Studio di funzione
Nei capitoli precedenti abbiamo sviluppato una serie di strumenti che possono essere utilizzati
per studiare una funzione e tracciarne il grafico. In questo capitolo forniamo lo schema generale
da seguire nello studio di una funzione e vediamo alcuni esempi.
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70 CAPITOLO 5. STUDIO DI FUNZIONE
4(−x)2 − 1 4x2 − 1
f (−x) = =− = −f (x),
−x x
dunque la funzione è dispari. Sarà allora sufficiente concentrarsi sui punti x > 0 e poi riflettere
il grafico rispetto all’origine.
Intersezioni con gli assi Per le intersezioni con l’asse x, risolviamo l’equazione f (x) = 0,
cioè
4x2 − 1
= 0.
x
Le soluzioni sono x = 21 e x = − 21 . (Potremmo ignorare la seconda, visto che abbiamo
detto che è sufficiente concentrarsi sui punti x > 0.) Dunque il grafico interseca l’asse x in
corrispondenza di questi valori. Non ci sono invece intersezioni con l’asse y, dato che il punto
x = 0 non fa parte del dominio.
5.2. ESEMPIO: UNA FUNZIONE POLINOMIALE FRATTA 71
Segno Studiamo il segno della funzione risolvendo la disequazione f (x) > 0, cioè
4x2 − 1
> 0.
x
Per farlo, vanno analizzati separatamente il segno del numeratore e quello del denominatore.
Il numeratore è positivo quando 4x2 − 1 > 0. Risolvendo questa disequazione di secondo
grado, si trova come insieme delle soluzioni l’insieme (−∞, 21 ) ∪ ( 21 , +∞). Per gli altri valori
di x, il numeratore è negativo. Invece il denominatore è positivo se e solo se x > 0. Mettendo
insieme queste informazioni, scopriamo che f (x) > 0 se e solo se x appartiene all’insieme
(− 12 , 0) ∪ ( 21 , +∞).
Asintoti L’unico possibile asintoto verticale è nel punto x = 0, che è il solo punto di
accumulazione del dominio non appartenente al dominio. Calcoliamo
4x2 − 1
lim f (x) = lim = −∞,
x→0+ x→0+ x
4x2 − 1
lim f (x) = lim = +∞.
x→+∞ x→+∞ x
Dunque non c’è un asintoto orizzontale a destra, ma è possibile un asintoto obliquo. Per
verificare se c’è un asintoto obliquo di equazione y = mx + q, calcoliamo
f (x) 4x2 − 1
m = lim = lim = 4,
x→+∞ x x→+∞ x2
8x · x − (4x2 − 1) · 1 4x2 + 1
f ′ (x) = =
x2 x2
Per x 6= 0, sia il numeratore che il denominatore sono sempre positivi. Dunque la funzione è
cresente in (−∞, 0) e in (0, +∞). Inoltre, non ci sono punti di massimo o minimo (né assoluto
né relativo), né punti di flesso orizzontale.
72 CAPITOLO 5. STUDIO DI FUNZIONE
8x · x2 − (4x2 + 1) · 2x 2x 2
f ′′ (x) = =− 4 =− 3
x4 x x
Per x > 0 la derivata seconda è negativa e dunque la funzione è concava nell’intervallo (0, +∞).
Per x < 0, il grafico è il simmetrico rispetto all’origine (in ogni caso, si vede che la derivata
seconda è positiva e quindi la funzione è convessa).
4x2 −1
Figura 5.1: Il grafico della funzione f (x) = x . La retta tratteggiata è l’asintoto obliquo.
1 1
f (−x) = 1 + 2
=1+ 2 = f (−x),
(−x) + 1 x +1
dunque la funzione è pari. Sarà allora sufficiente concentrarsi sui punti x ≥ 0 e poi riflettere
il grafico rispetto all’asse y.
5.3. ESEMPIO: UN’ALTRA FUNZIONE POLINOMIALE FRATTA 73
Intersezioni con gli assi Per le intersezioni con l’asse x, risolviamo l’equazione f (x) = 0:
1 1
1+ = 0, cioè = −1.
x2 +1 x2 +1
Poiché questa equazione non ha soluzioni (il primo membro è sempre positivo), non ci sono
intersezioni con l’asse x. Per l’asse y, l’ordinata dell’intersezione è data da f (0) = 1 + 1 = 2.
Segno La funzione assume sempre valori positivi, dunque il grafico giace interamente al di
sopra dell’asse x.
Asintoti Non ci sono asintoti verticali, dato che il dominio è R. Poiché il dominio è illimitato,
sono invece possibili asintoti orizzontali e/o obliqui. Calcoliamo
1
lim f (x) = lim 1+ 2 = 1 + 0 = 1.
x→+∞ x→+∞ x +1
Dunque c’è un asintoto orizzontale a destra, dato dalla retta di equazione y = 1. Poiché la
funzione è pari, c’è lo stesso asintoto orizzontale anche a sinistra.
− √13 √1
3
Figura 5.2: Il grafico della funzione f (x) = 1 + x21+1 . La retta tratteggiata è l’asintoto
orizzontale. Gli altri tratteggi evidenziano la posizione dei punti di flesso.
Dominio Affinché la radice sia ben definita, si deve avere 8 − x3 ≥ 0, cioè x3 ≤ 8, cioè
x ≤ 2. Dunque il dominio è (−∞, 2].
Parità /disparità Poiché non è vero che se x appartiene al dominio anche −x vi appartiene
(ad esempio, −3 sta nel dominio ma 3 no), la funzione non è né pari né dispari.
Intersezioni con gli assi Per le intersezioni con l’asse x, risolviamo l’equazione f (x) = 0,
cioè p
8 − x3 + 1 = 0.
Poiché il primo membro è sempre positivo, non ci sono soluzioni e dunque non√ci sono
intersezioni con l’asse x. Per l’intersezione con l’asse y, l’ordinata è data da f (0) = 8 + 1.
Segno f (x) è sempre positivo, quindi il grafico giace interamente al di sopra dell’asse x.
Asintoti Non ci sono asintoti verticali, dato che il dominio contiene l’estremo 2. Poiché il
dominio è illimitato a sinistra, è invece possibile un asintoto orizzontale o obliquo. Calcoliamo
p
lim f (x) = lim 8 − x3 + 1 = +∞.
x→−∞ x→−∞
Dunque non ammette asintoti orizzontali. Inoltre, si verifica facilmente che non sono presenti
asintoti obliqui.
5.5. ESEMPIO: UNA FUNZIONE CON ESPONENZIALI 75
Il fattore x è positivo se e solo se x > 0. Il primo fattore tra parentesi è definito solo per x < 2
(non per x = 2), e per tali valori è sempre
√ positivo. L’ultimo fattore tra parentesi è positivo se
e solo se x3 < 32, cioè se e solo se x < 3 32, cosa sempre vera se x appartiene al dominio della
funzione. Tenendo conto del segno meno, concludiamo che la derivata seconda è negativa se e
solo se x > 0. Inoltre, la derivata seconda si annulla in x = 0. Si conclude che la funzione è
convessa in (−∞, 0], un punto di flesso in x = 0 (lo sapevamo già ) e concava in [0, 2].
Parità /disparità Provando a calcolare f (−x), non si ottiene né f (x) né f (−x). (Ad
esempio, f (−2) = 0 e f (2) = e42 .) Dunque la funzione non è né pari né dispari.
76 CAPITOLO 5. STUDIO DI FUNZIONE
√
Figura 5.3: Il grafico della funzione f (x) = 8 − x3 + 1.
Intersezioni con gli assi Per le intersezioni con l’asse x, risolviamo l’equazione f (x) = 0,
cioè
x+2
= 0.
ex
Questa equazione è equivalente a x + 2 = 0, che ha come unica soluzione x = −2. Per l’asse
y, l’ordinata dell’intersezione è data da f (0) = e20 = 2.
Asintoti Non ci sono asintoti verticali, dato che il dominio è R. Poiché il dominio è illimitato,
sono invece possibili asintoti orizzontali e/o obliqui. Calcoliamo
x+2
lim f (x) = lim
x→+∞ x→+∞ ex
che è una forma indeterminata del tipo ∞.
∞
Applicando la regola di de L’Hôpital, troviamo
x+2 1
lim f (x) = lim = lim x = 0.
x→+∞ x→+∞ ex x→+∞ e
Dunque c’è un asintoto orizzontale a destra, dato dalla retta di equazione y = 0 (cioè l’asse
x).
Calcoliamo ora
x+2
lim f (x) = lim = −∞,
x→−∞ x→−∞ ex
Il numeratore è positivo se e solo se x > −1, mentre il deniminatore è sempre positivo. Dunque
la frazione è positiva se e solo se x > −1. Essendoci un segno meno davanti alla frazione,
concludiamo che la derivata è negativa se e solo x > −1. Si vede anche che la derivata si
annulla in x = −1. Dunque la funzione è crescente nell’intervallo (−∞, −1), ha un massimo
1
in x = −1 (in cui f (−1) = e−1 = e) ed è decrescente nell’intervallo (−1, +∞). Da questo
andamento si deduce che il massimo è un massimo assoluto.
1 · ex − (x + 1)ex −xex x
f ′′ (x) = − = − = x
e2x e2x e
Il numeratore è positivo se e solo se x > 0, mentre il denominatore è sempre positivo. Allora
la derivata seconda è positiva se e solo se x > 0. Inoltre, la derivata seconda si annulla in
x = 0. Dunque la funzione è concava in (−∞, 0), ha un punto di flesso in x = 0 (in cui la
funzione vale f (0) = 2) e convessa in (0, +∞).
e
2
−1
Dominio Affinché il logaritmo sia ben definito, si deve avere x − 1 > 0, cioè x > 1. Dunque
il dominio è (1, +∞).
Parità /disparità Poiché non è vero che se x appartiene al dominio anche −x vi appartiene
(ad esempio, 2 sta nel dominio ma −2 no), la funzione non è né pari né dispari.
78 CAPITOLO 5. STUDIO DI FUNZIONE
Intersezioni con gli assi Per le intersezioni con l’asse x, risolviamo l’equazione f (x) = 0,
cioè
(x − 1) ln(x − 1) = 0.
Il primo membro si annulla se e solo se almeno uno dei due fattori è nullo. Il primo fattore
è nullo quando x = 1, che però non appartiene al dominio. Il secondo fattore è nullo quando
ln(x − 1) = 0, cioè quando x − 1 = 1, da cui x = 2. Dunque l’unica intersezione con l’asse x
è per x = 2. Non ci sono invece intersezioni con l’asse y, dato che il dominio non contiene il
punto x = 0.
Segno Il primo fattore x − 1 è positivo se e solo se x > 1, cioè per ogni x del dominio. Il
secondo fattore ln(x − 1) è positivo se e solo se x − 1 > 1, cioè x > 2. Dunque il grafico giace
al di sopra dell’asse x nell’intervallo (2, +∞) e al di sotto dell’asse x nell’intervallo (1, 2).
che è una forma indeterminata del tipo 0 · (−∞). Se riscriviamo il prodotto (x − 1) ln(x − 1)
nella forma
ln(x − 1)
1
x−1
otteniamo una forma ∞
∞ e possiamo dunque applicare la regola di del’Hôpital, trovando
1
ln(x − 1) x−1
lim f (x) = lim 1 lim 1 = lim (−(x − 1)) = 0.
x→1+ x→1+
x−1
x→1+ − (x−1)2 x→1+
1 2
Figura 5.5: Il grafico della funzione f (x) = (x − 1) ln(x − 1). Si noti che il punto x = 1 non
fa parte del dominio.