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Nell’attesa della sua venuta analizziamo i segni

15 Dicembre 2020 Gesù CristoNatale

GESÙ VERRÀ A SEPARARE QUELLI CHE SONO IN GRAZIA DI DIO (VIVI) E QUELLI CHE SI SONO DATI AL
PECCATO E A SATANA (MORTI)

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Tutti i profeti da Isaia a Malachìa, sebbene con accenti diversi, parlano del “Giorno del Signore”, il giorno in
cui il Signore farà giustizia sulla terra, instaurerà il suo Regno e creerà Cieli e Terra nuova. Anche il nuovo
Testamento lo annunzia, da Giovanni Battista a San Pietro, da San Paolo a San Giovanni nell’Apocalisse.

La Chiesa proclama nel “Credo” che Egli “verrà a giudicare i vivi e i morti”, cioè a separare quelli che sono in
grazia di Dio (vivi) e quelli che si sono dati al peccato e a Satana (morti): i primi saranno presi dagli Angeli di
Dio e posti in salvo; i secondi saranno preda degli avvoltoi, i demoni, per sempre (cfr. Mt 24,28 e Lc 17,34-
37).

Quali sono i “segni” della sua venuta? Anche se non sappiamo il giorno e l’ora, abbiamo delle indicazioni
precise che preannunziano come prossimo quel Giorno, che sarà però sempre improvviso, come il diluvio ai
tempi di Noè e la fine di Sodoma ai tempi di Lot. Eccoli:

-la generale perdita della fede (apostasia) dei cristiani. “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà la fede
sulla terra?” (Lc 18,8). Oggi l’intera Europa sta perdendo la fede;

–“per il dilagare dell’iniquità, la carità dei più si raffredderà” (Mt 24,12): col crescere della malizia e
l’abbondare dei peccati, l’amore sparirà persino nella famiglia e nella società;

–“sorgeranno falsi cristi e falsi profeti” (Mt 24,24), che diranno “Sono io” e faranno prodigi e portenti da
sedurre persino gli eletti, se fosse possibile; oggi abbondano i falsi carismatici;

–“rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Tim 4,4), ci si circonderà di falsi maestri (2
Pt 2,1), che introdurranno eresie perniciose e diranno le cose che piacciono;
-ci saranno in continuazione guerre, terremoti e maremoti, pestilenze e carestie, ogni genere di cataclismi
(cfr. Mt 24,7), insieme a persecuzione degli eletti fino al martirio (Mt 24,9);

-sarà sospeso “il sacrificio quotidiano” (Dan 9,27 ), la Santa Messa, e vi sarà l’abominio della desolazione nel
tempio stesso di Dio, per un arco di tre anni e mezzo;

-ci saranno segni grandi nel cielo e tre giorni di buio sulla terra. Quando si dirà “pace e sicurezza” (1 Tes
5,3), si abbatterà la sventura sugli abitanti della terra e nessuno scamperà;

–“vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall’inizio del mondo fino a ora, né mai più ci
sarà” (Mt 24,21). E sarà il tempo del trionfo dell’Anticristo;

-infine, al suono della “grande tromba” (Mt 24,31), i giusti saranno prelevati e posti in salvo, mentre i
reprobi saranno dati in preda ai demoni; la terra sarà purificata e fatta nuova.

-Scenderà dal cielo la città santa, la Gerusalemme del Cielo, abitazione degli eletti e sede dell’Agnello. E Dio
sarà con loro e asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e farà nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,2-5): “Cieli e
Terra nuova, dove abiterà per sempre la giustizia” (2 Pt 3,13).

Come prepararsi a questi grandi avvenimenti?

-con la perseveranza nella fede viva in Gesù risorto Signore della storia e l’attesa vigilante della sua seconda
venuta nella gloria, come le vergini sagge della parabola (Mt 25,1-13); “Con la vostra perseveranza
salverete le vostre anime” (Lc 21,19);

-col lavoro umile e fedele nel posto e compito che ci è assegnato, anche se tutto attorno a noi crolla
(famiglia, società, parrocchia, scuole, tribunali, parlamento, verità nei mass-media, etc.); “Beato quel servo
che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così” (Mt 24,46);

-con la testimonianza fino al martirio, se necessario, a riguardo di Gesù e della fede cattolica. Questa è una
grande grazia concessa a chi è fedele all’Agnello di Dio (cfr. Ap 12,11). Per amor suo bisogna saper
disprezzare la propria vita fino a morire per lui.

Maria Santissima prepara il grande Giorno del Signore, quando anche il suo Cuore Immacolato trionferà,
secondo la promessa fatta a Fatima nelle apparizioni ai tre veggenti nel 1917 e più volte profetizzato nelle
successive apparizioni in diverse parti del mondo, soprattutto a Medjugorje, dal 1981 fino ad oggi. Lei va
preparando il mondo alla seconda venuta di Cristo nella gloria. Il compimento dei 10 segreti sarà un altro
grande segno dell’imminenza di quel giorno.
Il luogo migliore per prepararsi alla seconda venuta di Cristo è quello dove si può restare in adorazione a
Gesù nel sacramento dell’Eucaristia. Questo è il luogo della sua massima presenza, anche se velata dal
bianco dell’Ostia e circondata da totale silenzio. Contemplando e adorando il mistero della divina presenza
di Dio-con-noi, si è irradiati da una luce soprannaturale che si farà sempre più intensa, fino a quando Cristo
apparirà glorioso sulle nubi del Cielo. E sarà con luce di bellezza e splendore per gli eletti; con terribili
bagliori per i maledetti.

Se la prima venuta di Cristo fu nell’umiltà e si concluse con la morte di croce sul Calvario, la seconda venuta
(“Parusia”) sarà nella gloria: Egli verrà con i suoi Angeli e Santi a fare giustizia sulla terra bagnata dal suo
Sangue e a instaurare il suo Regno eterno, che durerà fino alla fine del mondo, quando vi sarà l’ultima
battaglia con le forze del male (cfr. Ap 20,7-10) e si prolungherà nel Cielo, quando Egli, sottomessa ogni
cosa e anche la morte, farà risorgere i corpi e consegnerà il Regno al Padre (cfr. 1 Cor 15,20-28).

La caparra della risurrezione è l’Eucaristia, come la caparra della gloria è la croce: bisogna che il fedele
discepolo del Signore sappia accettare e l’una e l’altra cosa, perseverando nella fedeltà fino alla morte.

Le potenze degli Inferi e dell’Anticristo cedono davanti al segno della croce e non possono annullare il
potere dell’Eucaristia nel dare la vita all’uomo. Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria preannunziato a
Fatima (1917) introdurrà quello di Gesù Eucaristia nel mondo. Da qui la sorgente della vita nuova che
zampilla per la vita eterna.

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