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B U D D I S M O E S O C I E TÀ
| per la pace, la cultura e l'educazione

speciale
L'azione come rivoluzione
primo piano
Prefazione alla nuova edizione
del Nichiren Daishonin
Gosho Zenshu
lo studio
Il reale aspetto del
Gohonzon

pubblicazione a stampa: ISSN 1591-9919 | pubblicazione online: ISSN 2465-1869


IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE A FIRENZE CMP PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
Poste italiane spa - spedizione in abbonamento postale D.L. 353/03 conv. L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB Firenze APRILE 2022 219
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CARTA DELLA SOKA GAKKAI


Preambolo
Noi, le organizzazioni e i fedeli della Soka Gakkai nel mondo, condividiamo lo scopo e la missione di pro-
muovere la pace, la cultura e l’educazione che si basano sull’insegnamento buddista del rispetto della dignità
della vita. Di fronte a molteplici crisi tra loro interconnesse, la sopravvivenza e il benessere dell’intera umanità
non possono che essere il risultato di un’azione condivisa e di mutua cooperazione fondata sulla consape-
volezza dei nostri intimi legami con tutte le forme di vita. È necessario il contributo di tutti e nessuno deve
essere lasciato indietro.
Noi crediamo che gli insegnamenti del Buddismo di Nichiren Daishonin offrano a ogni singola persona un
mezzo per manifestare nella realtà della vita quotidiana le capacità illimitate di saggezza, coraggio e com-
passione che tutti possediamo. Per questo motivo ci adoperiamo per far crescere individui che abbiano il
potere di affrontare le sfide più ardue e si impegnino a creare un mondo più equo e sostenibile da lasciare
alle generazioni future.
Noi, quali singole organizzazioni della Soka Gakkai, tenendo alta la bandiera della cittadinanza globale, lo
spirito di tolleranza attiva e il rispetto della dignità umana, e determinate ad affrontare le minacce che il
genere umano deve sostenere sulla base di un impegno incrollabile per la nonviolenza e per una cultura di
pace, adottiamo questa Carta, dichiarando le seguenti finalità e princìpi.

Finalità e princìpi
1. La Soka Gakkai contribuisce alla pace, alla cultura 6. La Soka Gakkai si impegna per la pace e per un
e all’educazione basandosi sull’assoluto rispetto del mondo libero dalle armi nucleari, e promuove uno
Buddismo per la dignità della vita. sviluppo equo e sostenibile.
2. La Soka Gakkai promuove la diffusione del Buddismo 7. La Soka Gakkai salvaguarda e promuove i diritti
di Nichiren Daishonin attraverso il dialogo e lo scambio umani. Non discrimina alcun individuo e si oppone
tra esseri umani, contribuendo così alla realizzazione a ogni forma di discriminazione. Essa contribuisce,
della felicità e del benessere di tutta l'umanità. inoltre, al raggiungimento dell’uguaglianza di genere
3. La Soka Gakkai rispetta e promuove la libertà di e promuove l’empowerment delle donne.
pensiero, di coscienza e di religione. 8. La Soka Gakkai rispetta le diversità culturali e si
4. La Soka Gakkai, in accordo con lo spirito di tolle- fa promotrice di scambi culturali, per contribuire alla
ranza proprio del Buddismo, rispetta le altre religioni mutua comprensione e alla cooperazione tra i popoli
e tradizioni filosofiche, dialoga e collabora con esse del mondo.
per la soluzione delle sfide fondamentali che l’uma- 9. La Soka Gakkai si impegna nella costruzione di un
nità deve affrontare. mondo sostenibile per le future generazioni, contri-
5. La Soka Gakkai rispetta la cultura, i costumi locali buendo ad affrontare la crisi climatica e la protezio-
e l’autonomia di ogni organizzazione. Ciascuna orga- ne e la cura dell’ecosistema del pianeta Terra.
nizzazione sviluppa le sue attività in accordo con le 10. La Soka Gakkai promuove l’istruzione, lo studio
leggi e le regole presenti in quel paese o territorio e la formazione scolastica per consentire a tutte le
e incoraggia i suoi fedeli a contribuire alla società persone di coltivare la propria personalità e godere
come cittadini responsabili. di una vita contributiva, appagante e felice.
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sommario
BUDDISMO E SOC IET À | 219 A P R I L E 2 02 2

serie
serie
In questo numero
4 «Il fondatore della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi
IL BUDDISMO DEL SOLE
Percorrete la strada dei campioni mentre era in carcere scrisse: “Il mio lavoro in questo
che non si fanno abbattere dalle avversità preciso momento è concentrarmi totalmente sulla mia fede.
Lezione di Daisaku Ikeda Se riesco a farlo, non provo la minima ansia. A seconda
della propria condizione mentale, anche l’inferno può
editoriale essere piacevole”». Sono parole importanti, contenute

10 nello Studio del mese, soprattutto in questo momento di


grande smarrimento e incertezza, in cui l’escalation bellica
AFFRONTANDO LA SFIDA DAVANTI A NOI,
TRASFORMIAMO LA SOCIETÀ si aggiunge alla pandemia ancora in atto, generando
E CREIAMO LA PACE frustrazione, paura e senso di impotenza. Ma secondo il
a cura delle coordinatrici nazionali delle giovani mamme
Buddismo è il nostro comportamento ora, nel presente, che
può fare la differenza. Per il principio della trasformazione
primo piano del karma – a cui è dedicato lo Speciale – tutto dipende

12 infatti dalla direzione del nostro cuore oggi, e dalle azioni


conseguenti, per dare un nuovo orientamento alla nostra
PREFAZIONE ALLA NUOVA EDIZIONE GIAPPONESE
DEL NICHIREN DAISHONIN GOSHO ZENSHU vita e alla società. Questo atteggiamento è sottolineato
di Daisaku Ikeda anche nell’Editoriale: «Potremmo pensare che le imprese
per costruire una pace profonda e duratura debbano
speciale essere eclatanti. Il Buddismo ci insegna invece che le azioni
quotidiane costituiscono la via diretta per un cambiamento
16 profondo. "Una persona che raggiunge la Buddità – scrive
L'AZIONE COME RIVOLUZIONE Daisaku Ikeda – è simile all’atomo che scatena una reazione
18 Quell'attimo di eterno che cambia la vita
nucleare. Il suo flusso vitale è puro e abbondante e causa
22 Tutto accade nel frattempo
23 Dalle parole ai fatti notevoli cambiamenti nella profondità della vita delle altre
24 L'azione essenziale per cambiare la società persone. Credo che questo tipo di reazione a catena sia
26 Ogni cosa è illuminata l’unica speranza di salvare l’umanità"».
Infine nel Buddismo del sole è riportato un messaggio
rubriche che il Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel

28 ha indirizzato ai membri della Soka Gakkai: «Vi prego


di non smettere mai di sorridere alla vita.
CAMBIO IO CAMBIA IL MONDO
Determinazione, molta passione Nei momenti più difficili dobbiamo andare avanti.
e un pizzico di disubbidienza Possiamo sempre costruire un mondo migliore
intervista a Florinda Saieva,
attraverso la forza della speranza».
fondatrice di Farm Cultural Park

Legenda
studio RSND: Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin,
ed. Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

30 GZ: Nichiren Daishonin Gosho Zenshu, ed. Soka Gakkai (in giapponese)
SDLPE: Il Sutra del Loto, nuova edizione completa
di prologo ed epilogo, Esperia, 2014
LO STUDIO MENSILE NEI GRUPPI
MDG: D. Ikeda, Il mondo del Gosho, Esperia
aprile | IL REALE ASPETTO DEL GOHONZON SSDL: D. Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, Esperia
Lezione di Daisaku Ikeda RU: D. Ikeda, La rivoluzione umana, Esperia
NRU: D. Ikeda, La nuova rivoluzione umana, Esperia
BS: Buddismo e società
NR: Il Nuovo rinascimento

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IL BUDDISMO DEL SOLE PER ILLUMINARE IL MONDO


serie
Dedicato ai membri del Gruppo futuro, tedofori di giustizia: la nostra speranza per il futuro

Lettera da Sado | Parte 2


PERCORRETE LA STRADA DEI CAMPIONI
CHE NON SI FANNO ABBATTERE
DALLE AVVERSITÀ
Lezione di Daisaku Ikeda | Pubblicata sul mensile Daibyakurenge di aprile 2021

Ci sono musiche che ho ascoltato infinite volte quan- Sinowatz, i membri locali mi portarono al Museo
do ero giovane e che non dimenticherò mai. Beethoven a Heiligenstadt, la casa in cui il grande
Lavoravo per il mio maestro, Josei Toda, in un pe- compositore aveva scritto il suo testamento in un
riodo in cui i suoi affari faticavano a mantenersi a momento di profonda disperazione per aver a lun-
galla nel tumultuoso periodo del dopoguerra. Erano go lottato contro le crudeltà del destino, fra cui la
momenti drammatici in cui cercavo con tutte le mie perdita dell’udito, un senso così essenziale per un
forze di trovare un modo per ribaltare la situazione e musicista.
al tempo stesso combattevo la mia battaglia personale
contro la tubercolosi. Nel mio piccolo appartamento IL MIO DESTINO NON MI SCHIACCERÀ!
continuavo a riascoltare le opere di un grande compo- Ma Beethoven rifiutò di lasciarsi sconfiggere dai col-
sitore, Ludwig van Beethoven. Mi colpivano partico- pi incessanti del destino e riuscì a donare all’umanità
larmente la Quinta sinfonia, detta anche la “sinfonia una musica così gioiosa da far breccia nell’oscurità di
del destino”, e l’Inno alla gioia della Nona sinfonia. quei tempi. Scrisse: «Andrò incontro coraggiosamen-
La sua musica così coinvolgente, pervasa dallo spi- te al mio destino, non riuscirà mai a piegarmi. Oh, è
rito di abbattere il muro della sofferenza e arrivare meraviglioso vivere la propria vita mille volte!».1
alla gioia, mi ispirava a non smettere di lottare. Le sue parole mi ricordano gli innumerevoli mem-
Quando nell’ottobre 1961 mi recai per la prima vol- bri della Soka Gakkai i quali, impegnati al mas-
ta a Vienna, la capitale della musica classica, resi simo per far avanzare kosen-rufu nella dura realtà
omaggio alla tomba di Beethoven nel Cimitero cen- della società, hanno trasformato il proprio destino
trale della città. e realizzato una felicità assoluta. Raccogliendo il
Nel maggio 1981, dopo aver visitato l’Opera sta- “coraggio di un leone”, come insegna il Daishonin
tale di Vienna e incontrato il vice cancelliere e mi- (Le persecuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1,
nistro dell’educazione e delle arti austriaco Fred 885), hanno affrontato ogni problema continuando

1) Ludwig van Beethoven, Beethoven’s Letters (1790-1826): From the Collection of Dr. Ludwig Nohl, trad. e a c. di Grace Jane Wallace,
Cambridge University Press, Cambridge, Massachusetts, 2014, vol. 1, p. 35.

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ad avanzare con decisione verso la vittoria. portare critiche e offese; coloro che la storia
E ne vanno immensamente orgogliosi. acclama come saggi hanno immancabilmente
affrontato persecuzioni e opposizioni.
INSEGNARE ATTRAVERSO L’ESEMPIO Sopportare le difficoltà si può considerare una
Lottando contro grandi difficoltà possiamo prova della nostra forza interiore. Affrontare le
espandere illimitatamente il nostro stato vitale. situazioni più ardue con determinazione incrol-
Come abbiamo studiato nella lezione prece- labile e perseveranza, rifiutandosi di arretrare di
dente (BS, 218, 4-9), Nichiren Daishonin, un solo passo, permette di forgiare uno spirito
trionfando su innumerevoli persecuzioni che tenace che sarà la forza trainante di una vita vit-
misero a repentaglio la sua vita, aprì la strada toriosa. La fede nel Buddismo di Nichiren è l’e-
di kosen-rufu per alleviare per sempre le soffe- spressione massima di questo spirito invincibile.
renze dell’umanità. Inoltre, con il suo esempio,
insegnò ai discepoli il fattore chiave per tra- UNA RELIGIONE CHE RENDE LE PERSONE
sformare radicalmente il proprio destino. FORTI, BUONE E SAGGE
In questa lezione studieremo la seconda parte di Nella mia lezione “Il Buddismo Mahayana e la
Lettera da Sado approfondendo insieme l’incorag- civiltà del XXI secolo”, che tenni all’Univer-
giante principio della trasformazione del karma, sità di Harvard,4 sollevai le seguenti questio-
o destino, insegnato nel Buddismo di Nichiren. ni: la religione rende le persone più forti o più
deboli, incoraggia in loro il bene o il male, le
rende più o meno sagge?
«Una bella spada si ottiene battendo il ferro in- Rendere le persone forti, buone e sagge è l’es-
candescente. I santi e i saggi sono messi alla pro- senza del Buddismo di Nichiren. In un’epoca
va dagli insulti. Il mio attuale esilio non è dovuto così piena di disumanità c’è sempre più bisogno
ad alcun crimine mondano; è per permettermi di di questa religione centrata sull’essere umano.
espiare in questa esistenza le mie gravi offese pas- Tutto comincia dalla trasformazione interiore
sate ed essere libero dai tre cattivi sentieri2 nell’e- dell’individuo. Praticando con costanza il Bud-
sistenza futura» (Lettera da Sado, RSND, 1, 269).3 dismo di Nichiren ci risvegliamo alla dignità e
alla preziosità della nostra vita, attingiamo alla
saggezza e alla forza intrinseche in essa e ci im-
LA FEDE È LA MASSIMA ESPRESSIONE pegniamo nella creazione del massimo valore
DI UNO SPIRITO INVINCIBILE contribuendo al benessere e alla felicità delle per-
Il Daishonin dice che «una bella spada si ottie- sone e della società. La Soka Gakkai è l’organiz-
ne battendo il ferro incandescente». Lottando zazione che costruisce ed espande questo movi-
contro le avversità tempriamo la nostra vita mento di rivoluzione umana in tutto il mondo.
proprio come se fosse una bella spada. Affer- Sono passati dieci anni dal devastante terre-
ma inoltre che «i santi e i saggi sono messi alla moto e tsunami che colpì il Tohoku nel marzo
prova dagli insulti». Una persona veramente 2011 e i membri di quella zona, costretti ad
saggia si distingue per la sua capacità di sop- affrontare difficoltà e sofferenze inimmagina-

2) Tre cattivi sentieri: i mondi di inferno, spiriti affamati e animali, i primi tre fra i dieci mondi. Sono condizioni in cui si soffre a
causa delle proprie azioni malvagie. “Sentiero” qui significa stato o regno dell’esistenza.
3) Questa lettera, composta il 20 marzo 1272 a Tsukahara, sull’isola di Sado, era indirizzata a tutti i discepoli del Daishonin: in essa
egli fuga ogni dubbio che poteva essere sorto a causa della persecuzione di Tatsunokuchi e del successivo esilio a Sado, avvenuti sei
mesi prima, e offre loro guida e incoraggiamento.
4) Il presidente Ikeda tenne due lezioni all’Università di Harvard: la prima il 26 settembre 1991, “L’era del potere morbido”, e la
seconda il 24 settembre 1993, “Il Buddismo Mahayana e la civiltà del XXI secolo”.

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bili, sono andati avanti con la salda determina- uno stato vitale nobile come quello del Budda.
zione di non farsi sconfiggere da niente. Quando il sole sorge, disperde l’oscurità e illumi-
Nichiren Daishonin scrive: «Anche se si veri- na il mondo. Allo stesso modo, quando recitiamo
ficassero calamità, si possono trasformare in Nam-myoho-renge-kyo facciamo sì che il sole
fortuna» (Gli dèi proteggono il luogo della pratica, della nostra Buddità intrinseca dal tempo senza
RSND, 2, 630), «Quando accade un grande inizio risplenda in noi. Come effetto, l’oscurità
male, seguirà un grande bene» (Grande male dell’ignoranza fondamentale svanisce, il karma
e grande bene, RSND, 1, 992) e «L’inverno si passato si trasforma e in noi emerge il potere in-
trasforma sempre in primavera» (L’inverno si nato di vincere ogni sofferenza o difficoltà.
trasforma sempre in primavera, RSND, 1, 477). In quel momento il karma cambia significato. La
Serbando nel cuore tali parole, i membri del nostra esistenza segnata dalle sofferenze karmi-
Tohoku hanno dimostrato la forza innata dello che compie una trasformazione radicale diven-
spirito umano di non arrendersi mai e hanno tando una vita in cui sfidiamo il karma e dimo-
accumulato immensi «tesori del cuore» (I tre tipi striamo l’autentico valore e la dignità dell’essere
di tesori, RSND, 1, 755). Il loro spirito indomito umano. Questa è l’essenza del Buddismo di Ni-
ha ispirato tantissime persone in Giappone e in chiren, che insegna il principio della trasforma-
tutto il mondo; il loro coraggioso esempio è un zione del karma, il fattore chiave per rivitalizza-
faro di speranza per il ventunesimo secolo. re la nostra esistenza e creare un futuro migliore.

UNO STATO VITALE NOBILE TRASFORMARE IL KARMA IN MISSIONE


COME QUELLO DEL BUDDA Toda fece notare che secondo il Sutra del Loto
In Lettera da Sado il Daishonin scrive: «Il mio anche il Budda soffriva a causa delle malattie.
attuale esilio non è dovuto ad alcun crimine Volendo liberare tutti gli esseri viventi dalla
mondano». Chiarisce che la vera ragione per cui sofferenza doveva ammalarsi come loro, per-
aveva dovuto affrontare quella dura prova era ché altrimenti non sarebbero stati in grado di
trasformare il suo karma. Illustra poi il prin- relazionarsi con lui o ascoltare ciò che aveva
cipio della trasformazione del karma basandosi da dire. In questo modo facilmente compren-
sul funzionamento di causa ed effetto così come sibile Toda spiegò un assunto buddista fonda-
viene ora insegnato nel Buddismo di Nichiren. mentale e una prospettiva di vita: affrontando
La teoria di causa ed effetto insegnata dalle malattie e problemi, e superandoli, offriamo
scuole buddiste istituzionali della sua epoca agli altri un esempio ispiratore dando loro spe-
era piuttosto pessimista. Si concentrava sulle ranza e coraggio.
cause poste nelle esistenze passate che aveva- Nel Sutra del Loto c’è una scena in cui i
no prodotto infelicità e sfortuna nell’esistenza bodhisattva fanno voto di apparire in una
presente, e insegnava che il presente è fisso e malvagia epoca futura per condurre le perso-
immutabile. Ma il Daishonin espose il princi- ne alla felicità. In altre parole scelgono libera-
pio della trasformazione del karma basandosi mente di assumere il karma di nascere in un’e-
sulla visione più vasta e profonda di causa ed poca travagliata e di incoraggiare chi soffre
effetto contenuta nel Sutra del Loto. attraverso la loro personale lotta contro quel
Basarsi sul Sutra del Loto significa riconosce- karma. Questo è il principio di “assumere vo-
re che noi, e tutte le altre persone, possediamo lontariamente il karma appropriato”.5

5) Assumere volontariamente il karma appropriato: principio riferito ai bodhisattva che, pur potendo ricevere ricompense pure per la loro
pratica buddista, decidono di rinunciarvi e fanno voto di rinascere in un mondo impuro per salvare gli esseri viventi. Essi diffondono la
Legge mistica affrontando le stesse sofferenze di coloro che sono nati in un mondo malvagio a causa del proprio karma.

6 || buddismo e società | 219 || il buddismo del sole per illuminare il mondo


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Osservando l’esempio di questi bodhisattva, le continuando a emergere nel Gruppo futuro,


persone trovano il coraggio di rialzarsi e deci- individui capaci che ispirano grande speran-
dere di fare la stessa cosa. Si risvegliano e sco- za. Tantissime persone di coscienza in tutto il
prono che il potere di superare ogni avversità mondo simpatizzano con il nostro movimento e
è intrinseco nella loro vita. Grazie a questo aspettano con impazienza la loro crescita.
potere innato, che sorge dalla fede nella Leg-
ge mistica, possono quindi respingere tutte le SVILUPPATE LE VOSTRE GIOVANI ALI
sofferenze karmiche che le assalgono e diven- Sono certo che voi, giovani amici e amiche del
tare persone in grado di ispirare e incoraggia- Gruppo futuro, stiate vivendo ogni sorta di pro-
re coloro che le circondano. blemi e difficoltà. Ma chi ha sofferto può capire
Questo modo di vivere basato sulla trasfor- le sofferenze degli altri e incoraggiarli. Supera-
mazione del karma in missione corrisponde, re dolori e difficoltà vi rende più forti e sviluppa
in termini contemporanei, all’opera di rendere le vostre giovani ali affinché possiate librarvi in
consapevoli le persone del loro potere persona- alto. Niente va mai sprecato. Il fattore chiave è
le e coltivarne le capacità di resilienza. continuare ad andare avanti con pazienza e co-
Questo è il potere del voto del bodhisattva. raggio, avendo la saggezza di confrontarvi co-
Nel novembre 2020 Adolfo Pérez Esquivel, at- stantemente con “buoni amici” e con persone con
tivista argentino per i diritti umani e premio più esperienza di fede, che si prendono cura di
Nobel per la pace, ha inviato un messaggio voi. Ma più di ogni altra cosa rimanete saldi nel-
di congratulazioni alla Soka Gakkai per il la fede e nella pratica buddista per tutta la vita.
novantesimo anniversario della sua fondazio- Il seguente passo di Lettera da Sado insegna che
ne in cui diceva che la pandemia di Covid-19 per far questo occorre avere “un cuore di leone”.
avrebbe richiesto all’umanità una dimostra-
zione di grande forza spirituale.
«Vi prego – ha detto – di non smettere di sorri- «Ci sono quelli che sembravano credere in
dere alla vita. Nei momenti più difficili dobbia- Nichiren, ma hanno cominciato a dubitare dopo
mo andare avanti. Possiamo sempre costruire che l’hanno visto perseguitato. Essi non solo
un mondo migliore attraverso la forza della spe- hanno abbandonato il Sutra del Loto, ma si cre-
ranza. Voi membri della Soka Gakkai state tra- dono tanto saggi da poter istruire Nichiren. La
smettendo il significato della vita e io penso che cosa pietosa è che queste persone irragionevoli
ciò sia molto importante. La vostra è una lunga dovranno soffrire nell’inferno Avichi7 ancora più
impresa che non avrà mai fine. State tracciando a lungo dei credenti nembutsu. […] I discepoli
una strada che gli altri seguiranno nel futuro».6 rinnegati dicono che Nichiren è il loro maestro,
I membri della Soka Gakkai di tutto il mondo ma che è troppo rigido ed essi propagheranno il
mantengono salda la convinzione piena di spe- Sutra del Loto in modo più tranquillo. Sono ridi-
ranza di poter trasformare il destino in missio- coli, ridicoli come lucciole che ridono del sole e
ne. Pérez Esquivel ha manifestato il suo pro- della luna, come il formicaio che guarda dall’alto
fondo sostegno per le azioni dei membri della in basso il monte Hua,8 come pozzi o ruscelli che
Soka Gakkai, costantemente impegnati nell’in- disprezzano il fiume e il grande mare, o come una
coraggiare gli altri. Oggi una folta schiera di gazza che si prende gioco di una fenice» (Lettera
successori, giovani “tedofori di giustizia”, sta da Sado, RSND, 1, 271-272).

6) Seikyo Shimbun, 26 novembre 2020.


7) Inferno Avichi: l’inferno di incessante sofferenza.
8) Monte Hua: una delle cinque montagne sacre della Cina.

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LA GRANDEZZA DEL MAESTRO UNO STATO VITALE DI COMPASSIONE


CHE PROPAGA IL SUTRA DEL LOTO ILLIMITATA COSTRUITO SOPPORTANDO
Mentre il Daishonin scriveva questa lettera, LE DIFFICOLTÀ
anche i suoi discepoli a Kamakura stava- Qui il Daishonin mette in luce l’immensa
no subendo persecuzioni: alcuni di loro co- differenza tra il suo stato vitale e quello dei
minciavano a dubitare dei suoi insegnamen- suoi detrattori paragonando le lucciole al sole
ti e per paura abbandonavano la fede. Alla e alla luna, il formicaio alla montagna e i poz-
luce delle scritture buddiste era inevitabile zi e i ruscelli ai fiumi e agli oceani.
che ci fossero persone che perseguitavano il Sin dal giorno in cui proclamò il suo inse-
Daishonin, il devoto del Sutra del Loto. Ma gnamento, il Daishonin iniziò la sua lotta ri-
quando egli fu esiliato a Sado alcuni discepo- soluta per alleviare le sofferenze di tutte le
li non solo abbandonarono gli insegnamenti, persone in tutte le epoche. Dichiarò che non
ma affermarono di saperne più di lui e inizia- avrebbe abbandonato questo voto nemmeno
rono a criticarlo. dopo essere stato esiliato a Sado e che non lo
Questi individui arroganti non avevano dav- avrebbe mai infranto in futuro.
vero accettato gli insegnamenti di Nichiren, Non smise mai di ingaggiare la sua compas-
bensì dichiaravano le proprie opinioni arbi- sionevole lotta per la felicità delle persone e
trarie. per la pace. La sua visione diventò sempre
Il Daishonin afferma che erano come asura più ampia fino a comprendere non solo la
che cercavano di superare il Budda esponen- gente attorno a lui ma l’intera società, non
do diciannove elementi mentre il Budda ne solo il suo paese ma tutto il mondo, non solo
insegnava solo diciotto9 o come i maestri non il presente ma anche l’infinito futuro.
buddisti che affermavano di avere novanta- Egli affermò che la sua vita era stata una se-
cinque strade per ottenere l’Illuminazione10 rie incessante di ostacoli e difficoltà: «Come
mentre il Budda ne offriva solo una (cfr. le montagne si sovrappongono alle montagne
RSND, 1, 271-272). e le onde seguono le onde, così le persecuzioni
Allo stesso modo, alcuni discepoli del si aggiungono alle persecuzioni e le critiche si
Daishonin lo criticavano dicendo che anche aggiungono alle critiche» (L’apertura degli oc-
se Nichiren era il loro maestro in realtà era chi, RSND, 1, 214). Da questo punto di vista
troppo rigido ed essi avrebbero propagato il non lo superava nessuno. Ma poiché si aspet-
Sutra del Loto in modo più tranquillo. tava di incontrare questi grandi ostacoli, per
Ma il Daishonin rispose con serena com- quanto le persone arroganti si impegnassero
postezza che questi individui erano «ridico- ad attaccarlo non sarebbero mai riuscite a
li come lucciole che ridono del sole e della minare la sua vasta condizione vitale.
luna, come il formicaio che guarda dall’alto Qui vediamo come il Daishonin stia cercando
in basso il monte Hua, come pozzi o ruscelli di comunicare ai discepoli il suo stato vitale di
che disprezzano il fiume e il grande mare, o compassione illimitata, inseparabile dal voto di
come una gazza che si prende gioco di una condurre tutte le persone alla felicità. Facendo
fenice». proprio il suo spirito, i discepoli che stavano af-

9) Diciotto elementi: i sei organi di senso (vista, udito, olfatto, gusto, corpo e mente), i sei oggetti che essi percepiscono e le sei coscienze
o funzioni percettive degli organi di senso.
10) Basato su un passo del Trattato sulla grande perfezione della saggezza. Le “novantacinque strade” probabilmente si riferiscono alle novan-
tacinque scuole non buddiste che esistevano al tempo di Shakyamuni.

8 || buddismo e società | 219 || il buddismo del sole per illuminare il mondo


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«Vi prego di non smettere mai


di sorridere alla vita – ha scritto
in un recente messaggio
Adolfo Pérez Esquivel. –
Nei momenti più difficili
dobbiamo andare avanti.
Possiamo sempre costruire
un mondo migliore attraverso
la forza della speranza.
Voi membri della Soka Gakkai state
trasmettendo il significato della vita,
state tracciando una strada
che gli altri seguiranno nel futuro».

Tokyo, dicembre 1995. Adolfo Pérez Esquivel,


premio Nobel per la pace 1980,
e sua moglie Amanda Itatì Guerreno
incontrano Daisaku Ikeda

frontando le persecuzioni a Kamakura devono tesoro di ogni singola parola di Lettera da Sado, si
aver sentito nascere il coraggio nel loro cuore. La sono alzati con lo stesso spirito del Daishonin per
comunità dei compagni e delle compagne di fede portare avanti la grande impresa di kosen-rufu.
di Nichiren Daishonin, un esempio dello spirito
di non dualità di maestro e discepolo, si formò IL MONDO È IL VOSTRO PALCOSCENICO
quando i discepoli decisero di agire in base al suo Basandoci sullo spirito della Soka Gakkai noi
stesso voto e agire con il suo stesso impegno. dedichiamo la vita al nobile scopo di realizza-
re kosen-rufu mondiale, la pace nel mondo. Non
LA SOKA GAKKAI PROGREDISCE c’è un modo di vivere più degno di rispetto. Voi
CON IL “CUORE DI UN LEONE” membri del Gruppo futuro, che state parteci-
Il coraggio è il fattore chiave per mantenere pando a questa ammirevole impresa da giovani,
una fede salda. L’arroganza è semplicemente siete ormai presenti in ogni continente. Il mon-
una manifestazione di vigliaccheria: una per- do intero è il vostro palcoscenico.
sona codarda non è capace di vincere le for- Qualsiasi problema possa sorgere, continuate
ze demoniache dentro di sé. Per questo è così a tirar fuori il “cuore di un leone” e a supera-
importante tirar fuori il “cuore di un leone” e re ogni ostacolo con uno spirito di dedizione
combattere fino in fondo. altruistica alla diffusione della Legge mistica.
I nostri primi due presidenti, Tsunesaburo Ma- Grazie a una fede così determinata la vostra
kiguchi e Josei Toda, superarono ogni ostaco- vita risplenderà di onore e vittoria.
lo e difficoltà con un cuore di leone, proprio
come il Daishonin aveva insegnato, per aprire «AFFIDO KOSEN-RUFU
il grande cammino di kosen-rufu. Makiguchi INTERAMENTE A VOI!»
disse: «Quanto più combattiamo, tanto più Voi, giovani tedofori di giustizia, siete la no-
forti diventiamo e tanto più rapidamente pos- stra speranza per il futuro. In conclusione
siamo dimostrare la grandezza del Buddismo vorrei condividere con voi alcune parole che
di Nichiren». Disse anche: «Mettete in pratica dissi ai membri del Gruppo scuole superiori
nella vostra vita il principio di “trasformare il al tempo in cui studiammo insieme Lettera da
veleno in medicina”». Sado: «Spero che finché vivrete non dimenti-
I membri della Soka Gakkai in Giappone e in chiate mai il puro spirito della Soka Gakkai
tutto il mondo sono andati avanti con grande co- di realizzare kosen-rufu e che lo trasmettiate ai
raggio mantenendo esattamente questo spirito. I membri più giovani. Affido kosen-rufu intera-
maestri e i discepoli della Soka Gakkai, facendo mente a voi».

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editoriale

AFFRONTANDO LA SFIDA
DAVANTI A NOI,
TRASFORMIAMO LA SOCIETÀ
E COSTRUIAMO LA PACE
a cura delle coordinatrici nazionali delle giovani mamme

È davvero straordinario pensare che qualunque sia la circostanza in cui ci troviamo adesso,
questa è, senz’altro, la condizione ideale per assolvere la missione unica e preziosa che ci ap-
partiene. Tuttavia a volte accade che le difficoltà della vita ci spingano a desiderare di essere
altrove, di rinunciare e ricominciare daccapo, arrivando perfino a rinnegare quanto abbiamo
potuto realizzare fino a oggi.
Avanzare senza perdere mai la convinzione profonda che “il palcoscenico della nostra rivolu-
zione umana è esattamente nel luogo in cui ci troviamo adesso” ci dà la spinta necessaria per
attingere a tutta la forza, il coraggio e la perseveranza indispensabili per aprire un varco nelle
frustrazioni della vita. Ampliare lo sguardo oltre il proprio sé è il salto necessario verso il gran-
de io affinché il veleno si trasformi in medicina, il karma in missione e la nostra vita riveli tutto
il suo gioioso potenziale. Il maestro Ikeda afferma: «Quando dedicate la vostra vita a kosen-rufu
non c’è karma che non possiate trasformare, nel modo più assoluto. Siete tutti Bodhisattva della
Terra e avete il diritto di diventare felici» (NR, 746, 2).
Potremmo a volte pensare che le imprese per costruire una pace profonda e duratura debbano
essere eclatanti. Il Buddismo ci insegna invece, a partire dall’esempio di Shakyamuni, che le azioni
quotidiane, lontane dalla ribalta ma indirizzate a prendersi cura delle persone, costituiscono la via
diretta per un cambiamento profondo.
«Una persona che raggiunge la Buddità è simile all’atomo che scatena una reazione nucleare. Il
suo flusso vitale è puro e abbondante e causa notevoli cambiamenti nella profondità della vita
delle altre persone. Questa reazione a catena può propagarsi in ogni tipo di ambiente. Credo che
questo tipo di reazione a catena sia l’unica speranza di salvare l’umanità» (D. Ikeda, La vita mistero
prezioso, Bompiani, p. 191). Così come ci insegna il nostro maestro, per sostenere e incoraggiare
le persone intorno a noi è fondamentale ricercare nella profondità della nostra preghiera la deter-
minazione per fare di ogni incontro il punto di partenza per una trasformazione profonda. Anche
se per pochi minuti, anche se si tratta di un dialogo veloce, quel momento può contenere tutta
la potenza e la compassione necessarie ad arrivare al cuore della persona che abbiamo di fronte.
Ne La nuova rivoluzione umana Sensei scrive: «Voglio sforzarmi di fare tutto ciò che è possi-
bile, quando è possibile» (vol. 27, cap. 2, puntate 63, 64).
Talvolta potremmo pensare che la difficoltà che stiamo affrontando è troppo grande e la sof-
ferenza così forte da non riuscire a prenderci cura delle altre persone. Da questa sensazione
potrebbe nascere un senso di profonda frustrazione. Sensei però ci incoraggia in questo modo:
«Quando recitiamo Daimoku per le nostre grandi preoccupazioni e per i nostri desideri, il nostro
stato vitale si apre naturalmente, e gradualmente sviluppiamo il desiderio di pregare non solo per

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GIOVANI MAMME, CON UN POTENTE DAIMOKU E UN SORRISO


RADIOSO ILLUMINIAMO OGNI AMBITO DELLA SOCIETÀ
Con questo slogan, lanciato alla riunione nazionale delle coordinatrici delle giovani mamme di dicembre
2021, anche quest’anno celebriamo il Giorno delle giovani mamme che ricorre l’11 aprile.
Come? Organizzando riunioni locali per capitolo o hombu.
Quando? Sabato 9 e domenica 10 aprile.
Dove? Su piattaforma zoom.
Per chi? Per tutte le giovani mamme, comprese le simpatizzanti e le persone nuove.
Prepariamoci per questa gioiosa attività studiando il messaggio della signora Kaneko e il volume 30
de La nuova rivoluzione umana, mettendo il Daimoku al primo posto e impegnandoci nello shakubuku
e nell’incoraggiamento cuore a cuore.

noi stessi, ma anche per le felicità dei nostri amici e per Budda dall’infinito passato, che hanno la capacità di
kosen-rufu» (SSDL, 3, 316). compiere la loro unica missione, permette al nostro
Ogni giorno possiamo ripartire proprio da quella diffi- cuore di trovare il centro e alla nostra determinazione
coltà personale e da ciò che scatena in noi, per alzarci di rinvigorirsi. Proprio davanti al Gohonzon facciamo
da dove siamo e sederci davanti al Gohonzon. Natural- un salto, vinciamo sulle nostre paure e, grazie a un in-
mente il Daimoku ammorbidisce le distanze tra noi e gli dissolubile legame karmico, simultaneamente vincono
altri e rende reale e sincero il desiderio di una felicità anche loro. Sono tante le esperienze in cui anche i figli
universale. Non ha importanza il punto dal quale partia- hanno provato ciò sostenendo i propri genitori!
mo, possiamo provare rabbia, paura o insoddisfazione. La vittoria nel Buddismo è assoluta, se vinciamo noi
Piuttosto dobbiamo credere che il solo fatto di aprire vincono tutte le persone intorno a noi, i nostri figli, le
il butsudan in quel momento è la causa della vittoria. nostre figlie, la nostra famiglia, la società.
Davanti al Gohonzon abbiamo una sorta di “licenza di In questi giorni, alla luce degli ultimi avvenimenti, la
umanità e imperfezione” e questo ci fa avvicinare agli realizzazione di un mondo pacifico potrebbe sembrare
altri rendendo accessibile a tutti la pratica buddista. un miraggio ancora più lontano. È proprio in momenti
Un ambito in cui molti e molte di noi si stanno sfidan- come questo, in cui proviamo un senso di smarrimento
do, e dove talvolta sembra che il cambiamento sia e disorientamento, che possiamo approfondire ancora
quasi impossibile, è la famiglia, che possiamo immagi- di più il significato dell’umanesimo buddista.
nare come una piccola società. Proprio con i nostri cari Proprio in quest’anno così significativo, e mirando
possiamo sperimentare in prima persona le parole del al 2030, decidiamo di manifestare nella vita di tutti i
maestro: «Quando il sole sorge, tutto ciò che esiste ne giorni la nostra missione di Bodhisattva della Terra e
assorbe l’energia. Allo stesso modo, diventando il sole di credere con tutto il cuore che ogni nostro sforzo,
della famiglia, sarete in grado di illuminare tutto ciò anche quello apparentemente più piccolo, è una cau-
che vi circonda» (La mappa della felicità, 27 marzo). sa profonda per trasformare il nostro karma e quello di
Quando Sensei parla del cuore di una madre che pro- tutta l’umanità. Concentriamoci sul desiderio originale
va compassione per tutti gli esseri viventi, lo avvicina del Budda e, attraverso la nostra rivoluzione umana,
a quello del Budda. Nella realtà di tutti i giorni, però, schiudiamo il forziere del profondo potenziale insito in
quando sono proprio i nostri figli a soffrire ci sentiamo ogni persona che incontriamo, creando quella potente
inermi, proviamo quasi un senso di paralisi. reazione a catena di persone felici che realizzano loro
In questi casi, ricordarci che tutti gli esseri umani sono stesse, ciascuna a suo modo.

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primo piano
Come abbiamo annunciato su Buddismo e società n. 217, il 18 novembre 2021 è stata pubblicata in Giappone la
nuova edizione della raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, di cui il presidente Ikeda è stato il supervisore.
Pubblichiamo qui la sua prefazione all'opera

Prefazione
alla nuova edizione giapponese
del Nichiren Daishonin
Gosho Zenshu
di Daisaku Ikeda

Noi membri della Soka Gakkai percorreremo facciamo risplendere senza limiti la grande
per sempre la strada maestra di basarci sul luce della creazione di valore, mirando a una
Gosho, gli scritti di Nichiren Daishonin. società globale che rispetti la vita, la digni-
Il Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della tà umana e l’uguaglianza, un mondo in cui
Legge, ha lasciato all’umanità intera questi regnino felicità, sicurezza, pace e armonia.
testi preziosi e senza tempo. Tramite la loro
lettura sosterremo fedelmente «il grande voto L’edizione originale giapponese del Nichiren
di kosen-rufu attraverso la compassionevole Daishonin Gosho Zenshu (La raccolta comple-
propagazione della grande Legge»1 (NR, 526, ta degli scritti di Nichiren Daishonin), a cura
12) e ci impegneremo per realizzarlo. della Soka Gakkai, fu pubblicata il 28 aprile
Poiché ci basiamo sugli scritti del Daishonin 1952 in occasione del settecentesimo anni-
non ci faremo mai intimidire dagli assalti versario2 della fondazione dell’insegnamento
dei tre ostacoli e quattro demoni e dei tre di Nichiren Daishonin. Nella prefazione, il mio
potenti nemici. Con il cuore traboccante del- maestro e secondo presidente della Soka
lo spirito secondo cui «il saggio si rallegrerà, Gakkai Josei Toda citò il passo conclusivo
mentre lo stolto indietreggerà» (I tre ostacoli del Gosho Il vero aspetto di tutti i fenomeni:
e i quattro demoni, RSND, 1, 568), non smet- «Impegnati nelle due vie della pratica e dello
teremo mai di andare avanti. studio. Senza pratica e studio, non può esservi
Poiché ci basiamo sugli scritti del Daishonin, Buddismo. Devi non solo perseverare tu, ma
valorizziamo la diversità in accordo con il anche insegnare agli altri. Sia la pratica che
principio del “ciliegio, susino, pesco e prugno lo studio sorgono dalla fede. Insegna agli altri
selvatico” (cfr. La raccolta degli insegnamenti come meglio puoi, anche una sola frase o un
orali, BS, 124, 47). Rispettandoci reciproca- solo verso» (RSND, 1, 342).
mente come Budda, e nell’unità di itai doshin Stava affermando che i membri della Soka
(diversi corpi, stessa mente), realizzeremo Gakkai, prendendo a cuore queste parole, si
tutti i nostri scopi (cfr. Diversi corpi, stessa impegnavano non solo a studiare gli scritti
mente, RSND, 1, 550). del Daishonin, ma anche a metterli in pratica
Poiché ci basiamo sugli scritti del Daishonin, e a condividerli con le altre persone.

1) Da una delle iscrizioni a margine del Soka Gakkai Joju Gohonzon, custodito nel Kosen-rufu Daiseido. Questo Gohonzon reca le iscri-
zioni: «Per la realizzazione del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge» e «Affidato
permanentemente alla Soka Gakkai».
2) Secondo il sistema tradizionale del conteggio degli anni in Giappone. Nichiren Daishonin fondò il suo insegnamento di Nam-myoho-
renge-kyo il 28 aprile 1253.

12 || buddismo e società | 219 || primo piano |


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Non è un caso che il presidente fondatore postbellico, ne divenne il secondo presiden-


della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi te, nel 1951. Il primo progetto al quale lavorò
avesse sottolineato proprio questo passo subito dopo la sua nomina fu la pubblicazio-
nella sua copia degli scritti del Daishonin ne del Nichiren Daishonin Gosho Zenshu.
(nota come edizione Ryogonkaku3) e lo aves- Noi della Soka Gakkai, maestri e discepoli
se letto con la sua stessa vita. Perseguitato uniti come una cosa sola, con questi scritti
e imprigionato dal governo militarista giap- nel cuore abbiamo continuato a impegnarci
ponese durante la seconda guerra mondiale attivamente nelle «due vie della pratica e
Poiché ci basiamo
per le sue convinzioni, scrisse in una lettera ai dello studio» (RSND, 1, 342) portando una
sugli scritti del
familiari: «Le difficoltà che stiamo affrontan- luce di illimitata speranza e coraggio nel
Daishonin, facciamo
do ora sono piccole e insignificanti rispetto cuore di chi soffre, mostrando il cammino per
risplendere la grande
a quelle incontrate dal Daishonin».4 Rimase compiere la rivoluzione umana e trasforma-
luce della creazione
calmo e risoluto anche durante gli interro- re il proprio karma. Inoltre, con lo scopo di
di valore, mirando
gatori più spietati, sottolineando con forza realizzare il mondo pacifico immaginato dal
a una società globale
che il Buddismo di Nichiren è l’insegnamento Daishonin,6 abbiamo fatto crescere un nume-
che rispetti la vita,
migliore, il più prezioso per la vita.5 ro sempre maggiore di persone capaci che
la dignità umana
Il presidente Makiguchi, nell’affrontare que- si impegnano a contribuire alla felicità degli
e l’uguaglianza,
sta persecuzione, con il cuore di un re leone altri, alla società e alla creazione della pace,
un mondo in cui
diede l’esempio di cosa significhi dedicarsi attive oggi in ogni ambito della società.
regnino felicità,
altruisticamente alla propagazione della Leg- L’illustre storico britannico Arnold J. Toynbee
sicurezza, pace
ge e, allo stesso tempo, stabilì la tradizione (1889-1975) lodò il nostro impegno affer-
e armonia
della Soka Gakkai di mettere in pratica la mando: «La Soka Gakkai ha realizzato una
fede nella vita quotidiana e manifestare il sorprendente rinascita nel dopoguerra, un
Buddismo nella società. risultato spirituale paragonabile ai risultati
Anche il suo discepolo e successore Josei Toda materiali ottenuti dal popolo giapponese in
fu imprigionato durante la guerra. Confinato ambito economico».7
in isolamento nella sua cella, sperimentò un Gli inestimabili scritti di Nichiren Daishonin
profondo risveglio spirituale alla sua identità di sono stati la forza trainante di questo sor-
Bodhisattva della Terra. Con tale convinzione prendente «risultato spirituale».
si alzò da solo, in un Giappone devastato dalla
guerra, per innalzare il vessillo del grande voto Noi della Soka Gakkai siamo molto orgogliosi
dell’ampia propagazione della Legge mistica. di far sì che la “trasmissione del Buddismo
Dopo aver superato innumerevoli difficoltà verso occidente”8 e kosen-rufu mondiale,
per ricostruire la Soka Gakkai nel periodo descritti nel Gosho, si traducano in realtà.

3) Questo termine fa riferimento a un volume intitolato Nichiren Shonin go-ibun (Scritti del saggio Nichiren), compilato da un piccolo
gruppo di sacerdoti seguaci degli insegnamenti del Daishonin e pubblicato nel 1904.
4) Tsunesaburo Makiguchi, Makiguchi Tsunesaburo Zenshu (Opere complete di Tsunesaburo Makiguchi), vol. 10, Daisanbunmei-sha,
Tokyo, 1987, p. 278.
5) Ibidem, p. 194.
6) L’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
7) Daisaku Ikeda, The Human Revolution, Weatherhill, Tokyo, 1972, vol. 1 p. x (prefazione di Arnold Toynbee).
8) Trasmissione del Buddismo verso occidente: il Daishonin predisse che il suo Buddismo del sole si sarebbe diffuso dal Giappone verso
occidente, facendo ritorno nei paesi da cui aveva avuto origine e propagandosi nel mondo intero.

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Gli scritti del Daishonin sono stati finora tra- possa diventare ogni persona. Sperimentia-
dotti in più di dieci lingue. Attualmente per- mo quanto possano essere caldi e belli gli
sone di ogni età, in Giappone e nel mondo, li autentici legami vita a vita. Scopriamo con
studiano con gioia incoraggiandosi a vicenda. quanta energia possiamo illuminare e con-
Individui di origini, culture e lingue diverse tribuire alle nostre società e ai nostri paesi
stanno leggendo e mettendo vivacemente in affinché prosperino veramente.
pratica i suoi insegnamenti in famiglia, nella Nei suoi scritti il Daishonin ci offre una
propria comunità e nella società intera, cre- fonte inesauribile di ispirazione e incorag-
ando una rete sempre più vasta e solida di giamento. Fa luce su princìpi così profondi
eccellenti cittadini globali. Questa, ne sono come “il mutuo possesso dei dieci mondi”,
convinto, è una prova indiscutibile dell’univer- “i tremila regni in un singolo istante di vita”,
salità e della validità del Buddismo di Nichiren. “le illusioni e i desideri sono Illuminazione”,
Caratteristica comune a tutte le religioni “trasformare il veleno in medicina”, “la non
del mondo è avere una scrittura a cui rife- dualità del sé e degli altri” e “la non dualità
rirsi con orgoglio, come cardine della fede. della vita e del suo ambiente”. Allo stesso
Nella sua prefazione all’edizione del Gosho tempo mostra l’esempio del suo supremo
Zenshu del 1952 il presidente Toda scrisse: «comportamento da essere umano» (I tre
«È mio imperituro desiderio e preghiera che tipi di tesori, RSND, 1, 756) e descrive le vit-
questa preziosa scrittura venga diffusa fra torie ottenute dai suoi discepoli attraverso
la gente di tutta l’Asia e del mondo intero» la fede e la pratica buddista.
(citato in MDG, 73). Ora noi abbiamo realiz- Per quanto dolorose possano essere le sof-
zato il desiderio del mio maestro. Immagino ferenze di nascita, invecchiamento, malattia
i maestri Toda e Makiguchi sorridere felici e morte che ci troviamo ad affrontare, se
l’uno all’altro. ricerchiamo forza e coraggio negli scritti del
Daishonin il sole radioso della nostra inna-
Il Gosho è una scrittura di speranza e di giu- ta Buddità dal tempo senza inizio sorgerà
stizia, un testo sacro per la felicità di tutte «nella carne di noi persone comuni» (Il reale
le persone; è una scrittura che concretizza il aspetto del Gohonzon, RSND, 1, 738). Aprire-
voto di maestro e discepolo, un testo sacro mo la strada alla rivitalizzazione della nostra
per la vittoria della gioventù; è una scrittura esistenza, che sarà pervasa dalle quattro
di saggezza e coraggio, un testo sacro per virtù di eternità, felicità, vero io e purezza, in
la pace della famiglia globale dell’umanità. perfetto accordo con le parole piene di spe-
Quando apriamo il Gosho ci sintonizzia- ranza e convinzione del Daishonin secondo
mo con il potente ruggito del leone del cui «l’inverno si trasforma sempre in prima-
Daishonin che sconfigge le funzioni demo- vera» (RSND, 1, 476).
niache che causano angoscia e sofferenza. Sono trascorsi settant’anni da quando Toda
Quando ne sfogliamo le pagine sentiamo il pubblicò il Gosho Zenshu. Nella prefazione
cuore del Daishonin che batte della profonda al testo promise che avrebbe fatto del suo
compassione che abbraccia e guida i giovani meglio per apportare future revisioni, se
in cerca del modo corretto di vivere. Quando necessario.
lo leggiamo acquisiamo consapevolezza e Sono lieto di annunciare che è giunto il
fiducia nell’immenso potenziale di ogni esse- momento di mantenere la promessa del
re umano, vasto come l’universo. Ci rendiamo mio maestro, con la pubblicazione di una
conto di quanto forte, profonda e grande nuova edizione rivista del volume originale,

14 || buddismo e società | 219 || primo piano |


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in quest’anno così significativo che segna che di sicuro porteranno avanti questa nobile
l’ottocentesimo anniversario della nasci- impresa.
ta del Daishonin9 e il settecentocinquan- Gli scritti del Daishonin proclamano l’ugua-
tesimo anniversario della persecuzione di glianza di tutti gli esseri umani ed espongono Gli scritti del
Tatsunokuchi, quando il Daishonin abbando- nel dettaglio una filosofia di coesistenza e Daishonin
nò la sua condizione transitoria per rivelare armonia, compassione e tolleranza. Sono uno sono uno scrigno
la sua vera identità di Budda dell’Ultimo scrigno inesauribile da cui attingere la «sag- inesauribile da cui
giorno della Legge.10 gezza della verità che opera in accordo con attingere la saggezza
Ho chiesto ai membri altamente qualificati le circostanze mutevoli» (La raccolta degli necessaria per unire
del comitato per la pubblicazione della nuo- insegnamenti orali, BS, 123, 51), una saggezza ed elevare l’umanità
va edizione di prestare particolare attenzio- necessaria per unire ed elevare l’umanità nel nel suo complesso
ne alla precisione, la leggibilità e la fedeltà suo complesso e affrontare le sfide endemi- e affrontare le sfide
alla tradizione della Soka Gakkai. Grazie al che della guerra, delle malattie e della pover- endemiche della
loro sollecito e accurato impegno sono stati tà nonché i problemi globali come i disastri guerra, delle
apportati alcuni miglioramenti che hanno naturali e il cambiamento climatico. malattie e della
reso il testo più facilmente accessibile: è stata È mio desiderio sincero che «per diecimila povertà nonché
aumentata la dimensione dei caratteri, sono anni e più, per tutta l’eternità» (RSND, 1, 658) i i problemi globali
state aggiunte le annotazioni di pronuncia membri della Soka Gakkai, nobili Bodhisattva come i disastri
degli ideogrammi più complessi, i passaggi della Terra, continuino a progredire con gioia naturali e il
più lunghi sono stati suddivisi in paragrafi basandosi sugli scritti del Daishonin, insieme cambiamento
più brevi, sono stati inseriti ulteriori segni di nel loro viaggio per adempiere il voto di mae- climatico
punteggiatura ed è stato utilizzato il sistema stro e discepolo di realizzare la pace nella
di scrittura giapponese moderno. terra che abitano e nel mondo intero.
La nuova edizione riflette anche i progressi Per concludere, vorrei esprimere la mia pro-
della ricerca accademica sui manoscritti ori- fonda gratitudine a tutti coloro che hanno
ginali e sulle copie trascritte dei Gosho. Sono contribuito alla pubblicazione di questa nuo-
stati inoltre inclusi trentadue nuovi scritti,11 va edizione.
resi pubblici o scoperti nell’arco dei set-
tant’anni trascorsi dalla pubblicazione della Daisaku Ikeda
prima edizione. 3 maggio 2021
Questa ricerca sui testi a opera di brillan-
ti studiosi potrebbe certamente portare in
futuro a nuove intuizioni e scoperte, compre- Settantesimo anniversario della nomina del
si scritti finora sconosciuti, una prospettiva mio maestro Josei Toda a secondo presiden-
interessante ed entusiasmante. La valutazio- te della Soka Gakkai.
ne della loro possibile inclusione può essere (Pubblicato sul Seikyo Shimbun del 20
affidata solo ai nostri eccellenti successori, novembre 2021)

9) Secondo il sistema tradizionale con cui viene conteggiata l’età in Giappone, nel 2021 (anno in cui è stata scritta questa prefazione)
sono trascorsi ottocento anni dalla nascita di Nichiren Daishonin, avvenuta il 16 febbraio 1222.
10) Il Daishonin abbandonò la sua condizione transitoria di persona comune e non illuminata appesantita dal karma e dalla sofferenza
e, pur rimanendo un comune essere umano, rivelò la sua vera identità originale di Budda dotato di infinita saggezza e compassione (il
Budda del tempo senza inizio o il Budda eterno). Ciò viene definito “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”.
11) Alcuni dei nuovi scritti sono solo dei frammenti, i più brevi dei quali sono solo di una o due righe.

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AZIONE

RIV
OLU
ZION
16 || buddismo e società | 219 || speciale | l ' azione come rivoluzione
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speciale
Mai come oggi il vivere comune sembra incanalato in un
solco di indifferenza nei confronti delle aspettative e delle
speranze delle persone. Frustrazione, sfiducia e senso di
impotenza portano rabbia e rassegnazione, nonché a dele-
gare all'esterno sia la responsabilità sia la soluzione di ciò
che accade.

Ma il Buddismo insegna che l'azione individuale, nel presen-


te, può fare la differenza. Un'azione che comprende pensieri,
parole e atti concreti. Secondo il principio della trasforma-
zione del karma, infatti, tutto dipende dalla direzione del
nostro cuore oggi, che può cambiare non solo il panorama
sotto i nostri occhi, ma anche quello futuro. Agendo qui
e ora, e assumendoci la responsabilità di farlo, possiamo
imprimere un nuovo slancio alla nostra vita e dare una nuova
direzione alla società.

E
Nelle pagine seguenti dedichiamo ampio spazio alla tratta-
zione del principio della trasformazione del karma nel Bud-
dismo di Nichiren e all'analisi di alcuni punti in particolare:
l'importanza di affrontare le difficoltà; la coerenza tra ciò che
si fa e ciò che si professa, in base ai princìpi secondo cui la
fede è uguale alla vita quotidiana e il Buddismo si manife-
sta nella società; l'esempio del bodhisattva Mai Sprezzante
come modello di comportamento; la relazione di non dualità
di maestro e discepolo per imparare a vivere in prima perso-
na l'insegnamento del Budda.

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Il karma non è un fardello che dobbiamo trascinarci dietro per tutta la vita, ma un'occasione per manife-
stare la nostra natura incontaminata. Quando questa potente condizione vitale emerge in noi neutralizza
gli effetti del nostro karma negativo, rendendoli inoffensivi. Questa è la dottrina della trasformazione del
karma secondo Nichiren Daishonin, così come è stata spiegata dal presidente Ikeda ne Il mondo del Gosho
(p. 432 e seguenti) e successivamente in ulteriori approfondimenti a cura del Dipartimento di studio della
Sgi, che abbiamo pubblicato su Buddismo e società. Ne presentiamo qui alcuni punti di particolare interesse

Per non subire


Il principio della trasformazione del karma è uno
degli insegnamenti che mettono maggiormente in

la realtà
luce l’umanesimo del Buddismo di Nichiren. In esso
è contenuto il presupposto per realizzare la trasfor-
mazione interiore della nostra vita. Il Daishonin lo
La trasformazione espose all’epoca dell’esilio di Sado perché tantissimi

del karma discepoli stavano affrontando una dura repressione;


così si concentrò sulla spiegazione del concetto di
karma in quanto origine della sofferenza.
Ma qual è l’esatto significato della parola karma?
Poter trasformare il destino è un anelito universale
Il termine deriva dal sanscrito e significa “atto” o
da sempre condiviso dagli esseri umani.
“azione”. Il concetto compare per la prima volta nel
In qualche misura, tutte le costruzioni filosofiche
pensiero indiano antico. Quando il Buddismo fu tra-
e religiose si possono considerare un tentativo
smesso in Cina il termine venne tradotto con il carat-
di risolvere questo problema. Il Buddismo di Nichiren
tere cinese ye (giapponese go) che significa azioni
parla del karma per insegnarci a trasformarlo
intese come acquisizioni o risultati. Originariamente
(vedi MDG, 432-442)
comprendeva sia il karma positivo sia quello negati-
vo, ma nel tempo ha acquisito il significato primario
di karma negativo.
Il Sutra del Loto insegna che, senza alcun dubbio, si
può trasformare il proprio karma. È per questa preci-
sa ragione che il Daishonin affronta l’argomento.

18 || buddismo e società | 219 || speciale | l ' azione come rivoluzione


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Un tuffo dove l’acqua


è (da sempre) più blu
La causalità generale
e la causalità più grande

Secondo la legge generale di causa ed effetto precedente al Sutra del Loto a ogni retribuzione in questa
vita corrisponde una causa posta in passato. L’insegnamento del Daishonin si basa su una legge causale
più grande che consente di trasformare immediatamente tutto il karma negativo, se viene avvolto dal
mondo di Buddità (vedi MDG, 453-458)

In Lettera da Sado il Daishonin esprime il principio rischio nel frattempo di accumularne altro. In defini-
della trasformazione del karma. E lo fa in due fasi: tiva, finché si parte dalla legge generale di causa ed
prima descrive come questo principio viene esposto effetto, il modo per trasformare il karma continuerà
negli insegnamenti buddisti precedenti al Sutra del a sfuggirci. Il Daishonin afferma chiaramente che
Loto, poi rivela come viene spiegato nel Sutra del il suo insegnamento non si basa su questo tipo di
Loto e nella propria dottrina. causalità.
«Chi scala un’alta montagna, alla fine deve discen- Infatti continua: «Tuttavia le mie sofferenze non
derne. Chi non rispetta gli altri sarà a sua volta sono ascrivibili a questa legge causale. Nel passato
disprezzato. Chi critica quelli che hanno un bell’a- ho disprezzato i devoti del Sutra del Loto, ho anche
spetto nascerà brutto. Chi ruba il cibo e le vesti altrui messo in ridicolo, ora esaltandolo ora denigrandolo,
cadrà sicuramente nel mondo degli spiriti affamati. il Sutra del Loto, un sutra splendido come due lune
Chi deride una persona che osserva i precetti ed è una accanto all’altra, come due stelle congiunte,
degna di rispetto nascerà in una famiglia povera e come due monti Hua uno sull’altro, come due gem-
di umile condizione sociale. Chi calunnia una fami- me unite. È per questo che ho sperimentato le otto
glia che abbraccia l’insegnamento corretto nascerà sofferenze citate» (Ibidem). In sostanza, dichiara che
in una famiglia che nutre opinioni errate. Chi ride di la causa negativa fondamentale è l’offesa nei con-
coloro che osservano fedelmente i precetti nascerà fronti del Sutra del Loto.
plebeo e sarà perseguitato dal sovrano. Questa è la Ma cosa significa? Cosa significa offendere la Legge?
legge generale di causa ed effetto» (Lettera da Sado, Significa non credere, dubitare dell’esistenza della
RSND, 1, 270). natura di Budda in noi e negli altri. Questo dubbio
Quella qui descritta dal Daishonin è la legge “genera- è la causa fondamentale che impedisce al mondo di
le” di causa ed effetto per cui a ogni retribuzione che Buddità di emergere e che genera vari tipi di karma
si riceve nella vita presente corrisponde una causa negativo. Sradicare questo dubbio e far emergere il
specifica posta in questa o in una vita passata. È un mondo di Buddità è la legge causale più importante
principio piuttosto chiaro, ma difficile da applicare che ci rende possibile trasformare il karma. In questo
nella realtà. Se per ciascuna cattiva azione compiuta modo il karma negativo viene avvolto dal mondo di
in passato si ricevesse una retribuzione specifica, Buddità e purificato attraverso il suo potere.
occorrerebbe un tempo incalcolabile per espiare Per fare un’analogia, l’apparizione del mondo di Bud-
tutti i singoli casi di karma negativo. Inoltre c’è il dità è come il sorgere del sole. Quando il sole sorge,

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le stelle che brillavano nel cielo notturno svaniscono vita la simultaneità di causa ed effetto facendo ritor-
immediatamente, come se non esistessero più. In real- no al lontano passato del tempo senza inizio.
tà non sono sparite, sono soltanto diventate invisibili. Dice il Daishonin: "Tempo senza inizio significa non
Così come la luce delle stelle e della luna sembra sva- creato e privo di ornamenti, che rimane nel proprio
nire quando sorge il sole, quando facciamo emergere stato originale" (cfr. La raccolta degli insegnamenti
lo stato di Buddità nella nostra vita cessiamo di soffri- orali, BS, 117, 54). Sembra un concetto estremamente
re per gli effetti negativi di ogni singola offesa passa- difficile, ma “tempo senza inizio” si riferisce sempli-
ta. Questo non nega né contraddice la legge generale cemente alla nostra condizione originaria, libera da
di causa ed effetto, che rimane una delle premesse ogni influenza esterna. Poiché il Budda è la vita stes-
fondamentali del Buddismo. Essa viene però inclusa sa, quando ci risvegliamo alla condizione originale
in una “legge causale più grande”, la legge causale del della nostra vita tutte le cause e gli effetti intermedi
conseguimento della Buddità, il principio causale del spariscono e il Budda di Myoho-renge, la simultanei-
Sutra del Loto e della Legge mistica. tà di causa ed effetto, diviene manifesto.
Il presidente Toda definiva una persona comune Per “un comune mortale illuminato dal tempo senza
che vive basandosi su questa causalità più grande inizio” l’esistenza del karma non è la preoccupazio-
"un comune mortale illuminato sin dal tempo senza ne principale, visto che i suoi effetti possono venire
inizio", cioè una persona risvegliata all’essenza fon- assorbiti dalla luce della Buddità. Tutt’altra cosa è
damentale della sua vita, capace di andare oltre alle cercare di evitare il proprio karma, perché ciò non fa
cause e agli effetti passati e di manifestare nella sua che ritardarne la trasformazione.

Guardare
L’essenza del Buddismo di Nichiren è considerare il
“destino” una propria responsabilità. Questo insegna-

il karma
mento ci insegna a riflettere molto attentamente sulle
nostre azioni usando come motore della trasformazio-

bene in faccia
ne il potere della Legge che la nostra vita possiede.
In sostanza, per trasformare il karma dobbiamo guar-
darlo bene in faccia, fronteggiandolo direttamente;

Sfidando le difficoltà affrontandolo a testa alta, possiamo far sgorgare lo


stato vitale della Buddità. Immergendoci nelle pro-
cambiamo il ruolo fondità della nostra vita costruiamo il «palazzo della

del destino nona coscienza, l’immutabile realtà che regna su tutte


le funzioni della vita» (Il reale aspetto del Gohonzon,
RSND, 1, 738). “L’immutabile realtà” indica la verità
Nel Buddismo del Daishonin possiamo rivelare fondamentale libera da tutte le illusioni, lo stato vitale
la Buddità recitando Daimoku e mettendo che Nichiren ha conseguito come devoto del Sutra del
la nostra vita in contatto con il Gohonzon. Loto, e che è identico alla realtà immutabile. Solo così
Ma c’è una grande differenza fra saperlo in teoria si realizza la propria rivoluzione umana, cioè si affina la
e sperimentarlo nel concreto. Affrontando propria umanità.
direttamente le difficoltà trasformiamo il karma La nostra epoca è caratterizzata da una spiritua-
in missione e cambiamo il ruolo del destino lità superficiale e priva di radici. Il messaggio del
(vedi MDG, 442-462) Daishonin è di considerare difficoltà e persecuzioni
come un’opportunità per crescere e diventare perso-

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ne di maggiore profondità. Più difficoltà si incontrano ra di Budda esiste nella vita di ogni persona: non ci
più possiamo migliorarci come esseri umani. Così sarebbe trasformazione del karma senza la fede nella
dovrebbe vivere chi pratica il Buddismo del Daishonin. nostra natura illuminata (e illuminante!).
Questo non vale soltanto per le difficoltà e le persecu- Chi pratica il Buddismo del Daishonin sa che si può
zioni che si incontrano per amore del Buddismo, ma rivelare la Buddità recitando Daimoku e mettendo la
anche per qualsiasi difficoltà ci si trovi di fronte nella propria vita in contatto con il Gohonzon. Ma c’è una
vita. In genere ci sono due modi di affrontare i proble- grande differenza fra saperlo teoricamente e speri-
mi. C’è chi di fronte alla difficoltà prova risentimento e mentarne il potere personalmente.
rabbia nei confronti del mondo che lo circonda e chi È come guidare: quando riceviamo la patente possia-
invece usa la situazione per elevarsi spiritualmente. mo in teoria guidare, ma solo con la pratica impariamo
I momenti di maggiore sofferenza sono quelli in cui a farlo bene. Lo stesso vale nel Buddismo: è affrontan-
possiamo arricchire di più la nostra umanità. «Una do concretamente il nostro karma che possiamo acqui-
bella spada si ottiene battendo il ferro incandescen- sire la forza per superarlo. È venendovi direttamente in
te» (Lettera da Sado, RSND, 1, 269): questo è uno dei contatto che possiamo sviluppare un’impareggiabile
concetti essenziali del principio della trasformazione capacità di tenere testa a qualsiasi problema.
del karma secondo Nichiren. Inoltre, le azioni che compiamo per affrontare il
Per questo le grandi difficoltà sono occasioni senza nostro karma possono diventare una fonte d’ispira-
pari, perché mentre le affrontiamo possiamo manife- zione per innumerevoli altre persone, acquistando le
stare l’immenso stato vitale della Buddità, che come sembianze di una missione.
il sole ha il potere di inglobare qualsiasi altra fonte di Chi continua ad avanzare considerando qualsiasi
luce. Mentre affrontiamo la vita cercando di far emer- cosa come parte della propria missione sta proce-
gere la nostra Buddità non solo ripaghiamo il nostro dendo verso la trasformazione del proprio destino
debito karmico, ma lo convertiamo da negativo a (passato, presente e futuro) e di quello di chi ci pren-
positivo. Ciò è possibile unicamente perché la natu- de ad esempio.

Per afferrare Come abbiamo visto, la causalità più grande, quella

la Legge
capace di trasformare immediatamente tutto il karma
che provoca sofferenza, si innesca nel momento in

con la vita
cui accendiamo il sole della Buddità, ovvero viviamo
in accordo con la Legge mistica del Sutra del Loto.
Anche per questo motivo la relazione tra maestro e
La relazione di non dualità discepolo nel Buddismo è così cruciale. Il maestro,

di maestro e discepolo nel Buddismo, è qualcuno che agisce in maniera


esemplare e conduce una vita basata su un’immensa
missione. Il discepolo impara sinceramente da lui e
Come facciamo a vivere in accordo con la Legge si sforza di entrare in sintonia con la sua maniera di
mistica? Se entriamo in sintonia con il modo vivere. È così che può giungere ad afferrare la Legge
di vivere del maestro, che conduce un’esistenza con la sua stessa vita. Anche per ciò questa relazione
basata su un’immensa missione, possiamo arrivare è al cuore stesso del Buddismo (vedi anche l'articolo
ad afferrare la Legge dentro di noi (vedi MDG, 461) a p. 26).

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La decisione di affrontare è già la soluzione


«Per un buddista la sconfitta non consiste nell’avere una parola e un’azione più calorosa, più giusta, più
difficoltà ma piuttosto nel non affrontarle. Se fug- altruista nei confronti di chi mi sta intorno. Continuan-
giamo dalle difficoltà senza lottare, esse diventano do nella pratica buddista, nonostante tutto, mi alleno
veramente il nostro karma» (Cos’è la rivoluzione a mettere a tacere il mio piccolo io a favore dell’amore
umana, Esperia, p. 81). Quando ho letto questa frase per l’altro, per la vita, per il mondo intero.
di Daisaku Ikeda, mi sono fermata. L’ho riletta, e poi È così che scrivo la mia personale storia di vita, cam-
ancora una volta. Ho preso subito una matita, l’ho sot- bio le tendenze che mi immobilizzano, le trasformo e
tolineata e mi sono sentita profondamente sollevata. le rendo luminose. Ma questa rivoluzione avviene una
Ho cercato di sviscerare quel sentimento e alla fine volta per tutte? Possiamo incidere la parola “fine” nel
ho capito da cosa mi alleggeriva: dal pensiero che percorso verso la trasformazione del karma?
per vincere sia indispensabile raggiungere risultati Personalmente l’espressione “cambiare il karma” la
sensazionali. Ma non è necessariamente così, perché collego immediatamente a un’immagine ben definita:
la decisione di affrontare le circostanze che viviamo è la fine, la vittoria, il traguardo. Invece di collegarla allo
di per sé la nostra grande risoluzione. stato vitale. Questo meccanismo mi porta a rimanda-
Ci sono momenti in cui il dubbio ci assale, tanto da re, pensando: «Quando avrò raggiunto quell’obiettivo
pensare di non aver deciso affatto. In quel momento il starò bene». Ma nel frattempo che succede?
“grande gesto” che possiamo fare verso la nostra vita è «Nella frase “coerenza dall’inizio alla fine”, “inizio”
aprire il Gohonzon e iniziare a recitare Daimoku. Quella indica la radice del male e la radice del bene, mentre
sola azione permette al karma di non consolidarsi, a “fine” indica l’effetto del male e l’effetto del bene. Una
quella sofferenza di non diventare il mio destino, per- persona che si è completamente risvegliata alla natura
ché subito, anche se in quel momento non lo vedo, ho del bene e del male dalle radici ai rami e alle foglie è
inciso la causa per bloccarla; non solo per me, ma per chiamata un Budda» (RSND, 1, 993).
chi mi sta intorno, i miei futuri figli, i nuovi amici che Questa frase è come se mi avesse risposto, dicendomi
incontrerò. Metto un punto a quella dinamica della vita. che quel “nel frattempo” è la coerenza, è quella la meta,
Decido che quella sofferenza non mi definisce. la fine, è quella la lotta per trasformare il karma.
Ma come faccio a capire se in questo momento sono È lo stato vitale che mi permette di rimanere coerente
passiva rispetto a quello che mi sta capitando, bello o con la strada che ho deciso di percorrere, senza cam-
brutto che sia, o sono la vera regista del mio karma? biare rotta a causa delle interferenze dell’ambiente o
Anche se non ne sono consapevole, quella “piccola” della mia mente spaventata. È proprio lo stato vitale
azione di recitare il primo Nam-myoho-renge-kyo che alimenta la nostra convinzione, che grazie a esso
sta creando un circolo virtuoso intorno a me, anche torna a essere più nitida ai nostri occhi, tanto da farci
mentre soffro per grandi dolori o gioisco per immen- godere dell’intero percorso verso la continua trasfor-
se vittorie, perché sicuramente sceglierò un pensiero, mazione del karma, un Daimoku alla volta.

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La fede è uguale alla vita quotidiana


e il Buddismo si manifesta nella società

Da una parte un grande corpus di testi, dal Sutra le facciamo agire nella nostra vita le gabbie comin-
del Loto ai Gosho scritti da Nichiren Daishonin ai ciano a scricchiolare, muoviamo passi diversi, ci rela-
suoi discepoli, ai volumi e agli articoli del presidente zioniamo in un modo nuovo.
Ikeda. Dall’altra la vita. Da un lato una scelta spiritua- È il nostro comportamento, così orientato, che ci per-
le, l’adesione a un elevato profilo etico, dall’altro le mette di praticare «il Sutra del Loto ventiquattro ore
asperità e la dispersione del quotidiano. al giorno», come Nichiren Daishonin invitava a fare
Uno degli aspetti fondamentali di questa pratica Shijo Kingo nel Gosho dove affermava che «nessuna
buddista però si trova nel suo non essere consegna- cosa che riguardi la vita o il lavoro contrasta in alcun
ta a un’esistenza teorica con generali agganci alla modo con la vera realtà» Risposta a un credente,
realtà, bensì nel suo ramificarsi e fiorire in mezzo alle RSND, 1, 804).
cose. La parola buddista si fa immediatamente con- La rivoluzione umana, del resto, non è frutto di
creta e il praticante è invitato, dalle scritture e dalle una meditazione appartata, piuttosto una magnifi-
esperienze, a trasformarla in azione, a dare ai princìpi ca combinazione di esperienza e fede, dove la luce
una funzione attiva. dell’evoluzione personale è prodotta proprio dall’at-
Tra le parole e le azioni si colloca, come un tessuto trito creativo tra la dimensione spirituale e tutto ciò
connettivo fertile e vibrante, il comportamento. che è qui e adesso: il luogo dove viviamo, le persone
Il nostro comportamento è in buona parte lavorato e con cui interagiamo, le attività che svolgiamo.
levigato nel tempo dalla consuetudine e dalla adesio- La nostra preghiera arriva ovunque e si mescola a
ne al pensiero buddista, dalla recitazione quotidiana, tutto, come i dieci mondi sono ognuno nell’altro, in
dall’appuntamento con Gongyo, in apertura e chiusu- un azzeramento della distanza tra l’inferno e il cielo.
ra delle nostre giornate. Quelli che chiamiamo benefici Possiamo accendere la Buddità ovunque ci troviamo:
invisibili si manifestano silenziosamente in un agire la trasformazione personale diventa così trasforma-
che attraverso la pratica trova una nuova definizione. zione della realtà, la ricerca individuale si riverbera
Cambiamo, senza rendercene conto, ognuno a suo nella compagine sociale, in un gioco di specchi che
modo, secondo il punto dal quale è partito, più o si fa regime di scambio.
meno buio, più o meno chiuso dalla sofferenza, Il Budda Shakyamuni ha indicato per primo la strada
irrigidito in quella che sembrava l’unica posizione quando ha attraversato il mondo come un essere
possibile. umano, dissolvendo il confine dei confini e immer-
Nel momento in cui accogliamo le parole buddiste e gendosi nella straordinaria moltitudine del tutto.

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Il comportamento da essere umano

Il Buddismo è azione. Vive nel nostro comporta- non smise mai di rispettare gli altri, anche quando
mento, nel modo in cui ci rapportiamo a noi stessi, veniva insultato e umiliato, perché agiva sulla base
agli altri e alla vita quotidiana. Il Daishonin scrive: «Il della convinzione che grazie alla pratica buddista
cuore di tutti gli insegnamenti della vita del Budda è tutte le persone possono far emergere la preziosità
il Sutra del Loto e il cuore della pratica del Sutra del della loro vita e vincere sulla sofferenza.
Loto si trova nel capitolo Mai Sprezzante. Cosa signi- Liberare le persone dalla sofferenza, senza abbando-
fica il profondo rispetto del bodhisattva Mai Sprez- narne nemmeno una, corrisponde al comportamento
zante per la gente? Il vero significato dell’apparizione del Budda. È un comportamento che vive negli sforzi
in questo mondo del Budda Shakyamuni, signore di sostenere le persone a noi care e incoraggiare i
degli insegnamenti, sta nel suo comportamento da compagni e le compagne di fede. Questo comporta-
essere umano» (I tre tipi di tesori, RSND, 1, 756). mento vive anche nella nostra azione di parlare del
L’esempio di comportamento da essere umano indi- Buddismo agli altri per risvegliarli alla Legge mistica:
cato sia da Nichiren Daishonin sia da Shakyamuni è la pratica di shakubuku, la manifestazione concreta
è quello del bodhisattva Mai Sprezzante, nelle cui della nostra fede nella natura di Budda che esiste in
azioni si trova il cuore della pratica del Sutra del Loto. noi e negli altri. Un’azione umanistica che esprime il
Il bodhisattva Mai Sprezzante diceva alle persone massimo rispetto per ogni persona. L’azione fonda-
che incontrava: «Nutro per voi un profondo rispetto; mentale per trasformare la società.
non oserei mai trattarvi con disprezzo o arrogan-
za. Perché? Perché voi tutti praticherete la via del Chi si inchina agli altri
bodhisattva e sarete allora in grado di conseguire la finirà per esserne riverito
Buddità» (SDLPE, 365). Come sottolinea il presidente Ikeda ne La saggezza
Questo passo è noto come “Sutra del Loto in ven- del Sutra del Loto (SSDL, 3, 76-77), le persone che
tiquattro caratteri”: sono ventiquattro caratteri che avevano contrastato il bodhisattva Mai Sprezzante
esprimono il principio filosofico fondamentale del finirono per seguirlo. Ma ciò avvenne solo dopo che
Sutra del Loto, cioè che tutte le persone posseggo- questi si era buttato nella mischia, pur senza mettersi
no la natura di Budda. Il bodhisattva mai Sprezzante in pericolo. Fino a quel momento non era stato un

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oratore eloquente, aveva semplicemente ripetuto il famiglia e della coppia in maniera contributiva presto
Sutra del Loto in ventiquattro caratteri e si era inchi- o tardi vedrà l’effetto delle sue azioni generose, se
nato alle persone, alla loro natura illuminata nascosta sincere, fragranti.
dalle ingiurie, incurante di essere considerato dai Il pensiero di Daisaku Ikeda è intriso dell’importanza
sedicenti saggi un ignorante. della figura dei Bodhisattva della Terra e della loro
Purtroppo «viviamo in un mondo dove la sola men- «lotta per aiutare gli altri» come «attacco frontale
zione della carità e della compassione talvolta suscita contro il proprio egoismo» e a favore del bene gene-
una cinica derisione» (Daisaku Ikeda, Cos’è la felicità, p. rale, perché essi «comprendono anche la società in
102). Ma è lì che avviene la trasformazione, la rivoluzio- cui vivono e le tendenze dei tempi» (La vita mistero
ne umana del bodhisattva e – citando il Sutra del Loto prezioso, Bompiani, p. 144 e seguenti).
– «i laici e le laiche che lo avevano deriso e lo avevano
soprannominato Mai Sprezzante, videro che egli aveva La causalità più grande in azione
ottenuto grandi poteri sovrannaturali, il potere di predi- Potremmo dire che il bodhisattva Mai Sprezzante
care in modo gradevole ed eloquente, il potere di una attraverso il suo comportamento mette in pratica il
profonda bontà e serenità» (SDLPE, 366). principio della causalità più grande (vedi pp. 19-20).
Come il corpo e l’ombra, al suo inchino finisce per Oggi il comportamento di Mai Sprezzante corrispon-
corrispondere l’inchino della società in cui vive. de al comportamento dei Bodhisattva della Terra, che
Accade così, frequentemente: prima c’è l’attenzione si impegnano nella propagazione del “Sutra del Loto
per gli altri e poi l’attenzione degli altri. in sette caratteri” (Nam-myoho-renge-kyo), la prati-
Nelle questioni lavorative come anche in quelle inter- ca fondamentale in accordo al nostro tempo per far
personali, quasi sempre il focus è incentrato su di sé emergere e consolidare la Buddità nella nostra vita.
e sulla lamentazione delle proprie mancanze e biso- Un'azione che va nella direzione della “causalità più
gni. Ma spesso pensare agli altri è la soluzione. grande”, la “causalità della Legge mistica” che permet-
Come scrive lo psichiatra americano Aaron Beck, il te di affrontare e trasformare qualsiasi tipo di karma.
teorico della psicoterapia cognitiva morto qualche In merito a ciò il presidente Ikeda sottolinea: «La
mese fa, anche nelle relazioni amorose «ci sono qualità base di tutto è fondersi con lo spirito del Budda, del
speciali come l’impegno, la sensibilità, la generosità, la Sutra del Loto. Quando diventiamo una cosa sola
considerazione, la lealtà, la responsabilità, l’affidabilità, con esso e armonizziamo la nostra vita con la Legge
che sono determinanti per una relazione felice» (Love mistica non c’è difficoltà impossibile da superare. Il
is never enough, Harper Paperbacks, New York). Come cuore del Budda è nel suo desiderio pieno di immen-
è evidente sono qualità verso gli altri più che verso di sa compassione e nella sua solenne promessa di con-
sé, pur se possono essere lette come speculari: non un durre tutte le persone all’Illuminazione. Nello sforzo
elenco di desideri o bisogni ma una lista di “to do”. di far nostro questo voto e di realizzarlo, possiamo
Cambiare le circostanze che ci si presentano di vol- sviluppare e temprare la nostra vita» (MDG, 529).
ta in volta davanti, come anche il proprio destino, Far proprio il voto del Budda, il voto del maestro,
passa per un diverso atteggiamento personale, un e agire per realizzarlo è la chiave per compiere un
comportamento. Anche la vicenda di Mai Sprezzante passo in avanti nella propria rivoluzione umana, che
racconta che, presto o tardi, chi si inchina agli altri rivoluziona la società. Con coraggio, per arrivare a
finirà per esserne riverito. fare nostro il «desiderio pieno di immensa compas-
Chi vive all'interno della società, del gruppo, della sione» della felicità di tutte le persone.

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La non dualità di maestro e discepolo

La compassione è la condizione “naturale” dell’univer- vita, e li mettiamo in azione, passiamo da uno stato
so, il suo stato fondamentale; ogni forma che esiste è “innaturale” di esseri comuni governati dal karma a
compassione incarnata. Quando il Daishonin dice che uno stato naturale di persone illuminate, libere dal
il vero significato dell’apparizione in questo mondo karma, che vivono da “esseri umani” nel senso che
del Budda Shakyamuni sta nel suo comportamento da intende il Daishonin.
essere umano è come se volesse indicarci di tornare Per questo il maestro non è né un essere sovrannatu-
proprio qui, a chi siamo davvero, senza orpelli, sovra- rale che ci salva né un semplice libretto di istruzioni
strutture o quant’altro. Come una molla, che dopo alle quali attenersi, ma è una persona in carne e ossa.
aver subìto una tensione ritorna alla posizione di ripo- Pensiamo a Nichiren Daishonin mentre lo stavano per
so, o come un atomo, che dopo essere stato eccitato decapitare a Tatsunokuchi: lui dice che il vero mira-
torna naturalmente nel suo stato fondamentale. colo di quella notte non fu la cometa che abbagliò i
Cosa c’entra questo con la relazione di non dualità soldati e li distolse dal loro compito, ma la “scoperta”
di maestro e discepolo? E perché è tramite questo del suo stato vitale che resistette al demone della
rapporto che si trasforma il karma personale? paura della morte. Uno stato vitale che abbiamo tutti
Torniamo all’inizio: la prima maestra è la Legge, e tutte, ma che non sappiamo di avere se qualcuno
la Legge dell’universo, che come abbiamo visto è non ce lo indica e poi ci mostra come funziona. Non
infinita compassione. Il Budda, il maestro, la scopre è un caso che Nichiren inizi a rappresentare questo
dentro di sé e la incarna. E vivendo da essere umano stato vitale illuminato nel Gohonzon dopo la perse-
un’esistenza basata su questa Legge mostra agli altri cuzione di Tatsunokuchi: lo fa dopo averlo incarnato,
come farlo, mettendoli in grado di scoprire questa sperimentato in prima persona.
stessa Legge nella profondità della loro vita e di Scrive a riguardo il presidente Ikeda ne Il mondo
manifestarla nelle loro azioni. Lo stesso Shakyamuni, del Gosho: «Egli poteva aiutare coloro che soffrono
scrive Daisaku Ikeda nella Proposta di pace del 2021, soltanto condividendo i loro stessi dolori e avversità
«cercava di offrire a coloro con cui entrava in contat- e dimostrando, da essere umano come loro, come
to parole che potessero contribuire a rivelare la forza superarli. […] Con il suo comportamento durante l’e-
e il potenziale insito nella loro stessa vita» (BS, 208, silio di Sado, il Daishonin diede un esempio di come
allegato, 7). Questa è la funzione del maestro, ed è il si trasforma il karma ai suoi discepoli e alle genera-
nodo centrale per noi discepoli: solo quando ci risve- zioni future. Il suo è un grande risultato spirituale che
gliamo alla forza e al potenziale insiti nella nostra ci ispira a fare lo stesso» (MDG, 461).

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Cominciando da Shakyamuni, tutti i Budda si risve- Agire


gliano a partire da un desiderio: cercare il mezzo Ora più che mai. Torna alla mente l’espressione niji,
affinché ogni essere umano riesca a vivere “felice e “a quel tempo”, di cui è disseminato il Sutra del
a proprio agio”. Grazie a questa spinta scoprono una Loto, che il presidente Ikeda rilegge come «l’istante
condizione vitale libera dalla sofferenza in quanto in cui decidiamo dal profondo del cuore: “Ora mi
libera dal karma, che porta con sé il desiderio di con- alzo e combatto!”» (I capitoli Hoben e Juryo, Espe-
dividerla con gli altri attraverso il proprio compor- ria, p. 20).
tamento, le proprie azioni: un desiderio che diventa Termine che riecheggia la parola biblica Kum!,
una missione. “Alzati!”, di cui ha recentemente scritto lo psicanali-
sta Massimo Recalcati: «Kum! è la parola imperativa
Persone che risplendono di umanità che invita a riprendere il cammino, a ritornare in vita.
Si dice che quando Shakyamuni incontrava le perso- Così Gesù si rivolge a Lazzaro sepolto nella tomba.
ne, queste si illuminavano semplicemente entrando È questo, infatti, il tempo di rialzarsi, di ricomin-
in contatto con lui. ciare, il tempo per un nuovo inizio. E iniziare è già
Nichiren Daishonin, pur essendo un semplice “figlio rendere di nuovo possibile l’orizzonte del futuro che
del popolo”, attraverso il suo comportamento portò sembrava invece compromesso drammaticamente
un decimo della popolazione del Giappone a recitare dal trauma violento del virus. […] Non la risposta
Nam-myoho-renge-kyo. Anche noi qui, ora, siamo il demoralizzata o rabbiosa, ma la messa in opera di
frutto della sua grandiosa dichiarazione: «Se la com- un lavoro collettivo che in questo tempo, ancora
passione di Nichiren è veramente grande…» (RSND, dominato dall’incertezza, sappia offrire nuove idee,
1, 658). pensieri lunghi, possibilità inedite» (la Repubblica,
Daisaku Ikeda, da giovane, cercando “il modo corretto 13 ottobre 2021).
di vivere” iniziò a praticare colpito dalla personalità di Come spiegava recentemente Masaaki Morinaka, il
colui che poi divenne il suo maestro: «Josei Toda pas- responsabile del Dipartimento di studio della Sgi,
sò due anni in prigione a causa della sua opposizione la nostra è una religione in cui i discepoli, proprio
al militarismo, durante la seconda guerra mondiale. come il loro maestro, compiono con risolutezza e
Questo fu il motivo che mi ispirò ad aderire alla Soka convinzione il primo passo lungo la grande via della
Gakkai e mi fece decidere che avrei potuto fidarmi di compassione e della rivitalizzazione. L’incoraggia-
lui. Non sapevo nulla del Buddismo, credevo in Toda mento è la prima, inestimabile azione che ci per-
come essere umano. E percorrere il sentiero della non mette, con costanza e fermezza, di aprire la strada
dualità di maestro e discepolo con lui è stato il mio al futuro.
cammino di rivoluzione umana» (BS, 172, 13). Incoraggiare le persone a reagire all’impotenza e alla
Scoprire, scegliere il proprio maestro: anche questo sfiducia facendo sì che si risveglino alla bellezza del-
è un processo naturale, che non può essere in alcun la vita, alle infinite possibilità che contiene. Affinché
modo imposto. In realtà corrisponde a scoprire, a ricomincino ad agire.
scegliere la propria missione. E ad allenarsi a rea- Per questo la nostra missione, come discepoli, è
lizzarla confrontandosi con il grande desiderio del incoraggiare, incoraggiare senza sosta… È l’azione
maestro, provando a farlo proprio con le proprie for- rivoluzionaria, in controtendenza, per trasformare il
ze, la propria personalità, le proprie azioni. karma di questo momento.

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rubriche
Pensare globalmente, Cambiare interiormente, Agire localmente

Una rubrica per presentare storie di persone che partendo da una decisione individuale
hanno realizzato cambiamenti importanti nelle loro comunità

A giugno 2010 nasce nel centro storico di Favara,


in provincia di Agrigento, Farm Cultural Park.
Un centro culturale focalizzato sull’arte e l’innovazione
che nasce dalla passione di Florinda Saieva e Andrea Bartoli
per l’arte e l'architettura

Determinazione, molta passione


e un pizzico di disubbidienza
INTERVISTA A FLORINDA SAIEVA
fondatrice con il marito Andrea Bartoli del progetto di riqualificazione urbana Farm Cultural Park

Grazie alla tenacia e alla dedizione della coppia, che è riuscita a coinvolgere artisti di calibro internazionale
e a promuovere progetti di vario tipo per la cittadinanza, oggi Favara è diventata famosa in tutto il mondo
(citata anche dalla Lonely Planet) come un museo a cielo aperto d’avanguardia e un caso studio di rigene-
razione urbana. Farm Cultural Park ha infatti avuto il merito di ridare vita a un piccolo paese dell’entroterra
siciliano rigenerandolo sia dal punto di vista economico, con l’apertura di nuove attività e un nuovo turismo,
sia a livello sociale, riuscendo a contrastare l’emigrazione giovanile e la criminalità.

Florinda, qual è la vostra storia? ci hanno fatto innamorare di un pezzo del centro sto-
Io sono nata a Favara e con Andrea, anche lui sicilia- rico che conoscevo poco, perché da ragazzina era mal
no, fino ai primi anni Duemila abbiamo vissuto per frequentato. Poi una certa sindrome ossessiva com-
lunghi periodi a Parigi. Poi al momento di scegliere pulsiva di cui siamo affetti – come dico scherzando a
la scuola per la nostra primogenita Carla, che oggi mio marito – nel trasformare gli spazi. In aggiunta alla
ha 16 anni (Viola ne ha 12), abbiamo deciso di tor- caparbietà e all’entusiasmo. Siamo una coppia che si
nare. Come consulente per il Tribunale Ecclesiastico entusiasma facilmente e fortunatamente si scoraggia
– il mio lavoro di prima, mentre Andrea continua a a periodi alterni. Non sopporto chi dice che le cose
fare il notaio – vedevo tantissimi matrimoni fallire non si possono cambiare. Piuttosto che essere nichili-
per mancanza di un progetto di vita comune. Il no- sti – rispondo – almeno fate una proposta alternativa!
stro è stato tornare a Favara, perché quel che aveva-
mo in Sicilia non l’avremmo potuto portare a Parigi, Come avete fatto ad avere credibilità
mentre era vero il contrario. Siamo tornati con una nell'ambito culturale?
reciproca promessa: non lamentarci, e soprattutto Per la qualità della proposta e la costanza: abbiamo
cercare di fare qualcosa per lasciare un pezzo di aperto nel giugno 2010 e abbiamo chiuso solamen-
mondo migliore. te durante la pandemia. In ogni caso prima di aprire
“Farm” avevamo organizzato diverse mostre e inizia-
La scintilla che vi ha fatto decidere per il progetto tive nel mondo dell’arte. Abbiamo cercato sempre di
Farm Cultural Park? lavorare con persone più brave di noi che ci hanno
Sicuramente due amici architetti, Enzo e Michele, che aiutato a costruire la nostra reputazione.

28 || buddismo e società | 219 || rubriche | cambio io / cambia il mondo


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Ne fanno di strada artisti e visitatori re. Da lì è nata una serie di interviste e foto a persone in
per apprezzare Favara… mostra da noi. Un altro lavoro molto bello è stato quel-
L’essere lontano da tutto (gli aeroporti più vicini sono lo di Clémence de Grolée con gli anziani, in cui l'artista
quelli di Catania e Palermo) è un problema solo per- ha fatto “parlare” gli immobili risalendo ai proprietari
ché dobbiamo mantenere alta l’aspettativa. Però la dei vecchi stabili del centro storico intervistando chi
Sicilia è un luogo che affascina e il nostro visitatore è era ancora vivo, o i figli e i nipoti. Poi le frasi più belle
un viaggiatore più che un turista, con lo spirito giusto sono state ricamate su teli che sono stati esposti.
per affrontare la traversata.
Farm racconta di un mondo interconnesso
E invece come avete coinvolto la cittadinanza? e globale. È una scelta strategica attirare artisti
Nella fase iniziale non c’è stato un processo di coinvol- internazionali per uscire dalla burocrazia locale?
gimento vero e proprio, perché abbiamo dovuto ac- La connessione internazionale ci legittima anche con
celerare i tempi. Pensavamo infatti di aprire nel 2012, i locali. Scherzando dico sempre che l'accento stra-
quando nel gennaio 2010 c'è stata una tragedia: nel niero funziona meglio di quello locale. È strategico
centro storico di Favara è crollata una palazzina e sono anche perché porta energie e progettualità nuove.
morte due bambine. Questo ha sconvolto i nostri piani, È come essere connessi fisicamente così come oggi
molti immobili sono stati abbattuti con il rischio che riusciamo a esserlo virtualmente.
demolissero pure i nostri e soprattutto che non riuscis-
simo nel tentativo di tirar fuori la città dallo sconforto. Il La realtà che collabora con voi da più lontano?
coinvolgimento è avvenuto poi con l’arrivo dei primi tu- Al momento è un'associazione di Melbourne, che si
risti. A quel punto la gente ha iniziato a cogliere i bene- occupa di promuovere artisti aborigeni.
fici del nostro progetto, con i primi ristoranti aperti, le
richieste di alloggiare da queste parti in aumento. Con Che consiglio darebbe a chi sta cercando
il tempo, infatti, elemento fondamentale del progetto di realizzare qualcosa nel proprio territorio?
è diventata la condivisione con la comunità, senza la Se si vuole trasformare un posto bisogna trasferirsi in
pretesa di dover fare per forza tutto noi. Questo ha quel posto, viverlo fisicamente per sentirne l’energia.
consentito un po’ a tutti di sentirsi parte del progetto. E da lì iniziare a fare le cose senza farsi scoraggiare.
Ci vuole determinazione, una buona dose di passio-
Un esempio di come gli artisti interagiscono ne e un pizzico di disubbidienza. Oggi si sente parla-
con le persone? re di rigenerazione urbana ma dodici anni fa nemme-
Qualche anno fa con alcuni studenti di una facoltà di no noi eravamo consapevoli di quello che stavamo
Design di Boston abbiamo fatto un progetto sui regali. facendo, ne abbiamo sentito l’esigenza e ora tutti si
Gli artisti sono andati in giro a chiedere alle persone di sentono parte di questo progetto.
Favara di raccontare la storia di un regalo in particola- (Monica Piccini e Valeria Rotili)

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studio
LO STUDIO MENSILE LEZIONI DI DAISAKU IKEDA
SUGLI SCRITTI DI NICHIREN DAISHONIN
per crescere insieme nella fede

«Vorrei che tutti i credenti sinceri si riunissero e si incoraggiassero leggendo insieme questa lettera»
(Lettera da Sado, RSND, 1, 272)

›› APRILE

IL REALE ASPETTO DEL GOHONZON


(brani scelti, testo integrale RSND, 1, 737)

Tanto per cominciare, questo Gohonzon fu rivelato negli ultimi otto dei cinquant’anni in cui il Budda
predicò in questo mondo e, in questi otto anni, negli otto capitoli [del Sutra del Loto] che vanno dal ca-
pitolo Emergere dalla Terra al capitolo Affidamento. Ora, durante i tre periodi successivi alla morte del
Budda, nei duemila anni del Primo e del Medio giorno della Legge, non esisteva nemmeno il termine
“oggetto di culto dell’insegnamento originale”. Come avrebbe potuto dunque essere rivelato l’oggetto
di culto? Inoltre non vi era nessuno che fosse in grado di esprimerlo.
[...] Com’è straordinario che, oltre duecento anni dopo l’inizio dell’Ultimo giorno della Legge, Nichiren
sia stato il primo a iscrivere questo grande mandala come il vessillo della propagazione del Sutra del
Loto, mentre anche grandi maestri come Nagarjuna, Vasubandhu, T’ien-t’ai e Miao-lo non furono in
grado di farlo! Questo mandala non è in alcun modo una mia invenzione. È l’oggetto di culto che raffi-
gura il Budda Shakyamuni, l’Onorato dal mondo, seduto nella Torre preziosa del Budda Molti Tesori, e
gli altri Budda che erano emanazioni di Shakyamuni, fedelmente come la stampa riproduce la matrice.
[...] Non cercare mai questo Gohonzon al di fuori di te. Il Gohonzon esiste solo nella carne di noi perso-
ne comuni che abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo. Il corpo è il palazzo
della nona coscienza, l’immutabile realtà che regna su tutte le funzioni della vita. Essere “dotato dei
dieci mondi” significa che tutti i dieci mondi senza eccezione esistono in un singolo mondo. È per
questo motivo che il Gohonzon è chiamato mandala. Mandala è una parola sanscrita che significa
“perfettamente dotato” o “cumulo di benefici”. Il Gohonzon inoltre si trova solo nei due caratteri che
significano fede. Questo intende il sutra quando afferma che si può «accedervi solo grazie alla fede».
I discepoli di Nichiren, sia preti sia laici, credono unicamente nel Sutra del Loto, mettendo da parte
onestamente gli espedienti e non accettando un solo verso degli altri sutra; è per questo che possono
entrare nella Torre preziosa del Gohonzon. Com’è rassicurante! Com’è rassicurante! Fai ogni possibile
sforzo in previsione della tua prossima vita. La cosa più importante è che, recitando soltanto Nam-
myoho-renge-kyo, puoi conseguire la Buddità. Tutto dipenderà indubbiamente dalla forza della tua
fede. Avere fede è la base del Buddismo. [...]
Un testo non buddista narra la storia dell’imperatore di Han. Egli credette in modo così assoluto in
quello che gli riferì il suo aiutante, che il fiume gelò all’istante. Un altro documento descrive come Li

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Kuang, bramoso di vendicare suo padre, conficcò fino alle piume la sua freccia in una pietra nascosta
nell’erba. I commentari di T’ien-t’ai e di Miao-lo rendono assolutamente chiaro che la fede è il punto cru-
ciale. Poiché l’imperatore di Han credette senza alcun dubbio nelle parole del suo servitore, il fiume gelò.
Li Kuang fu in grado di trafiggere la pietra perché pienamente convinto che fosse la tigre che aveva ucciso
suo padre. Questo è ancor più vero nel mondo del Buddismo!

La lezione integrale di Daisaku Ikeda su questi brani del Gosho Il reale aspetto del Gohonzon, pubblicata
su Buddismo e società n. 154 di settembre-ottobre 2012 (tradotta dal mensile Daibyakurenge di dicembre
2011), si trova anche sul sito al seguente link: https://buddismoesocieta.org/article/il-reale-aspetto-del-
gohonzon-2/. I punti in cui sono stati omessi i brani della lezione originale sono indicati, come di consueto,
con il simbolo [...].

A LC U N I P U N T I I M P O R TA N T I
D I Q U E S TA L E Z I O N E

1 La fede è fonte di vittoria


in ogni situazione. (pp. 32-33)
4 Il Gohonzon esiste nella nostra
stessa vita. (p. 37)

2 Il Gohonzon è il vessillo
della propagazione 5 La fede è la chiave
per il conseguimento
del Sutra del Loto. (p. 34) della Buddità. (p. 38-39)

3 Il Gohonzon incarna il principio


del mutuo possesso dei dieci mondi.
6 Nessuna preghiera basata sulla fede
rimane senza risposta.
(p. 35) (p. 40)

C E N N I S TO R I C I
Questa lettera, scritta nell’agosto 1277, è indirizzata a una seguace di nome Nichinyo, della quale però non
si hanno molte informazioni. Sembra che fosse una donna di grande fede e cultura a cui il Daishonin aveva
conferito un Gohonzon. A lei il Daishonin si rivolge esprimendo il proprio apprezzamento per le varie offerte
fatte al Gohonzon e illustra con estrema chiarezza e dovizia di particolari il significato profondo dell’oggetto
di culto e i benefici che derivano dal credere in esso, incoraggiandola dunque a coltivare una forte fede e a
guardarsi dai “cattivi amici”, ovvero da coloro che cercano di minare e distruggere la fede delle persone.

(a c u r a d e l C o m i t a t o n a z i o n a l e d i s t u d i o)

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ATTINGERE AI BENEFICI
INFINITI DEL GOHONZON
ATTRAVERSO LA FEDE
di Daisaku Ikeda

«Noi della Soka Gakkai abbiamo la fede!». Questa appassionata dichiara-


zione del mio maestro Josei Toda elettrizzò e risvegliò tutte le persone che
lo stavano ascoltando durante la riunione generale di Centro del novembre
1957. In quel periodo in Giappone il potere costituito criticava e attaccava
la Soka Gakkai, che continuava a crescere a un ritmo inarrestabile man
mano che sempre più giovani si univano con entusiasmo alle sue fila. I
media speculavano all’infinito sulle ragioni di quella crescita fenomenale,
formulando una serie di illazioni negative e imprecise.
Liquidando con una risata le loro valutazioni superficiali, il presidente Toda
dichiarò: «Noi della Soka Gakkai abbiamo la fede; noi abbiamo il Gohonzon.
Tutto ciò che abbiamo realizzato è il risultato del beneficio della nostra fede
nel Gohonzon. La fede è il cuore di tutto. Ciò che conta è rimanere saldi nella
nostra pratica buddista. Finché avremo questa ferma convinzione, niente di
ciò che gli altri potranno scrivere o dire su di noi riuscirà a sorprenderci».1

In ogni cosa la fede è la fonte della vittoria


Ovviamente le ragioni della notevole crescita della Soka Gakkai dal 1950 in
poi potrebbero essere spiegate anche con condizioni “oggettive” relative alla
situazione sociale e ai tempi, e anche Toda lo sapeva. Ma erano solo questi
fattori esterni ad aver alimentato lo sviluppo della nostra organizzazione? No
di certo. Senza la fede di Toda, che si alzò da solo per realizzare kosen-rufu
con coraggio animato dalla dedizione altruista di diffondere la Legge, e sen-
za la fede dei tre presidenti fondatori della Soka Gakkai uniti dai legami di
maestro e discepolo, la Soka Gakkai che conosciamo oggi non esisterebbe.
In questo senso profondo, il meraviglioso sviluppo del nostro movimento è il
risultato del fatto che abbiamo sempre fatto della fede il nostro fondamento.
1 La fede è la fonte della vittoria in ogni cosa. È la base della pratica buddi-
sta per la nostra felicità e per quella degli altri. È la chiave per realizzare la
nostra rivoluzione umana e trasformare il nostro karma. È la spada affilata
per spezzare gli ostacoli e la negatività. È la forza trainante di kosen-rufu e
della realizzazione di pace e prosperità durature basate sui princìpi uma-
nistici del Buddismo di Nichiren Daishonin. Questo non cambierà mai in

1)Josei Toda, Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), Seikyo Shimbunsha, Tokyo, 1989,
vol. 4, pp. 582-583.

32 || buddismo e società | 219 || studio | il reale aspetto del gohonzon


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1 nessuna epoca, anzi dobbiamo assicurarci che non cambi mai. È lo spirito
«Tanto per cominciare, questo
fondamentale della Sgi, che non dobbiamo mai perdere. In tal senso, i no-
Gohonzon fu rivelato negli ulti-
stri attuali sforzi di far crescere una Sgi ancora più giovane anche nello mi otto dei cinquant’anni in cui il
spirito cominciano con una fede forte e ardente. Budda predicò in questo mondo
Affrontiamo ora lo scritto del Daishonin Il reale aspetto del Gohonzon per e, in questi otto anni, negli otto
studiare insieme l’essenza della “fede basata sul Gohonzon”. capitoli [del Sutra del Loto] che
vanno dal capitolo Emergere
Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin dalla Terra al capitolo Affida-
mento. Ora, durante i tre periodi
successivi alla morte del Budda,
Il Gohonzon esiste per l’Illuminazione di tutte le persone
nei duemila anni del Primo e del
nell’Ultimo giorno della Legge
Medio giorno della Legge, non
Il Gohonzon esiste per l’Illuminazione e la felicità autentica di tutte le per- esisteva nemmeno il termine
sone fino all’illimitato futuro dell’Ultimo giorno della Legge. “oggetto di culto dell’insegna-
Far sì che tutti gli esseri viventi possano ottenere la stessa Illuminazione dei mento originale”. Come avrebbe
Budda:2 è questo il voto di Shakyamuni e il desiderio di tutti i Budda delle potuto dunque essere rivelato
tre esistenze di passato, presente e futuro. Nichiren Daishonin fu la prima l’oggetto di culto? Inoltre non vi
persona a rivelare l’oggetto di culto, o Gohonzon, per realizzare concreta- era nessuno che fosse in grado
di esprimerlo.
mente questo desiderio, manifestandolo sotto forma di un «grande mandala».
[...] Com’è straordinario che, ol-
In Il reale aspetto del Gohonzon il Daishonin discute degli incommensurabili
tre duecento anni dopo l’inizio
benefici che derivano dal fare offerte al Gohonzon, «il grande mandala mai dell’Ultimo giorno della Leg-
conosciuto prima». ge, Nichiren sia stato il primo a
[…] Il Buddismo di Nichiren è un insegnamento per realizzare concreta- iscrivere questo grande man-
mente nell’Ultimo giorno, attraverso il potere della Legge mistica, un mon- dala come il vessillo della pro-
do in cui tutti gli esseri viventi possano coesistere in armonia e prosperare pagazione del Sutra del Loto,
eternamente. Il Gohonzon è la base della filosofia, della fede e della pratica mentre anche grandi maestri
per realizzare questo. come Nagarjuna, Vasubandhu,
T’ien-t’ai e Miao-lo non furono
Toda descrisse la vera essenza della nostra vita dedicata alla Legge mistica
in grado di farlo! Questo man-
dal tempo senza inizio dicendo: «Se osservassimo la nostra esistenza originale
dala non è in alcun modo una
[nell’infinito passato] scopriremmo che vivevamo totalmente liberi in un lumi- mia invenzione. È l’oggetto di
noso regno di purezza e di gioia. Eravamo tutti belli nello spirito e avevamo la culto che raffigura il Budda
stessa mente».3 Ciò significa che tutti e tutte noi siamo Bodhisattva della Terra Shakyamuni, l’Onorato dal mon-
presenti all’assemblea in cui fu predicato il Sutra del Loto e che adesso siamo do, seduto nella Torre preziosa
apparsi nell’Ultimo giorno della Legge per adempiere il nostro voto di costru- del Budda Molti Tesori, e gli altri
ire questo regno luminoso e splendente nel mondo reale.4 Budda che erano emanazioni di
Noi siamo Bodhisattva della Terra che hanno deciso di apparire volonta- Shakyamuni, fedelmente come
la stampa riproduce la matrice».
riamente in questo mondo di saha, caratterizzato da incessanti sofferenze
e conflitti, per tenere alto il vessillo di kosen-rufu e i nobili ideali del cor-

2) Nel Sutra del Loto Shakyamuni dice: «All’inizio ho fatto il voto di rendere tutte le persone uguali
a me, senza alcuna distinzione tra noi» (SDLPE, 80).
3) Josei Toda, Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), Seikyo Shimbunsha, Tokyo,
1985, vol. 1, p. 342.
4) Ibidem.

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retto insegnamento buddista. Abbracciando la fede nel Gohonzon rivelato


da Nichiren Daishonin stiamo lavorando per la realizzazione di un mon-
do pacifico e per la felicità di tutta l’umanità. Il Daishonin, pioniere di
questa grande altruistica battaglia per propagare la Legge, manifestò il
Gohonzon per il bene di kosen-rufu, come mezzo per risvegliarci alla nostra
nobile missione di realizzare questo scopo.
Il Daishonin dice a Nichinyo che il Gohonzon è «il grande mandala mai cono-
sciuto prima» che permette a tutte le persone di conseguire la Buddità. Nella
prima metà di questa lettera le spiega il significato profondo del Gohonzon,
sottolineando con ciò l’importanza di credere con un’unica mente.

Il Gohonzon è il vessillo della propagazione del Sutra del Loto


2 Vale la pena ribadire che il Daishonin afferma di aver rivelato il Gohonzon
come «il vessillo della propagazione del Sutra del Loto», intendendo con ciò
che il suo motivo ispiratore era l’ampia propagazione della Legge, ovvero
kosen-rufu. Egli iscrisse il Gohonzon sotto forma di mandala in modo che
tutte le persone dell’Ultimo giorno della Legge potessero ottenere l’Illu-
minazione. Il suo scopo era permettere a quante più persone possibile di
recitare davanti al Gohonzon e assaporarne i benefici, facendole avvicinare
alla Legge mistica. In questo senso il Gohonzon è veramente il vessillo di
kosen-rufu.
Con i nostri sforzi di far conoscere il Buddismo del Daishonin noi conse-
gniamo nelle mani di una persona dopo l’altra il vessillo della rivoluzione
umana e della trasformazione del karma. Tenere alto il vessillo della propa-
gazione della Legge mistica in ogni zona, in ogni regione, significa far pro-
gredire kosen-rufu. Questo vessillo fiero, pieno di speranza, e che abbraccia
ogni cosa e ogni persona, è il Gohonzon.
Quando Toda diventò secondo presidente della Soka Gakkai (nel maggio
1951) diede inizio a una grande campagna per accrescere il numero dei
membri dell’organizzazione con queste parole: «Adesso è il tempo di pro-
pagare il Gohonzon». Non c’è dubbio che la sua fede determinata aprì la
strada allo sviluppo globale di kosen-rufu che abbiamo raggiunto adesso.
Ciò sottolinea ulteriormente la nostra profonda missione di realizzare con-
cretamente il mandato del Budda.

Illuminare tutti gli esseri viventi dei dieci mondi


Il Daishonin prosegue affermando: «Questo mandala non è in alcun modo
una mia invenzione». Vuole assicurarci che il Gohonzon non è una sua
creazione arbitraria, ma è l’oggetto di culto che raffigura i cinque caratteri
di Myoho-renge-kyo, la Legge per manifestare la Buddità inerente alla
nostra vita rappresentata da Shakyamuni seduto nella Torre preziosa del
Budda Molti Tesori e da tutti i Budda sue emanazioni. In altre parole, il

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Gohonzon è la perfetta rappresentazione del “vero aspetto di tutti i feno-


meni” e dei princìpi fondamentali del “mutuo possesso dei dieci mondi” e
dei “tremila regni in un singolo istante di vita” descritti durante la Cerimo-
nia nell’Aria del Sutra del Loto.
Guardando il Gohonzon vediamo che Nam-myoho-renge-kyo, chiamato
in questa lettera «i cinque caratteri del titolo del sutra», è scritto al cen-
tro, affiancato dai rappresentanti di ciascuno dei dieci mondi. Ciò signi-
fica che tutti gli esseri viventi dei dieci mondi, a partire dai Budda e dai
bodhisattva, sono contenuti senza eccezione nel Gohonzon. Ciò è in ac-
cordo con il passo dell’undicesimo capitolo del Sutra del Loto, L’apparizio-
ne della Torre preziosa, citato dal Daishonin in questa lettera: «[Il Budda
Shakyamuni usò i suoi poteri sovrannaturali per] sollevare nell’aria tutti i
membri della grande assemblea» (SDLPE, 249). Perciò il Gohonzon con-
tiene «senza eccezione alcuna, [...] tutti i vari esseri» (RSND, 1, 738) dei
dieci mondi. È una rappresentazione del mutuo possesso dei dieci mondi,
il principio secondo il quale tutti gli esseri viventi, quando sono illuminati
dalla luce della Legge mistica, «rivelano i nobili attributi che possiedono
intrinsecamente» (Ibidem).
In sintesi, quando le funzioni dei dieci mondi all’interno della nostra vita sono
avvolte nella luce della saggezza e della compassione del mondo di Buddità, 3
possiamo esprimere il potere della suprema virtù e creare un valore duraturo.
Significa anche che ogni singolo individuo comincia a risplendere come entità
della Legge mistica e a manifestare la propria natura intrinsecamente nobile.
Il Gohonzon permette di costruire quello che Toda descriveva come «un regno
puro, gioioso e solare di amici che vivono insieme in armonia e pace».5
In questo regno tutte le persone, indipendentemente dalle circostanze indivi-
duali o dal fatto che stiano ancora trasformando il proprio karma, risplendo-
no dei «nobili attributi che possiedono intrinsecamente». Chi è nel mondo di
Inferno, per esempio, manifesta il mondo di Inferno contenuto nel mondo di
Buddità e, pur soffrendo, non proverà quel dolore senza speranza di chi vaga
senza meta nell’oscurità eterna. Potrà tirare fuori il coraggio per affrontare
a testa alta situazioni difficili, la saggezza per superare gli ostacoli che sor-
gono dall’interno e dall’esterno, e la potente forza vitale che permette di fare
nuovi passi avanti. Le sofferenze diventano occasioni che contribuiscono alla
crescita e alla trasformazione personale, trampolini per un grande sviluppo.
Illuminato dalla luce dei cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo, il no-
bile stato vitale che è una sola cosa con la Legge mistica si manifesta vivo
e vibrante anche nel mondo di Inferno. Perciò il significato di tutte le sof-
ferenze dell’inferno è completamente ribaltato.

5) Josei Toda, Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), Seikyo Shimbunsha, Tokyo,
1992, vol. 1, p. 342.

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Il presidente fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, men-


tre era in carcere scrisse serenamente: «Il mio lavoro in questo preciso
momento è concentrarmi totalmente sulla mia fede. Se riesco a farlo, non
provo la minima ansia [...]. A seconda della propria condizione mentale,
anche l’inferno può essere piacevole».6 E Toda disse che se ci basiamo sul
Gohonzon possiamo acquisire una condizione interiore colma di gioia infi-
nita ovunque ci troviamo.
La vita di ogni persona è un’entità che incarna i princìpi del mutuo pos-
sesso dei dieci mondi e dei tremila regni in un singolo istante di vita. È
essenzialmente perfetta e completa, non vi è niente di estraneo da togliere e
niente che manchi da dover aggiungere. Nessuna esistenza è priva di gioie
e dolori, di alti e bassi. E per quanto possiamo provarci, non possiamo evi-
tare le sofferenze universali di nascita, invecchiamento, malattia e morte.
Il mutuo possesso dei dieci mondi è il vero aspetto della vita, e ciascuno
dei dieci mondi, ognuno dei quali li comprende tutti, è una manifestazione
della Legge mistica. Il Gohonzon e la fede nella Legge mistica ci permetto-
no di tirar fuori da dentro di noi il supremo stato vitale della Buddità e di
stabilirlo saldamente nel nostro essere.
La forma grafica del Gohonzon si basa sul vero aspetto di tutti i fenomeni
spiegato nel Sutra del Loto e chiarisce così che noi persone comuni possiamo
«Non cercare mai questo manifestare l’illimitato stato vitale della Buddità nella nostra forma presen-
Gohonzon al di fuori di te. Il te. Prima dell’iscrizione del Gohonzon, nel Buddismo non era mai esistito
Gohonzon esiste solo nella carne un oggetto di culto simile. C’erano magnifiche raffigurazioni di Budda e
di noi persone comuni che ab-
Bodhisattva in forma di dipinti o sculture, ma non c’era un mandala che
bracciamo il Sutra del Loto e re-
incarnasse il principio del mutuo possesso dei dieci mondi permettendo così
citiamo Nam-myoho-renge-kyo.
Il corpo è il palazzo della nona
alle persone comuni di ottenere l’Illuminazione. Nichiren Daishonin rivelò
coscienza,7 l’immutabile realtà per primo il Gohonzon che illumina “i nobili attributi che possediamo intrin-
che regna su tutte le funzio- secamente”, in altre parole, un oggetto di culto per l’Illuminazione di tutta
ni della vita. Essere “dotato dei l’umanità. Questo Gohonzon è veramente «il grande mandala mai conosciuto
dieci mondi” significa che tutti i prima» che rappresenta il regno di un Buddismo veramente umanistico. […]
dieci mondi senza eccezione esi-
stono in un singolo mondo. È per Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin

questo motivo che il Gohonzon


è chiamato mandala. Mandala è
Il Gohonzon esiste dentro di noi
una parola sanscrita che signifi-
ca “perfettamente dotato” o “cu- Nichinyo deve essere stata molto toccata dall’apprendere che l’oggetto di culto
mulo di benefici”. Il Gohonzon ricevuto dal Daishonin era il Gohonzon rivelato per la prima volta nell’Ultimo
inoltre si trova solo nei due carat- giorno della Legge.
teri che significano fede. Questo Ma poi il Daishonin le rivela un fatto ancor più sorprendente: «Non cercare
intende il sutra quando afferma
che si può “accedervi solo grazie 6) Tsunesaburo Makiguchi, Tsunesaburo Makiguchi Zenshu (Opere complete di Tsunesaburo Maki-
alla fede” (SDLPE, 125)». guchi), Daisanbunmei-sha, Tokyo, 1987, vol. 10, p. 285.
7) Nona coscienza o coscienza amala: la natura di Budda, la forza purificatrice fondamentale libera
da ogni impedimento karmico. Qui il Daishonin la identifica con Nam-myoho-renge-kyo.

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4 mai questo Gohonzon al di fuori di te. Il Gohonzon esiste solo nella carne di
noi persone comuni che abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-
myoho-renge-kyo». Sta dicendo che il Gohonzon non è fuori di noi, ma
nella nostra stessa vita. Questo spostamento del punto centrale della fede
e della pratica dall’esterno all’interno è un cambiamento impressionante.
Ai tempi del Daishonin, e in molti casi anche oggi, era profondamente radi-
cata l’idea che noi non siamo altro che piccoli esseri insignificanti e che la
realtà fondamentale e l’eternità risiedono al di fuori di noi, in qualche luogo
lontano. Questo modo di pensare è indissolubilmente legato alla credenza
nell’esistenza di qualche potere sovrannaturale ultraterreno. Ma il Buddi-
smo di Nichiren rifiuta completamente questa idea. Esso insegna la vera
realtà della vita, nella quale la Legge fondamentale ed eterna si manifesta
nel corpo fisico delle persone comuni che vivono qui e ora.
Il termine Budda significa “l’illuminato”. A cosa si è illuminato il Budda? A ciò
che dovrebbe costituire la vera base della nostra vita, cioè la Legge e la vera
essenza del nostro essere. Si è risvegliato alla Legge universale che permea
tutti i fenomeni, che era stata messa in ombra dall’oscurità fondamentale, e
alla grandezza della vita di ogni individuo che è inseparabile da quella Legge.
«Il Gohonzon esiste solo nella carne di noi persone comuni». Il vero signifi-
cato di questa frase è che il Gohonzon iscritto dal Daishonin è il mezzo con
il quale possiamo risvegliarci e far emergere il Gohonzon (cioè la Buddità)
dentro di noi. Quando recitiamo davanti al Gohonzon fisico, nel nostro
cuore c’è lo stesso Gohonzon; esso si manifesta chiaramente quando reci-
tiamo Nam-myoho-renge-kyo per la felicità nostra e degli altri.
In un’altra lettera che il Daishonin inviò a Nichinyo l’anno seguente (1278),
intitolata Cenni sul capitolo “Affidamento” e su altri capitoli, egli scrive: «Quando
rifletto sul luogo ove si trovi ora questo capitolo Torre preziosa [nel quale ap-
pare la Torre preziosa e ha inizio la Cerimonia nell’Aria], vedo che si trova
nel fiore di loto a otto petali del cuore8 dentro il petto della signora Nichinyo»
(RSND, 1, 814-815). Con ciò il Daishonin intende che il Gohonzon, che in-
carna la Torre preziosa che rappresenta lo stato di Buddità, si trova dentro
di noi. Senza dubbio, leggendo queste parole del Daishonin, Nichinyo si sarà
ricordata della precedente affermazione che «il Gohonzon esiste solo nella
carne di noi persone comuni». Le parole «nella carne» e «nel fiore di loto a
otto petali del cuore» significano “nelle profondità della nostra vita”.
Il Daishonin descrive anche in un altro modo il nostro essere interiore,
come «il palazzo della nona coscienza, l’immutabile realtà che regna su tut-
te le funzioni della vita». La nona coscienza, detta anche coscienza amala
o coscienza pura, spesso viene indicata nei testi buddisti come “il re della

8) Il loto a otto petali del cuore si riferisce alla disposizione di cuore, polmoni e altri organi nella
cassa toracica che si pensava assomigliasse a un fiore di loto con otto petali.

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mente”9 o il “sovrano della mente”, a significare l’entità fondamentale della


mente stessa. «L’immutabile realtà» indica la verità fondamentale libera da
tutte le illusioni. Poiché “il re della mente” dimora in questa realtà immuta-
bile, i nostri corpi mortali sono chiamati il suo “palazzo”. In Risposta a Kyo’o
il Daishonin scrive: «Io, Nichiren, ho iscritto la mia vita in inchiostro di sumi,
perciò credi profondamente nel Gohonzon» (RSND, 1, 365). Sta dicendo che
ha iscritto nel Gohonzon lo stato vitale della Buddità che ha conseguito come
devoto del Sutra del Loto, uno stato vitale identico alla realtà immutabile.
Il Gohonzon ha la forma di un mandala. La parola sanscrita mandala è stata
tradotta in cinese come “perfettamente dotato” o “cumulo di benefici”. Indica
l’infinita collezione di benefici che ne possiamo trarre e di cui possiamo go-
dere liberamente. Toda disse: «La vita di Nichiren Daishonin è Nam-myoho-
renge-kyo, e quindi anche le nostre, in quanto suoi discepoli, sono Nam-
myoho-renge-kyo».10 Un’altra volta disse: «Quando abbracciamo la fede nella
Legge mistica, il potere fondamentale di Nichiren Daishonin sgorga come
effetto dal nostro interno e anche noi riveliamo il nostro vero io, cioè la vera
natura illuminata che è una sola cosa con la realtà eterna e immutabile».11

Ottenere benefici incommensurabili attraverso


l’«accedervi solo grazie alla fede»
In Il reale aspetto del Gohonzon il Daishonin spiega anche: «Il Gohonzon
inoltre si trova solo nei due caratteri che significano fede. Questo intende
il sutra quando afferma che si può “accedervi solo grazie alla fede”». In sin-
tesi, la fede è la chiave per conseguire la Buddità. Persino Shariputra, che
era il primo in saggezza fra i discepoli di Shakyamuni, poté accedere alla
verità fondamentale del Sutra del Loto solo attraverso la fede. Questo è il
significato del passo del sutra «accedervi solo grazie alla fede».
5 Quando noi persone comuni dell’Ultimo giorno siamo di fronte al Gohonzon,
l’incarnazione dello stato vitale illimitato della Buddità, e recitiamo Nam-
myoho-renge-kyo con fede forte e profonda, possiamo accedere al regno lumi-
noso del tempo senza inizio manifestato nel Gohonzon. Il Daishonin si riferi-
sce al Gohonzon come all’oggetto di culto per l’osservazione della mente (cfr.
RSND, 1, 313 e seguenti). Scopo del Gohonzon è permetterci di osservare la
nostra mente, cioè risvegliarci e vedere la Buddità dentro la nostra vita. Ma
essere capaci di vedere la vera natura della nostra mente, ovvero ottenere l’Il-
luminazione, non è qualcosa che si raggiunge attraverso il pensiero concettuale
o la pratica meditativa: la base è la fede.

9) Il “re della mente” indica il nucleo della mente che ne controlla le varie funzioni.
10) Josei Toda, Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), Seikyo Shimbunsha, Tokyo,
1985, vol. 5, p. 271.
11) Josei Toda, Toda Josei Zenshu (Opere complete di Josei Toda), Seikyo Shimbunsha, Tokyo,
1992, vol. 2, p. 11.

38 || buddismo e società | 219 || studio | il reale aspetto del gohonzon


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5 Perciò il Daishonin scrive: «Il Gohonzon inoltre si trova solo nei due caratteri
che significano fede». L’oggetto di culto per l’osservazione della mente è “l’og-
getto di culto della fede”. Il Gohonzon (Buddità) si manifesta nella vita di co-
loro che hanno una forte fede. Una persona può possedere il Gohonzon ma, se
non ha fede, non riceverà benefici. La fede è ciò che fa manifestare nella nostra «I discepoli di Nichiren, sia pre-
vita il “cumulo di benefici” costituito dal Gohonzon. Di conseguenza, finché ti sia laici, credono unicamen-
manteniamo una fede viva, il nostro “cumulo di benefici” non scomparirà mai. te nel Sutra del Loto, metten-
Anche se dovessimo perdere il nostro Gohonzon materiale in un incidente o in do da parte onestamente gli
un disastro naturale, fintanto che manteniamo la fede il Gohonzon nella nostra espedienti12 e non accettando
vita rimarrà intatto e noi potremo attivarne il potere benefico. un solo verso degli altri sutra;13
è per questo che possono en-
Il potere benefico del Gohonzon si manifesta solo quando abbiamo fede. Il
trare nella Torre preziosa del
Gohonzon si trova davvero soltanto nella nostra fede. Nel brano successivo
Gohonzon. Com’è rassicurante!
il Daishonin ribadisce l’importanza della fede. Com’è rassicurante! Fai ogni
Leggiamo un brano dagli scritti di Nichiren Daishonin
possibile sforzo in previsio-
ne della tua prossima vita. La
cosa più importante è che, re-
L’importanza di credere con un’unica mente nella Legge mistica citando soltanto Nam-myoho-
Qui il Daishonin scrive: «I discepoli di Nichiren, sia preti sia laici, cre- renge-kyo, puoi conseguire la
dono unicamente nel Sutra del Loto, mettendo da parte onestamente gli Buddità. Tutto dipenderà in-
dubbiamente dalla forza della
espedienti e non accettando un solo verso degli altri sutra; è per questo che
tua fede. Avere fede è la base
possono entrare nella Torre preziosa del Gohonzon». del Buddismo. [...] Un testo non
Il Gohonzon è la rappresentazione del regno del tempo senza inizio illumi- buddista narra la storia dell’im-
nato dalla Legge mistica. Esso incarna la Legge suprema di Nam-myoho- peratore di Han.14 Egli credette
renge-kyo. La fede nel Gohonzon è l’unico modo per adornare il “palazzo in modo così assoluto in quello
della nona coscienza” della nostra vita. Per questo dobbiamo recitare al che gli riferì il suo aiutante, che
Gohonzon con “un’unica mente”, cioè credendo solo nella Legge mistica. il fiume gelò all’istante. Un al-
Se lo faremo, allora in questa esistenza il Gohonzon dimorerà nella nostra tro documento descrive come
Li Kuang, bramoso di vendi-
fede e le sue funzioni mistiche si manifesteranno nella nostra vita. E, così
care suo padre, conficcò fino
come il Daishonin ci garantisce che potremo accedere alla Torre preziosa
alle piume la sua freccia in una
del Gohonzon in questa esistenza, anche nella prossima saremo in grado pietra nascosta nell’erba. I com-
di accedere alla Torre preziosa della Cerimonia nell’Aria che simboleggia mentari di T’ien-t’ai e di Miao-lo
il mondo di Buddità di tutto l’universo. Inoltre, come dice il passo: «Fai rendono assolutamente chiaro
ogni possibile sforzo in previsione della tua prossima vita», grazie agli sfor- che la fede è il punto cruciale.
zi nella pratica buddista in questa esistenza, la nostra vita continuerà nel Poiché l’imperatore di Han cre-
mondo di Buddità anche dopo la morte. Questo passo attesta il beneficio dette senza alcun dubbio nelle
enorme che possiamo ottenere in questa esistenza e in quelle future. parole del suo servitore, il fiu-
me gelò. Li Kuang fu in grado
12) cfr. SDLPE, 90. di trafiggere la pietra perché
13) cfr. SDLPE, 131. pienamente convinto che fos-
14) Imperatore di Han: l’imperatore Kuang-wu (6 a.C.-57 d.C.), fondatore della tarda dinastia se la tigre che aveva ucciso suo
Han. Una volta, prima di diventare imperatore, fu sconfitto in battaglia e mentre si stava ritirando
padre. Questo è ancor più vero
rimase bloccato con il suo esercito davanti a un ampio fiume. Quando il suo fido aiutante Wang Pa
gli riferì la falsa notizia che il fiume era gelato e che avrebbero potuto attraversarlo, il futuro impe- nel mondo del Buddismo!».
ratore gli credette e trovò il fiume realmente gelato.

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Grazie a una fede sincera nel Gohonzon possiamo raggiungere un dure-


vole stato di felicità assoluta, colmo di gioia sia nella vita sia nella mor-
te. Perciò il Daishonin scrive: «La cosa più importante è che, recitando
soltanto Nam-myoho-renge-kyo, puoi conseguire la Buddità». L’obiettivo
fondamentale della nostra pratica buddista è conseguire la Buddità così
come siamo, recitando Nam-myoho-renge-kyo davanti al Gohonzon. Il
Daishonin afferma che la chiave per il conseguimento della Buddità nella
nostra forma presente dipende indubbiamente dalla forza della nostra fede.
In un’altra lettera [Risposta alla monaca laica Nichigon] scrive: «Se la tua
preghiera avrà risposta oppure no, dipende dalla tua fede. Non è assoluta-
mente colpa di Nichiren [se non ottieni risposta]» (RSND, 1, 957).
6 Il potere della nostra fede e della nostra pratica attiva i poteri del Budda e
della Legge contenuti nel Gohonzon, facendo scaturire i benefici nella nostra
vita. La fede è la base. Una fede forte e vibrante è il potente motore dell’a-
zione e della pratica. Nichikan Shonin (1665-1726), il grande restauratore
del Buddismo di Nichiren, scrisse: «Se avete fede in questo Gohonzon e reci-
tate Nam-myoho-renge-kyo anche per un breve periodo, nessuna preghiera
rimarrà senza risposta, tutte le offese saranno espiate, tutta la fortuna sarà
concessa e tutta la giustizia sarà provata».15 Sin dai primi giorni della nostra
organizzazione questo passo ha aiutato molti membri a nutrire una forte fede
nel Gohonzon: essi si sono risvegliati al Gohonzon dentro di loro e hanno
attinto alla forza vitale necessaria per superare problemi e avversità.
Nessuna preghiera basata sulla fede nel Gohonzon rimane senza risposta. È un
fatto incontrovertibile che noi della Soka Gakkai abbiamo vinto grazie alla fede.

La fede ha il potere di sincronizzarci con il ritmo dell’universo


In un’altra lettera, nella quale cita gli stessi due passi del Sutra del Loto
contenuti in questa lettera a Nichinyo, cioè «mettendo da parte onestamente
gli espedienti» e «non accettando un solo verso degli altri sutra», il Daisho-
nin esprime l’importanza di una fede dal cuore puro con una similitudi-
ne: «Come [...] un figlio rifiuta di lasciare la madre» (Il significato della fede,
RSND, 1, 920). Un bambino dipende totalmente dalla madre e ha assoluta
fiducia nel suo amore. Con questo esempio il Daishonin vuole spiegarci l’im-
portanza primaria della fede. La nostra vita in un certo senso inizia con un
atto di fiducia, o fede, in questo mondo in cui veniamo alla luce.
Il giornalista americano Norman Cousins (1915-1990), con il quale rea-
lizzai un dialogo, era estremamente interessato al potere della fede. Par-
tendo dalla sua esperienza di superamento di una grave malattia, riportò

15) Nichikan, “Kanjin no Honzon Sho Mondan” (Commentario a “L’oggetto di culto per l’osser-
vazione della mente”) in Nichikan Shonin Mondanshu (Commentari di Nichikan Shonin), Seikyo
Shimbunsha, Tokyo, 1980, p. 443.

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molti esempi che dimostrano il potere della fede nel processo di guarigio-
ne. Scrisse: «La cosa più meravigliosa dei quindici miliardi di neuroni del
cervello umano è la loro abilità di convertire pensieri, speranze, idee e at-
teggiamenti in sostanze chimiche. Perciò tutto comincia con il credere: la
scelta più forte che possiamo fare riguarda ciò in cui credere».16
Anche il grande scrittore russo Lev Tolstoj (1828-1910) sottolineava il mi-
rabile potere della fede. Un personaggio di un suo romanzo fa le seguenti
affermazioni: «La battaglia la vince chi ha deciso fermamente di vincer-
la»;17 e «Si deve credere nella possibilità della felicità per essere felici».18
La fede è il fondamento indispensabile dell’esistenza umana; il percorso
della nostra vita viene deciso da quanto è forte o debole la nostra fede.
In questa lettera il Daishonin cita due esempi tratti dalla storia cinese. Il pri-
mo è quello dell’Imperatore di Han (l’imperatore Kuang-wu della tarda di-
nastia Han) il quale, quando era ancora un generale, credette al rapporto del
suo assistente secondo il quale il fiume era gelato e l’esercito avrebbe potuto
attraversarlo. Il fiume in realtà non era gelato ma, come effetto della fede di
Kuang-wu, gelò davvero ed egli poté superarlo con le sue truppe. Il secondo
esempio è quello di Li Kuang, generale della prima dinastia Han, il quale
credette così fermamente che la roccia che vedeva di fronte fosse la tigre che
aveva ucciso suo padre da riuscire a perforarla con una freccia. Il Daishonin
dichiara che il potere della fede, nel Buddismo, è ancora più straordinario.
Una fede sincera e salda nel Gohonzon farà gelare il fiume turbolento delle
sofferenze di nascita e morte e perforerà la roccia dell’oscurità o ignoranza.
Makiguchi disse che la fede nel Gohonzon permette a ogni persona di con-
seguire la Buddità nella propria forma presente. Scrisse anche: «Quando sin-
tonizziamo la nostra vita con il vasto e potente ritmo dell’universo, anche la
nostra minuscola vita individuale può pulsare di forza vitale illimitata, di sag-
gezza profonda e vasta. Questa è la fusione di realtà e saggezza. Ma la mera
contemplazione della Legge che governa l’universo non porta da nessuna par-
te. Perciò Nichiren Daishonin stabilì un metodo di pratica che tutte le persone
potevano impiegare. Egli distillò e manifestò l’entità di tutti i fenomeni – che è
l’essenza della vita dell’universo – nella forma del Gohonzon di Nam-myoho-
renge-kyo. Quando pratichiamo il Buddismo di Nichiren basandoci sulla fede
nel Gohonzon, armonizziamo la nostra vita con il ritmo dell’universo».19
Costruendo una salda fede nel Gohonzon ci colleghiamo alla realtà e alla
saggezza della Buddità che è illuminata all’essenza della vita dell’universo.
Tramite la fede possiamo accedere al vasto e grandioso regno della saggez-

16) Norman Cousins, “Healing and Belief”, Human Options, W. W. Norton, New York, 1981, p. 205.
17) Lev Tolstoj, Guerra e pace, Einaudi, Torino, 1990, vol. 2, p. 908.
18) Ibidem, vol. 1, p. 545.
19) Tsunesaburo Makiguchi, Makiguchi Tsunesaburo Shingenshu (Raccolta di aforismi di Tsunesaburo
Makiguchi), Daisanbunmei-sha, Tokyo, 1979, p. 191.

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za del Budda. Praticare il Buddismo significa seguire non solo il cammino


con il quale il Budda si illuminò ma anche quello che egli percorse dopo
l’Illuminazione e, inoltre, continuare a tracciare quel percorso nella dire-
zione indicata dal Budda. Avanzando con fede, tutti e tutte noi possiamo
conseguire la Buddità e sostenere, assistere e guidare le altre persone con il
nostro comportamento e le nostre azioni. Il Gohonzon ci permette di com-
pletare la via del Budda e conseguire la Buddità. Che cosa meravigliosa.
Sia Makiguchi sia Toda insegnavano l’importanza della fede basata sul
Gohonzon. Oggi questo tipo di fede e di pratica si è affermata saldamente in
tutto il mondo grazie ai nostri sforzi come membri della Sgi. Grazie a ciò ab-
biamo potuto attingere all’incommensurabile potere benefico del Gohonzon.
Solo noi della Sgi pratichiamo la fede basata sul Gohonzon secondo gli inse-
gnamenti del Daishonin e per questo siamo riusciti a espandere il movimento
di kosen-rufu in tutto il globo. Continuiamo ad avanzare per sempre con una
“fede basata sul Gohonzon”, sforzandoci di portare avanti lo spirito del Dai-
shonin, sulla base del Gosho e della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo.

Costruiamo insieme una Soka Gakkai giovane


Nel novembre 1950, nel difficile periodo in cui Toda aveva dato le dimissioni
da direttore generale della Soka Gakkai e la sopravvivenza stessa dell’orga-
nizzazione era in pericolo, io decisi fermamente di alzarmi nella fede con fiera
determinazione. Come discepolo diretto di Toda, e come giovane che credeva
nell’infinito potere del Gohonzon, diedi inizio a una battaglia per ribaltare la
situazione. Il 17 novembre, il giorno precedente all’anniversario della fondazio-
ne della Soka Gakkai, scrissi nel mio diario: «Mi sono reso conto della neces-
sità di una fede coraggiosa. [...] Alla fine sono i nostri poteri della fede e della
pratica a determinare ogni cosa. Il Gohonzon possiede i poteri del Budda e
della Legge. Solo con la nostra fede possiamo sperimentare, mettere alla prova
e acquisire il grande potere della Legge suprema contenuto nel Gohonzon».20
Avevo ventidue anni quando annotai queste parole. Da allora sono trascorsi
più di sessant’anni nei quali ho dimostrato agli occhi del mondo la validità di
una “fede basata sul Gohonzon”. Sotto la mia guida la Soka Gakkai ha vinto
grazie al potere della gioventù, grazie al potere dell’impegno condiviso di
maestro e discepolo e grazie al potere della fede. Toda diceva sempre: «Non
c’è potere più grande o più forte di quello della fede».
Avanziamo nuovamente a grandi passi, grazie a una fede possente e dina-
Lo studio del prossimo mese
(testo e audio) sarà pubblicato mica. Con energia giovanile e vibrante espandiamo il nostro stato vitale e la
online sul sito buddismoesocieta.org sfera della vittoria, della felicità e della giustizia. Unitevi a me nel levare in
e sulla app SGI Italia a partire alto ancora una volta con fierezza il vessillo di kosen-rufu e nel continuare a
dal 15 aprile.
costruire una Sgi giovane, verso una nuova epoca di umanesimo.

20) Daisaku Ikeda, Diario giovanile, Esperia, Milano, 2001, p. 80.

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«Basarsi sul Sutra del Loto significa


riconoscere che noi, e tutte le altre
persone, possediamo uno stato vita-
le nobile come quello del Budda.
Quando il sole sorge, disperde
l’oscurità e illumina il mondo. Allo
stesso modo, quando recitiamo
Nam-myoho-renge-kyo facciamo sì
che il sole della nostra Buddità
intrinseca dal tempo senza inizio
risplenda dentro di noi. Come effet-
to, l’oscurità fondamentale svanisce,
il karma passato si trasforma e in noi
emerge il potere innato di vincere
ogni sofferenza o difficoltà.
In quel momento il karma cambia
significato. La nostra esistenza
segnata dalle sofferenze karmiche
compie una trasformazione radicale
diventando una vita in cui sfidiamo
il karma e dimostriamo l’autentico
valore e la dignità dell’essere umano.
Questa è l’essenza del Buddismo di
Nichiren, che insegna il principio del-
la trasformazione del karma,
il fattore chiave per rivitalizzare
la nostra esistenza e creare un futuro
migliore». (Daisaku Ikeda)
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