanni Montero
chiede l’autorizzazione al conte di Castrillo e al viceré Gaspar de Bracamonte y
Guzmán conte di Peñaranda per la vendita di alcuni oggetti preziosi in possesso del
santuario. La risposta tarda ad arrivare e, contestualmente, nel corso del 1660, il priore
di San Nicola decide comunque di cedere molti dei gioielli conservati nel tesoro. La
ragguardevole somma ricavata, pari a 899 ducati, si rivela tuttavia insufficiente a dare
avvio ai lavori di decorazione. Nel maggio dello stesso anno, dopo un’ulteriore richie-
sta del priore, finalmente il viceré risponde autorizzando l’alienazione di altri ori. Non-
dimeno, il nuovo capitale raccolto non basta a coprire le spese e l’intervento personale
dell’aristocratico spagnolo risolverà la faccenda.2 L’incarico al pittore e a tre indoratori

Abbreviazioni:
ASBa: Archivio di Stato di Bari
ABSN: Archivio della Basilica di San Nicola
ASN: Archivio di Stato di Napoli
BAV: Biblioteca Apostolica Vaticana
BNBa: Biblioteca Nazionale di Bari
1. Su Carlo Rosa, cfr. Castellano 1974; Castellano 1980; D’Elia 1980; D’Elia 1982, pp. 252-258; Mongiello
1980; Wiedmann 1984; Loiacono 2005; Loiacono 2006; Amendola 2012; Loiacono 2013; Di Palo 2015. Sul
soffitto di San Nicola, cfr. Petroni 1858, p. 119; Mongiello 1980, pp. 238-247; Belli D’Elia 1985, pp. 190-193;
Calò Mariani 1987, p. 134; Pugliese 1987, pp. 80-89; Basile Bonsante 1992, pp. 274-276; Vona 1995; Melchior-
re 1999; Pugliese 2000.
2. Per le vicende relative alla ricerca di fondi da parte del capitolo nicolaiano, dopo la presa d’atto, avvenuta
306 Francesco Lofano Le difficoltà di Carlo Rosa tra viceré e prelati: il caso del soffitto di San Nicola 307

Fig. 2. Carlo Rosa, Eterno tra santi, 1661-1662. Bari, basilica di San Nicola.

Fig. 1. Carlo Rosa e intagliatori


meridionali, 1661-1674. Bari,
basilica di San Nicola. Fig. 3. Carlo Rosa, Eterno tra santi (particolare), 1661-1662. Bari, basilica di San Nicola.

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