ACUSTICA E PSICOACUSTICA
ACUSTICA: studia il suono per come si verifica, come suono fisico naturale. Nello stesso
spazio, nello stesso tempo.
PSICOACUSTICA: come si percepisce il suono, da noi umani che non è per forza la stessa
cosa→ il cervello elabora, cerca di fare un ascolto selettivo delle cose importanti.
ACUSMATICA
Studio del suono contestualizzato da spazio e tempo: studia il tempo in diversi posti, o anche magari
in 2 momenti diversi. Sono dislocazioni spaziali e temporali.
MICROFONI
Distorcono la realtà, non sono lineari: non registrano quello che sentiamo nella realtà con le nostre
orecchie.
MIXER
PROCESSING
SUONO
Esistono 3 condizioni essenziali, senza i quali il suono non può esistere.
1) Deve essere presente una 2) Il suono viaggia, per cui 3) Serve che qualcuno
SORGENTE VIBRANTE. gli serve un MEZZO DI ASCOLTI. Se c’è un suono
Il suono è reazione di un PROPAGAZIONE. Le ma nessuno non lo sente, il
movimento oscillato, onde sonore si muovono tra suono non ha luogo. Si
ovvero una vibrazione. le molecole d’aria in cui parla quindi di
Il suono si propaga in forma sono immersi. ORECCHIO→ orecchio
sferica. I GAS occupano medio. Dall’esterno c’è un
tutto il volume in cui canale che arriva al
siano contenuti, timpano, una membrana
uniforme sottile che vibra a
dappertutto; bassissima pressione.
Il suono perturba Attaccati ci sono 3 ossicini:
uno stato di quiete; il martello che è attaccato al
Si perde un po’ di timpano, incudine e staffa.
carica ogni volta che La staffa rende il suono in
una molecola d’aria un movimento lineare che
viene spinta perché sbatte sulla finestra ovale.
l’energia cinetica si Orecchio interno: coclea è
trasforma in termica. un canale a forma di
Una vibrazione è chiocciola piena di liquido
infatti che ondeggia allo stesso
un’oscillazione che modo in cui lo fa l’aria della
crea pressione e vibrazione. In questo
decompressione: liquido ci sono immerse
ovvero crea un’onda delle ciglia, ovvero
sonora. Questa terminazioni nervose, che si
situazione di viene a muovono con il liquido che,
creare perché l’aria è muovendosi in diversi
elastica: tende a modi, creano segnali
tornare allo stato elettrici che arrivano al
originario. cervello. Da dominio
acustico si passa a quello
elettrico, allo stesso modo
dei microfoni.
FREQUENZA
VELOCITÀ DELLA VIBRAZIONE.
Più veloce è la vibrazione, più alta è la frequenza.
Frequenza: velocità che ci mette per andare da momento 1, a quiete, a
momento 2 e ritorno. Il numero di volte che c’è questo movimento al
secondo determina la frequenza.
La frequenza viene definita come cicli/s= Hz (Hertz)= 1Hz= 1 ciclo/s
AMPIEZZA
Una vibrazione può essere piccola o ampia, ma ha sempre la stessa frequenza. I due fattori non sono
collegati.
Se una sorgente vibra più forte, muove con più forza le molecole d’aria, un volume maggiore.
Questa vibrazione più forte è generata da una maggiore pressione. Si misura in Pascal= Pa.
o Rottura del timpano che avviene molto veloce, basta solo un impulso;
o Con una pressione continua elevata il timpano si inspessisce, ma non ritorna allo stato
originale: servirà quindi più pressione per spostarlo. Ciò può portare in futuro alla sordità e
all’ipocusia;
o Pressione elevata che viene applicata per poco tempo, porta ad un fischio→ acufene/tinnitus.
Si viene quindi a creare una contrazione muscolare temporanea.
SPETTROGRAMMA
Si usa per capire lo spettro di una frequenza calcolando tramite calcolo matematico:
Teorema di FOURIER
I suoni complessi vengono scomposti tramite calcolo matematico nella summa di n° suoni
semplici di diversa frequenza (F) ed ampiezza (A).
SONOGRAMMA
Fa vedere lo spettro delle frequenze come varia nel tempo.
Lavora su 3 dimensioni:
Frequenze (verticali);
Tempo (orizzontale);
Ampiezza (colore chiaro/scuro).
Lezione 3- 30.10.2020
VOLUME + ALTO
≠
AMPIEZZA + ALTA
Di solito per vedere l’ampiezza dei suoni si usano due diversi METER:
1) Barra/gradiente 2) Media NON ARITMETICA, perché
PEAK METER: reagisce ai picchi. se no verrebbe ≃0.
Verde: tollerabile; ROOT MEAN SQUARE: RMS:
Giallo: vicino al limite; valore medio picchi altezza suono.
Rosso: HOLD, limite.
Non è strumentale: non sai quanto
alto sentirà la gente. È indicativo.
V.U. METER
(volum units)→
legge RMS.
Dà indicazioni
di masssima:
non prende i picchi ma solo la media.
Deve rimanere nel mezzo.
ALTRE GRANDEZZE LEGATE ALLA FREQUENZA
CICLI
F: cicli/s→ 20Hz→ 20 cicli/s
T (periodo): durata del ciclo: 1/F→ inversamente proporzionale alla frequenza
20Hz: 1/20 s: 0,2s→ più alta è la frequenza, più è bassa la durata del ciclo
T: 0,2s/20Hz-0,0002s/20KHz→ spettro dell’udibile
LUNGHEZZA D’ONDA
Spazio che prende l’onda in un ciclo.
λ: c/f→ velocità del suono (340m/s)/più alta la frequenza, più piccola è la lunghezza→ m
20Hz: 340/20: 17m da vari metri
100Hz: 340/100: 3,4m
1000Hz: 340/1000: 0,034m
2KHz: 340/20000: 0,00017m a decimi di millimetro
A seconda di quanto è lunga l’onda, gli ostacoli diventano più o meno rilevanti: ciò che è grande
quando l’onda. L’onda deve attraversarlo.
o Si filtrano le alte frequenze:
Definizione;
Chiarezza;
Arioso.
o Si sente ovattato.
INVILUPPO
Variazione del volume nel tempo.
ATTACCO: tempo che ci mette il suono
ad arrivare alla massima ampiezza.
Rapido: improvviso/duro/definito
Lento: morbido/poco definito
DECADIMENTO: tempo per arrivare al
suono di regime.
SUSTAIN: mantenimento del suono,
quanto dura.
RELEASE: rilascio, quanto ci mette il
suono a smettere di suonare dopo aver
smesso di produrre il suono.
SCHEMA ADSR
NON LINEARITÀ del volume percepito rispetto alle frequenze
SWEEP: segnale a pressione sonora costante, ma ha F crescente che va da 20Hz a 20KHz (tutto lo
spettro dell’udibile).
Il volume non sarà costante: l’orecchio èsensibile alle varie frequenze→ non sentiamo tutte
le frequenze allo stesso modo.
FLETCHER e MUNSON
’40, curve.
Esperimento: compensare volume quando sembra tropp basso o troppo alto per avere volume
costante.
MICROFONI
FUNZIONAMENTO MECCANICO
MICROFONI DINAMICI MICROFONI A CONDENSATORE
Meno sensibili: +forza per muoverli; +sensibili;
+resistenti alle alte pressioni; Meno resistenti alle alte pressioni;
+scuri: meno sensibili alle alte +sensibili alle alte frequenze.
frequenze.
DINAMICO
Diaframma: membrana sottile che vibra a seconda
del movimento dell’aria.
Molla: si muove nel campo magnetico.
L’oscillazione di un componente elettrico in un campo
magnetico va a creare una variazione di tensione che segue
il movimento del diaframma→ struttura dinamica
CONDENSATORE
È formato da 2 piastre metalliche: ARMATURE:
DIAFRAMMA: serve meno forza per muoverlo;
ARMATURA/BACKPLATE: caricato da una batteria
o dalla phantom.
La variazione di tensione si viene a creare quando le piastre si
avvicinano o allontanano→ la variazione di distanza crea
variazione di tensione (Δv).
PHANTOM POWER
Alimentazione esterna (mic condensatore: piastre devono essere caricate).
+48V
Tastino;
Batterie già inserite nel microfono.
Senzaphantom il microfono non va→ mai darla ai dinamici.
DIREZIONALITÀ
DIAGRAMMA POLARE
Viene rappresentata la risposta in base:
Direzione del suono;
Distanza dal centro;
Angolo asse 0.
1) Davanti
- taglia bassi
-medie lineari
-alte
2) Lati
-decadimento delle alte
Lezione 5- 13.11.2020
PREPRODUZIONE
Con cosa lavorare, microfoni, quanta gente.
SHOOTING
Registrare.
MONTAGGIO
Prima montaggio video e poi audio (su scene già fatte).
OVERDUB: doppiaggio, rifare i dialoghi;
FOLEY: aggiunta suoni d’ambiente;
MASTERING: prepara film al supporto finale (TV, cinema, ecc…).
Partendo con buoni audio si tolgono buoni problemi in post.
REGISTRAZIONE
PRESA DIRETTA:
Semplice; No tecnico del suono;
Veloce; Poco controllo sul risultato finale;
Economica. Rischio sulla qualità.
Serve un ambiente non troppo rumoroso, con una sola sorgente principali ed altre poco rumorose. Il
suono che arriva al microfono è una somma di tutte le sorgenti, c’è una sola traccia.
STEREO: 2mic, dx/sx→ 2 canali MONO: 1 canale
MONITORING: sempre ascoltare ciò che si registra;
NO EDITING;
MIXER: blocchi da 4/8. Fa una somma nel campo
elettrico che invia alla camera o al registratore. Si può
regolare sul mix tramite le cuffie. Tramite il mixer
l’audio può essere reso più accurato.
MULTITRACK RECORDING
V. 1 (da non fare)
Diversi microfoni su diverse tracce, per poi fare mix in post
MULTITRACK RECORDER/MTR/MACCHINA
registra i singoli file audio separati: bisogna poi mixarli
in post.
MUTE/SOLO: se tagli non registri una parte→
monitoring complicato
SIGNAL FLOW (giro del suono) semplice.
V. 2 (versione corretta)
Signal flow più complicato.
Il microfono porta l’impulso elettrico al
GAIN e si ferma nella SEZIONE
IMPUT per poi andare nella macchina.
MACHINE/MULTI-TRACK SEND/MANDATA: uscita dal mixer
Viene poi registrazione in macchina per poi tornare al
mixer.
MULTI-TRACK RETURN/ RITORNO MACCHINA: ritorno del
suono dalla macchina al mixer.
INPUT GAIN
Amplificatore che amplifica il segnale prima dell’arrivo del suono ad altri
macchinari.
Lezione 6- 20.11.2020
MIXING e PROCESSING
DIGITAL AUDIO WORKSHIP (DAW): insieme di piattaforme che trattano audio:
POST MUSICA
Audition (Adobe)(Premier)→ post – Reaper – costa poco, produzione
Izotope(mastering)/loudness meter musicale
Protools (AVID)(Media composer) – Live (Ableton)(Max/NSP) –
buono, disk recording, post, mix performance, suonato live, veloce
Logic (Apple)(Final cut) – produzione Cubase/Nuendo (Steuberg) – post,
musicale e video – MAC buoni plug in→ creato VST
Resolve (Blackmagic)(-) – coloring, Audacity (oper source) – di base
compositing, audio – gratuito
RIVERBERO
Avviene in campo chiuso→ pareti, pavimento, etc…→ CONDIZIONE NECESSARIA
Riverbero ≠ eco→ avviene in luogo aperto, è una forma di riverbero
PARAMETRI
Time/decay/size/RT60: riverbero/coda - s/sm
Predelay: ms – distanza riverbero e suono originale
Early reflection/size: early reflection – grandezza ambiente - %
Damping/shelf/ rev shelving: coefficiente di assorbimento delle alte frequenze
WET/DRY: % - 100% WER per riverbero