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DOMANDE, domande

Antropologia culturale (Università telematica e-Campus)

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DOMANDE APERTE ANTROPOLOGIA CULTURALE

CASO DEL MANGIARE INSETTI


Il caso del mangiare insetti ha come contesto la repubblica centroafricana dove questi ultimi
rappresentano un piatto tradizionale. Questo è un caso di salienza relativa riferendosi alla
probabilità di occorrenza di un evento in un dato contesto: una UIC risulta frequente in
relazione ad una nostra esperienza personale (come ad esempio una nicchia ecologica in cui
viviamo o la cultura a cui apparteniamo). L’agente imitato in questo caso è un Gbaya che
influenza la cultura alimentare delle altre zone della cultura centroafricana ( agente imitante).
Quando una UIC diventa UEC aumenta la sua capacità di influenza.

CASO IMRAGUEN
Gli Imraguen sono un popolo di pescatori che vive in villaggi di capanne sulle coste della
Mauritiana. Inizialmente il pesce veniva pescato solo per sfamare il villaggio,
successivamente poi hanno iniziato a venderlo ai commercianti e man mano la richiesta di
pesce dal Nord è aumentata sempre di più tanto che pescherecci europei, russi e giapponesi
pescano nelle aree protette dove solo gli Imraguen potrebbero per legge pescare con le loro
reti tradizionali. Le autorità mauritiane vengono regolarmente risarcite dei danni provocati
dalla pesca industriale, ma a rimetterci sono gli Imraguen che sono ormai senza cibo.
Soukeyna Mint Ely , 39 anni, ha sposato il più ricco e influente degli abitanti del paese, ed è
la sola donna che non dipende dai pescatori e dai commercianti di pesce. Gestisce un
accampamento per i turisti e ha fondato una cooperativa coinvolgendo anche altre donne
nella produzione di tishtar (pesce essiccato in polvere) e bottarga (uova di cefalo essiccate e
salate). Sono prodotti di lusso e stanno risollevando le sorti economiche del villaggio, infatti
sempre più donne vogliono partecipare all'iniziativa ed i mariti si stanno adeguando all'idea
che una donna procuri denaro alla famiglia, sebbene vada contro la tradizione. L'UEC
secondo cui per una donna lavorare è disdicevole si sta incrinando sempre più rispetto
all'UVC opposta che viene innescata dall'esigenza di sopravvivenza.

CASO DEL FARI


Fari è indicato tipicamente per indicare la parola pronunciata dai profeti perché corrisponde
direttamente alla realizzazione dell’enunciato. La presenza di un vocabolo della famiglia di
fari , infatti funziona come indice dell’esistenza di un agente , divino o sociale, che parla
attraverso il locutore reale essendo considerato depositario di verità e di potere. Il locutore
umano, incindibile da quello divino o collettivo, ottiene la propagazione in una UIC, sia essa
una UVC o una UEC, poiché, utilizzando forme di fari, si avvale dell’autorevolezza della
cornice in cui via via si pone, a prescindere dalla valutazione.
CASO DEL FARI
Maurizio Bettini, un antropologo antichista, ha scritto un articolo sul significato del verbo
latino fari ("dire"). In latino ci sono vari termini per inidicare il verbo dire, a seconda del tipo
di agentività attribuita al locutore, cioè all'agente che si realizza come tale tramite la parola.
In questo caso il verbo stesso funziona in un certo senso da agente, in modo indipendente
rispetto all'agente reale che lo utilizza. Infatti il verbo fari non possiede una forma per la
prima persona al presente indicativo, ma solo al futuro e fari è tipicamente usato per indicare
la parola pronunciata dai profeti perchè corrisponde direttamente alla realizzazione
dell'enunciato. I Romani usavano vari termini legati a fari, come fatum per il fato e fas per la
legge divina, essi quindi presupponevano che dietro l'agente che parlava ci fosse una divinità
che gli trasferiva la propria autorità. Questo è ciò che Bettini chiama "doppia locuzione del
fari": il parlante si faceva carico di due agentività, la propria in quanto locutore presente e
quella della divinità che

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in quanto locutore principale parlava attraverso di lui. L'idea di Bettini del doppio locutore è
da rinviare alle nozioni di agente consapevole e di indice: la presenza di un vocabolo della
famiglia di fari funziona come indice dell'esistenza di un agente che parla attraverso il
locutore reale. Il locutore umano ottiene quindi la propagazione di UIC, sia essa una UVC o
una UEC.

CASO DI KOUDOU-GBAHIè/ caso del fratello morto


N.58. 4e. Nel caso di Koudou-Gbahié il parametro/i parametri dell'agentività in gioco è/sono
in un contesto di “doppia agentività” analogo a quello di FARI. Il motivo del doppio nome è
evidente, lo spirito GBAHIé si è impossessato di Koudou per svelare, attraverso di lui, la
causa della propria morte, ovvero la stregoneria. Non c’è che la figura di Koudou-Gbahié sia
quella di un profeta efficace, in grado sia di creare UVC e diffonderle fino a farne delle UEC ,
ad esempio quando porta al proprio culto un’intera comunità: sia di scalzare UEC consolidate
trasformandole in UIC .

CASO DI LENNON
John Lennon, agente imitato, quando raggiunge l'apice della sua notorietà con i Beatles,
inizia il suo percorso verso l'attivismo antibellico. Si impegna prima come radical nella
sinistra inglese, poi in quella americana e soprattutto nel movimento per i diritti civili,
pacifisti e riformisti. Sapendo che le sue parole vengono amplificate dai media, decide di
sfruttare questa sua influenza per le sue battaglie socio-politiche. Massimo controllo,
prestigio ed alta influenza, ed uso pianificato dei media lo rendono un agente cosapevole. Le
UVC da lui diffuse si sono trasformate in UEC finite negli ACI dei giovani e diventate
tradizioni.

CASO DI GIROTTO
Girotto è l'agente imitato, un contadino che abita da solo nel suo podere vicino Roncade. Egli
sopravvive grazie alle sue forze e rifiuta ogni aiuto esterno, compresa la pensione sociale in
nome della sua autosufficienza. Vive solo dei prodotti della sua terra e difende dai parenti la
sua proprietà. Nonostante la sua ottica sia stata tanto condannata quando era in vita, infatti
Girotto e le sue UVC avevano ricevuto una valutazione negativa, dopo la sua morte essa
diventa modello per gli ecologisti che sono quindi gli agenti imitanti.

CASO DEL LAVAVETRI


Nel caso del lavavetro l’agente imitato è il lavavetri mentre l’agente imitante è il bambino.
L’episodio descritto del caso culturale avviene in europa meridionale.
L’esempio riportato dal libro del prof. Guasparri può servire a chiarire l’importanza dell’atto
agentivo connesso con la sua capacità di colpire il potenziale agente imitante che vi entra in
contatto. Tale definizione si può riassumere con il termine SALIENZA: nozione che indica lo
stimolo che colpisce l’osservatore.

CASO DELLA CARNE


Nel caso della radicata UEC che fa riferimento all’imposizione coatta della carne di pesce il
venerdì si piò notare un forte indebolimento nel rito religioso ecclesiastico. Mary Douglas fa
notare come questa imposizione venisse violata da tutti i cristiani determinandone la sua
eliminazione. In tal caso da un’UEC si passa ad UVC . in seguito a ciò aumentano anche i
mangiatori di carne che sono gli agenti di questa ex UEC

CASO DELLA MESSA


Nel caso del cambiamento della messa in latino a quella in italiano si tratta di una UVC

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passata immediatamente a UEC e imitata grazie ad una influenza coatta. L’indicalità legata
allo stile di vita e alla sua ripetitività quotidiana ha avuto la meglio su quella connessa
all’omaggio alla divinità, nonché all’istituzione che per i cattolici la rappresenta. Da UEC che
era, il rito in questione è divenuto una UVC “uscita”, le cui tracce rimangono visibili-ad
esempio nei ristoranti o nelle messe scolastiche italiane che offrono pesce il venerdì.

CASO DEL BLUE JEANS


Nel caso dei blue jeans la nozione teorica che risalta maggiorente è: i blue jeans
rappresentano il trionfo del modello consumistico -edonista e globalizzato che caratterizza in
larga misura l’occidente proprio a partire dagli anni 80. la diffusione dei blue jeans negli anni
80 rappresenta una vera e propria UVC . successivamente, da agenti consapevoli quali sono
le aziende mirano a rafforzare la vendita di questo capo, incoraggiando l’acquirente
femminile ad imitare gli agenti che indossano i blue jeans. Con questo atto agentivo si
determina un passaggio da UVC a UIC. Sul piano del contenuto, nella società
contemporanea, l’indicalità della UIC-abito, nell’analogia tra le retitudine morale e la riga dei
blue jeans (prodotta da una cura maniacale nella stiratura e inamidatura che li rende straight,
cioè “retti/dritti”, come chi li indossa) appare piuttosto chiara.

CASO DEL VELO NELLA RIVOLUZIONE ISLAMICA /jilbab)


Nel caso del velo nella rivoluzione islamica la UIC imitata consiste in una UEC
vestimentaria-imitata che costringe le donne iraniane ad indossare il velo. Nel caso di Naniek,
atto agentivo è dotato di un alto controllo del proprio volere: indossare il velo diventa una
scelta personale. Se l’atto agentivo delle donne iraniane è UEC quello di Naniek si configura
in un UVC che sta rientrando. L’immagine ideale della donna islamica si trova in Indonesia
del nuovo ordine.

CASO DELL’EURO.
L’UVC relativa alle monete in Europa i primi anni Duemila produsse una UVC che fu
immagazzinata e propagata all’interno della generazione che visse quel cambiamento.

CASO DELLA JILBAB

CASO DEL CREATORE DI MODA.


In seguito all’elezione di Evo Morales, il primo indio residente è stata imposto nella
campagna elettorale dello stesso un riscatto economico-sociale degli indios: quest’ultimo è
simbolicamente realizzato attraverso una UVC-abito come la chompita presidential.
La chompita è un maglione a righe di lana con colori vivaci che si oppone alla UEC giacca
cravatta simbolo del potere dei discendenti dei coloni spagnoli. In un quadro di antagonismi
ad assecondare un meccanismo di dibattito politico mediatizzato si collocano le creazioni di
Ingrid Holters. Al controllo degli agenti che comprandole, andranno ad imitare le sue
creazioni la Holters sceglie di legare un indicalità multietnica ispirata alla decostruzione delle
barriere interculturali e dal superamento delle etnicizzazioni razzializate attraverso le quali gli
spagnoli controllavano gli indigeni e il loro territorio. Il caso succitato del creatore di moda ,
gli agenti si trovano in Bolivia.

CASO DEL PAGNE BENINESE


Il pagne è un tessuto di fibre sintetiche nelle zone centro occidentali del continente africano.
Il caso studiato si concentra nel Benin dove il pagne viene lanciato direttamente dagli agenti
consapevoli che costituiscono la sua filiera commerciale. Da notare che la forma del tessuto
costituisce il tratto saliente della UVC-abito. Il pagne è chiamato lapaiz du bon heur e la

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nozione del tessuto vive di vita propria in quanto può condizionare l’agente che lo indossa e
il ruolo che interpreta nel tessuto sociale, attraverso un’indicalità non solo emica, ma anche
esplicita. Le prime donne africane arricchitesi nel commercio di pagnes europei si
presentavano al mercato in mercedes benz diventando detentrici di un marchio proprio. Resta
il fatto che gli agenti consapevoli creano altre UVC che diventano successivamente UIC
importate o indigene.

CASO DELLA FESTA PER L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DEL FRATELLO

CASO DEL KATHOEY


Il caso del kathoey ha come contesto la Tailandia dove avviene l’accentuazione la differenza
binaria di genere. In Tailandia il proprietario di una ferramenta difficilmente assumerebbe un
commesso kathoey : il mancato assorbimento del transessuale da parte del proprietario del
negozio mostra che anche l’uniforme, come UEC, indice dell’accettazione dell’influenza
dell’agente consapevole, potrebbe rivelarsi insufficiente a nascondere l’identità sessuale.
L’uniforme che il kathoey dovrebbe indossare nel negozio della ferramenta sarebbe quella
maschile, smorzando così la sua identità sessuale. Invece qualora un kathoey indossasse una
divisa universitaria femminile, la UIC –abito lo metterebbe a suo agio il suo corpo anche se
contemporaneamente nega la sua omosessualità. Ovviamente nel caso della divisa
universitaria subentra una UVC vestimentaria : solo l’élite cittadina può iscriversi ad
università private e quindi portare la divisa.

CASO POLO POLITICHE


Il caso delle polo politiche ha come contesto la Tailandia che offre un esempio significativo in
cui l’agentività elaborante di una UIC abito si può presentare. La polo rossa è divenuta la
divisa delle rivendicazioni democratiche delle classi rurali. Sono le polo rosse a dominare il
nord-est del paese e il rosso rappresenta il colore della domenica in tailandia in opposizione
al colore giallo che rappresenta il lunedì. Le polo gialle fanno riferimento al primo giorno
della settimana poiché coincide con la nascita del re (polo monarchiche). L’agentività virtuale
delle due UIC abito è in grado di attribuire all’agente che le indossa, una classe uno status
una ideologia. I casi THAI avvalorano l’ipotesi che una UIC- abito attivi comunque la
propria agentività elaborante lasciando più o meno spazio all’uno o all’altro dei due.

CASO DELLA DIVISA NASCOSTA


Prendiamo l’esempio dei luoghi di lavoro nella realtà italiana e dei loro codici non scritti in
materia di abbigliamento. I lavoratori sanno che bisogna scegliere bene tra gli UIC abito
offerti dalla società e normalmente in un’azienda si tende ad imitare il capo che risulta quindi
essere l’agente consapevole. Questo porta di volta in volta e a seconda dei casi la creazione di
nuove UVC.

CASO DELLA CHOMPITA PRESIDENTIAL


In Bolivia nel 2006 Evo Morales è stato eletto presidente ed è stato il primo indio presidente
della repubblica. Egli appartiene al gruppo indios degli Aymara, come anche il ministro della
giustizia Morales il quale durante la campagna elettorale si è fatto portavoce del riscatto
sociale degli indios attraverso una UVC abito come la chompita presidential. Si tratta di un
maglione a righe che ricorda l’aguayo (una coperta di lana dai colori vivaci usata dagli
indios), che si oppone alla UEC giacca-cravatta simbolo del potere dei discendenti dei coloni
spagnoli (blancos). Qui si colloca la stilista Ingrid Holters la quale sceglie di creare modelli
multietnici dal taglio europeo decorati con i motivi Aymara attirandosi così molte minacce.

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CASO HOLTERS

CASO DELLA PAGRI


La pagri è una divisa militare che garantisce l’identità di un gruppo sociale. In particolare la
UIC nasce da un atto agentivo di allo-ascrizione fortemente consapevole in un’ottica
subordinante ben diversa da quella boliviana. Nel XIX sec. i SIKH arruolati dagli inglesi
hanno come indice istintivo un turbante, da qui la pagri diviene UEC per influenza coatta.

CASO DEL KHADI


Negli anni Ottanta il filo pregiato veniva importato da Manchester in India, producendo capi
adatti ad un certo tipo di estrazione sociale. Gandhi lottò contro questo sistema di schiavitù
tessile-europea ed invitò la popolazione indiana ad indossare nuovamente il khadi , l’abito
lungo tipico indiano. Questo dimostra l’evoluzione diacronica delle UIC-abito sullo stesso
corpo di Ghandi : dalla giacca e cravatta si passa ad un lenzuolo privo di colori sgargianti che
rappresenta in pieno la libertà di scelta. D’ora in poi quelli che non si potevano permettere il
cotone di Manchester ora possono produrre in India i khadi più pregiati capovolgendo
totalmente la situazioni da UIC-Abito ad UVC stoffa. Con la propria influenza Gandhi
costruisce una cornice in grado di spingere all’imitazione culturale della khadi e
contemporaneamente alla sua diffusione condivisa, elevandola ad agente elaborante di una
nuova identità.

CASO DELLA VALLE DELL’OMO


I Nyanganton sono una delle popolazioni agropastorali del Sudovest etiopico nella Bassa
Valle Dell’Omo , al confine tra il Kenya e Sudan. Presso di loro è tipico, durante eventi rituali
come ad esempio la pace con i Kara nel 2009, dipingersi il corpo reciprocamente di bianco o
ocra formando delle strisce geometriche. Tracciandosi le strisce decorative reciprocamente si
determina un imitarsi vicendevole ( UIC)facendo risultare ancora più concentrato il rapporto
tra agente virtuale ed agente reale, tra corpo sociale e corpo individuale. In questo esempio
l’agentività elaborante della UIC –abito , accentua il potere di ciscun membro del gruppo
senza far emergere nessuno, rispettando le differenze sociali rilevanti.

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