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"Allora io vidi un nuovo cielo e una nuova terra: il primo cielo e la prima terra
erano spariti, e il mare non c’era più. E vidi venire dal cielo, da parte di Dio, la santa
città, la Nuova Gerusalemme, ornata come una sposa pronta per andare incontro allo
sposo. Una voce possente che veniva dal trono esclamò: "Ecco l’abitazione di Dio
tra gli uomini: essi saranno il suo popolo, ed egli sarà Dio con loro. Dio asciugherà
ogni lacrima dai loro occhi. La morte non ci sarà più. Non ci sarà più né lutto, né
pianto, né dolore. Il mondo di prima è scomparso per sempre". Allora Dio dal suo
trono disse: "Scrivi, perché ciò che dico è vero e degno di essere creduto". E
aggiunse: "È fatto. Io sono l’inizio e la fine, il primo e l’ultimo. A chi ha sete io darò
gratuitamente l’acqua della vita. Ai vincitori toccherà questa parte dei beni. Io sarò
Dio ed essi saranno miei figli. Ma i vigliacchi, i miscredenti, i depravati, gli
assassini, gli svergognati, i ciarlatani, gli idolatri e tutti bugiardi andranno a finire
nel lago ardente di fuoco e zolfo. Questa è la seconda morte".
Visione cristocentrica
• Tutta la storia precristiana è “preparazione
evangelica”, preannuncio della venuta di
Cristo. (Eusebio di Cesarea (cfr. p .128)
Le età della storia
• Infantia da Adamo a Noè
• Pueritia da Noè ad Abramo
• Adulescentia da Abramo a Davide
• Iuventus da Davide alla cattività babilonese
• Aetas senilis dalla cattività babilonese alla
nascita di Cristo
• Aetas decrepita dalla nascita di Cristo alla fine
dei tempi
Agostino
• De civitate Dei, XX, 7
• Lettera ad Esichio, De fine saeculi
• L’escatologia rinviata
• La critica del millenarismo
Giovanni evangelista ancora, nel libro intitolato l'Apocalisse, ha
parlato delle due risurrezioni in termini tali che la prima di esse, non
compresa da alcuni dei nostri, è stata anche per di più volta in favole
grottesche. Dice appunto nel libro menzionato l'apostolo Giovanni:
Ho visto poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave
dell'abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente
antico, soprannominato il diavolo e Satana, e lo incatenò per mille anni,
lo gettò nell'abisso, ve lo chiuse e ne sigillò la porta affinché non traesse
più in errore le nazioni fino al compimento di mille anni; dopo questi
avvenimenti dovrà essere sciolto per un po' di tempo. Poi ho visto alcuni
troni e alcuni che vi si sedettero e fu dato il potere di giudicare. E le
anime degli uccisi a causa della testimonianza di Gesù e della parola di
Dio e coloro che non hanno adorato la bestia e la sua statua e non hanno
ricevuto il marchio sulla fronte o sulla mano regnarono con Gesù mille
anni; gli altri non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni.
Questa è la prima risurrezione. Beato e santo chi ha parte in questa
prima risurrezione. Su di essi non ha potere la seconda morte, ma
saranno sacerdoti di Dio e del Cristo e regneranno con lui per mille anni.
Coloro, che sulla base delle parole di questo libro hanno congetturato che la
prima risurrezione sarà dei corpi, sono stati spinti soprattutto dal numero di
mille anni. Sembrò loro opportuno che nei santi in quella condizione
avvenisse la celebrazione del sabato di un sacrale grande periodo di tempo,
cioè con un periodo di riposo dopo seimila anni, da quando è stato creato
l'uomo e per la pena del grande peccato fu espulso dalla felicità del paradiso
nelle tribolazioni dell'attuale soggezione alla morte. Poiché si ha nella
Scrittura: Un solo giorno nel Signore come mille anni e mille anni come un
sol giorno, passati seimila anni come sei giorni, dovrebbe seguire il settimo
del sabato negli ultimi mille anni per celebrare, cioè, il sabato con la
risurrezione dei santi. L'opinione sarebbe comunque ammissibile se in quel
sabato fosse riservato ai santi qualche godimento spirituale. Anch'io una
volta ho avuto questa opinione. Ma essi dicono che coloro, i quali
risusciteranno in quel tempo, attenderanno a sfrenate orge carnali, nelle quali
sarebbe così abbondante il cibo e le bevande non solo da violare la
moderazione, ma da sorpassare perfino la misura dell'incredibile. Ma queste
storie possono essere credute soltanto dai carnali. Gli spirituali definiscono
coloro che le credono con la parola greca che noi, derivando parola da
parola, potremmo denominare i "millenaristi".
Gregorio Magno
La fine del mondo è vicina (in Ezechiele, II,6):
“Dovunque vediamo lutti, dovunque sentiamo gemiti. Distrutte le città,
invasi i villaggi, devastate le campagne, la terra è stata ridotta a un
deserto. Non è rimasto nessun abitante nei villaggi; quasi nessuno nelle
città; e tuttavia anche questi piccoli resti del genere umano sono colpiti
continuamente ogni giorno. E i flagelli della giustizia celeste non hanno
termine, perché neppure in mezzo ai flagelli si emendano le colpe.
Vediamo alcuni deportati come schiavi, alcuni mutilati, altri uccisi… voi
vedete come è ridotta Roma stessa, che un tempo sembrava la
dominatrice del mondo. Schiacciata in tanti modi da immensi dolori, dalla
desolazione dei cittadini, dall’assedio dei nemici, dalle continue rovine.”
• Isidoro di Siviglia, Etymologiae, lib. V, capp. 38-
39
• Le sei età del mondo
Emich di Flonheim
• Un cronista ebreo, Bar Simson lo dipinge così:
Geroh di Reichersberg
• De investigatione Antichristi
• De quarta vigilia noctis
1. le persecuzioni (Nerone - Pietro e Paolo)
2. Eresie (Giuliano l’Apostata - Giovanni e Paolo)
3. Corruzione dei costumi (Enrico IV - Gregorio
VII)
4. Avarizia (Anticristo - poveri di spirito)
Ildegarde di Bingen
Scivias; Liber divinorum operum
5 bestie, 5 regni degli ultimi tempi:
– Un cane
– Un leone
– Un cavallo
– Un maiale
– Un lupo
Le premesse della venuta dell’Anticristo:
– Ecclesiastici indegni si divideranno i beni della chiesa
– L’Impero si dividerà in tanti regni autonomi
– Di conseguenza anche la Chiesa di frantumerà
– Gli eretici negheranno del tutto Dio
Nessuna
determinazione
cronologica della
venuta
dell’Anticristo
Riccardo di San Vittore
• in Apocalipsim libri Septem
• Le 7 visoni dell’Apocalisse:
1. Le 7 lettere alle chiese dell’Asia
2. I 7 sigilli
3. Le 7 trombe
4. La mulier amicta sole
5. Le 7 fiale
6. L’eterna dannazione dei malvagi
7. Il premio eterno destinato ai giusti
La caduta di Gerusalemme
• Nel 1095 a Clermont, il popolo aveva risposto
all’invito alla Crociata, con il grido: « Dio lo vuole! »
• Nel 1187 con la battaglia di Hattin il Saladino
riconquistava la città santa.
• Si poneva una domanda teologica: Dio non voleva
più la vittoria degli eserciti cristiani?
• Si potevano sempre evocare i peccati dei cristiani per
trovare una spiegazione, ma non di meno rimaneva
una domanda di fondo sul senso della storia.
Gioacchino da Fiore
• Le tre persone della Trinità:
– al Padre compete il Vecchio Testamento - da Adamo
a Cristo
– al Figlio il Nuovo Testamento - da Cristo al presente
– allo Spirito Santo il mistico intelletto (= la concordia)
- il futuro [di quest’ultima età l’initiatio coincide con
San Benedetto mentre la fructificatio si avrà dalla
22ma generazione dopo Benedetto fino alla fine dei
tempi]
Expositio in Apocalipsim
Tutta l’Apocalisse è divisa in 7 parti (che diventano poi 8, con
la divisione dell’ultima in due), cui corrispondono 7 età della
chiesa. Ma ognuna di queste parti può essere ulteriormente
divisa per 7. Il risultato è sette settenari.
1. Apostoli
2. Martiri
3. Padri
4. Monaci
5. Perfezione dei santi e perversità dei malvagi
6. Condanna di Babilon e premio degli eletti
7. Il gran Sabato della fine del mondo
R. Manselli, La
'Lectura super
Apocalipsim', p. 97
L’età dei martiri (2)
La seconda visione è quella dell’apertura dei 7 sigilli, ad ogni sigillo corrisponde
una persecuzione della storia della chiesa:
“il cavallo rosso è la forza politica romana che sanguinosamente combatte i primi
cristiani, il cavallo nero è l'arianesimo che si diffuse per ogni dove contro la Chiesa
cattolica, il cavallo pallido sono i saraceni, fattore importantissimo della storia per
Gioacchino da Fiore, che più volte ne ricorda il peso come quelli che massacrarono
i cristiani, li costrinsero all'abiura e restrinsero l'estensione geografica della Chiesa
stessa. Se poi il quinto sigillo indica una tregua ed una pace per i fedeli, il sesto
invece con il suo terremoto ricorda Babylon, la collettività dei malvagi, che sarà
finalmente condannata dopo aver tormentato i fedeli, probabilmente, un santo
pontefice, designato nell'angelus ascendens ab ortu solis habens signum Dei vivi.
Seguirà poi, con l'apertura del settimo, l'eterna pace"
Il ruolo
escatologico
Il francescanesimo
dell’Ordine
Il Super Hieremiam
Il testo si presenta come una profezia, scritta alla fine
del XII secolo, sugli avvenimenti che si sarebbero
realizzati la generazione successiva, durante il regno
di Federico II. In realtà si tratta di un vaticinio ex
eventu. La versione più lunga allude all’attacco
navale del 1241 durante il quale vennero fatti
prigionieri diversi presuli diretti al Concilio. Mentre
non si fa cenno né all’elezione di Innocenzo IV né
alla detronizzazione di Federico (1245).
Escatologia
francescana
Guglielmo di Saint-Amour
• De periculis novissimorum temporum
• Gli ordini mendicanti sono la Sinagoga di
Satana perché sovvertono l’ordine della
Chiesa, che è di istituzione divina
• In particolare la mendicità, che priva dei
beni i veri poveri, è segno dell’ipocrisia dei
servi dell’Anticristo
La sintesi di
Bonaventura
Bonaventura da Bagnoregio
Collationes in Hexaemeron la storia è divisa in 4 età:
– ante legem o tempus naturae
– tempus legis
– tempus prophetiae
– tempus revelatae gratiae [quest’ultimo si divide a sua volta]:
• Redenzione : il Padre manda il Figlio [Vangeli] cui si contrappone
Giuda
• Diffusione dei carismi : il Figlio [Atti degli Apostoli] cui si
contrappone Simon Mago
• Apertura delle Scritture : lo Spirito [Apocalisse] cui si contrappone
la bestia che sale dall’abisso.
Le divisioni della storia
• 6 giorni della creazione del mondo = 6 età
dell’uomo [Agostino]
• 5 chiamate degli operai nella vigna [Gregorio
Magno]
• 3 età; tempus naturae, tempus legis, tempus
gratiae
• 7 angeli dell’Apocalisse.
“Infatti i tempi vengono distinti secondo la ragione del ternario,
cioè secondo le tre leggi: scritta internamente, disposta
esternamente, infusa dal di sopra; secondo la ragione del
quinario: all’alba, all’ora terza, la sesta, la nona, l’undicesima,
che rappresentano le cinque vocazioni fino alla fine del mondo.
– E, a partire da ciò si distinguono sei età, la settima, secondo il
parere di tutti, corre con la sesta. – Dopo il Nuovo Testamento
non vi sarà un altri Testamento, né può venir eliminato un
qualunque sacramento della nuova Legge, poiché quel
Testamento è eterno.”
Coll. In Hex. XVI, 1
Il tempo della chiara dottrina inizia da Adriano. Ma
quanto alla sua durata chi può dirlo o chi ne ha detto
qualcosa? La cosa sicura è che noi siamo in questo
periodo, e inoltre è sicuro che questo tempo durerà fino
all’abbattimento della bestia che sale dall’abisso,
quando Babilonia sarà confusa e verrà rigettata, e dopo
vi sarà la pace. Prima però è necessario che venga la
tribolazione. Ma qui non può essere posto un termine,
perché nessuno sa quanto durerà quel tempo di grande
pace.
Legenda Maior,
Prologus
Alle origini degli
Spirituali
Ecclesia carnalis,
VII, trad. in Vian,
p. 121.
ecclesia spiritualis
Allora gli eletti saranno distinti dalla chiesa carnale
come lo furono gli apostoli e gli altri cattolici dalla
Sinagoga al tempo di Cristo sino alla sua sovversione
compiuta da Tito e Vespasiano, per cui più in là, nel
cap. XVIII ove si tratta della futura cadura di
Babilonia, una voce dal cielo dice: « Uscite, popolo
mio, da Babilonia per non associarvi ai suoi peccati e
non ricevere parte dei suoi flagelli. Perché i suoi
peccati si sono accomulati fino al cielo. »