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I compiti di realtà

Sergio Vastarella
QUANTA/E COMPETENZA/E!
Life Skills – Dipartimento Salute Mentale dell’O.M.S. (1993)

Le Competenze Chiave Europee per l'Apprendimento Permanente (CE, 2006)

Il documento sulle Competenze di Cittadinanza (D.M. 139, 2007)

Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (CE, 2008)

Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo


ciclo d'istruzione (MIUR, 2012)

La certificazione delle competenze (MIUR, 2015)


NODO DELLA VALUTAZIONE
Molti problemi della valutazione riferita alle competenze:
• spesso si valuta con strumenti che descrivono le competenze
degli allievi solo in modo superficiale;
• generalmente si fatica a osservare con attenzione le
competenze manifestate dagli alunni e solo raramente
vengono impiegati strumenti che permettono di raccogliere i
dati osservati empiricamente.

È necessario proporre situazioni in cui gli allievi possano maturare


le proprie competenze e altre situazioni in cui possano spendere
le stesse competenze.
L’insegnante promuovendo la responsabilità e l’autonomia dei
bambini li accompagna nel processo di maturazione delle competenze.
CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE

Questi termini sono stati precisati dall’organismo europeo


all’interno della “Raccomandazione del Parlamento
Europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro
europeo delle qualifiche per l'apprendimento
permanente" (CE, 2008).
RINNOVARE IL SENSO DELLA
VALUTAZIONE
È necessario un cambio di paradigma
nella valutazione

Passaggio dalla valutazione della prestazione


alla valutazione autentica.
INNOVARE CON I COMPITI DI REALTÀ
Proporre compiti autentici agli studenti significa offrire loro
la possibilità di far interagire ciò che “sanno” e ciò che
“sanno fare” con nuovi materiali, nuove informazioni e
situazioni. L’obiettivo del compito autentico può essere
l’organizzazione e realizzazione di un qualche evento o la
produzione di almeno un artefatto che abbia l’effettiva
possibilità di essere conosciuto, e valutato, all’esterno della
scuola: l’obiettivo può essere rappresentato dalla
realizzazione di una mostra, dall’organizzazione di una gita,
dalla pubblicazione su siti online, accessibili a tutti, di video,
di quadri di civiltà digitali, d’indagini statistiche.
Vastarella, 2015
COMPLESSITÀ DEI COMPITI E GRADO DI
AFFIDABILITÀ DELLA VALUTAZIONE
Per rilevare il livello di competenza manifestato in una
prestazione occorre rinviare alla complessità e novità del
compito o della situazione sfidante.
La dimensione della complessità è data da uno spettro
continuo che va da compiti semplici (limite inferiore) fino a
situazioni complesse e assai sfidanti (limite superiore).
La dimensione della novità e della non familiarità può
essere considerata come compresa tra due posizioni
estreme: da una parte i compiti molto familiari risolti in
maniera quasi automatica e dall’altra i compiti talmente
estranei alla propria esperienza da risultare difficilmente
comprensibili.
Pellerey M., 2010
COMPLESSITÀ DEI COMPITI E GRADO DI
AFFIDABILITÀ DELLA VALUTAZIONE
Le dimensioni complessità e novità si presentano
normalmente come indipendenti tra loro per cui è possibile
tracciare il seguente diagramma.
Complessità

II I

Familiarità Novità

III IV

Semplicità (Pellerey M., 2010)


PROGETTARE… A RITROSO
COMPITO DI REALTÀ Competenze Quali dimensioni delle
competenze disciplinari e
trasversali intendo
apprezzare? (cosa intendo
valutare?)
Per realizzare un Struttura Quali strategie intendo usare
compito di realtà per promuovere l’acquisizione
di conoscenze e abilità e la
è utile servirsi di maturazione di competenze?
uno schema di Quale compito autentico?
progettazione a Valutazione Con quali strumenti intendo
ritroso verificare l’acquisizione di
conoscenze e abilità? Come
intendo impostare le rubriche
valutative e auto-valutative?
Quali le evidenze osservabili?
COMPETENZE E VALUTAZIONE
È necessario fare ordine tra le varie definizioni proposte
C. Chiave C. Cittadinanza C. Indicazioni Certificazione
Comunicazione madrelingua
Profilo delle
Comunicazione Acquisire e interpretare
nelle lingue straniere l’informazione
competenze
Competenza digitale
Comunicare
Competenze
Consapevolezza
e espressione culturale
Tutti i diversi traguardi chiave
delle competenze
Competenza matematica
disciplinari previsti.
e competenze di base Risolvere problemi Discipline
in scienza e tecnologia
Imparare ad imparare Imparare a imparare
coinvolte
Spirito di iniziativa Progettare
e imprenditorialità Individuare collegamenti
e relazioni
Competenze sociali Collaborare e partecipare Livello
e civiche Agire in modo autonomo
e responsabile
LA RUBRICA VALUTATIVA
A COSA SERVE UNA RUBRICA VALUTATIVA

[La rubrica valutativa] aiuta a orientare lo sguardo sulle


dimensioni ritenute più rilevanti di un determinato ambito di
competenza fornendo quindi un riferimento sicuro e preciso
all’azione osservativa del docente.
Si può pensare, ad esempio, alla raccolta di osservazioni
significative strutturate in relazione alla dimensione della
competenza prevista nella rubrica valutativa, piuttosto che a
prospetti di sintesi osservativa o autovalutativa, che utilizzino i livelli
della rubrica per osservare i dati raccolti.

Castoldi, 2013
COMPITI DI REALTÀ

APPROCCIO

DISCIPLINARE
COSTRUIRE UNA RUBRICA VALUTATIVA
LE SCELTE A LIVELLO D’ISTITUTO

La codificazione di questi strumenti a livello di istituto rappresenta


uno dei tasselli di una proposta curricolare, in quanto orienta
il lavoro valutativo dei docenti e accompagna l’azione quotidiana
in classe. Qualsiasi strumento, quindi anche i registri e i materiali
per la documentazione, non risulta mai neutro, bensì veicola
sempre la filosofia di fondo per cui è stato concepito; per
questa ragione risulta fondamentale intervenire sugli strumenti che
accompagnano la quotidianità del lavoro docente in classe, se si
vuole incidere sulla qualità dell’azione formativa effettivamente
agita, non solo su quella dichiarata nei documenti progettuali.
Castoldi, 2013
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
LA COMPETENZA DI RIFERIMENTO

Nel caso della costruzione della parte di una rubrica riferita alle
competenze disciplinari, il primo passo è certamente quello di
individuare la competenza su cui s'intende lavorare tra quelle proposte
nei Traguardi di Competenza delle Indicazioni Nazionali e nel Curricolo
d'Istituto.
Esempio - Geografia (traguardi di competenza al termine della scuola
secondaria di I grado, pag. 49 Ind. Naz.) - Lo studente si orienta nello
spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande
scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.

1) Individuare la
competenza
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
LE DIMENSIONI

Indicano le caratteristiche peculiari che contraddistinguono


una determinata prestazione e rispondono alla domanda
“quali aspetti considero nel valutare una certa prestazione?”.

Rispetto alla capacità di orientarsi nello spazio fisico e in


quello rappresentato, ad esempio, le dimensioni potrebbero
riguardare orientarsi nello spazio con vari strumenti,
interpretare le rappresentazioni della realtà…

1) Individuare la 2) Selezionare le
competenza dimensioni della
competenza
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
DIMENSIONI

1
INDIVIDUARE
LA
COMPETENZA

MAPPA CROMATICA
DELLA DIMENSIONE
Sergio Vastarella
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
I CRITERI

Definiscono i traguardi formativi in base a cui si valuta la


prestazione dello studente e rispondono alla domanda “in base a
cosa posso apprezzare la prestazione?”.

Nell’esempio precedente possiamo assumere come criteri la


conoscenza del corretto uso degli strumenti specifici e dei concetti
di base, la capacità di ricavare e confrontare le informazioni fornite
dagli strumenti ecc. Come si può osservare dagli esempi i criteri
sono riferiti alle diverse dimensioni individuate.

1) Individuare la 2) Selezionare le 3) Predisporre i


competenza dimensioni della criteri
competenza
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
GLI INDICATORI

I quali precisano attraverso quali evidenze riconoscere la


presenza o meno dei criteri considerati e rispondono alla
domanda “quali evidenze osservabili mi consentono di
rilevare il grado di presenza del criterio di giudizio
prescelto?”.
Rimanendo sull’esempio potremmo riconoscere come indicatori
la capacità di orientare la mappa con la bussola durante
un’attività sul territorio, la capacità di leggere una mappa o una
carta geografica correttamente (con scala e legenda) ecc.
1) Individuare la 2) Selezionare le 3) Predisporre i 4) Individuare gli
competenza dimensioni della criteri indicatori
competenza
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
I LIVELLI

I quali precisano il grado di raggiungimento dei criteri considerati sulla


base di una scala ordinale. Generalmente i livelli sono espressi con
degli aggettivi (parziale, base, intermedio, avanzato) o, eventualmente,
con dei numeri (livello 1, livello 2 ecc.).

Le scale impiegate nelle rubriche prevedono normalmente da tre a


cinque livelli: la rubrica a quattro livelli forse è la più idonea (dalle
classi più "alte" della primaria in poi o meglio rispetto all’esperienza
autovalutativa degli studenti) in quanto consente di collocare la
rilevazione al di sopra o al di sotto di un punto medio.

2) Selezionare le 3) Predisporre i 4) Individuare gli 5) Declinare gli


dimensioni della criteri indicatori indicatori nei
competenza livelli
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
I 4 LIVELLI DELLA RUBRICA

Nella rubrica a 4 livelli si possono usare le seguenti diciture di riferimento.


Parziale: la competenza è dimostrata in forma parziale; l’alunno affronta
compiti delimitati e recupera le conoscenze e le abilità essenziali per
svolgerli con il supporto dell’insegnante.
Base: la competenza è dimostrata in forma essenziale; l’alunno affronta
compiti delimitati in modo relativamente autonomo e dimostrando una
basilare consapevolezza delle conoscenze e abilità connesse.
Intermedio: la competenza è manifestata in modo soddisfacente; l’alunno affronta i
compiti in modo autonomo e continuativo, con discreta consapevolezza e
padronanza delle conoscenze ed abilità connesse e parziale integrazione dei diversi
saperi.
Avanzato: l’alunno affronta compiti impegnativi in modo autonomo, originale
e responsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e
abilità connesse, integrando diversi saperi.
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
CREAZIONE DELLA RUBRICA

Una volta che l'indicatore è stato inserito nella rubrica (a livello neutro) bisogna
stabilire quale sia il livello Base.

INDICATORE: orientare correttamente in modo autonomo la mappa con la


bussola.
INDICATORE PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO
Orientare Nella metà delle
correttamente in situazioni è riuscito/a
modo autonomo a orientare
la mappa con la correttamente la
bussola. mappa con la bussola
in autonomia.

3) Predisporre i 4) Individuare gli 5) Declinare gli 6) Costruire la


criteri indicatori indicatori nei rubrica
livelli
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
CREAZIONE DELLA RUBRICA

Dopo il livello Base (per così dire la sufficienza) bisogna stabilire


il livello Avanzato (il top da raggiungere).

INDICATORE PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO


Orientare Nella metà delle È sempre riuscito/a
correttamente in modo situazioni è riuscito/a a orientare
autonomo la mappa a orientare correttamente,
con la bussola. correttamente la velocemente e in
mappa con la modo del tutto
bussola in autonomo la mappa
autonomia. con la bussola.
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE
CREAZIONE DELLA RUBRICA

Infine vengono declinati i livelli Parziale (per così dire la quasi


sufficienza) e il livello Intermedio.

INDICATORE PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO


Orientare Va guidato Nella metà delle Nella maggior È sempre riuscito/a
correttamente in modo per orientare situazioni è parte delle a orientare
autonomo la mappa correttamente riuscito/a a situazioni è correttamente,
con la bussola. la mappa con orientare riuscito/a a velocemente e in
la bussola in correttamente la orientare modo del tutto
autonomia. mappa con la correttamente la autonomo la mappa
bussola in mappa con la con la bussola.
autonomia. bussola in
autonomia.
RUBRICA VALUTATIVA DISCIPLINARE

INDICATORE PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO


So orientare Mi hanno guidato Nella metà delle Nella maggior Sono sempre
correttamente e in per orientare situazioni sono parte delle riuscito/a a
modo autonomo la correttamente riuscito/a a situazioni sono orientare
mappa con la da solo/a la orientare riuscito/a correttamente,
bussola. mappa con la correttamente la a orientare velocemente e in
bussola. mappa con la correttamente la modo del tutto
bussola in mappa con la autonomo la
autonomia. bussola in mappa con la
autonomia. bussola.

INDICATORE PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO


So orientare
correttamente e in
modo autonomo
la mappa con la
bussola.
LE COMPETENZE CHIAVE
PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE

Le esemplificazioni che saranno proposte sono


riferite a tutti e cinque gli anni della scuola
primaria: con i giusti adattamenti, i vari esempi
potranno certamente essere proposti a diverse
classi di scuola primaria, alla scuola dell’infanzia
e, anche, alla scuola secondaria di primo grado.
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE
Scuola primaria classe I: come nascono le piante.
Illustrare ai genitori della propria classe il processo
relativo alla nascita e alla crescita del mais con
strategie diverse (verbali, grafico-pittoriche).

COMPETENZE CHIAVE COMPETENZE DISCIPLINARI


• Spirito d’iniziativa e • Lingua italiana
imprenditorialità • Scienze
• Comunicazione nella • Educazione all’immagine
madrelingua • Matematica
• Competenza matematica e • Storia
competenze di base in
scienze e tecnologia
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE
Scuola primaria classe II: realizzare una raccolta di
schede informative su diversi generi alimentari,
(o attrezzi da lavoro o piante ornamentali)
corredate anche di immagini.

COMPETENZE CHIAVE COMPETENZE DISCIPINARI


• Comunicare • Italiano
• Competenza sociale e civica • Tecnologia
• Competenza matematica e • Storia, Geografia, Matematica
competenze di base in scienze
e tecnologia
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE
Scuola primaria classe III: realizzare un e-book.
Durante un'uscita i bambini scattano foto, raccolgono
materiali e prendono appunti.
In aula realizzano un e-book da condividere online.

COMPETENZE CHIAVE COMPETENZE DISCIPINARI


• Imparare a imparare • Italiano
• Comunicazione nella • Storia
madrelingua • Geografia
• Competenza digitale • Tecnologia
• Consapevolezza ed • Discipline espressive
espressione culturale
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE
Scuola primaria classe IV: progettare un’uscita.
Progettare una visita guidata (per esempio
nel capoluogo della propria Provincia) usando i
mezzi pubblici e realizzarla.

COMPETENZE CHIAVE COMPETENZE DISCIPLINARI


• Competenza sociale e civica • Lingua italiana
• Imparare a imparare • Storia
• Spirito d’iniziativa e • Geografia
imprenditorialità • Matematica
• Comunicazione nella
madrelingua
ESEMPI DI COMPITO AUTENTICO
COMPETENZE CHIAVE E DISCIPLINE
Scuola primaria classe V: scambio culturale.
Presentare in una lingua comunitaria il proprio territorio
a un gruppo di studenti di un Paese straniero o
durante un viaggio all’estero.
COMPETENZE CHIAVE COMPETENZE DISCIPLINARI
• Competenza sociale e civica • Lingua italiana
• Imparare a imparare • Lingua comunitaria
• Competenza digitale • Storia
• Comunicazione nelle lingue • Geografia
straniere • Discipline espressive
• Consapevolezza ed
espressione culturale
LE COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
FOCALIZZARE LE COMPETENZE
DI CITTADINANZA

Oggi sappiamo che, per riflettere in maniera


completa sul tema della Competenza dobbiamo
guardare alle competenze di cittadinanza
attraverso il filtro delle discipline.
Questo sguardo pone al centro della nostra
azione didattica lo sviluppo completo dell’allievo,
consentendo di assumerne piena coscienza a
prescindere dalle varie discipline insegnate.
FOCALIZZARE LE COMPETENZE
DI CITTADINANZA

Per aprire l’orizzonte del nostro sguardo basta


soffermarci sugli indicatori di competenza che
seguono, analizzandone nel dettaglio la portata
generale insieme ai rispettivi indici, ben sapendo
che entrambi (indicatori e indici) non sono altro che
il risultato della messa a sintesi dei Traguardi di
Competenza presenti nelle Indicazioni Nazionali
MIUR del 2012.
FOCALIZZARE LE COMPETENZE DI
CITTADINANZA UNA RUBRICA ESPERTA
RUBRICA E COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
LATO DOCENTE
RUBRICA E COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
LATO STUDENTE
COMPITI DI REALTÀ

RIFLESSIONE SULLE COMPETENZE


CON QUALSIASI TIPO
DI APPROCCIO
COMPARARE LE RUBRICHE
LA “TELA DI RAGNO”
BIBLIOGRAFIA
Castoldi, M. (2009), Valutare le competenze, Roma: Carocci editore.
Castoldi, M. (2013), Curricolo per competenze. Percorsi e strumenti, Roma:
Carocci editore.
Commissione Europea (2006). Competenze chiave per l’apprendimento
permanente – Un quadro di riferimento europeo. Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea. 30 dicembre 2006. 2006/L394.
Commissione Europea (2008). Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per
l'apprendimento permanente.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2012). Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.
Pellerey, M. (2010). Competenze, conoscenze, abilità, atteggiamenti, Napoli:
Tecnodid.
Vastarella S. (2015). L’EAS come compito autentico. In Rivoltella P.C. (2015),
Didattica inclusiva con gli EAS (pp. 280-284). Brescia: La Scuola.
GRAZIE

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