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Essenziale Polizia Penitenziaria
Essenziale Polizia Penitenziaria
Strutture Territoriali
I Provveditorati regionali sono organi decentrati del Dipartimento
dell'Amministrazione Penitenziaria. Essi operano nel settore degli istituti e servizi
per adulti, sulla base di programmi, indirizzi e direttive disposti direttamente dal
Dipartimento,
A ciascun Provveditorato regionale è preposto un dirigente generale amministrativo
degli istituti di prevenzione e di pena con funzioni di provveditore regionale,
dipendente gerarchicamente dal Capo del Dipartimento dell'Amministrazione
penitenziaria.
Gli Istituti di Custodia Preventiva sono le Case Mandamentali e le Case
Circondariali;
Entrambe sono destinate alla custodia degli imputati a disposizione dell'autorità
giudiziaria ed assicurano la custodia delle persone fermate o arrestate dagli organi di
polizia giudiziaria e quella dei detenuti in transito.
In alcune Case Circondariali sono istituite sezioni di Case di Reclusione.
Gli Istituti per l'esecuzione delle pene sono le Case di Reclusione dove sono ristretti i
detenuti condannati in via definitiva per l'espiazione della pena.
Gli Istituti per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive sono le colonie
agricole, le case di lavoro, le case di cura e custodia e gli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari. Vi sono ristretti gli internati, cioè coloro che sono sottoposti ad una
misura di sicurezza detentiva.
I Centri di osservazione sono istituti autonomi o sezioni di altri istituti dove vengono
attuate le attività di osservazione scientifica della personalità dei detenuti e possono
essere utilizzati per effettuare perizie medico-legali nei confronti degli imputati.
Gli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) sono gli uffici periferici del
Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità che in precedenza facevano
capo al Dipartimento dell'amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia
e la loro organizzazione è disciplinata con regolamento adottato dal Ministro della
Giustizia.
Per gli Istituti per minorenni è competente il Dipartimento Giustizia Minorile in cui
opera personale di Polizia Penitenziaria opportunamente qualificato.
-L'attuale ministra della giustizia è Marta Cartabia, in carica dal 13 febbraio 2021.
-Il capo del dipartimento DAP è Bernardo Petralia;
-Il vice capo del dipartimento è Roberto Tartaglia.
La sezione SERVIZI E SPECIALITA’ è così articolata:
-Servizio cinofili
Il Servizio Cinofili della Polizia Penitenziaria viene istituito con Decreto del Ministro
della Giustizia del 17 ottobre 2002, per contrastare i tentativi di introduzione di
sostanze stupefacenti negli istituti.
Il servizio è articolato in: Nucleo Centrale Cinofili; Centro Addestramento Cinofilo di
Asti; Nuclei Regionali Cinofili; Distaccamento Cinofili.
Sono presenti 9 Distaccamenti su tutto il territorio nazionale che assicurano le
attività che attengono la sicurezza degli istituti, nonché quelle disposte dall’Autorità
Giudiziaria.
Partecipa, inoltre, alle attività di Rappresentanza del Corpo.
-Gruppo Operativo Mobile (G.O.M)
Il Gruppo Operativo Mobile è stato istituito nel 1997; opera alle dirette dipendenze
del Capo del Dipartimento e svolge i compiti individuati dal D.M. 4 giugno 2007.
In particolare, cura la traduzione ed i piantonamenti dei detenuti ed internati ad
altissimo indice di pericolosità che possono essere effettuati, per motivi di sicurezza
e riservatezza, con modalità operative anche in deroga alle vigenti disposizioni
amministrative; provvede al servizio di custodia dei detenuti sottoposti al regime
speciale previsto dall’art. 41 bis, nonché dei detenuti che collaborano con la
giustizia, ritenuti, dalla Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento, di
maggiore esposizione a rischio; interviene, su disposizione del Capo del
Dipartimento, in ogni altro caso determinato dall’esigenza di fronteggiare gravi
situazioni gestionali in ambito penitenziario.
Il G.O.M. ha sede in Roma e si articola in 12 Reparti Operativi presenti presso
altrettanti istituti penitenziari.
-Informatico
L’informatico è applicato ai sistemi informatici centrali e periferici
dell’Amministrazione Penitenziaria ed immette i dati nel sistema, provvedendo alla
manutenzione dei programmi, partecipando alla gestione delle reti di
telecomunicazione e controllo delle risorse hardware e software ed alla sicurezza
degli accessi.
Collabora, inoltre, agli studi di fattibilità, analisi sistemistica e procedurale.
-Istruttore di tiro.
L’Istruttore di tiro addestra il personale di Polizia Penitenziaria circa le tecniche
operative di tiro, le armi in dotazione al Corpo ed il loro utilizzo e funzionamento.
-Matricolista
Il Matricolista, cura le operazioni di immatricolazione e scarcerazione dei detenuti e
degli internati gestendone la situazione in merito alle loro posizioni giuridiche
tenendole costantemente aggiornate; inoltre organizzano e gestiscono le posizioni
dei ristretti riguardo ai colloqui con i difensori, agli interrogatori dell’Autorità
Giudiziaria, ai colloqui investigativi e alle udienze di convalida.
-Nucleo Investigativo Centrale N.I.C
Il Nucleo Investigativo, istituito il 14 giugno 2007 è un reparto specializzato della
Polizia penitenziaria che si occupa, in via prioritaria, di indagini in materia di
criminalità organizzata e terrorismo o che, in ragione della particolare complessità,
non possono essere svolte dai reparti territoriali di Polizia penitenziaria.
Come Servizio Centrale di Polizia giudiziaria svolge, in via continuativa e prioritaria,
le funzioni di polizia giudiziaria, alle dipendenze funzionali e sotto la direzione
dell’autorità giudiziaria, per fatti di reato commessi in ambito penitenziario o,
comunque, direttamente collegati ad esso. L’attività investigativa, di iniziativa o su
delega dell'Autorità giudiziaria, è di regola svolta dal N.I.C. relativamente a:
-delitti di criminalità organizzata nazionale e internazionale;
-delitti di terrorismo, anche internazionale, ovvero di eversione dell’ordine
costituzionale;
-indagini per fatti che riguardano più istituti penitenziari ovvero interessano ambiti
territoriali eccedenti la regione in cui è situato l’istituto;
-indagini di speciale complessità che richiedono necessariamente l’impiego del N.I.C.
Il N.I.C, oltre a coordinare operativamente le attività di indagine delle 11
articolazioni regionali, è anche un osservatorio investigativo privilegiato, che
attraverso l'analisi e il raccordo informativo studia le dinamiche dei fenomeni
criminali, del terrorismo interno, del terrorismo internazionale e della
radicalizzazione e del proselitismo in carcere, a tutela della sicurezza penitenziaria e
pubblica.
-Servizio navale
Il servizio navale, le unità navali e i mezzi navali di qualsiasi tipo, in dotazione alla
Polizia Penitenziaria, costituiscono un supporto operativo-logistico alle strutture
penitenziarie di Favignana, Porto Azzurro-Marina di Campo, Gorgona, Venezia e
Napoli.
La fascia diminuita di rosso ricorda il sangue versato dagli uomini del Corpo degli
agenti di custodia e dalle vigilatrici penitenziaria - oggi Polizia Penitenziaria - a difesa
delle istituzioni democratiche e delle sue Leggi.
I peculiari compiti istituzionali del Corpo sono anche richiamati nel motto:
"Despondere spem munus nostrum" (garantire la speranza è il nostro compito),
iscritto nella lista d'oro alla base dello stemma.
Il fregio attuale rappresenta una torcia con fiamma a due fronde di alloro zigrinato.
Al centro, sulla torcia è ricavato uno scudetto con fondo blu e bordato in argento
che porta impresse le lettere "RI" sovrapposte anch'esse argentate.
Il patrono della polizia penitenziaria: San Basilide.
Sede: Largo Luigi Daga n°2, Roma
Servizio: Polizia
Soprannome: Baschi azzurri
Colori: Blu e azzurro // Gruppo sportivo: Fiamme Azzurre
Anniversario: 18/03/1817 (anno di fondazione)
ART 1. Ordinamento penitenziario:
Il trattamento penitenziario deve essere conforme a umanità e deve assicurare il
rispetto della dignità della persona. Esso è improntato ad assoluta imparzialità,
senza discriminazioni in ordine a sesso, identità di genere, orientamento sessuale,
razza, nazionalità, condizioni economiche e sociali, opinioni politiche e credenze
religiose, inoltre i detenuti devono essere chiamati per nome.