tratto e adattato dal Dizionario Biblico di René Pache
Sheol 62 H7585 ‫שאול‬
Ades 11 G86 aδησ
Geenna 12 G1067 γεεννα
Tartaros 1 G5020 ταρταροω
L'inferno
Soggiorno dei morti, Ades, Geenna.
Ebraico: Sheol (Salmo 16:10)
Greco: Ades (Atti 2:27)
L'etimologia delle due parole è incerta.
- Sheol può significare insaziabile (Proverbi 27:20;
30:15-16).
- Ades vuol dire invisibile.
Gli Ebrei chiamavano Sheol il luogo dove andavano tutti i
morti, felici o infelici (Ecclesiaste 9:3,10).
Il patriarca che moriva, veniva «riunito al suo popolo»
(Genesi 25:8; ecc.).
Samuele dichiara a Saul e ai suoi figli che l'indomani essi
saranno dov'egli stesso si trova (1 Samuele 28:19).
Davide, che piange suo figlio, dice che andrà ben presto
da lui (2 Samuele 12:23); morendo, il re «si addormentò
coi suoi padri» (1 Re 2:10).
Soggiorno dei morti
Si parlava di «discendere nel soggiorno dei morti», come
se fosse stato vicino alla tomba nella quale era deposto il
corpo (Numeri 16:30-33; Ezechiele 31:17; Amos 9:2; cfr.
Efesini 4:9).
Il soggiorno dei morti era considerato dall'AT il luogo
dell'oblio e del riposo, soprattutto per il credente (Giobbe
3:13-19).
Il pensiero terreno e disingannato dell'Ecclesiaste è che
tutto torna alla polvere, sia l'uomo che la bestia (3:19-21);
i morti non sanno nulla, non possiedono più nulla, non
compiono più nessuna opera, e non avranno più alcuna
parte a ciò che si fa sotto il sole (5:14).
Tuttavia altri testi insegnano che le anime continuano ad
esistere nel soggiorno dei morti; cfr. Samuele (1 Samuele
28:15), Mosè ed Elia (Matteo 17:3).
Dio dice a Mosè: «Io sono il Dio d'Abrahamo, d'Isacco e
di Giacobbe» poiché per lui tutti sono viventi (Matteo
22:31-32; Luca 20:38).
Anche gli empi conservano nell'aldilà la loro personalità
(Isaia 14:9-10; Ezechiele 32:21-31). Lo Sheol si trova
come aperto ed esposto allo sguardo di Dio (Giobbe 26:6;
Proverbi 15:11), e la sua stessa presenza vi si fa sentire
per i suoi (Salmo 139:8).
I credenti dell'Antica Alleanza avevano anche l'assicura-
zione della gloria futura e della resurrezione dei corpi
(Giobbe 19:25-27; Salmo 16:8-11; 17:15; 49:14-16;
73:23-25; Daniele 12:2-3).
Il rapimento in cielo di Enoc e di Elia (Genesi 5:24; 2 Re
2:11) contribuì a rafforzare tale certezza.
L'INFERNO ■ 1/2 2010
Prima di Cristo
Nel periodo precedente la prima venuta del Cristo, i Giu-
dei distinguevano due parti nel soggiorno dei morti:
- una riservata agli empi, tormentati fin dal momento
della loro dipartita;
- l'altra riservata ai beati e chiamata «paradiso» o «seno
d'Abrahamo».
Gesù stesso usa queste espressioni e dà cospicue precisio-
ni sul soggiorno dei morti (Luca 16:19-31).
Dal momento della sua dipartita, il credente gode la con-
solazione e il riposo. È il «paradiso» promesso al brigante
sulla croce il giorno stesso della sua morte (Luca 23:43).
L'empio, invece, nel pieno possesso delle facoltà e della
memoria, soffre in un luogo dal quale non può uscire.
Questo luogo di tormenti è per lui come il carcere preven-
tivo: vi aspetta la seconda resurrezione, il giudizio finale e
la detenzione per sempre che sarà l'inferno eterno. (→
Pene eterne)
Un gran cambiamento fu prodotto dalla discesa del Cristo
nel soggiorno dei morti beati. Secondo la profezia, il Si-
gnore non vi fu abbandonato (Salmo 16:8-11), poiché era
impossibile che vi fosse ritenuto dai legami della morte
(Atti 2:24).
Dopo Cristo
Uscito dalla tomba ed essendo «salito in alto, egli ha con-
dotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomi-
ni» (Efesini 4:8).
I commentatori pensano che al momento della sua glorifi-
cazione, Cristo abbia liberato dallo Sheol i morti credenti
e li abbia portati con sé in cielo.
La realtà è che oramai tutti quelli che muoiono nella fede,
invece di scendere nel soggiorno dei morti, se ne vanno
direttamente presso il Signore. È così che Paolo preferisce
andarsene per esser con Cristo (Filippesi 1:21-24) e noi
«abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d'abitare
col Signore» (2 Corinzi 5:6-8). La morte è così «un gua-
dagno», non è neppure più una morte (Giovanni 11:25).
Dopo il Giudizio
Il soggiorno dei morti, non essendo che provvisorio, cessa
d'esistere al momento del giudizio finale: è «gettato nello
stagno di fuoco». Insieme a quelli che conteneva, esso è,
per così dire, riversato nell'inferno eterno che comincia
(Apocalisse 20:13-14).
La geenna prende nome dall'espressione ebraica Gehin-
nom, valle di Hinnom (Matteo 5:22,29-30; 10:28; 18:9;
23:15,33; Marco 9:47; Luca 12:5; Giacomo 3:6). In questo
luogo, vicinissimo a Gerusalemme, erano bruciati dei
bambini in onore di Moloc.
A motivo dei crimini che vi si commisero (Geremia
32:35), della sua profanazione ad opera del re Giosia (2
Re 23:10), forse anche a causa dei rifiuti che vi si brucia-
vano, la valle di Hinnom divenne simbolo di peccato affli-
zione e giudizio; il suo nome servì per designare un luogo
d'eterno castigo (Matteo 18:8-9; Marco 9:43).
La geenna è dunque più vicina all'inferno definitivo che al
soggiorno dei morti provvisorio sopra descritto. È dalle
scene orribili viste in quella valle che furono prese a pre-
stito le immagini rappresentanti la geenna dell'altro mon-
do (Matteo 5:22; cfr. 13:42; Marco 9:48). ■
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 tratto e adattato dalla Concordanza Biblica per Argomenti

L'inferno

Descrizione Riferimento
Luogo di tormento Matteo 18:8; 23:33
Marco 9:43
Luca 16:23,28
Apocalisse 14:10-11; 20:10

Pozzo della perdizione Salmo 55:24

Abisso 2 Pietro 2:4

Apocalisse 20:1

Fiamme eterne Isaia 33:14

Fuoco che non si spegne Isaia 66:24

Matteo 3:12
Marco 9:43
Luca 3:17

Fuoco eterno Matteo 18:8; 25:41

Giuda 1:7

Geenna del fuoco Matteo 5:22; 10:28; 18:9; 23:33

Marco 9:47
Luca 12:5

Stagno di fuoco Apocalisse 14:10; 19:20; 20:10,15; 21:8

Fornace ardente Matteo 13:42,50

Fuoco divorante Isaia 33:14

Ebrei 10:27

Luogo di sofferenza per corpo e anima Daniele 12:2

Matteo 5:29; 10:28; 18:9
Marco 9:43
Romani 2:9

Punizione eterna Isaia 33:14

Daniele 12:2
Matteo 25:46
Marco 3:29; 9:44
2 Tessalonicesi 1:9
Apocalisse 14:11; 20:10

Per chi?
Per il diavolo e per i suoi angeli Matteo 25:41
2 Pietro 2:4
Giuda 1:6

Per i malvagi Salmo 55:24

Matteo 11:23; 13:49-50; 25:41
Luca 10:15
Apocalisse 20:15; 21:8

Per la Bestia, il falso profeta e il diavolo Apocalisse 19:20; 20:10

Ma le porte dell'inferno non potranno vincere la Matteo 16:18

Chiesa

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DATE: 28Jul10
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