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1) Chi era Federico Borromeo, quali sono i caratteri della sua personalità che vengono

descritti?
Quali furono le occupazioni a cui si dedicò nel periodo della sua formazione?
Chi era il Cardinale Carlo? Quale rapporto ebbe con Federico?

2) Contestualizza e spiega la seguente affermazione:

Cure, che potrebbero forse indur concetto d’una virtù gretta, misera, angustiosa, d’una mente
impaniata nelle minuzie, e incapace di disegni elevati; se non fosse in piedi questa biblioteca
ambrosiana, che Federigo ideò con si animosa lautezza, ed eresse, con tanto dispendio dai
fondamenti (…)

3) In che modo viene costituita la biblioteca?


Chi erano i dottori e quali compiti avevano?
3Cos’era il collegio trilingue?
Cosa viene aggiunto alla biblioteca?

4) Cosa significa la frase:

Certo più difficili a trovarsi dovevano essere i tipi di quelle lingue, allora molto meno coltivate in
Europa che al presente; più ancora de’ tipi, gli uomini.

5) Come vennero scelti i dottori?


Quali erano la novità introdotte nell’organizzazione della biblioteca? Quale considerazione
viene fatta, confrontandola con quelle del tempo?

6) Individua il passo in cui viene descritta l’istituzione della Pinacoteca e trova la connessione
con l’attività di Caravaggio.

RISPOSTE
1) Federico Borromeo era un cardinale e fu anche arcivescovo di Milano.
Federico Borromeo iniziò gli studi a Milano sotto la direzione del cugino Carlo
Borromeo che all'epoca era arcivescovo. Nella primavera del 1579 Carlo lo
inviò a proseguire gli studi umanistici all'Università di Bologna.
Nel 1580 si appresta a prendere i voti ed entra nel convento a Pavia fondato
dallo stesso Carlo. Durante questo periodo oltre alle attività previste ne
intraprende due volontariamente, ovvero l’insegnamento della dottrina
cristiana ai poveri e ai “rozzi” e di servire, visitare, consolare e soccorrere gli
infermi.
Carlo Borromeo era anch’egli cardinale e successivamente arcivescovo. Era il
cugino di Federico, ed aveva 26 anni in più di questi. Federico lo considerava
una sorta di guida e lo ammirava.
2) Con questo periodo Manzoni intende sottolineare l’importanza della
biblioteca fatta istituire dal cardinal Borromeo, in quanto raccolse una grande
mole di libri provenienti da diversi paesi. Inoltre la biblioteca di Borromeo fu
la prima pubblica in Italia, incentivando e favorendo dunque la diffusione della
cultura.
3) Per raccogliere i libri della biblioteca Borromeo spedì 8 uomini che girarono
per Italia, Francia, spagna, Germania, Fiandre, Grecia e Libano, Gerusalemme.
In questo modo raccolsero circa 30 mila volumi stampati e 14 mila
manoscritti. Venne unito in seguito un collegio di dottori con il compito di
coltivare degli studi con l’obbligo poi di pubblicare ognuno un lavoro sulla
materia assegnatagli. Venne istituito anche un collegio trilingue per lo studio
della lingua greca, latina e italiana. Vennero poi aggiunti una stamperia di
lingue orientali, una galleria di quadri, una di statue e una scuola delle tre
principali arti del disegno.
4) Riferendosi alla ricerca di manoscritti e libri in lingue orientali, che in quel
periodo erano poco conosciute e poco coltivate.
5) Molti tra i dottori (otto su nove) furono presi tra i giovani alunni del seminario
La biblioteca di Borromeo aveva una novità rispetto a quelle contemporanee:
tutti, cittadini o forestieri, non importava la classe sociale. potevano accedere
ai libri che erano anche esposti, mentre nelle altre biblioteche italiane i libri
erano rinchiusi in armadi e scaffali e nemmeno visibili al pubblico. Questa
innovazione mostra la grande visione di Borromeo, avanti rispetto ai suoi
contemporanei, e che influenzò poi le altre biblioteche.
6) Quando si accenna alla parte della galleria, infatti il cardinale Federico
Borromeo fu un acquirente di alcune opere di Caravaggio sono ancora oggi
esposte alla Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, come la
“Canestra di frutta”

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