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Lezione 11 – Calcolo dei limiti (2)

Il numero di Nepero

11.1 Il problema dell’investimento di lungo periodo


Un cliente, avendo scelto per l’investimento di un capitale C la proposta per cui il capitale investito
cresce con un tasso annuale inversamente proporzionale al tempo, vuole sapere qual è il valore a cui
tende l’investimento in tempi lunghi.

Definizione 11.1 (Programma base)


n
 1
Sia a n : N  R, a n  1   , si può dimostrare che esiste finito il limite
 n
n n
 1  1
lim1    lim1    e
n 
 n n 
 n
Il numero e è detto numero di Nepero, è un numero irrazionale (non può essere scritto come frazione di
due interi) e trascendente (non può essere lo zero di nessun polinomio di coefficienti interi); la sua
approssimazione è
e  2.71828182846...

Esempio 11.1
Proviamo a calcolare qualche valore della successione generatrice del numero di Nepero
a1  2
a 2  2.37
a 3  2.44
...
a100  2.70
a1000  2.717
Per valori di a molto alti notiamo che la successione è sempre compresa tra due e tre, e poiché è
strettamente crescente, allora il limite all’infinito corrisponde con il suo estremo superiore che è il
numero e.

x
 1
Estendendo il risultato precedente al caso continuo in cui f : X  R, X  R /[ 1, 0] , f ( x)  1  
 x
allora il limite vale
x x x
 1  1  1
lim 1    e e lim 1    lim 1    e
x
 x x  
 x x  
 x
quindi y  e è asintoto orizzontale della funzione per x tendente a  ,   ,

Osservazione
L’intevallo [-1,0] va escluso dal dominio di f in quanto per tali valori la base dell’esponenziale risulta
x
 1
negativa, i punti -1 e 0 sono di frontiera del dominio e per disegnare il grafico di f ( x)  1   vanno
 x
calcolati, oltre ai limiti a  ,   anche i seguenti limiti:
x
x  1  1
 1 ln  1  x ln  1 
lim 1    lim e  x   lim e  x   e ( 1)(  )  e     quindi x   1 è asintoto verticale per
x  1  x x  1 x  1

x tendente a -1 da sinistra,
1
x  1
 1 x ln  1 
lim 1    lim e  x   e 0  1 .
x 0  x x 0

Altri limiti notevoli (Programma avanzato)


x
 a
1) lim 1  
x  
 x
x
a
 1 
x
 a a
lim 1    lim 1   pongo x / a  t , t  

x   x x  
 x a 
x
a t a
 1 a  1
lim 1    lim 1    ea
x  
 x a t  
 t
1 1
2) lim1  ax  x ; esso presenta la forma indeterminata (1 ) , se sostituiamo  t , t  
x 0 x
t
1
 a
lim1  ax   lim 1    e a , utilizzando questo limite si può calcolare il seguente.
x
x 0 t  
 t
log a ( x  1) 1 1
3) lim  lim log a  x  1  lim log a  x  1 x  log a e .
x 0 x x 0 x x 0
1
ln( x  1)
se a = e si ha lim  lim ln( x  1) x  ln e  1 .
x 0 x x0

a 1
x
log a ( x  1)
4) lim , per calcolare questo limite utilizziamo lim  log a e .
x0 x x  0 x
Posta una nuova variabile t  log a (1  x) per x  0 si ha , inoltre x  a t  1 quindi il limite
t 1 a x 1 1 1 1
diventa lim  da cui lim  lim    ln a
t 0 a t  1 log a e x0 x x 0 x x log a e
lim
a x  1 x 0 a x  1
ex 1
se a  e si ha lim 1
x0 x

2
Per il calcolo dei seguenti limiti si usano le uguaglianze goniometriche
cos 2 x  cos 2 x  sin 2 x
1  sin 2 x  cos 2 x
2
1  cos 2 x sin 2 x  cos 2 x  cos 2 x  sin 2 x 2 sin 2 x  sin x 
5) lim 2
 lim 2
 lim 2
 2 lim  2
x 0 x x 0 x x 0 x x 0
 x 
1  cos 2 x sin 2 x  cos 2 x  cos 2 x  sin 2 x 2 sin 2 x 2 sin 2 x
6) lim  lim  lim  lim x 
x0 x x0 x x0 x x0 x2
2
 sin x 
 2 lim   x  20  0
x 0
 x 
1  cos x 1  cos x 1  cos x 1  cos 2 x 1 sin 2 x 1 1
7) lim  lim   lim   lim  
x0 x 2 x0 x 2
1  cos x x  0 x 2
1  cos x x  0 x 2
1  cos x 2

Applicazione
t
 a
L’andamento dell’investimento è dato da una successione del tipo at : N  R, at  C 1   , si è
 t
t
 a
dimostrato che lim C 1    Ce a quindi dipende da a.
t  
 t

Confronto di infiniti e di infinitesimi

11.2 Il problema break even nel tempo


Se f(t)= S(Q(t)) con t[0,+) è la funzione costo di produzione di un bene nel tempo inteso come variabile
continua, ci si chiede come è possibile determinare l’andamento puntuale di f cioè, per t fissato per
esempio t=2, come si può caratterizzare la “velocità” di crescita o decrescita di f al tempo t=2?

Definizione 11.2
f : X  R, X  R, x0  R punto di accumulazione per X , se

1) f (x)   oppure f (x)   per x  x 0 , allora f si dice infinito per x  x 0


2) f ( x)  0 per x  x 0 , allora f si dice infinitesimo per x  x 0

Esempi 11.2
x  2 è infinitesimo per x  2 , infatti lim  x  2   0 ;
x 2

1 1 1
è l’infinito per x  2 infatti lim   e lim   .
x2 x 2 x  2 x 2 x  2

Definizione 11.3 (Programma base)


f , g : X  R, X  R, x0  R punto di accumulazione per X , f e g infinitesimi per x  x 0
f x 
se lim  L  0 si dice che f(x) e g(x) sono infinitesimi dello stesso ordine; quando L=1 i due
x  x0 g  x 

infinitesimi di dicono asintotici o equivalenti: f  x   g  x  per x  x 0 .

3
f x 
se lim  0 si dice che f(x) è infinitesimo di ordine superiore rispetto a g(x), f(x) “o piccolo” di g(x):
g x 
x  x0

f(x)=o(g(x)) per x  x0.


se lim

f x    (  ) si dice che f(x) è infinitesimo di ordine inferiore rispetto a g(x)
x  x0 g  x 

g(x)=o(f(x)) per x  x0.


f x 
se lim non esiste si dice che f(x) e g(x) sono infinitesimi non confrontabili.
x x0 g  x 

Esempio 11.3
1) x 2

 4 è infinitesimo dello stesso ordine di  x  2 2 per x  2 ; infatti
2

lim
x  22 x  2 2  lim x  2   16 .
2
x2 x  22 x2

sin x
2) sin x è un infinitesimo dello stesso ordine di x per x  0 infatti lim  1.
x x 0

Essendo L=1 , le funzioni sin x e x sono in relazione di asintotico o infinitesimi equivalenti.

ln  x  1
3) ln x  1 è un infinitesimo dello stesso ordine di x per x  0 infatti lim  1.
x 0 x
Essendo L=1 , le funzioni ln x  1 e x sono in relazione di asintotico o infinitesimi equivalenti.
4) x  1 è infinitesimo dello stesso ordine di x  1 per x  1 ; infatti

lim
x 1
 lim
 
x 1 x  1 
2.
x 1 x  1 x1 x 1

1
Infinitesimi campione: lim x  x0   0 e lim  0 (Programma avanzato)
x  x0 x  x

1) f ( x)  0 per x  x 0 , allora f si dice infinitesimo di ordine  per x  x 0 se


f x 
lim  l  0,
x  x0 x  x0 
2) f ( x)  0 per x   () , allora f si dice infinitesimo di ordine  per x   () se
lim f x x  l  0,
x 

Esempio 11.4

 2
2
1) x  4 è infinitesimo di ordine 2 per x  2 ; infatti lim
 x  2 x  2
2 2
 limx  2   16 .
2
x2
 x  2 2 x2

1 sin x sin x
2) sin x è un infinitesimo di ordine per x  0  infatti lim  lim  1.
2 x0  1
2
x0 x
x

3) ln  
x  1 è un infinitesimo di ordine
1
per x  0 infatti lim
ln x  1 
 lim

lnt  1
 1.
2 x 0 x t 0 t

4
1 1
4) è infinitesimo di ordine per x   ; infatti
3
1 x 1 3
1 3 3
1 x x 1
lim 3 x 3  lim 3  lim  lim  1 .
x  
1 x 1 x  
1 x 1 x    1 1  x    1 1 
3
x  3  1  3  3 1 
 x 3


 x x   x 

Definizione 11.4 (Programma base)


f , g : X  R, X  R, x0  R punto di accumulazione per X , f e g infiniti per x  x 0
f x 
se lim  L  0 si dice che f(x) e g(x) sono infiniti dello stesso ordine
x  x0 g  x 

f x 
se lim   (  ) si dice che f(x) è infinito di ordine superiore rispetto a g(x)
x  x0 g  x 

f x 
se lim  0 si dice che f(x) è infinito di ordine inferiore rispetto a g(x)
x  x0 g  x 

f x 
se lim non esiste si dice che f(x) e g(x) sono infiniti non confrontabili.
x x0 g  x 

Esempi 11.5
2x 3  x 2  1 2x 3
1) lim  lim  2 ; infatti x2 1 e 3
x 5 sono infiniti di ordine inferiore
x  x  x 3
x  x
3 3 5

rispettivamente a x 3 .
2x 2  x 2  1 2x 2
2) lim  lim 3  0 ; infatti x2 1 e 3
x 5 sono infiniti di ordine inferiore
x  x  x
x  x
3 3 5

rispettivamente a x 2 e a x 3 .
1
2x 2  x 2  1 2x 2
3) lim  lim  lim 2 x   ; infatti
3
x 2  1 e x sono infiniti di ordine inferiore
x  x  3 x 
x x3 5
x 5

2 3 5
rispettivamente a x e a x .

1
Infiniti campione: lim   e lim x   (Programma avanzato)
x  x0 x  x x
0

5) f ( x)   () per x  x 0 , allora f si dice infinito di ordine  per x  x 0 se


lim f  x  x  x0   l  0,

x x0

6) f ( x)   () per x   , allora f si dice infinito di ordine  per x   se


f x
lim   l  0,
x x

Esempi 11.6
1
è l’infinito di ordine 2 per x  0 ; infatti
cos x  1
cos x  1 2 cos x  1 2 x2
lim
x  0 cos x 2  1
x  lim
x  0 sin x 2
x  lim cos x  1  2.
x 0 sin x 2

5
11.2 Applicazione al problema break even nel tempo continuo
Fissato t=2 e un incremento h della variabile t, il corrispondente incremento della funzione f(t) è dato dalla
differenza f(2+h) - f(2).
Tale incremento è una funzione di h cioè dipende dall’incremento h si può quindi indicare come
(h)= f(2+h) - f(2)
Si è usata la lettera  invece che g, h o qualunque altra perché questa è una delle lettere normalmente usate
per indicare un incremento, si dice infatti “in questo periodo c’è stato un delta di aumento di spesa”.
In pratica una variazione di h produce una variazione di (h) quindi non è il valore di (h) ad interessare
ma il suo “rapporto” con h quindi
 (h) f( 2+h) - f( 2 )
=
h h
che è il rapporto fra gli incrementi corrispondenti delle due variabili t e f.
Per esempio, se si ipotizza che f(t)=ln(t+1), si ha
 (h) ln ( 3+h) - ln ( 3 )
=
h h
Per diversi valori di h si hanno diversi valori di questo rapporto, se si è interessati al valore relativo ad un
incremento h “sempre più piccolo” si può calcolare il limite del rapporto per h  0  dove numeratore e
0
denominatore sono infinitesimi quindi si ha una forma di indecisione del tipo   che è calcolabile
0
usando un limite notevole.
3+h  h  h
ln ln 1   ln 1  
 (h) ln ( 3+h) - ln ( 3 ) 3 = lim  3 1  3 1
lim = lim = lim  lim  .
h0 h h0 h h0 h h0 
h 3 h0 h 3
3
1
In conclusione la “velocità” di crescita della funzione f per t=2 è , provare per credere!
3
Se si costruisce una tabella con Excel per diversi valori di h si può verificare questo calcolo teorico.

Questioni aperte
1) L’ultimo calcolo si può fare anche se h<0?
2) E’ sempre vero che il rapporto di incrementi è una forma di indecisione per h  0 ?
3) Cosa succede se (h) non è infinitesimo?
 (h)
4) Cosa rappresenta geometricamente il lim ?
h0 h
 (h)
5) Si è dato un nome al valore del lim ?
h0 h

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