Ufficio Protocollo
Nr.0084771 Data 19/12/;2012
Tit. 02.03.02 Arrivo
Pistoia 17/12/2012
COMUNE mPISTOIA
Garante delle persone private della libert personale
sede cio SASC del Comune di Pistoia
P.zza S. Lorenzo 3 - 51100 Pistoia
tel 0573/371415 -371400 fax 0573/37142 I
www.garantedetenutipistoia-it garantedetenuti@cornune.pistoiait
All'attenzione Del Sindaco di Pistoia
/
Dei Consiglieri comunali ~
Degli Assessori comunali ~
e p.C. AI Segretario Generale ~
Oggetto: Relazione sull'attivit svolta - Art. 5 del Regolamento del garante delle persone
private della libert personale
1) Ufficio del garante
H Consiglio comunale di Pistoia, con deliberazione n 49 del 20/03/2012, mi ha
nominato Garante dei diritti delle persone private derta libert personale.
Dopo circa due mesi dalla nomina mi stata assegnata una sede presso i servizi sociali di
Pistoia, in P.zza S.Lorenzo 3. da utilizzare solamente nell'orario pomeridiano, in quanto
tutte le mattine la stanza occupata da una dipendente dei servizi sociali, con la quale
condivido anche l'utilizzo del computer.
Con deliberazione della Giunta comunale n 219 del 30/07/2012, avente come oggetto
"approvazione della nuova struttura organizzativa e funzionigramma dell'Ente" stata
modificata la collocazione dell'ufficio del garante (e quindi anche la sede), destinandola
non pi aU'interno dei Servizi sociali, bens all'interno dei Servizi dell'Ufficio del Consiglio
comunale. Ad oggi sono ancora in attesa che mi venga assegnata una nuova sede
stabilita dalla sopracitata deliberazione della Giunta comunale., mentre stata individuata
dal mese di Novembre, come persona di supporto al ruolo del garante, la Segretaria dei
gruppi consiliari. Sig.ra Cristina Remoli.
La delibera di nomina prevedeva anche, al punto 3, che, ad awenuta approvazione del
Bilancio, fosse stabilito il fondo (di cui all'art. 7 comma 2 del Regolamento del garante)
finalizzato al rimborso delle spese sostenute e documentate da. garante stesso. Non
risulta che tale fondo sia stato mai stanziato. pertanto a distanza di 9 mesi dalla nomina
non vi stato alcun rimborso per l'attivit da me svolta, che risulta tuttora totalmente a
mio carico (spese di trasporto, telefono, nonch alcune ore di permesso da lavoro non
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retribuite per svolgere l'attivit istituzionale assegnatami).
2) Attivit svolte dal garante
Ai sensi dell'art. 4 del Regolamento, "Compiti del Garante", ho ritenuto opportuno
stabilire una presenza costante all'interno della Casa Circondariale di Pistoia di
almeno un giorno aUa settimana, solitamente il venerd pomeriggio. Questo mi ha
consentito di instaurare un rapporto continuativo con i detenuti raccogliendo le loro
richieste/segna/azioni e un contatto diretto anche con la Direzione del carcere, la
Comandante, gli Agenti penitenziari e l'Ufficio educatori, nonch con il Magistrato di
Sorveglianza di Firenze (Magistrato competente per la Casa circondariale di Pistoia).
Ogni settimana parlo mediamente con 4/5 detenuti cercando di rispondere concretamente,
per il ruolo che ricopro, alle loro richieste. Parliamo in questi casi di soggetti detenuti,
perlopi poveri, privi d reti parentali in grado di far fronte alle loro necessit.
Riuscire ad espletare alcune pratiche burocratiche, che spettano di diritto a ciascun
cittadino e quindi anche ai reclusi, assume un' importanza maggiore per chi privato della.
propria libert. In carcere tutto diventa molto pi complicato e quello che in ambito esterno
possono sembrare delle operazioni semplici, scontate, quasi banali e comunque di facile
risoluzione, all'interno dell'istituzione carceraria diventano molto spesso proibitive, quasi
costituissero un'eccezionalit.
2a) Riporto alcuni esempi nei quali stato richiesto dagli interessati un mio intervento:
- Presentazione delle domande per richiedere le visite dell'invalidit civile;
Rinnovo della propria patente di guida;
- Presentazione delle domande per la richiesta degli assegni familiari eia
dell'indennit di disoccupazione;
Richiesta della modulistica per presentare la domanda di residenza all'ufficio
anagrafe del Comune di Pistoia.
Per quanto riguarda le richieste per ricevere le visite mediche attestanti
"invalidit civife, re nuove disposizioni INPS prevedono che queste debbano essere
inviate unicamente per via telematica dal medico curante, tramite un apposito modulo.
L'ambulatorio medico del carcere non dotato di collegamento internet. pertanto le
richieste dei detenuti non potevano essere presentate. In qualit di garante sono entrato
in contatto con l'ANMIC (Associazione nazionale mutilati invalidi civili) di Pistoia e tramite
l'associazione stessa, alla quale ho proweduto a presentare la documentazione medica di
ciascun detenuto richiedente, stato possibile consegnare all'INPS documenti in forma
cartacea. La commissione medica ha svolto successivamente le visite presso
l'ambulatorio della Casa circondariale di Pistoia visitando i rispettivi detenuti.
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Questa disfunzione strutturale del selVzio dell'ambulatorio medico del carcere (non dowta
al personale che vi opera), stata oggetto di una mia segnalazione all'U nit Funzionale
Igiene e Sanit Pubblica della ASL di Pistoia e alla Direzione del carcere, insieme ad altri
tipi di carenze ancor pi gravi. (Vedi Allegato). In seguito a queste segnalazioni vi
stato un impegno formale da parte dena dirigenza ASL (referente per il carcere) e della
Direzione della Casa Circondariale di Pistoia, nel completare quanto prima i lavori di
ristrutturazione degli ambienti adibiti a servizio medico sanitario interno all'istituto,
(che saranno oggetto di una mia prossima verifica).
Sempre su richiesta della popOlazione carceraria ho proweduto a contattare l'Asl di
Pistoia e il servizio medico oculistico affinch questa visita, necessaria per il rinnovo della
patente di guida, potesse essere svolta, come di fatto ora sta avvenendo, all'interno
dell'ambulatorio della Casa circondariale di Pistoia. (Alla scadenza della propria patente di
guida ciascun soggetto ha tempo tre anni per prowedere al rinnovo degli esami medici,
trascorsi i quali deve sostenere di nuovo interamente anche tutti gli esami teorici e pratici.
Per un soggetto detenuto avere in regola, nel momento della propria scarcerazone, la
patente di guida, non un aspetto del tutto secondario, ma rappresenta anch'esso un
elemento importante. insieme a tanti aJtri, ai fini di un suo graduale percorso di
re inserimento sociale).
Ho inoltre provveduto a richiedere all'lNPS alcune spiegazioni relative al rigetto
ricevuto dai detenuti lavoranti in relazione alle domande presentate per il contributo degli
assegni familiari eia delle indennit di disoccupazione. A fronte d questo mio
intervento sono state fornite dall'lNPS delle indicazioni affinch i detenuti potessero
ripresenta re correttamente la documentazione e vedessero successivamente riconosciuto
quanto loro spettante. Dal mese di Novembre, in accordo con "ufficio ragioneria e la
Direzione del carcere, ho dato la mia disponibilit per svolgere un ruolo di collegamento
tra quesfultima e il Patronato Acli di Pistoia, che tramite apposita convenzione curer
la presentazione all'lNPS delle singole domande di ciascun detenuto.
Sulla base di quanto disposto dal DPR 223/89 (Anagrafe della popolazione
residente}, su richiesta di alcuni detenuti senza fissa dimora o intenzionati a trasferire (a
propria residenza all'interno della Casa Circondariale di Pistoia, ho provveduto a metermi
in contatto con l'ufficio anagrafe del nostro Comune, reperire l'apposita modulistica e
consegnarla direttamente ai detenuti interessati. Quesrultimi, tramite l'ufficio matricola del
carcere, hanno poi presentato la domanda di residenza all'ufficio anagrafe del
Comune di Pistoia, che dopo attenta verifica sulla sussistenza dei requiSiti richiesti dalla
normativa, ha accolto le domande. (La residenza un requisito necessario per poter
accedere ai servizi che ogni comunit mette a disposizione dei propri concittadini. Nel
caso dei soggetti detenuti assume ancor pi significato per una loro inclusione sociale).
2b) Altri miei interventi hanno riguardato un'azione di mediazione tra alcune
problematiche e richieste da parte dei detenuti e il personale dell'area trattamentale e
pedagogica del carcere. ivi compresa la Direzione del carcere:
Richiesta di attrezzatura per svolgere attivit sportiva all'interno della palestra;
Richiesta dell'estensione di mezz'ora dell'orario adibito all'uso del calcetto;
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Richiesta della fornitura del Kit necessario per la pulizia della cella e l'igiene personale.
ogni mese anzich ogni 4/5 mesi come lamentato dai detenuti,con particolare riferimento
ai reclusi privi di risorse economiche proprie:
Maggiore attenzione sulla qualit del cibo somministrato alla popolazione detenuta.
Su questi. come su altri punti, vi stato un confronto serio e attento con il nuovo Direttore,
che ha promesso una sua pronta verifica sugli aspetti segnalati ed una risposta concreta.
AI Magistrato di Sorveglianza di Firenze. Or. Ca retto, ho effettuato la segnalazione di un
detenuto Tunisino. in particolari condizioni .di difficolt: con il trasferimento dal Carcere di
Sollicciano a quello di Pistoia gli erano stati smarriti gli indumenfi d ricambio insieme ad
altri effetti personali. Il detenuto non aveva ricevuto nessuna spiegazione ufficiale
nonostante sue ripetute richieste e per circa 2 mesi stato obbligato a vivere in uno stato
di enorme disagio, alleviato solamente dalla solidariet di alcuni compagni di cella.
Successivamente a questa segnalazione J'associazjone di volontariato il Delfino, che
opera all'interno del carcere di Pistoia da molti anni, ha provveduto a fornirgli alcuni
ndumenti nuovi. (Da aggiungere che il soggetto in questione quando era detenuto presso
il carcere di Sollicciano, come riportato dalla psicologa del carcere di Pistoia, aveva tentato
il suicidio, e con il suo trasferimento all'interno del nostro carcere, sono proseguiti alcuni
gesti di autolesionismo). L'attenzione nei confronti di questa persona si registrata
successivamente anche da parte della Direzione del Casa Circondariale di Pistoia.
consentendo al detenuto un trasferimento momentaneo presso il carcere Gozzini di
Firenze, dove gratuitamente gli hanno applicato una protesi dentaria, in quanto a Pistoia
questo servizio sanitario da parte della ASL locale considerato a pagamento. Su questa
situazione riguardante una palese disparit di trattamento sanitario. oltretutto all'interno
della solita Regione, ho rivolto in data 10/10/2012 un quesito al referente ASL per il
carcere di Pistoia, non ricevendo ad oggi nessun tipo di risposta.
2c) Proposta di una sezione distaccata dei semiliberi del carcere di Pistoia.
I semiliberi sono quei detenuti ammessi alle misure alternative alla pena detentiva, che
durante la giornata svolgono attivit lavorativa all'esterno e la sera rientrano in carcere. I
semliberi Sono collocati attualmente all'interno del carcere di Pistoia in una sezione
apposita, s ~ p a r a t a daJle altre sezjoni, che pu comprendere al massimo un numero di
10/12 detenuti. La sezione, non idonea, come riconosciuto ormai da tempo anche dagli
stessi operatori penitenziari, consiste in un camerone/corridoio di 44 mq con un'unica
finestra nef bagno. Le altre due finestre all'interno di questa sezione non possiamo
considerarle tali, in quanto si affacciano in un ambiente chiuso utilizzato dal carcere come
deposito/magazzino, non consentendo, come lamentano i detenu1i, un sufficiente ricambio
d'aria e provocando un caldo soffocante nel periodo estivo. A fronte di questa situazione
insieme al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Pistoia. Dr. Giuseppe Atbrandi, ci
siamo adoperati nella ricerca sul territorio di una collocazione esterna alla struttura
circondariale per la collocazione della sezione dei semiliberi. cos come previsto
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dall'ordinamento penitenziario (Legge 26 luglio 1975, n. 354), alla quale sar garantita la
copertura degli operatori di polizia penitenziaria necessari al controllo durante le afe serali.
Questa sistemazione esterna, oltre a consentire uno spazio pi dignitoso per i detenuti,
permette di rispondere in parte anche al problema del sovraffollamento, alleggerendo il
numero dei reclusi presenti nel carcere di Pistoia. Dopo alcuni incontri stata raccolta e
concordata la disponibilit di uno spazio all'interno del Convento dei Frati Cappuccini di
Pistoia, che i Frati stessi concederebbero a titolo gratuito_ La struttura sita in Via degli
Armeni a poche centinaia di metri dalla Casa Circondariale di Pistoia. Successivamente si
sono svolti anche gli incontri ufficiali con il Provinciale dei Frati che ha sede a Firenze, il
Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria (P.R.A.P) e la Direzione de!
Carcere di Pistoia. Questi incontri, che hanno raccolto l'approvazione al progetto di tutti
gli attori istituzionali coinvolti, si sono conclusi con un sopralluogo dei tecnict del
Provveditorato presso l'ambiente del Convento, con l'impegno di definire un progetto
esecutivo per la realizzazione di alcuni lavori di modifica all'attuale percorso d'ingresso ai
locali. Per il finanziamento dei lavori, una volta arrivati alla definizione del progetto
esecutivo da parte dell'architetto incaricato, sar presentata una formale richiesta
all'interno del bando della Fondazione CARIPT. Come sostegno all'iniziativa, per la quale
proseguono i contatti anche con il nuovo Provveditore regionale di Firenze, arrivata una
nota di approvazione da parte del Ministero di Giustizia.
2d) Tavolo tecnico con i referenti istituzionali della Provincia in tema di politiche
attive sul mercato del lavoro. A seguito di un mio articolo apparso sulla stampa locale,
(La Nazione del 17 Maggio 2012), nel quale si poneva una riflessione ed un invito ad
investire sulle misure alternative con l'inserimento lavorativo dei detenuti, si svolto il
giorno 21/06, su richiesta dell'Assessore alle politiche del lavoro della Provincia di Pistoia,
Roberto Cappellini, un incontro presso la sede di Via TripoJi. in presenza delrAssessore
stesso, della dirigente Dr.ssa Anna Pesce e del sottoscritto. Durante l'incontro sono state
da me presentate ed illustrate alcune proposte, sulle quali poter indirizzare l'azione volta a
favorire l'inserimento lavorativo di soggetti detenuti.
1
1
a) Obiettivo nel lungo periodo (lavoro dentro il carcere). Proposta di attivare da parte della Provincia. raccordandosi
con i referenti della Casa circondariale di Pistoia, un servizio di sensibilizzazione in direzione del mondo imprenditoriale
pistoiese, azioni anche a carattere informativo su quelle che possono essete le facilitazioni previste dalla legislazione
vigente per l'assunzione e rinserimento lavorativo di soggetti detenuti, gi adottate da molle realt produttive che
operano da diverso tempo in molti penitenziari d'Italia (vedi resperienze raccolte nel libro 1/ Mestiere della Libert edito
da Altreconomfa 2011). Gli spazi del carcere di Pistoia sono veramente ristretti ma non del tutto impossibne pensare
nel tempo ad alcune piCCOlE! lavorazioni. ad esempio di assemblaggio. da far svolgere all'intemo
b) Obiettivo nel breve periodo (lavoro in esterno pre8So le aziende del territorio). Vi sono dei detenuti, che per
alcune situazioni soggettive, possono accedere all'esperienza lal/orativa esterna al carcere, attral/erso la
concessione delle misura altemative. Uno strumento essenziale per attivare il percorso la ....orativo esterno
rappresentato dalla borsa lavoro e dai tirocini aziendali. La ricaduta occupazionale per i soggetti detenuti che
usufh.tiscono di questi perClJrsi buona.
c, Obiettivo nel breve periodo (lavoro in Htemo per lavori di pubblica utilit). La stessa impostazione descritta
sopra (tirocinio aziendale f. borsa lavoro) potrebbe essere usata per far svolgere ai detenuti, in esterno al carcere, dei
lavori d pubblica utilit o denominati anche socialmente utili", senza sovrapporsi a quelle lavorazioni gi appaltate ad
aziende, tra cui le cooperative sociali, che alloro interno occupano le persone svantaggiate (art. 4 legge 381/91).
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Dopo questo incontro ne seguito un altro sempre presso la sede di Via Tripoli
prevedendo questa volta anche la presenza delta Direttrice della Casa Circondariale di
Pistoia, della Dr.ssa liliana Lupaioli (referente per i progetti area educativa del carcere), e
dei rappresentanti dell'Agenzia formativa Saperi Aperti, incaricata quest'ultima di svolgere
l'attivit formativa all'interno del carcere di Pistoia. L'incontro aveva come scopo quello di
coordinare la ripresa delle attivit di formazione professionale all'interno dell'istituto
penitenziario, dopo una pausa durata quasi due anni. l'appuntamento si concluso con
un impegno da parte dell'Ente Provincia di convocare i rappresentanti dei Comuni per
illustrare, come da me suggerito, la possibilit di inserire i detenuti in attivit socialmente
utili sulla base del Protocollo d'intesa siglato nel mese di Luglio tra !'A.N.C.1. (Associazione
nazionale dei Comuni d'Italia) e il D.A.P. (Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria).
2e) Per quanto riguarda invece la promozione d-iniziative e sensibilizzazione
pubblica, previste anche queste tra i compiti che pu svolgere il garante, credo che motto
di pi rispetto a quanto fatto fino ad oggi potr essere svolto in futuro, una volta che sar
consolidata la struttura dell'ufficio del garante, che per motivi illustrati al punto 1, ad oggi
non ancora completamente operativa. Tenuto conto di queste limitazioni si sono
comunque svolte alcune iniziative di promozione e sensibilizzazione che riporto di
seguito:
-Creazione di un sito web all'indirizzo www.garantedetenutipistoia.it. segnalato e presente
anche all'interno della rete del Ministero della Giustizia;
-Diffusione di alcuni comunicati stampa sulla problematica del carcere e sul rispetto dei
diritti dei detenuti apparsi sui quotidiani locali (presenti anche aU'interno del sito web);
-Interventi pubblici, in cui ho portato il mio contributo di riflessione e proposte sul carcere di
Pistoia, nelle seguenti manifestazioni: "Dona un libro per i detenuti" (iniziativa
promossa del Gruppo biblioteca del tribunale di Pistoia svoltasi il 29 marzo presso l'aula
penale del tribunale di Pistoia); "Riaprifeci il Manicomio" (promosso dal collettivo
S.L.E.B.EST svolto il 24 Giugno alle Ville Sberto)i di Pistoia); "Liberarsi dalla necessit
del carcere" (promosso da SEl sezione di Pistoia durante la festa del Partito il giorno 5
Settembre a Santomato); "n Diritto e la dignit non si fermano alle porte del carcere"
(iniziativa promossa dalla Parrocchia di Santomato e svoltasi nei locali parrocchiali il 22
Novembre).
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3) Proposte per l'Amministrazione Comunale in favore della popolazione
detenuta
Negli incontri che ho avuto con alcuni Assessori del Comune di Pistoia ho avanzato
alcune proposte operative d'inclusione sociale rivolte alla popolazione detenuta di Pistoia,
da poter attivare ogni anno in convenzione con ,'Ente comunale e la Direzione della Casa
Circondariale.
Riferimenti
legislativi
I Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di!
I umanit e devono tendere alla rieducazione del condannato. (art. 27"
I comma 3 - Costituzione italiana). )
Legge 35411975: Norme sull'ordinamento penitenziario e I
sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libert. '
(Art. 1)
/I traffamento penitenziario deve essere conforme ad umanit e deve
assicurare I rispetto della dignit della persona.
(Art. 15)
Il trattamento del condannato e dell'internato svolto avvalendosi
principalmente dell'istruzione, del lavoro, della religione, delle attivit j
culturali, ricreative e sportive e agevolando opportuni contatti con iiI
mondo estemo ed j rapporti con la famiglia, Ai fini del trattamento!
rieducativo, salvo casi d'impossibilit, al condannato e all'internato .
assicurato il lavoro.
~ ~ 1 n I
La finalit del reinserimento sociale dei condannati e degli internati I
deve essere perseguta anche sollecitando ed organizzando la I
parledpazione di privati e di istituzioni o associazioni pubbliche o
private all'azione rieducativa( ... )
(art. 20) l
Negli istituti penitenziari devono essere favorite in ogni modo la
destinazione dei detenuti e degli internati al lavoro e la foro I
partecipazione a corsi di formazione professionale. /I lavoro
penitenziario non ha carattere afflittivo ed remunerato
I La legislazione attribuisce inoltre all'ente locale un ruolo determinante
l
'_ nel garantire i servizi di supporto ai bisogni dei detenuti, ex detenuti e
soggetti in misura alternativa, nonch alle loro famiglie. In modo
specifico. l'art. 46 del DPR 616/1977 affida all'ente locale interventi
come le visite ai detenuti quando sono prossimi alla liberazione per
termine della pena, per facilitare il reinserimento nella vita sociale al,
-------- ---- - --'
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r----------,--- -----------il
fine di accertarsi circa il loro stato di bisogno, la ricerca di t
un'occupazione, reventuale concessione di sussidi, per curare la I
relazione dei detenuti con le famiglie, il coordinamento delle attivit
assistenziali sia pubbliche che private. I
. La legge 142190 ha poi definito il Comune come fulcro e responsabile I
della politica sociale locale. All'interno di questa tipologia di approccio, .
,il Comune si legittima e si autolegittima in quanto capace di dare
: risposta ai bisogni della comunit, secondo tre fondamentali modalit: I
il Comune rappresenta la comunit locale; il Comune promuove lo
sviluppo della comunit locale; il Comune cura gli interessi della I
comunit e in essa, anche e soprattutto, i bisogni dei soggetti deboli,
portatori di particolari istanze ed esigenze, tra cui gli stessi ex I
" I
I
detenuti, le loro famiglie, i soggetti in misura alternativa, ecc. I
f-------___+_ -----
Detenuti con sentenza definitiva residenti nel Comune di l
Destinatari
Pistoia o presso la Casa circondariale; I
- Detenuti con sentenza definitiva senza residenza, domiciliati.
nel Comune di Pistoia;
I
, ) Ex detenuti (massimo 6 mesi dopo il fine pena_) reSid_ enti 0_'1
----4 domciDati nel Comune di Pistola; J
r-- ASsistente sociale comunale di riferimento per il carcere
Azioni
(risponde alle richieste di colloquio; si rapporta e confronta con lo
ufficio educatori per condividere dei progetti possibili sulla persona;)
I mantiene i rapporti con i familiari dei detenuti individuando possibili
azioni di supporto; aiuta, dove richiesto, i detenuti nell'espletare I
Il:lcune pratiche burocratiche necessarie al percorso di reinserimento I
sociale). i
,
------
I Sostegno abitativo per i primi 3 mesi dall'uscita del carcere:
I