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Martin Luther King nacque ad Atlanta, negli Stati Uniti il 15 gennaio 1929, secondogenito di Martin Luther King Senior

(1899-
1984), di origini nigeriane e irlandesi, reverendo della chiesa Battista, e di Alberta Williams (1904-1974), organista nel coro
della chiesa[1]. Il suo nome legale alla nascita era Michael King come quello di suo padre. Il padre decise di cambiare il
nome in Martin Luther King nel 1934 durante un viaggio in Terra Santa e in Europa, che lo portò anche
nella Berlino della Germania nazista, dove fu affascinato dalla figura del grande riformatore tedesco Martin Lutero. In
famiglia il piccolo King continuò a essere chiamato Mike[2]. Il nonno materno di Martin, il reverendo Adam Daniel Williams
(1861-1931), era pastore nella chiesa in cui venne battezzato, la Ebenezer Baptist Church di Atlanta, mentre sia la nonna
paterna, Delia Linsey (1875-1924) sia quella materna, Jennie Celeste Parks Williams (1873-1941) frequentarono lo stesso
seminario, lo Spellman Seminary. Delia, figlia di due schiavi, James Jim Long (1844-1880) e Jane Linsey (1853-1880),
acquisì il cognome della madre, mentre il nonno paterno, James Albert King (1864-1933), proveniva da una famiglia di
origine irlandese e nigeriana.
Martin Luther King crebbe ad Atlanta nella Auburn Avenue, la zona borghese della città[3], dove frequentò le scuole
elementari Younge street elementary School e David T. Howard Elementary School nella quale si diplomò nel 1940[4]. In
seguito frequentò la scuola sperimentale dell'università di Atlanta prima di entrare al Booker T. Washington High School.
All'età di soli tredici anni divenne il più giovane vice direttore di un giornale per la collaborazione prestata all'Atlanta
Journal[4]. A quattordici anni, come racconta nella sua biografia, di ritorno da un viaggio in autobus a Dublin dove aveva
sostenuto una gara oratoria, poi vinta, fu costretto assieme ad altri a cedere il suo posto a dei passeggeri bianchi saliti a
bordo lungo il percorso, rimanendo in piedi per oltre 141 chilometri. Come lui stesso avrebbe affermato, fu una serata
indelebile nella sua memoria[5].
A quindici anni riuscì a superare l'esame di ammissione all'Atlanta Baptist College, collegio per neri di Atlanta
successivamente rinominato Morehouse College[2], frequentato in precedenza da suo padre e da suo nonno - formalmente
senza aver concluso gli studi precedenti - dove si laureò in sociologia nel giugno del 1948[4]. Al college negli anni 1946 e
1948 ottenne due secondi posti al John L. Webb Oratorical Contest. Nel 1946 ottenne un'occupazione estiva all'Atlanta
Railway Express Company, da dove si dimise subito dopo che il suo capo (bianco) lo aveva chiamato con il termine
“nigger”[6]. Durante gli anni in cui frequentava il college pensava al suo futuro: inizialmente voleva diventare avvocato o
medico[7], anche se aveva aiutato suo padre per diversi mesi[8] e un suo caro amico, Walter McCall, era deciso a
diventare pastore.

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