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COME

SI SCRIVE UNA
TESI DI LAUREA

Una guida di -
INDICE

1- Introduzione

2- L’argomento e gli obiettivi

3- La ricerca e le fonti
4- La struttura della tesi
5- Lo stile
6- Il calcolo del voto

7- La sessione di laurea

8- Faccio la tesi per me o per lavorare?


4
9- Bibliografia di riferimento

Come si scrive una tesi di laurea 2


1
CAPITOLO UNO

Introduzione
I nostri consigli per
ottimizzare tempo e risorse
La fine degli studi universitari coincide con il non
sempre facile compito di scrivere la famigerata Tesi di
Laurea.
Quando giunge questo momento si può esser colti da
un certo senso di disorientamento e di incertezza... il
vero PANICO.

Sì! Perché nonostante sia passato molto tempo da


quando abbiamo varcato la soglia dell'Università... in
realtà, mai nessuno si è degnato di spiegarci su come
prepararsi a questo momento!

La Tesi ci mette, forse per la prima volta, di fronte ad


una scelta che, potrebbe decidere il nostro futuro
professionale: sono molte le domande che affiorano
nelle menti di tutti gli studenti che arrivati quasi alla
fine degli esami non hanno ancora scelto l'argomento
della tesi.

A quale materia o cattedra chiedere la Tesi?


Quale sarà il docente più disponibile?
Quale l'argomento più interessante per me?
...e quale quello più interessante per il mondo del
lavoro?

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Cercheremo di rispondere a tutte queste domande... e
molto di più.

Tesionline ti aiuta
a preparare la tesi!

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più

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2
CAPITOLO DUE

L’argomento e
gli obiettivi
L’argomento e
il titolo

L’argomento della tesi di laurea dovrebbe scaturire


dalla nostra carriera universitaria, ripensando a quelle
che tra le varie materie e tematiche ci hanno
maggiormente stimolato o che rappresentano per noi
degli spunti per la nostra futura carriera
professionale.

È il primo passo ed il più importante per ottimizzare


le modalità di lavoro e per non rischiare di ritrovarsi a
metà strada con una tesi che non ci appaga da nessun
punto di vista.

L'argomento della tesi deve essere qualcosa che ci


appassiona e che incoraggia la nostra propensione
culturale e lavorativa, non dev’essere troppo ampio e
generico (altrimenti la tesi risulterà dispersiva e
superficiale). Meglio attenersi ad un tema specifico,
originale e di attualità.

È sufficiente avere una idea e da qui iniziare una


ricerca bibliografica appropriata, non dimenticandosi
di andare a vedere tra i nostri testi e appunti di
studio.

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Se sei a corto di idee, puoi iniziare scegliendo un
argomento generico e cercandolo nel nostro database
delle Tesi pubblicate organizzate per argomento. In
questo modo potrai farti un’idea di come hanno
affrontato il tema altri laureandi.

È molto importante scegliere un argomento al quale


si è appassionati perché su questo si passano vari
mesi a studiare e a scrivere e potrà essere il campo
nel quale si lavorerà dopo la laurea.

Solitamente per sostenere la tesi su una materia o


presso una specifica cattedra, occorre averne
superato l'esame, anche se le disposizioni in materia
di tesi di laurea, dipende dai singoli atenei.
Ricordiamo, infatti che, in seguito all'abolizione legge
"Ruberti" (341/90), gli Atenei italiani hanno acquisito
ampissima autonomia a riguardo.

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Gli obiettivi della tesi

Una volta scelto l'argomento è necessario darsi gli


obiettivi che intendiamo raggiungere, ossia se
intendiamo dimostrare o confutare una o più tesi
scientifiche oggetto della nostra documentazione.

Una Tesi è compilativa quando prevede la stesura di


una rassegna storico-critica relativa ad un argomento,
una corrente di pensiero, un periodo storico, ecc.
(generalmente più diffusa nelle facoltà umanistiche)
[si lavora su del materiale già esistente].

Una Tesi è di ricerca (ovvero sperimentale) quando


prende le mosse da studi o da letteratura esistente
per analizzare autonomamente un proprio campo
d'indagine (generalmente più diffusa nelle facoltà
scientifiche).
La Tesi di ricerca è una creazione quasi
esclusivamente propria: si fa ricorso a interviste e
ricerche per scrivere qualcosa che non è mai stato
scritto. Di solito con questa tipologia vengono
assegnati un maggior numero di punti nel momento
della discussione

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3
CAPITOLO TRE

La ricerca e
le fonti
Il metodo e
gli strumenti di ricerca
Gli strumenti sono tanti: testi cartacei e multimediali,
internet, riviste, indagini scientifiche.

Il metodo di ricerca​ dipenderà sicuramente dal tipo di


strumenti che utilizzerete.

Sicuramente non potrete fare a meno di andare nelle


Biblioteche e di utilizzare Internet, che rimangono le
fonti primarie di informazione.
A seconda del tipo di tesi (compilativa o scientifica) si
ricorrerà poi ad interviste e/o ad esperimenti.

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Le fonti

Man mano che si leggono e consultano i libri o che si


visitano siti Web sull'argomento è bene cominciare da
subito l'opera di schedatura indicando per ogni testo
autore, titolo, rivista, numero, data, luogo di
pubblicazione, edizione, capitolo, pagine.

Se vi siete dimenticati di schedare le fonti utilizzate


niente paura: Tesionline ha pensato anche a
questo!
Grazie ai servizi TesiLink e TesiVerified potrete
rimediare andando a recuperare le fonti online non
citate.

ATTENZIONE: leggere e raccogliere moltissimo


materiale produce un arricchimento delle conoscenze
dell'argomento della tesi che presto potrebbe
ritorcersi contro di noi: il rischio è quello di ampliare
sempre di più il raggio d'azione del nostro argomento,
facendosi magari entusiasmare da ciò che via via
andiamo apprendendo.

Quindi state attenti a rimanere in tema!

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Le parole chiave in questo caso sono, invece,
restringere, delimitare il campo di indagine per
passare da un argomento generale ad un argomento
preciso.

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Ricerche bibliografiche
in rete
La ricerca bibliografica è un elemento importante che
normalmente precede la composizione della tesi.

Per cominciare ti consigliamo di salvare nei preferiti i


seguenti link:

• ICCU - ​Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle


Biblioteche Italiane e per le Informazioni
Bibliografiche

• Google Scholar - permette di cercare direttamente


letteratura scientifica e accademica, come articoli
di riviste, tesi, libri e report

• AIB - ​Associazione Italiana Biblioteche, con l'elenco


delle biblioteche online ed offline in tutto il mondo

• Liber Liber - ​Associazione culturale senza fini di


lucro. I testi sono scaricabili immediatamente.

• Google Books - permettere la ricerca nel testo di


libri antichi digitalizzati oppure in commercio.

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Cos’è un OPAC?

L'acronimo OPAC sta per ONLINE PUBLIC ACCESS


CATALOG​. Si tratta di cataloghi che raccolgono ed
archiviano i titoli e i dati dei materiali presenti presso
tantissime biblioteche in tutto il Mondo secondo un
criterio di schedatura standard che permette di
effettuare ricerche in diverse modalità (per autore,
argomento, titolo, localizzazione, ecc.).
Gli OPAC contengono l'equivalente dei cartoncini
compilati a mano o a macchina presso le biblioteche
tradizionali. Insomma i siti giusti dove partire per la
propria bibliografia.

Non dimenticate di mettere nei preferiti il sito della


vostra Biblioteca di Ateneo che vi offre la possibilità di
consultare gratuitamente e-book, e-journal e altre
riviste elettroniche.

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CAPITOLO QUATTRO

La struttura
della tesi
L’indice
L'indice è solitamente una delle prime cose da fare,
dopo aver delineato l'argomento ed il titolo (anche
provvisorio) della tesi.

La stesura dell'indice ha una doppia funzione: chiarire


sia allo scrivente che al relatore la struttura del lavoro
da realizzare e permettere alle due parti di
cominciare un dialogo costruttivo che si protrarrà fino
alle fine del lavoro.

Per questo motivo è necessario informare


tempestivamente il relatore ogni qual volta vengono
apportate modifiche all'indice.
Tenete presente che, nel corso del lavoro, l'indice
avrà diverse occasioni di essere modificato sia
dall'autore che dal relatore e, sovente, l'indice finale
risulterà poco o per niente somigliante alla sua prima
stesura.

Quindi, non affezionatevi troppo ai documenti che


create e siate estremamente flessibili.

Nella stesura dell'indice, procedete per


approfondimenti successivi: conviene definire
anzitutto lo schema complessivo dei capitoli; solo in
seguito, occupatevi di definire la loro struttura

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interna (paragrafi e sottoparagrafi).

A volte, la struttura dell'indice dovrà seguire uno


schema prefissato: in una tesi scientifica a carattere
sperimentale, per esempio, si comincia con una
introduzione a carattere teorico, quindi si presentano
materiali e metodi utilizzati nell'esperimento e i
risultati conseguiti, per finire con una discussione dei
risultati stessi.

Comunque, anche quando non esiste uno schema


prefissato di questo tipo, conviene tenere presente
che l'indice deve seguire un percorso logico​,
partendo da un inquadramento del tema di tesi, a cui
segue l'esposizione di teorie, dati e osservazioni
pertinenti all'approfondimento che si intende
svolgere e chiudendosi con una sintesi personale.

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La bibliografia

La bibliografia è l'elenco dei testi consultati per la


compilazione della tesi​.
Sebbene questa si trovi sempre in fondo alla tesi (o,
volendo, alla fine di ogni capitolo), la bibliografia è
sovente richiesta dal relatore insieme all'indice e,
quindi, è anch'essa una delle prime sezioni della tesi
da preparare.

Anche in questo caso, le voci riportate nell'elenco


sono suscettibili di modifiche e revisioni, così che il
lavoro finale si baserà su libri che via via riteniamo
opportuno consultare per il buon esito del nostro
lavoro.

La corretta compilazione di una buona bibliografia è


di cruciale importanza per scrivere una tesi di
qualità​: sebbene al laureando sia richiesta la capacità
di produrre un elaborato originale, non si pretende
certo che padroneggi la materia a tal punto da non
servirsi di quanto in merito è stato già scritto da altri.
Pertanto, la capacità di creare una valida selezione di
fonti da utilizzare nella redazione della tesi è valutata
molto positivamente.

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La bibliografia ha anche la funzione di repertorio che
consente di identificare i testi utilizzati nella tesi:
quando si cita un brano è necessario indicare in nota
da quale fonte è tratto e, di norma, lo si fa indicando
solo cognome dell'autore e anno di edizione
dell'opera; la bibliografia perciò serve anche a
identificare con precisione ogni testo menzionato in
nota​.
È dunque opportuno che le voci della bibliografia
siano ordinate in primo luogo alfabeticamente, in
base al cognome dell'autore, e quindi, per ogni
autore, per anno di edizione del testo.

Anche se qui stiamo parlando genericamente di


bibliografia, le fonti da elencare non sono solamente i
libri: lo stesso vale per articoli tratti da riviste o
giornali, codici e repertori o siti Internet.

Per questi ultimi, in particolare, è necessario fare un


paio di precisazioni. In primo luogo, il fatto che un
brano sia liberamente accessibile via Internet non
significa che sia liberamente utilizzabile nella propria
tesi: come qualsiasi testo scritto da altri, deve essere
correttamente citato (su questo punto, potete
consultare la pagina dedicata alla citazione corretta
delle fonti).

Inoltre, dal momento che il contenuto di Internet è

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mutevole, la citazione di una fonte di questo tipo
deve comprendere anche l'indicazione della data in
cui la pagina indicata è stata consultata.

Se proprio non sapete come citare, potete far


riferimento ai numerosi servizi disponibili online che
aiutano nella composizione della bibliografia, come
ad esempio CiteThisForMe o BibMe (ma ne esistono
molti altri).

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L’introduzione

L'introduzione di una tesi è molto differente da quelle


a cui siamo abituati nella letteratura non scientifica.

Se queste ultime hanno lo scopo di invogliare a


proseguire la lettura del testo, fornendo sì qualche
anticipazione, ma senza eccedere nello svelarne il
contenuto, l'introduzione di una tesi deve descrivere
nel modo più chiaro e completo, sebbene sintetico, il
lavoro compiuto​.

Partendo dalle motivazioni che hanno spinto alla


scelta dell'argomento della tesi, l'autore deve
illustrare con chiarezza la tesi o le ipotesi che intende
dimostrare e indicare gli obiettivi che si prefigge di
raggiungere, presentare gli strumenti utilizzati e
mostrare l'organizzazione del lavoro in parti e capitoli.

Tutti gli obiettivi e le ipotesi che qui vengono descritti


saranno poi ripresi nelle conclusioni della tesi, a
dimostrazione che quanto ci si prefiggeva
(documentato e dimostrato nel corso dei vari capitoli)
è stato raggiunto.

Sebbene sia consigliabile scrivere l'introduzione


prima degli altri capitoli, così da compiere immediata-

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-mente uno sforzo di sintesi del percorso che si dovrà
effettuare, l'introduzione stessa conoscerà la sua
versione definitiva solo a lavoro ultimato o quasi, dal
momento che inevitabilmente il lavoro di redazione
della tesi porterà a cambiamenti anche profondi
rispetto al progetto iniziale.

Perciò non dimenticate, una volta concluso il lavoro,


di controllare che l'introduzione ne fornisca una
sintesi fedele.

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Capitoli e paragrafi
Il corpo centrale della tesi deve essere suddiviso in
parti, capitoli e paragrafi dotati di numeri progressivi
per facilitare i rinvii interni ed esterni al testo e
corredato di titoli in grassetto di tipo
descrittivo/informativo.

In questa fase di redazione è bene compiere una


verifica approfondita delle informazioni raccolte e
della loro credibilità, confrontando tutte le fonti a
disposizione.
Nel caso in cui si trovino elementi in contrasto con le
asserzioni riportate nella tesi, si possono fornire
argomentazioni efficaci ai propri enunciati,
motivandone la scelta.

Rinunciate alla ricerca dell'effetto nella scelta dei


titoli di capitoli e paragrafi: la loro funzione è quella
di rendere il più possibile chiaro quale sia il contenuto
a cui si riferiscono, e non quella di colpire o
incuriosire il lettore.

Prestate molta attenzione anche alla corretta


denominazione e numerazione di tabelle, grafici e
immagini: se si perde la coerenza con la numerazione
usata nei rimandi all'interno del testo, la
consultazione della vostra tesi può diventare molto
complicata.
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Le conclusioni
Sono l'ultimo capitolo della tesi e rappresentano la
"summa" del lavoro svolto. Con le conclusioni il
lavoro ha termine e tutte le ipotesi e gli obiettivi che
ci si era prefissi nell'introduzione devono trovare
compimento.

È il momento della verifica in cui tutte le


argomentazioni e le informazioni riportate nel corso
dei vari capitoli trovano il giusto posto in un discorso
organico, chiaro e scientificamente corretto.
Non si tratta però di un riassunto, ruolo che spetta
piuttosto all'introduzione: le conclusioni devono
evidenziare gli elementi specifici e originali della
tesi, che sono appunto quelli che ne costituiscono
l'esito.

Questa è altresì la sede adatta per segnalare


eventuali lacune che le conclusioni stesse del lavoro
potrebbero avere evidenziato, e dunque per
riesaminare criticamente le proprie scelte
metodologiche.

Oltre a "tirare le fila" del lavoro svolto, evidenziando i


principali risultati emersi, le conclusioni (che infatti a
volte sono denominate Conclusioni e sviluppi futuri)
possono fornire suggerimenti su nuove indagini e

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ricerche, di cui la vostra tesi abbia dimostrato
l'interesse, oppure delineato gli aspetti
metodologici.

In sintesi, dovete scrivere le conclusioni in modo che


possano, se lette immediatamente dopo
l'introduzione, fornire un compendio chiaro e
completo dell'intero lavoro svolto.

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Le note
La quantità e l'estensione delle note sono uno degli
aspetti caratteristici delle tesi di laurea.

Dal momento che un laureando non può fondare la


validità di quanto scrive su una propria riconosciuta
autorità in materia, è necessario che argomenti
diffusamente le proprie affermazioni. Le note, in
questo caso, sono un ottimo strumento per fornire
le necessarie argomentazioni senza appesantire il
testo con continui incisi.

Per esempio, si può fare riferimento a una sentenza


quale esempio di una determinata interpretazione
giuridica nel testo, e fornire in nota tutti gli elementi
che dimostrano la pertinenza di tale riferimento.
Oppure, si può sintetizzare nel testo il pensiero di un
autore su un determinato argomento, riportando in
nota una più diffusa citazione letterale, così da
sottoporre al giudizio del lettore la correttezza della
propria sintesi.

Inoltre, le note servono a fornire tutte le indicazioni


relative alle fonti: ogni citazione testuale, così come
ogni riferimento a pubblicazioni consultate, deve
essere corredato da precise indicazioni che ne
consentano l'identificazione.

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A questo scopo, l'apparato di note viene usato
congiuntamente alla bibliografia.
Trovate indicazioni specifiche sul corretto inserimento
di citazioni nella vostra tesi in questa pagina.

Un importante consiglio pratico: non inserite


manualmente la numerazione delle note!
La vostra tesi dovrà subire numerose revisioni e
sarebbe davvero sgradevole, ogni volta che si rende
necessario inserire una nuova nota, dover rinumerare
tutte quelle che seguono. Vi ricordiamo che quasi
tutti gli editor di testo hanno la funzione “Inserisci
nota a piè di pagina” (in Word è sotto la sezione
“Riferimenti”) che numera e formatta
automaticamente le note.

Se siete confusi da termini come “Cfr.”, “Vd.”,


“Ibidem”, “Ivi” che trovate nelle note di altri elaborati,
ecco il loro significato:

• Cfr. è l’abbreviazione della parola latina confer,


ovvero confronta​. Si usa per indicare ulteriori
materiali o idee che possono fornire informazioni o
argomenti simili o differenti. In inglese veicola lo
stesso significato l’abbreviazione cf.

• Vd. ​sta per “vedi”. In inglese si usa v.

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• Ibidem ​è un avverbio latino che significa "nello
stesso luogo”. Si usa quando si cita la stessa opera
già citata in precedenza e veicola il significato della
frase "nella stessa opera (sopra citata)”,
solitamente è seguita dal numero della pagina (o
altra indicazione per trovare la citazione). Quindi
se nella stessa pagina dobbiamo citare la stessa
opera e le stesse pagine possiamo usare Ibidem​.

• Ivi ​altro avverbio che significa “In quel luogo”. Si


utilizza per rinviare a una fonte già citata in
precedenza. Quindi se nella stessa pagina
dobbiamo citare la stessa opera ma pagine
differenti possiamo usare Ivi +​ pagg. x-y

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Frontespizio e
ringraziamenti
Le ultime pagine della tesi da preparare, una volta
che il relatore l'abbia approvata e prima della
consegna della versione finale in segreteria, sono
proprio le prime due, ovvero il frontespizio e,
opzionalmente, i ringraziamenti.

Per quanto riguarda il frontespizio​, possono esserci


indicazioni specifiche da seguire per la vostra
università e facoltà, ma in generale si tratta di quella
pagina, riprodotta anche sulla copertina, che
contiene le principali informazioni riguardanti la
vostra tesi.
Anzitutto, dunque, Università, Facoltà e Corso presso
il quale vi state per laureare, che occupano la parte
superiore.
Al centro della pagina campeggerà il titolo della
vostra tesi e al di sotto di questo saranno riportati,
allineati a destra e sinistra sulla stessa riga, il nome
del candidato e quello del relatore (a volte è indicato
anche il correlatore o controrelatore, ma non
necessariamente, anche perché in molti casi non è
noto con certezza al momento della consegna della
tesi).
In fondo alla pagina, per finire, è indicato l'anno

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accademico in cui vi accingete a conseguire la laurea.

Nella pagina successiva al frontespizio potete inserire


i ringraziamenti ​a chi vi è stato di aiuto nella
realizzazione del vostro lavoro. Evitiamo di fornire in
merito indicazioni di dettaglio che risulterebbero
pedanti: in fin dei conti, difficilmente il vostro voto di
laurea dipenderà dai ringraziamenti, a meno che non
dimentichiate di ringraziare un relatore
particolarmente permaloso. Basti dire che dovrete
stilare un elenco delle persone (o enti, associazioni,
ecc.) che intendete ringraziare, specificando
brevemente per quale motivo.

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5
CAPITOLO CINQUE

Lo stile
Non ci sono stili predefiniti per scrivere la tesi di
laurea ma piuttosto possiamo indubbiamente dire
che lo stile deve essere consono all'argomento
prescelto​. Esistono tanti argomenti e discipline e
ognuna di queste necessita di uno stile redazionale
diverso.

Ad ogni modo è bene:

• Utilizzare frasi brevi, semplici e chiare

• Utilizzare sovente il condizionale perché non siamo


sempre sicuri di quanto affermiamo

• Non utilizzare mai i superlativi

• Moderare l'uso di aggettivi e avverbi

• Non utilizzare frasi di collegamento tra paragrafi o


capitoli ("come si è detto nel capitolo..." o
"cercheremo di delineare in questo paragrafo...")

• Fare un buon uso dei sottotitoli

• Scrivere le parole straniere non in vigore sul


vocabolario italiano in corsivo e al singolare
(evitare le "s" finali per parole come test(s),
sport(s), ecc.)

Come si scrive una tesi di laurea 33


• Essere sintetici nell'esposizione (una tesi lunga non
è affatto migliore di una tesi breve)

• Non scrivere in itanglese: ovvero non usare termini


in inglese quando esistono i corrispettivi italiani e,
viceversa, non tradurre in italiano termini
dall’inglese che sono intraducibili (ad es. Hardware
e Software).

Attenzione agli errori grossolani:

• In italiano si usano due accenti​, grave e acuto, che


non sono interscambiabili​. Si scrive "perché",
"poiché", "nonché", non "perchè", "poichè",
"nonché". E si scrive "è", "cioè", e non "é" "cioé".
La "è" maiuscola va accentata ("È"), non seguita
da un apostrofo ("E’")

• Solo dà - voce del verbo dare - ha l’accento. Non


hanno l’accento da (preposizione semplice), sta e
sto (voce del verbo stare) e fa (voce del verbo fare)

• I segni di punteggiatura - come . , ; : ? ! - e le


parentesi chiuse - come ) ] } ’ ” » - vanno seguiti, e
non precedute da uno spazio. Invece le parentesi
aperte – come ( [ { “ ‘ « - si comportano al
contrario e vanno precedute, e non seguite, da uno
spazio.

Come si scrive una tesi di laurea 34


• Non si mette la virgola tra soggetto e verbo

• "Qual è" va scritto senza apostrofo

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6
CAPITOLO SEI

Il calcolo del voto


Sebbene non si possa definire un'unica formula per
tutte le Università e Facoltà, rimangono comunque
validi, nella maggioranza dei casi, i criteri che vi
segnaliamo:

Il voto di laurea è espresso in centodecimi.

In linea di massima, per gli iscritti ai corsi attivati


secondo la riforma del "3+2", è necessario partire dal
calcolo della media ponderata.

Il voto medio si ottiene moltiplicando ogni singolo


voto d'esame per il numero di crediti attribuiti
all'esame (peso).
La somma dei prodotti ottenuti va divisa per la
somma di tutti i crediti conseguiti negli esami
sostenuti.
Il voto medio ponderato è espresso quindi dalla
seguente formula:
voto medio ponderato =
(voto esame 1 × crediti esame 1) + (voto esame 2 ×
crediti esame 2) + (...) ÷ numero crediti complessivo

Il valore risultante viene moltiplicato per 110 e diviso


per 30 per ottenere il voto medio ponderato espresso
in centodecimi. Il voto di base ottenuto può aumen-

Come si scrive una tesi di laurea 37


-tare a seconda dei bonus previsti dal regolamento di
facoltà che solitamente tengono conto dell'eventuale
presenza di lodi, di attività extra curriculari svolte e
della qualità del curriculum di studi.

Infine, al voto medio ponderato, espresso in


centodecimi, va sommato il punteggio che la
commissione di laurea assegna alla tesi dopo la sua
discussione.

La valutazione della tesi e della sua discussione varia


molto da Università ad Università e da facoltà a
facoltà ed è inoltre legata al tipo di impegno che lo
studente ha dimostrato nella realizzazione della tesi,
dove si suppone sia maggiore per le tesi sperimentali
rispetto alle tesi compilative.
In alcune facoltà ci sono delle fasce di voto massimo
che dipendono dal voto di partenza al momento della
discussione.

Come si scrive una tesi di laurea 38


7
CAPITOLO SETTE

Le sessioni
di laurea
La burocrazia universitaria varia a seconda dell’ateneo
e della facoltà, tuttavia possiamo dare delle
indicazioni generiche su come presentare una
domanda di laurea.

Ci sono tre sessioni degli esami di laurea:


• ESTIVA: aprile/maggio - discussione fine giugno
primi di luglio
• AUTUNNALE : settembre - discussione novembre-
dicembre
• STRAORDINARIA: dicembre - discussione in
febbraio o marzo

La domanda di laurea va presentata in Segreteria o


attraverso il sito dell’Università ad aprile/maggio per
la sessione estiva, a settembre per quella autunnale e
a dicembre per la sessione straordinaria,
l’ammissione all’esame di laurea è vincolata alla
corrispondenza tra esami sostenuti e l’ultimo piano di
studio approvato.

Solitamente si possono sostenere gli esami fino ad un


mese prima dall’inizio del periodo degli esami di
laurea, ma vi consigliamo di controllare sul sito della
vostra Università.

L'elaborato scritto dovrà essere consegnato in segre-

Come si scrive una tesi di laurea 40


-teria di Facoltà. Occorre pertanto informarsi in
tempo e di persona sulle varie scadenze previste
dall’Ateneo.

Vi consigliamo di richiedere la tesi al relatore almeno


un anno prima dalla data presunta del termine degli
studi, in modo da non trovarsi a scrivere di fretta e
male.

Condizione preliminare per l'impostazione del lavoro


considerare tre tipi di ricerca:
• SPERIMENTALE (ricerca sul campo)
• BIBLIOGRAFICA (consultazione Internet +
bibliografia)
• MISTA (sperimentale + bibliografica)

Occorre pertanto che lo studente individui la tipologia


da proporre al docente assieme all'eventuale area
d'interesse su cui sviluppare il lavoro.

Per la stesura del lavoro occorre ricordare che


l'impianto iniziale concordato con il professore (una
traccia generale), può essere modificato "in corso
d'opera" previo raccordo con il docente-relatore.

È necessario tener presente che ogni lavoro di ricerca


richiede numerose revisioni da parte del docente e

Come si scrive una tesi di laurea 41


che quindi è buona abitudine farsi vedere
periodicamente dal relatore con i capitoli della tesi
che man mano prendono forma nel corso del nostro
lavoro; capitoli che devono essere finiti e completi di
note e riferimenti bibliografici.

Ad ogni modo l'intera durata del lavoro di ricerca per


la tesi dovrà essere preventivamente concordato con
il docente e rispettato, pena la revoca
dell'assegnazione del lavoro ad eccezione di gravi e
giustificati motivi (sbagliato chiedere la tesi e poi
lasciar passare mesi... senza farsi più sentire dal
docente).

Come si scrive una tesi di laurea 42


8
CAPITOLO OTTO

Faccio la tesi per me


o per lavorare?
È bene ricordare che la Tesi di Laurea rappresenta il
momento culminante e più qualificante di ogni
carriera universitaria ed è il meritato traguardo di un
percorso fatto di duri sacrifici.

Spesso rappresenta la sintesi di un patrimonio


culturale accumulato in anni di studio e quindi deve
sicuramente essere un lavoro originale, un'opera
creativa ed unica, condotta dallo studente sotto la
guida del docente titolare della materia e dei suoi
collaboratori.

Nonostante qualche docente si ostini ancora a dire


che la tesi è solo un momento di prova per lo
studente che deve imparare un metodo (solitamente
quello scientifico) di esporre tesi e teorie, e che
quindi l'argomento della tesi non è poi così tanto
importante... il mondo del lavoro adotta invece altri
parametri e misure per assumere nuovo personale!

Non fatevi ingannare o fuorviare da asserzioni di


questo genere: spesso simili risposte sono date dai
quei docenti che hanno tante tesi da seguire e che
per fini burocratici son costretti a prendervi "a carico"
per farvi laureare!

Come si scrive una tesi di laurea 44


La verità è che fare una buona tesi su un argomento
interessante per le aziende è già un notevole passo
avanti per potersi presentare ai futuri colloqui di
lavoro!

Quindi una volta chiaro quale sia il settore lavorativo


più consono a voi... imboccate quella strada e fate
una tesi attinente!

La Tesi di Laurea può diventare uno strumento


importante nella vostra attività di Personal
Branding.

Pubblicando la tesi con Tesionline comunicherete


nel modo più efficace la vostra immagine
professionale lasciando che sia la vostra tesi a
parlare per voi!

Come si scrive una tesi di laurea 45


Le borse di studio
delle aziende
La tesi potrebbe essere fonte di moltissime
soddisfazioni se fatta in un certo modo e potrebbe
prepararvi già all'inserimento in qualche Azienda
pronta anche a finanziarvi con generosi Premi di
Laurea​!

Un altro fattore da prendere in considerazione al


momento della scelta è proprio quello di informarsi
su quali enti pubblici e privati offrano Borse di Studio
e finanziamenti per Tesi svolte in determinati settori e
argomenti.

In quest'ultimo caso, potreste essere incentivati


anche da un compenso economico immediato, oltre
che da eventuali proposte lavorative dall'azienda che
Vi ha finanziato. Trovare queste informazioni non è
sempre facile.

Tuttavia qualche consiglio utile ve lo possiamo dare:

• Guardate sempre le bacheche degli studenti e le


affissioni all'interno delle vostre facoltà: spesso
vengono affissi avvisi di bando di borse di studio
per Tesi in...

Come si scrive una tesi di laurea 46


• Controllate la sezione dedicata alle Borse di Studio
del sito della Vostra Università

• Cercate su Internet bandi ricorrenti per Premi di


Laurea per Tesi sull'argomento che avete
affrontato e che intendete affrontare

Come si scrive una tesi di laurea 47


9
CAPITOLO NOVE

Bibliografia
di riferimento
Ti segnaliamo alcuni libri da leggere prima di iniziare
la stesura scritta della tesi:

È il momento di laurearsi in psicologia. Il progetto, la


tesi, la ricerca bibliografica.
Prezzo € 16,00 - 176 p. (cur. Tafà M.) - Anno 2004 -
Editore Franco Angeli - Collana Trend

Istruzioni per scrivere una tesi


Autori: Centanni Monica; Daniotti Claudia; Pedersoli
Alessandra
Prezzo € 10,00 - Dati 128 p. - Anno 2004 - Editore
Mondadori Bruno

Introduzione alla stesura della memoria e della tesi


di laurea in ispanistica
Autore: Fiocchi Luca D.
Prezzo € 6,00 - 76 p. - Anno 2004 - Editore ISU
Università Cattolica

La tesi di laurea in scienze giuridiche


Autori: Giupponi Tommaso F.; Morrone Andrea; Tega
Diletta
Prezzo € 10,00 - 116 p. - Anno 2002 - Editore Libreria
Bonomo Editrice

Come si scrive una tesi di laurea 49


La scrittura argomentativa. Dal saggio breve alla tesi
di dottorato
Autori: Dell'Aversano Carmen; Grilli Alessandro
Prezzo € € 44,16 - 910 p. 2005 - Mondadori Education

La tesi di laurea in scienze giuridiche


Autori: Giupponi Tommaso F.; Morrone Andrea; Tega
Diletta
Prezzo € 10,00 - 116 p. - Anno 2002 - Editore Libreria
Bonomo Editrice

Come si fa una tesi di laurea L'ormai celebre testo:


un must per chi prepara una tese in materie
letterarie.
Autore: Umberto Eco - Ed Bompiani ISBN 88-452-
2572-0

Come presentare la tesi di laurea


Autore: Paoletti Gisella
Prezzo € 15,00, 132 p. 2010 - Carocci Editore

Al Magnifico Rettore. Tesi di laurea


Autore: Tonino Perna € 5,90, 202 p. - 2006 Rubbettino

La tesi di laurea in Scienze della formazione


Autore: Saverio Santamaita € 14,40, 144 p. - 2009,
Carocci Editore

Come si scrive una tesi di laurea 50


L'italiano all'università Tecniche e fonti per lo studio,
la preparazione degli esami e la scrittura della tesi in
Italianistica.
Autori: Casadei Alberto; Tavosanis Mirko
Prezzo € 10,85 - 176 p. - Anno 2001

Preparare e scrivere la tesi in Letteratura di lingua


inglese
Autore: Rizzardi Perutelli Biancamaria
Prezzo € 10,85 - 189 p. - Anno 2001 - Editore Sansoni -
Collana Guide per l'università

Preparare e scrivere la tesi in Scienze


dell'Educazione
Autori: Demetrio Duccio; Giusti Mariangela
Prezzo € 9,81 - 158 p. - Anno 2001 - Editore Sansoni -
Collana Guide per l'università

Preparare e scrivere la tesi in Scienze della


Comunicazione
Prezzo € 9,81 - Dati 159 p. (cur. Rolando S.) - Anno
2001 - Editore Sansoni - Collana Guide per l'università

Come scrivere e discutere una tesi di laurea in


ingegneria
Autore: Franco Failli € 12,00, 144 p. 2006 – Plus

Come si scrive una tesi di laurea 51


Consigli pratici per una tesi di laurea in Discipline
Economiche, Giuridiche e Aziendali
A cura di Moscati G. V. - Prezzo: € 15,00 - 164p. - 2000
Le Lettere

La tesi di laurea scientifica


Autore: Gambarelli Gianfranco
Prezzo: € 9,00 - 115 p. - 2009 Edises

Progetto e tesi di laurea. La didattica e il metodo


Autore: Gatti M. Paola
Prezzo: € 11,00 - 100 p. - 2008 AracneA

Introduzione elementare alla scrittura accademica


Autori: Cerruti Massimo, Cini Monica
Prezzo: € 12,80 - 2007 Laterza - collana Manuali
Laterza

Come si scrive una tesi di laurea 52


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