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SENTIERI
DI PACE
nelle Alpi Apuane
Aulla
Castelnuovo di
Garfagnana
Sentieri di pace nel Parco/Geoparco
Sarzana
4 tra natura e storia
Carrara
3
6 Il Parco Regionale delle Alpi Apuane si estende su quindici comuni e sulle due province di Massa-
Carrara e Lucca. Dal settembre 1944 all’aprile 1945 in questa terra si assestò la Linea Gotica: la
MASSA
5 barriera fortificata dai tedeschi che spezzò l’Italia in due.
2 Borgo a
Mozzano
Le Alpi Apuane, luoghi di sorprendente bellezza, furono teatro di scontri tra partigiani e truppe
dell’Asse fin dai primi mesi del 1944. Reparti nazi-fascisti si resero protagonisti di barbari eccidi
Seravezza che hanno segnato a lungo le comunità locali. La volontà di promuovere itinerari di conoscenza,
7a attraverso i luoghi della Linea Gotica, è un tributo alla pace, alla memoria di quei tragici eventi,
Forte dei Marmi 1 alla bellezza di queste montagne e alle popolazioni che le abitano.
Quello che stiamo proponendo, grazie anche al contributo di associazioni e soggetti che hanno
Camaiore
collaborato con il Parco, è un percorso di promozione ambientale e turistico. L’obiettivo è cono-
7b scere e far conoscere le tante tracce di un periodo storico che da noi ha lasciato evidenti segni
materiali, per offrire, a chi ha voglia di farla, la rara opportunità di un’esperienza. Quella di poter
visitare una trincea vera, rimasta pressoché intatta, o ripercorrere quei cammini che per molte
volte sono stati battuti e che spesso hanno condotto alla libertà. Sentieri, trincee, bunker e altre
Viareggio
Linea Gotica testimonianze ancora visibili, ai piedi di cime impervie, con panorami mozzafiato: è un patrimonio
ricco su cui il Parco Regionale delle Alpi Apuane ha deciso di investire, in molti casi recuperare e,
infine, promuovere.
0 5 10 15 km I sentieri lungo la Linea Gotica, in un tempo in cui ci si riscopre camminatori, in fuga dai mali del
LUCCA nostro tempo, alla ricerca di riflessione e meditazione, possono rappresentare una bella alterna-
Sommario tiva. Il silenzio, la vista e i paesaggi non vi deluderanno.
Sette itinerari apuani questo sistema difensivo: 7 gli itinerari escursionistici che consentono
di conoscere la memoria storica di questi luoghi e scoprire i manufatti
della Linea Gotica ed oltre… bellici strettamente legati al paesaggio geologico e agli ambienti naturali
attraversati dalla Linea Gotica.
di Antonio Bartelletti
“N
el posto più bello del di Serchio / a Val di Magra e per le Pànie
mondo”: così scriveva al Vara / e al Golfo, tutta stringerti in un
un corrispondente di cerchio / con l’alpe a gara!”.
guerra americano nel Il Novecento era iniziato, tra la Versilia e
freddo inverno del 1945, mentre rac- le Apuane, con i vagheggiamenti dannun-
contava il tentativo fallito di varcare la ziani a rinnovare i simboli della bellezza
Linea Gotica ai piedi delle Alpi Apuane. selvaggia e i miti pagani della natura.
Malgrado la rabbia velata per l’insucces- Qui era l’Eden anche per gli intellettuali
so e il dolore per le vite umane perdute, della “Repubblica d’Apua”, prima che la
sfuggiva dalla penna sensibile dell’uomo nascente “modernità” potesse turbare
la meraviglia di trovarsi di fronte a que- ed infine sconvolgere ogni suo ancestrale Pagina a lato
sto “arco di stupende montagne”. Quasi equilibrio. Nessun luogo – neppure que- Il fronte di guerra
una consolazione che solo la bellezza di sto d’incomparabile visione – sarebbe al 31 gennaio
un paesaggio così immaginifico poteva riuscito a mantenersi indenne dall’immi- 1945 lungo la
restituire. La stessa identica emozione nente catastrofe. I conflitti irrisolti tra le Linea Gotica
che, quarant’anni prima e nello stesso nazioni e tra le classi sociali condussero in una cartina
luogo, aveva provato Gabriele D’Annunzio rapidamente tutto e tutti alla più gran- (semplificata)
ed immediatamente trascritto nei versi de delle tragedie della nostra storia. dell’esercito
dell’Alcyone: “Potesse l’arte mia, da Val Trascorso lo stretto intervallo di una americano.
ATTRAVERSO Vaccareccia
I LUOGHI DELLA
“ZONA BIANCA” 721
Focetta
LOCALITÀ DI PARTENZA E ARRIVO 756
Siamo sulle estreme propaggini furono fucilati. L’itinerario pro- consentono di visitare altre bor- MUSEO STORICO DELLA RESISTENZA
meridionali delle Alpi Apuane. segue per giungere al punto pa- gate di Sant’Anna di Stazzema, A SANT’ANNA DI STAZZEMA
Qui si respira il silenzio, quel si- noramico della Focetta (764 m) anch’esse testimoni della bar- L’impianto inaugurato nel 1982 dal Presidente della Repubblica
lenzio che il 12 agosto 1944 ven- e, da qui, alla fonte di Valleripe, barie dell’eccidio. Sandro Pertini, venne trasformato nell’attuale Museo nel 1991.
ne rotto dalle grida disperate di su strada carrabile e su sentiero In alternativa, anche le località La sala al piano terra, dotata di strumentazione audio-video, ospita
uomini, donne e bambini. escursionistico che richiede un di Le Case, Franchi, Sennari, attività didattiche, conferenze e incontri, mentre quella attigua
560 civili caddero vittima di po’ di attenzione. L’ulteriore ecc. sono raggiungibili sempre raccoglie un’importante biografia degli avvenimenti storici del
una delle stragi nazifasciste più tappa è il Monumento Ossario attraverso il punto base della secondo conflitto mondiale, con particolare riguardo agli eventi
cruente della seconda guerra (716 m) che domina la pianura chiesa, così come il belvedere bellici in Versilia. All’esterno, sulla facciata, a fianco alla lapide
mondiale, nonostante il co- ed il litorale circostanti; realiz- con l’area attrezzata limitrofa. con l’ode di Calamandrei a Kesselring, è posta una riproduzione
mando tedesco avesse definito zato su progetto dell’architetto Nel 2012 è stato realizzato il scultorea di un particolare di “Guernica” di Picasso.
Sant’Anna di Stazzema “zona Tito Salvatori, è formato da una progetto “Sentieri di Pace”, in L’allestimento dello spazio museale è immaginato come l’articolarsi
bianca”, ossia località sicura torre in pietra a faccia vista alta collaborazione con l’Unione dei di una visione globale nel rapporto spaziale tra interno ed esterno,
per accogliere sfollati. Nel 2000 12 metri e quattro arcate alla In basso Comuni della Versilia, che offre tra il Museo e il Monumento Ossario che si erge sul colle di Cava,
quest’area è stata riconosciuta base. I bambini di Sant’Anna la possibilità di svolgere percor- raggiungibile con un percorso pedonale lastricato.
Parco Nazionale della Pace dal Dopo una sosta di riflessione, si di Stazzema si autonomi di conoscenza su Lungo questa ideologica Via Crucis sono riportate in parallelo le
stazioni della Passione e gli avvenimenti storici e civili di Sant’Anna
Parlamento italiano. continua verso il Museo Storico festeggiano la fine sei diversi anelli concepiti come
e delle zone limitrofe. L’Ossario accoglie i resti delle 560 vittime
Descrizione. L’escursione ad della Resistenza, seguendo la della scuola (giugno itinerari storico-naturalistici,
dell’eccidio del 12 agosto 1944. Il Museo garantisce un servizio
anello (nr 2: arancione) ini- cosiddetta Via Crucis, un sen- 1944) due mesi prima che guidano alla scoperta del
costante di informazione per i visitatori e svolge, durante l’intero
zia dalla piccola chiesa di tiero lastricato, con formelle di essere vittime della luogo attraverso i sentieri bat- anno, attività didattica per scuole di ogni ordine e grado.
Sant’Anna (sec. XVI), dove nella di bronzo, realizzate da insigni strage. tuti dai nazifascisti il 12 agosto I Gruppi devono concordare la data di visita. Su richiesta è possibile
piazza antistante furono tru- artisti, che collegano il Calvario 1944 per compiere la strage. avere la partecipazione di un superstite che racconterà la sua
cidati 132 innocenti. La prima di Cristo all’eccidio e, simboli- Ricordiamo che si accede a esperienza. Grazie alla disponibilità dell’UOEI di Pietrasanta, si
meta dell’itinerario è la borgata camente, ad ogni martire della Sant’Anna di Stazzema grazie possono percorrere i sentieri della memoria con descrizioni dei
di Pero (669 m), per risalire poi guerra e della violenza, di ogni ad una strada panoramica (10 luoghi di strage (servizio gratuito su prenotazione).
a quelle di Vinci e Vaccareccia luogo e di ogni tempo. km circa), che si snoda attraver- Apertura autunno-inverno (1° settembre-28 febbraio): lunedì chiuso,
(730 m). Nel Museo – che merita la visita so le colline versiliesi, toccando da martedì a giovedì (9:00-14:00), venerdì e sabato (9:00-17:30),
Era la mattina del 12 agosto – è evidente il rapporto spaziale Monteggiori e La Culla, oppure domenica (14:30-8:00).
1944 quando a Vaccareccia tra le esposizioni interne e il pa- attraverso le antiche mulattiere Apertura primavera-estate (1° marzo-31 agosto): lunedì chiuso,
giunse una pattuglia di solda- esaggio circostante. da Farnocchia, da Capriglia- martedì e mercoledì (9:00-14:00), da giovedì a sabato (9:00-18:00),
ti della “Reichsführer-SS” per L’itinerario ad anello si chiude Capezzano e da Valdicastello, domenica (10:30-18:00); tel. 0584.772025;
setacciare le case e condurre con il ritorno alla piazza della dov’è il collegamento con la via santannamuseo@comune.stazzema.lu.it
gli abitanti in una stalla, dove chiesa. Altri itinerari ad anello Francigena pedemontana.
DISLIVELLO
+ 1275 – 657 metri
+ 611 – 657 metri
(da Case del Vergheto)
DIFFICOLTÀ
E
TEMPO DI PERCORRENZA
5.30 ore
4 ore (da Case del Vergheto)
– La Polla)
Da Massa si imbocca via Bassa prevede una prima tappa alle Case si raggiunge Fonte Antica (approv- dove si trova una Madonna marmo- tracciate dai Liguri Apuani prima
Tambura per raggiungere, lungo del Vergheto (854 m). La località è vigionarsi d’acqua) e si guadagna rea, segno di devozione dei cavatori della colonizzazione romana. MOSTRA PERMANENTE
il Frigido, la frazione di Forno: dal raggiungibile in auto da Forno, op- quota verso Colle dei Prunetti e lo che lavoravano nelle vicine cave. Tra la fine del 1400 e gli inizi del “RESISTENZA 1943-1945”
centro storico sono circa 7 chilome- pure a piedi grazie al sentiero CAI nr straordinario balcone panoramico Si resta in quota costeggiando lo 1500, la zona era già stata teatro DELLA CITTÀ DI MASSA
tri di strada fondovalle. Circa 500 169. In quest’ultimo caso, si prende di Pianello del Vergheto (720 m). Spallone e il monte Sagro. di scontri, anche violenti, tra i pa- Nei locali dell’ex lavaggio degli
metri prima del paese, s’incontra il via Scalette e si sale verso il Pizzo Qui s’intercetta il sentiero nr 38, che In un paesaggio brullo e selvaggio stori di Forno e di Vinca, per motivi autobus dell’azienda di trasporto
monumento che ricorda le 68 vitti- Acuto, lasciando alle spalle il vec- sale verso le Case del Vergheto e poi si attraversano ravaneti di cave di pascolo. Al tempo, intervenne pubblico CAT – in via Bassa
me dell’eccidio nazifascista consu- chio Cotonificio. Dopo circa un’ora si raggiunge Foce Luccica (1028 m), abbandonate negli anni ‘60; sono addirittura Niccolò Machiavelli per Tambura a Massa – sono esposti
matosi il 13 giugno 1944. Appena ancora visibili le tracce di ripide vie difendere le ragioni dei vinchesi. 141 pannelli che ripercorrono
oltrepassato l’abitato, sulla destra, di lizza che scendevano verso Canal Dalla Foce Rasori si scende verso la gli avvenimenti storici e i
si presentano imponenti gli edifici Regollo e i ruderi delle case dove valle di Vinca passando dal sentiero loro protagonisti negli anni
dell’ex Cotonificio Ligure che, a fine alloggiavano i cavatori. Una di que- nr 186 al 153 ed infine al nr 38; l’am- 1943-1945. Le immagini sono la
Ottocento, facevano parte del più ste, Casa Pisani, potrebbe essere biente cambia rispetto al percorso fedele riproduzione di parte del
materiale iconografico donato
grande opificio del centro Italia, oggetto di un intervento pubblico in salita, perché a far da cornice
al Comune nel 1994 dalla locale
con circa 900 addetti. di ristrutturazione per il suo valore ora sono abetaie, faggete ed infine
sezione dell’ANPI.
Le acque della vicina sorgente del storico e l’eccezionale posizione ge- castagneti.
Gli originali sono conservati
Frigido (1.500 l/sec) hanno aziona- ografica. Infine, con un paio di ripidi In un’ora e mezza si raggiunge Vinca nell’Archivio Storico della
to la gigantesca turbina di questa strappi si raggiunge Foce di Vinca (il suo pane è famoso in tutta la Resistenza del comune di Massa.
Filanda fino al 1944, quando fu (1333 m). provincia), passando dalla Prada- L’ingresso è gratuito.
distrutta dalle bombe tedesche. Tutto il crinale fino a Foce Rasori Maestà di Doglio (880 m). Anche Visite guidate a cura del Comune
Dopo anni di abbandono, l’ex (1316 m), lungo il segnavia CAI nr questo paese subì un eccidio na- e dell’ANPI sezione Linea
Cotonificio Ligure è stato oggetto 173, è interessato da scavi di trin- zifascista: tra il 24 ed il 27 agosto Gotica-Patrioti Apuani-Massa,
di più interventi di ristrutturazione cee e anche brevi gallerie costruite 1944, 173 persone, in maggioranza prenotazioni: 329.0227861;
e i macchinari sopravvissuti sono dai tedeschi per fortificare la Linea donne, bambini e anziani, furono tel. 0585.490500; eleonora.
stati musealizzati come beni di ar- Gotica. Questi sentieri seguono trucidati dalle truppe comandate vecchione@comune.massa.ms.it
cheologia industriale. L’itinerario antichissime vie di transumanza, dal maggiore Walter Reder.
LOCALITÀ DI ARRIVO
Foce di Mosceta (1182 m)
DISLIVELLO
+ 658 – 58 metri
+ 380 – 58 metri (dall’Antro del
Corchia)
DIFFICOLTÀ
E
conosciuto come “le Voltoline”. ancora visitabile al suo interno; nr 9 per altri 25 metri. In corrispon- Discesi di nuovo al segnavia CAI nr
TEMPO DI PERCORRENZA Dopo 40 minuti si giunge al Passo s’inizia quindi dalla postazione denza dell’ultimo tornante de “le 9, l’itinerario prosegue in leggera
2 ore dell’Alpino (1095 m), così nomina- nr 2 (1120 m), in discreto stato di Voltoline” si stacca un sentiero salita, lungo un tratto pressoché
1 ora (dall’Antro del Corchia) to per la presenza di postazioni conservazione ed ubicata poco (freccia direzionale) che sale alla rettilineo della Linea Gotica. Nella
difensive della 4a divisione alpina distante dal Passo, in risalita postazione nr 3 (1150 m), simi- parte finale, si attraversa un fitto
L’antico percorso di attraversa- “Monterosa” (R.S.I.); il battaglione verso Mosceta. All’esterno, una le alla precedente. Procedendo bosco di abeti bianchi e di faggi
mento delle Apuane consente di rimase attivo durante l’inverno breve trincea, delimitata da muri lungo il sentiero CAI nr 9, l’ultimo e si raggiunge la Foce di Mosceta
osservare trincee e rifugi realiz- 1944-45, nel tratto più elevato del- a secco ai lati, penetra all’interno tratto è segnato da piccole lapidi di (1182 m), dove si trova il Cippo ai
zati nel 1944 dall’Organizzazione le Alpi Apuane, dal monte Altissimo della montagna, in una camera civili caduti nel primo dopoguerra Caduti della Guerra di Liberazione,
Todt e presidiati dagli Alpini della fino oltre il gruppo delle Panie. Qui irregolare scavata nella roccia che sui campi minati dell’immediato eretto nel 1949. Il Rifugio “Del
“Monterosa” (Repubblica Sociale s’incontrano i pannelli illustrativi e dava protezione e riposo ai militari intorno. Ora, si raggiunge la mar- Freo” (1195 m, sezione CAI di
Italiana). Descrizione. L’itinerario le frecce direzionali verso cinque tra un turno di guardia e l’altro. ginetta/maestà del Monte (1139 Viareggio) dista solo 250 metri da
inizia da Levigliani (582 m) e segue postazioni fortificate: il rifugio Usciti dalla postazione nr 2 si ri- m), costruita nel XVIII secolo dalla questo antico passo, tra la Versilia
la strada carrabile – segnavia CAI nr 1, situato più in basso, non è torna e si prosegue sul segnavia Comunità di Levigliani; da qui a e la Garfagnana, che collega i due
nr 9 – fino all’Antro del Corchia destra scende alla postazione nr versanti principali delle Apuane. In
(880 m); volendo si può raggiunge- 4 (1120 m), non visitabile, oppure, questa zona, fino al 16 aprile 1945,
re lo stesso luogo in auto (2,3 km), risalendo a sinistra, alla nr 5 (1170 si trovava il comando della 14a
oppure con il bus navetta (negli m), dopo un tratto in salita di circa compagnia del battaglione “Intra”
orari di apertura della grotta). La 150 metri. La postazione nr 5 è un di fanteria da montagna.
mulattiera per Mosceta stacca a punto di osservazione privilegiato Ripercorrendo a ritroso l’itinerario
circa 150 metri sulla sinistra del che domina la valle del Canale del di andata, senza soste, si ritorna
vecchio saggio di cava, da cui par- Bosco, la zona di Cansoli e i paesi all’Antro del Corchia (45 minuti) e a
te la galleria artificiale d’accesso di Basati, Terrinca e Levigliani Levigliani (1.15 ore).
alla grotta turistica. Il sentiero CAI (all’epoca presidiati dalla 92a di-
nr 9 si inerpica sul lato meridiona- visione afro-americana di fanteria Sopra
le del monte Corchia (1678 m) con “Buffalo”). Una piccola croce in Formazione
20 tornanti in serie lungo un ripi- ferro ricorda i soldati del battaglio- partigiana presso
do pendio erboso: è la “via delle ne “Intra” che qui hanno vissuto le cave di Carrara
Volte” o “le Svolte”, oggi meglio dall’ottobre 1944 all’aprile 1945. (1944)
Escursione in luoghi che furono da Colle a Panestra, verso sinistra, quei giorni drammatici, con i nomi cima del Rovaio (1060 m), da dove seguito, fino a giungere facilmen-
testimoni dello scontro impari tra lungo il fianco occidentale di que- dei ragazzi caduti. Una deviazione si apprezza anche la cresta roc- te località Pasquìgliora (982 m). Il
i partigiani del gruppo “Valanga” sto massiccio minore del gruppo sulla destra risale il monte, prima ciosa sommitale che ospitava tre piccolo insediamento è l’estremo
e le truppe di montagna tede- delle Panie. Il primo tratto del nella penombra del bosco, poi in delle quattro postazioni difese dai ovest dell’Alpe di S. Antonio e
sche, in numero e armi superiori. percorso è largo, agevole e pano- zona aperta con detrito di falda partigiani durante la “battaglia accoglie la casa abitata da Fosco MUSEO DELLA SECONDA
Descrizione. Foce di Piglionico, ramico. Si procede a mezza costa e massi di crollo nell’intorno. Sul del Monte Rovaio”: una al centro, Maraini (1912-2004), etnologo e al- GUERRA MONDIALE A
o più semplicemente Piglionico fino a Casa Tréscola (983 m), dove sentiero che si restringe, franoso, le restanti agli estremi nord-ovest pinista, oltre che scrittore e poeta. MOLAZZANA
(1127 m), è il punto di parten- Mamma Viola (al secolo Violante incombe la parete ovest della cre- e sud-est. Un quarto ed ultimo Non resta che risalire fino a Colle a Inaugurato nel giugno
za raggiungibile da Molazzana Bertoni Mori) aveva dato rifugio ai sta rocciosa sommitale, quindi bi- avamposto di mitragliatrice si Panestra (1011 m), grazie al sentie- del 2016, è organizzato
per la Foce di Grottotondo e le partigiani del gruppo “Valanga”. sogna prestare la massima atten- trovava poco sotto la prima, nel ro CAI nr 133, per chiudere l’anello nell’ex scuola elementare di
Rocchette. Qui, si trova la cap- Una lapide in marmo e un pannello zione. L’ultimo tratto, lungo pendii fianco della montagna che guarda del Rovaio e poi ritornare al punto Molazzana.
Le sale museali sono due:
pella votiva dedicata al coman- illustrativo ricordano gli eventi di erbosi, termina sulla panoramica a occidente. Si torna ora indietro di partenza con il segnavia nr 138.
la prima ospita materiali
dante Leandro Puccetti e agli altri per un breve tratto: una volta in-
appartenuti alle truppe
18 ragazzi del gruppo Valanga, contrato il sentiero già percorso in
dell’Asse (manichini con
caduti durante la battaglia del salita, da Casa Tréscola, si prende a buffetterie tedesche ed
Monte Rovaio. Il 29 agosto 1944, sinistra sul versante est del piccolo italiane, tra cui alpini della
la formazione partigiana subì l’at- massiccio per raggiungere Casa Monterosa e marò della San
tacco di reparti tedeschi mentre Bovaio (1046 m). Il luogo conserva Marco); la seconda mostra ai
difendeva la popolazione civile l’aspetto tipico dei ripari sottoroc- visitatori il materiale legato al
e presidiava la zona delle Panie, cia o d’abri. Una capanna “celtica” mondo partigiano e alle truppe
strategicamente importante per con il suo tetto di paglia, in parte anglo-americane, ad esempio
i lanci di armi e viveri degli aerei conservato, è muta testimone del manichini con uniformi
alleati. Da Piglionico il sentiero tempo che scorre. Ora si perde d’epoca, foto e oggetti bellici.
CAI nr 138 perde quota fino Colle quota costeggiando le falesie del Apertura: domenica
a Panestra (1011 m). Il piccolo bor- versante orientale del Rovaio, dove (9:00-12:00; 15:00-19:00),
go con lavatoio, fonte pubblica e i partigiani tentarono di ripiegare – dal lunedì al sabato su
case tipiche degli alpeggi, si trova con gravi perdite – verso l’Alpe di prenotazione
sotto l’estrema punta meridionale S. Antonio. Si costeggia un piccolo (tel. 328.9631202).
della cresta rocciosa del Rovaio, contrafforte che invita a prendere Per visite guidate ed
denominata Nome del Gesù (1145 la direzione di Casa Colle e Tiévora: escursioni:
tel. 342.3687500 / 335.5444622
m). Ora ha inizio l’anello vero e pro- bisogna invece attraversarlo e pro-
/ 349.8526937 / 328.9631202 /
prio, che si sviluppa al di fuori della seguire sulla destra, con un primo
346.8326161.
rete sentieristica del CAI. È prefe- tratto in discesa molto ripido,
ribile percorrerlo in senso orario che si fa più agevole e più largo in
DISLIVELLO
± 10 metri (itinerario di Borgo a
Mozzano)
± 165 m (itinerario di Monte
dell’Elto)
DIFFICOLTÀ T / E
TEMPO DI PERCORRENZA
MUSEO DELLA MEMORIA A
2 ore (Borgo a Mozzano e Anchiano)
BORGO A MOZZANO
5 ore con escursione al monte 800 metri. Lato strada sono visi- accompagnatore (vedi scheda È stato realizzato, come il
dell’Elto (a/r) bili i resti di un muro anticarro, in del Museo), è possibile visitare recupero delle fortificazioni,
cemento armato, alto circa 2,50 i bunker di Madonna di Mao e su iniziativa del Comitato per
Borgo a Mozzano fu protetto metri, che chiudeva la valle da Pòzzori. L’itinerario prosegue in il Recupero e la Valorizzazione
dai rilievi delle Alpi Apuane e una sponda all’altra, protetto da auto verso il borgo medievale della Linea Gotica di Borgo
dell’Appennino Tosco-emiliano, due casematte sulla sponda de- di Anchiano (106 m), sull’op- a Mozzano. Il museo ha
ma anche dalle opere fortifica- stra e sinistra del fiume Serchio. posta riva del fiume Serchio, sede presso i locali dell’ex
te della Valle del Serchio, che si In prossimità del muro anticarro, alle pendici del monte Gallione stazione ferroviaria, in piazza
distinguono per l’alto numero e con il necessario intervento di un (km 3 da Borgo a Mozzano). In Marconi. Due le sezioni:
il buono stato di conservazione. la prima è una raccolta di
Siamo a metà strada tra Lucca oggetti che documentano
e la Garfagnana; qui la Linea la storia antica della Valle
Gotica ha mantenuto i suoi tratti del Serchio; la seconda è
originari: bunker, piazzole, cam- riservata agli eventi bellici
minamenti e valli anticarro sono località Cartiera è presente il pro- (circa 8 km, discendendo ancora della seconda guerra mondiale
e alla costruzione della Linea
una testimonianza importante seguimento del muro anticarro la “Lodovica”). La passeggiata, in
Gotica. Inoltre, sono raccolte
degli anni tragici della guer- già visto sopra. Presso lo sperone lieve salita, abbraccia verso Nord
testimonianze orali, reperti
ra. L’itinerario proposto – non roccioso, su cui sorgono la chie- il panorama di circa 8 chilometri
e manifesti dell’epoca.
l’unico – consente la visita del sa e il castello, le fortificazioni della Linea Gotica e a Sud della Apertura: martedì (16:00-
Museo della Memoria e alle for- sono notevoli e in ottimo stato pianura di Lucca. Il “Ponte del 18:00), giovedì (9:00-12:30),
tificazioni di Borgo a Mozzano e di conservazione. Per integrare il diavolo”, ossia il famoso Ponte oppure su appuntamento.
Anchiano. Descrizione. Dopo la percorso è possibile raggiungere della Maddalena, si trova a Borgo Per prenotazioni e info:
visita al Museo della Memoria, le fortificazioni di prima linea del a Mozzano: con la sua maestosa 0583.888881 / 347.7167559
si possono osservare alcuni monte dell’Elto (337 m). I cammi- arcata centrale (ponte a schiena / 320.4403801 (Pro Loco
siti fortificati del fondovalle. Si namenti e bunker distano 40 mi- d’asino) rappresenta un “uni- Borgo a Mozzano – da
raggiunge a piedi o in auto la nuti a piedi dal cimitero del pae- cum” d’ingegneria medievale lunedì a sabato: 9:30-12:30);
località Madonna di Mao (80 m), sino di Domazzano di Valdottavo reso ancora più affascinante dalle lineagoticaborgoamozzano@
discendendo la sp 20 “Lodovica” (172 m), che si raggiunge in inquietanti leggende legate alla virgilio.it
in direzione di Lucca per circa auto da Borgo a Mozzano sua costruzione.
www.parcapuane.it
www.apuanegeopark.it