Sei sulla pagina 1di 2

Violenza sulle donne

Si è scelta la data del 25 novembre per la giornata sulla violenza sulle donne per ricordare 3 sorelle
coraggiose, le sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), assassinate brutalmente il 25 novembre
del 1960 da mandanti del dittatore Trujillo, il dittatore che sottomise la Repubblica Dominicana tenendola
nel caos per più di 30 anni in uno dei regimi più sanguinari dell'America Latina. Le sorelle Mirabal avevano
tentato di contrastare il regime di Trujillo e, per questo, furono assassinate.

A partire dal Medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri la violenza sessuale iniziò ad essere considerata un
crimine In effetti, la piena volontà di reprimere il fenomeno dello stupro anche dal punto di vista legale è
piuttosto recente (e passa anche dai movimenti di emancipazione delle donne, come il movimento dei
diritti civili e per il diritto al voto femminile), e persino negli scorsi anni ci sono volute manifestazioni
pubbliche ed opere di sensibilizzazione per portare il tema del femminicidio all'attenzione nazionale, come
ad esempio le grandi manifestazioni pubbliche,0ccorre ancora più sensibilizzazione e cultura per
combattere quello che è il dramma più odioso del nostro presente.

È “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una
sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione
arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le
donne.

Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a
quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che
riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.

La violenza psicologica si manifesta in forma indiretta, ad esempio mediante comportamenti, come non
ascoltare, fraintendere volutamente, minacciare lesioni o vendetta, disprezzare la partner, trattarla come
una domestica, intimorirla, colpevolizzarla, offenderla, controllarla e/o isolarla.

Lo stalking e' il comportamento persecutorio messo spesso in atto quando la donna cerca di allontanarsi da
una relazione violenta. Il maltrattatore perseguita l’ex-partner seguendola negli spostamenti, aspettandola
sotto casa, al lavoro, telefonandole continuamente a casa, in ufficio, sul telefonino. Gli effetti possono
essere devastanti: viene minato il senso dell’autonomia e dell’indipendenza della donna facendola sentire
“in trappola”; molte donne riportano anche disturbi del sonno, difficoltà a concentrarsi fino ad arrivare, nei
casi più estremi, a depressioni.

La violenza fisica si esprime in un’aggressione diretta contro una persona, ad esempio mediante spintoni,
tirate di capelli, schiaffi, pugni, ferite con un coltello, fino all’uccisione in casi estremi.

La violenza sessuale definisce ogni atto sessuale attivo o passivo, imposto alla vittima mediante violenza
fisica, minacce o abuso di autorità.

La legge contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli,
proteggere le vittime. Troppo spesso le donne vittime di violenza si sentono sole, convinte che nessuno
possa capire o, peggio, aiutare. Ma non è così: l’obiettivo della giornata contro la violenza sulle donne che
ricorre oggi è porre sotto i riflettori il fenomeno e far sì che sempre più persone conoscano le radici e la
profonda gravità del problema. E infine, almeno, ci riflettano sopra. Nessuno è di fronte alle donne più
arrogante, aggressivo e sdegnoso di un uomo poco sicuro della propria virilità. La violenza non è
forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla. Ogni
volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne

Potrebbero piacerti anche