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Alessandro Persegoni

Mons. Franco Osvaldo Raineri: i cardini dell’Oriente


cristiano in Roma

I cardini dell’Oriente cristiano in Roma possono essere definibili come essenzialmente


cinque: La Basilica di San Pietro in Vaticano; La Biblioteca Apostolica Vaticana; il
Pontificio Istituto Orientale; la Congregazione per le chiese orientali; la Congregazione
per l’evangelizzazione dei popoli.

Figura ecclesiastica che rappresenta esemplarmente tutti e cinque questi cardini la


possiamo individuare nel sacerdote Mons. Franco Osvaldo Raineri: 1

Osvaldo Raineri (Schilpario, [Provincia di Bergamo,] 1935) è un presbitero e insegnante italiano; è


stato tra i massimi esperti in Italia di letteratura classica dell’Etiopia.

Si è laureato in lingue orientali all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Diventato sacerdote della Diocesi di Imola, ordinato nel 1962 da mons. Benigno Carrara, è stato
insegnante alla Scuola italiana di Addis Abeba in Etiopia alle dipendenze del Ministero degli Esteri. E’
stato per 7 anni assistente alla Biblioteca Apostolica Vaticana, alla quale nel 1997 ha donato il “Fondo
Raineri” costituito da 335 manoscritti etiopici, che forma la maggiore collezione di manoscritti etiopici
presenti nella Biblioteca. Dal 1983 è stato docente di “Lingua ed istituzioni etiopiche” al Pontificio
Istituto Orientale.

Ha scritto una ventina di libri; e centinaia tra articoli ed edizioni critiche di testi inediti etiopici con
traduzione italiana, commento e note.

Tra i suoi libri più importanti ricordiamo: 2 Chiesa di S. Stefano dei Mori. Vicende edilizie
e personaggi; Il signore delle chiavi: scritti etiopici sull’apostolo Pietro; Il Gadl di san
Pietro, patriarca di Alessandria e ultimo dei martiri; Vita del santo monaco etiope
Malke’a Krestos (sec. XVI-XVII); Kebra Nagast. Salomone e la regina di Saba
nell’epopea etiopica tra testo e pittura; Dal libro etiopico dei miracoli di Maria; La storia
d’Ethiopia di Francesco Alvarez ridotta in italiano da Ludovico Beccadelli; Muovi le
corde della mia anima: inni e preghiere della Chiesa etiopica; Lettere tra i pontefici

1
https://it.wikipedia.org/wiki/Osvaldo_Raineri (Accessed 11 February, 2019).
2
Ivi.

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Alessandro Persegoni

romani e i principi etiopici (secc. XII-XX). Versioni e integrazioni; Introduzione alla


lingua ge’ez (etiopico classico); Gli atti etiopici del martire egiziano Giorgio il Nuovo
(978); La spiritualità etiopica; I manoscritti vaticani etiopici 300-323: inventario
analitico; Atti di Habta Maryam (1497) e di Iyasu (1508) santi monaci etiopici; Atti di
Abuna Abranyos, Santo Eritreo (1633-1718); Catalogo dei rotoli protettori etiopici della
collezione Sandro Angelini.
Da come se ne deduce, il principale ambito di interesse di Mons. Raineri è, ed è stato, la
cultura e la lingua etiopica, rapportata alla religione cristiana di questa località africana,
che si inserisce nella caratterizzazione di Chiesa d’Oriente.
Esempi di personale attività missionaria e di apostolato in terre d’Africa si trovano scritti
all’interno di un suo altro libro, che segnala il suo secondo ambito di interesse di studioso,
ossia, la ricerca etnografica correlata alla vita dei suoi compaesani bergamaschi nella sua
località natale, Schilpario, e anche dei bergamaschi tutti presenti, per varie ragioni, in
Roma, tanto che la sua casa romana è stata da lui scelta adiacente la Chiesa chiamata “dei
bergamaschi”, ovvero, la Chiesa dei Santi Bartolomeo ed Alessandro in Piazza Colonna,
3
nelle immediate vicinanze della centralissima Via del Corso. Il titolo di questo libro è
esemplificativo, ovvero, “Da Schilpario in Africa”: 4

In occasione dell’8° Congresso Internazionale di Studi Etiopici, tenuto in Addis Abeba dal 26 al 30
novembre 1984, su invito del governo etiopico, ho avuto modo di recarmi in quella capitale per
prendere parte al medesimo Congresso, in qualità di relatore. Grande è stata la mia gioia nel visitare
quella nobile nazione, colpita attualmente da gravi calamità, legata con l’Italia da vincoli storici, e che,
da alcuni anni, costituisce l’oggetto privilegiato delle mie ricerche di studio.

Appena giunto all’aereoporto di Addis Abeba, ho trovato ad attendermi, oltre a due etiopi della
Università, e al segretario dell’Arcivescovo della città Sua Ecc. Mons. Paulos Tsadua, la nostra
concittadina suor Gemma Poloni, che avevo il piacere di incontrare per la prima volta. Suor Gemma è
figlia dello schilpariese Felice Poloni, della famiglia dei Fì, trasferitosi da giovane da Bergamo:
missionaria delle Pie Madri della Nigrizia, fondate da Mons. Comboni (Istituto a cui appartiene anche
la sua parente suor Leopoldina Grassi dei Quattrì, che pure esercitò gran parte del suo apostolato in
Africa Orientale), si trova in Etiopia da parecchi anni, dove ha svolto diverse attività, in particolare
quella di infermiera, anche tra i lebbrosi.

Da alcuni mesi, suor Poloni si trova nella capitale etiopica, dove i suoi superiori l’hanno chiamata per
affidarle un ufficio di grave responsabilità, in seno alla sua congregazione; nonostante i nuovi impegni,
ella trova il tempo per dedicarsi ai poveri, ai malati e ai bisognosi di ogni genere; sempre pronta, attenta

3
http://www.arciconfraternitabergamaschi.it/sedi.htm (Accessed 11 February, 2019).
4
Osvaldo Raineri (a cura e con la bibliografia di), Da Schilpario in Africa, op. cit., Editrice Fondazione
Benedetta Riva, Roma, 2009, pp. 89-90.

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e vivace, giustamente, in quelli che l’hanno conosciuta a Schilpario durante le brevi vacanze
missionarie, ha rievocato alla mente la memoria della sua nonna Leonilde Lussana.

Sempre in Addis Abeba, vive un altro nostro concittadino: si chiama Morandi Marco, nato a Barzesto
[frazione di Schilpario], della famiglia dei Zurzinì, si trasferì in giovanissima età a Brescia, da dove
passò in Etiopia alcuni decenni fa. Ricorda in particolare l’anziana zia Morandi Adelina […]. Il sig.
Marco dirige laggiù un’apprezzata officina, tra le poche ormai rimaste, a dirigenza italiana, in quella
nazione.

Insieme abbiamo ricordato i luoghi e persone, amici e parenti di comune conoscenza; il tutto,
naturalmente, nella più classica lingua scalvina [che significa della Valle di Scalve, dove sorge
Schilpario].

E, ancora, da Addis Abeba durante il suo anno di insegnamento: 5

Il mio soggiorno in Addis Abeba, capitale dell’Etiopia (17 ottobre 1986-10 luglio 1987), dove, con piena
soddisfazione, ho potuto attendere ai miei compiti di ministero, di insegnamento e di studio, mi ha dato,
si può dire quotidianamente, la felice occasione di incontri con memorie, persone e quindi,
necessariamente, anche di esercizio della patria lingua orobica.

Qui di seguito, richiamo in rapida rassegna, seguendo il calendario, le tappe principali della mia
“missione” etiopica, con singolare attenzione alle connotazioni bergamasche di varia natura.

Dopo i saluti ai superiori (ricordo con particolare commozione e gratitudine l’incontro con S. Em. Il
card. Ugo Poletti), amici e conoscenti, sono “imbarcato” dal cortesissimo schilpariese com.te Armando
Grassi, il 16 ott. sera; il mattino seguente arrivo all’aereoporto di Addis Abeba, dove, tra gli altri, trovo
a ricevermi le missionarie bergamasche Sr Cominelli e Sr Poloni, comboniane. Sono sommamente
riconoscente a tutte le religiose della casa provinciale di queste suore in Addis Abeba, di cui sono stato
ospite durante la mia permanenza africana.

Lo stesso giorno prendo servizio presso la scuola italiana “Virgilio” della città e porgo il mio saluto
all’arcivescovo metropolita, S. Em. Il card. Paulos Tsadua, sempre benevolo nei miei confronti e
attento lettore dei miei scritti sul cristianesimo e la cultura del suo paese.

20. ott.: incontro l’Ambasciatore d’Italia Sergio Angeletti (la sua gent.ma signora, in altra occasione,
ebbe modo di parlarmi dell’origine bergamasca del marito).

5
Ivi, op. cit., pp. 94-96.

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22. ott.: visita a S. Ecc. il Nunzio Apostolico, la cui residenza fu ampliata e abbellita dal concittadino S.
Ecc. Mons. Mojoli, per nove anni rappresentante della Santa Sede in Etiopia, al quale incarico venne
chiamato da Giovanni XXIII.

[…]

10 dic.: celebrazione con il card. Paulos, presso la Scuola Italiana, in preparazione al Natale.

[…]

7 gen.: Natale etiopico; sono invitato alla festa del Cardinale.

[…]

16 giugno.: 25° anniversario della mia ordinazione sacerdotale (Deo gratias!); partecipano S. E. il card.
Paulos, l’Ambasciatore Angeletti, religiosi e religiose, i miei colleghi docenti, lo scalvino Marco Morandi.

5 lug.: prendo parte alla concelebrazione, in rito etiopico, presieduta dal card. Paulos, per l’ordinazione
al presbiterato di Abba Abraha Tewodros, cappuccino (diversi anni dopo sarò moderatore della sua
tesi di laurea presso la Pont. Univ. Gregoriana; attualmente è uno dei più quotati etiopisti del mondo).

Mons. Raineri si lega ai cinque cardini dell’Oriente cristiano in Roma, rimanendo


principalmente uno studioso di lingua e cultura etiopica di contesto religioso cristiano, in
maniera personalissima, rispettando pienamente i suoi mandati, nei seguenti modi:

1) E’ Coadiutore del Capitolo di San Pietro della Basilica Vaticana, organo ecclesiale
interno alla Basilica di San Pietro in Vaticano che svolge le principali funzioni di
attività liturgiche, dalla celebrazione corale alla cura quotidiana delle varie attività
legate al culto, passando dalle questioni economiche-amministrative della
Basilica stessa e delle chiese filiali, oltre al campo caritativo e pastorale, per essere
esemplificativo nella funzione di preghiera. 6
2) Da come scritto nella biografia personale, è “stato per 7 anni assistente alla Biblioteca
Apostolica Vaticana, alla quale nel 1997 ha donato il ‘Fondo Raineri’ costituito da 335
manoscritti etiopici, che forma la maggiore collezione di manoscritti etiopici presenti nella
Biblioteca”, 7 pubblicando diversi testi per l’editrice Biblioteca Apostolica

6
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2007/october/documents/hf_ben-
xvi_spe_20071008_capitolo-vaticano.html (Accessed 11 February, 2019).
7
https://it.wikipedia.org/wiki/Osvaldo_Raineri (Accessed 11 February, 2019).

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Vaticana, come il suo più importante lavoro per la stessa chiamato Inventario dei
manoscritti Cerulli etiopici, del 2004, oppure La storia d’Ethiopia di Francesco
Alvarez ridotta in italiano da Ludovico Beccadelli, del 2007, o, più propriamente
per l’editrice Archivio Segreto Vaticano, che si lega alla Biblioteca Apostolica
Vaticana stessa, il testo, del 2005, dal titolo Lettere tra i Pontefici romani e i
principi etiopici (secc. XII-XX). Versioni e integrazioni.
3) “Dal 1983 è stato docente di ‘Lingua ed istituzioni etiopiche’ al Pontificio Istituto
Orientale” 8 si legge nella sua biografia, e, per commemorare la sua carriera da
insegnante, in occasione del suo 80° compleanno, l’editrice del PIO, nella collana
Orientalia Christiana Analecta, ha pubblicato un libro in suo onore intitolato
Aethiopia Fortitudo Ejus. Studi in onore di Monsignor Osvaldo Raineri in
occasione del suo 80° compleanno, a cura del suo collega di insegnamento gesuita
polacco Padre Rafal Zarzeczny.
4) Rammentando come la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, una
delle nove Congregazioni della Curia romana, era un tempo legata alla
Congregazione per le Chiese orientali, nell’unico organo chiamato Congregatio
de Propaganda Fide, essendo membro, da molti anni, della Congregazione per le
Chiese orientali stessa, Mons. Raineri si lega contemporaneamente anche alla
prima citata, per una unione di scopo e di finalità ancora oggi indiscutibilmente
presente.

In questo modo, Mons. Franco Osvaldo Raineri, è stato testimone, a diversi livelli e in
diverse circostanze, dei principali avvenimenti romani che hanno riguardato la
comunione evangelica delle personalità più importanti legate all’ortodossia russa in visita
nella capitale italiana, degli ultimi nostri decenni.

8
Ivi.

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Alessandro Persegoni

BIBLIOGRAFIA

O. Raineri (a cura e con la bibliografia di), Da Schilpario in Africa, op. cit., Editrice
Fondazione Benedetta Riva, Roma, 2009.

FONTI ONLINE

https://it.wikipedia.org/wiki/Osvaldo_Raineri

http://www.arciconfraternitabergamaschi.it/sedi.htm

http://w2.vatican.va/content/benedict-
xvi/it/speeches/2007/october/documents/hf_ben-xvi_spe_20071008_capitolo-
vaticano.html

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