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Corso di formazione per auditor

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Tale quiz da eseguirsi prima delle lezioni in sessanta minuti ha la finalità di rilevare
un’indicazione sul grado di preparazione complessiva dell’aula all’inizio del corso.

Le stesse domande (in ordine diverso) verranno proposte alla fine del corso per verificare
l’apprendimento dei discenti e costituiranno la prima prova di esame.
Il confronto dei risultati permetteranno ai discenti di misurare le loro “performances” prima e
dopo il corso.

Le risposte alle domande devono essere riportate sul modulo “FOGLIO RISPOSTE LIVELLO
PREPARAZIONE DISCENTI AUDITOR”

Tale quiz iniziale non ha alcuna validità ai fini dell’esame finale e non rientra in alcun
computo per la valutazione finale del discente.

Le domande di esame finale (prima e seconda prova) sono formulate a quiz come quelle
proposte nel seguito.

Si ringrazia in anticipi i discenti per la attenta compilazione dello stesso.

Il presente questionario è nominativo.

La non restituzione del presente documento non permette di procedere alla correzione delle
prove di esame.

Corso del ___

Discente:_____

Data:______

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1 L’ ISO 19011:2018:

p 1. Deve essere applicata da chi è certificato ISO 9001

p 2. Deve essere applicata integralmente da chi conduce audit interni

p 3. Deve essere necessariamente utilizzata da chi conduce audit di terza parte

p 4. Niente di quanto sopra

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2 Il campo di applicabilità della ISO 19011 copre:

p 1. La serie di norme ISO 9000

p 2. La serie di norme ISO 14000

p 3. Tutto quanto sopra

p 4. Tutti gli audit di sistema di gestione

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3 Gli audit di prima parte:

p 1. Sono sinonimo di “audit interni”.

p 2. Sono esclusivamente condotti da personale interno.

p 3. Sono esclusivamente condotti da personale esterno.

p 4. Niente di quanto sopra esposto.

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4 Nelle organizzazioni più piccole i requisiti di indipendenza possono


essere esclusivamente dimostrati:

p 1. Facendo condurre gli audit ai consulenti

p 2. Facendo condurre gli audit al responsabile del sistema

p 3. Facendo condurre gli audit a personale con assenza di responsabilità per l’attività
oggetto di audit

p 4. Facendo condurre gli audit alla direzione

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5 Gli audit esterni sono quelli:

p 1. Eseguiti presso i fornitori dell’organizzazione oggetto dell’audit

p 2. Di terza e seconda parte

p 3. Esclusivamente di seconda parte

p 4. Esclusivamente eseguiti dagli enti di certificazione.

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6 Audit combinato è la definizione:

p 1. Audit contemporaneo di due o più sistemi di gestione di differenti discipline

p 2. Di un audit di cui si conoscono già in anticipo i risultati

p 3. Di un audit eseguito prima dell’audit ufficiale dell’ente di certificazione

p 4. Audit eseguito da due o più organismi di audit

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7 Le evidenze dell’audit possono essere:

p 1. Registrazioni

p 2. Dichiarazioni verbali verificabili

p 3. Informazioni confidenziali

p 4. Risposta 1 + 2

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8 Le risultanze dell’audit sono:

p 1. Esito dell’audit

p 2. Risultati della valutazione delle evidenze dell’audit rispetto ai criteri dell’audit

p 3. Risposta 1 + 2

p 4. Nessuna risposta

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9 Il Gruppo di Audit deve essere almeno composto dalle seguenti


figure:

p 1. Responsabile del gruppo + auditor

p 2. Responsabile del gruppo

p 3. Auditor + esperto tecnico

p 4. Auditor + guida

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10 La figura di esperto tecnico:

p 1. Può agire come valutatore.

p 2. Può agire come responsabile del gruppo.

p 3. Non può agire come valutatore.

p 4. Niente di quanto sopra.

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11 Il programma di audit definisce:

p 1. Le attività e le disposizioni per la conduzione di un audit.

p 2. Estensione e limiti di un audit.

p 3. 1 +2.

p 4. Insieme di uno o più audit pianificati in un periodo temporale definito

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12 L’organizzazione oggetto di audit:

p 1. É l’organizzazione che commissiona l’audit.

p 2. É l’organizzazione che paga l’audit.

p 3. É l’organizzazione sottoposta all’audit.

p 4. É l’organizzazione che esegue l’audit.

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13 Chi ha la responsabilità della conformità ai requisiti per la


certificazione?

p 1. L’Organismo di Certificazione.

p 2. L’organizzazione stessa.

p 3. L’Organismo di Accreditamento.

p 4. 1 + 2 + 3.

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14 La presentazione dei risultati dell’audit:

p 1. É variabile perché l’audit è un processo soggettivo.

p 2. É variabile perché ci possono essere opposizioni da parte dell’organizzazione


valutata.

p 3. Riporta fedelmente e con precisione le risuItanze e anche le opinioni divergenti


non risolte tra gruppo e organizzazione valutata.

p 4. Riporta fedelmente e con precisione le risuItanze ma non le opinioni divergenti


non risolte tra gruppo e organizzazione valutata.

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15 Il programma di audit comprende:

p 1. La sequenza temporale degli audit.

p 2. La messa a disposizione delle risorse necessarie.

p 3. La definizione delle procedure per condurre gli audit.

p 4. Tutto quanto sopra.

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16 La programmazione degli audit è:

p 1. La sequenza temporale degli audit.

p 2. La sequenza temporale degli argomenti da verificare nella visita

p 3. Un processo con i suoi input ed output.

p 4. La definizione dei tempi di un audit

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17 Gli obiettivi di un programma di audit possono essere fondati su:

p 1. Requisiti del cliente

p 2. Requisiti cogenti.

p 3. Progetti commerciali.

p 4. Tutto quanto sopra.

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18 L’estensione di un programma di audit può variare in funzione:

p 1. Dimensioni natura e complessità dell’organizzazione

p 2. Della preparazione ed esperienza del Responsabile del Gruppo di Valutazione.

p 3. Della composizione del Gruppo di Valutazione.

p 4. Non varia perché i risultati devono sempre essere gli stessi

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19 Le responsabilità del programma di audit:

p 1. Devono necessariamente essere affidate al responsabile del sistema di gestione.

p 2. Devono essere affidate a persone che conoscono tecniche e pratiche relative agli
audit.

p 3. Tutto quanto sopra.

p 4. Devono essere affidate a persone che non conoscono le attività da sottoporre a


verifica per garatire il requisito di indipendenza.

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20 Nell’identificazione delle risorse del programma di audit occorre


tenere conto:

p 1. Della predisposizione caratteriale della organizzazione verificata

p 2. Delle risorse economico finanziarie necessarie.

p 3. Che le risorse economico finanziarie non sono un aspetto che preoccupa il


Responsabile del programma di audit ma il vertice dell’organizzazione.

p 4. Che i tempi di viaggio e la sistemazione logistica sono fattori esterni da non tenere
conto in fase di programmazione.

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21 I rischi associati ad un programma di audit possono essere:

p 1. Controllo delle informazioni documentate (es. inefficace determinazione delle


informazioni documentate richieste dagli auditor e dalle parti interessate)

p 2. Risorse ( tempo – definizione di metodi di audit non adeguati).

p 3. 1+2+4

p 4. Disponibilità e cooperazione dal parte dell’organizazzione oggetto di audit.

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22 Attuazione del programma di audit comprende:

p 1. La comunicazione del programma alle parti interessate

p 2. La tenuta sotto controllo delle registrazioni delle attività di audit.

p 3. La non comunicazione del programma alle parti interessate in quanto gli audit più
efficaci sono quelli a “sorpresa”.

p 4. 1 +2.

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23 Le registrazioni del programma di audit devono almeno essere:

p 1. Piani dell’audit.

p 2. Check list di audit.

p 3. Rapporti di audit.

p 4. 1+3.

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24 Il monitoraggio del programma di audit:

p 1. Prevede che i risultati siano riportati all’alta direzione

p 2. Quanto affermato al punto 1 non è valido perché tale azione è relativa al riesame
della direzione

p 3. Prevede la verifica della coerenza delle prestazioni tra gruppi di audit in situazioni
simili .

p 4. 1 +3.

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25 Gli obiettivi dell’audit devono essere definiti:

p 1. Dalla Direzione.

p 2. Dal committente dell’audit.

p 3. Dal responsabile del gruppo di verifica.

p 4. Dall’ente certificatore.

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26 Il gruppo di audit deve essere costituito:

p 1. Da almeno 2 auditor

p 2. Da almeno 1 auditor che svolge tutti i compiti del responsabile del gruppo di audit

p 3. Da auditor capaci di interagire in modo efficace con l’organizzazione verificata e di


lavorare assieme .

p 4. 2 +3.

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27 Il contatto iniziale con l’organizzazione oggetto di audit:

p 1. Non può essere informale.

p 2. Deve essere necessariamente effettuato dal Responsabile del gruppo di verifica.

p 3. 1+2.

p 4. Deve stabilire canali di comunicazione con il rappresentante dell’organizzazione


oggetto di audit.

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28 Il riesame delle informazioni documentate:

p 1. Dovrebbe considerare la competenza dimostrata dalle persone facenti parte della


funzione / organizazzione auditata

p 2. Deve valutare le sole procedure e le registrazioni stabilite dal Sistema di gestione


per valutarne la conformità

p 3. Non comprende l’analisi del contesto dell’organizzazione.

p 4. Ha il fine di pervenire ad una visione d’insieme circa l’estensione delle


informazioni documentate per rilevare eventuali aree di possibili criticità.

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29 Il piano di audit:

p 1. Può essere modificato

p 2. Deve essere inviato solo al gruppo di audit.

p 3. Non riporta la stima del tempo delle riunioni del gruppo di audit.

p 4. Non riporta gli obiettivi dell’audit.

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30 L’assegnazione dei compiti al gruppo di audit:

p 1. È effettuata dal committente

p 2. È effettuata dal Responsabile del gruppo di audit.

p 3. Non è modificabile durante l’audit.

p 4. È effettuata dall’Ente di certificazione.

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31 La lista di riscontro (check list):

p 1. Indica cosa verificare e non permette di verificare altre attività non indicate

p 2. È un aiuto per il valutatore.

p 3. Deve sempre essere approvata dal commitetnte dell’audit.

p 4. Non può essere visionata dall’organizzazione oggetto dell’audit.

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32 La riunione di apertura:

p 1. Può essere omessa in piccole organizzazioni

p 2. Deve sempre essere formale

p 3. Deve essere sempre eseguita.

p 4. Non offre all’organizzazione oggetto dell’audit la possibilità di porre domande.

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33 La comunicazione durante gli audit:

p 1. È attuata all’interno del gruppo di valutazione

p 2. È attuata tra Responsabile del gruppo e organizzazione valutanda sul progredire


dell’audit.

p 3. Per i componenti del gruppo di valutazione è limitata alla riunione per la definzione
delle conclusioni dell’audit

p 4. 1+2.

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34 Se gli obiettivi dell’audit sono irraggiungibili:

p 1. Il Responsabile del Gruppo può per sua iniziativa interrompere la visita

p 2. Il Responsabile del Gruppo può modificare il piano della visita

p 3. Il Responsabile del Gruppo rapporta le ragioni al committente dell’audit

p 4. 1+2+3.

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35 Le guide:

p 1. Possono fornire chiarimenti o assistenza sulla raccolta di informazioni

p 2. Sono le persone designate dall’organizzazione per assistere il gruppo di audit

p 3. Possono rispondere in luogo dell’intervistato.

p 4. 1+2.

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36 Le informazioni raccolte durante l’audit:

p 1. Mantengono un elemento di incertezza

p 2. Sono corrette in quanto raccolte da persone qualificate ad eseguire questa attività

p 3. Possono anche non essere verificate

p 4. 2+3.

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37 Le fonti di informazioni possono essere:

p 1. Informazioni di ritorno dal cliente

p 2. Informazioni pertinenti da parti esterne

p 3. Dichiarazioni di concorrenti.

p 4. 1+2.

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38 Le interviste dovrebbero considerare di:

p 1. Rivedere i risultati con la persona intervistata

p 2. Di contattare sempre e solo i responsabili

p 3. Non essere eseguite sul luogo di lavoro abituale della persona intervistata affinchè
questa non sia distratta da altre attività

p 4. Evitare di mettere a proprio agio la persona intervistata: questo non è un obiettivo


del gruppo di audit

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39 Le risultanza dell’audit possono indicare:

p 1. Non conformità a fronte dei criteri dell’audit.

p 2. Opportunità di miglioramento se specificato negli obiettivi dell’audit.

p 3. 1+2.

p 4. Opportunità di miglioramento.

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40 Nella riunione finale:

p 1. Di un audit interno in una piccola organizzazione l’atteggiamento del gruppo deve


comunque essere formale.

p 2. Le opinioni divergenti dovrebbero essere registrate

p 3. Non ci possono essere opinioni divergenti: la visita deve terminare con un unico
risultato

p 4. Non è ammessa discussione con l’organizzazione oggetto dell’audit.

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41 Il rapporto di audit deve riportare:

p 1. Il nominativo delle persone intervistate.

p 2. In modo dettagliato tutta l’esecuzione dell’audit.

p 3. Le conclusioni dell’audit.

p 4. 1+3.

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42 Il rapporto di audit:

p 1. É di proprietà dell’organizzazione verificata.

p 2. É di proprietà del committente dell’audit.

p 3. Deve essere distribuito in riunione finale.

p 4. Nel caso di visite di certificazione può essere dato in visione a terzi.

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43 Un auditor dovrebbe essere:

p 1. Impositivo.

p 2. Poco diplomatico perché deve raggiungere gli obiettivi fissati.

p 3. Tenace.

p 4. Autoritario.

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44 Un auditor dei sistemi di gestione dovrebbe conoscere:

p 1. Tecniche di audit.

p 2. Contesto organizzativo.

p 3. Requisiti legali e contrattuali applicabili all’organizzazione oggetto di audit.

p 4. 1+2+3
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45 Un responsabile di gruppo di audit dovrebbe:

p 1. Essere impositivo.

p 2. Impiegare efficacemente le risorse durante l’audit.

p 3. Farsi preparare il rapporto di audit.

p 4. Affidare gli auditor in addestramento agli altri membri del gruppo.

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46 I possibili metodi di valutazione di un auditor sono:

p 1. Interviste personali.

p 2. Esami orali e scritti

p 3. Una combinazione di quanto riportato nelle risposte 1 + 2 + 4

p 4. Riesame delle registrazioni attestanti istruzione e formazione.

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47 I livelli di esperienza, formazione, e addestramento degli auditor:

p 1. Sono definiti nella norma ISO 19011.

p 2. Possono essere definiti dalle organizzazioni

p 3. Sono definiti nella norma ISO 19011 solo per auditor di organismi di certificazione.

p 4. 2+3.

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48 La valutazione degli auditor è:

p 1. Eseguita esclusivamente al momento della loro abilitazione.

p 2. Eseguita mediante informazioni di ritorno da parte dell’organizzazione verificata

p 3. Eseguita mediante esami.

p 4. 2+3.

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49 La valutazione degli auditor:

p 1. Esclusiva per le organizzazioni che eseguono visite di certificazioni.

p 2. Lasciata agli organismi di accreditamento

p 3. Lasciata agli organismi di certificazione del personale.

p 4. Deve essere eseguita in accordo con le procedure del programma di audit.

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50 L’esito del processo di valutazione di un auditor dovrebbe fornire:

p 1. Una base per la selezione dei membri del gruppo di audit

p 2. La determinazione della necessità di miglioramento delle competenze

p 3. La valutazione continua delle prestazioni degli auditor

p 4. Tutte le risposte precedenti.

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