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INTERVENTI TECNICI PUNTUALI si assicurano che il prodotto sia buono e che il ritmo sia
adeguato: sono specifici, e mostrano che la riproduzione è sottoposta a manipolazione
tecnica che si userebbe per altri processi lavorativi. Processo riproduttivo va dal
concepimento all’allattamento compreso, fino allo svezzamento.
1. ricerca del momento fertile: nell'Ottocento non si aveva chiarezza sull’ovulazione,
si pensava intorno al periodo mestruale anche in altre popolazioni. Individuare il
momento può portare il coito a diventare un atto tecnico di inseminazione, una
gestione più efficace della riproduzione. Operazione precisa nel momento opportuno.
2. intervento sulla frequenza riproduttiva: l’organismo materno impegnato
nell'allattamento tende ad avere un periodo in cui non avviene l’ovulazione. Gestire
l’allattamento, persona, modalità e durata secondo il capofamiglia. Si ha quindi una
specializzazione della macchina riproduttiva. Ridurre allattamento accelera la
possibilità di un altro figlio (Borghesi fiorentini, contratto tra uomini. Lavoratrici seta di
Lione). Smetti di allattare, maggior esposizione a rischio gravidanza.
3. la scelta del prodotto: da sempre il prodotto “buono” è il maschio. Questo ha
prodotto a eliminare in parte (alla nascita, dopo, con varie forme di incuria) il prodotto
di scarto, la femmina. Ecschimesi: infanticidio selettivo incideva sulla composizione
della popolazione. Infanticidio di gestione principalmente maschile. Donne peso
inutile. Uccidere abbrevia tempi di rimessa. Aborto, Cina.
FORME DI SEPARAZIONE FRA SESSUALITA’ E RIPRODUZIONE: la sessualità è indipendente
dalla procreazione. La specializzazione della sessualità femminile è introdotta in una
sessualità che è di per sé molteplice. Come allora si riduce alla riproduzione? C’è una
separazione socialmente elaborata, si parla di gestione orientata approfondita e
istituzionalizzata. Gli interventi attuano un condizionamento e una manipolazione integrale
dell’organismo psico-fisico femminile. Canalizzazione esclusiva verso una pratica
eterossessuale, verso una sessualità riproduttiva.
1. divisione tra categorie di donne: parliamo sempre di sessualità di servizio*.
Separazione tra sessualità riproduttiva e non riproduttiva che riguarda solo le donne,
divise in base al servizio riproduttivo o di piacere. Dal matrimonio, dalla vita della
moglie si esclude il piacere sessuale fin dai Greci. A Roma per la sessualità maschile
tutto è strumento di piacere passivo: essere attivo è essere un uomo, quale che sia il
partner passivo (Ribeiro, Bianchezza e Mascolinità). Cristianesimo parla di repressione
del piacere avvicinando l’umanità alle specie meno evolute. Non sopprime la
specializzazione nella prostituzione: rimane una sessualità di servizio, che canalizza
la sessualità extra coniugale e fa in modo che resti conforme alla natura (controllo
dell’omosessualità e libertà delle prostitute).
2. separazione tra età della vita: in molte società l’apprendimento delle regole
sessuali si applica in forme e luoghi appositi (ghotul, Muria, tsarance hausa). Si
educano le ragazze alle buone maniere sessuali, si esercita la sessualità dei giovani
con molteplici relazioni. In confronto al taboo della sessualità in occidente (anche
etero o masturb) potrebbe sembrare libertà, ma rifiutarsi è un crimine punibile.
Apprendistato che contiene l’esprimersi, l’innamorarsi, ma indirizza comunque verso
una forma unica.
CAP. 3 - MANI, STRUMENTI, ARMI: Rottura con l’orizzonte teorico classico per quanto
riguarda la divisione del lavoro tra i sessi. Levi Strauss, Leroi Gourhan ecc. basano le loro
idee sul concetto di RECIPROCITA’ E COMPLEMENTARITA’ tra i generi nel lavoro, quindi
parlano di eguaglianza funzionale, di divisione equilibrata e naturale dei compiti. Si è parlato
e si parla di “limitazioni naturali” delle donne, gravidanze e cura dei bambini. Il Monopolio
degli strumenti-armi ha importanza decisiva nei rapporti tra uomini e donne, perché è
monopolio della forza. Le donne continuano a fornire lavoro, con massimo impegno di tempo
e energie, con mezzi di minor rendimento produttivo + lavoro domestico + riproduzione. Alle
donne è negato di estendersi al di là del proprio corpo, e vengono usate in quanto corpo. Si
limita il loro movimento (abbigliamento, clausura, educazione, menomazione - legatura dei
piedi, mutilazioni sessuali ecc).
MURDOCK E PROVOST, ANNI 70: studio su 185 società prende in considerazione 50 attività
tecnologiche; ci sono attività solo maschili, ma non esclusivamente femminili. Vediamo che i
lavori spiacevoli delle donne venivano fatti anche dagli schiavi (MAORI), mentre agli uomini
erano riservati i lavori più eccitanti. Il grado di partecipazione femminile deve tener conto
delle responsabilità di cura dei bambini. SWINGING ACTIVITIES sono attività che tendono a
diventare maschili positivizzandosi.
! Basandosi sullo studio di società di caccia e raccolta legge la divisione sessuale come
luogo in cui si basa la dipendenza delle donne dagli uomini per il sistematico
sotto equipaggiamento, gap tecnico delle donne, non per natura o biologia.
! il monopolio di certe attività chiave è fondamentale per assicurare agli uomini il
controllo degli strumenti di produzione + utilizzazione globale dell donne.
! lo scambio sessuo economico trova la sua piena attuazione attraverso la divisione
sessuale del lavoro.
! In agricoltura come in altri campi il lavoro femminile può svilupparsi e avere conoscenza
e creazione solo fino all’introduzione di mezzi meccanici più complessi il cui accesso è
impedito alle donne.
! divisione delle materie prime
! gli STRUMENTI MASCHILI sono sia strumenti che armi + sono sia per la fabbricazione di
altri strumenti che per la produzione. Sono il primo limite al lavoro femminile. Le donne
continuano a fornire lavoro a mano nuda, con il massimo impegno di tempo-energie,
continuando lavoro di produzione, per il lavoro domestico e di riproduzione. Non sono solo
limitate al loro corpo (senza possibilità di estenderlo), ma sono usate in quanto corpo.
Elementi che limitano il movimento e l’uso pieno del proprio corpo: dall’abbigliamento
all’educazione, alla clausura all’impedimento al viaggio, fino alle forme di menomazione.
DITA TAGLIATE: Dugum Dani, Nuova Guinea. Nei riti funebri si tagliano dita alle bambine
imparentate col morto; taglio fatto con criterio per permettere loro di essere comunque
produttive, tanto non usano utensili maschili complicati.
Tabet non si pone la domanda “CHI FA COSA?”, ma “CHI FA CON CHE COSA?” Pone
l’attenzione sugli strumenti, non sulle attività, chiedendosi che cosa usano gli uomini e che
cosa le donne. Le donne usano gli strumenti più semplici di ogni società e non hanno
accesso agli strumenti più potenti (armi). La caccia è considerata più prestigiosa nonostante
il lavoro delle raccoglitrici sia spesso più importante per la sopravvivenza del gruppo (es: ).
Perché? Perché le armi hanno un valore strategico, ovvero il controllo delle risorse e
delle persone. Con l’evoluzione tecnologica l’essere umano non è definito o limitato dal
corpo fisico, si parla quindi di un sesso che ha possibilità di estendersi con gli strumenti e
uno (donne) a cui è stato limitato l’equipaggiamento. Anche dove l’apporto produttivo delle
donne è il più considerevole le donne hanno a disposizione strumenti rudimentali e non
specializzati, operazioni a mano nuda ecc.
LA RACCOLTA: mano nuda, oggetti semplici (bastoni, taglio, contenitori). Formiche da miele
per indigeni australiani: bastone e vassoio usati per scavare la terra insieme alle mani.
Uomini hanno altro equipaggiamento: asce, coltelli, scudi, lance, boomerang. Livello
qualitativamente diverso dal bastone. !KUNG, Africa del Sud: alle donne è proibito toccare
archi e frecce perché mettono in pericolo il successo della caccia, nulla impedisce agli
uomini di raccogliere anche se è mansione tipicamente femminile. Donne raccolgono,
portano acqua e legna, costruiscono capanne. Uomini hanno maggior equipaggiamento e
conoscenza nelle materie prime. YAMANA, TERRA DEL FUOCO: donne raccolgono
molluschi, ricci, granchi e pesce. Agli uomini è riservata la grande caccia e la costruzione
delle canoe, che sono tenute e guidate da donne. Sostentamento dipende da donne, ma gli
uomini sono il gruppo dominante. Perché? Perché possiedono strumenti che controllano
materie e persone. Le donne hanno solo bastoni e sono investite da lavori continui, senza
riposo, compresa la cura dei figli. Gli uomini hanno diritto a ore di riposo. ATTIVITA’
MASCHILE presentata come cliché: stancante, fisico, coraggio, per giustificare il riposo che
alle donne con i loro lavori monotoni non è permesso.
LA CACCIA: sempre maschile; caccia a piccoli animali terrestri fa parte delle swing activities;
le donne cacciano in battute collettive (ESKIMO, NATIVI AMERICANI CHEYENNE ECC) le
donne corrono abbaiando, spingendo gli animali nelle direzioni giuste), a mani nude o con
strumenti rudimentali (frecce punta arrotondata per stordire gli uccelli): ripetono gli schemi
più arcaici di caccia limitata a animali immaturi, dormienti, lenti, malati. NATIVI NORD
AMERICA: alcune donne cacciatrici, presenze individuali e rare, hanno peso nella loro vita.
Hanno gli strumenti adatti, e si occupavano di caccia “proprio come gli uomini” solo prima
del matrimonio o negli intervalli tra un matrimonio e l’altro: la coppia uomo-donna non è
concepibile, la donna guerriera è socialmente un uomo e vive con altre donne.
LA PESCA: campo di rilievo particolare perché il processo dalla fabbricazione dello
strumento al suo uso sarebbe controllabile dalle donne dato che gli strumenti possono
essere prodotti con materiali di uso comune femminile. Si parla comunque di attività “quasi
maschile” perché ci sono due partizioni fondamentali ma di valore: quella tra uso o meno
delle armi e quella tra uso o meno delle imbarcazioni. Limiti dell’attività delle donne nella
pesca (strumenti di caccia e imbarcazioni complesse) fanno della pesca un’attività quasi
maschile. OCEANIA, ISOLE SALOMONE: l'imbarcazione è mezzo essenziale; l'uomo pesca in
mare aperto, la donna con la rete sulla scogliera. BUKA, PAPUA N.G.: le donne pescano
quotidianamente ma con mezzi incomparabilmente più poveri di quelli maschili; uomini
hanno rete, lenza e canna, aquiloni, trappole, veleno, lancia. Le donne a mano nuda, o con
cesto e retino o pesca a buffetto. SCAMBIO DI SESSO PER PROTEIN ANIMALI ha larga
diffusione tra le popolazioni di cacciatori raccoglitori; AMAZZONIA, MEHINAKI: pesce
riservato agli uomini, moneta di scambio per servizi sessuali.
L’AGRICOLTURA: in questo caso c’è agricoltura femminile e zappa e maschile e aratro.
Organizzazione del lavoro in cui le principali attività sono svolte da uomini e donne insieme.
Non c’è, abbiamo detto, un lavoro solo femminile se non quello riproduttivo e di cura dei figli.
In agricoltura come in altri campi il lavoro femminile può svilupparsi e avere conoscenza
e creazione solo fino all’introduzione di mezzi meccanici più complessi il cui accesso è
impedito alle donne. LAVORO MASCHILE: visto come azione eroica, potente, coraggiosa,
come gara. Contrapposizione e differenziazione di ruoli sessuali, lavoro e strumenti. La
maschilizzazione delle attività e degli strumenti. Aratro e il suo monopolio maschile marcano
il limite dell’equipaggiamento delle donne, del lavoro che possono svolgere, delle ricchezze
che possono accumulare.
ALTRE ATTIVITA’: preparazione del cibo, tessitura, ceramica, prevalentemente femminile.
Con l’introduzione di nuove tecniche, passa in mano maschile. Lavoro specializzato è per gli
uomini. CERAMICA: fatta a mano senza il tornio è femminile; con la ruota è maschile, il tornio
dà rendimento più alto e costante per questo non è in mano alle donne.
CAP.4 - LA GRANDE BEFFA: Torniamo al primo capitolo. Con lo scambio sessuo
economico ci troviamo di fronte a questa GRANDE BEFFA, basata sul più solido e duraturo
rapporto di classe, quello tra donne e uomini. Questo rapporto è basato sulla divisione
sessuale del lavoro, l’accesso differenziato alle risorse, il gap tecnico, le differenze salariali e
il lavoro domestico gratuito delle donne.
LE DONNE forniscono una quantità di lavoro sproporzionata; questo sovrappiù di lavoro
permette agli uomini di:
1. accumulare risorse, con conseguente concentrazione di ricchezze agli uomini che
dà loro il diritto al servizio sessuale delle donne
2. accesso a tempo libero, determinante per conoscenza e creazione
E’ questo lavoro delle donne che rende possibile lo scambio sessuo-economico, che è un
continuum cerniera del rapporto di classe. Sistema che unisce sfruttamento economico,
oppressione sessuale e limitazione della conoscenza. Il lavoro di produzione e riproduzione
delle donne scompare, diventando naturale, e dominazione e sfruttamento appaiono legati
alle condizioni naturali e biologiche.