Sei sulla pagina 1di 2

I venerdì del Petrarca

Comprensione e analisi
1 Il testo è tratto da un saggio su Petrarca di Francisco Rico, il quale ci illumina sul significato che il
poeta attribuisce agli eventi che accadono nella sua vita, i quali diventano punti a cui lui fa
riferimento per rispondere alla sua esigenza di dare ordine e forma alla propria vita.
2 Il personaggio di un’opera letteraria non si distingue mai dal suo autore perché in modo celato o
evidente quest’ultimo mette sempre un po’ di se in quello che racconta, che sia pur solo un suo
intimo pensiero.
3 Mette in evidenza il fatto che il venerdì ha significato, anche in altri eventi attribuiti all’autore;
esso quindi non è solo il giorno “dell’apparizione e della morte” di Laura.
4 Rico mette in dubbio lo stesso giorno di nascita del poeta, in quanto “dietro una data di Petrarca
c’è sempre un disegno d’insieme che va oltre la materialità del dato”. Egli infatti lo definisce
“esatto o meno”.

Produzione
Il saggio di Francisco Rico tratta l’affermazione che le parole e le immagini scelte da Petrarca non
sono mai “innocenti”, vale a dire che essi si fondono con la vita del poeta, per cui le parole non
sono utilizzate nella loro semplice intenzione, ma celano profondi significati che rimandano alle
idee e desideri dell’autore.
Secondo il mio pensiero e in base a quanto mi è capitato leggere, ho la ferma convinzione che ogni
autore metta qualcosa di se nelle sue opere.
Questo “se” spesso si evidenzia in mille sfaccettature, che proiettano ciò che è il vissuto dell’artista
o quelli che sono i desideri dello stesso. Non a caso le opere e spesso le “migliori” nascono nel
momento di maggiore sofferenza del soggetto che le produce, sintomo dell’espressione dello stato
d’animo del creatore.
Di ciò ne è un esempio Petrarca che si tormenta nel sentimento che prova per Laura, in quanto è
attratto dalla gloria e dall’amore terreno per la donna, ma si sente ostacolato nella sua aspirazione
al divino e alla spiritualità, e questa inquietudine non fa altro che parlare dell’autore e di quelli che
sono i suoi desideri.
Questo dissidio lo ritroviamo anche nel “Secretum” dove si sottolinea ancora di più la sua natura di
peccatore, in quanto le cose terrene lo tengono ancorato alla materialità come “catene di
diamanti” che tarpano le ali al suo desiderio di spiritualità; per questo motivo lui data l’opera
1342/43, numero ricorrente nella tradizione cristiana, in quanto simbolicamente è segno di
liberazione e cambiamento, come se bastasse solo questo a giustificare la sua incapacità a liberarsi
dei piaceri terreni.
Queste conflittualità interiori non si evidenziano solo nel poeta, ma riguardano anche altri autori
indipendentemente dalla profondità o meno dei testi che compongono: ne è un esempio anche
una lettura per ragazzi come la saga di Harry Potter che tanto mi ha affascinata e in quanto tale ho
letto tutta d’un fiato per la profondità e la particolarità degli argomenti. Col senno di poi,
rivedendo l’opera, il contenuto del romanzo è frutto di un momento difficile della vita dell’autrice,
la quale, separatasi da poco dal marito e con una bimba a carico, in condizioni economiche
indigenti, ha trovato come valvola di sfogo, e successivamente di riscatto, la creazione di questo
maghetto.
Come non notare la similitudine delle sofferenze che incombevano nella sua vita con quelle del
personaggio: come si sentiva sola lei che usciva da un fallimento familiare, così Harry era solo e
senza famiglia perché orfano. Allo stesso modo le sue difficoltà economiche le ritroviamo nel
prescelto, il quale veniva addirittura obbligato a vivere in un sottoscala. Lo stesso periodo buio
della sua vita sarà fonte di ispirazione per la figura dei Dissenntori, creature che risucchiano la
felicità, la speranza e la pace.
Inoltre, durante la scuola, la Rowling ha incontrato molte persone che hanno ispirato diversi
personaggi della saga, infatti lei stessa ha dichiarato che molti dei protagonisti sono "versioni un
po' romanzate e "amplificate" di persone che ha davvero conosciuto nella sua vita": il preside della
scuola elementare che lei aveva frequentato sarà Albus Silente; il suo migliore amico, alla guida di
una Ford Anglia, sarà d'ispirazione per il rosso Ronald Weasley; e il suo professore di chimica, con
il quale non ha mai avuto un buon rapporto, diventerà il personaggio di Severus Piton. Mentre
Hermione è un personaggio autobiografico, che sembra proprio rispecchiare la scrittrice quando
aveva 11 anni, anche se “molto, molto più intelligente” a detta di quest’ultima.
Tutte queste affermazioni vanno a dimostrare la tesi che gli scrittori riversano nei personaggi non
solo la loro vita, ma anche le loro ambizioni e le loro speranze per il futuro, tutto intrinseco di un
vissuto che spesso li amareggia, per cui creare un’opera è quasi come racchiudere in una scatola
vari pezzetti dell’autore.
Forse tutte queste similitudini che io ho notato e che mi sembrano la proiezione dell’anima
dell’autore, qualcuno potrebbe considerarle inesistenti, in quanto la creazione della saga
nell’esempio fatto sopra, visto che fa parte di un genere fantasy, non sarebbe altro che il frutto di
una fervida immaginazione capace, con le sue dovizie di particolarità, di attirare la curiosità di
lettori grandi e piccoli. Per cui lo scopo della Rowling sarebbe stato solo quello di scrivere una
buona opera nell’intento di raggiungere la fama e il successo. Anche se questi ultimi sono due
ottimi obiettivi, onestamente a me questa spiegazione mi sembra al quanto riduttiva, poiché mi
piace immaginare che quando una persona è alle prese con la sua opera è come se facesse un
figlio, che come tale è la continuazione di quello che è la sua anima e il suo aspetto e in quanto
tale percorre la sua strada e se ne impregna degli avvenimenti che accadono.
Spesso gli stessi autori sanno che nel produrre un’opera mettono la propria persona nella
creazione e certe volte volutamente fanno si che il loro vissuto faccia da specchio a quello di chi si
avvale dell’opera e Petrarca in questo facilita il lettore restando vago su date e luoghi, in modo
tale che quest’ultimo possa adattarle di più al suo immaginario.

Potrebbero piacerti anche