Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide
range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and
facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org.
Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at
https://about.jstor.org/terms
Fondazione Italiana per la Musica Antica (FIMA) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve
and extend access to Recercare
di metà Cinquecento
Il presente lavoro è stato letto al convegno «Musica e cultura nelle accademie dei centri di Alpe
Adria (1550-1650)», organizzato da Asolo Musica col patrocinio della Società Italiana di Musicolo-
gia e svoltosi ad Asolo tra il 30 novembre e il 2 dicembre 1989. Pur nella comune elaborazione del
progetto, spetta a Maria Giovanna Miggiani il paragrafo 1 e a Piermario Vescovo il paragrafo 2. Il
testo è quello steso per la pubblicazione degli atti, mai avvenuta; si è proceduto solo a qualche ag-
giunta bibliografica.
Circa all'esservi stato o non stato, credo che la rilievi un non nulla, e se la
monta pur qualcosa, poco importa: lo Spensierato nostro cancelliere dell'Aca-
demia che v'è stato, ci fa fede che la cosa tiene i due terzi del verisimile [...]
6 james haar: Notes on the «Dialogo della musica» of Antonfrancesco Doni , «Music and letters»,
XLVii 1963, pp. 198-224; le citazioni sono alle pp. 203 e 205.
7 anton Francesco doni: Lettere , Girolamo Scotto, Venezia 1544, cc. 7OV-2V.
8 anton Francesco doni: I marmi , a c. di Pietro Fanfani, con la vita dell'autore scritta da Sal-
vatore Bongi, Barbèra, Firenze 1863, voi. 1, p. 8.
28 Pietro bembo: Opere , voi. vii, Società Tipografica de' Classici Italiani, Mila
29 doni: I marmi, voi. 1, p. 89.
30 doni: Lettere , cc. 2iv-2r.
31 Girolamo parabosco: Il primo libro delle lettere famigliari [...] et il primo
drigali, Giovan Griffio, Venezia 1551, c. 471:.
32 anton Francesco doni: La libraria , Gabriel Giolito de Ferrari, Venezia 155
termine Apolline, per esempio, è nella Libraria uno dei nomi proposti per
l'accademia, poi, nei Marmi , nome della stanza in casa di Cipriano Moro-
sini ove si raccoglievano i sodali; ritorna anche in una lettera di Doni del
16 agosto 1549, inviata a Morosini.38 Il patrizio veneto, che verrà celebrato
nelle Medaglie del 1550, dove la sua effigie compare accanto a quella di altri
otto personaggi, tra cui Bembo, Ariosto e Gesù Cristo (l'unico cui tocchi
la medaglia ďoro), si trovava allora nella sua villa di Noale. Con questa let-
tera, tra altisonanti dichiarazioni di riconoscenza, Doni invia a Morosini il
38 II patrizio apparteneva al ramo Morosini della Sbarra (si veda marco barbaro: Genealogia ,
copia della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, voi. M-Pol, c. 172V) e risulta nato nel 1524 e
morto, a ventott'anni, nel 1552.
39 anton Francesco doni: Tre libri di lettere del Doni e i termini della lin
sco Marcolino, Venezia 1552, p. 171. A Noale la cosiddetta «villa del conte»
prietà della famiglia Morosini dal 1537 al 1809; vedi Alessandro baldan: Vil
padovano e nella Serenissima Repubblica , Francisci, Abano Terme 1986, pp. 54
40 anton Francesco doni: Disegno , Gabriel Giolito di Ferrarii, Venezia 1
stessa opera, alle cc. 45r~6v, si trova anche la citata lettera del 26 agosto 1549
41 II legame tra autore e stampatore si fa però particolarmente intens
vo - nel biennio 1551-2; si veda Amedeo quondam: Nel giardino del Marcol
no tra Aretino e Doni , «Giornale storico della letteratura italiana», clvii 1980,
60 vescovo: L'accademia e la «fantasia dei brighenti », pp. 78-80. Sulla datazione della Pace vedi
ora GIORGIO padoan: Rinascimento in controluce , Longo, Ravenna 1994, pp. 299-302.
Maria Giovanna Miggiani insegna Storia della musica per didattica presso il Conservatorio
di Castelfranco Veneto. Ha studiato la produzione madrigalistica cinquecentesca in relazio-
ne agli orientamenti letterari coevi e svolge ricerche sull'organizzazione teatrale a Venezia
tra Sette e Ottocento. Ha pubblicato, tra l'altro , Il fondo Giustiniani del Conservatorio
«Benedetto Marcello» ( Olschki , Firenze 1990), Il teatro di San Moisè (1793-1818) («Bol-
lettino del Centro Rossiniano di Studi », XXX 1990) e la Bibliografia della lirica italiana nei
periodici (in collaborazione con Silvia Bigi , Panini, Modena 1996).
SUMMARY
against musicians of the past such as Isaac, Josquin and even Orpheus. And
the prevailing conviction in the Dialogo is that the modern age has reached
an exceptionally high standard in the art of music, such as had never been
attained in the past. On the other hand, the predominance of practical and
hedonistic considerations over the merits of a complex and austere ars -
and the consequent victory of "fashion" over tradition - has relegated
music to a subordinate position compared to the other arts and intellectual
activities, in particular poetry. This is a view also confirmed in other
authorititative sources (among which Bembo, Doni himself and Parabosco).
Doni gives various accounts of how and where the Accademia dei Pel-
legrini was born. Though its name would appear to suggest an itinerant
company, an actual meeting place - at least as far the initial period is
concerned - may be identified: the Stanza d'Apolline of Cipriano Moro-
sini s villa at Noale. This contradiction - designed both to shield the
intentionally elitist academic activities from prying eyes and to conceal the
academicians' identities for propaganda reasons - does not necessarily,
however, discredit the validity of Doni s information, some of which refers
to musical performances.
Andrea Calmo s Lettere are a rich source of evidence on music in mid-
sixteenth-century Venice. The author unquestionably had many acquain-
tances in the places where music was regularly played: places such as Dome-
nico Venier s ridotto ; or the house of the rich German merchant Cristoforo
Mielich, the Fuggers' Venetian agent; or even that of Francesco della
Vedova (promoter of plays and lavish festivities), which actually hosted the
meetings of Calmos companions (known as I Brighenti). The Lettere , in
fact, frequently refer to a group called the "Scuola dei Liquidi", centring on
Calmo and featuring piscatorial wordplay. The basic activities of this aca-
demy included a return to musical practices that, at that date, were com-
pletely or partially obsolete: such as that of "strambotizar musicalmente",
inspired by a return to the frottola genre popular in the late fifteenth and
early sixteenth centuries. Calmos written output (comprising poems and
plays) shows traces of contemporary poetical-musical practices also exploited
in the author's theatrical activities. Modelled on the example of authentic
fishing communities, the company of the Brighenti counted among its mem-
bers the painter Gigio Artemio Giancarli, the lawyer Francesco Morello and
the actor- writer-musician Antonio Molin (better known as Burchiella).
Calmo himself, who had managerial duties at the Scuola Grande of St
Mark's, must have also known members of the doge's chapel, in particular
Girolamo Parabosco (again an author of plays and a book of Lettere) and
the maestro di cappella Adriano Willaert, to whom Calmo addressed a letter
of great importance in defining the levels of use of the various secular