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Istituto Istruzione Superiore G.

Vallauri Fossano 13/12/2021


Francesco Giordanengo 3 A MEC

tema di italiano
traccia:
Utilizzando il primo articolo (Violenza sulle donne: femminicidi aumentati del’8% nel 2021, di
Felicia Buonuomo) traccia un quadro sintetico della situazione relativa alla violenza sulle donne
così come delineata dall'Osservatorio Diritti. Quindi, utilizzando il secondo articolo (Violenza sulle
donne, dove abbiamo sbagliato ecc.. di Alessia Ripani), individua lo schema argomentativo della
professoressa Calloni, individuando la tesi, l'antitesi, gli argomenti a sostegno, le conclusioni e i
suggerimenti offerti dalla studiosa.

La violenza sulle donne

Riassunto del articolo“la violenza sulle donne: femminicidi aumentati


del 8% nel 2021”.
La data del 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Secondo alcuni
dati, da fonti autorevoli, si può capire che sono in aumento i femminicidi da commessi da partner o
ex. Secondo UNFPA (United Nations Population Fund ) agenzia del ONU che si occupa della
emancipazione delle donne e della equalizza stimano che una donna su tre sarà soggetta a fatti
spiacevoli nella sua vita. È stato deciso il 25 novembre perché e il giorno in cui sono stati ritrovati i
cadaveri di tre sorelle con segni di tortura perché considerate oppositrici del regime della repubblica
Domenicana.
Nel 2021 sono aumentati i casi di femminicidio rispetto al anno precedente in Italia circa del 7%,
con esse anche le chiamate al numero verde 1522 sia via chat che per via telefonica, facendo un
confronto dei dati si può intuire quanto sia stato difficile il lockdown per le donne vittime di
violenza impossibilitate a chiedere aiuto al esterno.
Ma il problema della violenza sulla donne non colpisce solo l'Italia ma anche gli altri stati come nei
pesi bassi nel quale secondo alcune ricerche il 4% sopra i 16 anni e stata vittima di violenza
domestica, minaccia di morte e violenza fisica. In Francia invece più o meno la metà delle donne
uccise aveva già denunciato il compagno per violenza.
Un altro fattore importante è la custodia dei figli quando la madre e vittima di violenza domestiche
da parte del marito, che ciò potrebbe influenzarlo, in alcuni paesi si cerca di mantenere il nucleo
famigliare lasciandolo ai genitori biologici mentre in altri si prova a darlo in adozione valutando i
comportamenti dei nuovi genitori.

Individuare lo schema argomentativo della professoressa Calloni del


articolo:Violenza sulle donne dove abbiamo sbagliato:”così
leggendo sentenze vedi morire lentamente le donne”.
Nel intervista fatta alla professoressa Calloni come prima tesi da discutere per diminuire il tasso di
violenza sulle donne è quella di analizzare i pregiudizi e le radici delle violenza che impediscono il
concreto riconoscimento altrui, della formazione continua e della comunicazione rispettosa. Ma
sopratutto bisogna anche indagare sugli errori per conto delle vittime, dei figli e di loro cari. C'è un
metodo che si chiama: “Domestic Homcide Reviw”(DHR), il quale potrebbe aiutare a comprendere
meglio come evitare i casi di violenza domestica.
A sostegno di questa tesi la intervistata dice che è un metodo già in uso nel Regno Unito, esso serve
a valutare gli errori commessi nel salvaguardare la vittima, Però esso deve individuare le
circostanza che hanno determinato la morte di una persona di sedici o più anni, causata da violenza
o di negligenza da parte di una persona legata intimamente con la vittima o un suo parente. Essa
serva anche a fare giustizia alle vittime che non sono sopravvissute al di là del verdetto della
giuria,ed anche per dare delle riposte alla famiglia o hai loro cari. Anche servire ai professionisti ed
enti locali di protezione i quali possono imparare dal caso esaminato così che possano proteggere
delle possibili future vittime.
Invece la dottoressa ha notato anche che le cause che ne portano la morte sono quasi sempre gli
stessi ovvero che non si è rivolta a nessuno, non aveva provato a denunciare l'aggressore , ma anche
una mancanza valutazione da parte degli organi competenti. I principali problemi sono sotto il
profilo della strutture del sistema e nella carenza di interventi, sia dal punto di vista della vittima
che non aveva ne aiuto ne le informazione necessarie.
Un altro punto trattato e quello che il femminicidio e sempre annunciato da dei segni contraddistinsi
come una escalation di violenza fino ad arrivare al omicidio, minacce e ritorsioni. Ed a questi si
devono bloccare prima che arrivino al culmine. Calloni mentre leggeva le sentenze leggeva di
donne che morivano lentamente, tenti erano i presagi. Ma è ancora più tragico spare come alcuni
omicidi cercavano di depistare le indagini tornando alla normalità e rimanendo calmi come se non
fosse successo nulla. Si giustificano dicendo che era stato un raptus o una follia omicida. Gli
aggressori pensano alla loro vittima come un “oggetto” di disturbo e dopo averla uccisa si sentono
onnipotenti e liberati perché secondo loro la donna gli causava solo ansia, dolore e rabbia.
La dottoressa Calloni consiglia di rendere più efficiente la valutazione del rischio e di riuscire a
ricostruire gli avvenimenti in modo tale da poter aiutare con degli interventi per farla uscire dalle
ingiustizie subite. Ma per fare ciò c'è bisogni di interventi strutturali, culturali e formativi.
La dottoressa Calloni con l'ausilio della regione Lombarda sta tendendo dei corsi al fine di formare
delle figure professionali che si trovano spesso ad avere a che fare con dei casi di femminicidio.
Questi corsi discuteranno le principali aree tematiche previste dalla convenzione di Istanbul, ovvero
1. prevenire la violenza;
2. Proteggere e sostenere le vittime;
3. Perseguire i colpevoli di violenza sessuale e domestica;
4. Promuovere politiche integrativi.
Saranno principalmente incontri consultivi, organizzativi con tutti coloro che aderiranno a questo
corso.
Come conclusione la dottoressa Calloni che per debba diventare una priorità del nostro paese
contrastare la violenza qualsisia sia. Ma tendendo conto anche delle molte sofferenze, disagi ed
economici. Nella fase post-pandemica richiedere nuove politiche di prevenzione ma anche dei
nuovi saperi sulle informazioni fra i diversi enti coinvolti. Lei aspetta inoltre alunne indicazioni
dalla commistione d'inchiesta sul femminicidio al senato e sul piano europeo sul nuovo piano anti-
violenza al GREVIO e ai molti problemi che sono sorti dai centri anti-vioelnza, al fine di rafforzare
degli interventi. Ma la buona volontà non basta sono piuttosto necessari interventi istituzionali ma
non è ancora sufficiente. Parlare di questi argomenti fa sviluppare un processo continua di
autoriflesione sulle relazione rispettose ed eque. Quindi parlare di questi argomenti e una cosa a cui
nessuno di può sottrarre si può partire da sé e dalla proprie azioni che facciamo tutti i giorni.

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