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[2] Quid de rerum naturā querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa est.

At alium insatiabilis
tenet avaritia, alium in supervacuis laboribus operosa sedulitas; alius vino madet, alius inertiā torpet; alium
defetigat ex alienis iudiciis suspensa semper ambitio, alium mercandi praeceps cupiditas circa omnis terras,
omnia maria spe lucri ducit; quosdam torquet cupido militiae, numquam non aut alienis periculis intentos
aut suis anxios; sunt quos ingratus superiorum cultus voluntariā servitute consumat; multos aut adfectatio
alienae fortunae aut suae querella detinuit; plerosque nihil certum sequentis vaga et inconstans et sibi
displicens levitas per nova consilia iactavit; quibusdam nihil quo cursum derigant placet, sed marcentis
oscitantisque fata deprendunt, adeo ut quod apud maximum poetarum more oraculi dictum est verum esse
non dubitem: "exigua pars est vitae quā vivimus." Ceterum quidem omne spatium non vita sed tempus est.

Perché ci lamentiamo della natura? Quella si è comportata generosamente: la vita, se la sai usare, è lunga.
Un insaziabile avidità ne domina uno, una faticosa attività tra inutili fatiche (ne domina) un altro; un altro è
inzuppato di vino, un altro vive nel torpore per l’inerzia; un altro fatica lo affatica un’ambizione sempre
dipendente da giudizi altrui, un altro un desiderio sfrenato di commerciare lo conduce con la speranza di
guadagno attraverso tutte le terre, attraverso tutti i mari; il desiderio della guerra tormenta alcuni, sempre
o impegnati nei pericoli altrui o ansiosi per i propri; ci sono alcuni che l’ingrato rispetto dei potenti consuma
in una schiavitù volontaria; molti li trattiene o la ricerca della fortuna altrui o la lamentela della propria; i
più, che non seguono nulla di certo, una superficialità vaga e incostante e scontenta di sé (lo) ha sballottato
attraverso nuovi progetti; ad alcuni non piace nessuna meta verso cui dirigere la rotta, ma il destino li
sorprende mentre sono intorpiditi e sbadigliano, tanto che non dubito che sia vero quello che e stato detto
a mo’ di oracolo presso il più grande dei poeti: “esigua è la parte di vita in cui viviamo“. Del resto senza
dubbio tutta la durata dell’esistenza non è vita ma tempo.

[2] Quid de rerum naturā querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa est.

[2] Perché ci lamentiamo della natura? Quella si è comportata generosamente: la vita, se la sai usare, è
lunga.

Quid de rerum natura querimur?= principale

Illa se benigne gessit= principale

Vita longa est

Si uti scias= subordinata di 1 grado, protosi del periodo ipotetico eventuale la cui apodosi è

Quid: pronome neutro indefinito

querimur: Indicativo presente 1 persona plurale, quĕror, quĕrĕris, questus sum, quĕri

illa: pronome dimostrativo femminile singolare nominativo

se gessit: indicativo perfetto 3 persona singolare; gĕro, gĕris, gessi, gestum, gĕrĕre III coniugazione

benigne: avverbio

vita: nominativo singolare 1 declinazione

si scias: congiuntivo presente eventuale 2 persona singolare (si può rendere con l’indicativo); scĭo, scis, scii,
scitum, scīre IV coniugazione

uti: avverbio
L’elenco che Seneca sta per fare, riguardo agli uomini che “sciupano” la loro vita, potrebbe sembrare quasi
monotono, ma è in realtà variato dal poliptoto anaforico che vedremo adesso.

At alium insatiabilis tenet avaritia, alium in supervacuis laboribus operosa sedulitas;

Un'insaziabile avidità ne domina uno, una faticosa attività tra inutili fatiche (ne domina) un altro;

At: congiunzione (ma)

alium: pronome indefinito nominativo neutro singolare; tipico periodo senecano: accumulo di brevi frasi
con anafora di alium, poi di alius per poliptoto (stessa parola con variazione di caso), variatio di termini
sinonimici (quosdam)

insatiabilis: aggettivo di II classe nominativo maschile singolare (insatiabilis, insatiabilis, insatiabile)

avaritia: nominativo singolare; da intendersi come avidità; in questa rassegna delle occupazioni e delle
passioni che abbreviano la vita umana, la martellante anafora di alium e alius con variatio di costrutto
conferisce forza al discorso.

tenet: indicativo presente 3 persona plurale; tĕnĕo, tĕnes, tenui, tentum, tĕnēre II coniugazione

alium: pronome indefinito nominativo neutro singolare

(in) supervacuis: ablativo plurale aggettivo I classe (supervacuus, supervacuă, supervacuum)

laboribus: ablativo plurale (lăbŏr, laboris)

operosa: nominativo singolare aggettivo I classe (operosus, operosă, operosum)

sedulitas: nominativo singolare (sēdŭlĭtās, sedulitatis); l’operosa sedulitas, premuroso affannarsi, è in


antitesi con la successiva inertia.

alius vino madet, alius inertiā torpet;

un altro è inzuppato di vino, un altro vive nel torpore per l'inerzia;

alius: pronome indefinito nominativo singolare maschile (alius, alia, aliud)

vino: ablativo singolare neutro (vinum, vini)

madet: indicativo presente 3 persona singolare (mădĕo, mădes, madui, mădēre) II coniugazione

alius: pronome indefinito nominativo singolare maschile (alius, alia, aliud)

inertiā: femminile singolare ablativo (inertiă, inertiae)

torpet: indicativo presente 3 persona singolare (torpĕo, torpes, torpēre) II coniugazione

alium defetigat ex alienis iudiciis suspensa semper ambitio, alium mercandi praeceps cupiditas circa omnis
terras, omnia maria spe lucri ducit;
un altro lo affatica un'ambizione sempre dipendente da giudizi altrui, un altro un desiderio sfrenato di
commerciare lo conduce con la speranza di guadagno attraverso tutte le terre, attraverso tutti i mari;

alium: pronome indefinito nominativo neutro singolare

defetigat: indicativo presente 3 persona singolare (dēfĕtīgo, dēfĕtīgas, defetigavi, defetigatum, dēfĕtīgāre)
I coniugazione

ex alienis: ablativo plurale neutro (alienum, alieni)

iudiciis: ablativo plurale neutro (iudicium, iudicii)

suspensa: participio perfetto (suspendo, suspendis, suspendi, suspensum, suspendĕre) III coniugazione

ambitio: nominativo femminile singolare (ambĭtĭo, ambitionis)

alium: pronome indefinito nominativo neutro singolare

mercandi: gerundio genitivo (mercor, mercāris, mercatus sum, mercāri) deponente I coniugazione

praeceps: accusativo singolare neutro (praeceps, praeceps, praeceps) aggettivo II classe

cupiditas: accusativo singolare femminile (cŭpĭdĭtās, cupiditatis)

circa: preposizione

omnis: (omnis, omnis, omne) aggettivo II classe

terras: accusativo femminile singolare (terră, terrae)

omnia: accusativo plurale neutro (omnis, omnis, omne) aggettivo II classe

maria: accusativo plurale neutro (mărĕ, maris)

spe: ablativo singolare femminile (spes, spei)

lucri: genitivo singolare neutro (lucrum, lucri)

ducit: indicativo presente 3 persona singolare (dūco, dūcis, duxi, ductum, dūcĕre) III coniugazione

quosdam torquet cupido militiae, numquam non aut alienis periculis intentos aut suis anxios;

il desiderio della guerra tormenta alcuni, sempre o impegnati nei pericoli altrui o ansiosi per i propri;

quosdam: pronome indefinito accusativo maschile plurale (quidam, quaedam, quiddam) poliptoto
anaforico non più di “alium”, ma di “quosdam” (variatio)

torquet: indicativo presente 3 persona singolare (torquĕo, torques, torsi, tortum, torquēre) II coniugazione

cupido: nominativo maschile singolare (Cupido, Cupidinis)

militiae: genitivo singolare femminile (militiă, militiae)

numquam: avverbio (numquam non, doppia negazione, ha valore affermativo.)

alienis: dativo plurale neutro (alienum, alieni)


periculis: ablativo plurale neutro (periculum, periculi) Hanno
intentos: participio perfetto (intendo, intendis, intendi, intentum, intendĕre) III coniugazione funzione
attributiva di
suis: ablativo plurale femminile (suă, suae) quosdam
anxios: accusativo maschile plurale (anxius, anxiă, anxium) I classe

sunt quos ingratus superiorum cultus voluntariā servitute consumat;

ci sono alcuni che l’ingrato rispetto dei potenti consuma in una schiavitù volontaria

subordinata relativa impropria con valore consecutivo

quos: accusativo maschile plurale (qui, quae, quod) pronome relativo

ingratus: nominativo maschile singolare (ingratus, ingrată, ingratum)

superiorum: genitivo plurale maschile (superior, superior, superius) aggettivo comparativo

cultus: nominativo maschile singolare ([cŏlo], cŏlis, colui, cultum, cŏlĕre) III coniugazione (accezione
traslata)

voluntariā: ablativo femminile singolare ([voluntarius], voluntariă, voluntarium) Ossimoro


servitute: ablativo femminile singolare (servĭtūs, servitutis) poiché
sono due
consumat: congiuntivo presente 3 persona singolare (consūmo, consūmis, consumpsi, consumptum, termini
consūmĕre) antitetici

multos aut adfectatio alienae fortunae aut suae querella detinuit;

molti li trattiene o la ricerca della fortuna altrui o la lamentela della propria;

multos: accusativo maschile plurale (multi, multōrum) variatio rispetto ai precedenti alium…

adfectatio: ablativo singolare femminile (adfectātĭo, adfectationis)

alienae: genitivo femminile singolare (alienus, alienă, alienum)

fortunae: genitivo femminile singolare (fortună, fortunae)

suae: genitivo femminile singolare (suă, suae)

querella: ablativo singolare femminile (querellă, querellae)

detinuit: indicativo perfetto 3 persona singolare (dētĭnĕo, dētĭnes, detinui, detentum, dētĭnēre) II
coniugazione

plerosque nihil certum sequentis vaga et inconstans et sibi displicens levitas per nova consilia iactavit;

i più, che non seguono nulla di certo, una superficialità vaga e incostante e scontenta di sé (lo) ha
sballottato attraverso nuovi progettii;

plerosque: accusativo maschile plurale (plerusque, pleraque, plerumque) pronome indefinito


nihil: pronome indefinito (nihil, nullius rei)

certum: accusativo maschile singolare (certus, certă, certum)

sequentis: aggettivo participio presente (sĕquens, sĕquens, sĕquens) participio attributivo di plerosque
(sta in realtà per “sequentes” poiché è un arcaismo)

vaga: nominativo singolare (Vagă, Vagae)

inconstans: nominativo singolare (inconstans, inconstans, inconstans)

sibi: pronome indefinito ([sui], sibi)

displicens: aggettivo participio nominativo presente ([displĭcĕo], displĭces, displicui, displĭcēre)

levitas: nominativo singolare (lēvĭtās, levitatis) opposto della costantia (uno dei
principi generali dello stoicismo)
Sono perfetti gnomici,
per nova: accusativo neutro plurale ([novus], novă, novum) indicano cioè un’azione
fuori tempo, usati
consilia: accusativo plurale neutro (consilium, consilii) soprattutto nei proverbi e
iactavit: indicativo perfetto 3 persona singolare nelle sentenze, tradotti
(iacto, iactas, iactavi, iactatum, iactāre) rimanda metaforicamente al viaggio del da noi come dei normali
mare indicativi presenti.

quibusdam nihil quo cursum derigant placet, sed marcentis oscitantisque fata deprendunt, adeo ut quod
apud maximum poetarum more oraculi dictum est verum esse non dubitem:

ad alcuni non piace nessuna meta verso cui dirigere la rotta, ma il destino li sorprende mentre sono
intorpiditi e sbadigliano, tanto che non dubito che sia vero quello che è stato detto a mo’ di oracolo presso
il più grande dei poeti:

quibusdam: dativo maschile plurale (quidam, quaedam, quiddam) pronome indefinito

Nihil: pronome indefinito

quo: avverbio

cursum: accusativo singolare maschile ([cursŭs], cursūs)

derigant: congiuntivo presente 3 persona plurale (derigo, derigis, derexi, derectum, derigĕre) III
coniugazione

placet: indicativo presente 3 persona singolare (plăcĕo, plăces, placui, placitum, plăcēre) II coniugazione

sed: introduce una preposizione coordinata Anche questi


due sono
marcentis: genitivo (marcens, marcens, marcens) aggettivo participio presente
arcaismi, per
oscitantis: genitivo (oscĭtans, oscĭtans, oscĭtans) aggettivo participio presente cui in realtà
sarebbero
fata: accusativo plurale neutro (fatum, fati) “marcentes” e
deprendunt: indicativo presente 3 persona plurale (dēprendo, dēprendis, deprendi, “oscitantes”.
deprensum, dēprendĕre) III coniugazione

adeo: avverbio
ut: regge la consecutiva di primo grado (non dubitem) con prolessi del pronome relativo È stato ipotizzato
quod: avverbio e congiunzione che si tratti di
Omero o di
maximum: accusativo maschile singolare (maximus, maximă, maximum) Virgilio, ma altri
poetarum: genitivo maschile plurale (poetă, poetae) credono possa
riferirsi anche a
oraculi: genitivo singolare neutro (oraculum, oraculi) Menandro, a
patto di sostituire
dictum est: supino [dīco], dīcis, dixi, dictum, dīcĕre) III coniugazione
a “poetarum” il
verum: avverbio termine
“comicorum”
esse: infinito presente (sum, es, fui, esse)

dubitem: congiuntivo presente 1 persona singolare (dŭbĭto, dŭbĭtas, dubitavi, dubitatum, dŭbĭtāre) I
coniugazione

"exigua pars est vitae quā vivimus." Tipica sintesi senecana

"esigua è la parte di vita in cui viviamo".

exigua: nominativo femminile singolare (exiguus, exiguă, exiguum)

pars: nominativo singolare (pars, partis)

vitae: genitivo femminile singolare (vită, vitae)

qua: avverbio→ablativo di tempo determinato

vivimus: indicativo presente 1 persona plurale ([vīvo], vīvis, vixi, victum, vīvĕre) III coniugazione

Ceterum quidem omne spatium non vita sed tempus est.

Del resto senza dubbio tutta la durata dell'esistenza non è vita ma tempo.

ceterum: (ceterum, ceteri)

quidem: avverbio

omne: accusativo singolare neutro (omne, omnis)

spatium: accusativo singolare neutro (spatium, spatii)

Da notare in questi ultimi versi è la contrapposizione tra vitae, come porzione del tempo realmente vissuta,
esperienza pienamente fruita, e tempus, come qualcosa di cui non siamo padroni e che scorre
nell’incoscienza.

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