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DIPARTIMENTO DI MATEMATICA e INFORMATICA – a.a.

2022-23
ANALISI MATEMATICA I – Corso di laurea in Matematica n. ordine
Prova scritta del 5.7.23
valutazione
Cognome .................................................. Nome .................................................. Matricola n. ...........................

Svolgere gli esercizi seguenti motivando le risposte. Utilizzo di software grafico-simbolico: Si No


1) xa
a) Valutare l’andamento qualitativo delle funzioni f a ( x)  (dominio, asintoti, derivabilità, max/min, flessi,
x2
grafico) evidenziando l'influenza del parametro a  0
b) Discutere, al variare del parametro k  R il numero delle soluzioni dell’equazione f1  x   k .
Svolgimento. a) Dominio e regolarità. Ovviamente Dom f a  R  2 e si ha
 ax
 2  x  a
 x2
f a ( x)  
 xa
x  2  x  a

 x2
Asintoti.
xa
Comportamento a  e  : ovviamente lim  1 per cui la retta y  1 è asintoto orizzontale.
x  x2
xa xa
Comportamento in 2 : essendo lim   e lim   , la retta x  2 è asintoto verticale.
x 2 x2 x 2 x2
Derivabilità.
 1 x2 2a
 2  x  a
 2 a  x  x  2
2

Le funzioni sono derivabili per x  a e risulta f a ( x)  


'

1 x  2 2  a x  2  x  a
2 x  a x  2 2
  
Poiché
lim f a' ( x)   e lim f a' ( x)  
x a  x a
le funzioni non sono derivabili in x  a , quindi Dom f  R  2, a a
'

Max/min.
Ovviamente le funzioni sono decrescenti in 2, a e crescenti altrove. Di conseguenza
ammettono x  a come punto di minimo (assoluto).
Derivata seconda.
Ovviamente Dom f a"  Dom f a' e si ha

 1 x  2 4 x  3a  2
 2  x  a
 4 x  a  x  2  x  a 
3

f a ( x)  
"

 1 x  2 4 x  3a  2 x  2  x  a
 4 xa x2 3 xa
   
Ovviamente
2  x  a  x  2  x  a
f a " ( x)    
4 x  3a  2  0 4 x  3a  2  0
3a  2
da cui segue che le funzioni sono convesse per x  x0  , con 2  x0  a
4
Quindi ammettono un punto di flesso in x0 .

Dipendenza dal parametro: il parametro influenza l’ascissa del punto di minimo e del
 3a  2  1
punto di flesso. Non l’ordinata. Si osservi che f a  a   0 e fa  
 4  3
Al crescere del parametro le ascisse si spostano verso destra.

Il parametro non influenza gli asintoti.

b) Il problema si traduce nel discutere le soluzioni del sistema


 x 1
y 
 x2

y  k
dal grafico ( a lato) si deduce facilmente quanto segue:
parametro n. soluzioni
k 0 nessuna
k 0 una
0  k 1 due
k 1 nessuna
k 1 tre
2) Calcolare, se esistono, i limiti seguenti
 n 1  h
lim n2 log   lim
n 
 n  h 0 1  3h  1
Svolgimento.
Il limite si presenta come forma indeterminata del prodotto Il limite si presenta come forma indeterminata del rapporto
di un infinitesimo per un infinito. fra due infinitesimi.
Osservato che Osservato che

 
n2 h h
 n 1   1  1  3h  1
  log 1  
2
n log  1  3h  1 3h
 n   n
per un ben noto limite notevole, si ha si deduce immediatamente che
h 2
 n 1  lim 
lim n2 log     h 0 1  3h  1 3
n 
 n 
2) Dopo averne giustificato l’esistenza, determinare la famiglia delle primitive della funzione
3)
 e x (1  e x )
 x  [1, 0]
 2
f ( x)  
 arcsin x x ]0,1]
 x
e x (1  e x )
Svolgimento. Osserviamo innanzi tutto che la funzione è continua. Infatti lim  1 ed è facile provare (in
x 0 2
arcsin x
virtù di un ben noto limite notevole) che risulta lim 1
x 0 x
Pertanto ammette antiderivate.
e x (1  e x )  e x 1  e x x
Ovviamente risulta  dx      dx    c
2  2 2 2 2
Inoltre, procedendo ad una integrazione per parti, si ha
arcsin x 1 1
 x
dx 2 x arcsin x   2 x
1 x 2 x
dx  2 x arcsin x  2 1  x  k

Operando il raccordo delle costanti, otteniamo


c  2  k
In definitiva, si ottiene la seguente famiglia di antiderivate

 e x x
  2k x  [1, 0]
 f  x  dx   2 2
2 x arcsin x  2 1  x  k x ]0,1]

4) Stabilire se le seguenti affermazioni sono vere o false, argomentando la risposta.
a) Se le funzioni f e g ammettono lo stesso polinomio di Taylor di secondo grado, allora f  g
 x  5
2

b) Il polinomio 1   x  5  è il polinomio di secondo grado della funzione esponenziale in x0  5


2
c) Se una funzione è pari, i suoi polinomi di Taylor-Mc Laurin contengono solo potenze pari
Svolgimento.
a) FALSA. L’ipotesi implica che f  x0   g  x0  f '  x0   g '  x0  f "  x0   g "  x0  ma queste
condizioni sono ovviamente non sufficienti a garantire la coincidenza delle due funzioni.
Si consideri, ad esempio, le funzioni f  x   x3 e g  x    x3
Ovviamente risulta f    0   g    0   0
i i
i  0, 1, 2 per cui le due funzioni ammettono lo stesso
polinomio di Taylor di secondo grado: T2  x   0
b) FALSA. Dalla formula generale si deduce immediatamente che il polinomio di Taylor della funzione
e5
e , con x0  5 , è pari a T2  x   e  e  x  5   x  5
x 5 5 2

   f  0 x  o  x  , ovviamente si
n
c) VERA. Assunto f  x   f   x  e posto f  x   Tn  x   o x n  i i n

i 0
deve avere
n n n n
Tn  x   Tn   x    f i  0 xi   f i  0  x    f i  0 xi   f i  0 1 xi
i i

i 0 i 0 i 0 i 0

da cui segue che necessariamente si ha f 2i 1  0   0 i  0, 1, 2, ...

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