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Nucleo Vigilanza Zoofila

Via IV Novembre 78,


60018 Montemarciano (AN)
Cell. 3339311762 – Tel/Fax 071200852

Regolamento di Servizio delle Guardie Zoofile Volontarie

INDICE
Art. 1 Finalità del regolamento pag. 1
Art. 2 Caratteristiche delle Guardie zoofile volontarie pag. 1
Art. 3Prima richiesta e/o rinnovo della nomina a Guardia zoofila volontaria pag. 2
Art. 4 Coordinamento dell’attività di vigilanza zoofila e modalità operative pag. 3
Art. 5 Registro delle Guardie zoofile volontarie pag. 4
Art. 6 Competenze del Responsabile territoriale pag. 4
Art. 7 Compiti delle Guardie zoofile volontarie e provvedimenti disciplinari pag. 5
Art. 8 Formazione e aggiornamento pag. 6
Art. 9Sviluppo della vigilanza volontaria pag. 6

Art. 1 Finalità del regolamento


1. Il presente regolamento di servizio definisce ambito, ruoli e modalità di funzionamento del 1
servizio di vigilanza zoofila di Legambiente Marche.
2. Le Guardie zoofile volontarie operano nel rispetto della normativa vigente e di quanto
previsto dal presente regolamento di servizio econ l’atto di nomina assumono le funzioni di
Guardia Particolare Giurata Volontaria (Decreto del Prefetto ai sensi dell’art. 250 del R.D. 6
Maggio 1940 n. 635 ai sensi dell’art. 138 del T.U.I.P.S. di cui al R.D. 18 Giugno 1831 n.
773).
3. Le Guardie zoofile volontarie durante l’espletamento delle attività rivestono la qualità di
Pubblici Ufficiali e, fermi restando gli obblighi di cui all’art. 331 del Codice di Procedura
penale, svolgono funzioni di polizia amministrativa nell’ambito della normativa in riferimento
alla quale è stato rilasciato il riconoscimento di Guardia Particolare Giurata.

Art. 2 Caratteristiche delle Guardie zoofile volontarie


1. Le Guardie zoofile volontarie sono cittadini che, volontariamente, hanno scelto di prestare
un servizio pubblico di prevenzione e vigilanza per la corretta applicazione di norme,
regolamenti e ordinanze a tutela degli animali. Sono quindi, innanzitutto, dei volontari che
scelgono Legambiente Marche quale associazione di volontariato, della quale condividono
finalità e statuto, alla quale si iscrivono e con la quale si impegnano per contribuire a
costruire una società migliore.
2. Le Guardie zoofile volontarie svolgono la loro attività organizzate in Raggruppamenti su
base provinciale, dotati di un unico Regolamento di servizio approvato dagli organi
competenti di Legambiente Marche.
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3. Il territorio di competenza è quello dei Comuni della provincia di appartenenza, dove


operano in ambito zoofilo in qualità di Agenti di Polizia Amministrativa o Agenti di Polizia
Giudiziaria, tramite il rilascio del Decreto Prefettizio, ed hanno il compito di vigilare sul
rispetto delle Leggi e dei regolamenti a tutela del benessere degli animali.
4. Le Guardie zoofile volontarie prestano servizio volontario, ossia a titolo gratuito, e le
dotazioni per lo svolgimento del servizio sono, di norma, a carico dell’interessato (divisa,
lettore microchip, ecc.).

Art. 3 Prima richiesta e/o rinnovo della nomina a Guardia zoofila volontaria
1. La prima richiesta e/o il rinnovo di nomina a Guardia zoofila volontaria viene presentata
da Legambiente Marche a firma del suo Presidente o Legale rappresentante, munita di
dichiarazione nella quale la Guardia zoofila volontaria, sotto la propria personale
responsabilità, dichiara di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa nazionale
e regionale.
2. Legambiente Marche prima della richiesta di nomina a Guardia zoofila volontaria e/o del
suo rinnovo espleta la relativa istruttoria tesa a verificare la presenza e/o la permanenza dei
criteri di legittimità e il rispetto delle seguenti ulteriori condizioni:
a) cittadinanza italiana;
b) maggiore età;
c) licenza della scuola dell’obbligo;
2
d) assenza di condanne penali o procedimenti penali pendenti;
e) requisiti fisici-tecnici-morali per l’idoneità al servizio;
f) aver seguito idoneo corso di formazione, con un massimo di assenze alle lezionipari al
10% del totale;
g) aver superato l’esame di idoneità, con più di 70 punti su 100 punti totali assegnabili;
h) essere in regola con l’iscrizione annuale all’associazione;
e,in caso di rinnovo:
i) svolgimento di un numero minimo di 10 ore mensilia partire dal momento della nomina;
l) perizia nello svolgimento dei compiti affidati dalla legge (in particolare nella compilazione
dei verbali di accertamento);
m) comportamento e rispetto del ruolo di Pubblico Ufficiale ineccepibile;
n) obbligo di frequenza ai corsi di aggiornamento organizzati da Legambiente Marche;
o) rispetto degli indirizzi di coordinamento espressi da Legambiente Marche;
p)essere in regola con l’iscrizione annuale all’associazione.
q) non più di 3 assenze ingiustificate all’anno dalle attività di gruppo.
Casi particolari di impossibilità - documentati e certificati - a svolgere i servizi richiesti, così
come eventuali comportamenti non rispondenti al requisito richiesto di ineccepibilità,
saranno discussi e valutati in sede di Commissione regionale di Coordinamento dell’attività
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di vigilanza volontaria, che si esprimerà in merito.

Art. 4Coordinamento dell’attività di vigilanza zoofila e modalità operative


1. Il coordinamento dell’attività di vigilanza zoofila volontaria di Legambiente Marche è
affidato al Responsabile regionale delle Guardie.
2. Il Responsabile regionale delle Guardie è designato dal Presidente di Legambiente
Marche. La medesima procedura si applica in caso di sostituzione per sopravvenuta
indisponibilità o sfiducia, a seguito di atti contrari al ruolo e/o alle funzioni relative all’incarico
affidatogli. Il Responsabile regionale delle Guardie risponde del suo operato direttamente
alla Presidenza da cui riceve direttive e indirizzi esecutivi.
3. Il Responsabile regionale delle Guardie, d’intesa con i Circoli di Legambiente
territorialmente più prossimi, individua e nomina i Responsabili territoriali.
4. Il Responsabile regionale delle Guardie, o suo delegato, presiede la Commissione
regionale di Coordinamento dell’attività di vigilanza volontaria composta dai Responsabili
territoriali della vigilanza zoofila. Tale organismo si riunisce almeno quattro (4) volte all’anno
e viene consultato in merito alle modalità operative e alle criticità nell’attività di vigilanza e/o
dell’agire di singole Guardie zoofile volontarie. Nei casi in cui siano posti in discussione
all’ordine del giorno della Commissione regionale di Coordinamento provvedimenti
disciplinari verso una o più Guardie zoofile volontarie è obbligatoria la partecipazione anche
del Presidente di Legambiente Marche o di suo delegato.
5. Il Responsabile regionale delle Guardie, d’intesa con il Presidente di Legambiente 3
Marche, cura i rapporti con i competenti uffici regionali e organismi istituzionali, con
particolare riguardo alle Forze di polizia; istruisce e impartisce, per tutte le Guardie zoofile
volontarie,direttive e disposizioni relative all’attività di vigilanza e ai servizi connessi,
coordina le procedure, le attività e i servizi assegnati ai Responsabili territoriali e, in
generale, è titolare di tutte le funzioni relative alla gestione delle guardie e alle loro
mansioni.
6. Il Responsabile regionale delle Guardie dà comunicazione immediata ai Responsabili
territoriali, che a loro volta informano tutte le Guardie zoofile volontarie, in ordine ad ogni
nuova disposizione di legge e/o regolamentare e/o disposizione interna in materia.
7. La vigilanza volontaria viene svolta esclusivamente in pattuglia composta da almeno due
Guardie zoofile volontarie. Nell’espletamento della vigilanza, le Guardie volontarie che non
siano già dotate di divise approvate ai sensi dell’art. 254 del RD 635/1940, debbono
indossare vestiario che non ingeneri confusione alcuna con i segni e le caratteristiche
distintive della Polizia locale e delle Forze di polizia statali. Durante il servizio, la Guardia
zoofila volontaria deve essere riconoscibile tramite un contrassegno di identificazione
rimovibile, sul quale sia riportata la dicitura “Guardie Zoofile Legambiente Marche –
Onlus Vigilanza”.
8. Nello svolgimento dell’attività di servizio, le Guardie zoofile volontarie non devono essere
armate, anche nel caso fossero regolarmente autorizzate al porto d’armi.
9. La quota minima di attività annuale che ogni Raggruppamento territoriale deve garantire
per l’espletamento della vigilanza zoofila è fissato in ore 10 ore mensili.
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10. Ad ogni inizio del mese, ciascun Raggruppamento territoriale deve comunicare, tramite
il proprio Responsabile territoriale, al Responsabile regionale delle Guardie zoofile
volontarie il calendario mensile delle attività e le informazioni relative all’impossibilità di
svolgere l’attività programmata.

Art. 5 Registro delle Guardie zoofile volontarie


1. Legambiente Marche tiene apposito registro,in formato elettronico ed aggiornato in tempo
reale, delle proprie Guardie zoofile volontarie, nel quale il Responsabile regionale delle
Guardie riporta:
a) i dati anagrafici;
b) gli estremi del Decreto di nomina;
c) il Raggruppamento di appartenenza;
d) i titoli ed i corsi di perfezionamento e/o aggiornamento sostenuti;
e) il numero dei servizi prestati ed il monte ore mensile effettuato;
f) il numero della “tessera di riconoscimento”;
g) il periodo di validità del rinnovo;
h) altre notizie ed ogni altra informazione ritenuta di rilievo, quali eventuali richiami e/o
sospensioni dall’attività.
4
Art. 6 Competenze del Responsabile territoriale
1. Al Responsabile territoriale del Raggruppamento compete:
a) tenere regolari rapporti con il Responsabile regionale delle Guardie e il rendiconto
settimanale dei servizi svolti dal proprio Raggruppamento;
b) la cura e il buon operare del Raggruppamento di Guardie zoofile volontarie da lei/lui
coordinate e la comunicazione loro delle disposizioni,degli incarichi ed ordini di servizio;
c) la redazione di programmi settimanali di vigilanza:
2. Tali programmi settimanali devono tener conto delle effettive disponibilità di Guardie
zoofile volontarie, dei programmi di massima indicati dal Responsabile regionale delle
Guardie, ma possono derogare (per quanto riguarda il numero delle persone e/o gli orari di
massima) per concrete esigenze di servizio e/o per sopravvenute cause di indisponibilità o
forza maggiore.
3. Tali programmi settimanali stabiliscono:
- località ove sviluppare l'attività di vigilanza zoofila;
- entità numerica ed individuazione nominativa delle Guardie zoofile volontarie assegnate ai
servizi,nonché orari di effettuazione degli stessi;
- eventuali disposizioni specifiche in ordine all'attività programmata.
4. Il Responsabile territoriale ha il dovere di verificare il rispetto di quanto sopra e se
necessario proporre alla Commissione regionale di Coordinamento dell’attività di vigilanza
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volontaria provvedimenti disciplinari dei confronti delle Guardie zoofile inottemperanti


rispetto agli obblighi e doveri previsti dal presente regolamento.

Art. 7 Compiti delle Guardie Zoofile Volontarie e provvedimenti disciplinari


1. Ogni Guardia zoofila volontaria è tenuta all’osservanza di quanto disposto dalla
normativa statale e regionale in materia, dallo statuto della Legambiente Marche e dal
presente regolamento.
2. La Guardia zoofila volontaria di Legambiente Marche deve essere socia in uno dei Circoli
della regione ed in regola con i rinnovi annuali della tessera, partecipare alle riunioni interne
dell’Associazione a livello regionale o locale, rispettare le modalità operative previste dal
regolamento di servizio, non deve intraprendere alcuna iniziativa personale a nome
dell’Associazione, ne utilizzare simboli o strumenti dell’Associazione stessa senza
preventiva autorizzazione del Responsabile regionale delle Guardie.
3. Nell’esercizio delle sue funzioni la Guardia zoofila volontaria deve saper valutare la
situazione con calma e razionalità e agire di conseguenza con autorevolezza, senza mai
assumere atteggiamenti di prevaricazione o offensivi nei confronti delle persone controllate.
Constatando o verificandosi situazioni di pericolo, difronte alla reale necessità, la Guardia
zoofila dovrà chiedere l’assistenza delle Forze di Polizia.
4. Le Guardie zoofile volontarie devono, nell'ambito dell'attività di vigilanza:
a) obbligatoriamente indossare la divisa o la pettorina e portare con sé il tesserino di
riconoscimento; 5
b) segnalare al Responsabile territoriale i fatti rilevanti riscontrati durante lo svolgimento
dell'attività di vigilanza;
c) redigere i verbali previsti dalla normativa e trasmetterli tempestivamente;
d) attenersi, in merito al servizio affidato, alle disposizioni impartite dal Responsabile
territoriale, tramite l’apposito ordine di servizio;
e) segnalare al Responsabile territoriale la presenza di situazioni e/o strumenti potenziali
pericolo per gli animali, avendo cura altresì di non alterare lo stato dei luoghi e delle cose ai
fini delle successive indagini;
f) segnalare tempestivamente alle Autorità istituzionalmente competenti ogni altro fatto quali
incendi, frane, inquinamenti o altre diverse situazioni di pericolo da cui possa conseguire un
pregiudizio, anche potenziale,agli animali e all'ambiente ed attivarsi, qualora le circostanze
del caso lo richiedessero, per limitare le possibili conseguenze dannose di tali fatti su
animali e sull'ambiente;
g) compilare, dopo ciascuna uscita, il foglio di servizio predisposto dal Responsabile
territoriale, foglio che dovrà essere firmato dalle Guardie zoofile volontarie presenti al
servizio e vistato dal Responsabile territoriale;
h) comunicare preventivamente al Responsabile territoriale la propria sopravvenuta
indisponibilità all'effettuazione del servizio. Il Responsabile territoriale provvederà, ove
possibile, alla sostituzione della Guardia zoofila volontaria;
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i) far pervenire i rapporti di servizio, i verbali e i beni eventualmente sequestrati durante il


servizio al Responsabile territoriale, entro 24 ore dall’effettuazione del servizio stesso e, per
suo tramite, al Responsabile regionale entro le successive 48 ore.
5. Fatte salve le eventuali responsabilità civili e penali, e per quanto non espressamente
previsto dal presente regolamento, nei confronti della Guardia zoofila volontaria che si
renda responsabile di violazioni al presente regolamento si procede, previa valutazione
della Commissione regionale di Coordinamento, a:
- richiamo verbale della medesima, in seguito ad una prima violazione di lieve entità;
- richiamo scritto della medesima, in seguito ad una seconda violazione di lieve entità;
- sospensione dall’attività, per un periodo non superiore a sei mesi, al terzo richiamo di lieve
entità o in presenza di un grave episodio;
- richiesta di revoca della nomina e ritiro del tesserino di riconoscimento in caso di più di tre
richiami di lieve entità e/o di grave violazione.
6. Nei casi di grave attività contraria alle finalità Associative e/o appropriazione indebita di
denaro o beni dell’Associazione e/o di abuso della qualifica di Guardia zoofila per utilità
personali, è prevista la radiazione dall’Associazione e la richiesta di revoca del Decreto di
nomina.
7. Le fasi di accertamento dei fatti dovranno avvenire nel pieno rispetto di democraticità e
del diritto di difesa. Il Responsabile territoriale emetterà una valutazione scritta da
sottoporre alla Commissione regionale di Coordinamento che procederà ad una valutazione
finale emettendo conseguente relativo provvedimento disciplinare. La revoca di nomina per 6
grave violazione comporterà l’espulsione immediata dall’Associazione.
8. Dei predetti richiami, sospensioni o revoche, verrà data opportuna comunicazione al
Raggruppamento territoriale di appartenenza della Guardia zoofila volontaria, nonché, ove
dovuto, la loro comunicazionealla Prefettura e alla Questura.

Art. 8 Formazione e aggiornamento


1. Legambiente Marche promuove l’aggiornamento della formazione delle Guardie zoofile
volontarie al fine del miglior esercizio della vigilanza, secondo i criteri e le modalità
condivise in seno alla Commissione regionale di Coordinamento dell’attività di vigilanza
volontaria e alle relative direttive attuative.

Art. 9Sviluppo della vigilanza volontaria


1. Legambiente Marche per consolidare e far sviluppare l’azione svolta dai Raggruppamenti
tramite l’attività di vigilanza volontaria può promuovere e stipulare apposite convenzioni con
Enti ed Istituzioni locali finalizzate ad effettuare la vigilanza zoofila alle condizioni previste
dal presente regolamento.
2. Tali convenzioni potranno prevedere rimborsi per le spese vive sostenute dalle Guardie
zoofile volontarie nell’espletamento dell’attività di vigilanza,qualora le disponibilità
economiche relative alle convenzioni sottoscritte lo consentano.

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