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LE

LE ABILITÀ
ABILITÀ
LINGUISTICHE
LINGUISTICHE

ab
ascoltare

fg parlare

leggere :.
?! scrivere
 ASCOLTARE, CAPIRE
E PRENDERE APPUNTI

saper ascoltare
Come rendere l’ascolto attivo e responsabile
Nella nostra società, la comunicazione orale è molto diffusa: per essere informati si ascolta-
no notiziari radio e televisivi più di quanto non si leggano i quotidiani; grande è l’uso del te-
lefono e del telefonino per comunicare, frequenti sono i dibattiti, le conferenze, gli spettacoli
basati sulla conversazione.
Il linguaggio orale è il più usato nelle comunicazioni personali e sociali.
Imparare ad usare questo tipo di comunicazione è molto importante: è necessario saper par-
lare e saper ascoltare.

È importante capire come si ascolta e sviluppare una specifica abilità in tal senso. Alcune ri-
flessioni e alcuni facili esercizi ti aiuteranno a migliorare la capacità di ascoltare.

Perché il tuo ascolto sia utile ed efficace, prima di tutto devi eliminare o ridurre tutto ciò che
può ostacolare la ricezione:
• devi eliminare i rumori che si sovrappongono al messaggio o che in qualche mo-
do rendono difficile la sua intercettazione fisica (per rumori qui si intendono tutte
le interferenze, altri discorsi, parole, suoni o veri e propri rumori);
• devi mettere da parte eventuali altri pensieri per far emergere il tuo reale interes-
se sull’argomento della comunicazione.

Fatta pulizia dei ‘rumori’ e richiamato l’interesse personale sull’argomento, devi fare in modo
che la tua sia un’attenzione attiva.
Non basta infatti che suoni e voci giungano al nostro orecchio: la differenza tra sentire e ascol-
tare è data dall’attenzione che si presta a quei suoni e a quelle voci. La nostra mente è capace
di selezionare tra molti suoni quelli che ci interessano in un certo momento. Come fare?
• Devi costruire una specie di filtro, cioè devi mettere a fuoco un concetto o qual-
che parola significativa in relazione all’argomento, in modo che i suoni, le parole,
le idee che rispondono alle tue necessità o al tuo interesse, balzino immediata-
mente alla tua attenzione.
• Devi ascoltare l’intonazione e osservare la mimica e la gestualità di chi parla.
Questi elementi (prosodici) arricchiscono il significato delle parole e spesso sono
indispensabili per capire il vero contenuto di una comunicazione orale.

Capire e memorizzare un testo orale


Le informazioni che via via ci giungono attraverso le parole “dette” rischiano di essere facil-
mente dimenticate ed è difficile recuperarle, perché generalmente non c’è la possibilità di
riascoltare il messaggio.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 6
ascoltare, capire, prendere appunti

Se l’attività di ascolto viene preparata e organizzata, è più facile comprendere e ricordare.



Come ti devi preparare?
• Mettere a punto attenzione e interesse.
Sulla base delle informazioni che già possiedi (lezione precedente, locandina pubblicita-
ria, programma dell’incontro, annuncio, …), devi inquadrare la situazione, cercando
di aver chiaro quanto segue:
1. l’argomento che verrà affrontato;
2. le aspettative personali (cosa ti piacerebbe o ti sarebbe più utile sapere sull’argo-
mento);
3. il tipo di comunicazione che stai per ricevere: lezione scolastica, notiziario, confe-
renza, informazione scientifica, discorso persuasivo, …

• Predisporre uno schema mentale.


In base al tipo di testo e all’argomento, preparati a cogliere le informazioni, seguendo
uno schema appropriato.
• Se stai per ascoltare un racconto di avvenimenti (una fiaba, una novella o
anche una cronaca di fatti veri), farai attenzione soprattutto ai cinque pun-
ti classici del racconto: chi, dove, quando, che cosa, perché.
• Se l’esposizione, invece, ha un carattere descrittivo, oppure se è questo l’a-
spetto che ti interessa, preparati a registrare mentalmente ogni particolare
utile per costruirti un’immagine completa dell’oggetto, della persona o del
luogo che vuoi conoscere.
• Se l’argomento ha uno sviluppo logico, con cause, conseguenze, spiegazio-
ni, ecc., allora cerca di cogliere la struttura logica, i ragionamenti, i legami
presentati nell’esposizione.
• Sintetizzare, selezionare, mettere ordine.
• Cerca di individuare al più presto l’argomento generale, l’idea centrale del-
la comunicazione.
• Valuta ogni informazione in base al contesto e alla situazione particolare
(ad esempio, è diverso se a parlare di consumi bassi è uno studioso che ri-
ferisce su esperimenti e ricerche oppure un venditore di automobili).
• Seleziona le informazioni in base all’interesse e collegale con quanto già
conosci (ad esempio, se prima di ascoltare una lezione di storia hai studiato
sul manuale il periodo storico in generale, ciò che ascolti risulterà molto
più efficace).
• Prendi nota dei termini nuovi, dei punti non chiari e poi cerca le spiegazioni.

Indicazioni per prendere appunti


Durante una lezione, una conferenza, un dibattito e in tutti i casi nei quali serve conservare
memoria di quanto si va ascoltando, si devono prendere appunti.
Non ci sono regole da rispettare, l’importante è che essi siano adeguati alle necessità di riela-
borazione e di sintesi.

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saper ascoltare

Non ci sono regole


Ciascuno è libero di usare la forma che gli risulta più efficace, tuttavia possono essere utili al-
cuni suggerimenti.
• Porta sempre con te un notes e una penna.
• Annota subito data, circostanza, argomento e il nome di chi parla.
• Non scrivere tutto, cerca di non usare una forma discorsiva, ma riporta in sintesi
estrema le idee chiave, i collegamenti più significativi o originali, ecc.
• Usa pochissime parole, anche abbreviate, e segni per evidenziare o collegare
pensieri, dati, informazioni (sottolineature, frecce).

La forma degli appunti


Gli appunti sono una forma di scrittura rapida che utilizza abbreviazioni e simboli grafici
capaci di richiamare idee e legami.
Ad esempio:
• i numeri possono dare ordine a dati, argomenti, aspetti di una trattazione;
• la sottolineatura dà enfasi, indica l’importanza di una parola o di un pensiero,
ecc.; richiama immediatamente l’attenzione quando si rilegge;
• segni come frecce, linee, asterischi, ecc. suggeriscono collegamenti, esclusioni, in-
clusioni,visualizzano lo sviluppo di un ragionamento;
• le abbreviazioni permettono sintesi e brevità nella scrittura degli appunti:
x = per, qlc = qualche, ecc.

Utilizzazione degli appunti


Nel prendere appunti, il criterio guida deve essere la possibilità di utilizzarli. Pur essendo an-
notazioni stese in modo rapido, con abbreviazioni e senza rispettare una rigorosa sintassi, es-
si devono permettere di ripercorrere con chiarezza ed in modo agile il contenuto della comu-
nicazione ascoltata. Questo è il loro scopo. (Quanto detto vale anche per appunti su testi
scritti, di studio, ecc.). Perché i tuoi appunti siano utilizzabili dovrai fare attenzione a quanto
segue:
• mentre prendi appunti devi trovare il giusto equilibrio tra la sintesi e la velocità
da una parte e la chiarezza dall’altra;
• nella stesura dei tuoi appunti, considera l’ipotesi di doverli usare a distanza di
qualche tempo e, quindi, arricchiscili il più possibile dei dati e delle informazioni
che potranno aiutare la tua memoria;
• nelle pause o alla fine dell’esposizione, dedica un po’ di tempo a riordinare e a
rendere chiaro quanto hai scritto.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 8
saper ascoltare [testi per gli esercizi nel Libro per il docente]

E S E R C I Z I
1 Il testo che ascolterai è un momento di una lezione di geografia. Prima di ascoltarlo, leggi attenta-
mente le domande alle quali dovrai rispondere, in modo da concentrare la tua attenzione a cogliere
le informazioni che ti servono.
L’acqua alta a Venezia
1. Quale equilibrio tra importanti elementi naturali sta alla base della originalità di Venezia e della
sua laguna?
...........................................................................................................................................
...........................................................................................................................................

2. Per quale motivo il suolo della laguna tende ad abbassarsi aggravando il problema dell’acqua alta?
...........................................................................................................................................
...........................................................................................................................................

2 Il testo che ascolterai è un momento di una lezione di storia. Anche in questo caso, leggi prima le
domande alle quali dovrai rispondere e concentrati a comprendere le informazioni che ti servono.

L’irrigazione nell’antichità
1. Perché in Mesopotamia l’irrigazione dei campi richiedeva molto più lavoro rispetto all’antico Egitto?
...........................................................................................................................................
...........................................................................................................................................

2. Per quale motivo gli dèi dei fiumi mesopotamici erano considerati distruttori, tanto che bisognava
propiziarseli?
...........................................................................................................................................
...........................................................................................................................................

3 L’insegnante ti leggerà una notizia di cronaca; certamente ci saranno personaggi, fatti, luoghi, ecc. Il
modo migliore per disporti all’ascolto è quello di predisporre una griglia mentale, in modo da ricer-
care e memorizzare gli elementi fondamentali della notizia stessa. In questo modo sarà più facile ri-
cordare quanto hai ascoltato. Dopo l’ascolto, rispondi alle domande.

La guarigione via Internet

Quali sono i personaggi? ............................................................................................................


Che cos’è accaduto?..................................................................................................................
Perché è accaduto?...................................................................................................................
Perché il sito web di Todd rimane aperto? ...................................................................................
Dov’è accaduto? .......................................................................................................................
Quando si sono svolti i fatti? ......................................................................................................

4 L’insegnante ti leggerà una notizia di cronaca; certamente ci saranno personaggi, fatti, luoghi, ecc. Il
modo migliore per disporti all’ascolto è quello di predisporre una griglia mentale, in modo da ricer-
care e memorizzare gli elementi fondamentali della notizia stessa. In questo modo sarà più facile ri-
cordare quanto hai ascoltato. Dopo l’ascolto, rispondi alle domande.

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Per due anni cittadini del mondo

Quali sono i personaggi? ............................................................................................................


Che cos’è accaduto?..................................................................................................................
Quanto è durata l’esperienza? ....................................................................................................
Dove si sono svolti i fatti? ..........................................................................................................
Quali sono le motivazioni? .........................................................................................................

5 Ci sono notizie a contenuto scientifico informativo per le quali lo schema del “Chi? Cosa? Dove?
Quando? Perché?” risulta troppo limitato. Quando ascolti un testo in cui vengono esposti problemi,
scoperte, ipotesi, ecc., come quello che l’insegnante ti leggerà, è bene che tu inserisca nel tuo sche-
ma di ascoltatore attento altre domande, finalizzate a cogliere le questioni più importanti.

C’è vita su Marte?


Chi? ........................................................................................................................................
Cosa è successo? ......................................................................................................................
Quando? ..................................................................................................................................
Dove? ......................................................................................................................................
Perché il fatto risulta interessante?.............................................................................................
Quali teorie/spiegazioni si prospettano? .......................................................................................

6 L’insegnante ti leggerà una notizia da un radio giornale. Hai solo sentito l’annuncio nel sommario e sei
stato incuriosito dal titolo. Prima dell’ascolto, formula una tua ipotesi su quali possono essere in
realtà i fatti annunciati. È molto difficile che tu possa indovinare il contenuto del testo che ascolterai,
E S E R C I Z I

tuttavia lo sforzo mentale di formulare delle ipotesi favorirà la tua comprensione e accentuerà la tua
capacità di ricordare. L’attesa creata dalla fantasia ti indurrà a fare confronti, susciterà sorprese o
conferme, farà sorgere situazioni esilaranti; l’ascolto sarà più attivo, più interessato, più efficace.
Prima di ascoltare, compila la parte “Tu pensi” della tabella; dopo l’ascolto, compilerai la parte “Invece”.

a. Un concorso pubblico per dare un nome a un cucciolo speciale

TU PENSI INVECE

Personaggi?
Perché un concorso?
Che tipo di cucciolo?
Da dove proviene?

b. Sbadigliare non è solo un segno di maleducazione


TU PENSI INVECE

Personaggi?
Che cosa può comunicare uno sbadiglio?
Che cosa hanno in comune lo sbadiglio
umano e quello animale?
Come si è giunti a questa conclusione?

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
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E S E R C I Z I
7 Il testo che l’insegnante ti leggerà è stato diviso in sequenze, che troverai riassunte ed elencate qui
sotto in disordine. Prima di ascoltare, leggile; dopo l’ascolto, mettile in ordine, inserendo nella co-
lonna di sinistra il numero progressivo.

Da pericolo ad attrazione

Gli squali preferiscono i pesci ai subacquei.


Per gli squali quest’isola funziona come una beauty farm.
Un altro importante motivo è la presenza di cibo per i pesci dovuta alle correnti che
qui si intersecano.
In primavera e in estate gli scienziati possono studiare una vera e propria migrazione
di squali martello.
Cresciuto è anche l’interesse degli studiosi per gli squali.
Fino a qualche anno fa era raccomandato tenersi alla larga...
È possibile tuffarsi e nuotare in questi luoghi, si riesce anche ad avvicinarsi molto.
Un motivo che ha favorito la concentrazione di squali è stato l’isolamento rispetto ai
circuiti turistici.
Qualche anno fa Cocos Island era considerata infestata dai pescecani.
L’isola detiene il record di concentrazione di squali per metro cubo.
Oggi grazie anche ad altre bellezze naturali è considerata un gioiello per il turismo d’élite.
Gli squali presenti in questi mari appartengono a più di dieci specie.

8 Il testo che l’insegnante ti leggerà è stato diviso in sequenze, che troverai riassunte ed elencate qui
sotto in disordine. Prima di ascoltare, leggile; dopo l’ascolto, mettile in ordine, inserendo nella co-
lonna di sinistra il numero progressivo.

Alla ricerca dei papiri dell’antica Bakchias

Importante lettera dell’imperatore Adriano tra i maggiori rinvenimenti del 1896.


La nuova missione intende riesaminare i reperti del 1896.
Una spedizione italiana nel 1993 riprese gli scavi.
La missione archeologica inglese scoprì un tesoro costituito da molti papiri.
Nel 1996 la spedizione italiana ha concentrato la ricerca in un tempio e ha fatto
importanti scoperte.
Le ricerche furono sospese per 100 anni.
In futuro la missione italiana continuerà le ricerche ma si occuperà anche della
conservazione.
Il nuovo materiale va ad aggiungersi al precedente per uno studio approfondito di
Bakchias.
Nel 1896 una prima spedizione archeologica inglese fece importanti scoperte a
Bakchias vicino al Cairo.

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9 (notizia dal telegiornale)
“Divieto di serenata lungo il Canal Grande
Il sindaco si appresta a varare nuove regole e fasce orarie anche per il trasporto delle merci”.
Hai sentito il titolo del servizio al telegiornale; l’argomento ti interessa e vuoi sapere, e saper riferi-
re, cosa c’entrano le serenate e perché verranno vietate, inoltre vuoi sapere quali altre “regole” si
stanno applicando al trasporto a Venezia.
Prendi appunti veloci e, dopo l’ascolto, rielaborali in una forma sintetica ma unitaria.

10 Il notiziario che l’insegnante ti leggerà parla di una iniziativa di Lega Ambiente chiamata “Puliamo il
mondo”. Immagina di dover riferire ai tuoi famigliari, in modo particolareggiato ed esauriente, il con-
tenuto della notizia.
Durante l’ascolto, o subito dopo, prendi appunti.
Queste domande ti possono aiutare:
- Quanti hanno partecipato?
- Che cosa hanno trovato?
- Quali problematiche ha messo in risalto l’iniziativa?
Utilizzando gli appunti, cerca di ricostruire la notizia.
Solo a questo punto l’insegnante leggerà il testo una seconda volta e tu potrai correggere o integrare.

11 (notizia dal telegiornale)


“Novità per il legno in Trentino”.
In Trentino è in programma una nuova legislazione provinciale per valorizzare e conservare il territo-
rio. Mentre ascolti la notizia, prendi nota dei tre principali obiettivi che si intende perseguire.
Sulla base dei tuoi appunti ricostruisci, in una decina di righe, il messaggio.
E S E R C I Z I

A questo punto l’insegnante leggerà il testo una seconda volta e tu potrai correggere o integrare.

12 (servizio da un talk show naturalistico)

“Di mamma ce n’è una sola”.


L’insegnante ti leggerà un servizio giornalistico che parla dei dingo australiani.
Prendi appunti nel modo più ricco e ordinato possibile. Infatti gli appunti saranno ritirati e solo tra
una decina di giorni ti verranno riconsegnati dall’insegnante, affinché tu li rielabori in un breve testo
unitario. Fai attenzione, quindi, perché a distanza di tempo sarai meno aiutato dalla memoria, ed
ogni informazione che avrai registrato con i tuoi appunti diventerà molto preziosa.
Queste domande ti possono aiutare a capire il brano.
- Con quale nuovo metodo gli studiosi identificano i dingo australiani?
- A quale scopo?
- Perché gli aborigeni australiani preferivano i dingo ai cani?

13 (notizia teletrasmessa)

“Vogliono rubare a Nottingham il suo principe dei ladri”.


Anche in questo caso gli appunti che prenderai durante e subito dopo l’ascolto verranno ritirati dal-
l’insegnante. Solo tra una decina di giorni ti verranno riconsegnati per redigere un breve testo sul-
l’argomento. Attenzione quindi: ogni informazione annotata ti sarà preziosa.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
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14 (ascoltare notiziari)

E S E R C I Z I
Ascolterai un notiziario radiofonico o televisivo. Preparati a classificare le notizie che verranno tra-
smesse.
Predisponi una semplice tabella come quella suggerita. Per ogni notizia, prendi nota di una o due pa-
role chiave che ne richiamino il contenuto, inoltre, subito dopo l’ascolto, cerca di dire di che tipo di
notizia si tratta: politica, cronaca giudiziaria, cronaca internazionale, cronaca locale, sportiva, cro-
naca nera, economica, tecnico-scientifica, ecc.
N. PROGRESSIVO CONTENUTO (PAROLE CHIAVE) TIPO DI NOTIZIA
DELLA NOTIZIA

15 (ascoltare notiziari)
Ascolterai un notiziario radio o teletrasmesso. Riporta l’argomento delle prime tre notizie. Durante
l’ascolto appuntati velocemente qualche parola chiave, poi rielabora i tuoi appunti e riporta in modo
comprensibile i tre argomenti.

16 (ascoltare notiziari)
L’insegnante affiderà a ciascuno una notizia alla quale prestare particolare attenzione (n. 1,
n. 2, …). Ciascuno prenderà appunti e, subito dopo, riferirà l’argomento con parole sue.

17 (ascoltare notiziari)
Durante l’ascolto di un notiziario radiofonico o televisivo, prendi nota delle parole che non capisci o
delle quali non conosci bene il significato. (Può essere utile concordare l’ascolto, a casa, dello stes-
so notiziario per gruppi di allievi).

18 (ascoltare notiziari)
Durante l’ascolto di un notiziario radiofonico o televisivo, prendi nota di uno o più argomenti che ti
colpiscono e sui quali vorresti saperne di più. (Può essere utile concordare l’ascolto, a casa, dello
stesso notiziario per gruppi di allievi). Sulla base degli appunti cercherai poi di approfondire l'argo-
mento in biblioteca.

19 (ascoltare notiziari TV)


Nei telegiornali, spesso sono inseriti dei servizi da parte di giornalisti “inviati” sul luogo dei fatti. Si
tratta di esposizioni molto veloci e sintetiche su argomenti talvolta difficili e complessi, sta alla bra-
vura del giornalista riferire i fatti anche con sufficiente chiarezza nel pochissimo tempo a disposizio-
ne. Concentra la tua attenzione su uno di tali servizi e prendi qualche appunto; successivamente cer-
cherai di riferire i fatti o l'argomento con parole tue nello stesso tempo impiegato dal giornalista.

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20 A turno un allievo sceglierà un brano da leggere.
Cercherà tra le notizie di cronaca, oppure tra i racconti dell'antologia, o anche tra le pagine del libro
di storia. Una volta deciso il testo da leggere, preparerà delle domande guida che scriverà alla lava-
gna (vedi esercizi 3-5 a pag. 9). Oltre alle domande tipiche, cercherà di inserirne una o due sull'a-
spetto più interessante o curioso di quel testo.

• I compagni prenderanno visione delle domande prima di ascoltare il testo che il compagno leggerà
e, dopo l'ascolto, cercheranno di rispondere.
• Obiettivo dell'esercizio è di far rilevare l'importanza di elaborare uno schema mentale, (in questo
caso costituito appunto dalle domande) con cui ordinare e fissare le varie informazioni ascoltate.

21 La classe si divide in gruppi di tre-quattro allievi.


Ogni gruppo preparerà la prima parte del gioco nel modo che segue.
• Usando una fotocopia, o meglio, una trascrizione al computer, suddividerà in 10-12 parti un brano
del libro di geografia, o di scienze, o di altra materia.
• Ricomporrà poi, in modo disordinato, il testo stesso, cercando di mascherare il più possibile le in-
congruenze che emergeranno (risulta più agevole se si usa una trascrizione al computer).
• Fornirà quindi una copia del testo manomesso ai compagni degli altri gruppi. Poi un incaricato leg-
gerà il testo originale.
• I compagni dovranno ricostruire l’ordine originario del brano.

22 Attività adatta ad un piccolo gruppo.


Materiale necessario:
- videocamera e videoregistratore, oppure registratore audio;
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- carta e penna.
• Si registra un notiziario televisivo (o radiofonico).
• Durante il primo ascolto si scelgono un paio di notizie.
• Riascoltando, mentre un compagno manovrerà il registratore, gli altri si aiuteranno per capire bene
tutte le parole e scriveranno il testo completo delle due notizie che avevano scelto.
• A turno, ogni componente del gruppo proverà a leggere le notizie, imitando l’enfasi (tono della vo-
ce, pause, ecc.) del giornalista e cercando di impiegare lo stesso tempo.
• Se si dispone di una videocamera, si possono confrontare con l’originale i tentativi e individuare i
più riusciti.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
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 PARLARE

padronanza di abilita`
Le abilità del parlare
Il parlare fa parte della vita quotidiana: parliamo per chiedere o informare, per esprimere
sentimenti ed emozioni oppure riflessioni e giudizi personali, per raccontare esperienze o fat-
ti accaduti, e così via.
A scuola si presentano numerose occasioni di parlare “in pubblico”, cioè di rivolgersi a molte
persone (compagni, insegnanti), nelle conversazioni e nei dibattiti, per esprimere punti di vi-
sta oppure opinioni e giudizi personali, per esporre relazioni, fare dei resoconti, rispondere a
interrogazioni, ecc.
Il parlare, in particolare nelle situazioni “pubbliche”, richiede la padronanza di alcune abilità.

Pronuncia
La pronuncia delle parole, in italiano come nelle altre lingue, segue delle regole che a volte,
però, vengono ignorate: l’uso della lingua parlata, infatti, è spesso caratterizzato da accenti e
inflessioni regionali.
Tuttavia, nella maggior parte delle situazioni, una pronuncia differente da quella suggerita
dai dizionari non crea difficoltà di comprensione negli ascoltatori. Quando si parla in pubbli-
co è bene, comunque, pronunciare le parole con chiarezza.

Intonazione
È un aspetto essenziale del parlare perché permette di comunicare il modo in cui va intesa
una certa frase, che può esprimere una domanda oppure una negazione decisa oppure un
senso di meraviglia, gioia, tristezza, rimpianto, ecc.

Velocità e volume
Parlando in pubblico, bisogna scandire le parole e non parlare troppo in fretta, in modo che
tutti possano capire. Il volume della voce, poi, deve essere adeguato all’ampiezza dello spazio
in cui ci si trova e al numero di persone che ascoltano.

Gestualità
Le espressioni del viso permettono di comunicare sentimenti ed emozioni come gioia, paura,
sorpresa, ecc. La gestualità spesso è spontanea e incontrollata, ma a volte è necessaria per
sottolineare e completare informazioni riguardanti grandezze, direzioni, distanze, ecc.

Reazione degli ascoltatori


Quando si parla, è opportuno prestare attenzione alla reazione degli ascoltatori: sono attenti e
interessati? oppure si distraggono e si annoiano? capiscono quello che si sta dicendo? sono
d’accordo? vorrebbero intervenire? L’esposizione va adattata agli ascoltatori, adeguando il vo-
lume, la velocità, il contenuto del discorso, le pause, ecc.

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padronanza di abilita`

Cosa sanno gli ascoltatori?


Non vanno date le informazioni già note, ma soltanto quelle necessarie. Può accadere che gli
ascoltatori conoscano già, del tutto o in parte, i fatti o gli argomenti di cui si parla, in altri ca-
si, potrebbero essere completamente all’oscuro: chi parla deve adeguare la comunicazione ai
suoi interlocutori.

Punto di vista
Spesso è opportuno chiarire il modo particolare e personale con cui da parte di chi parla ven-
gono valutati i fatti e le situazioni.

pronuncia
1 Ognuna delle seguenti parole assume significati differenti a seconda che l’accento tonico cada su
una sillaba oppure su un’altra. Leggi ogni parola con l’accento posto di volta in volta su una sillaba
diversa; quindi spiega i significati differenti assunti dalle voci.
esempio: pero © pero è un albero da frutto; però è una congiunzione (che ha un significato simile a
“ma”, “invece”).
ancora • tenere • leggere • seguito • compito • circuito • formica • tendine • passero • vestiti • ca-
pitano • turbine • principi

2 In ciascuna delle seguenti coppie, le parole sono differenti per la pronuncia più o meno rafforzata di
una consonante. Leggi correttamente i vocaboli di ogni coppia, rispettando il suono “forte” delle
E S E R C I Z I

consonanti doppie; quindi spiegane il significato (puoi consultare il dizionario).


copia • coppia stele • stelle coma • comma
posa • possa fumo • fummo coro • corro
rito • ritto capello • cappello caro • carro
nono • nonno leso • lesso seno • senno
fola • folla fora • forra bara • barra
mora • morra cane • canne preso • presso
presa • pressa colare • collare polo • pollo

3 Con i tuoi compagni, ricorrendo al dizionario, trova altre coppie di parole di cui una sia scritta con la
consonante semplice, l’altra con la doppia (come quelle dell’esercizio precedente).

volume e intonazione
4 Pronuncia ciascuna delle seguenti frasi, rivolgendoti a un compagno che si trovi di volta in volta a
distanze differenti (a mezzo metro, a due metri, a sette-otto metri). Alla fine, fai le tue considerazioni
sul tono della voce.
- Ciao, ci vediamo domani.
- Hai già comprato l’ultimo videogioco?
- Cosa credi, che abbia voglia di stare qui tutto il giorno?

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
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- Non ho capito che cosa hai detto.

E S E R C I Z I
- Vieni anche tu a mangiare la pizza con noi!
- Smettila! Stai facendo un rumore d’inferno!
- Naturalmente, avevo ragione io.

5 Tenendo presente la situazione indicata tra parentesi, pronuncia ciascuna delle seguenti frasi con il
volume di voce adatto. Inoltre, scrivi accanto ad ognuna con quale tono l’hai detta (mormorando, nor-
malmente, gridando o esclamando).

- Hai trovato l’area del triangolo isoscele? (un ragazzo al compagno, durante il compito di matematica:
………………..)
- Hai trovato l’area del triangolo isoscele? (un ragazzo al compagno, dopo il compito di matematica,
durante l’intervallo: ………………………)
- Signore e signori, buon divertimento (un presentatore al pubblico, prima di uno spettacolo teatrale:
…………….……)
- Secondo me, questo attore recita male (a teatro, uno spettatore ad un amico seduto vicino:
……………………)
- L’estate prossima vorrei fare un bel viaggio (un commensale ai vicini, durante una cena tra amici:
………………….…..)
- La carne è durissima, non riesco a mangiarla (la signora Gina al marito, durante una cena a casa di
amici: ………………..…….)
- Non fate rumore, mio padre sta riposando (un ragazzo che ha invitato degli amici a casa sua:
……………………….…)
- Non fate rumore! Qui c’è gente che vuole riposare (un inquilino a un gruppo di ragazzi che stanno
giocando davanti a casa sua: …………………………..)
- Signora, mi può aprire il cancello: sono rimasto chiuso fuori casa (un inquilino ad una vicina, attra-
verso il citofono: ………………….)
- Signora, mi può aprire il cancello: sono rimasto chiuso fuori casa (un inquilino dalla strada a una
vicina che si trova alla finestra: ………………….)

6 Leggi ad alta voce il seguente testo, sottolineando con il tono della voce i termini scritti in neretto,
come se cercassi di far comprendere bene ai tuoi compagni queste idee e di convincerli.
Anche se l’ONU ha approvato nel lontano 1989 la Convenzione sui diritti dei bambini, in molti, troppi
Paesi del mondo questi diritti sono ancora negati.
Io credo che tutti gli articoli della Convenzione siano importanti, ma per me alcuni in particolare sono
fondamentali:
- ogni bambino ha diritto all’istruzione,
- gli Stati devono impedire lo sfruttamento dei bambini,
- i bambini non devono essere maltrattati.
Ancora, i bambini non devono essere arruolati in un esercito né devono fare guerre. Purtroppo, anco-
ra oggi, in questo mondo, centinaia di migliaia di bambini non solo subiscono dolorosamente i danni
delle guerre, ma peggio sono costretti a combattere.
Spero che tutti prendiamo coscienza di queste situazioni drammatiche.

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I CONTENUTI DELLA PRODUZIONE ORALE
Forme di comunicazione
I contenuti del parlare sono infiniti e i tipi di testo che si possono produrre sono diversi a se-
conda dell’argomento, dello scopo, della situazione comunicativa. A scuola, l’abilità del par-
lare può essere esercitata:
conversando in libertà con i compagni e gli insegnanti, esprimendo emozioni,
opinioni, gusti;
raccontando esperienze personali, fatti, storie, letture;
esponendo argomenti di studio o brevi ricerche, informando, dando istruzioni,
descrivendo persone e cose;
discutendo con i compagni in un confronto di idee.
Ogni forma del parlato si intreccia con le altre. Di solito parliamo in forma di conversazio-
ne o di dialogo e, quando serve, inseriamo il racconto di qualche episodio, descriviamo per-
sone o cose, diamo e chiediamo informazioni, esponiamo o sosteniamo qualche idea. Tutta-
via, nelle situazioni più “formali” (interrogazioni, relazioni, ecc.), è opportuno seguire alcu-
ni criteri.

La descrizione e l’esposizione
A scuola il discorso richiesto può essere l’esposizione di un argomento di studio, una
breve ricerca, la relazione su un libro letto. Via via che il discorso si fa più comples-
so, è opportuna una pianificazione sempre maggiore.
In una fase di preparazione, è indispensabile:
• preparare una scaletta ben chiara per ricordare le informazioni fondamentali
ce i loro collegamenti;
• stabilire il tempo necessario e fare in modo di poterlo impiegare esattamente.

La scaletta conterrà:
• il titolo dell’argomento di cui si parla;
• i punti da affrontare per sviluppare tale argomento, scritti in forma abbreviata, per
richiamarli alla mente nel giusto ordine;
• le parole chiave (cioè significative per chiarire qualche argomento) da non dimen-
ticare;
• gli eventuali problemi (parole o concetti non capiti).

La discussione e l’argomentazione
In una discussione organizzata su un tema stabilito, si deve saper prendere la parola corretta-
mente, aspettando il proprio turno, per esprimere un parere motivato.
Per non parlare a caso e in modo confuso, è indispensabile intervenire solo dopo essersi formati
idee chiare. Precisiamo qui alcune tecniche di base per impostare una semplice argomentazione
orale, e la relativa terminologia.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 18
Quando si prende la parola bisogna:
parlare

• saper esprimere senza ambiguità la propria scelta fra possibilità diverse, cioè espri-
mere la propria tesi;
• una o più ragioni di tale scelta, cioè proporre argomenti a sostegno della tesi;
• spiegare perché si ritiene che gli altri abbiano torto, cioè fare delle confutazioni;
• riconoscere la validità di qualcuna delle ragioni altrui, cioè fare delle concessioni;
• cercare di persuadere gli altri anche con esempi convincenti e con le modalità più
efficaci per il tipo di uditorio.

conversazione in classe
1 Con l’aiuto dell’insegnante, potete organizzare una conversazione in classe su un tema di vostro inte-
resse, anche scelto fra i seguenti:
• Impressioni riportate dopo una lettura dall’antologia.
• Giudizi sui personaggi positivi e negativi di un film visto insieme.
• Condivisione di una bella esperienza da raccontare.
• Confronto fra la Scuola Media e la Scuola Superiore.
• Proposte per una gita.
• Si discute un problema di comportamento in classe.
Osserva e registra in brevi appunti le forme di partecipazione di tutti, in particolare il rispetto delle
regole fondamentali:
• Chi parla ha ascoltato con attenzione gli interlocutori?

E S E R C I Z I
• Ha tenuto conto di quanto hanno detto?
• Ha interrotto qualcuno?
• Si è fatto capire dai presenti e ha saputo stimolare l’interesse, anche attraverso l’intonazione della
voce, le espressioni e i gesti?
I risultati di questa osservazione saranno oggetto di un momento di riflessione comune.

esposizione di un argomento preparato


2 In 5 minuti, esponi alla classe un argomento che conosci. Può consistere in:
• notizie sul tuo paese d’origine;
• informazioni su un campionato sportivo sul quale ti senti ferrato;
• l’argomento di una interrogazione in una materia che ti piace;
• informazioni su un programma del tuo computer;
• nozioni necessarie per pescare nei fiumi.

3 Dopo aver sintetizzato in una “scaletta” le dovute informazioni, esponi in 10 minuti alla classe un
racconto che hai letto, a tua scelta.
Non dimenticare:
• qualche notizia sull’autore;
• tempi e luoghi di ambientazione;
• vicende e personaggi principali e secondari;
• temi trattati e pensiero dell’autore.

19
4 Dopo aver sintetizzato in una “scaletta” le dovute informazioni, esponi in 10 minuti alla classe una
lettura di carattere non narrativo, a tua scelta.
Per preparare la “scaletta” devi prima leggere con attenzione il testo, poi sottolineare le parti fonda-
mentali e le “parole chiave”, cercando di capire e di riferire:
• il tema principale del testo letto;
• le informazioni o le idee presenti e la loro articolazione;
Puoi utilizzare:
• una pagina di geografia;
• un argomento di scienze;
• un articolo di una rivista scientifica;
• un articolo sportivo di un quotidiano.

5 Prepara un argomento da esporre a voce alla classe in un tempo di 5 minuti.


Può essere un’anticipazione della prossima lezione di storia, di geografia o della materia che prefe-
risci, oppure un argomento che ti interessa, senza relazione con l’apprendimento scolastico. Ogni
alunno, a turno, può proporre un suo argomento.
Dovrai prima di tutto preparare una scaletta, adeguata al tipo di argomento, per ricordare le cose da
dire e per seguire con coerenza un ordine logico nell’esposizione.

6 Prepara l’esposizione di un libro che hai letto, seguendo la traccia proposta sotto. L’insegnante stabi-
lisce il tempo che hai a disposizione.
La traccia non deve essere considerata come una specie di questionario a cui rispondere senza la-
sciare lacune, ma come una guida, dalla quale attingere idee per una propria, personale scaletta.

TRACCIA PER LA RELAZIONE ORALE SU UN LIBRO


1. QUALCHE NOTIZIA
E S E R C I Z I

SULL’AUTORE
2. GENERE A CUI È un romanzo fantastico, avventuroso, giallo, psicologico, realistico,
APPARTIENE storico? È un saggio, un libro di notizie, di informazioni scientifiche,
IL LIBRO politiche, sociali, di riflessioni?
3. TEMPI E LUOGHIDI
AMBIENTAZIONE Descritti e analizzati nelle loro qualità, positive e negative, nel loro
4. PERSONAGGI carattere e nel comportamento.
PRINCIPALI

5. TRAMA Non più di un terzo del totale.

Lessico: semplice, piano, chiaro, ricco, raffinato, preciso, specialisti-


co, aulico, ricercato, difficile, …
Periodi e frasi: brevi, semplici, complessi, con poca o molta punteg-
giatura, con scarso o ampio uso del discorso diretto, ...
6. OSSERVAZIONI
Ritmo del testo: sviluppo lento, veloce, avvincente, denso di fatti o di
SULLO STILE
riflessioni, ricco di descrizioni, con colpi di scena, spostamenti nel
tempo in avanti o all’indietro, interruzioni per proseguire con altre vi-
cende, ...
Caratteristiche particolari...

Notizie storiche, geografiche, scientifiche, ...


7. ARRICCHIMENTI
Informazioni su abitudini, passatempi, modi di vivere o di pensare
CULTURALI
in particolari periodi e ambienti, ...
RICEVUTI
Nuove conoscenze su problemi umani, sociali, morali...

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
20
Quali sono i temi principali di cui si interessa l’autore di questo li-

E S E R C I Z I
bro?
Vuole sostenere o suggerire qualcosa?
8. IDEE DELL’AUTORE
Quali sono, secondo l’autore, i comportamenti umani più giusti, da
prendere ad esempio?
E quelli da criticare e condannare?

Ogni osservazione deve essere sostenuta con esempi tratti dal libro

7 Prepara l’esposizione di un film che hai visto, seguendo la traccia proposta sotto.
Anche in questo caso, la traccia non deve essere considerata come una specie di questionario a cui
rispondere senza lasciare lacune, ma come una guida, dalla quale attingere idee per una propria,
personale scaletta.

TRACCIA PER LA RELAZIONE ORALE SU UN FILM


Regista, con qualche notizia sulla sua filmografia, anno di
1. INFORMAZIONI DI BASE produzione, nazionalità, interpreti. Il film appartiene a un
certo genere?

2. ANALISI DELLA Trama del film. Personaggi principali e secondari.


STRUTTURA NARRATIVA Eventuali aspetti interessanti di soggetto e sceneggiatura.

Tema centrale del film. Eventuali temi secondari. Idee


3. ANALISI DEL TEMA
espresse nel film su tali temi.

4. VALUTAZIONE PERSONALE Il film ti è sembrato convincente? Perché? Avvincente?


SUI TEMI TRATTATI, SULLE Perché? Ti è sembrato bello dal punto di vista delle
INTENZIONI COMUNICATIVE immagini? Descrivi... Ti ha trasmesso emozioni? Ti ha dato
DELL’AUTORE E SULLA nuove informazioni di carattere storico, geografico,
RIUSCITA COMPLESSIVA sociale, ecc.? Quali? Quali sono le sequenze e le scene
DEL FILM più riuscite? Come giudichi il film nell’insieme?

Scenografia, costumi, trucco; aspetti della ripresa;


5. ANALISI DEI MEZZI FILMICI
recitazione; colonna sonora; montaggio; regia.

Per valutare le capacità espositive di ciascuno, si potrà far uso di una tabella come la seguente.
HA USATO BENE
HA DETTO TUTTO NON SI È RIPETUTO
NOME DI CHI PARLA È STATO CHIARO? IL TEMPO
L’ESSENZIALE? INUTILMENTE? A DISPOSIZIONE?

Nella tabella sarà assegnato un punteggio per ogni voce a ciascun alunno:
1 = livello sufficiente
2 = livello buono
3 = livello molto buono
Sommando i punteggi ottenuti, si potrà stabilire chi sono gli alunni più abili nell’esposizione.

21
discussione e argomentazione
8 Rifletti e confrontati in classe con i tuoi compagni sulla domanda che segue, che probabilmente vi
troverà in disaccordo.
“È meglio unire le ore di Educazione fisica settimanali, invece di tenerle separate?”
Ciascuno, a turno, potrà prendere la parola e dichiarare la propria opinione e le ragioni per sostenerla.
Sulla lavagna, a sinistra, si scriveranno le ragioni della prima opinione, a destra quelle della seconda.
Via via, si aggiungeranno le rispettive confutazioni e, se possibile, qualche concessione alle ragioni
altrui.
Con la considerazione di insieme delle idee tue e degli altri, puoi allenarti a costruire da solo un in-
tero discorso che esprima una scelta chiara ma tenga conto di quello che pensano i tuoi compagni.

9 Seguendo il procedimento proposto per l’esercizio precedente, rifletti e confrontati in classe con i
tuoi compagni sulle seguenti domande.
• È più appassionante il calcio o il basket?
• È più bello essere accompagnati a scuola in macchina o andarci da soli a piedi o in bicicletta?
• Preferiresti imparare a suonare la chitarra o la batteria?
• È più divertente andare al cinema o al Luna Park?
• È meglio avere un cane o un gatto?
• È preferibile l’orario scolastico settimanale di sei giorni, con tutti i pomeriggi liberi, o quello di cin-
que giorni, con il sabato libero e due rientri pomeridiani?

10 Seguendo il procedimento proposto per l’esercizio n. 8, rifletti e confrontati in classe con i tuoi com-
pagni sui seguenti temi.
• Ritieni che nel nostro Paese sia stata raggiunta una reale, effettiva parità tra maschi e femmine?
E S E R C I Z I

• Secondo te, la caccia dovrebbe essere abolita in ogni sua forma, in Italia?
• Pensi che un ragazzo di III media sia in grado di scegliere fra scuole superiori molto diverse, da cui
dipenderà il suo futuro, o pensi che lo debbano guidare i genitori?

11 Seguendo il procedimento proposto per gli esercizi precedenti, puoi proporre alla classe un tema di
discussione.
I temi dovranno essere ben chiari e circoscritti e non dovranno prestarsi a risposte che mettano d’ac-
cordo tutti.
Uno alla volta, ciascun tema potrà essere discusso in classe.

12 Rifletti e confrontati in classe con i tuoi compagni sulla seguente domanda, che probabilmente vi tro-
verà in disaccordo.
“È meglio essere interrogati a voce o rispondere a questionari scritti?”.
Ciascuno, a turno, potrà prendere la parola e dichiarare la propria opinione e le ragioni per sostenerla.
Sulla lavagna, a sinistra, si scriveranno le ragioni della prima opinione, a destra quelle della seconda.
Via via si aggiungeranno le rispettive confutazioni e, se possibile, qualche concessione alle ragio-
ni altrui.
Con la considerazione di insieme delle idee tue e di quelle degli altri, puoi allenarti a costruire da
solo un intero discorso, che esprima una scelta chiara, ma tenga conto di ciò che pensano i tuoi
compagni.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
22
A questo punto, qualche alunno può cimentarsi nel tenere una breve argomentazione alla classe, che

E S E R C I Z I
valuterà le abilità del parlante.
Per l’attribuzione del punteggio, si potrà far uso della seguente tabella.
HA ESPRESSO HA PORTATO UNO HA SAPUTO HA USATO TONO
NOME DI CHI PARLA CON CHIAREZZA O PIÙ ARGOMENTI CONFUTARE GLI E MODALITÀ ADATTE
IL PROPRIO PARERE? A SOSTEGNO? ARGOMENTI ALTRUI? A CONVINCERE?

Nella tabella sarà assegnato a ciascun alunno un punteggio per ogni voce:
1 = livello sufficiente
2 = livello buono
3 = livello molto buono
Sommando i punteggi ottenuti, si potrà stabilire chi sono gli alunni più abili nella argomentazione.

13 Seguendo il procedimento proposto per l’esercizio precedente, potete discutere questi altri temi.
• Pensi che tutti i cittadini debbano collaborare allo smaltimento ecologico dei rifiuti o credi che
sia un compito del Comune e dello Stato?
• Ti sembra preferibile vivere in campagna o in città?
• Se ti senti offeso da un compagno, ricorri a un genitore (o a un insegnante) per ottenere giustizia?

14 Ogni alunno può proporre alla classe un tema di discussione. I temi dovranno essere ben chiari e cir-
coscritti e non dovranno prestarsi a risposte che mettano d’accordo tutti. Uno alla volta, ciascun te-
ma potrà essere discusso in classe, secondo il procedimento proposto per gli esercizi precedenti.
Per valutare la capacità argomentativa di ciascuno, la classe potrà far uso della seguente tabella.
HA ESPRESSO HA PORTATO UNO HA SAPUTO HA USATO TONO
NOME DI CHI PARLA CON CHIAREZZA O PIÙ ARGOMENTI CONFUTARE GLI E MODALITÀ ADATTE
IL PROPRIO PARERE? A SOSTEGNO? ARGOMENTI ALTRUI? A CONVINCERE?

Nella tabella sarà assegnato a ciascun alunno un punteggio per ogni voce:
1 = livello sufficiente
2 = livello buono
3 = livello molto buono
Sommando i punteggi ottenuti, si potrà stabilire chi sono gli alunni più abili nella argomentazione.

23
Osservazioni dell’insegnante e punteggio per ogni voce
OSSERVAZIONI PUNTEGGIO

Ha dato le informazioni
punti .…./ 10
essenziali?

Ha evitato di disperdersi in
punti .…./ 10
discorsi secondari e inutili?

Ha seguito un chiaro filo del


punti .…./ 10
discorso?

Ha impiegato utilmente il
punti .…./ 10
tempo dato?

NS S B D O
0-24 25-30 31-34 35-37 38-40 totale punti .…./ 40

Osservazioni dell’insegnante e punteggio per ogni voce


E S E R C I Z I

OSSERVAZIONI PUNTEGGIO

Ha espresso con chiarezza il


punti .…./ 10
proprio parere?

Ha portato uno o più


punti .…./ 10
argomenti a sostegno?

Ha saputo confutare gli


punti .…./ 10
argomenti altrui?

Ha usato tono e modalità


punti .…./ 10
adatte a convincere?

NS S B D O
0-24 25-30 31-34 35-37 38-40 totale punti .…./ 40

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
24
 LEGGERE

Comprensione del contenuto:


esplorare e interrogare il testo

La lettura esplorativa
Quella esplorativa è una lettura veloce, silenziosa, limitata ad alcune parti del testo, a salti:
permette di scoprire il tipo di testo, il genere, l’argomento e il contenuto generale. Questa
lettura si fa scorrendo il testo velocemente, soffermandosi soltanto su alcuni punti o alcune
frasi, ritornando indietro dalla fine all’inizio, ecc. In questa fase sono utili tutti gli accorgi-
menti grafici che possono accompagnare il testo: innanzitutto il titolo e gli eventuali sottotito-
li, le parole scritte in neretto o in corsivo o in colore, i titoletti a fianco del testo, i riquadri,
ecc.
Questo tipo di lettura è importante come fase iniziale di una attività di studio, oppure quando
si è alla ricerca di materiale, o si scorre un giornale per farsi un’idea generale delle notizie
principali.
La comprensione può essere facilitata da alcune domande-guida che potresti porti prima di
cominciare cercandone la risposta nella lettura stessa:
- qual è l’argomento proposto dal titolo?
- qual è l’argomento complessivo del testo?
- quali idee ho ricavato da questa prima “esplorazione”?
- ho già sentito parlare di questo argomento? che cosa so già in proposito?
- l’argomento interessa il mio studio, la mia ricerca; oppure risponde al mio desiderio di esse-
re informato?

La lettura selettiva
Quella selettiva è un tipo di lettura più attenta e analitica, con la quale si individuano nel te-
sto idee particolari che rispondono a domande precise: per esempio, soddisfa la necessità di
cercare in un testo degli elementi specifici, isolandoli dall’argomento in generale; oppure, in
un testo narrativo, ci permette di individuare i personaggi, le loro azioni, i luoghi in cui si
svolge la vicenda, ecc.
Nella comprensione dei testi scritti, in generale, e nello studio, in particolare, essa rappresen-
ta una fase più avanzata rispetto alla “esplorazione”; tuttavia può essere costituita soltanto
dalla ricerca e individuazione di informazioni semplici ed elementari, come potrebbero esse-
re un orario, un numero di telefono, un indirizzo, una data.
La comprensione può essere guidata da domande di tipo e difficoltà diversi:
- domande “di superficie”, per le quali si trovano risposte immediate nelle parole del testo;
- domande “di approfondimento”, le cui risposte richiedono un’interpretazione del testo o ad-
dirittura un ampliamento.

25
Comprensione del contenuto: esplorare e interrogare il testo

Applicata a un testo narrativo (racconto, cronaca, ...), la lettura selettiva ci permette di indi-
viduare i personaggi, le loro azioni, i luoghi e i tempi in cui si svolge la vicenda, ecc. Si tratta
delle risposte alle classiche cinque domande del giornalismo anglosassone (five Wh-questions)
che possono essere rivolte al testo da leggere.

who? where? when? what? why?

chi? dove? quando? che cosa? perché?

Vediamo come esempio proprio un articolo di giornale.

CHI? Friuli, da giovedì non si avevano notizie dell’uomo


Raggiunto dai soccorritori lo speleologo disperso
DOVE?
Udine - È stato raggiunto ieri pomeriggio dai soccorritori lo speleologo triestino
QUANDO? Stefano Krisciak, bloccato da giovedì scorso nell’abisso “Gronda Pipote”, sul
monte Poviz, a causa delle piogge cadute negli ultimi giorni. Dopo il primo
CHE COSA È contatto vocale gli uomini del Soccorso alpino speleologico hanno raggiunto
ACCADUTO? Stefano Krisciak ad una profondità di circa 430 metri. Lo speleologo è apparso
provato ma cosciente e in buone condizioni al medico del Soccorso speleologico
PERCHÉ? che l’ha raggiunto all’interno della cavità. Non si esclude che l’uomo sia in
grado di risalire da solo, con l’aiuto del medico e dei tecnici.
«la Repubblica», 27 settembre 2004

Il metodo di “interrogare il testo”, cioè di porsi delle domande sul suo contenuto, è comun-
que utile per la sua comprensione, in particolare se si tratta di un testo espositivo o descritti-
vo. In questo caso, il tipo di domande non può essere indicato in generale, ma dipende dal-
l’interesse del lettore.

Le grandi migrazioni
(testo informativo-espositivo)
La popolazione mondiale è in movimento: guerre, carestie, difficoltà economiche,
disagi sociali e politici costringono interi popoli a muoversi da una parte all’altra
del pianeta. Gli squilibri demografici ed economici tra il Nord e il Sud del mondo
lasciano intuire che la pressione migratoria1 è destinata a crescere in un prossimo
futuro: l’unica alternativa possibile è lo sviluppo del Paesi del Sud, ma la crescita
economica di queste regioni non esclude di per sé che in futuro vi sia una certa
mobilità2 delle popolazioni. I flussi migratori, infatti, sono essenzialmente determi-
nati da fattori di spinta (carestie o siccità, avanzata dei deserti o altre forme di de-
grado ambientale, persecuzioni razziali e politiche), ma anche da fattori di attrazio-
ne verso paesi economicamente e socialmente più evoluti, che presentano migliori
prospettive di lavoro e più elevate condizioni di vita. […]
Una prima categoria di immigrati è costituita da lavoratori stranieri la cui presen-
za è corredata3 dai documenti prescritti e quindi legale. Esiste poi una migrazione
«irregolare» o «non documentata», formata da individui che hanno varcato illegal-
mente le frontiere degli Stati dell’Unione [Europea], adattandosi a vivere in una
condizione di clandestinità4 o semiclandestinità. Purtroppo il fenomeno degli «irre-
golari» è in notevole aumento a causa delle misure sempre più restrittive adottate
dai Paesi industrializzati di accoglienza.
1. pressione migratoria: notevole afflusso di immigrati. 4. clandestinità: presenza, soggiorno in un Paese straniero senza i
2. mobilità: tendenza a spostarsi da un’area geografica a un’altra. regolari permessi.
3. corredata: accompagnata e resa legittima.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 26
Questionario
leggere

DOMANDE RISPOSTE
guerre, carestie, difficoltà economiche, disagi
1. Perché la popolazione mondiale è in
sociali e politici costringono interi popoli a
movimento?
muoversi da una parte all’altra del pianeta.

no, la pressione migratoria è destinata a


2. La pressione migratoria tende a diminuire?
crescere in un prossimo futuro.

carestie o siccità, avanzata dei deserti o altre


3. Che cosa spinge molte popolazioni a
forme di degrado ambientale, persecuzioni
lasciare il loro Paese?
razziali e politiche.

4. Che cosa attrae invece queste popolazioni migliori prospettive di lavoro e più elevate
verso i Paesi più industrializzati? condizioni di vita.

5. Che cosa divide il Nord e il Sud del squilibri demografici ed economici.


mondo?

6. Com’è la situazione degli immigrati nei ci sono immigrati “regolari” (provvisti dei
Paesi di arrivo, dal punto di vista della documenti prescritti dalla legge) e immigrati
legge? “irregolari” (sprovvisti di quei documenti).
a causa delle misure sempre più restrittive
7. Perché il numero degli “irregolari” è
adottate dai Paesi industrializzati di
destinato ad aumentare?
accoglienza.

Queste prime domande sono “di superficie”: rappresentano la trasformazione in “interrogati-


ve dirette” di frasi contenute nel testo.
Altre domande “di approfondimento” richiedono invece ulteriori letture e conoscenze, perché
le loro risposte non si trovano immediatamente nel testo, per esempio:
• Che cosa si intende per Nord e Sud del mondo?
• Dove avvengono le guerre o le carestie di cui si parla nel brano?
• Quali sono i documenti il cui possesso rende legale la presenza di un immigrato in
un certo Paese?
e così via.

Capire il testo e farne la parafrasi


Per verificare di aver compreso a fondo qualsiasi lettura, da quelle più semplici, che si fanno
per divertimento, a quelle che servono per lo studio, si può farne una parafrasi, cioè si può
dire con parole diverse ogni frase della lettura, senza trascurarne alcuna sfumatura di signi-
ficato.

Quello che distingue una parafrasi da una rielaborazione di altro tipo è la precisione
nel non trascurare di tradurre, in parole diverse, ciascun elemento del testo.

Parafrasi di un testo giornalistico contemporaneo


Ti presentiamo un articolo, non riservato ad un pubblico particolarmente colto, ma nemme-
no immediatamente decifrabile.

27
Comprensione del contenuto: esplorare e interrogare il testo

Cattedrali sotterranee

Per le avanguardie del turismo del gusto, lento e curioso, le Langhe sono innanzi-
tutto la culla della filosofia “slow food”, ovvero del mangiar bene e del bere me-
glio. Uno stile di vita rigorosamente no global, che non si improvvisa, ma si impa-
ra vagabondando senza fretta tra cantine e osterie del basso Piemonte, alla ricerca
dei sapori perduti. Ma anche della storia, dell’arte e, non ultimo, del patrimonio
architettonico. I castelli, tanto per cominciare, quasi uno per ogni bricco, nobili
vedette che evocano un passato d’armi e valori. E poi il mondo speculare, miste-
rioso e sotterraneo, delle cantine, emblemi di quella civiltà del vino che in Pie-
monte ha radici antiche.
adattamento da M.G. Casella, in «I viaggi di Repubblica», 28 ottobre 2004

Per poter comprendere questo articolo bisogna anzitutto conoscere il significato dei voca-
boli usati: due sono in inglese e costituiscono espressioni ormai diffuse e poco traducibili in
italiano (slow food, no global); altri sono vocaboli di uso non quotidiano, un po’ ricercati (avan-
guardie, vedette, speculare, emblemi); uno è un vocabolo dialettale (bricchi). Si possono cercare
sul dizionario, sospendendo la comprensione dell’insieme fino a che non ci si è chiariti il si-
gnificato dei particolari. Solo alla fine, si potrà rimettere insieme il testo con parole più sem-
plici, per dimostrare di averlo ben capito o per farlo capire ad altri.

espressione del giornalista significato

avanguardie persone che vogliono sperimentare le novità

turismo del gusto turismo per conoscere i diversi modi di gustare i cibi

filosofia “slow food”


una scelta culturale e di vita, lo slow food, cioè il voler
gustare il cibo senza fretta
non può assolutamente essere globalizzato, cioè non può
no global
essere fatto nella stessa maniera in nessun altro luogo,
né con nessun altro prodotto di qualsiasi parte del
mondo.
patrimonio architettonico costruzioni di valore artistico esistenti
bricco sporgenza collinare (dialetto piemontese)
vedette sentinelle
evocano fanno ricordare
speculare simmetrico, a immagine rovesciata come in uno specchio
emblemi simboli

Ti proponiamo un esempio di parafrasi dell’articolo.

Cantine fatte in gallerie sotto terra, maestose come cattedrali


Per le persone che vogliono sperimentare le novità, che praticano il turismo per cono-
scere i diversi modi di gustare i cibi, un turismo senza fretta e desideroso di provare tutto, le
Langhe (colline del Piemonte) sono prima di tutto il luogo dove è nata una scelta culturale e di

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 28
leggere

vita, lo slow food, cioè il voler gustare il cibo senza fretta (slow = lento, food = cibo, in ingle-
se, in contrapposizione al “fast food”, cibo veloce), cioè del mangiare piatti di buona cucina e del be-

re vini ancora più pregiati. È un modo di vivere che non può assolutamente essere globaliz-
zato, cioè riproposto nella stessa maniera in nessun altro luogo del mondo, né con nessun altro
prodotto di qualsiasi parte del mondo, ma lo si apprende andando in giro lentamente per cantine e
osterie del Piemonte meridionale, cercando di gustare sapori ormai dimenticati nella cucina moder-
na. Ma anche cercando tracce della storia, dell’arte e, di non minore importanza, di tutte le co-
struzioni di valore artistico esistenti. I castelli, innanzitutto, che sono quasi uno su ogni
sporgenza collinare, come sentinelle di grande dignità che fanno ricordare tempi passati in
cui ci sono stati combattimenti e prove di valore. E poi il mondo simmetrico, a immagine rove-
sciata come in uno specchio, un mondo segreto e sotto terra, quello delle cantine, che sono
simboli che rappresentano gli aspetti culturali e sociali legati al vino che fin dall’antichità sono
profondamente radicati in Piemonte.

Se l’argomento è specialistico, anche se il testo è moderno, per essere certi di aver capito be-
ne può rendersi necessaria una forma di parafrasi. In questo caso, le difficoltà riguardano i ter-
mini del linguaggio specifico usato e, soprattutto, le conoscenze pregresse necessarie.

Parafrasi di un testo in italiano arcaico


Alcune letture per noi sono difficili perché scritte in una lingua lontana nel tempo, ed è ne-
cessario tradurle, nella nostra mente, in un italiano più semplice e moderno.
Ti presentiamo, come esempio, un passo di Dante Alighieri, in cui si parla del lago di Garda.

Suso in Italia bella giace un laco,


a piè de l’alpe che serra Lamagna
sovra Tiralli, c’ha nome Benaco.
Per mille fonti, credo, e più si bagna
tra Garda e Val Camonica e Pennino
de l’acqua che nel detto laco stagna.
Loco è nel mezzo là dove ’l trentino
pastore e quel di Brescia e ’l veronese
segnar porìa, se fesse quel cammino.
Siede Peschiera, bello e forte arnese
da fronteggiar bresciani e bergamaschi,
ove la riva ’ntorno più discese.
Ivi convien che tutto quanto caschi
ciò che ’n grembo a Benaco star non può,
e fassi fiume giù per verdi paschi.
Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, XX, vv. 61 e segg.

La prima difficoltà nel fare la parafrasi è che di solito anche questi tipi di testi necessitano di
conoscenze pregresse che i ragazzi ancora non hanno.
Solo l’insegnante, o le note, potranno chiarire che Lamagna è l’antico nome dei paesi germa-
nici, Tiralli è il Tirolo, Benaco è un nome del lago di Garda, Pennino, o Apennino, era il nome
dato a una parte delle Alpi.
Una seconda difficoltà, nell’italiano antico, è costituita dai singoli vocaboli, che possono es-
sere arcaici (segnar = benedire), elisi (’l = il), tronchi (piè = piede), con forme (suso = su) o
desinenze (porìa = potrebbe) che non si usano più, con pronomi incorporati (fassi = si fa).

29
Comprensione del contenuto: esplorare e interrogare il testo

forma dantesca italiano moderno

VOCABOLI ARCAICI

suso su

laco lago

serra chiude, segna il confine

loco luogo

pastore vescovo

segnar impartire la benedizione

paschi pascoli

convien conviene

arnese rocca, fortezza

siede sta

ove dove

ELISIONI E TRONCAMENTI

de l’acqua dell’acqua

c’ha che ha

’ntorno intorno

’n in

piè piede

convien conviene
DESINENZE VERBALI ANTICHE
E PRONOMI INCORPORATI NEL VERBO
fesse facesse

fassi si fa

porìa potrebbe

Un’ulteriore difficoltà è rappresentata dalla costruzione delle frasi:

’l trentino il Vescovo di Trento e quello di Brescia e


pastore e quel di Brescia e ’l veronese quello di Verona potrebbero benedire
segnar porìa, (le tre province confinano)

Questa frase nell’italiano di Dante è costruita con il verbo servile porìa posposto rispetto al
predicato segnar, in modo rovesciato rispetto al nostro uso più comune.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 30
Ricapitolando, per comprendere e parafrasare un testo, le operazioni da compiere sono le se-
guenti:
leggere

operazione esempi
capire il significato di tutti i vocaboli avanguardie, pastore, ecc.

riconoscere le forme arcaiche di vocaboli in suso, laco, loco, ecc.


uso anche oggi

ricostruire le parole elise o tronche ’l, ’n, ’ntorno, piè, ecc.


riordinare in italiano corrente le strutture segnar porìa = potrebbe “segnare”
sintattiche

avere conoscenze generali per capire fatti e slow food, no global,


antefatti Lamagna, Tiralli, ecc.

lettura esplorativa
1 Osserva i seguenti testi per non più di un minuto, facendo una lettura esplorativa; quindi di ciascuno

E S E R C I Z I
indica il tipo e l’argomento in generale.

Vennero i freddi
Vennero i freddi,
con bianchi pennacchi e azzurre spade
spopolarono le contrade.
Il riverbero dei fuochi splendé calmo nei vetri.
La luna era sugli spogli orti invernali.

A. Bertolucci, Le poesie, Garzanti, Milano 1998

Studi italiani su metano e vapore


Marte, nuovi indizi
su presenza di batteri

ROMA - Il vapore acqueo e il metano rilevati nell’atmosfera di Marte potrebbero essere indizi
della presenza di vita sul pianeta. Lo suggeriscono i dati raccolti dallo spettrometro Pfs realizza-
to dall’agenzia spaziale italiana e dall’Istituto nazionale di astrofisica: forme di vita elementari,
come batteri, potrebbero essere responsabili dell’emissione di metano. C’è anche un’altra ipote-
si: il metano potrebbe essere il semplice prodotto di attività geologica.

«la Repubblica», 21 settembre 2004

31
I PROGRAMMI
VOYAGER, AI CONFINI DELLA CONOSCENZA

Roberto Giacobbo prende in considerazione i cosiddetti Crop Circle, cerchi apparsi sul terreno
nel sud dell’Inghilterra, per poi passare alla storia di uno scienziato italiano scomparso prima
della II seconda guerra mondiale.
RaiDue - 23,05

«la Repubblica», 21 settembre 2004

IL TEMPO IN ITALIA

Il tempo oggi: torna il bel tempo al Sud, a parte qualche nuvola qua e là e residui rovesci sulla
Calabria ionica. Bello al Centro-nord, se si escludono un po’ di nubi in Trentino Alto Adige, Trive-
neto e Liguria. Isolati rovesci pomeridiani in Friuli e alto Veneto. Temperature: stazionarie. Ven -
ti: maestrale sulle isole maggiori.

«la Repubblica», 21 settembre 2004

CALABRIA
L’agricoltura
E S E R C I Z I

L’agricoltura calabrese si concentra nelle brevi piane costiere, un tempo paludose e attualmente
bonificate; qui si coltivano alberi da frutto, viti e or taggi, ma le piante più diffuse sono gli agr u-
mi e gli ulivi che ricoprono anche i versanti delle colline. Gli agrumeti si trovano soprattutto nel-
la punta più meridionale della Calabria, che in questa coltura è seconda solo alla Sicilia. Un ti-
pico agrume della Calabria è il bergamotto dal quale si ricava un’essenza utilizzata nella produ-
zione di profumi.

G. Bacchi, A. Londrillo, La geografia. I paesaggi italiani, Bulgarini Editore, Firenze 1983

Per indicare il tipo di testo, scegli dal seguente elenco (fai però attenzione: alcune voci non si adat-
tano a nessuno dei testi proposti):
brano da un racconto - descrizione oggettiva - articolo di cronaca - previsioni meteorologiche - pre-
sentazione di un programma tv - sintesi di un film - poesia

1° testo = tipo:........................... / argomento: ..........................................................................


2° testo = tipo:............................/ argomento: ..........................................................................
3° testo = tipo:........................... / argomento: ..........................................................................
4° testo = tipo:........................... / argomento: ..........................................................................
5° testo = tipo:........................... / argomento: ..........................................................................

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
32
Le due attività che seguono possono essere svolte dall’intera classe o da un piccolo gruppo di alunni.

E S E R C I Z I
2 Si decide di acquistare tutti lo stesso quotidiano di un certo giorno.
Quindi, a scuola, lo si “esplora” insieme (o se ne esplorano soltanto alcune pagine), cercando di ca-
pire quali sono i fatti principali presi in considerazione quel giorno, di cosa trattano determinate pa-
gine indicate in precedenza, oppure dove si trovano certe notizie, ecc.

3 Un alunno, a turno, propone un brano dell’antologia non ancora letto (oppure un capitolo non ancora
studiato di uno dei libri di testo).
Gli altri, in un tempo definito ma breve (uno o due minuti), dovranno dire qual è l’argomento centrale
del passo e anche il maggior numero possibile di informazioni importanti in esso contenute.

4 Leggi attentamente il seguente articolo di cronaca; quindi completa il successivo schema indicando:
- i personaggi di cui si parla;
- i luoghi e i tempi in cui avvengono i fatti;
- le azioni compiute dai singoli personaggi e i loro motivi.

Per ariete un furgone della Provincia


LADRI MALDESTRI ALL’UNICREDIT
Assaltano due volte la cassaforte, ma il forziere resiste

BOVOLENTA1 - Doppio assalto alla banca Unicredit di via Roma. I banditi hanno tentato di mettere a
segno due furti in rapida sequenza, prima con l’esplosivo, poi con un camion della Provincia usato
come ariete. Ambo i tentativi però sono andati a vuoto, grazie anche all’arrivo di una pattuglia della
vigilanza privata. L’allarme è scattato alle 2.13, dopo il primo assalto messo a punto dalla banda. I
malviventi hanno provato a far saltare la cassa continua che si trova sotto lo sportello Bancomat.
Hanno sigillato la lamiera, azionando poi l’innesco. L’esplosione però è stata lievissima, tanto da pro-
vocare solo un annerimento della parete. Non contenti sono saliti a bordo di un furgone della Provin-
cia di Padova, rubato poco prima in un deposito. Con una brusca retromarcia hanno tentato la via
della spaccata, sfondando una parete in vetro. Forse volevano rubare la cassaforte, che però era pre-
vedibilmente fissata a terra. L’allarme è scattato, diramando il segnale di emergenza nella centralina
dell’Antoniano Vigilanza. Così ai banditi non è rimasto che fuggire in fretta e furia. Poco dopo sul po-
sto è giunta anche la pattuglia dei carabinieri di Bovolenta che hanno effettuato i rilievi cercando di
ricostruire la dinamica. (…) La vetrata abbattuta è stata la seconda mossa ingenua di quella che
sembra una banda formata da gente alle prime armi. Era impensabile portare via la cassaforte dal-
l’interno senza l’aiuto dell’esplosivo o di una pala meccanica.
adattamento da «Il Mattino di Padova», 21 settembre 2004

1. Bovolenta: centro abitato della provincia di Padova.

personaggi

luoghi

33
tempi

azioni dei personaggi

motivi delle azioni

5 Leggi attentamente i due brevi testi di storia dell’arte che seguono. Poi rispondi alle domande.

L’arte ecologica

L’arte ecologica, chiamata anche Land Art (“arte del territorio”) o Earth Art (“arte della terra”), esor-
disce contemporaneamente in Europa e Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta. L’artista non utiliz-
za più tela o altri supporti, ma opera direttamente sul territorio, nella natura.
Lo scopo consiste nel far riflettere l’uomo sull’ambiente, troppo spesso ignorato, trascurato o detur-
pato per sfruttarne le risorse e per questo il messaggio ha un sapore chiaramente “ecologico”.
Le opere sono di solito di grandi dimensioni, inserite in spazi amplissimi. Tra gli artisti che hanno
segnato con interventi clamorosi la strada dell’arte ecologica ricordiamo lo statunitense Smithson
(1923), che ha dato vita a una enorme spirale di terra e massi all’interno del Gran Lago Salato; l’i-
taliano (1935), che ha creato grandissimi disegni sul greto di un lago; il bulgaro Christo Javacheff
(1935), che è riuscito a impacchettare monumenti o altri ambienti per provocare una nuova perce-
zione di ciò che è noto; l’inglese Richard Long (1945), che ha disegnato un quadrato antiprospetti-
co sulla superficie di un prato.
E S E R C I Z I

L’iperrealismo

L’iperrealismo è una tendenza affermatasi negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta e caratteriz-
zata da un ritorno alla realtà, colta nei suoi aspetti più consueti, quotidiani, e verosimili.
L’artista, per riprodurre il soggetto in modo quanto più particolareggiato e realistico, si avvale di
tecnologie sofisticate, come la fotografia o la computerizzazione delle immagini. Con questi stru-
menti e mediante operazioni a carattere meccanico di ingrandimento e di riproduzione dell’immagi-
ne in scala macroscopica su carta o tela, ottiene come risultato finale un effetto “più reale del rea-
le”, spesso addirittura illusionistico, attraverso la tecnica del trompe-l’oeil (“inganna l’occhio”) che
simula la prosecuzione dello spazio oltre la parete. Tra i più noti esponenti dell’arte iperrealista, ri-
cordiamo lo scultore Duane Hanson (1925), il pittore Richard Estes (1936) e il fotografo John De An-
drea (1941).

1. In quale periodo sono fiorite le due tendenze artistiche di cui si parla?


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2. In quali Paesi?
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LE ABILITÀ LINGUISTICHE
34
3. Quale possibilità offre l’arte ecologica?

E S E R C I Z I
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4. Chi sono i principali esponenti di questa tendenza artistica?


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5. Come vengono definiti i loro interventi? Sapresti spiegare perché?


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6. Cosa si propongono gli iperrealisti?


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7. Su quali strumenti si basa la loro attività artistica?


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6 Leggi il seguente articolo di giornale e poi rispondi alle domande.

ARCHEOLOGIA
TRE NAVI IMPERIALI ROMANE
dal sottosuolo di Napoli

NAPOLI - Il percorso per il loro restauro, durata stimata cinque anni, è cominciato in questi giorni
dopo la rimozione della prima imbarcazione dal fondo di sabbia e melma che le ha protette per seco-
li. Due delle tre navi di epoca imperiale romana scoperte a Napoli durante i lavori di scavo della me-
tropolitana sono state portate via da una potente gru dal cantiere di piazza Municipio. Un’operazione
delicata cominciata con il sollevamento del primo scafo lungo 12 metri e pesante 21 tonnellate nel
suo guscio di conservazione in vetroresina; e il suo trasporto in un capannone appositamente allesti-
to e climatizzato a Piscinola, periferia nord della città, messo a disposizione dalla Metropolitana di
Napoli Spa. Le tre imbarcazioni sul fondo di quello che era il porto della Napoli romana sono datate,
grazie all’analisi del carbonio C14 del legno, intorno al I secolo dopo Cristo. «Si tratta di navi com-
merciali in due casi - spiega la responsabile dello scavo archeologico Daniela Gianpaolo - in grado di
spostarsi lungo la costa anche su medie e lunghe percorrenze, cioè almeno fino al porto della capita-
le, il porto di Ostia». Esistono poche imbarcazioni antiche al mondo e ancora meno scafi arrivati fino
al 2000 in così buono stato di conservazione. La Soprintendenza napoletana si è avvalsa dunque di
quanto già sperimentato dalla Toscana nelle navi rinvenute a Pisa e di esperti dell’Istituto centrale
del Restauro.

«la Repubblica», 20 settembre 2004

1. Dove sono state scoperte le navi?


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35
2. A quale epoca risalgono?
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3. Come si è potuto stabilire la loro età?


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4. Che tipo di navi sono?


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5. Di quale operazione si parla, all’inizio della terza frase?


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6. Dove saranno portate le tre navi? A quale scopo?


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leggere un testo da parafrasare


7 Riscrivi il seguente breve testo usando termini del linguaggio comune.
Oggi la parte più interessante [del Castel Tirolo], che lascia vedere la vetustà delle costruzioni, è il
E S E R C I Z I

corpo di fabbrica che comprende la parte centrale e quella a sud del castello.
Il portale che dall’avancorpo conduce nell’interno del palazzo signorile e quello posto all’ingresso
della cappella sono espressione vigorosa e interessantissima di una genuina arte locale, in piena aria
romanica, del secolo XII.
La cappella, a due piani, con quattro altari, conserva affreschi tuttora in discrete condizioni ed è do-
minata da un gigantesco gruppo della Crocifissione, copia moderna sostituita all’originale in legno,
trecentesco, andato – purtroppo – disperso.
M. Caminiti, Castelli dell’Alto Adige, Manfrini, Calliano 1980

8 Leggi attentamente le due seguenti terzine e cerca di capirle con l’aiuto delle note e del dizionario.
Quando avrai compreso tutto a fondo, fai la parafrasi orale o, per ricordarla meglio, scritta, traducen-
do i versi di Dante in un linguaggio semplice e moderno.

Nel mezzo del cammin di nostra vita


mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura


esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, I, vv. 1-6

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
36
VOCABOLI ARCAICI O RARI

E S E R C I Z I
ché perché
esta questa
rinova rinnova

PAROLE TRONCHE
cammin cammino
dir dire
pensier pensiero

Nel mezzo del cammino della nostra vita

Nel mezzo del cammin di nostra vita Il cammino della vita sono gli anni che viviamo
Che cosa può essere metaforicamente la metà del
cammino della nostra vita? Dante aveva 35 anni.

mi ritrovai in mezzo a una selva oscura

Che cosa può essere una selva oscura a metà della


mi ritrovai per una selva oscura
vita? Per Dante è un periodo confuso e pieno di errori.
Il poeta si sente perduto come in un bosco
impenetrabile.

perché la via diritta era smarrita


ché la diritta via era smarrita
Dante ritiene di aver seguito strade sbagliate.

9 Leggi il seguente testo in prosa del Trecento. Quando, con l’aiuto delle note, avrai capito in ogni par-
ticolare le frasi di Boccaccio, prova a tradurre tutto, a voce, in un linguaggio semplice e moderno.
Nella nostra città, la qual sempre di varie maniere e di nuove genti è stata abondevole, fu, ancora
non è gran tempo, un dipintore chiamato Calandrino, uom semplice e di nuovi costumi. Il quale il
più del tempo con due altri dipintori usava, chiamati l’un Bruno e l’altro Buffalmacco, uomini sollaz-
zevoli molto ma per altro avveduti e sagaci, li quali con Calandrino usavan per ciò che de’ modi suoi
e della sua simplicità sovente gran festa prendevano.
Giovanni Boccaccio, Decameron, VIII, III

VOCABOLI, FORME VERBALI, ELISIONI

abondevole ricca
fu visse
dipintore pittore
nuovi (nuovo, nuova, ecc.) anche originali, strani

37
usava con frequentava
sollazzevoli divertenti
de’ dei
simplicità semplicità, ingenuità
sovente gran festa prendevano spesso si divertivano molto

Ti puoi aiutare anche con il vocabolario e, naturalmente, con le spiegazioni dell’insegnante.

10 Leggi con attenzione questo esempio di lingua cinquecentesca, poi fanne la parafrasi, con l’aiuto
delle note.
Non solamente non sono da fare in presenza degli uomini le cose laide, o fetide, o schife, o stoma-
chevoli, ma il nominarle anche si disdice.
Il dirugginare i denti, il sufolare, lo stridere e lo stropicciar pietre aspre e il fregar ferro spiace agli
orecchi; e déesene l’uomo astenere più che può.
Sono ancora di quelli che, tossendo o starnutendo fanno sì fatto strepito, che assordano altrui.
Dee l’uomo costumato astenersi dal molto sbadigliare.
Né per mio consiglio, porgerai tu a bere altrui quel bicchiere di vino, al quale tu arai posto bocca ed
assaggiatolo. E molto meno si dee porgere pera, o altro frutto, nel quale tu arai dato di morso.
G. Della Casa, Galateo, Nes, Roma 1990

Probabilmente non conosci il significato di alcuni vocaboli, come laide, fetide, schife, si disdice, di-
rugginare, zufolare, costumato. Potrai trovarli tutti su un buon dizionario.

FORME VERBALI
E S E R C I Z I

déesene “se ne dée”, cioè se ne deve


dee deve
sono ci sono
arai avrai

COSTRUZIONI E ORDINE DELLE PAROLE

il nominarle anche si disdice è sconveniente persino nominarle

déesene l’uomo astenere l’uomo se ne deve astenere

porgerai tu a bere altrui tu porgerai ad altri da bere

11 Questo esercizio è in forma di gioco. L’insegnante darà al massimo tre spiegazioni a richiesta, per
ogni gruppo.
Divisi in gruppi di quattro o cinque alunni, leggete con attenzione questo breve passo cinquecentesco:
Oh gran bontà de’ cavalieri antiqui!
Eran rivali, eran di fé diversi,
e si sentian degli aspri colpi iniqui

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
38
per tutta la persona anco dolersi;

E S E R C I Z I
e pur per selve oscure e calli obliqui
insieme van senza sospetto aversi.
Ludovico Ariosto, Orlando furioso, canto I, XXII

Ogni gruppo, con la collaborazione di tutti i componenti, con il dizionario e con al massimo tre aiuti da
parte dell’insegnante, deve provare a capire il significato di ogni verso e di tutto l’insieme, facendo
così una parafrasi. Poi tale parafrasi deve essere scritta su un foglio e consegnata all’insegnante.
Infine, un componente per gruppo esce e legge ad alta voce quella del proprio gruppo. A questo pun-
to, con la guida dell’insegnante, la classe valuterà qual è il gruppo che ha saputo fare la parafrasi
migliore.

12 Come il precedente, anche questo esercizio è in forma di gioco. L’insegnante darà al massimo tre
spiegazioni a richiesta, per ogni gruppo.
Divisi in gruppi di quattro o cinque alunni, leggete con attenzione il seguente passo, tratto dallo stes-
so testo dell’esercizio precedente:
Pallido, crespo e macilente avea
Alcina il viso, il crin raro e canuto;
sua statura a sei palmi non giungea;
ogni dente di bocca era caduto;
che più d’Ecuba e più de la Cumea,
et avea più d’ogni altra mai vivuto.
Ma sì l’arti usa al nostro tempo ignote,
che bella e giovanetta parer puote.
Ludovico Ariosto, Orlando furioso, canto VII, LXXIII

Ogni gruppo, con la collaborazione di tutti i componenti, con il dizionario e con al massimo tre aiuti da
parte dell’insegnante, deve provare a capire il significato di ogni verso e di tutto l’insieme, facendo
così una parafrasi. Poi tale parafrasi deve essere scritta su un foglio e consegnata all’insegnante.
Infine, un componente per gruppo esce e legge ad alta voce quella del proprio gruppo. A questo
punto, con la guida dell’insegnante, la classe valuterà qual è il gruppo che ha saputo fare la para-
frasi migliore.

13 Come i precedenti, anche questo esercizio è sotto forma di gioco. Divisi in gruppi di quattro o cinque
alunni, leggete con attenzione il seguente brano di una famosa opera del Cinquecento.
L’insegnante darà al massimo tre spiegazioni a richiesta, per ogni gruppo.

La voce non vuole essere né roca né aspra. E non si dee stridere, né per riso o per altro accidente ci-
golare, come le carrucole fanno. Né, mentre che l’uomo sbadiglia, pur favellare.
Non istà bene alzar la voce a guisa di banditore; né anco si dee favellare sì piano, che chi ascolta
non oda.
G. Della Casa, Galateo, Nes, Roma 1990

Ogni gruppo, con la collaborazione di tutti i componenti, con il dizionario e con al massimo tre aiu-
ti da parte dell’insegnante, deve provare a capire il significato di ogni frase e di tutto l’insieme, fa-
cendo così una parafrasi. Poi tale parafrasi deve essere scritta su un foglio e consegnata all’inse-
gnante.
Infine, un componente per gruppo esce e legge ad alta voce quella del proprio gruppo. A questo
punto, con la guida dell’insegnante, la classe valuterà qual è il gruppo che ha saputo fare la para-
frasi migliore.

39
14 Il seguente articolo di giornale è diviso in 3 sequenze. Leggilo attentamente, quindi esegui le opera-
zioni indicate sotto.

Il lungo cammino verso la finalissima


Il campionato di calcio etnico di Roma si sta giocando presso il circolo della Tevere Lazio, nella zona
di Tor di Quinto. Al torneo si sono iscritte dodici squadre, divise in due gironi da sei. Nel primo rag-
gruppamento si sono affrontate Senza Frontiere, Italia, Bangladesh, Bolivia, Capoverde, Romania.
Nel secondo, invece, c’erano Perù, Cina, Iran, Ecuador, Sri Lanka, Senegal.
Le partite della prima fase si sono giocate dai primi di dicembre e si concludono oggi con le sfide
decisive. Poi inizierà la seconda fase cui accederanno otto formazioni, quattro per ogni girone, che
daranno vita a scontri ad eliminazione diretta: quarti di finale, semifinale e finalissima. Per il secon-
do turno si sono già qualificate Romania, Senegal, Perù ed Ecuador. L’ultima edizione del torneo è
stata vinta ai rigori dalla rappresentativa del Ghana nella finale contro il Perù.
E proprio la formazione andina, grazie a una partenza sprint, sembra essere una delle favorite per
la vittoria finale del torneo di quest’anno. Tra le possibili sue concorrenti ci sono una formazione
dell’Est Europa, la Romania, il Senegal con il suo attacco formidabile e un’altra squadra dell’Ame-
rica Latina, la Bolivia.
«Metropoli», 15 gennaio 2006

a. Esprimi con una frase il contenuto di ogni sequenza.


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...........................................................................................................................................

b. Collega opportunamente le frasi che hai scritto per ottenere un breve riassunto dell’articolo.
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E S E R C I Z I

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LE ABILITÀ LINGUISTICHE
40

Comprensione del contenuto:
analizzare i significati del testo
Riconoscere e analizzare i testi persuasivi o argomentativi
I testi persuasivi o argomentativi sono generalmente forme di comunicazione che vogliono
agire sulla realtà per cambiarla: vogliono cioè convincere gli altri a operare in un certo modo.
Si tratta di testi molto comuni nella vita reale e i testi persuasivi più diffusi e trasparenti sono
quelli della pubblicità o della politica. Ma anche ognuno di noi, se vuole persuadere un ami-
co, un genitore, un interlocutore qualsiasi a fare qualcosa, userà le forme di persuasione più
convincenti e le adatterà alla persona con cui parla. È importante riconoscere, nei testi che
leggiamo, quali sono le forme di persuasione utilizzate, sia per analizzare le strutture del ra-
gionamento, sia per distinguere quello che non è davvero convincente per noi.

Richiamiamo alla memoria la terminologia utilizzata per la produzione orale:

• la tesi è l’opinione che vogliamo sostenere;


• un argomento è una ragione che portiamo a sostegno della tesi;
• una confutazione è una ragione che opponiamo alla tesi contraria (che è soste-
nuta o potrebbe essere sostenuta da altri);
• una concessione è qualcosa di vero che riconosciamo nella tesi contraria.
Mostreremo tre esempi: il primo è tratto da una pubblicità, il secondo da un articolo di
giornale (perciò è un testo di attualità rivolto a noi lettori), il terzo da un romanzo molto fa-
moso, all’interno della cui trama un protagonista vuole convincere di qualcosa i suoi inter-
locutori.

1. Gli omogeneizzati XY sono innanzitutto sicuri, perché sono controllati a partire


dalla scelta delle materie prime - dal foraggio degli animali alla selezione delle se-
menti, all’ubicazione del campo - fino alla distribuzione nei punti vendita. La lavo-
razione, svolta in condizioni igienico-sanitarie ottimali, è mirata a mantenere intat-
te le qualità nutritive delle materie prime. Inoltre, il confezionamento in assenza
di aria in vasetti di vetro sterilizzati consente al prodotto di mantenersi a lungo
senza l’aggiunta di additivi e conservanti.
Qualità, sicurezza e un’esperienza lunga più di un secolo hanno portato XY a posi-
zionarsi nella fascia più alta del mercato. Ma da oggi l’azienda, tradizionalmente
sempre attenta alle esigenze delle famiglie, e consapevole della necessità di conte-
nere le spese, riduce mediamente del 10% il prezzo degli omogeneizzati di carne,
pesce e frutta. In questo modo, il marchio XY continua a essere la migliore garan-
zia per le mamme, proponendo una gamma di prodotti che soddisfano le esigenze
nutrizionali e di gusto dei bambini e rispettando i bisogni delle famiglie, che pos-
sono avere a un prezzo minore i cibi più sicuri per i propri figli.
inserto pubblicitario da «Famiglia Cristiana», 10 ottobre 2004

41
Comprensione del contenuto: analizzare i significati del testo

Si tratta apparentemente di una descrizione. In realtà questo testo ha una tesi chiara, sostenu-
ta con argomenti numerosi. Si può analizzare così:

tesi argomenti tecniche di persuasione

- Gli omogeneizzati XY sono (Autorevolezza della Ditta):


innanzitutto sicuri, perché
sono controllati a partire dalla - … un’esperienza lunga più
scelta delle materie prime - di un secolo
dal foraggio degli animali alla - l’azienda, tradizionalmente
selezione delle sementi, sempre attenta alle esigenze
all’ubicazione del campo - delle famiglie,
fino alla distribuzione nei - consapevole della necessità
punti vendita. di contenere le spese
il marchio XY continua a essere - La lavorazione, svolta in
la migliore garanzia condizioni igienico-sanitarie (Insistenza e ripetizione
per le mamme ottimali, è mirata a mantenere finale):
intatte le qualità nutritive senza
l’aggiunta di additivi e … una gamma di prodotti che
conservanti. soddisfano le esigenze
- Da oggi l’azienda riduce nutrizionali e di gusto dei
mediamente del 10% il bambini e rispettando i
prezzo. bisogni delle famiglie, che
- I prodotti… soddisfano le possono avere a un prezzo
esigenze nutrizionali e di gusto minore i cibi più sicuri per i
dei bambini. propri figli.

2. (L’autore sta parlando dell’utilità degli asili nido e delle scuole dell’infanzia).
Il richiamo alle regole da parte delle educatrici è visto come rigidità o cattiveria,
mentre il lassismo delle madri è scambiato, in un rigoroso fraintendimento, per
bontà.
Ma anche quando è corretta, o come dice Bruno Bettelheim: “sufficientemente
buona”, la relazione madre-bambino è un circuito troppo stretto e angusto per ga-
rantire il processo di crescita, autonomizzazione, apprendimento delle regole di
convivenza, così utili nell’età adulta per conoscere i confini nell’esercizio della
propria libertà che ha sempre nell’altro il suo limite. Soprattutto oggi dove l’altro
non ha lo stesso colore della mia pelle, lo stesso taglio dei miei occhi, le stesse ri-
correnze da festeggiare, lo stesso Dio da pregare.
Gli asili nido e le scuole materne svolgono questo insostituibile ruolo.
adattamento da U. Galimberti, in «la Repubblica», 2 ottobre 2004

Anche in questo caso il testo propone una tesi e la argomenta. Si può riconoscere una struttu-
ra del tipo che possiamo vedere nello schema seguente.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 42
leggere

altre tecniche


tesi argomenti concessioni confutazioni
di persuasione
- Anche quando è L’autore cita un
corretta, o come famoso esperto,
dice Bruno Bruno
Bettelheim: Bettelheim.
“sufficientemente
- È utile
buona”, la
conoscere i
Gli asili nido e le relazione madre-
confini
Scuole materne bambino è un
nell’esercizio
svolgono il ruolo circuito troppo
della propria
insostituibile di stretto ed angusto
libertà che ha È vero che la
garantire il per garantire il
sempre nell’altro relazione madre-
processo di processo di
il suo limite. bambino può
crescita, crescita…
- Soprattutto oggi essere
autonomizzazione, - Il richiamo alle
dove l’altro non sufficientemente
apprendimento regole da parte
ha lo stesso buona…
delle regole di delle educatrici è
colore della mia
convivenza del visto come
pelle…
bambino… rigidità o
cattiveria
- Il lassismo delle
madri è
scambiato, in un
rigoroso
fraintendimento,
per bontà.

3. Ogni tipo di testo argomentativo rivela tecniche particolari, dovute alle circostanze
e al tipo di uditorio. Ti proponiamo le ultime parole dell’arringa di un avvocato in
un famoso romanzo americano.
“Ho fiducia che voi, signori, riesaminerete senza passioni le testimonianze che
avete udite, che giungerete a una unanime decisione e che restituirete l’imputato
alla sua famiglia. In nome di Dio, fate il vostro dovere.”
H. Lee, Il buio oltre la siepe, Feltrinelli, Milano 1986

tecnica di persuasione messa in atto esempio


attestazione di fiducia nella giuria che ascolta Ho fiducia che voi, signori, riesaminerete senza
l’avvocato passioni…

esortazione - invocazione In nome di Dio, fate il vostro dovere.

Come si vede, i testi argomentativi non hanno uno schema fisso. Bisogna riconoscere all’in-
terno di essi le tecniche persuasive che lo scrittore (o l’oratore) usa per convincere. Tali tecni-
che possono essere molte. Ne citiamo alcune.

43
Comprensione del contenuto: analizzare i significati del testo

tecnica per convincere esempio

So quanto questo pubblico sia


Attirare i lettori o gli ascoltatori dalla propria
esperto…imparziale…
parte, con elogi lusinghieri
Voi non siete come le persone ignoranti…

Citare persone autorevoli che sono dello stesso


Lo dicono gli esperti…
parere

Attribuire autorevolezza a se stessi Ho studiato il problema da molti anni…

Portare esempi noti L’anno scorso, se ricordate, si fece così…

Sono sempre state persone che hanno avuto


Screditare chi la pensa diversamente
a cuore solo i loro interessi…

Esortare in modo appassionato Votate per noi!

Ribadire, con insistenza e ripetizione (spesso alla


In conclusione, vi ripeto…
fine) quanto si è detto

Se riusciremo a distinguere, nei testi di questo tipo, le tecniche argomentative dal ragiona-
mento vero e proprio, potremo giudicare con libertà da che parte stare.
Per comprendere bene i testi persuasivi e argomentativi, bisogna dunque saper riconoscere:

• la tesi dell’autore (ciò che l’autore vuole sostenere)


• gli argomenti portati a favore della tesi
• le confutazioni
• le anticipazioni e le concessioni alla tesi contraria
• le tecniche usate

PRIMO ESERCIZIO Nel seguente testo riconosci la tesi dell’autore, la tesi con-
traria, un argomento a sostegno della tesi dell’autore, una confutazione delle idee con-
trarie.

Una delle tante idiozie assurte a dignità proverbiale, e contro le quali la scienza vana-
mente si batte, è l’opinione che i gatti siano falsi. È escluso che il gatto si sia procaccia-
to questa fama per il modo circospetto con cui si accosta alla preda, perché anche le tigri
e i leoni usano la stessa identica tattica. D’altra parte al gatto non si rimprovera d’essere
sanguinario, benché, al pari di quegli altri animali feroci, anch’esso uccida la preda mor-
dendola. Non conosco alcun comportamento specifico del gatto per cui lo si potrebbe de-
finire “falso”, magari a torto, ma con una qualche plausibilità.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 44
Sulla faccia di pochi animali il conoscitore può in ogni momento leggere così chiara-
leggere

mente lo stato d’animo come del gatto: si capisce sempre ciò che gli passa per la testa,
e sempre si può sapere quel che ci si può attendere da lui il prossimo istante.
K. Lorenz, L’anello di re Salomone, Oscar Mondadori, Milano 1972

Tesi dell’autore: .......................................................................................................


..............................................................................................................................
Opinione contraria a quella dell’autore: ......................................................................
..............................................................................................................................
Argomento usato dall’autore per sostenere la sua tesi: .................................................
..............................................................................................................................

Capire l’intenzione comunicativa di chi scrive

Nella lettura approfondita, è necessario capire, al di là del significato letterale del testo, il
senso di ciò che chi scrive intende comunicare al lettore anche senza renderlo del tutto espli-
cito. Per comprenderlo a fondo, il lettore deve essere attento, conoscere il contesto e, a
volte, conoscere anche altri testi dello stesso autore.

• Cominciamo con la lettura di uno stralcio da un articolo giornalistico.


Tempo di crisantemi. Arrivano le zucche.
Spopola la festa anglosassone delle zucche e qualcuno
ne lamenta il paganesimo.
L’importanza di conoscere le proprie radici e tradizioni.

Arriva il 31 ottobre e Halloween, la festa che i nonni ignoravano e solo i padri


viaggiatori conoscevano, impera tra vetrine e feste in costume. C’è da scommette-
re, senza bisogno di sondaggi, che molti ragazzi interrogati sulle festività autunna-
li, non avrebbero esitazioni a citare quella delle zucche, mentre si dimostrerebbe-
ro esitanti circa Ognissanti e il giorno dei defunti. Zucche, fantasmi e pipistrelli
conquistano le vetrine e anche molte finestre, facendosi largo nell’immaginario tra
i crisantemi un tempo simbolo di questi giorni novembrini. Scriveva Le Monde già
qualche anno fa: “Halloween ha vinto! Si avrà un bel lamentarsi contro questa vit-
toria del paganesimo festaiolo, del trionfo di una specie di farsa della morte all’a-
mericana, ma non si potrà fare nulla”.
R. Maderna, in «Famiglia Cristiana», n. 44, 31 ottobre 2004

Il lettore poco accorto può scambiare questo articolo per un testo di cronaca o di costume,
scritto il 31 ottobre per ricordare la festa di Halloween, che tutti i ragazzi conoscono.
Ma un lettore attento comprende che la volontà della giornalista non è semplicemente quella
di informare. I primi indizi sulla vera intenzione comunicativa sono nel titolo e nel sottotito-
lo: le zucche, frutto rustico, sono contrapposte ai crisantemi, con l’effetto di ridicolizzarle; si
dice che la festa è anglosassone (quindi estranea a noi); che qualcuno ne lamenta il paganesimo;

45
Comprensione del contenuto: analizzare i significati del testo

infine si suggerisce che è importante conoscere le nostre radici e tradizioni. Altri indizi sono
nell’articolo: è una festa che i nonni ignoravano (non è dunque nelle nostre radici e tradizioni);
i ragazzi che la conoscono benissimo si dimostrerebbero esitanti circa le ricorrenze tradizionali,
Ognissanti e giorno dei defunti; un autorevole giornale francese, Le Monde, considera Hal-
loween una vittoria del paganesimo festaiolo e il trionfo di una specie di farsa della morte (espres-
sioni decisamente negative).
Perciò possiamo capire che l’intenzione comunicativa complessiva della giornalista è quel-
la di esprimere una certa preoccupazione per la scomparsa delle tradizioni più antiche ed au-
tentiche a favore di feste commerciali (conquistano le vetrine) e discutibili (una specie di far-
sa…) che non hanno radici in Italia.

• Anche nelle opere di narrativa il lettore esperto deve riconoscere l’intenzione comunicati-
va dell’autore, al di là delle espressioni formali e delle scelte stilistiche.
Osserviamo l’esempio seguente:

1. “[…] non ho molto tempo… Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose.”
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano,” disse la volpe. “Gli uomini
non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fat-
te. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se
tu vuoi un amico, addomesticami!”
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe.
“Bisogna essere molto pazienti,” rispose la volpe. “In principio tu ti siederai un po’
lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai
nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un
po’ più vicino…”.
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
“Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora” disse la volpe. “Se tu vieni, per
esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincio ad essere felice. Col
passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò
ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si
sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti.”
A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, Milano 1962

In questa famosa storia di carattere fantastico, una volpe può parlare con un piccolo extrater-
restre e dire delle cose strane. Eppure i lettori di questo libro capiscono che il libro parla di
tutti noi e che i personaggi e le loro parole servono a dire il pensiero dell’autore sulla vita,
sulle persone e sull’amicizia. “Addomesticare” è una metafora per dire “diventare amici, ne-
cessari l’uno all’altro”.
“Ci vogliono i riti” è un pensiero dell’autore, non solo del suo personaggio-volpe.

Per comprendere l’intenzione comunicativa di un autore bisogna dunque effettuare delle


operazioni mentali non sempre semplici:

• distinguere l’ironia dalla vera informazione e comunicazione;


• svelare le metafore;
• riflettere sul contesto per mettere nella giusta luce ogni affermazione;
• capire anche alcune cose non dette esplicitamente, ricavandole dal testo,
cioè facendo delle ”inferenze“;
• capire se il testo nel suo insieme rivela il punto di vista dell’autore sugli
argomenti trattati.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 46
Leggere sul web
leggere

Su internet non si legge come sulla carta: un po’ perché internet costa in base al tempo, un
po’ perché leggere sullo schermo è molto più faticoso, ma soprattutto perché la quantità di
stimoli che incontriamo è enorme.
La lettura su internet è così una veloce esplorazione, quasi una caccia frenetica alla ricerca di
spunti interessanti. Davanti a una pagina web, pur trovandoci generalmente di fronte a un te-
sto fatto di parole, assumiamo un atteggiamento caratteristico, in qualche modo indotto da
questo recente mezzo di comunicazione, che consiste in una rapida esplorazione della pagina:
osserviamo il titolo, le parole evidenziate, le prime righe, i collegamenti e cerchiamo di capi-
re da questi elementi se l’argomento ci può interessare. Non siamo più lettori, ma, come si di-
ce in modo abbastanza appropriato, dei “navigatori”, (o “internauti” o “surfer”, “onliner”,
ecc.), insofferenti quando stiamo fermi e sempre pronti a salpare per altre mete.

Testo e ipertesto
Lo sviluppo di un testo sulla carta è lineare e segue una direzione rigida dall’inizio alla fine.
Chi legge può seguire la direzione del testo oppure, se si ferma o divaga, può sempre ritornare
al punto lasciato e ritrovare il filo delle argomentazioni o rileggere una pagina o l’intero libro.
La lettura di un ipertesto è più simile a una passeggiata in un ipermercato: ognuno segue un
suo percorso, fermandosi poco o tanto lì dove il suo interesse trova soddisfazione.
Mentre il testo stampato mantiene e indica chiaramente la rotta da seguire per giungere alla
conclusione, un ipertesto lascia al lettore ampia libertà e piena autonomia, ma il percorso che
egli compie risulta effimero ed è facile che perda le tracce di soste interessanti o che imboc-
chi strade che lo allontanano dagli obiettivi iniziali.

Conservare la mappa
Quando navighiamo sul web per motivi di lavoro o di studio, e abbiamo quindi bisogno di
utilizzare le informazioni che via via troviamo, risulta di particolare importanza conservare la
“mappa” dei nostri spostamenti. È molto opportuno prendere appunti e archiviare informa-
zioni o pagine che riteniamo utili per una successiva consultazione.
Per tutto questo, fortunatamente, ci sono degli strumenti che ci possono aiutare.

• I segnalibro.
• La memoria di cache.
• La possibilità di salvare pagine web.
• L’uso del “copia e incolla”.

Puoi vederne una schematizzazione a pagina seguente.

47
Comprensione del contenuto: analizzare i significati del testo

I SEGNALIBRO LA MEMORIA DI CACHE

LA POSSIBILITÀ DI SALVARE L’USO DEL


PAGINE WEB “COPIA E INCOLLA”

Il browser conserva automatica-


Per registrare l’indirizzo di un sito mente il contenuto delle ultime pa-
visualizzato, aprire il menù Preferiti, gine web visitate in una apposita
scegliere la voce aggiungi a preferiti. area di memoria: la cache.
Il programma invita ad assegnare Seguendo questo percorso: Stru-
un nome al segnalibro e permette di menti - Opzioni Internet - scheda Ge-
scegliere la cartella o di crearne una nerale - Impostazioni, è possibile au-
nuova, in cui collocare il segnalibro: mentare lo spazio di memoria dedi-
in questo modo è possibile mante- cato a questa funzione e stabilire il
nere ordinatamente insieme i siti o tempo di conservazione di questi fi-
le pagine attinenti ad un certo argo- le temporanei.
mento. Ciò permette di rivedere un sito vi-
Per ritrovare un sito o una pagina sitato di recente, senza collegarsi:
sarà ora sufficiente aprire la cartella quando si digita il nome del sito il
giusta e cliccare sui nomi assegnati. browser mostrerà la pagina memo-
rizzata.

Per salvare una copia di una pagina Un sistema molto semplice, spe-
web visualizzata dal browser si usa cialmente quando la ricerca non è
il menù File e Salva con nome, alla molto ampia, è quello di evidenzia-
stregua di ogni altro documento. re il testo che ci interessa e di co-
È possibile salvare la pagina com- piarlo immediatamente in un’altra
pleta o solo i testi. applicazione che salveremo costan-
Sarà utile creare un’apposita cartel- temente (ad esempio Word).
la per ogni argomento di ricerca e
tenere in ordine i documenti salvati.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 48
leggere un testo argomentativo o persuasivo

E S E R C I Z I
1 Il testo seguente è tratto da una rubrica giornalistica intitolata “Benessere”. Non è quindi di carattere
pubblicitario, ma è scritto da un giornalista. Leggilo, riconosci in esso e sottolinea con colori diversi:
- tesi;
- argomenti.
Il modo più congeniale (anche perché più veloce e ciò non dispiace quando si lavora fuori casa) di
cuocere zuppe e minestroni è farlo con la pentola a pressione: la poca acqua richiesta e la rapidità
della cottura permettono di limitare la perdita di minerali e vitamine, salvando il valore nutritivo.
M. Bianchi, in «Famiglia cristiana», n. 42, 2004

2 Dello stesso articolo giornalistico ti presentiamo un altro brano, più complesso. Leggilo, riconosci in
esso e sottolinea con colori diversi:
- tesi;
- argomenti;
- una concessione;
- varie tecniche di persuasione.
Le minestre occupano un posto in prima fila nella tradizione alimentare di quasi tutti i popoli e, ov-
viamente, anche nella nostra. La vera forza di questi piatti, un tempo ritenuti “poveri”, sta nella va-
rietà della loro composizione: le verdure, i legumi, i cereali (preferibilmente integrali), i condimenti,
gli aromi possono essere combinati in una fantasiosa miriade di soluzioni sempre appetitose… “Zup-
pe e minestroni”, puntualizza la dietologa Pia Bonanni, “sono una miniera di sostanze nutrienti indi-
spensabili per l’organismo e la sua salute: vitamine, minerali, fibre, carboidrati, proteine, grassi, ac-
qua. Danno un senso di sazietà senza appesantire il bilancio calorico, quindi aiutano a tenere sotto
controllo la linea. Inoltre, idratano i tessuti e sono quindi indicati per gli anziani, che tendono a bere
poco. E in inverno scaldano il corpo, dando una mano al benessere psicofisico.
A seconda degli ingredienti, zuppe e minestroni possono costituire una cena frugale, ma ugualmente sa-
ziante e gustosa, oppure un sostanzioso piatto unico in cui i carboidrati della pasta o del riso o del farro,
le proteine dei fagioli, dei ceci eccetera, le vitamine e i minerali delle verdure, i grassi del condimento e,
quando occorre, della spolverata di parmigiano si fondono in un insieme calibrato e completo…
Non bisogna comunque esagerare, ammonisce la dietologa, con la frequenza e con la generosità del-
le porzioni, perché un consumo abbondante può provocare fastidiosi disturbi intestinali, dovuti alla
presenza di troppe fibre alla quale, in genere, non siamo abituati.
M. Bianchi, in «Famiglia cristiana», n. 42, 2004

3 Leggi con attenzione questa lettera scritta a un quotidiano, cercando di capire qual è la tesi dello
scrivente e a quale tesi contraria (che doveva essere espressa nella citata lettera del 30 settembre)
essa si oppone. Riconosci e sottolinea con colori diversi:
- tesi;
- argomenti;
- tecniche argomentative che hai imparato a conoscere.
Insegno matematica nelle scuole superiori. Mi ricollego alla lettera del dottor XXYY sui test d’ammis-
sione alla facoltà di Medicina pubblicata il 30 settembre. Sono anche io convinto che i test di mate-
matica per l’ammissione alla facoltà di Medicina siano inutili, e che servano solo come sbarramento.
Dissento però fortemente dall’affermazione che gli argomenti portati come esempio dal lettore (siste-
mi matematici, logaritmi eccetera) non siano trattatati nelle scuole superiori. Io ad esempio i logarit-
mi li tratto in terza industriale, in quinta si dovrebbero fare argomenti un po’ più astrusi, per dirla co-
me il lettore… E, detto per inciso, se non si conoscono i logaritmi, non si può ad esempio misurare il
grado di acidità di una soluzione, con buona pace di alcuni farmaci che probabilmente anche il dot-
tor XXYY utilizza per la sua professione.
«la Repubblica», 3 ottobre 2004

49
4 Nel seguente testo pubblicitario, ogni alunno deve sottolineare la tesi del messaggio e gli argomen-
ti con cui viene sostenuta. Poi riporta l’una e gli altri nella tabella. Se nella classe risultano diffe-
renze, si discuterà per stabilire chi ha ragione: sono accettabili scelte diverse nell’elencazione de-
gli argomenti.

Pelle più pura


Capelli più forti
Gli errori alimentari, la fatica, lo stress, i cambi di stagione, disturbando l’intestino, possono lasciare
segni visibili sulla pelle e sui capelli.
L’integrazione con Lievito vivo e Fermenti Lattici favorisce un’azione disintossicante che riattiva l’e-
quilibrio naturale.
Il bilanciato apporto di aminoacidi solforati (Cistina e Metionina) stimola la sintesi delle cheratine e
favorisce il trofismo dei tessuti, in particolare della pelle, dei capelli e delle unghie.
XY con Fermenti Lattici con il suo patrimonio di vitamine, enzimi e aminoacidi essenziali, dona
all’organismo toni e vitalità; favorendo l’equilibrio biologico riduce i gonfiori addominali e contri-
buisce a regolarizzare l’intestino; con il suo apporto di aminoacidi solforati nutre la pelle e rinfor-
za i capelli.

TESI ARGOMENTI
E S E R C I Z I

5 La classe si divide in gruppi di quattro o cinque. Ogni gruppo inventa un breve testo persuasivo con
una tesi ben chiara, almeno tre argomenti per sostenerla, almeno una anticipazione e confutazione
della tesi opposta. I testi vengono scritti su fogli e poi scambiati.
A questo punto ogni gruppo analizza il testo scritto da altri e ne sistema le parti in una tabella, distin-
guendo la tesi, gli argomenti e le confutazioni.

TESI ARGOMENTI CONFUTAZIONI

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
50
6 Un alunno sorteggiato (o a turno) cerca nei giornali o nelle riviste della settimana una pubblicità che

E S E R C I Z I
sia possibile leggere come testo persuasivo e la propone ai compagni. Questi testi vengono analizza-
ti uno alla volta, con l’aiuto dell’insegnante. Per ciascuno verrà predisposta una tabella, nella quale
si scriveranno la tesi e gli argomenti portati a sostegno.

TESI ARGOMENTI

capire l’intenzione comunicativa di chi scrive


7 Riconosci l’intenzione comunicativa implicita nella seguente famosa favola, rispondendo alle do-
mande.

La cicala e le formiche
Un giorno d’inverno le formiche stavano facendo asciugare il loro grano che s’era bagnato.
Una cicala affamata venne a chiedere loro un po’ di cibo.
Quelle le dissero: – Perché non hai fatto provvista anche tu, quest’estate?
Non avevo tempo – rispose la cicala. – Dovevo cantare le mie canzoni.
E tu balla, adesso che è inverno, se d’estate hai cantato! – ribatterono allora le formiche.
Esopo, Favole, Fabbri editore, Milano 1975

Questa favola racconta le abitudini di due tipi di insetto? .............................................................


Intende parlare di qualità degli uomini, prendendo a pretesto gli animali? ......................................
Qual è il vero messaggio che intende comunicare? .......................................................................
...............................................................................................................................................
...............................................................................................................................................
Da che cosa l’hai capito? ...........................................................................................................
...............................................................................................................................................

8 Riconosci l’intenzione comunicativa implicita nella seguente barzelletta, rispondendo alle domande.
Una donna, che da poco ha lasciato il marito, gli scrive:
“Tesoro, mi manchi tanto. Sono pentita di aver chiamato brutto e stupido un uomo così bello e intel-
ligente. Ti prego, perdonami e chiamami. Tua Laura.
P.S. Complimenti per aver azzeccato la combinazione vincente del SuperEnalotto!”
«La settimana enigmistica», 26 novembre 2005

La moglie ha cambiato idea sul marito e ora lo considera bello e intelligente?.................................


Qual è il vero motivo per cui vuole tornare da lui? ........................................................................
Da che cosa l’hai capito? ...........................................................................................................

51
9 Leggi con attenzione il brano e accertati di averne compreso il significato letterale. Poi rifletti e indi-
ca con una crocetta se le successive affermazioni sono vere o false.
“Buon giorno,” disse il piccolo principe.
“Buon giorno,” disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana
e non si sentiva più il bisogno di bere.
“Perché vendi questa roba?” disse il piccolo principe.
“È una grossa economia di tempo,” disse il mercante. “Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si rispar-
miano cinquantatré minuti alla settimana.”
“E che cosa se ne fa di questi cinquantatré minuti?”
“Se ne fa quel che si vuole…”
“Io,” disse il piccolo principe, “se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio ada-
gio verso una fontana…”
A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, Milano 1962

VERO FALSO

1. Il piccolo Principe desidera acquistare le pillole che calmano la sete facendo


risparmiare il tempo di bere.

2. Lo scrittore che ha inventato questa storia vuole dirci che sarebbero pillole
utili.

3. Lo scrittore vuole dirci che sarebbe stupido risparmiare cinquantatrè minuti al


giorno togliendoli al piacere di bere.

4. Lo scrittore pensa che la fretta e la smania di risparmiare tempo peggiorino la


vita.
E S E R C I Z I

10 Leggi con attenzione il brano, fino a che sarai certo di averne compreso il significato letterale. Poi
rifletti cercando di capire le impressioni che lo scrittore voleva comunicarti e indica con una crocet-
ta se le successive affermazioni sono vere o false.

Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe saputo che c’erano guai in vista e non solo per lui
ma, tra lo stretto di Puget e San Diego, per tutti i cani della costa che avessero muscoli forti, grossa
taglia e pelo lungo e caldo. Questo perché gli uomini, andando a tastoni nel buio dell’Artico, aveva-
no trovato un metallo giallo; e siccome le compagnie di navigazione e quelle di trasporto avevano da-
to gran pubblicità al ritrovamento, migliaia di altri uomini si stavano precipitando verso il nord. Que-
sti uomini volevano dei cani: e volevano dei cani pesanti, con muscoli forti adatti alla fatica e con
una buona pelliccia per proteggersi dal gelo.
J. London, Il richiamo della foresta, Mondadori, Milano 1981

VERO FALSO

1. Buck è una persona.

2. Buck è un cane.

3. Buck ha muscoli forti, grossa taglia e pelo lungo e caldo.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
52
4. Ci sono uomini dal comportamento assurdo, che vanno a tastoni nel buio

E S E R C I Z I
dell’Artico e trovano un inutile e brutto metallo giallo.

5. Lo scrittore ci presenta il punto di vista di Buck, che non sa che il metallo


giallo è l’oro.

6. Le compagnie di navigazione e quelle di trasporto pensano di guadagnare


portando nell’Artico i cercatori d’oro.

7. Gli uomini che vanno a tastoni nel buio dell’Artico sono i cercatori d’oro.

8. I cercatori d’oro hanno bisogno di cani per le slitte, perciò per Buck c’è in
vista una fortuna.

11 Leggi con attenzione il brano, fino a che sarai certo di averne compreso il significato letterale. Poi
rifletti cercando di capire le impressioni che lo scrittore voleva comunicarti e indica con una crocet-
ta se le successive affermazioni sono vere o false.
Fuori, anche attraverso i vetri chiusi della finestra, il mondo pareva freddo. Giù, nella strada, muli-
nelli di vento giravano polvere e carta straccia a spirale e, sebbene splendesse il sole e il cielo fosse
d’un luminoso azzurro, nessun oggetto all’intorno sembrava rimandare il colore, con l’eccezione dei
cartelloni che erano incollati da per tutto. La faccia dai baffi neri riguardava da ogni cantone. Ce n’e-
ra una proprio nella casa di fronte. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta, mentre gli
occhi neri fissavano con penetrazione quelli di Winston… Lontano, un elicottero volava fra un tetto e
l’altro, se ne restava librato per qualche istante come un moscone, e poi saettava con una curva in
altra direzione. Era la squadra di polizia, che curiosava nelle finestre della gente. Le squadre non
erano gran che importanti tuttavia.
Quella che soprattutto contava era la polizia del pensiero, la cosiddetta Psicopolizia.
Il teleschermo riceveva e trasmetteva simultaneamente. Qualsiasi suono che Winston avesse prodot-
to, al disopra d’un sommesso bisbiglio, sarebbe stato colto; per tutto il tempo, inoltre, in cui fosse ri-
masto nel campo visivo comandato dalla placca di metallo, avrebbe potuto essere, oltre che udito,
anche veduto…
Si doveva vivere (o meglio si viveva, per un’abitudine che era diventata, infine, istinto) tenendo pre-
sente che qualsiasi suono prodotto sarebbe stato udito, e che, a meno di essere al buio, ogni movi-
mento sarebbe stato visto.
Winston teneva le spalle voltate al teleschermo. Era più sicuro: sebbene, come anche lui sapeva be-
nissimo, perfino un paio di spalle può essere rivelatore.
G. Orwell, 1984, Oscar Mondadori, Milano 1973

VERO FALSO

1. Il mondo fuori dalla finestra era freddo, ma con colori brillanti.

2. Splendeva il sole e il cielo era d’un luminoso azzurro.

3. Lo scrittore vuole darci l’impressione di un mondo tetro fuori dalla finestra.

4. C’erano tanti cartelloni con una faccia dai baffi neri che sembra scrutare ogni
angolo e ogni persona in modo penetrante.

5. Nei cartelloni c’era la scritta IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA.

53
6. La polizia si preoccupava di proteggere la città.

7. La polizia controllava tutti addirittura spiando dalle finestre.

8. La polizia esercitava la forma di controllo più importante.

9. Tutta la gente era controllata in modo attentissimo attraverso un teleschermo,


lo stesso della televisione, ed era spiata in continuazione, anche nei pensieri.

In sintesi, qual è il pensiero dell’autore?


VERO FALSO

1. L’autore ritiene che se un Governo, attraverso le più avanzate tecniche di


comunicazione, controllasse la vita privata di tutti, sarebbe una buona cosa
perché nessuno sarebbe più in pericolo.

2. L’autore ritiene che, se un Governo, attraverso le più avanzate tecniche di


comunicazione, controllasse la vita privata di tutti, le persone perderebbero
ogni libertà e vivrebbero nella paura.

12 Nelle favole di animali di Esopo e di Fedro, un’importante intenzione comunicativa dello scrittore è
un insegnamento, la morale.
Ogni alunno può preparare a casa o in biblioteca il racconto di una favola e proporlo ai compagni,
senza svelare la “morale”. Il gruppo deve ricavare la morale attraverso ipotesi e discussione. Il nar-
ratore dirà se il risultato è quello giusto.
E S E R C I Z I

Anche noi proponiamo una favola di Fedro, senza scriverne la “morale”. Ogni alunno è invitato a sco-
prirla.

La legge del più forte


Una vacca, una capretta, e una pecora che solitamente sopporta le offese, si unirono in società con
un leone.
Quando poi, in mezzo ai boschi, catturarono un cervo dalla mole smisurata, fatte le parti il leone co-
minciò a parlare: “La prima parte la prendo io perché mi chiamo leone; la seconda me la date voi
perché sono il più forte; la terza mi spetta perché valgo di più; chi poi oserà toccare la quarta, pas-
serà grossi guai”. Così il leone si portò via tutto il cervo.
Fedro e la sua morale, a cura di G. Cantamessa, Edizioni Ponte Nuovo, Bologna 1972

Qual è la morale di questa favola?


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LE ABILITÀ LINGUISTICHE
54
13 Leggi il brano che segue.

E S E R C I Z I
Prima di tutto, accertati di averlo ben compreso nel suo significato letterale (con l’aiuto del diziona-
rio e dell’insegnante). Poi, per comprendere l’intenzione comunicativa dell’autore, compi le opera-
zioni mentali del lettore esperto (v. pag. 46) e rifletti bene. Infine, indica con una crocetta se le suc-
cessive affermazioni sono vere e false.
Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
“Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente”, disse. “Nessuno vi ha ad-
domesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che
una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora è per me unica al mondo”.
E le rose erano a disagio.
“Voi siete belle, ma siete vuote,” disse ancora. “Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi
passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, per-
ché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho
riparata col paravento. Perché su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è
lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa”.
A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Bompiani, Milano 1962

VERO FALSO

1. L’autore si interessa di giardinaggio.

2. L’autore parla del rapporto fra la rosa e il piccolo principe, ma allude al rap-
porto che tutti abbiamo con le persone care.

3. La rosa del piccolo principe non assomiglia per niente alle altre rose, tutti pos-
sono vedere che è unica al mondo.

4. Le persone che amiamo non sono uniche al mondo, ma lo diventano per noi,
se ce ne prendiamo cura.

55
 SAPER USARE
LA PUNTEGGIATURA

Un utile ripasso
La lingua parlata arricchisce il significato delle parole con molti elementi non verbali: pro-
nuncia, intonazione, ritmo, mimica, ripetizione. Sono elementi che rendono la comunicazione
densa di sfumature. La lingua scritta, oltre alle parole, ha invece a disposizione solo i segni
di punteggiatura. (Nella stampa e nella videoscrittura computerizzata si possono aggiungere
la dimensione del carattere, i colori, vari modi di evidenziare, ecc.).

I segni di punteggiatura sono i seguenti:

. punto fermo ! punto esclamativo

, virgola … puntini di sospensione

; punto e virgola () parentesi

: due punti “”«» virgolette

? punto interrogativo –- lineetta e trattino

La punteggiatura non è un sistema di segni vincolato da norme rigide; al di là di alcuni prin-


cipi e consuetudini, che vanno rispettati, rimane ampio spazio per un uso personale. Vanno
evitati l’eccesso delle pause, che rende faticosa la lettura, e il suo contrario, cioè la mancanza
di segni capaci di far intendere il messaggio.
Gli esempi che seguono mostrano come la punteggiatura sia indispensabile per comprendere
il senso preciso delle parole.

solo la punteggiatura
senza punteggiatura con punteggiatura
permette di capire il brano
Marco è andato al cinema Marco è andato al cinema. Quello è un cavaliere che
Marco è andato al cinema! non c’è…
– Ma come non c’è? L’ho
Marco è andato al cinema? visto io! C’era!
– Cos’hai visto? Ferraglia… È
Mentre studiavo nella mia Mentre studiavo nella mia uno che c’è senza esserci,
stanza è arrivato Antonio stanza, è arrivato Antonio capisci, pivello?
in motocicletta in motocicletta.

Perdonarlo è impossibile Perdonarlo è impossibile,


mandarlo via mandarlo via.
Perdonarlo, è impossibile I. Calvino, Il cavaliere inesistente,
mandarlo via! Einaudi, Torino 1959

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 56
saper usare la punteggiatura

Vediamo ora i singoli segni con le indicazioni per il loro uso.



Il punto
Il punto o punto fermo è la separazione più netta; si pone alla fine di una frase di senso
compiuto ed indica una pausa prolungata nella lettura.
Dopo il punto si usa sempre l’iniziale maiuscola.

Nel pomeriggio siamo andati tutti ai mercatini di Natale. Faceva molto freddo, ma
l’aria era asciutta e il cielo sereno. Laura e Claudia hanno fatto qualche acquisto. Io
non ho comperato nulla, perché tutto mi pareva troppo caro.

La virgola
La virgola indica la pausa più breve e viene usata con molta frequenza. Non ci sono regole
fisse per il suo impiego, ma vanno rispettate alcune consuetudini. In particolare viene usata
nei casi che seguono.

a. Nelle enumerazioni e negli elenchi. Di solito gli ultimi due elementi sono uniti dalla con-
giunzione e.

Ho bisogno di carta, matite colorate, temperamatite e gomma.

b. Prima e dopo un inciso, che può essere formato da una o più parole.

La signora, spaventata dalla manovra spericolata dell’autocarro, non riusciva più a


mettere in moto la macchina.

c. All’inizio e alla fine di una apposizione, quando segue il nome.

Giovanni, il papà di Roberto, ha acquistato un fuoristrada nuovo.

d. Dopo il nome o la parola con cui si è chiamato o invocato qualcuno (vocativo). Se il vocati-
vo è posto all’interno della frase, la virgola va prima e dopo.

Signora, mi sa indicare una farmacia?


Ricordati, Luca, di andare a pagare la tassa di circolazione.

e. Dopo un’interiezione, un avverbio o una locuzione avverbiale che indicano circostanze ac-
cessorie rispetto alla frase principale.

Sì, arrivo.
Bene, ora sono contento.

f. Nei periodi complessi per separare le varie frasi coordinate e subordinate. La virgola va po-
sta prima delle congiunzioni, con esclusione della “e”.

Si alzò, si vestì, fece una veloce colazione, prese la motocicletta e se ne andò in


montagna, perché aveva una giornata libera.

Attenzione, con le subordinate relative l’uso della virgola può modificare il significato:

Gli alunni che non avevano studiato sbagliarono il problema. (solo quelli)
Gli alunni, che non avevano studiato, sbagliarono il problema. (tutti)

57
un utile RIPASSO

La virgola non deve mai essere usata tra soggetto e predicato o tra predicato e complemen-
to oggetto.

*Paola e Nanni ieri pomeriggio, sono venuti a trovarmi.


*Ho invitato ad una cena etnica, Paola e Nanni.
PRIMO ESERCIZIO Inserisci nella seguente favoletta di Esopo 5 virgole e 3
punti fermi, adeguando la lettera maiuscola dopo il punto.
Un ricco che si era stabilito accanto a un conciapelli siccome non poteva sopportare il
fetore proveniente dalla sua bottega non faceva che sollecitare il vicino a trasferirsi ma
quello procrastinava sempre la sua partenza assicurando che in breve se ne sarebbe
andato dopo un po’ di tempo trascorso in queste continue schermaglie finì che il ricco
si abituò all’odore e non importunò più il conciapelli la favola dimostra che l’abitudine
rende sopportabile anche ciò che è fastidioso
tratto da Esopo, Favole, Mondadori, Milano 1996

Il punto e virgola
Il punto e virgola indica una pausa intermedia tra il punto e la virgola.
Viene usato in alternativa al punto per dividere frasi o periodi sintatticamente separati, ma
legati dal significato e dallo sviluppo del discorso; ad esempio quando si parla dello stesso fat-
to ma cambia il soggetto.
Per il compleanno di papà, la mamma ha preparato il suo pasticcio preferito; io ho
preparato un dolce alla panna; mia sorella si è occupata degli aspetti coreografici.

Viene usato in alternativa alla virgola, nelle enumerazioni e negli elenchi, quando i singoli
elementi dell’elenco sono accompagnati da apposizioni o espansioni.
All’escursione hanno partecipato Luciano e Licia, gli zii di Trieste, con un incredibi-
le zaino di viveri; Renzo e Luisa, con il figlio Lorenzo; Piero e Gabriella, che aveva-
no preparato il percorso; Paolo, con un nuovo repertorio di barzellette. È stata un’e-
sperienza stupenda.

Il punto interrogativo
Il punto interrogativo, o punto di domanda, segnala la particolare funzione di quesito del-
la frase. Nella lettura ad alta voce l’intonazione sale leggermente.
La pausa è lunga come quella del punto fermo e, di regola, la parola che segue va scritta con
la lettera maiuscola.
Verrai a trovarmi? Ti farò vedere la nuova moto.

Il punto esclamativo
Il punto esclamativo comunica diverse sfumature del discorso.
• Esprime un senso di stupore, di meraviglia.
Ho vinto duecento euro alla lotteria!

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 58
saper usare la punteggiatura

• Sottolinea un sentimento di dolore o di rammarico.



Mi dispiace! Non sono giunto in tempo!
• Accentua un’espressione di entusiasmo.
Sono certo che insieme ce la faremo!
• Indica un grido o un ordine.
Robertino! Finiscila!
• Segnala le interiezioni.
Uffa! non ne posso più.
Suvvia! ora ti aiuto io.

Nella lettura ad alta voce richiede un tono discendente della voce.


Come per il punto interrogativo, la parola che segue va scritta con la lettera maiuscola.
Talvolta però, per indicare l’immediatezza e la rapidità di un dialogo, sia il punto interrogati-
vo sia il punto esclamativo sono seguiti dall’iniziale minuscola. Misericordia! cos’ha, signor pa-
drone? (A. Manzoni).

I due punti
I due punti segnano una pausa breve ed indicano che le parole che seguono sono un esem-
pio, una spiegazione o una conseguenza di quanto è stato detto prima.
Desiderava sempre e solo la stessa cosa: andarsene per i monti in moto.

Si usano i due punti, inoltre, per introdurre un elenco di elementi e per segnalare il discorso
diretto.

Oggi devo studiare molte materie: filosofia, storia, latino, chimica.


Sara mi disse: «Tornerò da scuola un’ora dopo».

I due punti non vanno usati tra il verbo e il suo complemento oggetto, anche se que-
sto è formato da un elenco; sarebbe perciò sbagliato scrivere la frase

*Oggi devo studiare: filosofia, matematica, scienze.

I puntini di sospensione
I puntini, in numero di tre, indicano una interruzione del discorso, un pensiero lasciato in-
completo. Possono assumere diverse funzioni:

• permettere in quel punto una libera interpretazione da parte del lettore:


Invito o minaccia?…
• manifestare incertezza o imbarazzo su ciò che si sta scrivendo:
Veramente… non saprei come dire…
• lasciare qualche cosa sottintesa; oppure in alternativa a ’eccetera’:
L’auto sembrava imbottita: scarponi, racchette, vestiario pesante, generi
di conforto, …

59
un utile RIPASSO

• produrre sfumature che sono comprensibili solo dal contesto:


Se tu sapessi di Giorgia… ma cambiamo discorso!

Nella trascrizione di brani, o quando si riferiscono le parole di altri, l’uso dei puntini
indica che si è tralasciato qualche cosa; in questi casi i tre puntini vanno posti tra pa-
rentesi (…), perché il lettore non pensi che siano parte del testo originale.

Le virgolette
Le virgolette, che possono essere indifferentemente alte “ ” o basse « », vengono usate all’ini-
zio e alla fine di un breve testo, nei seguenti casi:

• per delimitare il discorso diretto:


Il professore disse: «Per lunedì niente compiti.».

• per citare il titolo di un giornale:


Esamineremo la pubblicità di due settimanali: “L’espresso” e “Panora-
ma”.

Invece, i titoli dei libri, delle opere letterarie, delle opere musicali e dei film devono
essere sottolineati e, nella stampa, scritti in corsivo.

• per indicare che una parola è usata con un significato particolare, diverso da quel-
lo usuale:
Ad una determinata velocità il motore “singhiozzava” in continuazione.

PRIMO ESERCIZIO Nella seguente favoletta di Esopo, dovrai inserire 5 virgo-


le, 3 punti fermi, 1 punto esclamativo, 2 due punti, 2 virgolette aperte e 2 virgolette
chiuse.

Una volpe che si era intrufolata in un gregge di pecore afferrò un agnellino appena nato e
fingeva di baciarlo quando un cane le chiese che cosa stesse facendo la volpe rispose lo
accarezzo e gioco con lui e il cane se non lo lasci andare subito ti farò assaggiare le carez-
ze dei cani la favola è adatta per quei ladri che sono malvagi ma sciocchi.

tratto da Esopo, Favole, Mondadori, Milano 1996

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 60
La lineetta
saper usare la punteggiatura

È usata nei testi a stampa, in sostituzione o in abbinamento alle virgolette, nella riproduzione
del discorso diretto, specialmente quando si sviluppa un vero e proprio dialogo. (Oggi si usa-
no frequentemente le virgolette anche nella stampa).

Come stai? – chiese Anna. – Abbastanza bene – rispose Silvia.


«Sissignore, – disse Laura: – le ho fatte io!»

Nella stampa, molto spesso, i dialoghi sono segnalati andando a capo ad ogni battuta
e ponendo una lineetta solo a inizio riga.

Le lineette vengono anche usate in sostituzione delle parentesi per delimitare un inciso.

Ho portato con me tre libri – due romanzi e un testo scolastico – anche se non avrò
molto tempo per leggere.

Il trattino
Il trattino, più breve della lineetta, si usa per unire due parole che accostate assumono un si-
gnificato nuovo e particolare.

La partita Roma-Lazio; l’autostrada Padova-Bologna; una porta anti-panico; un mis-


sile terra-aria.

Nella stampa si usa anche per segnalare che una parola è stata spezzata per andare a capo riga.

Le parentesi
Si usano per isolare un inciso, con lo scopo di spiegare o commentare ciò che si sta dicendo.
La tendenza è di limitarne il più possibile l’uso e, quando il contenuto è abbastanza importan-
te o utile per la comprensione, di assorbire l’inciso nel testo. Le parentesi, infatti, intralciano
e rallentano la lettura.
Quando la parentesi si apre dove andrebbe posto un segno di punteggiatura, questo va spo-
stato dopo la parentesi di chiusura.

Durante il suo percorso il Po riceve le acque di tutti i fiumi che scendono dalle Alpi
(affluenti di sinistra) e di quelli che scendono dagli Appennini (affluenti di destra).

A capo
Non si tratta di un segno di punteggiatura, ma di un accorgimento grafico che alla punteggia-
tura è molto legato.
Il punto fermo segna una netta separazione tra due frasi. Quando si vuole esprimere una di-
visione ancora più marcata tra la parte di discorso appena conclusa e la successiva, dopo il
punto fermo, l’interrogativo o l’esclamativo, si ricomincia a scrivere sulla riga successiva (si

61
un utile RIPASSO

va cioè a capo riga). Di solito si va “a capo” quando l’argomento è concluso e se ne inizia un al-
tro, pur continuando a trattare lo stesso tema generale.

PRIMO ESERCIZIO Nel breve articoletto, inserisci 1 punto, con relativa lettera
maiuscola, 5 virgole, 1 due punti e 2 parentesi.
Messaggio in bottiglia da Londra all’Australia
Un messaggio nella bottiglia messo in mare la scorsa estate da una bambina di 3 anni del
Lanchashire regione a nord di Liverpool che si affaccia sul mar d’Irlanda è arrivato sei mesi
dopo in Australia ha attraversato dal nord al sud l’Atlantico passando il Capo di Buona Spe-
ranza in Sudafrica ed infine solcando l’Oceano Indiano 9.000 miglia fino a un porticciolo
vicino a Perth in Australia dove è stata raccolta da un bambino di 10 anni di nome Bob.

uso corretto della punteggiatura


1 Trascrivi le frasi che seguono, mettendo la virgola quando lo ritieni opportuno.
1. Michela Martina ed Elena frequentano la stessa scuola – 2. Vorrei fare un lungo viaggio e vedere
Parigi Londra Vienna Mosca. – 3. Si è fatto tardi devo proprio andare. – 4. Per le strade nei giorni di
mercato si ode un gran vociare. – 5. Per fare la torta «Margherita» servono 6 uova 2 hg di zucchero 2
hg di farina di patate la buccia di mezzo limone e una punta di lievito. – 6. Per le mie amiche ho
preparato tè succo di frutta crostata di mele e mandorle zuccherate. – 7. Scorgevo lassù monti valli
E S E R C I Z I

e pianure non volevo più tornare. – 8. Non rispondere subito rifletti bene non devi sbagliare. – 9.
Marzia la mamma di Elide è molto socievole e simpatica. – 10. Scusa mi puoi aiutare un momento?

2 Trascrivi le frasi che seguono, mettendo la virgola quando lo ritieni opportuno.


1. Domani come già sapete ci sarà una verifica scritta di storia. – 2. Se non ti va resta a casa. – 3.
Mirella la mia vicina di casa ha acquistato un nuovo computer. – 4. Ascolta Giuseppe prima finisci i
compiti poi vediamo. – 5. Renzo passami la gomma per piacere. – 6. L’estate è finita arriva l’autun-
no. – 7. Professore si è dimenticato di assegnarci i compiti per casa. – 8. Ho incontrato Piera la tua
nuova amica e l’ho invitata a cena. – 9. Mi aveva detto che sarebbe venuto stamani ma l’ho atteso
invano. – 10. Non arriverò in tempo pranzate pure alla solita ora.

3 Le frasi che seguono possono assumere significati diversi in base alla collocazione di qualche virgo-
la in un punto oppure in un altro. Riscrivile, proponendo i due significati con la modifica della pun-
teggiatura.
1. Mentre Rosa cucinava un galletto cantava. – 2. Come ha detto Giorgio mio fratello ha già finito il
servizio militare. – 3. I ragazzi che si erano fermati a bere arrivarono in ritardo. – 4. Mentre leggeva
in camera sua il vento spalancò le imposte. – 5. Grazia impossibile fucilarlo! – 6. I turisti che hanno
rinunciato a quella visita culturale hanno perso un’importante occasione. – 7. I ragazzi che non lo
conoscevano sono stati conquistati dalla sua simpatia. – 8. Piero Rossi è proprio antipatico: non vo-
glio più frequentarlo. – 9. Stanco per niente ben allenato vinse la corsa campestre. – 10. Alle nove ci
siamo fermati per la cena a Padova siamo arrivati a mezzanotte.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
62
4 Nel brano che segue, tratto da una fiaba, sono stati eliminati tutti i punti fermi. Trascrivi il testo, in-

E S E R C I Z I
serendoli e aggiungendo le lettere maiuscole all’inizio dei periodi.
In quei giorni, il figlio del re girava il paese in cerca di una sposa una povera non la poteva scegliere,
e una ricca non la voleva allora disse: – Diventerà mia moglie quella che a un tempo sia la più pove-
ra e la più ricca – quando arrivò nel villaggio dove abitava la fanciulla, domandò, come faceva dap-
pertutto, chi fosse la più povera e la più ricca del luogo prima gli nominarono la più ricca; la più po-
vera, dissero, era la fanciulla che abitava nella casetta laggiù, in fondo al villaggio la ricca era sedu-
ta davanti all’uscio di casa, tutta in ghingheri; e, quando il principe si avvicinò, ella si alzò, gli andò
incontro e gli fece un inchino egli la guardò, non disse parola e proseguì quando arrivò alla casa del-
la fanciulla povera, questa non era sulla porta, ma sedeva nella sua cameretta egli arrestò il cavallo e
dalla finestra, su cui batteva il sole, vide la fanciulla che stava al filatoio e filava alacremente ella
alzò gli occhi e, quando si accorse che il principe guardava dentro, si fece di fiamma, chinò lo sguar-
do e seguitò a filare non so se questa volta il filo fosse proprio uguale, ma ella filò, finché il principe
si fu allontanato allora andò alla finestra, l’aprì e disse: – Come fa caldo in questa stanza! – ma lo se-
guì con lo sguardo, finché poté distinguere le piume bianche del suo cappello
tratto da J.e W. Grimm, Il fuso, la spola e l’ago, in Fiabe, Einaudi, Torino 1973

5 Nel brano che segue, sono stati eliminati tutti i punti fermi. Trascrivi il testo inserendoli e aggiungen-
do le lettere maiuscole all’inizio dei periodi.
Manolo il Gitano aprì la porta della baracca e uscì nell’aria mattutina lo spiazzo era deserto tutto
l’accampamento dormiva il cagnetto bastardo che si era fatto adottare a forza dall’accampamento si
alzò dal suo mucchio di sabbia e gli andò incontro scodinzolando il Manolo schioccò le dita e il ca-
gnetto si alzò sulle zampe posteriori scodinzolando ancora di più il Manolo attraversò lo spiazzo se-
guito dal bastardino e prese il sentiero che conduceva lungo la pineta municipale, sul fianco della
collina che scendeva verso il Douro erano pochi ettari che erano stati pomposamente denominati
Parco Municipale e pubblicizzati come il polmone verde della località in realtà si trattava di una zo-
na abbandonata, priva di controlli e di sicurezza cominciò a scendere il piccolo sentiero costeggiato
da pingui cespugli di ginestra era agosto, e quelle ginestre, chissà perché, continuavano a fiorire co-
me se fosse primavera il Manolo fiutò l’aria con competenza era capace di captare gli odori più diver-
si della natura, come gli aveva insegnato la vita selvatica.
tratto da A. Tabucchi, La testa perduta di Damasceno Monteiro, Feltrinelli, Milano 1997

6 Sistema le battute del seguente fumetto con la punteggiatura adeguata, quindi inseriscile nella nuvo-
letta giusta.
Tieni presente che nella versione originale ci sono 2 virgole, 2 punti fermi, 3 punti interrogativi, 2
punti esclamativi.

Chi è quello lì Felipe Il cavaliere solitario Perché solitario


Ma come quel salame non sa che è meglio fare il lavoro di gruppo
Perché lotta da solo contro i cattivi Signore che gente

Quino, Mafalda, I classici del fumetto di «Repubblica», Roma 2004

63
7 Trascrivi le seguenti frasi, inserendo la punteggiatura che ritieni opportuna.
1. A che ora torna il babbo chiese Luisa preoccupata – 2 Abbiamo visitato tre città Bologna Firenze
Arezzo – 3. Marco siediti subito qui – 4. I ragazzi erano saliti sul treno il professore fece l’appello ne
mancavano due Alice e Francesca – 5. lI professore spazientito rimproverò gli alunni che chiacchie-
ravano il mormorio cessò subito – 6. Aspettami gridava Sergio stanco per le tre ore di cammino – 7.
Il terzino fermò la palla la spinse in avanti superò due avversari si diresse verso la porta e tirò il pal-
lone in rete – 8. Chissà forse domani passo ancora di qua – 9. All’ultimo momento Anna disse io non
vengo con voi – 10. La situazione come era a tutti chiaro si presentava insostenibile

8 Trascrivi le seguenti frasi, inserendo la punteggiatura che ritieni opportuna.


1. La favola di Fedro La volpe e l’uva che abbiamo letto stamani ci è molto piaciuta – 2. Questa sera
Anna rientrerà alle 10 è andata al corso di spinning – 3. Marta entrò in ufficio era visibilmente preoc-
cupata per tutta la mattina eseguì il solito lavoro distrattamente quasi di mala voglia – 4. Domani arri-
verà il nuovo insegnante di musica dicono che sia un bravo pianista – 5. Lo spettacolo era interessan-
te ma troppo lungo Manuela propose di uscire e tutti accettarono – 6. Sono tornato in ritardo ma ho
una buona ragione l’auto si è rotta – 7. La mamma si alzò da tavola andò alla porta guardò per le sca-
le non c’era nessuno poco dopo squillò di nuovo il campanello – 8. Comprami il giornale se esci – 9.
Turbata ed imbarazzata Sara rispose eppure mi pareva evidentemente mi sono sbagliata – 10. Sabato
sera non so proprio cosa fare uscire con Matteo o andare dai nonni con papà e mamma

9 Le frasi che seguono contengono degli errori e delle omissioni di punteggiatura; trascrivile correggendo.
1. lI lupo perde il pelo ma, non il vizio. – 2. Appena sono rientrata, in casa mi sono accorta, di aver
dimenticato di chiudere, il cancello. – 3. Paola la mia compagna, di banco si è ammalata: il medico
le ha prescritto delle iniezioni; uno sciroppo e, molto riposo. – 4. Giovanni che pure non era dei peg-
E S E R C I Z I

giori è stato bocciato. – 5. Ho visitato Firenze una bellissima città, ci voglio ritornare, il prossimo an-
no. – 6. Laura dopo l’intervallo, domandò al professore quando ci consegnerà i compiti – 7. Il medi-
co, mi ha detto, prenda dieci gocce, prima dei pasti ma soprattutto cerchi di riposare. – 8. Mi piace
quella scena in cui lei dice, potremo sposarci soltanto tra un anno, mi aspetterai – 9. Sandra, è una
brava ragazza – 10. Stai poco bene! Quanto mi dispiace?

10 Nel brano che segue è stata tolta la punteggiatura e ogni segno è stato sostituito con una barretta. Tra-
scrivi il testo, sostituendo a tua volta le barrette con i segni di interpunzione che ritieni adatti. Alla fi-
ne l’insegnante ti indicherà quale era la punteggiatura originale e potrai discutere delle tue scelte.
La famiglia di Marcovaldo stava spolpando le ossicine di quel magro e tiglioso piccione fatto arrosto/
quando sentirono bussare/ Era la cameriera della padrona di casa/ / La signora la vuole/ Venga subito/
/ Molto preoccupato/ perché era indietro di sei mesi con la pigione e temeva lo sfratto/ Marcovaldo
andò all’appartamento della signora/ al piano nobile/ appena entrato nel salotto vide che c’era già un
visitatore/ la guardia dalla faccia paonazza/ / Venga avanti/ Marcovaldo/ / disse la signora/ / Mi avverto-
no che sul nostro terrazzo c’è qualcuno che dà la caccia ai colombi del Comune/ Ne sa niente/ lei/ /
Marcovaldo si sentì gelare e si passava una mano sullo stomaco come se non riuscisse a digerire/
tratto da I. Calvino, Marcovaldo, Einaudi, Torino 1966

11 Nel brano che segue è stata tolta la punteggiatura e ogni segno è stato sostituito con una barretta. Tra-
scrivi il testo, sostituendo a tua volta le barrette con i segni di interpunzione che ritieni adatti. Alla fi-
ne l’insegnante ti indicherà quale era la punteggiatura originale e potrai discutere delle tue scelte.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
64
La mattina seguente/ il nuovo ospite si era già riavuto/ La febbre gli era passata/ e/ appena sveglio/

E S E R C I Z I
verso le nove/ si levò da solo/ Schivava la conversazione/ e sempre/ anche nel chiuso/ teneva sulla
faccia gli occhiali neri/ però il suo contegno appariva assai cambiato/ dalla sera prima/ adesso si
muoveva impacciato/ quasi timido/ E gli altri/ che finora si erano sentiti invasi dalla sua presenza co-
me da uno scandalo/ si riebbero un poco da questo primo effetto scostante/ riguardandolo con mag-
giore indulgenza e simpatia/
Non sapendo che dire a tutta quella gente/ tentò di scusarsi per essersi fatto ospitare/ / Mi avevano
dato un indirizzo/ qui di Roma/ dove avrei potuto alloggiare presso certi conoscenti/ ma l’indirizzo ri-
sultò sbagliato/ Non sapevo più dove sbattermi/ / spiegò nel suo modo selvatico/ mezzo imbarazzato
e mezzo brusco/ / Questa/ / gli rispose Giuseppe Secondo/ /non è una proprietà privata/ Questo è un
ricovero pubblico/ a disposizione della comunità/ / Io ricompenserò tutti/ alla fine della guerra/ / di-
chiarò lui/ fra enfatico e scontroso/ / ricompenserò tutti largamente/ /
tratto da E. Morante, La storia, Einaudi, Torino 1974

12 Nel testo che segue è stata tolta la punteggiatura. Trascrivi il brano inserendo i segni di punteggiatu-
ra che ritieni adatti e adeguando la lettera maiuscola quando necessario. Alla fine l’insegnante ti in-
dicherà quale era la punteggiatura originale e potrai discutere delle tue scelte.
L’orso bruno è il più grosso e forte predatore che si trovi in Europa e nelle regioni temperate dell’Asia
la sua potenza non deriva tanto dalla velocità e dall’agilità quanto dall’enorme forza fisica si dice che
equivalga sotto questo aspetto a dodici uomini messi insieme ritto in piedi potrebbe sollevare e tra-
sportare con le zampe anteriori una mucca adulto arriva a misurare in lunghezza più di due metri e a
pesare da cinque a otto quintali compare spesso nelle fiabe e nelle leggende sia nelle vesti di spirito
buono che di spirito cattivo questo animale infatti che nessuno certo desidererebbe incontrare in un
luogo solitario riunisce in sé due nature completamente diverse da un lato può essere un tipo bonario
come spesso succede agli uomini corpulenti ma può anche diventare un pericolosissimo furfante tutti
hanno visto l’orso che balla e gli orsacchiotti non incutono paura anzi sono molto buffi da vedere non
bisogna invece mai fidarsi di un orso adulto anche se addomesticato perché non diventerà mai un ve-
ro amico dell’uomo e potrà sempre succedere che assalga all’improvviso subdolamente il suo padrone
terribili la violenza e la furia di questo colosso se lo si stuzzica o lo si ferisce durante una battuta di
caccia o peggio ancora se la femmina deve difendere la sua cucciolata si solleva con tutta l’imponen-
za della sua statura l’orso si alza è una frase del gergo dei cacciatori e si dirige traballando su due
zampe verso l’avversario per stringerlo a sé e stritolarlo con forza inaudita.

tratto da G. Grohmann, La renna, l’orso e la foca, Filadelfia, Milano 1965

13 Nel testo che segue è stata tolta la punteggiatura. Trascrivi il brano inserendo i segni di punteggiatu-
ra che ritieni adatti e adeguando la lettera maiuscola quando necessario. Alla fine l’insegnante ti in-
dicherà quale era la punteggiatura originale e potrai discutere delle tue scelte.
In rotta Giovedì 29 marzo
Non soffiava questa volta come all’ultima partenza del postale quella fresca e propizia tramontana
bensì un vento tiepido di nord-est il più uggioso del mondo abbiamo imparato così come il navigante
sia in balìa dei capricci del tempo e del vento la mattinata l’abbiamo trascorsa impazienti fra la rada
e il caffè a mezzogiorno finalmente siamo saliti a bordo dove dato il bellissimo tempo abbiam godu-
to un colpo d’occhio incantevole la corvetta era ancorata a poca distanza dal molo splendeva un bel
sole l’atmosfera era piena di vapori le rocce ombrate di Sorrento dell’azzurro più carico Napoli lumi-
nosa e brulicante nella pompa di tutti i colori solo al tramonto il battello si mosse ma adagio adagio
e il vento contrario ci spinse verso Posillipo e oltre la sua punta tranquillamente Per tutta la notte il
battello ha poi proseguito la sua rotta tranquillamente è di costruzione americana munito di buone
vele e provveduto nell’interno di spaziose cabine e di cuccette separate i compagni di viaggio di
umor gaio ma corretti sono dei cantanti e dei ballerini scritturati a Palermo
J.W. Goethe, Viaggio in Sicilia, Edi.bi.si., 2004

65
 SCRIVERE

Realizzare un progetto
del testo

Progettare il testo
Raccolta delle idee e delle informazioni

• Mantenere un atteggiamento aperto per accogliere ogni spunto;

• cercare di espandere l’argomento in ogni direzione;

• individuare ed annotare gli argomenti più importanti da sviluppare;

• esplorare la memoria per recuperare ogni elemento pertinente;

• documentarsi: leggere, osservare, intervistare, …

• prendere appunti (anche senza seguire alcun ordine).

Pianificazione del testo


Scegliere quali idee o fatti riportare nel testo ed elaborare un progetto della sua esposizione.

• Qual è l’idea principale o il fatto più importante attorno cui ruoterà tutto il te-
sto?
• Come verrà introdotto il punto centrale? Quali premesse, quali anticipazioni so-
no utili? Che cosa invece verrà chiarito successivamente?
• Come si cercherà di suscitare e di mantenere l’interesse del lettore? Ci saranno
dei “colpi di scena”?
• Parole chiave, curiose, evocative che verranno usate.
• ...

Il progetto definitivo di un testo è la scaletta: un elenco ordinato degli argomenti, che indica
l’ordine della loro esposizione oltre all’importanza e allo sviluppo che l’autore intende dare a
ciascuno di essi.
La scaletta è però il punto conclusivo della fase di progettazione. Ad essa si può giungere a
partire da una semplice lista di parole o di argomenti significativi, adeguatamente puntualiz-
zati. Oppure la si può costruire rielaborando una raccolta di appunti articolata e complessa.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 66
Appunti elaborati
scrivere

Un sistema efficace per espandere ordinatamente il nostro pensiero e per evidenziare i per-
corsi logici di collegamento è la realizzazione di una “struttura a grappolo”.

Si pone al centro del foglio l’argomento su cui si deve lavorare e, progressivamente, si colloca-
no a raggiera, intorno ad esso, le varie idee, cercando di rispettare i percorsi di collegamento.

• In ogni “grappolo” raccoglieremo informazioni omogenee: in qualche modo le-


gate tra loro;
• inoltre, metteremo in evidenza il percorso di collegamento di ogni spunto, o
gruppo di spunti, con l’argomento centrale.

…………. soluzioni: …. a me piace vedere


…………. …………….. i vari modelli
più veloce …………….. andando a scuola
la bici che
va riscoperta grossi fuori-
traffico, code auto parcheggiate strada per
e rallentamenti male e fuori posto portare i figli
tempi lunghi con un all’asilo
mezzo veloce! sempre più difficile
trovare parcheggio da tempo i miei
mi mandano
a piedi
l’uso dell’automobile per
gli spostamenti quotidiani
a volte si sta diventando sempr e più a piedi
respira puro un pr oblema o in bici:
gas di scarico
simpatico

alternative
non ci penso,
non provo inquinamento motorini,
no auto con un
fastidio anche se 4
ma solo passeggero:
tempi, meno
difficile da motorini inquinanti
serviranno le non solo le auto attuare elettrici
domeniche inquinano lenti e
senza auto? parcheggi + costosi
autobus Ho pronta
però la lista per
…………. scegliere
a piedi ………….
o in bici sono ………….
………….
più belle

Concentrando l’attenzione su uno dei percorsi è possibile sviluppare ulteriormente l’argo-


mento, con altre riflessioni, con esperienze personali, con ragionamenti.

67
Realizzare un progetto del testo

Quando costruiamo uno schema a grappolo, operiamo delle scelte e individuiamo diversi ti-
pi di legame logico all’interno di ogni grappolo: a volte passiamo da idee più generali a
quelle più particolari, altre volte il collegamento è un rapporto di causa-effetto, altre vol-
te sviluppiamo un percorso con esempi, spiegazioni, dati, e così via.
I collegamenti possono essere molto vari e personali. Talvolta può essere opportuno annotare
sul trattino di collegamento il tipo di connessione, per ricordare poi il ragionamento che ab-
biamo fatto mentre prendevamo appunti.
Prendendo appunti con uno schema a grappolo, siamo agevolati nella ricerca di idee per svi-
luppare l’argomento, inoltre, alla fine, ci ritroviamo con una “rappresentazione” ordinata dei
nostri pensieri. Nell’eventuale successiva stesura, essa ci consente di concentrare la nostra
attenzione sugli aspetti formali come lo stile, la correttezza, l’uso delle parole più appropriate,
e così via.

Elaborare una scaletta precisa prima della stesura


Quello che segue è un esempio di scaletta per la stesura di un testo su un tema molto dibattu-
to. I vari punti sono espressi in forma sintetica, ma suggeriscono chiaramente interpretazioni
e giudizi che richiedono approfondimenti ed esemplificazioni. Considera il tutto una traccia
da personalizzare e da arricchire con adeguata documentazione, ma soprattutto con esempi
concreti.
Elabora uno schema a grappolo per raccogliere dati, informazioni e idee sull’argomento,
quindi costruisci la tua scaletta e infine realizza un testo adeguato.
Il lavoro richiede il tempo necessario per la ricerca e va svolto con calma in un periodo am-
pio (una settimana).

“La pubblicità è un potente sistema di comunicazione, ma tende ad annullare la facoltà di


scelta delle persone”.

1. Grande forza del messaggio: veloce, incisivo, convincente, ripetuto.


A. Studio, ricerca, progettazione dei linguaggi.
a. Grafica: cartellonistica, giornali, pubblicazioni specializzate.
b. Filmati: televisione, grande schermo; durata da 5 secondi a 1 minuto.

B. Ricorso a testimoni di “prestigio” per rendere gradito il prodotto.


a. Attori noti, per utilizzarne la popolarità e l’immagine.
b. Attori sconosciuti che interpretano dei modelli: casalinga, professionista…

2. Da informazione per far scegliere sotto pressione emotiva.


A. Creare un bisogno e quindi la necessità di un certo prodotto.
a. Far leva sui sogni: “se avessi quell’auto, sarei come… o potrei fare anch’io…”.
b. Tutti si comportano così, perché io no? ad es. “Un bicchierino ogni tanto fa bene!”.

B. Promesse esagerate se non impossibili. (Ci sono controlli?).


a. Equivoci voluti: “Clinicamente testati” (non è detto con quale esito).
b. False promesse: crescita di capelli, scomparsa di rughe, guadagni facili, …

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 68
dalla lista alla scaletta

E S E R C I Z I
1 “Una sera a casa d’inverno”.
Sviluppa l’argomento in un testo di un paio di pagine seguendo la scaletta che avrai prima preparato.
Utilizza come esempi le voci che ti vengono qui proposte; modifica ed integra la lista in base alle tue
esperienze, riordina i vari punti secondo l’ordine che seguirai nell’esposizione.

• tepore interno
• buio presto
• noia
• televisione
• intimità
• compiti
• litigi tra fratelli
• preparativi per la cena
• a volte arrivano amici
• giochi
• videogiochi
• ….

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo è corredato da una prima lista e dalla successiva scaletta? punti .…./ 10

5. La stesura ha seguito i punti come progettato in scaletta? punti .…./ 10

6. Il testo risulta chiaro in tutte le sue parti? punti .…./ 10

7. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

8. Ci sono elementi di vivacità nel racconto? punti .…./ 10

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

69
2 Per ciascuno dei seguenti argomenti, produci una prima lista di appunti, quindi rielaborala fino ad
avere un progetto chiaro per la stesura (eventualmente trascrivi in forma di scaletta); alla fine stendi
un testo che rispetti la progettazione.

Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 1.

a. Devi scrivere ad un parente lontano per informarlo di un fatto importante accaduto in famiglia:
nascita, malattia, trasloco, viaggio, altro…

b. Hai incontrato alcuni tuoi vecchi compagni di classe che non vedi da un po’ di tempo. Ricordi,
cambiamenti, chiacchiere, emozioni…

c. Alcuni cambiamenti recenti nella viabilità del mio quartiere, o nel mio paese, o nel tragitto per
andare a scuola. Nuovi incontri, nuovi negozi, altro…

d. Racconta un’esperienza che ti ha fatto provare paura.

e. Certi giorni vengo a scuola molto volentieri, altri meno.

f. Una persona adulta che ammiro nonostante qualche difetto.

dalla struttura a grappolo alla scaletta


E S E R C I Z I

3 “Presenta te stesso ad una persona che non ti conosce.”


Con una struttura a grappolo raccogli le idee, annota qualche esempio, poi decidi la forma espositiva
costruendo la scaletta. Procedi poi alla stesura del testo che avrà la dimensione di un paio di pagine.

interessi
extrascolastici interessi scolastici

chi sono io?


attitudini, abilità prospettive
per il futuro

come sono con gli


amici
difetti se potessi fare un
piccolo lavoro ora…

dicono di me…

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
70
Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

E S E R C I Z I
DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. La stesura ha seguito i punti della scaletta? punti .…./ 10

5. Il testo risulta chiaro in tutte le sue parti? punti .…./ 10

6. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

7. Ci sono elementi di vivacità nel racconto? punti .…./ 10

8. Lo stile e il punto di vista sono omogenei e costanti? punti .…./ 10

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

4 Illustra il tuo sport preferito ai compagni che non lo conoscono. Spiega con chiarezza le regole, rac-
conta qualche esperienza, riferisci qualche episodio significativo, presenta eventualmente la squa-
dra,…
Aiutati con una struttura a grappolo e successiva scaletta.
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

regole che lo esperienze


caratterizzano
attrezzatura

tipo di sport squadra


qualità necessarie

……………......... esempi

71
5 Parla di un viaggio che hai fatto di recente. Fai emergere soprattutto le emozioni che hai provato.
Aiutati con uno schema a grappolo e successiva scaletta.

preparazione
aspettative
itinerario

meta del viaggio


come è nata l’idea luoghi
memorabili

episodi da
ricordare

Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

6 Parla della condizione dei giovani d’oggi, vista da un ragazzo della tua età. Con uno schema a grap-
polo segna, sviluppa e arricchisci i punti che seguono.

• Rapporti con gli adulti


• Rapporti con i coetanei
• Luoghi di incontro
• Impiego del tempo libero
• Lo studio
E S E R C I Z I

• Il lavoro
• …………
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

7 Con uno schema a grappolo, sviluppa l’argomento su cui ti vengono proposti alcuni spunti.
“La mia classe”

• Quanti siamo, come siamo, …


• Il più popolare, il più studioso, i più…
• Vivacità, scherzosità, umorismo, affiatamento nel gioco, …
• Insegnanti, loro atteggiamento/giudizio sulla classe in generale, …
• Insegnanti, grado di accettazione da parte della classe, …
• Prove di verifica, compiti per casa, lavoro di gruppo, …
• Rendimento scolastico, esperienze di eccellenza, …
• Attività integrative, teatro, …
• Viaggi e uscite, …
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
72
8 Sviluppa, con uno schema a grappolo e successiva scaletta, l’argomento che segue. Completa ed ar-

E S E R C I Z I
ticola gli spunti suggeriti.
“Quale attività lavorativa vorresti esercitare in futuro e perché? Hai idea del tipo di scuola a cui do-
vresti iscriverti e delle attitudini necessarie per realizzare la tua aspirazione?”

• Attività scelta, mansioni specifiche, luogo di lavoro, rapporti con le persone, …


• Motivi della scelta, esempi, aspettative, …
• Tipo di scuola, dove si trova, eventuali difficoltà, …
• Attitudini personali, preoccupazioni, impegno, determinazione, …
• Parere della famiglia, …

Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

9 Parla di come passavi il tempo libero quando eri più piccolo e di come lo passi adesso.
Concentra la tua attenzione in una fase di passaggio e prova a illustrare come sono cambiati i tuoi
gusti, gli interessi, le persone che frequenti, …
Aiutati con uno schema a grappolo e successiva scaletta.

IERI OGGI

giochi

programmi TV

amici, persone

luoghi frequentati

interessi

............

Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

10 Presenta un’attività che ti ha particolarmente interessato, svolta nel corso di quest’anno scolastico.
Completa, adatta e sviluppa i punti suggeriti con uno schema a grappolo e successiva scaletta.

• Organizzazione dell’attività, tempo impiegato, partecipanti.


• Come è nato il progetto, obiettivi iniziali, …
• Svolgimento dell’attività, difficoltà, sorprese, cambiamenti, …
• Breve sintesi delle conoscenze sviluppate.
• Aspetti positivi e negativi.
• Valutazione complessiva.
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

73
11 Illustra il fenomeno del “razzismo” in un testo di un paio di pagine.
Se non hai studiato di recente l’argomento, documentati sul libro di storia o con altri strumenti.
Completa, adatta e sviluppa i punti suggeriti con uno schema a grappolo e successiva scaletta.

• Definizione del concetto di razzismo.


• Esempi di fenomeni storici: schiavismo, apartheid, …
• Il razzismo vicino a noi, verso i “diversi”, …
• Cause di un atteggiamento razzista: intolleranza, educazione, …
• Cosa si può fare per combattere il razzismo? …
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

12 In un testo di un paio di pagine cerca di esaminare il fenomeno della violenza nei rapporti interper-
sonali.
Ti vengono qui suggeriti alcuni spunti da sviluppare.

• Maltrattamenti tra compagni di scuola • Le vittime


• Violenza fisica • Perché si diventa violenti
• Violenza psicologica • I rimedi
• Intimidazioni • Esperienze personali
• Emarginazione
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 3.

13 Elabora i dati e le informazioni contenuti nella tabella, creando uno schema a grappolo suscettibile
di ulteriori sviluppi. Espandi con annotazioni del tipo: “Io penso…”, “ad esempio…”.
E S E R C I Z I

Costruisci poi una scaletta prevedendo un punto di partenza originale e raccogliendo ogni annotazio-
ne dello schema a grappolo. Procedi alla stesura del testo così progettato (una pagina). Attenzione,
saranno valutati anche schema e scaletta.
Pr oblematiche
e pr ospettive possibilità soluzione
il problema
sull’uso inquinamento pericolosità di incidenti del problema
delle scorie
dell’energia nelle centrali energetico
nuclear e
oggi annullato
poco; meno minore nella
o ridotto totale
secondo degli altri rispetto alle profondità
a bassissimo copertura del
i sostenitori sistemi di altre fonti di caverne
livello di fabbisogno
produzione di energia naturali
probabilità
un solo nelle caverne
incidente è pericoloso
eccessivo, molto elevata: troppo
secondo nel mondo per cataclismi
specie a si teme la dipendente
i contrari sarebbe un o possibili
lungo termine radioattività dall’uranio
prezzo troppo attentati
alto futuri
eventuali
affiancare
soluzioni per rendere aumentare impiegare
altre fonti a
far fronte ai assolutamente gli studi, procedure con astronavi
minore rischio
rischi se si sicuri le protezioni, e tecnologie nello spazio?
in tutti i casi
vuole trovare gli impianti gli isolamenti autocontrollate
possibili
una soluzione

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
74
Tabella di valutazione: per ogni voce verrà assegnato un punteggio da 0 a 10.

E S E R C I Z I
DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Lo schema a grappolo realizzato è completato con apporti personali? punti .…./ 10

2. La scaletta prevede uno svolgimento originale? (Avvio accattivante,


punti .…./ 10
evidenziazioni, …).

3. La stesura ha seguito i punti della scaletta? punti .…./ 10

4. Il testo risulta chiaro in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Ci sono elementi di vivacità nell’esposizione? punti .…./ 10

7. Lo stile e il punto di vista sono omogenei e costanti? punti .…./ 10

8. L’esposizione complessiva risulta corretta (ortografia, grammatica,


punti .…./ 10
ordine)?

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

75
Quattro modalita` espositive:
descrivere, raccontare, esporre
e argomentare
Descrivere
‘‘ Possiamo distinguere due tipi di processi immaginativi: quello che parte
dalla parola e arriva all’immagine visiva e quello che parte dall’immagine
visiva e arriva all’espressione verbale.

” I. Calvino, Lezioni americane, Garzanti, Milano 1989

Descrivere significa comunicare un’immagine con parole: può essere un’immagine reale (dal-
l’immagine alla parola) o fantastica (dalla parola all’immagine), del presente o del passato; le
parole sono in grado di comunicarla con precisione in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Nel testo possiamo realizzare una sequenza prevalentemente descrittiva, oppure possiamo far
emergere aspetti e caratteristiche nel corso di una narrazione o di una esposizione.

Il peso della descrizione


Difficilmente si ha occasione di realizzare un testo esclusivamente descrittivo; talvolta è pos-
sibile distinguere delle sequenze descrittive all’interno di testi più ampi, ma molto più spesso
la descrizione è intimamente fusa e intrecciata con altre modalità espositive, e in particolare
con il racconto. Un semplice aggettivo, una precisazione di forma, la sottolineatura di qual-
che aspetto sono elementi che arricchiscono l’esposizione dei fatti costruendo e definendo
pian piano l’immagine dei personaggi, dei luoghi, degli oggetti o delle situazioni. Chi scrive
deve decidere quali aspetti meritano di essere descritti, quanto particolareggiata deve essere
la loro presentazione e il ruolo che quella descrizione assume nel testo. È una scelta che tiene
conto di una molteplicità di fattori, che vanno dallo scopo del testo allo stile che si vuole usa-
re, dall’equilibrio delle varie parti alle dimensioni complessive del lavoro finale.

Allora ad uno ad uno, i trombettieri delle sette guardie suonarono i ritornelli d’uso. Erano le
famose trombe d’argento della Fortezza Bastiani, con cordoni di seta rossa e oro, con ap-
peso un grande stemma. La loro voce pura si allargò per il cielo e ne vibrava l’immobile
cancellata delle baionette, con vaga sonorità di campana. I soldati erano fermi come sta-
tue, i loro volti militarmente chiusi. No, certo essi non si preparavano ai monotoni turni di
guardia; con quegli sguardi da eroi, certo – pareva – andavano ad aspettare il nemico.
L’ultimo squillo restò a lungo nell’aria, ripetuto dalle lontane mura. Le baionette scintil-
larono ancora un attimo…
D. Buzzati, Il deserto dei Tartari, Mondadori, Milano 1945

Le trombe, la disposizione dei soldati, i loro volti, sono elementi che vengono descritti mentre si
racconta e, quindi, la descrizione è intimamente fusa con il racconto dei fatti.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 76
Gli elementi descrittivi
scrivere

Possiamo raggruppare le realtà da descrivere in quattro gruppi:

persone animali oggetti luoghi

Per ciascuno di questi gruppi è possibile indicare gli elementi più caratteristici da
considerare in una possibile descrizione.

Elementi oggettivi

Persone Animali Oggetti Luoghi

• Sesso • Tipo, famiglia, • Di cosa si tratta • Tipo di ambiente


• Età specie • Di che materiale è (indicazione
• Corporatura • Ambiente in cui fatto sommaria)
(grande, grosso, vive • Colori • Elementi dominanti
alto, ecc.) • Domestico • Dimensioni • Collocazione
• Volto, (forma, o selvatico • Elementi essenziali rispetto ad altri
occhi, naso, mento, • Comportamento che lo compongono luoghi
ecc.) abituale • Eventuali elementi • Elementi naturali
• Modo di muoversi • Corporatura accessori • Elementi artificiali
• Espressioni • Aspetto fisico • Funzione dei vari • Disposizione degli
• Abbigliamento (es: pelo lungo, elementi elementi nello
• Posizione piume bianco- • A cosa serve spazio
• Cosa sta facendo argentate, ecc.) • Come si usa • Rapporto tra i
• Carattere • Posizione • In quali occasioni si diversi elementi
• Gusti/Interessi • Cosa sta facendo usa • Punto di
• Professione, attività • Carattere osservazione
• Ambiente di vita • Gusti, preferenze • Utilizzazione
• Provenienza • Come vive
(alimentazione,
riproduzione, ecc.)
• Come viene usato

Elementi soggettivi
• Aspetti e caratteristiche che emergono rispetto ad altri soggetti simili.
• Aspetti e caratteristiche importanti rispetto all’argomento di cui si parla.
• Emozioni, sensazioni, stati d’animo provati nell’osservazione.
• Elementi che suscitano emozioni.
• Valutazione estetica complessiva e articolata
(bello, brutto, aspetti gradevoli, armonici,…).

77
la descrizione
1 Descrivi in modo oggettivo il paesaggio rappresentato nella fotografia (aiutati con l’elenco degli ele-
menti oggettivi di pag. 77. (Per ripetere l’esercizio: procurati una bella cartolina illustrata della tua
città o del tuo paese e incollala sul quaderno).

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.


E S E R C I Z I

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Tutti gli elementi oggettivi dello schema vengono esaminati? punti .…./ 10

7. Viene fatto uso di un lessico ricco ed appropriato? punti .…./ 10

8. La presentazione risulta interessante e gradevole? (Ordine, accostamenti,


punti .…./ 10
relazione tra i vari aspetti,…).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
78
2 Descrivi ora la stessa immagine in modo prevalentemente soggettivo. Pensa di essere un operatore

E S E R C I Z I
turistico che illustra il luogo a dei probabili visitatori. Individua perciò gli aspetti più gradevoli che
possono suscitare l’interesse e la curiosità dei tuoi clienti.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Tutti gli elementi soggettivi dello schema vengono esaminati? punti .…./ 10

7. Viene fatto uso di un lessico ricco ed appropriato? punti .…./ 10

8. La presentazione risulta interessante e gradevole? (Ordine, accostamenti,


punti .…./ 10
relazione tra i vari aspetti,…).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

3 Descrivi l’animale della fotografia, cercando di creare una didascalia, cioè una spiegazione da scrive-
re accanto alla foto per spiegarla meglio, da inserire in una ricerca di scienze.

Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 1.

Adesso descrivi nuovamente l’animale della fotogra-


fia, stavolta pensando di averla scattata tu; dovrai
riportare quindi le emozioni provate, gli stati d’ani-
mo, le valutazioni, …
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio n. 2.

79
4 Completa il seguente elenco di parole ed espressioni, che servirà per descrivere il volto di una per-
sona. Eventualmente trascrivi l’elenco in maniera ordinata.
Cerca di aggiungere almeno cinque espressioni per ogni voce. Un confronto con i compagni può ar-
ricchire ulteriormente il repertorio.

• forma del viso: ovale, rotondo ................................................................................................


..............................................................................................................................................
• forma delle sopracciglia: spesse, arcuate, filiformi ...................................................................
..............................................................................................................................................
• forma degli occhi: a mandorla, rotondi ....................................................................................
..............................................................................................................................................
• colore degli occhi: castani, neri, azzurri ..................................................................................
..............................................................................................................................................
• taglio dei capelli: corti, scalati ...............................................................................................
..............................................................................................................................................
• tipo di capelli: lisci, ondulati .................................................................................................
..............................................................................................................................................
• forma del naso .....................................................................................................................
..............................................................................................................................................
• forma delle labbra .................................................................................................................
..............................................................................................................................................
• colore della pelle ..................................................................................................................
..............................................................................................................................................
E S E R C I Z I

• forma del mento ...................................................................................................................


..............................................................................................................................................
• forma delle orecchie .............................................................................................................
..............................................................................................................................................

5 Mettiti ora davanti ad uno specchio e, cercando di essere il più oggettivo possibile, descrivi il tuo
volto, usando le parole dell’elenco costruito nell’esercizio n. 4.
Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
80
E S E R C I Z I
5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Fa ampio riferimento agli schemi per la descrizione? punti .…./ 10

7. Usa le voci individuate nell’esercizio n. 4 e un lessico ricco ed appropriato? punti .…./ 10

8. La presentazione risulta interessante e gradevole?


punti .…./ 10
(Ordine di presentazione, accostamenti, relazione tra i vari aspetti, …).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

6 Scegli un compagno o una compagna della tua classe e fai la stessa operazione dell’esercizio n. 5:
cerca di descrivere il suo volto con precisione e fedeltà.
In un secondo momento ripeti la descrizione inserendo delle similitudini o delle metafore per illu-
strare forme e colori. Otterrai un testo descrittivo più soggettivo: le caratteristiche assumeranno un
valore diverso e molto personale.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Fa ampio riferimento agli schemi per la descrizione? punti .…./ 10

7. Usa le voci individuate nell’esercizio n. 4 e adeguate espressioni


punti .…./ 10
di linguaggio figurato?
8. La presentazione risulta interessante e gradevole?
punti .…./ 10
(Ordine di presentazione, accostamenti, relazione tra i vari aspetti, …).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

7 Completa il seguente elenco di parole per descrivere il carattere di una persona. Arricchisci con me-
tafore, similitudini, sinonimi, contrari, …
Può essere utile procedere insieme a tutta la classe con il sistema del “brainstorming”, segnando
prima sulla lavagna le espressioni che via via emergono e trascrivendo poi ordinatamente l’elevato
numero di voci che in questo modo di solito vengono individuate.

81
• generoso, altruista, egoista …
• riservato, chiuso, introverso, aperto, estroverso, come un riccio …
• ordinato, disordinato, meticoloso …
• calmo, come un angelo, agitato, come un terremoto …
• allegro, triste, di compagnia …
• timido, sicuro di sé …
• sincero, diplomatico, bugiardo …
• simpatico, antipatico, amorevole, tenero …
• coraggioso, un leone, pauroso, un coniglio …
• geloso, possessivo, permaloso, generoso, bonaccione …
• paziente, impulsivo, impaziente …
• autonomo, indipendente, non autonomo, dipendente …
• furbo, una volpe, calcolatore, ingenuo, sprovveduto …

8 Aiutandoti con l’elenco dell’esercizio precedente, descrivi il tuo carattere ad una persona che non ti
conosce. Eventualmente aiutati con uno schema a grappolo.
Per rendere più viva la tua presentazione, ti suggeriamo di inserire nel tuo testo i seguenti “nessi”
per spiegare meglio quello che dici.
come • perché • infatti • per esempio • a volte • quella volta • anche se

infatti:............
.....................
E S E R C I Z I

.....................
anche se:.................

a volte:..........................
....................................

i miei amici dicono:


...............................
............................... per esempio: ..................
............................... .....................................
il mio carattere .....................................

i miei genitori dicono: io penso: ....................


perché:......... .................................. ................................. ad esempio: ............
.................... .................................. ................................. ...............................

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
82
Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

E S E R C I Z I
DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Fa ampio riferimento agli schemi per la descrizione e alle voci


punti .…./ 10
individuate nell’esercizio n. 7?

7. Nel testo sono utilizzati in buon numero e con efficacia i nessi suggeriti? punti .…./ 10

8. La presentazione risulta interessante e gradevole?


punti .…./ 10
(Ordine di presentazione, accostamenti, relazione tra i vari aspetti, …).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

9 Presenta ora il carattere di una persona che ti è cara; decidi tu: un famigliare, un parente, un amico,
un adulto che stimi, …
Per la valutazione, usa la tabella che si trova a pag. 84.

10 Descrivi ai tuoi genitori come vorresti risistemare i mobili della camera da letto. Fai attenzione: papà
e mamma conoscono bene il luogo quindi non è necessario essere molto particolareggiati; inoltre
cerca di essere convincente, perciò sottolinea gli aspetti positivi della nuova sistemazione e, se
necessario, attenua quelli negativi.
Per la valutazione, usa la tabella che si trova a pag. 84.

11 Descrivi ad un tuo amico lontano una persona adulta della tua scuola (insegnante, dirigente, collabo-
ratore, …) che ritieni curiosa ed interessante per i suoi modi di fare insoliti. Da una veloce descri-
zione oggettiva fai emergere in modo più rilevante le tue considerazioni e le tue sottolineature degli
aspetti che la rendono particolare.
Per la valutazione, usa la tabella che si trova a pag. 84.

12 Devi aiutare un conoscente che viene da lontano a visitare la tua città o i paesi della tua zona.
Prepara un itinerario indicando anche tempi, direzioni e mezzi di trasporto, illustra brevemente i luo-
ghi che tu ritieni importante visitare motivando le tue scelte.
Attenzione, il tuo «turista» ha a disposizione una sola giornata.
Per la valutazione, usa la tabella che si trova a pag. 84.

83
13 Soffermati a descrivere in modo completo ed esauriente un luogo che hai visitato in occasione di un
recente viaggio: museo, palazzo antico, ristorante, piazza, piccolo paese, ambiente naturale, …
Per la valutazione, usa la tabella che si trova in questa pagina.

14 Descrivi un ambiente di lavoro che conosci bene (di un conoscente o di un tuo parente); metti in ri-
salto soprattutto gli aspetti positivi e che suscitano la tua ammirazione.
Per la valutazione, usa la tabella che si trova in questa pagina.

15 Fai una visita al mercato rionale o del tuo paese cercando di registrare situazioni, persone, esposi-
zioni di prodotti che suscitano la tua curiosità e il tuo interesse. Presenta le tue ‘osservazioni’ in un
testo veloce ed accattivante.
Per la valutazione, usa la tabella che si trova in questa pagina.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10


E S E R C I Z I

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. Fa ampio riferimento agli schemi per la descrizione? punti .…./ 10

7. Usa un lessico ricco ed appropriato (con uso di similitudini, metafore ed


punti .…./ 10
espressioni originali)?
8. La presentazione risulta completa, gradevole ed interessante?
punti .…./ 10
(Ordine di presentazione, accostamenti, relazione tra i vari aspetti, …).

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
84
Raccontare

I fatti nel tempo
Raccontare significa produrre dei testi che riferiscono qualcosa che accade nel tempo, infatti,
quando si racconta, si fanno conoscere al lettore attività, fatti o avvenimenti tra loro collegati
ed intrecciati in una successione temporale.
Mentre il descrivere è più legato allo spazio e alle sue forme, cioè agli aspetti percepibili con i
sensi, il raccontare è più legato al tempo e cioè al succedersi di azioni, avvenimenti e sensazio-
ni: tra i vari momenti del “racconto” è sempre possibile individuare un prima e un dopo.
Inoltre la trama complessiva di un testo narrativo documenta una situazione iniziale che at-
traverso una serie di avvenimenti si modifica in una nuova situazione: quella finale o conclu-
siva. Ne consegue che i vari fatti sono tra loro legati, oltre che dalla successione temporale,
anche da legami e relazioni logiche.

Gli elementi fondamentali del racconto


Chi? Dove? Quando? Che cosa? Perché?
Sono cinque domande, e cinque devono essere le risposte; possono avere diversa importanza,
ma non possono mancare. Ogni parte narrativa di un testo, per essere completa ed esaurien-
te, deve permettere di individuare tutti e cinque gli elementi.
Bada bene però, non si tratta di una scaletta, non si deve dire prima tutto ciò che riguarda il
“chi”, poi tutto ciò che riguarda il “dove”, ecc.; ne risulterebbe un testo schematico e inaccet-
tabile. I vari elementi vanno intrecciati in modo armonioso e le informazioni che riguardano i
personaggi, i tempi, i luoghi, ecc. devono emergere al momento opportuno nel corso della
narrazione.

Lo schema del racconto


Un racconto è l’esposizione di una serie di fatti collegati tra loro secondo un percorso logico
che ha un inizio e una fine. Se riferiamo dei fatti senza far emergere la connessione di ciascu-
no con tutti gli altri, facciamo un elenco e non un racconto.
Generalmente ciò che merita di essere raccontato è una sequenza così strutturata: una situa-
zione iniziale si complica a causa di un fatto nuovo e ciò dà origine ad una serie di vicende che por-
tano ad una situazione nuova.

Se pensiamo alla trama di un romanzo che abbiamo letto o di un film, non avremo difficoltà a ri-
conoscere questa struttura schematica.
C’è sempre un personaggio importante (il protagonista) che viene coinvolto in una vicenda
che altera l’equilibrio della situazione iniziale e che lo costringe ad agire in un certo modo e a
modificare le sue relazioni con altri personaggi e con i luoghi del mondo in cui vive. La vicen-
da si sviluppa con eventi che possono essere negativi o positivi per il protagonista e che si
svolgono in luoghi, tempi, epoche diverse; intervengono nuovi personaggi che sono d’aiuto o
di ostacolo nella ricerca del nuovo equilibrio che concluderà la storia. È un itinerario logico
comune a gran parte dei testi narrativi della letteratura e valido anche per i testi di cronaca e
di racconto di esperienze personali.

85
Quattro modalita` Espositive: ... raccontare...

L’intreccio
Quando si racconta, il modo più semplice di procedere è quello di far seguire ad ogni fatto
quello che accade immediatamente dopo, e continuare così fino alla conclusione dell’intera vi-
cenda. Questo modo di raccontare lo troviamo, per esempio, nelle fiabe:
Cappuccetto Rosso, disubbidendo alla madre, si ferma in un bosco; incontra il lupo; il lupo va
dalla nonna; la divora; aspetta Cappuccetto Rosso e divora anche la bambina.
Generalmente però si tende a vivacizzare il racconto creando delle attese nel lettore e “cattu-
rando” così il suo interesse. Per far questo si gioca con anticipazioni e silenzi intrecciando le vi-
cende e lasciando attendere o immaginare qualche informazione.

Possiamo considerare un artificio di intreccio del racconto l'usanza, di derivazione giornalisti-


ca, consistente nella realizzazione di un capoverso iniziale (lead), in cui vengono anticipati i
fatti principali e gli elementi di interesse per il lettore.

Esaminiamo un breve articolo di cronaca in cui sono evidenziati gli aspetti strutturali di un
testo narrativo.

Bologna, cane boxer sventa una rapina al ristorante

LEAD CHI PERCHÉ:


capoverso sintetico BOLOGNA - Un cane boxer ha sventato COSA HA FATTO non è
che contiene in l’altra notte una rapina in un ristorante necessario
sintesi i fatti più DOVE dire perché
importanti della collina bolognese. Il boxer, una fem- QUANDO si sventa
mina di due anni di proprietà di uno dei una rapina
CONCLUSIONE titolari del locale, è stato ferito da una fu- 8
cilata sparata da un bandito. L’episodio è
accaduto nel ristorante “DUE RE” a Pieve
N A R R AT I V O

SITUAZIONE 1
INIZIALE del Pino, nel comune di Pianoro, nel qua- Tutti gli elementi già pre-
le si trovavano i due titolari, il cuoco e senti in questo primo pe-
una coppia di clienti. Improvvisamente riodo, sono ripresi ed am-
hanno fatto irruzione tre persone con il pliati successivamente
2
FATTO CHE volto coperto da un passamontagna di la-
ROMPE
na, due armate con fucili, pare a canne
SCHEMA

L’EQUILIBRIO L’intreccio
mozze, e una di pistola. Secondo quanto 9 non è molto
hanno riferito i testimoni, uno dei banditi complesso:
era una donna. I rapinatori hanno urlato 3 è posta
“State fermi”. Il cane, però, si è avventa- all’inizio la
4
INTRECCIO triste
to contro di loro e uno dei malviventi gli 5 conclusione,
SVILUPPO ha scaricato il fucile addosso, ferendolo e si parla
al muso e al torace. I rapinatori hanno spa- circa a
6
rato un’altra fucilata in aria, che ha centra- metà dei
to il muro sopra la porta della cucina, e so- 7 testimoni
no fuggiti. che
riferiscono.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 86
i fatti nel tempo

E S E R C I Z I
1 Un incidente stradale al quale ho assistito, oppure, che ha coinvolto persone che conosco.

2 Un contrattempo, o un imprevisto ha cambiato il programma di viaggio cui ti accingevi con la tua famiglia.

3 Sviluppa il seguente spunto per un racconto verosimile non più lungo di una pagina: «Un ragazzo, un
cane molto intelligente, grandi spazi naturali, una grande avventura».

gli elementi fondamentali del racconto


4 Racconta una giornata trascorsa al mare, o sulla neve, in compagnia di amici. Raccogli le idee con uno
schema a grappolo cercando di sviluppare in modo equilibrato tutti gli elementi della narrazione.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.


La tabella va usata per tutti gli esercizi che seguono.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

3. I personaggi sono adeguatamente presentati (quanto meritano in relazione


punti .…./ 10
al ruolo)?
4. Si capisce bene dove si svolge la vicenda? Gli ambienti sono descritti
punti .…./ 10
quanto serve alla comprensione?
5. Si capisce bene l’ordine temporale di quanto è accaduto? punti .…./ 10

6. I fatti sono esposti con precisione e con coerenza? punti .…./ 10

7. Si capiscono le relazioni logiche dell’accaduto (le cause, le conseguenze) e


punti .…./ 10
la posizione di chi scrive (perché ritiene di qualche interesse quel fatto)?
8. L’esposizione risulta vivace ed originale (evita parole generiche, inserisce
punti .…./ 10
annotazioni curiose ed insolite)?

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

5 “Sei uscito di casa senza grandi programmi, prevedendo un pomeriggio piuttosto grigio, invece…”
Racconta questo insolito pomeriggio, eventualmente usa la fantasia e… realizza nel testo un tuo sogno.

6 “Ric non riusciva a dimostrare quanto valeva, sentiva poca stima da parte degli altri. Il Prof di... non
gli dava credito. Poi sono accaduti dei fatti, fuori della scuola, che gli hanno permesso di manifesta-
re tutta la sua grinta, il suo carattere buono, le sue capacità”.
Sviluppa lo spunto in un racconto frutto della tua fantasia, ma verosimile.
Prima di iniziare la trama, devi decidere l’ambientazione, i personaggi, il messaggio che vuoi dare
con il tuo racconto.
Aiutati con uno schema a grappolo e successiva scaletta.

87
7 “Tutti sono un po’ timidi, è un sentimento da vincere accettando i piccoli imbarazzi che si provano.
Spesso chi sembra molto sicuro di sé nasconde, invece, grandi insicurezze”. Racconta qualche epi-
sodio personale o che ha come protagonista qualche tuo amico in modo che il racconto illustri l’af-
fermazione iniziale.

lo schema del racconto


8 È nata una nuova amicizia con un compagno di classe che prima ignoravi. Cosa è accaduto a far
cambiare le cose?
Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.
La tabella va usata per tutti gli esercizi che seguono.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. La situazione iniziale è esposta in modo chiaro? È equilibrata rispetto


punti .…./ 10
alle altre parti?
5. Sono ben evidenziati gli elementi che rendono problematica la situazione? punti .…./ 10

6. I fatti che danno sviluppo al racconto sono presentati con coerenza e con
punti .…./ 10
le necessarie motivazioni?
7. C’è una conclusione? Si capisce che a quel punto il racconto si conclude? punti .…./ 10
E S E R C I Z I

8. L’esposizione risulta vivace ed originale (con annotazioni curiose e insolite)? punti .…./ 10

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

9 “Un incontro piacevole che mi ha arricchito, nonostante alcune difficoltà di comprensione iniziali”.

10 Un giorno tornando a casa da scuola hai trovato per terra un portafogli… Inventa un racconto verosimile.

11 Una mattinata a scuola un po’ particolare: quante previsioni sbagliate!

12 Fai la cronaca di un evento scolastico importante al quale hanno partecipato come ospiti o come
esperti persone esterne alla scuola (spettacolo, conferenza, incontro con personalità, …).
• Come è nata l’idea o il progetto?
• Come è stato preparato l’evento?
• Come si è svolto? chi ha partecipato? chi ha assistito?
• Quali sono stati i momenti più interessanti?
• Come si è concluso l’avvenimento?
• Quale valutazione ne è stata data?

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
88
13 Racconta in una ventina di righe la storia di un film che hai visto di recente e che ti è piaciuto. Se

E S E R C I Z I
non ricordi qualche nome o qualche particolare non ha importanza, non devi fare una recensione del
film, ma raccontare la storia che ti ha colpito e puoi anche completare e modificare i fatti come più ti
piace. Trova un titolo diverso da quello del film.

14 Scrivi un racconto verosimile che sviluppi il seguente abbozzo di trama.


• Situazione iniziale: X e Y vivono miseramente
• Azione complicante: entrambi ricevono un’eredità
• Sviluppo della vicenda .........................................
.........................................
• Conclusione Y vive felice e contento

15 Scrivi un racconto verosimile che sviluppi il seguente abbozzo di trama.


• Situazione iniziale: X non ama particolarmente gli animali
• Azione complicante: trova un cucciolo abbandonato
• Sviluppo della vicenda .........................................
.........................................
• Conclusione Affida il cucciolo ad un conoscente e lo va a trovare tutti i giorni

l’intreccio
16 Scrivi il diario della giornata a partire da questo momento e risalendo nel tempo fino al momento in
cui sei sceso dal letto. Cerca di dare al tuo testo una forma unitaria legando le varie parti in modo
accettabile.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.


La tabella va usata per tutti gli esercizi che seguono.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta chiaro e comprensibile? punti .…./ 10

5. La stesura segue un intreccio interessante, diverso dall’ordine temporale


punti .…./ 10
o come richiesto dalla consegna?
6. Il testo risulta ben legato in una forma unitaria: le parti sono legate
punti .…./ 10
in modo accettabile?

7. Sono evitate le parole generiche (dare, fare, cosa, …)? punti .…./ 10

8. L’esposizione risulta vivace ed originale (con annotazioni curiose


punti .…./ 10
e insolite)?

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

89
17 Racconta un fatto recente che ti ha fatto provare gioia o soddisfazione. Fin dalla scaletta cerca di co-
struire un intreccio interessante della narrazione.

18 Prepara un testo (un breve articolo per il giornalino della scuola) in cui riferisci su un episodio spor-
tivo che ritieni interessante anche per i tuoi compagni (una partita della tua squadra del cuore, un
torneo della squadra della scuola, …).
Per rendere più avvincente ed interessante la tua esposizione inizia con un momento cruciale di tut-
ta la vicenda, fai poi riferimento a come si sono conclusi i fatti, piano piano poi completa il quadro
con tutti gli altri momenti (Devi lavorare sull’intreccio mantenendo chiara l’esposizione dei fatti).

19 Costruisci un breve racconto in cui svilupperai gli spunti che seguono. Cura in modo particolare l’in-
treccio per suscitare e mantenere l’interesse dei tuoi lettori. Aiutati con uno schema a grappolo e
successiva scaletta.
• Partenza di un ragazzo come mozzo di una nave mercantile
• Tempesta
• Naufragio
• Tecniche di sopravvivenza
• Incontro con indigeni bellicosi
• Prigionia
• Liberazione

20 Costruisci un breve racconto in cui svilupperai gli spunti che seguono.


Cura in modo particolare l’intreccio per suscitare e mantenere l’interesse dei tuoi lettori.
Aiutati con uno schema a grappolo e successiva scaletta.
• Odio di A per B
• Progettazione di un omicidio
E S E R C I Z I

• Uccisione di B
• Scoperta del cadavere
• Investigazione
• Smascheramento di A e suo arresto

21 Costruisci un breve racconto in cui svilupperai gli spunti che seguono.


Cura in modo particolare l’intreccio per suscitare e mantenere l’interesse dei tuoi lettori.
Aiutati con uno schema a grappolo e successiva scaletta.
• Base terrestre su pianeta con scarsa forza di gravità
• Tecniche di sopravvivenza
• Missione speciale
• Lotta con avversari
• Vittoria dei Terrestri

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
90
Esporre e argomentare
scrivere

I testi espositivi
Esporre significa riferire concetti, idee e ragionamenti con lo scopo di informare.
Un esempio di testi espositivi che tutti conosciamo sono i testi scolastici, ma sono espositivi an-
che quei testi che dobbiamo costruire frequentemente a scuola e nel mondo del lavoro: uno stu-
dente, quando deve riferire i risultati di una ricerca o di un esperimento scientifico, costruisce
un testo di questo tipo e così un lavoratore che debba fare una relazione su problematiche o ri-
sultati del settore di cui è responsabile.
Questi testi che espongono un argomento, enumerando e collegando in modo logico i vari aspetti
che concorrono a darne una visione completa ed unitaria sono detti espositivi.
Poiché il destinatario deve ricevere una visione completa dell’argomento, sarà necessario da-
re al testo uno sviluppo ordinato in cui le varie parti concorreranno a costruire una struttura
espositiva chiara ed efficace.

Perché si scrive.
A chi ci si rivolge.
Premessa
Di che cosa si parla.
Introduzione
Ambito culturale.
Fonti, criteri, metodologia.
Aspetti problematici: chiarire con esempi, citazioni, confronti,…

Parte centrale Interpretazioni o ipotesi di soluzione del problema.


Dati, ragionamenti, spiegazioni che sostengono, chiariscono e ampliano la
conoscenza.
Parte finale, Interpretazione d'insieme risolutiva o riepilogativa.
conclusiva Considerazioni finali, proposte operative.

Nei fatti, chi scrive deve sempre individuare lo sviluppo che meglio si adatta alla situazione.
Se, ad esempio, l’argomento è molto ampio e complesso, si dovrà prevedere una paragrafazio-
ne equilibrata, indugiando quando opportuno su descrizioni e narrazioni di fatti.
Nel suo insieme, tuttavia, il testo che vuole presentare con chiarezza un certo argomento do-
vrà soddisfare quanto richiesto dai vari punti del nostro schema.
Vediamo alcuni modi con i quali spesso procediamo per collegare idee e problemi che svilup-
pano, chiariscono o spiegano l’argomento principale: ogni legame introduce e rende esplicito
il motivo per cui chi scrive ritiene importante riportare quell’informazione.

TIPO TERMINI CHE RENDONO


OBIETTIVI
DI LEGAME LOGICO ESPLICITO IL LEGAME
Chiarire con esempi per rendere più concreta o più Per esempio, come, cioè,
Esemplificazione
vicina al destinatario una osservazione. …
Ripetere con parole diverse per togliere qualche In altri termini, in breve,
Riaffermazione
ambiguità o superare difficoltà lessicali di chi legge. infatti, …
Individuare le caratteristiche specifiche Confronto Allo stesso modo,
di un concetto o situazione richiamando aspetti Somiglianza diversamente da,
Diversità
comuni e originali rispetto ad altri. Analogia similmente, …
©

91
Quattro modalita` Espositive: ... esporre e argomentare

tipo termini che rendono


obiettivi
di legame logico esplicito il legame
Riportare ulteriori dati che arricchiscono
Aggiunta E, poi, inoltre, anche, …
ed espandono la trattazione.
Precisare ciò che ha provocato un fatto o un problema Perciò, quindi, segue che,
Causa, effetto
e/o le conseguenze che si possono prevedere. ne risulta, …
Far discendere da una legge generale (l) Quindi, si può dedurre,
Deduzione
la validità di un fenomeno particolare. se… allora…, …
Fondare sull’osservazione di alcuni Quindi, si può prevedere,
Induzione
fenomeni particolari una regola generale. anche negli altri casi, …
Evidenziare una situazione richiamando situazioni Al contrario, invece,
Contrasto
opposte per rendere più netta la definizione. d’altra parte, tuttavia, …
Segnalare conseguenze diverse Benché, nonostante,
Concessione
da quelle più prevedibili. sebbene, …
Riportare il parere di chi ha più Ovviamente, com’è noto,
Autorità
autorità: studio, leggi, tradizioni, ecc. secondo gli ultimi studi, …

Richiamare l’idea centrale per Infine, riassumendo, in


Conclusione
rendere più efficace l’esposizione. conclusione, …

Poiché il destinatario deve ricevere una visione completa dell’argomento, sarà necessario da-
re al testo uno sviluppo ordinato in cui le varie parti concorreranno a costruire una struttura
espositiva chiara ed efficace.

Stendere la relazione sui risultati di una ricerca


Distinguiamo tre fasi: raccolta delle informazioni, composizione della scaletta, stesura del testo.

Nella fase preparatoria di raccolta delle informazioni è molto proficuo il lavoro di gruppo.
Eventualmente si possono dividere i compiti in modo che i vari componenti esplorino docu-
menti diversi oppure ricerchino i differenti aspetti dell’argomento.
Ognuno può prendere appunti come crede delle informazioni che raccoglie, tuttavia risulta
molto efficace concordare una forma omogenea e unitaria di raccolta dei dati.
Per la ricerca, si possono utilizzare innanzi tutto i libri di testo (geografia, scienze, antologia),
quindi cercare in biblioteca altri documenti su enciclopedie e riviste, oppure esplorare il pro-
blema su Internet.
Sarà opportuno innanzi tutto individuare degli aspetti del problema da affidare a ciascun
componente, così da restringere per ciascuno il campo di indagine.
Sarà bene poi predisporre un foglio grande (100 x 70) al centro del tavolo comune su cui cia-
scuno segnerà gli appunti dei risultati della sua ricerca in un unico schema a grappolo. In
questo modo tutti i componenti del gruppo possono apprezzare ogni singolo apporto e perce-
pire il processo di indagine complessivo.
Ognuno riporta in modo sintetico nel percorso appropriato l’informazione che ritiene rilevan-
te, segnando documento e pagina da cui è tratta.
Nel corso della ricerca si può sentire la necessità di aggiungere altri riquadri o altri percorsi
perché si incontrano aspetti o argomenti non previsti, inoltre alcune ipotesi possono essere
tralasciate. Si deve prevedere la massima flessibilità, lo schema deve essere uno stimolo e
una guida, non un vincolo.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 92
scrivere

Per costruire la scaletta, cioè per stabilire la successione dei punti che seguirà la stesura del te-
sto finale, si deve valutare la dimensione dell’intera relazione e decidere quali dati, quali infor-
mazioni ed argomenti meritano di essere riportati. Va anche concordata una conclusione condi-
visa dai partecipanti. È necessario discutere, confrontarsi, stabilire delle priorità: è una fase di
lavoro che arricchisce e che consolida le conoscenze.

La stesura del testo deve prevedere una breve introduzione in cui circoscrivere l’argomen-
to e dar conto della quantità di lavoro svolto (tempo dedicato, numero dei componenti, testi
esaminati, ecc.).
Bisogna esporre i vari argomenti, come già stabilito nella scaletta, curando le opportune
connessioni (ognuno sarà chiamato a rispettare certe dimensioni e a legare il proprio contri-
buto con tutto il resto).
È bene usare un tono pacato e indiretto (non è una pagina di diario, né una lettera ad un
caro amico), curando la chiarezza e la documentazione. Chi scrive si assume la responsabilità
di quanto dice, ma indica in nota la fonte di ogni informazione, inoltre, se riporta le parole
precise da un altro testo, le inserisce tra virgolette e dichiara con precisione opera e pagina
da cui le ha tratte.
Infine, si deve elaborare una conclusione che richiami in sintesi gli aspetti più significativi
riportati nel testo.

TRE ITINERARI PER LA RELAZIONE

Quelle che seguono sono liste di domande guida che ti possono aiutare quando devi fare una rela-
zione. Sono tre itinerari che si differenziano per il tipo di argomento.
In base alle caratteristiche specifiche del lavoro, qualcuno dei suggerimenti sarà da eliminare,
qualche altro, invece, dovrà essere ampliato.

1. COSE FATTE
1. Di che tipo di esperienza si tratta?
2. Quando si è svolta?
3. Chi ha partecipato?
4. Dove si è svolta?
5. Che ruoli hanno svolto i singoli componenti del gruppo (se l’esperienza è
stata fatta in gruppo)?
6. Di quali strumenti ti sei servito?
7. Che cosa ti proponevi con tale esperienza?
8. Come è stato organizzato il lavoro?
9. Come si sono svolti i fatti?
10. Che dati hai osservato?
11. Che considerazioni hai potuto fare per ogni singolo dato?
12. Dall’insieme dei dati e delle interpretazioni hai ricavato indicazioni generali?

2. LUOGHI VISITATI
1. Che cosa hai visto?
• luogo geografico
• ambiente di lavoro
• città d’arte
• ………

93
Quattro modalita` Espositive: ... esporre e argomentare

2. A quali esigenze rispondeva la visita?


3. Quali conoscenze avevi del luogo? Prima della visita ti sei documentato? Con quali strumenti?
4. Quando, con chi, con quali mezzi si è svolta?
5. Come si è svolta? C’era una guida?
6. Quali osservazioni, conoscenze, nuovi dati hai registrato?
7. Quali considerazioni ti hanno permesso le nuove conoscenze?
8. Hai potuto trarre delle indicazioni generali e conclusive in relazione alle esigenze iniziali?
9. Ci sono stati momenti difficili, noiosi, negativi? Cosa proponi a chi volesse ripetere l’esperienza?
10. È stata produttiva l’esperienza nel suo insieme? Ne valeva la pena?

3. ARGOMENTI DI STUDIO
1. A chi ti rivolgi? Con quale scopo?
2. A quale attività si collega il lavoro? (Altre ricerche, altri capitoli, altre materie?)
3. Di che argomento si tratta?
4. Che ruoli hanno svolto i singoli componenti del gruppo (se il lavoro è stato fatto in gruppo)?
5. In che ambito scientifico e di ricerca si colloca?
6. In quali luoghi hai lavorato? Che strumenti hai usato? Hai incontrato limiti e difficoltà?
7. Qual era il problema principale?
8. Avevi formulato qualche ipotesi di interpretazione o di soluzione?
9. Quali dati, idee e ragionamenti hai incontrato e fatto nel corso dell’indagine?
10. Quali le considerazioni particolari più significative?
11. Sei giunto ad una conclusione soddisfacente, definita? Hai maturato proposte?

I testi argomentativi
Nel testo di tipo argomentativo, rispetto al testo espositivo, cambia la prospettiva dell’autore;
qui egli non si preoccupa soltanto di rendere chiara e comprensibile l’esposizione di un certo
argomento, ma soprattutto di convincere un particolare lettore che le sue conclusioni sono
giuste, hanno valore, sono da prendere in considerazione.

• Nel testo argomentativo l’attenzione di chi comunica è concentrata sulla tesi da sostenere.
• Il suo scopo è quello di ottenere un cambiamento di opinione o di atteggiamento dei suoi
lettori.
• Il testo è una raccolta di tutti gli argomenti che, in vario modo, possono concorrere a far accet-
tare al destinatario una determinata idea.

Una tesi è una affermazione da dimostrare perché, a quanto è dato sapere, non si può preten-
dere che venga accettata senza spiegazioni.

Prima di formulare qualsiasi discorso è opportuno capire cosa si può chiedere e che cosa è
possibile ottenere da quella determinata persona per poter così scegliere la strategia e le “ar-
mi” più adeguate all’obiettivo da raggiungere. In particolare, per adeguare il testo al destina-
tario è necessario curare i punti che seguono.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 94
scrivere

Un’efficace comunicazione è alla base di ogni ulteriore



ragionamento. Vanno usati un linguaggio ed una
terminologia accessibili all’interlocutore. La scelta deve
ispirarsi a criteri di chiarezza e di comprensibilità, ma
Uso di parole
anche a criteri di economia e di sintesi, si deve cioè
e di frasi comprensibili partire da quanto l’interlocutore sa già e andare oltre: la
ripetizione di cose già note e scontate non è mai piacevole
e l’interesse di chi ascolta svanisce. In una formula: dire
nel modo più chiaro con il minor numero di parole.
Va individuato un punto di intesa su cui poggiare ogni
successiva considerazione. Ogni ragionamento si
Sviluppo dei ragionamenti
svilupperà da quell’accordo primario fuori discussione. Se
a partire da informazioni e dati noti non si stabilisce un contatto positivo iniziale, ogni sforzo
diventa inutile.
Per sostenere una tesi si può far leva su diversi argomenti;
ci si può appellare all’emotività, al riconoscimento di
Scelta delle tecniche
un’autorità, al rigore logico, alle esperienze già condotte,
di persuasione adatte ecc.. È opportuno individuare gli argomenti che nel caso
specifico hanno maggiore probabilità di successo.

È buona norma mettersi nei panni dell’interlocutore per


individuare le sue possibili difficoltà. È importante
Previsione delle difficoltà scoprire le cause da rimuovere, le informazioni che gli
di condivisione mancano, i timori, le esperienze negative da lui vissute.
L’argomentazione deve rimuovere questi ostacoli fornendo
adeguate osservazioni e valutazioni.

Se si riesce a rispondere in anticipo alle possibili obiezioni


Ipotesi di possibili obiezioni
si evita ogni contrapposizione ed è più facile l’intesa.

alcune tecniche di persuasione

Come agisce la persuasione?


Come si presentano gli argomenti per convincere?
Su quali “principi” si appoggia?

Se lo dice lui..., Tutti dicono…, I medici, gli studiosi, Gli esperti Si fa riferimento all’autorità
affermano, sostengono… di qualcuno.

È consigliabile in questi casi…, Conviene invece…, In molte Si suggerisce la convenienza


di fare certe cose piuttosto
situazioni analoghe si è preferito…
che altre.

Se... allora..., Di conseguenza…, Per questi motivi…, Perciò..., Si spiegano i rapporti di causa e
Ne risulta… le conseguenze.
©

95
Quattro modalita` Espositive: ... esporre e argomentare

alcune tecniche di persuasione


Come tutti gli altri..., È un dovere..., Come stabilito..., Si richiama l’idea di rispetto delle
Sarebbe un’ingiustizia… regole.

Se pensi così… allora devi…, Hanno detto che…, ora devono…, Si suggeriscono confronti
Come fanno i tuoi amici…, Se facessero così i tuoi…, per far emergere il giudizio
“Il vecchio lupo di mare”…, positivo di una proposta.

Non è coerente…, Non c’è logica…, Ciò contraddice…, Si fanno notare dei contrasti
È il contrario di quanto dicevi… e delle contraddizioni.
Tu non sei come quelli…, Se fai così allora sei come chi…, Si richiama qualche modello o
Non voglio sembrare uno che… esempio positivo o negativo.

Il risultato sarà il contrario…, Si mette in guardia circa


In tal modo si otterrà un effetto opposto… effetti contrari o imprevisti.

produzione di testi espositivi e argomentativi


1 I rapporti con la tua famiglia, negli ultimi tempi sono cambiati. Concentra la tua attenzione su una
delle situazioni più difficili. Chiarisci il problema e formula delle tue proposte.
Segui la forma schematica del testo espositivo e inserisci i seguenti legami logici.
a volte • invece • nonostante • tuttavia • d’altra parte
E S E R C I Z I

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.


La tabella va usata per gli esercizi n. 1-17.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10

4. Il testo risulta comprensibile in tutte le sue parti? punti .…./ 10

5. È ben legato in una esposizione unitaria? punti .…./ 10

6. I collegamenti logici sono chiari ed espliciti? punti .…./ 10

7. Il testo è costruito secondo lo schema del testo espositivo? punti .…./ 10

8. Vengono usati espressioni e termini appropriati evitando parole generiche? punti .…./ 10

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
96
2 Espandi e completa lo schema a grappolo suggerito, quindi elabora la tua esposizione seguendo lo

E S E R C I Z I
schema del testo espositivo.
Per la valutazione, usa la tabella dell’esercizio precedente.

.................................
molti pensano

............................. in realtà una prima ..........................


spiegazione

ad esempio Spesso i compagni più


grandi non rispettano interpellati
abbastanza quelli più uno a uno
............................ piccoli ..........................

insieme
in conclusione invece
..........................
.................................

3 Esponi un’esperienza didattica che ti ha aiutato a capire un argomento difficile (esperimento scienti-
fico, visita ad un laboratorio, spiegazione di un esperto, …).
Aiutati con uno schema a grappolo. Rispetta la struttura schematica suggerita dallo schema di pag. 91
e rendi espliciti tutti i collegamenti logici tra le informazioni che riporti.

4 Tra il Nord e il Sud del mondo sono evidenti molteplici disuguaglianze. Riferisci in modo documenta-
to sui vari aspetti del problema: le cause, gli effetti più drammatici, le possibili prospettive. (Hai a di-
sposizione alcuni giorni).
Per la ricerca puoi utilizzare innanzi tutto i libri di testo (geografia, scienze, antologia), quindi puoi
ampliare le tue conoscenze con la consultazione di altri documenti in biblioteca, inoltre puoi esplo-
rare il problema su Internet. Raccogli i tuoi appunti elaborando uno schema a grappolo come sugge-
rito, poi elabora una scaletta e infine stendi una relazione di alcune pagine.

prospettive rilevanza,
situazioni
per attenuare dimensione
drammatiche
il problema dello squilibrio

Nei Paesi in via cause e fattori


cause remote di sviluppo le condizioni
di vita sono pessime attuali

solidità
reddito scuola migrazioni
della famiglia

97
5 In questo periodo i mezzi di comunicazione di massa parlano spesso dei pericoli che minacciano
l’ambiente.
Documentati sui testi scolastici; acquisisci in biblioteca qualche articolo da riviste o quotidiani, sul-
l’argomento; cerca su Internet.
Aiutati con uno schema a grappolo, elabora una scaletta più precisa, segui la struttura schematica
del testo espositivo e cura la chiarezza dei legami logici.

6 “Vecchie tradizioni che scompaiono.”


Fai una ricerca sul territorio. Se puoi, interpella qualche esperto, recati a visitare qualche bottega
artigiana, consulta testi in biblioteca…
Aiutati con uno schema a grappolo, elabora una scaletta più precisa, segui la struttura schematica
del testo espositivo e cura la chiarezza dei legami logici.

7 “La fame nel mondo.”


Svolgi una ricerca sul testo di geografia, poi allarga l’indagine utilizzando altri strumenti bibliografici.
Aiutati con uno schema a grappolo, elabora una scaletta più precisa, segui la struttura schematica
del testo espositivo e cura la chiarezza dei legami logici.

8 Ti piace viaggiare? In quali luoghi, paesi città, vorresti recarti?


Raccogli in un paio di pagine almeno 4 progetti di viaggio indicando per ciascuna meta gli aspetti
che più ti attirano. Puoi consultare il libro di geografia o una guida turistica.

9 Concorda con l’insegnante un argomento di attualità, da seguire nel corso di una settimana ascoltan-
do i notiziari televisivi e consultando giornali e riviste. Quindi stendi una relazione.
E S E R C I Z I

10 Utilizzando i testi che hai a disposizione, o ampliando la ricerca in biblioteca, prepara una breve ri-
cerca sul fenomeno delle maree.
Specifica le cause, descrivi le varie fasi, illustra le principali conseguenze positive e negative.

11 Mentre tu vai a scuola, ci sono molti tuoi coetanei che hanno interrotto gli studi e che svolgono lavo-
ri clandestini e sottopagati. Spesso frequentano ambienti di lavoro malsani e pericolosi e non godo-
no di alcuna forma di previdenza. È un fenomeno presente anche qui in Italia e che riguarda per lo
più ragazzi immigrati o figli di immigrati irregolari.
Conduci una ricerca sul problema e poi stendi una relazione.

12 Ci sono alcuni grossi problemi che interessano ogni paese ed ogni città: difficoltà di trovare alloggio,
inquinamento dell’aria, smaltimento dei rifiuti, …
Parlane con i tuoi genitori, consulta qualche giornale locale, eventualmente organizza un’intervista
da fare ad una persona esperta.
Raccogli infine in una relazione i problemi più gravi e più sentiti nella zona in cui abiti.

13 Svolgi una ricerca sul seguente argomento:


“Il problema dei bambini abbandonati è molto diffuso nel mondo. In Brasile e nell’America del Sud
raggiunge dimensioni impressionanti”.
Cerca in biblioteca articoli o documenti sull’argomento e poi riferisci in una relazione i dati raccolti
e i vari risvolti del problema.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
98
14 Svolgi una ricerca sul seguente argomento:

E S E R C I Z I
“La ‘conquista del west’ è stata in realtà non solo un’epica espansione di coloni nei grandi territori del
Nord America, ma anche una brutale soppressione di popoli e di culture originarie di quei luoghi”.
Raccogli informazioni e materiali in proposito e stendi una relazione in cui riporti anche le tue opi-
nioni sull’argomento.

15 Svolgi una ricerca sul seguente argomento:


“Recentemente la ricerca spaziale ha potuto arricchirsi grazie al successo dell’esplorazione sui pia-
neti Marte e Saturno. Quali prospettive concrete ed utili per l’uomo possono derivare da queste nuo-
ve conoscenze?”.

16 Svolgi una ricerca sul seguente argomento:


“Tecniche di difesa degli animali selvatici”.
Raccogli informazioni ed esponi poi in una relazione chiara ed esauriente.

17 Svolgi una ricerca sul seguente argomento:


“Ci sono nel mondo dei conflitti aperti dei quali non conosciamo i termini di contrasto né le dimensioni”.
Concorda con l’insegnante una di queste zone calde e conduci con i compagni una ricerca che ti
permetta di stendere una relazione conoscitiva.

18 Immagina di sostituire per un giorno l’animatore di un campo-scuola per bambini di quarta elementa-
re. Quel giorno era previsto questo tema di “discussione”:
“La salvaguardia della natura riguarda tutti e comincia spesso da piccoli atti”.
Prepara per iscritto un discorso introduttivo.
Dovrai usare un linguaggio particolarmente semplice, sia nella scelta delle parole che nella costru-
zione delle frasi, inoltre dovrai scegliere argomenti molto convincenti e fare qualche esempio per
mantenere vivo l’interesse del tuo “pubblico”.
Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 10.
La tabella va usata per gli esercizi n. 18-31.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. Impaginazione, grafia e punteggiatura. punti .…./ 10

2. Correttezza ortografica (con due errori 5 punti). punti .…./ 10

3. Correttezza grammaticale (concordanze, pronomi, tempi dei verbi, …). punti .…./ 10
4. È ben legato in una esposizione unitaria, con un linguaggio adatto
punti .…./ 10
al destinatario?
5. Il testo è costruito secondo lo schema del testo argomentativo? punti .…./ 10

6. Vengono usate tecniche di persuasione efficaci? punti .…./ 10

7. Lo sviluppo (quantità di argomenti) è sufficientemente ampio? punti .…./ 10

8. Si fa uso di un lessico vario e appropriato (evitando termini generici)? punti .…./ 10

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

99
19 “È giusto denunciare un compagno che ha fatto un danno a scuola?”.
Decidi la tua tesi, trova tutte le argomentazioni possibili a sostegno o per confutazione.
Attenzione: ti rivolgi ad un compagno che ha affermato una tesi opposta alla tua.
Forse è il caso di fare delle precisazioni iniziali: entità del danno, responsabilità sicura, volontarietà
del gesto...

20 Ritieni utile svolgere una ricerca su questo argomento:


“Come ridurre i rifiuti inquinanti e come utilizzare quelli organici?”.
I tuoi compagni non sono molto d’accordo, cerca di convincerli.
• Argomenti relativi all’urgenza del problema.
• Argomenti relativi al contatto che deve avere la scuola con la realtà.
• Argomenti relativi alle possibilità di appoggio da parte dell’Amministrazione comunale.

21 “È più utile la matematica o l’italiano?”.


Prepara, come ormai sai fare, un testo argomentativo sulla tua tesi. Il destinatario è indefinito, quin-
di non hai problemi di stabilire il contatto.
Per individuare gli argomenti rifletti sui risvolti pratici, oltre la scuola, delle due discipline.
Eventualmente fa delle distinzioni in base alle attività di lavoro che uno si prospetta.
Puoi anche formulare una tesi che consideri le due materie di studio di uguale utilità.

22 I mezzi di trasporto pubblici offrono maggiore sicurezza, più tranquillità nei lunghi viaggi, inoltre sul-
le lunghe distanze risultano più rapidi dell’automobile privata (che non può essere guidata ininterrot-
tamente oltre certi limiti fisiologici). Tuttavia, spesso, ci sono motivi che ci fanno preferire l’uso del-
l’auto privata.
Fai la tua scelta in proposito per un ipotetico viaggio attraverso l’Europa. A quali condizioni? Cosa ri-
E S E R C I Z I

sponderesti a chi è di avviso contrario?

23 Con i tuoi compagni hai deciso di aprire una campagna pubblicitaria per aumentare il consumo delle
mele (Le mele sono un prodotto che va preferito a molti altri).
Ciascuno prepari un volantino con almeno tre argomenti convincenti.
(Può essere interessante sviluppare sull’argomento un manifesto murale da pubblicizzare).

24 La Terra è diventata un “pianeta da salvare”. Molte sono le malattie che l’affliggono. La comunità in-
ternazionale fa fatica a trovare degli accordi ragionevoli ed efficaci, eppure molte sono le idee e le
proposte che vengono lanciate dagli studiosi e dagli scienziati.
Che fare? Ci sono contributi alla portata di piccole comunità e dei singoli individui?
Consulta i testi scolastici oppure allarga la tua ricerca in biblioteca e formula alla fine una tua opi-
nione operativa.

25 Tra le ragazze adolescenti è molto diffusa l’abitudine di seguire una dieta.


Ci sono casi in cui è giusto e utile farlo? Quali rischi si corrono? Quali sono i modelli di confronto? Da
chi vengono proposti? Come andrebbe affrontato correttamente il problema della correzione del peso
corporeo?
Qual è il tuo pensiero al riguardo?

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
100
26 Pensi che sia possibile una effettiva parità tra uomo e donna?

E S E R C I Z I
Si tratta di una condizione che richiede il rispetto e la considerazione di ogni persona al di là del
sesso, per le sue qualità reali.
Una vera parità, inoltre, presuppone uguali opportunità nel lavoro e nello studio.
È così nell’ambiente che ti circonda? Tra i giovani? Tra gli adulti che conosci? A livello di società più
ampia? E nei diversi Paesi del mondo?

27 Un viaggio è sempre molto interessante: è un’esperienza che interrompe la quotidianità, che crea
aspettative e curiosità, che arricchisce e allarga i punti di vista su molti aspetti della realtà che ci
circonda.
Elabora una comunicazione rivolta ai genitori della tua classe per convincerli a permettervi un viag-
gio di istruzione particolarmente impegnativo.

28 Il tempo libero dagli impegni di studio o di lavoro è un bene prezioso che va curato e valorizzato. In-
dividua e descrivi alcuni modi interessanti ed utili di impiego di questa parte importante della nostra
vita.
Concludi con una proposta concreta rivolta ai tuoi compagni per convincerli ad un’attività collettiva
dopo la scuola.

29 L’umanità ha sempre sofferto la piaga della guerra, anche se in ogni tempo e in ogni paese si molti-
plicano gli appelli alla pace. Riflettendo sulla storia che hai studiato, prova a dire quali sono le cau-
se che inducono gli uomini e i popoli a entrare in conflitto. Elabora anche una tua proposta da indi-
rizzare agli uomini politici del tuo paese. (Può assumere la forma della lettera aperta da inserire nel
giornalino della tua scuola).

30 I genitori possono dare molto ai propri figli, come affetto, protezione, sicurezza, anche se ciò non è
sempre evidente perché sono presi da molti impegni. Come potrebbero migliorare ed accentuare la
loro presenza in famiglia? Come è possibile promuovere più dialogo tra figli e genitori? Quali sono i
comportamenti dei genitori che pesano di più ai figli? Quali le qualità più apprezzate?
Arricchisci il testo con esempi concreti.

31 Talvolta nel mondo dei giovani si incontrano comportamenti poco rispettosi di sé e degli altri con for-
me di vera e propria delinquenza. Ciò viene attribuito ad un disagio derivante dalla mancanza di mo-
delli famigliari, dall’assenza di sicure prospettive per il futuro, dalla scarsa attenzione da parte degli
adulti e della società ai loro bisogni. Ci sono degli esempi attorno a te? Perché questo problema ci
coinvolge tutti? Quali proposte si possono fare?

101
Il tema
Il “compito in classe”
Gli elaborati scritti in lingua italiana vengono considerati anche prove di valutazione della
maturità complessiva dell’allievo. Infatti scrivere è un po’ rivelare il proprio modo di pen-
sare, la capacità di mettere in ordine i pensieri, la competenza di comunicare con chiarezza le
proprie idee.
Anche nel mondo del lavoro, molto spesso, la selezione dei candidati avviene sulla base di
una prova scritta in lingua italiana.
Per questo la prova di italiano riveste a scuola un valore più alto rispetto ad una prova di pu-
ra abilità tecnica e merita un adeguato esercizio di preparazione.

La progettazione
Per qualsiasi tipo di testo, se possibile, è bene procedere ad una documentazione precisa:
nomi, date, citazioni, dati, vanno verificati; inoltre può essere utile leggere degli articoli o
consultare qualche libro sull’argomento in modo da ampliare il punto di vista personale.
Per raccogliere le idee, e per mantenere in ordine i dati che via via si acquisiscono, nella fase
di documentazione sarà opportuno elaborare una forma di promemoria che può essere una
semplice lista dei concetti chiave o una forma più elaborata come uno schema a grappolo
(vedi pag. 67).
La scaletta, più o meno complessa e dettagliata, è la fase finale del progetto; nella scaletta
viene stabilito l’ordine di esposizione, la rilevanza che verrà data ad ogni punto, inoltre viene
delineato in forma schematica lo sviluppo complessivo del testo, prevedendo un’eventuale
introduzione, un modo per concludere e quanto sarà ampia la trattazione.

La stesura
È il momento più creativo. Seguendo la via ormai tracciata con appunti e scaletta, verrà data
tutta l’attenzione al modo di esprimersi, alla scelta adeguata delle parole, si potrà cercare
qualche metafora capace di rendere bene l’idea, si curerà la chiarezza e l’efficacia del testo.
Sarà bene iniziare catturando subito l’attenzione dei lettori; molto spesso la prima frase viene
scritta alla fine del lavoro perché sia assolutamente pertinente e capace di preparare un’atte-
sa che verrà poi soddisfatta. (Secondo il grande scrittore Gabriel Garcia Marquez, la prima
frase deve essere un’artigliata che cattura il lettore.)

La correzione
Il testo prodotto va riletto, anche più volte.
È necessario porsi nei panni di un possibile lettore e controllare che la nostra esposizione ri-
sulti chiara ed efficace.
Rileggendo si riscontrano delle sfasature che vanno corrette, così come vanno controllati tut-
ti gli aspetti tecnici di tipo grammaticale e lessicale.
Ti forniamo a pagina seguente una tabella che ti sarà utile anche per fare una valutazione tec-
nica della tua capacità di esporre in modo corretto ed efficace i tuoi pensieri in ogni tipo di te-

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 102


sto che produrrai. Anche quando non ti servirà un punteggio, ti potrà aiutare l’elenco dei cri-
teri per controllare la bontà e la correttezza del tuo lavoro.
scrivere

È incredibile quanti perfezionamenti si vedano possibili su un testo che in prima stesura ci
sembrava perfetto. Se le condizioni lo permettono, è raccomandabile controllare e rileggere a
distanza di qualche tempo: 1 o 2 ore, meglio qualche giorno.
La capacità di scrivere in modo chiaro e corretto si acquisisce, infatti, con la consuetudine e
con un paziente assiduo lavoro di revisione.

Tabella di autovalutazione: per ogni voce ti assegnerai un punteggio da 0 a 5.

DATA __________ TITOLO ___________________________ AUTORE _______________________________________ PUNTEGGIO

1. L’impaginazione e la grafia sono curate. punti .…./ 5

2. Non ci sono errori di ortografia e la divisione in sillabe è corretta


punti .…./ 5
(con tre errori 2 punti, con cinque errori 0 punti).

3. La punteggiatura è adeguata e corretta. punti .…./ 5

4. La struttura delle frasi è varia con uso corretto della subordinazione;


punti .…./ 5
la connessione tra le frasi è chiara.

5. I modi e i tempi dei verbi sono corretti, con cambiamenti coerenti. punti .…./ 5

6. L’uso dei pronomi è corretto. punti .…./ 5

7. Le parole sono usate in modo appropriato rispetto al significato.


punti .…./ 5
Il lessico è vario, senza ripetizioni ravvicinate e senza genericità.
8. Sono rispettate le indicazioni rispetto alla forma testuale o viene
punti .…./ 5
mantenuto costante il tipo di testo scelto (lettera, descrizione, …).

9. Non sono presenti informazioni inutili o ripetizioni. punti .…./ 5

10. I passaggi tra i concetti e la successione dei fatti sono chiari


punti .…./ 5
ed efficaci.

11. Lo sviluppo delle singole parti è equilibrato. punti .…./ 5

12. C’è un’idea centrale chiara e ben sviluppata. punti .…./ 5

13. Le idee e i concetti principali sono significativi e ben collegati


punti .…./ 5
all’idea centrale.

14. Ci sono esempi e riferimenti ad esperienze vissute. punti .…./ 5

15. Il contenuto sviluppa in modo adeguato il titolo. punti .…./ 5

16. Esposizione originale ed interessante per stile, intreccio, costruzione


punti .…./ 5
complessiva del testo.

NS S B D O
0-51 52-64 65-69 70-75 76-80 totale punti .…./ 80

103
il tema [vedi anche gli spunti per i testi argomentativi alle pagg. 99-101]
1 Immagina che il tuo compagno di banco (o la tua compagna) sia assente da scuola da 4/5 giorni;
rientrerà solo fra una settimana, non puoi andarlo a trovare né telefonargli. Scrivi per lui quello che
è successo oggi a scuola. Il tuo scopo è quello di tenerlo su di morale, quindi raccontagli le cose più
carine cercando di farlo sorridere.

2 Un amico (un’amica) conosciuto durante le vacanze, e con il quale hai scambiato una certa corri-
spondenza, ti ha scritto che ultimamente litiga spesso con i propri genitori. Rispondi raccontandogli
alcuni tuoi litigi. Digli anche come hai fatto tu (come hai intenzione di fare) per superare questo tipo
di problemi.

3 Scrivi ad un tuo vecchio insegnante per salutarlo e per fargli capire che lo ricordi con nostalgia. Fai
riferimento alle sue raccomandazioni, raccontagli qualche episodio che ti ha fatto ricordare le sue
parole, digli se e come sei cambiato, ecc.

4 “Ci sono momenti e circostanze in cui non mi sento compreso e non comprendo gli altri”; sviluppa
questa affermazione in una pagina di riflessione personale.

5 La mia famiglia ha recentemente ospitato alcuni parenti che abitano lontano; i ritmi e le abitudini
consuete per alcuni giorni sono stati stravolti. Fai un resoconto di quanto è accaduto.

6 Formula una proposta di miglioramento della vita scolastica. La tua proposta può riguardare gli orari,
i libri, la mensa, l’intervallo, o altri aspetti particolari. Il tuo testo avrà il tono di una relazione espo-
sitiva che potrebbe essere letta in un’assemblea.
E S E R C I Z I

7 Se l’amministrazione del tuo comune potesse acquistare una nuova attrezzatura didattica per la
scuola, tu che cosa chiederesti? Scrivi una lettera all’assessore competente formulando la tua pro-
posta e spiegando perché ti pare la migliore.

8 Prepara una lettera indirizzata ad un’industria o azienda, dove si pratica un’attività che hai studiato
nelle discipline tecniche, per chiedere di poter fare visita agli impianti. Spiega cosa ti interessereb-
be vedere di preciso, quanti siete, da dove venite, ecc.

9 Immagina di essere un cronista del giornalino della scuola. Devi preparare una cronaca della ricrea-
zione con lo scopo di divertire i tuoi lettori.

10 Componi un articolo di cronaca su un fatto grave accaduto di recente a scuola. Devi informare esau-
rientemente chi ti legge.

11 Immagina di essere il cronista di un giornale locale e di voler suscitare nei tuoi lettori una buona
opinione sulla tua scuola. Scegli quindi un avvenimento adatto allo scopo e stendi la cronaca.

12 Prepara un articolo per il giornalino scolastico su uno spettacolo o un avvenimento culturale a cui
hai partecipato con i tuoi compagni.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
104
13 Invia un articolo ad un giornale locale sul problema del trasporto degli alunni nel tragitto casa-scuo-

E S E R C I Z I
la. Devi denunciare i disagi e fare proposte di miglioramento.

14 Prepara un articolo informativo su un problema socialmente rilevante affrontato a scuola: (inquina-


mento, disoccupazione, emigrazione, emarginazione, ...). Cerca di calare nella realtà locale le even-
tuali osservazioni troppo teoriche o lontane.

15 Con i compagni di squadra ho “deciso” di vincere la partita in programma (calcio, basket, palla-vo-
lo…).
Preparativi, organizzazione, partita: una giornata memorabile!
Puoi fare la cronaca di un’esperienza reale, oppure scrivere ad un tuo amico lontano, oppure puoi in-
ventare un racconto verosimile.

16 Ho trovato una vecchia fotografia…


Puoi realizzare un racconto fantastico ambientato in quei luoghi; oppure puoi fare un’esposizione
analitica riportando impressioni, differenze, somiglianze, ecc.; o ancora puoi scrivere una lettera a
qualcuno che ti è stato ricordato dalla foto.

17 Se potessi essere un animale vorrei…


Il tuo testo può essere un racconto fantastico, oppure una pagina di diario, oppure una esposizione
della tua «scelta», con motivazioni e argomenti.

18 Vita segreta tra i banchi di scuola.

19 Il tempo libero nella mia famiglia.

20 Giochi dei genitori e dei nonni da bambini.

21 Episodi di negazione della libertà individuale (conosciuti attraverso letture, anche di quotidiani, o at-
traverso esperienze dirette).

22 La violenza negli stadi.

23 Gli adulti assumono troppo spesso un atteggiamento critico e indagatore, dietro parole che simulano
incoraggiamento e apprezzamento spesso si nasconde un giudizio negativo.

24 Il progresso rende gli uomini liberi?

25 Sono utili gli esperimenti scientifici sugli animali?

26 Quali sono secondo te i problemi più gravi che assillano l’umanità?

105
Il riassunto
Che cos’è e a cosa serve

In molte occasioni è utile riportare il contenuto di un testo ampio e complesso in un testo


breve e sintetico. Il testo breve generalmente ha lo scopo di comunicare in uno spazio e in un
tempo più limitati, e secondo un personale punto di vista, il contenuto del testo originario.
Altre volte il testo breve risponde al bisogno di annotare idee e concetti relativi ad una certa
indagine, per un utilizzo futuro.

Chi fa un riassunto, generalmente, ha la facoltà di sottolineare quegli argomenti che più ri-
spondono ad una certa prospettiva di idee, di emozioni, di aspettative o che, in qualche modo,
lo interessano di più in base ad un suo particolare punto di vista. L’estensore, tuttavia, si deve
assumere la responsabilità delle interpretazioni personali, cercando di chiarire bene quanto
può essere attribuito al testo originale e quanto può essere frutto di una sua rielaborazione.

Come si fa un riassunto
Il primo compito di chi vuole riassumere è capire a fondo il testo originario. La procedura del
riassunto può essere considerata una fase indispensabile in ogni metodo di studio. Infatti è
un sistema che aiuta a comprendere e ad organizzare ogni argomento e che mette in atto di-
verse abilità: capire, generalizzare, sintetizzare, organizzare.

Per fare un riassunto si seguono cinque fasi operative:

• inquadrare il testo (stabilire che tipo di testo è, individuare il suo sviluppo e l’argo-
mento);
• dividere in parti il testo da riassumere;
• selezionare le parti e le informazioni più importanti in base alle proprie idee e allo
scopo del riassunto;
• dare un titolo ad ogni parte;
• legare i titoli selezionati, con le opportune espansioni, in un testo unitario e collegato.
Per quanto riguarda la divisione in parti, chi fa il riassunto ha piena facoltà di scelta e decide
estensione e numero delle parti. Se è possibile, fin dall’inizio tenterà di dividere il testo facen-
do emergere il disegno costruttivo seguito da chi lo ha realizzato.
Per un testo ampio, come un romanzo o uno studio complesso di molte pagine, si dovrà pro-
cedere ad una prima divisione in blocchi ampi e, successivamente, prendere in considerazio-
ne ogni blocco per smontarlo in parti più semplici.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 106


il riassunto

E S E R C I Z I
1 Il testo che segue è stato diviso in parti; in ogni parte sono state sottolineate le informazioni più im-
portanti e a lato è stato indicato un titolo. Unisci tu i vari titoli realizzando un riassunto unitario e ben
legato.

Computer, perché non mi parli?


Il computer non ha cambiato
Ci avevano promesso il “paperless office”, l’ufficio senza carta,
del tutto l’ufficio.
tutto asettico e pulito, ronzante di computer collegati fra loro.
Guardatevi intorno: non c’è mai stata tanta cartaccia sulla vostra
scrivania. // Ci avevano lasciato intravedere l’alba del “telecom-
muting”, del pendolare elettronico che avrebbe potuto viaggiare
senza viaggiare, vendere, comprare, studiare, disegnare a
distanza, sempre grazie al computer. Guardatevi intorno: le città
non sono mai state tanto ingombre di gente che va e viene dal
E nemmeno la vita; erano
lavoro, dalla scuola, dallo shopping... La promessa
promesse immaginarie.
dell’informatica è rimasta, per molti aspetti, simile a quei
commoventi documentari futuristici anni 40 e 50, con la robot-
colf che trottola in cucina pulendo per terra e l’elicottero-jet che
porta papà al lavoro volteggiando fra i grattacieli. // Un po’
sorpresi, escono vari studi in questi giorni che scoprono come il
È aumentata la carta, sono
consumo di carta sia aumentato, negli Stati Uniti, e non
più numerosi gli incontri dal
diminuito, negli ultimi dieci anni di boom informatico. E il
vivo.
numero di incontri diretti, di meeting fra esseri umani, è
prodigiosamente cresciuto negli ultimi anni, anziché decrescere.
//
Si direbbe addirittura, sospetta uno di questi studi, che l’avvento
del computer abbia scatenato un desiderio acutissimo di stringere
mani, guardarsi negli occhi, battersi sulla spalla, come se gli
È aumentato il desiderio
esseri umani avessero riscoperto i loro inestirpabili istinti di
di comunicare in modo
scimmie, quando sono stati posti davanti allo schermo
concreto.
elettronico. La gente ha ritrovato la voglia di toccare con mano, di
possedere fisicamente, di sentire l’odore delle altre scimmie
(pardon, uomini) di vivere nel branco, ha scritto uno studio della
Ucla, l’università di Los Angeles. // Più la comunicazione
televisiva o informatica si spersonalizza, più abbiamo bisogno di
È aumentato l’uso dei
contatti fisici, palpabili. Forse anche questo spiega perché mai,
giornali.
nel decennio del computer e delle informazioni elettroniche, il
numero complessivo di copie di
giornali e settimanali venduti in America sia aumentato
notevolmente. Il giornale si tocca, si palpa, si odora. La TV no. //
Il computer è innocente.
La colpa non è naturalmente del computer, innocente, magnifico
attrezzo che ha l’unico torto di fare sempre ed esattamente quel
che noi gli ordiniamo di fare compresi gli errori. // La colpa è
degli eccessi promozionali che hanno prodotto milioni di utenti
delusi promettendo loro di rendere tutto “facile”, e della nostra
Delusione di aspettative
natura, più forte della macchina. Oggi le statistiche e gli studi
create dalla pubblicità.
americani lo confermano. Per quanto sofisticato sia il computer
che vi sta davanti, per quanto realistici e magnifici e veloci i suoi
colori, guardare uno schermo fosforescente non sarà mai come
guardare un altro uomo negli occhi.
V. Zucconi, «L’Espresso»

107
2 Fai un riassunto del brano che segue. Trova un titolo significativo per ognuna delle nove parti in cui
il testo è stato diviso. Quindi lega i titoli in una forma unitaria, aggiungendo eventualmente qualche
ulteriore informazione.

Il cacciatore più bravo


Quando incominciavano a soffiare i venti invernali e a cadere la neve, aprivamo la pancia del cavalli-
no [il salvadanaio] e andavamo al bazar a comperare il bambù, la colla, il filo e la carta. Passavamo
ore a scortecciare il bambù per l’intelaiatura e a tagliare la carta velina, indispensabile perché l’aqui-
lone potesse scendere in picchiata e riprendere quota rapidamente. // E poi dovevamo predisporre il
nostro tar. Se l’aquilone era il fucile, il tar, il tagliente filo smerigliato, era la cartuccia. Andavamo in
giardino e immergevamo fino a centocinquanta metri di filo in una miscela di vetro polverizzato e
colla. Quindi lo stendevamo ad asciugare tra due alberi. Il giorno successivo l’avvolgevamo su un
rocchetto, pronto per la battaglia. […] //
Il torneo invernale era un’antica tradizione afghana. Iniziava di mattino presto e non si concludeva se
non quando in cielo volava solo l’aquilone vincitore. La gente faceva il tifo dai marciapiedi e dai tet-
ti a terrazza delle case. Le strade si affollavano di combattenti con gli occhi rivolti al cielo. Ogni
aquilonista aveva un assistente. Nel mio caso era il fedele Hassan, che teneva la spoletta e svolgeva
il filo. //
Una volta un ragazzino hindi che si era trasferito da poco nel quartiere ci raccontò che nella sua città
le battaglie tra aquiloni avevano regole severe. “Si sta in un’area ben circoscritta e ci si posiziona ad
angolo retto rispetto al vento” affermò con orgoglio. “E non si può usare l’alluminio per rendere ta-
gliente il filo”. Hassan e io ci guardammo e scoppiammo a ridere. //
Il bambino hindi avrebbe imparato presto quello che gli inglesi avevano imparato all’inizio del seco-
lo e i russi avrebbero capito nei primi anni Ottanta: che gli afghani sono un popolo indipendente.
Hanno care le loro tradizioni, ma detestano le regole. Anche nei combattimenti di aquiloni non ci so-
no regole: lancia il tuo aquilone, taglia il filo degli avversari e buona fortuna. //
Però questo non era tutto. Il bello cominciava dopo il taglio, quando entravano in gioco i cacciatori di
aquiloni. Partivano all’inseguimento dell’aquilone tagliato che, in balia del vento, veniva sospinto da
un quartiere all’altro finché, scendendo a spirale, atterrava in un campo, in un giardino, su un albero,
E S E R C I Z I

sul tetto di una casa. // La caccia all’aquilone era qualcosa di selvaggio. Orde di cacciatori sciamava-
no per le strade, travolgendosi l’un l’altro nella corsa furibonda, come quei pazzi che a Pamplona
fuggono inseguiti dai tori. […] Durante il torneo, per i cacciatori il premio più ambito, il trofeo da ap-
pendere a una parete del soggiorno, era l’ultimo aquilone che cadeva. // Quando in cielo rimanevano
solo due aquiloni, ogni cacciatore si preparava. Prendeva posizione, i muscoli contratti, pronti a
scattare, il collo teso e gli occhi fissi al cielo. E quando il filo dell’ultimo aquilone veniva tagliato
scoppiava il pandemonio. //
Anche se nel corso degli anni ho visto moltissimi cacciatori di aquiloni, Hassan era di gran lunga il
migliore. Si dirigeva con impressionante sicurezza verso il punto in cui pensava sarebbe atterrato il
suo obiettivo, molto prima dell’atterraggio, come se avesse una bussola interna.
K. Hosseini, Il cacciatore di aquiloni, PIEMME, Casale Monferrato 2005

3 Esegui il riassunto del testo che segue. Dividi in parti, dai un titolo ad ogni parte, individua le infor-
mazioni per te più significative ed importanti, unisci quindi i tuoi titoli, con le necessarie espansioni,
in un testo unitario.
E che cosa non fanno col vento queste taccole! A prima vista sembra che il vento si trastulli con loro
come il gatto con il topo. Invece le parti sono rovesciate: sono gli uccelli a trastullarsi con la furia de-
gli elementi. Ecco, sembra proprio che gliela diano vinta, che si lascino scagliare dal vento in alto,
molto in alto, sembra quasi che cadano in cielo: poi, con un piccolo movimento negligente di un’ala
si voltano sul dorso, dal disotto aprono per una frazione di secondo le superfici portanti contro il ven-
to, si lasciano cadere con un’accelerazione molto superiore a quella di una pietra, poi con un altro
minuscolo movimento dell’ala ritornano nella posizione normale, e ad ali quasi completamente chiu-
se si lanciano in una vertiginosa corsa di centinaia di metri contro il vento che vorrebbe sospingerli

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
108
dalla parte opposta. E tutto ciò non costa loro alcuno sforzo; è lo stesso gigante cieco che compie il

E S E R C I Z I
lavoro necessario per spingere il loro corpo attraverso l’aria a più di cento all’ora: le taccole non fan-
no nulla, si limitano a pochi blandi mutamenti di posizione, quasi impercettibili, delle loro ali nere:
quale stupendo dominio sulla forza bruta, quale inebriante trionfo del vivente sulle forze elementari
dell’inorganico!
Venticinque anni sono trascorsi da quando la prima taccola compiva queste evoluzioni attorno ai tet-
ti di Altenberg, da quando mi sono perdutamente innamorato di questi uccelli dagli occhi argentei.
E, come accade così spesso con i grandi amori della nostra vita, non provai nulla di speciale quando
feci la conoscenza della mia prima giovane taccola. Se ne stava nel negozio di Rosalia Bongar, di cui
sono cliente affezionato da ormai più di quarant’anni, in una gabbia piuttosto buia, e la feci mia con
quattro scellini esatti. Non la comprai con intenti scientifici, ma solo perché ero stato assalito im-
provvisamente dalla voglia di riempire di buon cibo la grossa bocca spalancata dell’uccello, rossa e
cerchiata di giallo. Avevo intenzione di lasciar libero l’animale non appena fosse divenuto autonomo;
e a dire il vero mi sono attenuto a questo proposito, ma con un risultato proprio inatteso, dato che
ancora oggi le taccole vengono a nidificare sotto il nostro tetto. Mai sono stato così ben ricompensa-
to per un atto di compassione verso un animale.
K. Lorenz, L’anello di re Salomone, Adelphi, Milano 1992

4 Fai un riassunto del brano che segue. Dividi il testo in parti, sottolinea le informazioni principali, dai
un titolo ad ogni parte, quindi lega i titoli in un testo unitario.

Ma dove vanno i caprioli?


Le preoccupazioni di un guardiacaccia.
Negli ultimi anni, il progressivo abbandono delle montagne da parte dell’uomo ha favorito lo svilup-
po della popolazione dei caprioli. Questo fatto è dovuto al fenomeno di colonizzazione dei prati da
parte del bosco che si espande. La fascia vegetale di transizione fra questi due ambienti, costituita
da cespugli di alte erbe disposti a macchia di leopardo, offre, infatti, una zona ideale per il nutri-
mento e il rifugio di questo splendido cervide. Da qualche tempo, nelle zone montane, si assiste
quindi a un lento ma continuo incremento della popolazione che tende ad espandere anche il suo
territorio. Una delle fasi stagionali della vita del capriolo è segnata dalla disgregazione dei branchi
che si erano costituiti nel tardo autunno. Verso la fine dell’inverno, i maschi adulti si staccano dai
gruppi invernali e cominciano a difendere un loro territorio. In questa fase anche i giovani hanno le
stesse pretese, ma, ovviamente, i territori migliori sono già occupati dai vecchi che non sono disposti
a farsi scalzare dai rivali adolescenti senza esperienza né forza. Ecco quindi che i giovani devono ri-
cavarsi degli spazi nel mosaico delle zone già occupate e spesso, furiosi inseguimenti da parte degli
adulti, inducono gli immaturi ad uscire dall’abituale territorio. Per questo e altri motivi, ambienti
prealpini e collinari vengono via via colonizzati e, zone in cui qualche decina di anni fa il capriolo era
completamente sconosciuto, oggi sono impreziosite dalla modesta presenza di questo grazioso mam-
mifero. Nelle colline della mia zona l’ambiente è molto favorevole per i caprioli, le essenze vegetali
di cui si alimenta questo ungulato sono numerosissime e abbondanti e la copertura nevosa è molto
modesta. La completa assenza di predatori naturali dovrebbe determinare un incremento straordina-
rio in pochissimo tempo. Purtroppo c’è qualcosa che non va e il numero dei capi non aumenta nono-
stante l’enorme potenzialità del territorio. Ormai, nella mia area di servizio, conosco tutti i posti do-
ve le femmine vanno a partorire e, ogni anno, dalla fine di maggio, vado lì a controllare se ci sono
nuovi nati. I piccoli di capriolo restano acciambellati nell’erba alta perché non sono in grado di se-
guire la madre, ma lei resta sempre nei dintorni e li controlla da lontano; ogni tanto si avvicina per
allattarli e allora si riesce a vederli. Ma l’emozione più grande la provo quando riesco ad individuare
un cucciolo immobile nell’erba: ha gli occhi grandissimi, sproporzionati, il suo corpo è macchiato di
bianco per imitare le medaglie di sole che penetrano tra le foglie. È difficile resistervi, la tentazione
di accarezzarlo è fortissima, ma non bisogna farlo mai, le mani puzzano di sudore e se la femmina
sente odori strani potrebbe abbandonarlo.
Quelli che non hanno la disgrazia di incontrare l’uomo o le sue macchine, crescono normalmente, e
quando sono in grado di seguire la madre si vedono nei pascoli e si contano facilmente. Dunque i

109
giovani ci sono ogni anno, e tanti, due per ogni femmina adulta; ma allora perché la popolazione non
aumenta neppure nelle zone dove la caccia a questa specie è vietata? Perché tanti caprioli sparisco-
no nel nulla ogni anno? Si fa presto a fare i conti, anche calcolando le eventuali perdite naturali la
popolazione crescerebbe di molto e, in pochi anni, ci sarebbero caprioli dappertutto. In primavera,
sulla prima erba, se ne conterebbero a decine, a greggi, come le pecore. Ma allora dove sono? Tutti si
chiedono. Lo so io dove vanno a finire, è facile: tutti in pentola finiscono. I caprioli non hanno le ali
e non migrano come i fringuelli, se spariscono qualcuno li prende. Il prelievo illegale è altissimo, il
numero di caprioli uccisi dai bracconieri supera di gran lunga quello dei capi prelevati nel rispetto
delle regole. Ma intendiamoci, una grossa responsabilità ce l’hanno anche i cacciatori così detti one-
sti: molti di loro vedono tante cose ma non parlano mai. Purtroppo, le probabilità che il guardiacac-
cia sorprenda il bracconiere con le mani nel sacco (o sul capriolo) sono molto remote, eventuali suc-
cessi sono un impasto di fortuna e capacità in parti uguali. Alcuni capi, una piccola percentuale,
vengono anche uccisi accidentalmente dalle macchine quando attraversano la strada, ma neppure
questi tante volte vengono segnalati: si trovano le tracce di sangue e di pelo sulla strada, ma il ca-
priolo sparisce sempre e anche questo è illegale.
G. Ferron, Ho visto piangere gli animali, Edizioni Biblioteca dell’Immagine, Pordenone 2000

5 Fai un riassunto dell’articolo che segue. Dividi il testo in parti, sottolinea le informazioni principali,
dai un titolo ad ogni parte, quindi lega i titoli in un testo unitario.

Una scelta etica


Alcune bibite e gli snack di un marchio tra i più diffusi in commercio sono stati banditi dall’Univer-
sità Roma Tre: non potranno più entrare nelle liste degli alimenti e delle bibite inserite nei distribu-
tori automatici dell’ateneo più giovane della capitale. Al suo posto succhi di frutta biologici e prodot-
ti provenienti dal sud del mondo, alimenti equo-solidali che assicurano la maggior parte degli introi-
ti ai reali produttori. La decisione è stata presa all’unanimità dal senato accademico che ha fatto
propria una proposta di alcuni studenti, e che da oggi verrà applicata gradualmente. «Dobbiamo ri-
spettare i contratti con i fornitori ed esaurire i prodotti già acquistati prima di passare alla sostituzio-
E S E R C I Z I

ne e ciò avverrà con le prossime gare d’appalto - spiega il rettore di Roma Tre - tengo a precisare
però che questa linea non è stata presa contro un marchio particolare, visto che gli stessi prodotti,
come altri non presenti nei distributori, potranno essere comunque acquistati nei bar interni all’ate-
neo. Abbiamo solo voluto fare nostra questa sensibilità, giusta, degli studenti e dare un’alternativa di
consumo».
A Roma si concentra la maggior parte delle iniziative istituzionali contro alcune multinazionali. Alcu-
ni prodotti sono da mesi banditi dagli uffici della “Rete del nuovo municipio” che ha aderito alla
campagna internazionale promossa dai lavoratori colombiani, che lamentano vessazioni da parte del-
le società che lavorano per le multinazionali in questione. Alla “Rete” hanno pian piano aderito 250
municipi e istituzioni locali. Che si sono impegnati a fare approvare nelle rispettive amministrazioni
un ordine del giorno che bandisca certe bevande e merendine dagli uffici e dalle scuole. E su questa
strada si avvia anche il Comune di Roma. È stato approvato nel novembre scorso “ SponsorEtico” un
regolamento sulle sponsorizzazioni, primo e unico in Italia, che prevede l’inserimento di criteri etici
nella selezione degli sponsor. L’impresa deve garantire il rispetto del diritto, il trattamento non di-
scriminatorio, il diritto alla sicurezza dei lavoratori, il rispetto dei diritti umani e la protezione del-
l’ambiente dove opera. E ora altri comuni italiani stanno attivando lo stesso provvedimento dei Muni-
cipi romani e di Roma Tre.
adattamento da P. Occhipinti e P. Liquori, in «la Repubblica», 10 Marzo 2005

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
110

Scrivere sul Web
Un tipo di scrittura particolare

‘‘ Come un giardiniere pota le sue siepi per farle crescere più alte e robuste,
così chi scrive per il web deve curare costantemente i suoi testi togliendo i
link e le informazioni obsolete e aggiungendone di nuovi.


L. Carrada, Scrivere per Internet, Editori di Comunicazione, 2000

Scrivere pagine per Internet è molto diverso dallo scrivere sulla carta.
Un testo tradizionale, pensato per essere stampato e letto sulla carta, ha una struttura lineare:
il lettore percorrerà un passo dopo l’altro, una riga dopo l’altra tutto il testo, dall’introduzione
alla conclusione, seguendo le tappe previste dall’autore.
Un testo pensato per Internet (ipertesto) ha una struttura reticolare. Il lettore decide ad ogni
“nodo” della rete quale direzione intraprendere. L’autore deve saper guidare il lettore all’in-
terno di un labirinto, facendo leva sulle sue aspettative, sulla sua curiosità; ma il lettore deve
sentirsi libero di vagabondare e di seguire le proprie suggestioni. Inoltre chi scrive deve esse-
re disponibile a correggere e ad integrare il testo nel tempo, a fronte di nuovi approfondimen-
ti o di esigenze del lettore.

Una comunicazione frammentata


Il contenuto della comunicazione va diviso in piccoli paragrafi da pensare come unità autono-
me tra loro collegate. Si deve tener presente che la lettura sul monitor permette la visione di
20 righe per volta e che il numero di parole diminuisce se affianchiamo qualche immagine.
Dunque i paragrafi devono avere piena autonomia, con un titolo breve ma molto significati-
vo. Deve essere possibile spostarli, leggerli in successioni diverse senza che si perda una vi-
sione unitaria dell’argomento in cui sono inseriti e di cui fanno parte.
Chi vuole costruire un ipertesto deve aver chiaro lo sviluppo che avrà l’argomento, quali aspetti
vuole trattare e a quale livello di approfondimento. Va da sé che la progettazione, sempre racco-
mandata per ogni tipo di scrittura, risulta in questo caso indispensabile.
A questo proposito risulta di grande aiuto il procedimento dello schema a grappoli. Infatti, lo
schema a grappoli ha una struttura reticolare e i vari box di testo possono essere collegati tra
loro senza limiti. Possiamo immaginare ogni riquadro come una pagina collegata a tutte le al-
tre. Nell’esempio che ti proponiamo a pagina seguente, le parole che compaiono possono es-
sere considerate i titoli delle pagine che verranno poi sviluppate e tra le quali si potrà naviga-
re cliccando sugli appositi link (collegamenti). Per ragioni di spazio qui l’espansione dell’argo-
mento è solo accennata e così pure la molteplicità dei link, che tuttavia possono essere facil-
mente immaginati.

111
SCRIVERE SUL WEB

montagna
collina
pianura
capoluoghi
centri industriali
centri commerciali

Il Veneto
- territorio
- città
- economia
- popolazione
agricoltura
industria
turismo

distribuzione
popolazione attiva
disoccupazione

I link
I collegamenti elettronici che permettono di passare da un punto all’altro dell’intero testo con
un semplice clic del mouse si chiamano link: essi sono i veri protagonisti dell’ipertesto e van-
no studiati in modo da favorire una “navigazione” libera, rassicurante e proficua: il lettore de-
ve sentirsi libero da vincoli eccessivi, deve sapere sempre dove si trova e, alla fine del viaggio,
deve avere la sensazione di portare a casa un buon bottino.
La coesione del testo, la visione d’insieme dell’argomento, dipendono dai collegamenti elet-
tronici. Vanno perciò eliminati o ridotti all’indispensabile i connettivi linguistici come “però”,
“perciò”, “eppure”, “da un altro punto di vista”, ecc. mentre verranno suggeriti i collegamenti
tematici ad altra parte del testo o ad altri testi, ricorrendo alle “parole calde”: parole signifi-
cative rispetto all’argomento, evidenziate con un colore o con un fondo colorato, che ad un
clic del mouse inviano ad un altro punto o ad altra pagina collegata.
Un altro modo per collegare le pagine, in aggiunta alle parole calde, è l’inserimento di pulsan-
ti in una barra o in una zona costante delle pagine. È possibile ad esempio ripetere un som-
mario in ogni pagina così da permettere in ogni momento di spostarsi su un altro paragrafo,
su un altro aspetto dell’argomento, oppure di ritornare alla pagina iniziale (“Home”).

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 112


scrivere

Sommario
“Parole calde”

Un ipertesto multimediale
Un ipertesto per il web è pensato per essere visto più che per essere letto, perciò è opportuno
arricchire il medium delle parole, con un altro medium molto efficace: l’immagine.
Le procedure digitali e la diffusione del computer rendono abbastanza semplice, oggi, il repe-
rimento di foto, grafici, disegni e il loro inserimento nei documenti.
Parole e immagini già rendono le pagine multimediali, ma possiamo arricchirle ancora, con
una colonna sonora. Non è difficile infatti inserire un sottofondo musicale appropriato o una
voce che legge o altri suoni.
Noi qui ci occuperemo delle parole, lasciando a ciascuno il compito di arricchirle con altri
media, in base alla personale competenza e alla disponibilità degli strumenti necessari.

113
SCRIVERE SUL WEB

Aspetti linguistici per la scrittura sul web


Possiamo sintetizzare in quattro parole le caratteristiche che deve avere lo scrivere per lo
schermo del computer: semplicità, asciuttezza, esattezza, brevità.
Non dobbiamo dimenticare che il lettore-navigatore ha poco tempo, non ama far fatica ed è
molto esigente. Solo dopo che avremo catturato un suo forte interesse potremo dilungarci in
pagine di approfondimento.
Quando si scrive sulla carta è spesso utile ricorrere all’uso di frasi subordinate per far emer-
gere con chiarezza un ragionamento o un’idea nella sua ricchezza e nella sua complessità.
Quando si scrive per il web, invece, è preferibile usare periodi brevi e concetti separati,
affidando il loro collegamento ad accorgimenti grafici come colori, fondini, tabelle, linee di
collegamento tra riquadri, link.
Sullo schermo del computer è faticoso comprendere un lungo periodo ed è molto fastidioso
dover tornare indietro a rileggere per capire bene il messaggio: l’informazione deve fluire con
espressioni che si possono cogliere con un solo colpo d’occhio.
Dunque testi brevi, essenziali, con parole concrete, di uso comune oppure subito spiegate,
tutto questo senza rinunciare alla precisione: breve non deve essere sinonimo di incompleto
ma di essenziale, di conciso.

LE ABILITÀ LINGUISTICHE 114


scrivere

Un accorgimento che rende chiara, asciutta e precisa un’esposizione è l’uso della lista. Ogni

volta che è possibile è bene mandare a capo in più righe successive i vari concetti o gli aspet-
ti di un argomento. La lista, puntata o numerata, deve avere un carattere omogeneo: le voci
devono iniziare in modo uniforme, sempre con l’articolo o sempre senza, sempre con un no-
me o sempre con un verbo, inoltre, le righe devono avere una lunghezza abbastanza simile.

Chiunque si sia immerso nella scrittura online e nel suo mare di vincoli, sa bene che bel
bagno purificatore questo significhi: via i gerghi, via il burocratese, via le parole inutili,
via le comode frasi fatte; al loro posto la sintesi, parole più precise ed aderenti alle cose, la
scoperta delle mille sfumature che le parole assumono vicino alle forme e ai colori, la du-
ra disciplina della “costruzione” di un testo. Non sono cose nuove, solo cose da riscoprire e
che molti grandi scrittori hanno sempre saputo. […]

“Ernest Hemingway indicava come modello il manuale di stile del «Kansas City Star», gior-
nale per il quale scriveva in gioventù:

✓ usa frasi brevi


✓ usa attacchi brevi
✓ usa una lingua robusta
✓ sii positivo, non negativo
✓ evita il passivo
✓ elimina ogni parola superflua
E George Orwell così scriveva nel saggio Politics and the English language (“La politica e
l’inglese”):

1. non usare mai metafore, similitudini o altre figure retoriche che sei
abituato a vedere sulla stampa;
2. non usare mai una parola lunga se ce n’è una più corta;
3. se puoi tagliare una parola tagliala sempre;
4. non usare mai la forma passiva quando puoi usare quella attiva;
5. non usare mai una parola straniera, un termine scientifico o un’espres-
sione gergale quando c’è un equivalente nella lingua quotidiana;
6. rompi immediatamente queste regole prima di dire qualcosa di tre-
mendo.

Completate il vostro piccolo Olimpo di numi tutelari con Italo Calvino, che non ha fat-
to in tempo a conoscere Internet ma che l’ha a suo modo immaginata. Rileggete le sue
Lezioni Americane e scrivete le sue sei parole chiave per il terzo millennio su un post-it
da attaccare al vostro computer: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità,
coerenza. Non c’è definizione migliore della scrittura online”.

Così si conclude un prezioso manuale che raccomandiamo a quanti vogliono approfondire


questo tipo di scrittura: L. Carrada, Scrivere per Internet, Editori di Comunicazione 2000.
Della stessa autrice si può consultare il sito www.mestierediscrivere.com

115
scrivere per il web
1 Costruisci una serie di pagine web (un piccolo sito) per presentare le attività integrative della tua
scuola.

2 Prepara il progetto di un piccolo sito web per presentare il tuo paese o il tuo quartiere; distribuisci le
informazioni in una serie di 15-16 pagine collegate, prevedendo per ciascuna non più di 10 righe di
testo, qualche immagine e qualche grafico.

3 Prendi in considerazione un tuo testo che ritieni particolarmente riuscito, realizzato nel passato per
la scuola. Trasforma la sua struttura e realizza una serie di pagine web sullo stesso argomento.

4 Se partecipi a qualche gruppo o associazione giovanile, prova a rappresentare il tuo gruppo con una
serie di pagine web. Affronta i diversi aspetti separatamente e collega il tutto in un ipertesto funzionale.
Storia, scopi, obiettivi immediati, esperienze recenti, calendario degli incontri o delle attività, “cosa
si dice di noi”, ….

5 Raccogli in un sito web informazioni ed immagini sul tuo hobby preferito; riservati di aggiornare il
tuo sito man mano che acquisisci nuove esperienze in materia.

6 Se la classe dispone delle tecnologie necessarie, si formino dei piccoli gruppi a ciascuno dei quali
verrà affidato un argomento di attualità sociale. Ogni gruppo sviluppa il suo argomento con un sito
web e settimanalmente lo aggiorna con nuovi interventi, dati, avvenimenti, opinioni, immagini…
In un secondo momento, se l’esperienza procede con buoni risultati, i vari siti verranno collegati ad
una pagina indice del sito principale della classe o della scuola.
E S E R C I Z I

Argomenti
• Iniziative e proposte per non aggravare l’inquinamento ambientale ed atmosferico.
• Verso un consumo responsabile: come diffondere un mercato equo e solidale.
• Teatri di guerra: uno sguardo a tutte le zone di conflitto cercando di capire le cause, gli interes-
si in gioco, le vittime e le prospettive.
• Integrazione culturale: come rendere positivo l’incontro con cittadini stranieri che giungono nel
nostro Paese?

LE ABILITÀ LINGUISTICHE
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