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IL TESTO

ARGOMENTATIVO
C O S A È E C O M E S I FA
COSA SIGNIFICA ARGOMENTARE?

IL TERMINE ARGOMENTARE DERIVA DAL LATINO «ARGUMENTOR» OVVERO


•  ARGOMENTARE
•  PROVARE CON RAGIONAMENTI
•  SOSTENERE CON RAGIONAMENTI
•  ADDURRE/PORTARE DELLE PROVE

PERTANTO …
CHE COSA È IL TESTO
ARGOMENTATIVO?
•  IL TESTO ARGOMENTATIVO È UN TESTO IN CUI CHI SCRIVE PRESENTA,
IN RELAZIONE AD UN DETERMINATO PROBLEMA, LA PROPRIA TESI, SOSTENENDOLA
CON OPPORTUNI ELEMENTI DI PROVA O ARGOMENTI
CHE COSA È IL TESTO
ARGOMENTATIVO?
•  C HI SCRIVE UN TESTO ARGOMENTATIVO SI PREFIGGE LO SCOPO DI
CONV INCERE, PERSUA DERE IL DESTINATARIO DELLA VALIDITÁ DI
QUELLO CHE DICE
CHE COSA È IL TESTO
ARGOMENTATIVO?
•  L’argomentazione cerca di persuadere mettendo in campo buone ragioni, fondate su cause,
eventi, fatti reali, esempi, usi e costumi, valori morali … Mira a ottenere il consenso ma
ammette il dialogo, la discussione e il dissenso perché non verte su verità assolute ma su
giudizi di valore
•  Sono testi di tipo argomentativo:
ü Articoli di fondo o di opinione dei giornali
ü Le recensioni
ü I saggi
ü I messaggi pubblicitari che vogliono persuadere il consumatore ad acquistare un prodotto
CHE COSA È IL TESTO
ARGOMENTATIVO?
•  L’argomentazione rientra nel dominio della Retorica
LO SCOPO

•  Chi scrive si propone di persuadere i lettori interessati al problema o fenomeno in questione


della validità delle sue teorie e argomentazioni
•  Quando ti viene richiesto di elaborare questo tipo di testo a scuola, devi dimostrare di saper
utilizzare gli strumenti adeguati per l'analisi del problema che ti è stato sottoposto
(conoscenze e informazioni raccolte, capacità di analisi e di sin-tesi, capacità di elaborazione,
competenze comunicative)
IL DESTINATARIO

•  Un testo argomentativo può avere carattere specialistico e rivolgersi agli addetti ai lavori. In tal
caso deve essere molto approfondito e proposto in una forma elaborata
•  Oppure può avere carattere divulgativo e rivolgersi a un pubblico più vasto e non sempre
preparato ad affrontare il tema trattato
•  In ambito scolastico il testo si rivolge all'insegnante che intende verificare il raggiungimento di
determinate abilità
LA STRUTTURA DI BASE

PROBLEMA

TESI

ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI

ANTITESI

ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONFUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONCLUSIONE
LE VARIANTI
SPOSTAMENTO DELLA TESI ALLA FINE DEL TESTO

PROBLEMA

ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI

ANTITESI

ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONFUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

TESI E CONCLUSIONE
LE VARIANTI
OMISSIONE DELLA TESI
PROBLEMA

ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI

ANTITESI

ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONFUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONCLUSIONE
LE VARIANTI
OMISSIONE DEGLI ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI
«ARGOMENTAZIONE CONFUTATIVA»
PROBLEMA

TESI

ANTITESI

ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONFUTAZIONE DEGLI ARGOMENTI A FAVORE DELL’ANTITESI

CONCLUSIONE
LE VARIANTI
OMISSIONE DELL’ANTITESI
«ARGOMENTAZIONE AFFERMATIVA»
PROBLEMA

TESI

ARGOMENTI A FAVORE DELLA TESI

CONCLUSIONE
GLI ARGOMENTI

QUALUNQUE SIA LA STRUTTURA DI UN TESTO ARGOMENTATIVO,

L’ELEMENTO DI MAGGIORE IMPORTANZA È:

L’ARGOMENTO
GLI ARGOMENTI

QUANTO PIÚ

GLI ARGOMENTI A SOSTEGNO DELLA TESI SARANNO FORTI E CONVINCENTI

TANTO PIÚ

LA TESI APPARIRÁ VALIDA E ACCETTABILE


COME DARE FORZA AGLI ARGOMENTI

MA COME DARE FORZA E VALIDITÁ AGLI ARGOMENTI?

SI DEVONO UTILIZZARE TECNICHE PARTICOLARI


- CITAZIONI
- PARERI DI
STUDIOSI,

- PROVE
CONCRETE
DATI
- ESPERIMENTI STATISTICI

TECNICHE
UTILIZZABILI

- ESEMPI SPIEGAZIONI
DI
- CONCETTI
CONFRONTI
COME DARE FORZA AGLI ARGOMENTI

• Quando si argomenta si devono sostenere le proprie idee


con ragionamenti, prove, esempi, paragoni che possano
dimostrare la fondatezza o la veridicità della propria
posizione
I VARI TIPI DI ARGOMENTO

Sono molteplici gli argomenti che si possono utilizzare, ma possiamo riassumerli in tre tipologie:
ü ARGOMENTI PERSONALI → ragionamenti e pensieri di chi scrive o parla, sono
argomenti efficaci in una discussione a due oppure in una lettera personale, ma non hanno
grande forza in un contesto più formale, come un dibattito pubblico o un articolo di opinione
ü FATTI → dati, esempi, avvenimenti anche storici, riconosciuti come validi da tutti, anche dai
nostri interlocutori; si tratta dunque di argomenti forti, adatti a contesti formali
ü CITAZIONI → le opinioni di persone ritenute autorevoli, riportate da chi scrive o da chi
parla come vere o importanti: devono essere naturalmente frasi o pensieri di persone ritenute
autorevoli da chi legge o ascolta
I VARI TIPI DI ARGOMENTO

Le argomentazioni a favore di una tesi possono essere:


ü argomentazioni logiche
ü esempi, fatti concreti
ü argomentazioni d'autorità (opinioni di testimoni esperti,
studiosi)
ü argomentazioni pragmatiche (conseguenze positive).
I VARI TIPI DI ARGOMENTO

Le argomentazioni a favore dell'antitesi vanno espo­ste dopo avere


svolto un adeguato lavoro di ricerca e documentazione. In caso
contrario il testo risulterà poco convincente, debole, facilmente
criticabile da chi ha competenze nella materia
LE CARATTERISTICHE DEL TESTO
ARGOMENTATIVO
•  Il discorso deve seguire un filo logico e avere consequenzialità
•  Evitare un’esposizione di idee accostate in modo casuale
•  Non strutturare meccanicamente il testo in tesi, antitesi ecc.
•  Assumere spunti e collegarli razionalmente in sequenza
•  Elaborare un discorso compiuto che non mostri rigidità di passaggi
LE CARATTERISTICHE DEL TESTO
ARGOMENTATIVO
•  USO DEL PRESENTE COME TEMPO VERBALE

•  USO FREQUENTE DI FRASI COMPLESSE (SUBORDINATE) CON


PROPOSIZIONI FINALI, CAUSALI, CONSECUTIVE, IPOTETICHE

•  USO FREQUENTE DI CONNETTIVI, ELEMENTI INVARIABILI DEL DISCORSO,


CHE HANNO LA FUNZIONE DI LEGARE TRA LORO LE VARIE PARTI DEL TESTO
LE CARATTERISTICHE DEL TESTO
ARGOMENTATIVO
«Argomentare» bene significa

Fare emergere una tesi di fondo, intorno alla quale sono selezionati
gli argomenti pertinenti; dominare perfettamente sintassi e testualità,
usare un lessico puntuale e spesso non banale
SE DEVI ARGOMENTARE ECCO COSA
DEVI FARE
Una volta che hai capito che la traccia ti chiede di argomentare, puoi progettare e organizzare il
tuo testo, facendo attenzione a questi punti:
1.  Delinea prima i termini del problema: definisci in modo chiaro quello di cui vuoi parlare
2.  Esponi con chiarezza la tua tesi
3.  Individua ed esponi argomenti a favore di essa, partendo da quelli più rilevanti o lasciando per ultimi
i più importanti
4.  Se richiesto, esponi anche tesi contrarie alla tua e confutale, utilizzando argomenti chiari e non solo
personali
5.  Scrivi una conclusione nella quale o riassumi i punti fondamentali della tua argomentazione, o
sollevi altre questioni, oppure semplicemente ribadisci la tua tesi
SE DEVI ARGOMENTARE ECCO COSA
DEVI FARE
•  NB: Può essere molto utile ed efficace organizzare la tua scrittura per capoversi: esponi la tua
tesi in un capoverso, nel quale la tua opinione è espressa dalla frase-chiave; esponi ciascun
argomento in un nuovo capoverso
I REQUISITI DI UNA BUONA
ARGOMENTAZIONE
Un’argomentazione è ben condotta quando presenta questi elementi:
•  COERENZA: le frasi devono essere concatenate in progressione logica
•  COESIONE: le frasi devono essere ben collegate sulla base dei rapporti grammaticali e
sintattici
•  CONNETTIVI: sono gli elementi che contribuiscono a organizzare il testo collegandone le
parti in base al rapporto che si vuole esprimere
•  SFRUTTA LE RISORSE DELLA SINTASSI DEL PERIODO PER ARGOMENTARE
•  SFRUTTA LESSICO E GRAMMATICA PER AVERE A DISPOSIZIONE LA
PAROLA APPROPRIATA
QUALCHE ESEMPIO DI TECNICA
ARGOMENTATIVA
•  Argomento di causa: spiega il perché di un nostro convincimento: «Vado a scuola perché
voglio imparare»
•  Argomento di identità: definisce un concetto dicendo che cosa è/non è: «Argomentare
significa giustificare le proprie affermazioni»
•  Argomento di autorità: sostiene un’opinione facendo appello a un autore attendibile: «Le
direttive ministeriali sostengono che dobbiamo argomentare le nostre affermazioni»
QUALCHE ESEMPIO DI TECNICA
ARGOMENTATIVA
•  Argomento del consenso: si appella all’opinione comune, a una filosofia, alla morale, alla
legge ecc.: «Secondo la logica, dimostrare e argomentare sono due cose diverse»
•  Argomento dell’esempio: si fonda sul presupposto che la realtà presenta certe costanti:
«Chi argomenta meglio persuade gli ascoltatori: lo dimostra l’esempio dei talk-show»
•  Argomento di analogia: illustra ciò che è meno noto sulla base di ciò che è più noto:
«Come in famiglia motiviamo le nostre richieste, così nello scrivere dobbiamo argomentare le nostre
idee»
•  Argomento di distinzione o dissociazione: distingue una verità dall’altra: «È normale che
gli studenti non sappiano argomentare bene le loro idee, ma è compito dell’insegnante esercitarli»
COME ORDINARE UN TESTO
ARGOMENTATIVO
Nelle argomentazioni è buona norma progettare in quale ordine disporre gli argomenti:
•  Disporre gli argomenti deboli per primi e quelli ritenuti più forti a conclusione del
ragionamento (ordine crescente): in tal modo l’attenzione si concentra sugli argomenti finali
che rimangono più in evidenza
•  Cominciare all’opposto, con gli argomenti più forti, per terminare con quelli meno
convincenti (ordine decrescente): questa tecnica è da preferire quando vogliamo coinvolgere il
lettore fin dall’inizio dell’argomentazione
•  Inserire gli argomenti più convincenti all’inizio e alla conclusione della trattazione,
lasciando le argomentazioni meno forti nella parte centrale del testo: il discorso, con
questa tecnica, tende ad essere coinvolgente nei momenti di maggior tensione dell’argomentazione
(il resto della trattazione, però, rischia di far diminuire l’attenzione di chi legge)
COME ORDINARE UN TESTO
ARGOMENTATIVO
•  Inserire gli argomenti secondo il «principio di autorità»: per sostenere la tesi è
possibile utilizzare come prova l’autorevole opinione di un esperto della materia di cui stai
parlando o di un personaggio noto per il successo che ha ottenuto, di un ente pubblico o
privato o anche di una maggioranza qualificata di persone. Questo tipo di tecnica
argomentativa ha un effetto psicologico perché colpisce emotivamente il destinatario e lo
porta a seguire la voce del personaggio autorevole e ad accettare la tua argomentazione
DUE PUNTI CRITICI: L’ESORDIO E LA
CONCLUSIONE
•  All’esordio spetta il compito di introdurre il tema di cui si parlerà
•  Esso avrà quindi un taglio espositivo
•  È possibile seguire le strategie di scrittura seguenti:
ü Enunciare la tesi
ü Anticipare le tappe principali del ragionamento
ü Presentare le fonti e le documentazioni da cui si è partiti
•  La parte introduttiva ha una funzione fondamentale: quella di creare interesse e predisporre
alla lettura
DUE PUNTI CRITICI: L’ESORDIO E LA
CONCLUSIONE
•  A sua volta la conclusione ha funzione circolare rispetto all’introduzione: la sua funzione è
quella di «chiudere il cerchio»
•  Una buona conclusione dovrà:
ü Riprendere i punti trattati sintetizzandoli
ü Ribadire la tesi
ü Proporre un appello concreto all’azione, prospettando eventuali soluzioni al problema trattato
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  Il corretto utilizzo dei connettivi è fondamentale nella costruzione del testo
argomentativo
•  I connettivi segnalano le parti in cui si articola il testo e permettono di riconoscere la
relazione - il nesso logico - tra le componenti dell’argomentazione
•  È fondamentale che le varie parti del testo argomentativo siano collegate tra loro in modo
coerente e coeso!!!
•  Come si fa?: Collegando le varie parti del discorso secondo un ordine logico, servendosi dei
connettivi più appropriati
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER PRESENTARE IL PRIMO ARGOMENTO:
ü In primo luogo …
ü Per cominciare …
ü Innanzitutto …
ü Prima di tutto …
ü Per prima cosa …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER PRESENTARE IL SECONDO ARGOMENTO:
ü In secondo luogo …
ü Inoltre …
ü In aggiunta a ciò …
ü Secondariamente …
ü Poi …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER PRESENTARE L’ULTIMO ARGOMENTO:

ü Infine …
ü Per finire …
ü Per concludere …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER INTRODURRE UN’OPPOSIZIONE DI IDEE (ANTITESI):
ü Ma …
ü D’altra parte …
ü D’altro canto …
ü Alcuni ritengono che … altri pensano che …
ü Gli uni sostengono che …, gli altri, al contrario …
ü Da una parte c’è chi sostiene, dall’altra invece …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER INTRODURRE UNA CONSEGUENZA:
ü Di conseguenza …
ü Dunque …
ü Quindi …
ü Ne consegue che …
ü Il risultato è che …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  PER ESPRIMERE LE PROPRIE IDEE:
ü Secondo me …
ü Dal mio punto di vista …
ü Per quanto mi riguarda …
ü La mia opinione è che
ü Sono convinto che …
ü Credo che …
ü Ritengo che …
ü Ecc.
LA COESIONE INTERNA:
I CONNETTIVI
•  Gli elementi di coesione interna possono essere divisi in vari gruppi:
ü CONNETTIVI CAUSALI: (dato che, poiché, perché): servono per introdurre gli argomenti che
sostengono la tesi
ü CONNETTIVI AGGIUNTIVI: (e, anche, inoltre, per di più): vanno usati se sono presenti ulteriori
argomentazioni
ü ESPRESSIONI CONCESSIVE: (anche se è vero, se è vero che, sebbene, pur ammettendo che): si
usano per introdurre le eventuali obiezioni alla tesi o al discorso dimostrato
ü CONNETTIVI AVVERSATIVI: (ma, bensì, invece, per altro, tuttavia): servono per le confutazioni
delle obiezioni
ü CONNETTIVI CONCLUSIVI: (quindi, perciò, dunque, in conclusione, concludendo): introducono la
conclusione del ragionamento o del testo
QUALCHE CONNETTIVO TESTUALE

•  Puntualizzare un concetto: in particolare…; in altri termini…: «Abbiamo parlato della prima prova; in
particolare, ai fini dell’argomentazione consideriamo caratteristica la tipologia B»
•  Sottolineare un aspetto: perfino…; soprattutto…; addirittura…: «Ci sembra utile approfondire le novità dell’esame:
soprattutto gli aspetti legati all’argomentazione»
•  Attenuare il senso: del resto…; a parte il fatto che…; anche se…: «Si insiste molto sull’argomentazione, a parte il
fatto che non è una novità»
•  Introdurre una nuova circostanza: inoltre…, c’è da aggiungere il fatto che…; non a caso…: «Nel nuovo esame
non c’è più il saggio breve; inoltre è stato eliminato il tema di storia»
•  Introdurre una correlazione o una contrapposizione: come… così; sia… sia…; da una parte… dall’altra;
contrariamente a questo…; a meno che…; salvo che…: «Da una parte è stata soppressa la tesina, dall’altra si
raccomanda la domanda a piacere»
•  Tra due aspetti del tema, sottolineare il secondo: ma soprattutto…: «È importante argomentare le proprie
idee, ma soprattutto è importante avere idee»
QUALCHE ERRORE DI RAGIONAMENTO

•  Incoerenza o incongruenza: «Dobbiamo argomentare le nostre idee perché la prova viene


valutata in base alle conoscenze che dimostriamo di avere»
•  Contraddizione: «Il tema di storia non c’è più; la storia non è stata penalizzata»
•  Falsa causa: «Sono andato a scuola un anno prima e per questo scrivo bene in italiano»
•  Petizione di principio: usa come premessa di un ragionamento la conclusione che si intende
ricavarne, cioè dà per vera un’affermazione che si deve dimostrare:
ü «Se questi non fossero errori di italiano, non sarebbero stati corretti»
ü «Dobbiamo ascoltare l’opinione dei nostri compagni, perché non possiamo ignorare quello che pensano»
ü «Il tema di storia è stato soppresso perché nella didattica della storia c’è qualcosa che non va»
LA REVISIONE DI UN TEMA
ARGOMENTATIVO
Coerenza alla traccia: verifica che quanto hai scritto sia
coerente con le richieste della traccia
ü Ho sviluppato l’argomento richiesto dalla traccia?
ü Ho tenuto conto del destinatario?
ü Ho sviluppato tutti i punti della scaletta?
ü Ho esposto i termini del problema e la mia tesi in modo chiaro?
ü Ho utilizzato argomenti chiari e condivisibili?
ü Ho scritto una conclusione efficace?
LA REVISIONE DI UN TEMA
ARGOMENTATIVO
Ortografia e punteggiatura: verifica di non aver fatto errori
ü Ho utilizzato correttamente accenti e apostrofi?
ü Ho utilizzato correttamente le parole che iniziano per h?
ü Ho utilizzato correttamente le parole che contengono doppie
consonanti?
ü Ho utilizzato i segni di punteggiatura con sufficiente frequenza e in
modo adeguato?
LA REVISIONE DI UN TEMA
ARGOMENTATIVO
Lessico: verifica l’adeguatezza della scelta delle parole
ü Ho ripetuto più volte lo stesso vocabolo?
ü Ho utilizzato parole generiche (“cosa”, “fare”, “dire”, “fatto”,
“andare”...)?
ü Ho utilizzato espressioni e parole della lingua parlata?
ü Ho utilizzato parole coerenti con il registro linguistico richiesto?
LA REVISIONE DI UN TEMA
ARGOMENTATIVO
Uso dei connettivi: verifica che i capoversi siano tra
loro collegati in modo opportuno
ü Ho utilizzato le congiunzioni?
ü Ho utilizzato in modo adeguato i connettivi (“ma”, “però”,
“infatti”, “poiché”, “poi”)?
UN VIDEO PER RIEPILOGARE

•  Https://aulalettere.scuola.zanichelli.it/multimedia/il-testo-argomentativo/
•  http://www.guamodiscuola.it/2014/01/testo-argomentativo-materiali-didattici.html (per prof.)

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