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Luigi Vanvitelli

Nacque a Napoli, 12 maggio 1700 a Caserta, e morì 1º marzo 1773 è stato un


pittore e architetto italiano di origine olandese. Il Vanvitelli è considerato uno dei
maggiori interpreti del periodo del Rococò; eseguì un cospicuo numero di opere
che ancor oggi caratterizzano il paesaggio di varie città italiane: a Caserta la
scenografica Reggia, alla quale il suo nome è tuttora indissolubilmente legato. i suoi
progetti, pur non risultando vincitori, furono molto apprezzati e ne rivelarono l'estro
artistico. Assurto a notorietà, fu molto attivo in centro Italia, in particolare ad
Ancona e a Roma, per poi essere assunto al servizio di Carlo di Borbone, per il quale
realizzò, a partire dal 1752, la celebre Reggia di Caserta.
Durante una delle sue licenze a Roma, Filippo Juvarra lo incontra e rimane colpito
dal suo talento nel disegno, invitandolo però ad applicarsi prevalentemente allo
studio dell’architettura. Vanvitelli collabora in qualità di apprendista
all'allungamento di Palazzo Chigi a Roma; nel 1726 diventa aiuto architetto a San
Pietro e nel 1728 riesce ad essere ammesso all'Accademia dell’Arcadia, dove la
concezione architettonica è ispirata alle forme pure e lineari delle opere antiche.

La reggia di Caserta
Inizia a lavorare al primo e importantissimo incarico: realizzare una reggia sontuosa,
come residenza estiva per i Borbone; l'opera deve essere progettata prendendo a
ispirazione il palazzo di Versailles e il palazzo dell'Escorial, ma l’obiettivo è superarli
in magnificenza Perché proprio a Caserta? L’area si rivela strategica perché
facilmente raggiungibile dalla capitale ma vicina a una città più piccola
Viene realizzata una costruzione con queste caratteristiche: 
 a  pianta rettangolare con  quattro  enormi  cortili interni;
 una facciata regolare ritmata da colonne classiche e archi a tutto sesto;
 al  centro dell’edificio  corre una  lunga galleria che collega l’entrata
principale all’ingresso del parco;
 la gallerie è intramezzata dalla  scalinata d’onore che porta al piano
superiore dotato di  1200 stanze, di una  cappella e di un teatro.
Quella che verrà considerata la più grande architettura barocca europea si
affaccia su un grande giardino all’italiana progettato dallo stesso Vanvitelli, un
parco scenografico che sfrutta la naturale inclinazione del terreno per creare
una serie di vasche e fontane alimentate da una cascata artificiale, accanto a un
viale lungo 3 chilometri.

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