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Onde sonore
•• La
La più
più familiare
familiare onda
onda meccanica
meccanica longitudinale
longitudinale èè l’onda
l’onda
sonora.
sonora. Gli
Gli esseri
esseri umani
umani possono
possono udire
udire queste
queste ondeonde
nell’intervallo
nell’intervallo di
di frequenze
frequenze da da circa
circa 20
20 HzHz aa 20000
20000 Hz Hz
•• Le
Le onde
onde sonore
sonore aa frequenze
frequenze superiori
superiori vengono
vengono
chiamate
chiamate ultrasuoni
ultrasuoni ee sisi possono
possono usare
usare per
per localizzare
localizzare
oggetti
oggetti (sonar)
(sonar) oo per per lala diagnostica
diagnostica medica
medica per per
immagini
immagini
•• Le
Le onde
onde sonore
sonore aa frequenze
frequenze inferiori
inferiori sono
sono dette
dette
infrasuoni
infrasuoni ee caratterizzano,
caratterizzano, per per esempio,
esempio, le le onde
onde didi
pressione
pressione sismica
sismica deidei terremoti
terremoti
•• Le
Le onde
onde sonore
sonore didi propagano
propagano nei
nei gas,
gas, liquidi
liquidi ee solidi.
solidi. Si
Si
discutono
discutono lele proprietà
proprietà delle
delle onde
onde sonore
sonore inin aria,
aria, la
la loro
loro
propagazione
propagazione ed ed ii meccanismi
meccanismi per
per produrle
produrle
•• Il
Il sistema
sistema udito-cervello
udito-cervello èè un un meccanismo
meccanismo biologico
biologico
sorprendentemente
sorprendentemente sofisticato
sofisticato ed
ed efficiente,
efficiente,
realizzato
realizzato dall’evoluzione
dall’evoluzione naturale
naturale per per esplorare
esplorare
l’ambiente
l’ambiente circostante
circostante grazie
grazie alle
alle onde
onde sonore
sonore

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La velocità del suono

Onde longitudinali in un
mezzo comprimibile

il pistone produce successive


compressioni e rarefazioni del mezzo

• variazioni della densità locale


• oppure oscillazioni della pressione

diverse descrizioni matematiche

• A causa delle forze di tipo meccanico presenti nel mezzo, le compressioni


e rarefazioni si propagano lungo il tubo
• In un gas o in un liquido si possono trasmettere solo onde longitudinali e
non onde trasversali; i gas ed i liquidi scorrono sottoposti a sforzi di taglio
• Onde sonore trasversali si propagano nei solidi che, sottoposti a sforzi di
taglio, rispondono elasticamente

Velocità di propagazione del suono


proprietà elastica (energia potenziale)
F
corde v=
µ
proprietà inerziale (energia cinetica)

modulo di
∆p
proprietà elastica B=− compressibilità
∆V / V (adiabatica)
onde longitudinali
proprietà inerziale ρ massa volumica

… utilizzando l’analisi dimensionale

B
v=C (velocità del suono)
ρ
da definire
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Utilizzando l’analisi meccanica
un impulso di compressione si
muove da destra a sinistra
lungo un tubo a velocità “v”

il sistema di riferimento
è solidale con l’impulso

l’elemento di fluido si muove


da sinistra a destra alla
velocità “v” dell’impulso

• L’estremo destro dell’elemento di fluido entra nella regione di


compressione al tempo t
• L’estremo sinistro vi entra al tempo t+∆t con ∆t=∆x/v
• Durante il tempo ∆t in cui l’elemento di fluido entra nella zona di
compressione la pressione sulla faccia destra è p+∆p e sulla faccia
sinistra è p
• L’elemento di fluido viene compresso e decelerato dalla differenza di
pressione e, all’interno della regione, si muove con velocità minore v+∆v
con ∆v<0
• Quando esce dalla zona di compressione si espande fino la volume
iniziale ed è accelerato dal differenziale di pressione ∆p fino alla
velocità iniziale v
• Si applica la legge del moto di Newton nel tempo ∆t nel quale l’elemento
entra nella regione di compressione

forza risultante F = pA − ( p + ∆p ) A = − ∆p A
volume iniziale A ∆x = A v ∆t
massa ρ A v ∆t ; ρ (densità imperturbata)
∆v
accelerazione a= ∆v < 0, a<0
∆t
∆v
F = ma → − ∆p A = ( ρ v A ∆t )
legge del moto per ∆t
l’elemento di fluido
− ∆p
ρ v2 =
∆v / v
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• Durante il tempo ∆t il fronte anteriore dell’elemento di fluido si muove


alla velocità v+∆v e percorre la distanza (v+∆v)∆t
• Nello stesso intervallo di tempo il fronte posteriore percorre la
distanza v∆t
• Lo spessore dell’elemento varia di ∆v∆t ed il volume di ∆V=A∆v∆t

∆V A ∆v ∆t ∆v
= =
V A v ∆t v
• Quindi
∆p ∆p B
ρ v2 = − =− =B → v=
∆v / v ∆V / V ρ
• Nei solidi il modulo di compressibilità B è sostituito dal modulo di
Young. Se il solido è esteso bisogna considerare che presenta elasticità
alle forze tangenziali e di taglio. Un solido esteso può propagare anche
delle onde trasversali

Calcolo della velocità del suono in aria (T=20°C, P=1 atm)

La compressione e rarefazione dell’aria avvengono adiabaticamente


cp
pV γ = cost γ= ≈ 1,4
cv
p dp p
dp V γ + pγV (γ −1)dV = 0 dp + γ dV = 0 = −γ
V dV V
compressibilità adiabatica

dp
B = −V =γ p
dV

γ p 1,4 ⋅ 101325 N/m 2


v= =
ρ 1,205 kg/m 3

v = 343 m/s

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Propagazione delle onde longitudinali

L’onda che si propaga può essere analizzata da due punti di vista:


• Spostamento oscillatorio dell’elemento di fluido
• Variazione periodica della pressione

Oscillazione dell’elemento di fluido


x è la coordinata del punto di osservazione
s ( x, t ) s è nella direzione di propagazione
nell’onda trasversale y(x,t), y è perpendicolare

spostamento s ( x, t ) = sm cos(kx − ωt )
sinusoidale
ampiezza di spostamento
Variazione di pressione nel punto di osservazione

∆V variazione della pressione


∆p = − B imperturbata p0
V
p0 + ∆p( x, t ) pressione reale nel fluido

∆V A ∆s ∂s
∆p = − B = −B → ∆p( x, t ) = − B
V A ∆x ∂x
spostamento sinusoidale
variazione di pressione
∆p( x, t ) = Bksm sen (kx − ωt ) sinusoidale

v=
B
ρ
[ ]
→ ∆p( x, t ) = kρv 2 sm sen (kx − ωt )
ampiezza di pressione ∆pm
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Onda sonora di pressione

∆p( x, t ) = ∆pm sen (kx − ωt ) ; ∆pm = kρv 2 sm

Un’onda sonora può essere rappresentata come un’onda di spostamento


o come un’onda di pressione
• onda di spostamento ed onda di pressione sono sfasate di 90°
• quando lo spostamento è minimo o massimo la variazione di pressione
è nulla
• quando la variazione di pressione è minima o massima lo spostamento
è nullo
relazione fra massima pressione
∆pm = kρv 2 sm
e massimo spostamento
• le due descrizioni sono equivalenti solo per una singola onda
longitudinale
• in caso di riflessione o di onde che interferiscono in un punto la
descrizione tramite spostamento può portare a risultati errati
• la descrizione per onde di pressione è vantaggiosa perché si sommano
quantità scalari ∆p
• le onde sonore si trattano preferibilmente come onde di pressione; le
variazioni di pressione sono le grandezze rivelate dalle orecchie o
dagli strumenti
• le onde di pressione nei gas sono trasportate dal moto delle molecole;
c’è un stretta relazione fra velocità molecolare e velocità del suono

Per suoni forti a 1000 Hz ∆pm=28 Pa. Per il suono più


Esempio 20-1 debole che possa essere udito a 1000 Hz ∆pm=2,8 10-5 Pa.
Trovare le ampiezze degli spostamenti.

2π 2πν 2π × 103 Hz
numero d’onda k= = = = 18,3 rad/m
λ v 343 m/s
∆p m 28 Pa
sm = = = 1,1 ⋅ 10 −5 m
kρv 2
(18,3 rad/m )(1,21kg/m )(343 m/s )
3 2

una frazione
dell’atomo
∆p m 2,8 ⋅ 10 −5 Pa
sm = = = 1,1 ⋅ 10 −11 m
kρv 2
(18,3 rad/m )(1,21kg/m )(343 m/s )
3 2

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Potenza ed intensità delle onde sonore
Potenza trasportata dall’onda
r r
P = F ⋅u velocità longitudinale delle particelle

forza esercitata da un elemento di fluido su quello adiacente

F = A ∆p → F = A ∆pm sen (kx − ωt )


velocità della sottile lamina di fluido
∂s
u= = −ω sm [− sen (kx − ωt )]
∂t
potenza fornita all’elemento di fluido
Aω (∆pm )
2
P = uF = Aω∆pm sm sen (kx − ωt )
2
→ P= sen 2 (kx − ωt )
kρv 2

A(∆pm )
2
P= sen 2 (kx − ωt )
ρv
media della potenza su un ciclo
dipende dal quadrato dell’ampiezza
1 A(∆pm )
2
P=
2 ρv non dipende dalla frequenza
si possono confrontare intensità di suoni a frequenze diverse
Intensità dell’onda sonora
P (∆pm )
2
I= = potenza media per area unitaria
A 2 ρv
Sensibilità dell’orecchio all’intensità del suono

• L’orecchio è uno strumento straordinariamente sensibile, rivela


intensità che variano su 12 ordini di grandezza
• Equivale ad usare lo stesso strumento per misurare il diametro di un
atomo e la dimensione di un campo di calcio
• L’intensità sonora soggettiva (sensazione sonora) fornita dal sistema
orecchio-cervello è logaritmica.
• Se una intensità sonora qualsiasi viene moltiplicata per 10, l’intensità
sonora soggettiva corrispondente raddoppia
I
Livello sonoro SL = 10 log10 (decibel dB)
I0
I 0 = 10 −12 W/m 2 (soglia di udibilità umana a 1000 Hz)
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Gamma dei livelli sonori dell’udito umano

soglia del dolore 1,0 W/m2

conversazione (1 m) 10-6 W/m2

soglia di udibilità 10-12 W/m2

due suoni che che hanno


rapporto di intensità 2
differiscono in livello sonoro:
I1 I
SL1 − SL2 = 10 log − 10 log 2 =
I0 I0
I1
10 log10 = 10 log 2 = 3 dB
I2
Peter Townsend (Who)

Record del concerto più assordante:


Who (1976), a 46 m di fronte agli
altoparlanti 120 dB
riduzione permanente
della capacità uditive
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Onde stazionarie longitudinali
Riflessione di un’onda all’estremità di un tubo
• L’estremità chiusa è un antinodo (ventre) di pressione
tubo chiuso
• l’onda si riflette come un’onda trasversale su una
corda con un estremo libero, senza variazione di fase
• una compressione si riflette come una compressione

• La pressione all’estremità aperta è fissa a p0


tubo aperto • L’estremità aperta è un nodo di pressione
• l’onda si riflette come un’onda trasversale su una corda
con un estremo fisso, con variazione di fase di 180°
• una compressione tenta di comprimere l’aria all’estremo
aperto, l’onda incidente crea una rarefazione che si
propaga nel tubo all’indietro
Treno d’onde sinusoidali in un tubo

aperto aperto (nodo)


alle giuste frequenze di eccitazione
si forma un’onda stazionaria
l’energia viene accumulata
(condizione di risonanza)

Frequenze proprie del sistema


tubo aperto ai due estremi
2L
λn = ; n = 1,2,3,...
n
v
aperto νn = n ; n = 1,2,3,...
chiuso (ventre) 2L
tubo chiuso ad un estremo
4L
A N λn = ; n = 1,3,5,...
n
v
νn = n ; n = 1,3,5,...
4L
queste frequenze di risonanza
determinano le note emesse dagli
strumenti
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Sistemi vibranti e sorgenti sonore
Produzione del suono tramite strumenti musicali o la voce umana
Principio base:
• Un sistema vibrante accumula energia in onde stazionarie alle
frequenze proprie di vibrazione, emette un’onda che viene trasmessa
tramite l’aria all’orecchio umano
• Un sistema vibrante a variabili distribuite ha un gran numero (infinito)
di frequenze proprie alla quali può vibrare accumulando l’energia sonora
• Quali di queste frequenze siano presenti nella vibrazione dipende dalla
modalità con la quale il sistema è stato messo in vibrazione
• Se ν1 < ν2, < ν3 …… sono le frequenze proprie di vibrazione, ν1 è detta
frequenza fondamentale, le altre si chiamano frequenze superiori
• In certi sistemi le frequenze superiori sono tutte multiple della
frequenza fondamentale e, in questo caso, si chiamano armoniche

ν n = nν 1 (n=1,2,3,… serie armonica)

Suoni gradevoli e suoni duri o dissonanti


• Quando si ascoltano contemporaneamente parecchie frequenze, si ha
una sensazione gradevole se esse stanno nei rapporti di piccoli numeri
interi come 3 : 2 oppure 5 : 4
• Se un sistema produce una serie armonica tra le vibrazioni prodotte
alcune frequenze staranno nei rapporti detti ed il risultato sarà
gradevole
• Se invece le frequenze prodotte non fanno parte di una serie armonica
il suono risulterà duro e dissonante
• Gran parte dello sforzo nella progettazione di strumenti musicali è
dedicato nel cercare di produrre serie armoniche
• Alcuni strumenti musicali (corde vibranti) producono frequenze che
formano automaticamente una serie armonica
• In altri casi, come le campane, la forma dello strumento deve essere
attentamente progettata per produrre una serie armonica
• La serie armonica prodotta da uno strumento ne caratterizza la
ricchezza, la diversità e la bellezza del suono.
• Se gli strumenti producessero solamente la frequenza fondamentale,
sarebbero tutti esattamente uguali

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Corde vibranti

• corde sollecitate da un archetto:


violino, violoncello, contrabbasso,
...
• corde pizzicate: chitarra, arpa,
mandolino, ...

• corde percosse: pianoforte

diverse frequenze armoniche ottenibili


vonda
νn = n ; n = 1,2,3,... (n ventri)
2L
la velocità dell’onda nella corda dipende
dalla tensione e dalla densità lineare

vonda = F / µ

la mescolanza delle frequenze


dipende dal modo con il quale la
corda viene sollecitata

Le casse acustiche di risonanza possiedono molte frequenze proprie


e sono in grado di accumulare energia sonora alle frequenze volute

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Colonne d’aria in vibrazione

• canne aperte a due estremità:


organo, flauto, flauto traverso,...
vsuono
νn = n ; n = 1,2,3,...
2L
(tutte le armoniche)

• canne chiuse ad una estremità:


clarinetto, organo per note molto
basse (20 Hz, λ=17 m), …
vsuono
νn = n ; n = 1,3,5,...
4L
• mancano le armoniche pari
• lunghezza d’onda fondamentale è
quattro volte la lunghezza della
canna

Flauto:
- canna aperta a due estremità
- tutte le armoniche presenti

Clarinetto (ancia):
- canna chiusa ad una estremità
- mancano le armoniche pari

Tromba (ancia labiale):


- canna chiusa ad una estremità
- condotto conico e non cilindrico
o con orifizio smussato
- vengono prodotte tutte le armoniche

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Altri strumenti a fiato

Cornamusa (Scozia)

Fujara (Slovacchia)

più grande più grave


più piccolo più acuto

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Altri sistemi vibranti

Aste, piatti, membrane tese danno


origine ad onde sonore

• su una membrana gli impulsi


bidimensionali vengono riflessi
più volte dalla frontiera

• essi formano sistemi di onde


stazionarie

• le frequenze proprie di queste


onde stazionarie non sono
necessariamente armoniche

membrana sollecitata ad una


delle frequenze di risonanza

linee nodali evidenziate da polvere


scura sparsa sulla membrana

ologramma interferometrico
di onde stazionarie tridimensionali

• in generale aste e piatti hanno


frequenze di risonanza che non
stanno in serie armonica

• hanno un uso limitato come


strumenti musicali

• devono essere opportunamente


modellati per produrre serie
approssimativamente armoniche

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Battimenti
Interferenza spaziale di due onde
• Le onde, sovrapponendosi, possono generare massimi e minimi di intensità
(intensità nulla) in un dato punto dello spazio (onde stazionarie)
Interferenza temporale di due onde
• Si esamina la sovrapposizione di onde in un dato punto dello spazio in
funzione del tempo
• La sovrapposizione può avere una forma molto complicata, essa diviene
semplice se le due onde hanno circa la stessa frequenza

due onde con circa la


stessa frequenza
e la stessa ampiezza

onda risultante:
• frequenza delle onde
originarie
• ampiezza modulata nel
tempo (battimenti)

nella posizione ∆p1 (t ) = ∆pm sen ω1t ∆p2 (t ) = ∆pm sen ω 2t


x=costante
principio di
sovrapposizione
∆p(t ) = ∆p1 (t ) + ∆p2 (t ) = ∆pm (sen ω1t + sen ω 2t )

⎡ ⎛ ω − ω 2 ⎞ ⎤ ⎛ ω1 + ω 2 ⎞
prostaferesi ∆p(t ) = ⎢2∆pm cos⎜ 1 ⎟t ⎥ sen⎜ ⎟t
⎣ ⎝ 2 ⎠⎦ ⎝ 2 ⎠
pulsazione media
per frequenze
quasi uguali ∆p(t ) = [2∆pm cos ω amp t ]sen ω t

ampiezza che varia lentamente col tempo


ω ω1 + ω 2 1
frequenza percepita ν= =
2π 2 2π
il numero dei battimenti è ω batt = 2ω amp = ω1 − ω 2 ; ν batt = ν 1 − ν 2
doppio del numero dei cicli

i battimenti si usano per le accordature degli strumenti


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