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“Il fu Mattia Pascal” – Riassunto

Il fu Mattia Pascal” è un romanzo che viene pubblicato nel 1904, e spicca come il romanzo
centrale nell’opera di Pirandello.
Il protagonista è Mattia Pascal, che abita a Miragno, una città immaginaria, con sua madre ed
il suo fratello. Loro ricevono in eredità una miniera di zolfo, amministrata, insieme agli altri averi,
da Batta Malagna, cui nome è Giambattista Malagna, anche chiamato “la talpa” per il fatto che
lentamente “rosicchia” la fortuna dei Pascal. L’amministratore si sposa con Olivia, un’amica di
Mattia della quale era innamorato. Malagna e Olivia non riescono ad avere bambini.
Nel frattempo, Pomino dice a Mattia che è innamorato da Romilda, figlia della vedova
Pescatore ― di nome Mariana Dondi ― e cugina di Malagna. Pomino chiede al suo amico di
parlare bene di lui, ma Romilda, invece, si innamora di Mattia, e lui ricambia l'amore. Un giorno, la
ragazza, rimasta sola con lui dopo che la madre si è allontanata, si consegna a lui. Nel frattempo,
Malagna lascia Olivia perché credeva che lei fosse sterile.
Romilda, poi, rimane incinta di Mattia e questi pensa a come preparare la madre alla notizia
del suo inderogabile matrimonio. La ragazza dice alla madre di aver consumato il suo rapporto con
Mattia e la sua volontà di sposarlo, ma la madre non l'accetta e si oppone. La giovane è lasciata
nella stanza con Malagna e gli racconta tutto quello che è successo, ma l’amministratore non si
compatisce e le propone un accordo: lui la sposerebbe e accetterebbe come suo il figlio di Mattia.
Così Mattia riceve una lettera da Romilda, in cui lei gli dice che non devono vedersi più.
Mattia non comprende il motivo che ha portato la giovane a chiedergli una cosa simile.
Olivia si sposta a casa sua per confidarsi con la madre di Mattia per la disperazione causata
dal marito: Malagna ha annunciato l’arrivo del suo lungo atteso figlio. Per questo, Mattia si sente
ingannato da Romilda dopo aver compreso la ragione per cui Romilda gli ha detto che non
avrebbero dovuto più vedersi. Si reca così a casa di Olivia e le mostra la lettera di Romilda. La
ragazza capisce che Malagna non è il vero padre del bambino che aspetta Romilda, ma loro
decidono di far credere al marito che lui può veramente avere un figlio, iniziano una relazione e
Olivia rimane incinta. Quando Malagna scopre che Oliva aspetta un figlio, decide di tornare con la
moglie perché è convinto che il figlio sia il suo e dice a Mattia che ha disonorato la nipote e che
deve rimediare.
Romilda si sposa con Mattia, però lei non più contenta di sposarsi con il protagonista in
quanto pensa che il figlio di Olivia vivrà fra gli agi e avrà tutte le possibilità, mentre il suo bambino
avrà un futuro incerto, essendo Mattia un scioperato, come dice la vedova Pescatore.
In questo intermezzo, Malagna continua a rapinare il patrimonio dei Pascal, e la madre è
costretta a vendere la sua propria casa e vivere con il figlio Mattia. Romilda e la vedova non sono
piaciute di questo, ed infine la zia Scolastica decide de portare con sé la cognata a casa propria.
Mattia è lasciato da solo. Lui e Romilda litigano sempre. Un giorno, dopo un altro litigio,
incontra Pomino, che non è felice per la situazione in cui si vede Romilda, la donna che ama, trova
a l’amico un lavoro nella biblioteca del paese.
In mezzo al lavoro, il protagonista è chiamato d’improvviso perché la sua moglie sta per
partorire. Nascono due bambine: una muore dopo qualche giorno e l’altra muore dopo un ano, nello
stesso giorno che la madre di Mattia. Lui, poi, passeggia per la stia e trova un contadino che lo
rincuora: gli dice che le due morirono nello stesso giorno perché qualcuno doveva raccogliere la
bambina in cielo. Mattia ritorna a casa un po’ confortato.
La situazione non migliora, Mattia e Romilda continuano a litigare, e lui esce per strada, per
sbollire la rabbia. Li incontra Pomino e chiedigli dei soldi, decidendo di andare in America perché è
stanco di tutto.
Arrivando a Montecarlo, scendendo dal treno, legge lì una guida su come giocare alla roulette.
Lui vince un sacco di soldi, e risolve di tornare a casa. In treno, prende un giornale del suo paese
che afferma che a Miragno è stato ritrovato nella roggia di un mulino il cadavere di Mattia Pascal,
scomparso da molti giorni, suicidatosi per dissesti finanziari. Confuso per un attimo, poi decide de
non tornare a casa, poiché può avere un’altra vita. Così, prendendo sia il nome sia il cognome da un
dialogo tra due passeggeri del suo treno, creando per se una nuova identità: Adriano Meis, nato in
Argentina, arrivato in Europa quando aveva ancora pochi mesi, e cresciuto a Torino.
Inizia a girare in Italia per il primo anno, mentre il secondo anno decide di fermarsi, affittando
una camera ammobiliata a Roma. Nella casa vivono anche la figlia di Paleari, Adriana, dolce e mite,
Terenzio Papiano, il genero di Paleari, vedovo e pieno di debiti, il fratello di questi, Scipione,
ammalato di epilessia, e un'altra inquilina di camera ammobiliata, Silvia Caporale.
Mattia e Adriana si innamorano. Lui capisce che non può sposarla perché non ha dei
documenti ufficiale. Durante una seduta spiritica avvenuta nella sua stanza, subisce un furto da
parte di Papiano, ma non lo denuncia per non dover avere a che fare con le autorità. Poco dopo, ha
un alterco con un pittore conoscente di Papiano e ne viene sfidato a duello; anche in questo caso è
costretto a desistere dal far valere i suoi diritti per evitare indagini sulla sua identità.
Pascal capisce che non può vivere una vita che non esiste, arriva al punto di pensare al
suicidio, ma decide di inscenare la sua seconda morte. Quindi lascia il suo cappello, il suo bastone e
un biglietto con il nome Adriano Meis su un ponte del Tevere, e si dirige a Miragno, deciso a
riprendere Romilda in moglie, tenendo una condotta più decisa verso di lei e la suocera.
Tuttavia, negli anni che è stato lontano, Romilda si è risposata con Pomino e hanno avuto una
bambina. Mattia decide di non reclamare la sua identità, sapendo che il matrimonio di Romilda
sarebbe invalidato, ma anche perché non sapeva cosa fare con la bambina e non voleva più Romilda
dopo che lei è stata moglie di un altro uomo.
Mattia, nuovamente impossibilitato ad avere un'esistenza ufficiale, sceglie di tornare a
lavorare in biblioteca dove lavorava in precedenza, vivere con la zia Scolastica e scrive la sua storia.
Ogni tanto va al cimitero per portare sulla tomba del "fu Mattia Pascal" una corona di fiori.

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