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Violenza contro le donne – Conoscerla per combatterla

2a edizione – 20/04/2022

Laura Terracciano – Avvocata presso il Numero rosa


1988
La violenza di cui si occupano è quella che si sviluppa all’interno delle
mura domestiche e nell’ambito di qualunque relazione affettiva. Fenomeno
che nel corso degli anni si è acuito e al tempo stesso ha trovato il coraggio
delle donne di denunciare. La violenza non è solo quella fisica, frutto di
aggressioni e lesioni fisiche (calci, pugni, spinte, lanci di oggetti, tentativi
di strangolamento), violenza sessuale o tentativo di violenza sessuale,
apprezzamenti sessuali non desiderati, sfruttamento del traffico sessuale,
coercizione fisica, stupro, tentato e non, abusi sessuali.
Violenza psicologica è un atteggiamento che mira a denigrare e rifiutare il
modo di essere dell’altro soggetto, applicando strategie di isolamento, di
intimidazione (insulti, derisioni, controllo eccessivo, minacce,
allontanamento dalla rete sociale e familiare)
Violenza economica: donna economicamente dipendente dall’uomo,
privata della sua autonomia, con il boicottaggio del suo lavoro fuori da
casa.
Stalking
Bullismo e cyber bullismo
Violenza assistita (aggravante): violenza domestica che consiste nel
sottoporre un minore alla violenza verbale, fisica su un genitore da parte
dell’altro. Quando questa violenza è ripetuta, essa compromette la crescita
e il benessere del minore, che rischia di sviluppare comportamenti violenti
in età adulta. Vedrà la violenza come strumento relazionale nei rapporti di
coppia. I figli maschi che hanno assistito a violenze sulla madre diventano
più facilmente degli abusanti in età adulta. La violenza assistita è
sottovalutata all’interno del nucleo familiare, malgrado esistano
definizione precise di questa violenza. Sviluppo disfunzionale del minore.
Gruppi di auto-mutuo aiuto: solidarietà e aiuto in vari settori della vita.
Validissimo aiuto per le donne.
Molestie sessuali nell’ambito lavorativo/scolastico/universitario e in ogni
altro luogo di vita.
Minimo 6 mesi - massimo1 anno in casa rifugio, rinnovabile per un altro
anno in caso di estremo pericolo  case di semiautonomia  uscita
Requisito per entrare in casa rifugio: denunciare
_____________________________________

Aspetto medico: ginecologia della violenza


La violenza sulle donne comporta un grave danno alla qualità della
vita delle donne, che si isolano, che non riescono a prendersi cura di sé
stesse, dei figli (in caso di madri), che non riescono ad essere
economicamente autonome.
Non ci sono training formativi nei corsi di laurea e nemmeno nelle
scuole di specializzazioni in merito alle violenze di genere. Grande
lacuna di infermier* dottor* e ginecolog*, anzi proprio del sistema
scolastico e universitario.
Tempestività del Codice Rosso – restringere i tempi di reazione
dell’ordinamento e delle indagini preliminari. 21 articoli. I primi 3
intervengono sul codice penale: polizia giudiziaria immediatamente
riferisca al pubblico ministero l’accaduto. Entro tre giorni, quest’ultimo
deve ascoltare la persona offesa. In questo caso, ci sono dei termini
essenziali: immediatamente anche in forma orale – entro 3 giorni. Articolo
4: che riguarda il soggetto attivo  tutela della persona offesa.
Art. 10: revenge porn  il mero invio, consegna o
diffusione/pubblicazione non consensuale di materiale pornografico
costituisce reato.
Art. 12: sfregio  deformazione del viso o di altra parte del corpo che il
soggetto attivo arreca a quello passivo. Lesioni permanenti.
Art. 15: utilizzo del braccialetto elettronico  azione cautelare
Quella del Codice Rosso è, tuttavia, un’evoluzione non ancora sufficiente
per prevenire e/o contrastare la violenza di genere.

 Caso donna che viene minacciata e costretta a rapporto sessuale dal


partner. Denuncia a settembre 2012  aprile 2013 la donna viene
ascoltata  nessuna misura cautelare nei confronti dell’abusante 
novembre 2013 lite con il partner, trovato con intossicazione
alcolica. Nonostante tutto, ennesima richiesta d’aiuto, l’uomo viene
dimesso e identificato in giro per il quartiere completamente ubriaco.
Due ore più tardi, l’uomo torna nell’appartamento e aggredisce la
donna con un coltello da cucina. Interviene il figlio e il padre lo
accoltella. Nel tentativo di fuggire, la donna riporta numerose ferite e
resta a terra. La polizia arriva e solo lì viene arrestato. Ergastolo per
omicidio, tentato omicidio, maltrattamenti contro moglie e figlio e
detenzione d’arma. La donna ha fatto ricorso alla Corte Europea.
 Vanificato ogni effetto della denuncia/querela della donna.
 Il problema è anche di natura procedimentale.
 Manca la verità processuale. Non si arriva a condanna. Non si arriva
a giustizia.

Il Codice Rosso ha apportato tante novità, anche se non sufficienti. La


testimonianza della donna vittima di violenza fatta al pm non costituisce
fonte di prova durante le indagini preliminari secondo il Codice Rosso.
L’incidente probatorio (molto utile e da effettuarsi nel minor tempo
possibile e che sia anche obbligatorio - Carta di Noto) può essere richiesto
solo dal pm (che non è obbligato per x motivi) o dal difensore
dell’imputato e NON dalla persona offesa. Si dovrebbe consentire
all’avvocato della persona lesa di richiedere l’incidente probatorio e non
considerarla un mero postulantes. Con tempi lunghi verrebbe meno
l’attendibilità della testimonianza e un notevole lasso temporale prima che
inizino le udienze potrebbe portare ad un’ingiusta assoluzione
dell’imputato.

Convenzione di Lanzarote: il minore dovrebbe essere ascoltato subito e il


minor numero di volte, altrimenti potrebbero essere
Carta di Noto e Convenzione di Lanzarote non trovano sempre attuazione,
in quanto non obbligatorie.
La fase delle indagini è fondamentale in quanto avrà ripercussioni nella
fase del processo.
Solo in caso di vulnerabilità, tra l’altro, si può richiedere incidente
probatorio (come si distingue tra una donna in stato vulnerabile ed una che
non si trova in stato vulnerabile? Qual è il metro di giudizio di
vulnerabilità? Come si motiva la vulnerabilità? Qual è il criterio oggettivo
per individuare e stabilire la vulnerabilità della persona lesa??)
La donna viene sentita dopo mesi/anni, in dibattimento, davanti al
probabile violentatore e viene a subire le domande del difensore (principio
di contraddizione). Il processo è da un punto di vista psicologico molto
difficile per la vittima. La vittima potrebbe sentirsi ulteriormente
minacciata e inibita.

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