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Il Nuovo Rinascimento n.

457 1 gennaio 2011


Messaggio:
ANNO DELLE PERSONE CAPACI E DELLA CRESCITA DINAMICA
La storia della nostra rivoluzione umana, una storia di crescita di kosen-rufu
di Daisaku Ikeda
Congratulazioni per il brillante inizio dell'"Anno delle persone capaci e della crescita dinamica"!
Impegniamoci con vigore in questa seconda decade del ventunesimo secolo mirando al centenario della fondazione
della Soka Gakkai nel 2030.
Nichiren Daishonin scrive: «Quando all'alba la Dea del sole sorge a est, irraggia la sua luce, apre gli occhi divini e
osserva il mondo intero. Se vede un devoto del Sutra del Loto, gioisce nel suo cuore» (WND, 2, 653). Nelle terre dove i
nostri compagni di fede invocano Nam-myoho-renge-kyo - la Legge fondamentale dell'universo - e mettono in pratica
la saggezza presente negli insegnamenti umanistici del Buddismo del Daishonin, gli dèi celesti sicuramente si
rallegrano. È da lì che prende il via lo slancio carico di speranza verso la pace e la prosperità che noi chiamiamo kosen-
rufu.
In questa epoca densa di problemi "riempiamo" al massimo la nostra vita con il potere della Legge mistica capace di
trasformare, rivitalizzare e armonizzare.

Quest'anno segna il sessantesimo anniversario della nascita della Divisione donne. Le donne, i soli della SGI, rivestono
un ruolo inestimabile nella famiglia, nella comunità e nella società nel suo complesso. Sostenendo caldamente e
lodando tutte le appartenenti alla Divisione donne, le madri di kosen-rufu, continuiamo a espandere la nostra rete di
felicità e di vittoria con saggezza e in armonia.

Il Sutra del Loto descrive i Bodhisattva della Terra che emergono «dal suolo di migliaia di milioni di paesi del mondo
di saha» (SDL, 280) in risposta alla chiamata del loro maestro, Shakyamuni. Questi bodhisattva appaiono gioiosamente
nel luogo della loro missione e conducono la lotta proprio nella terra con la quale hanno un legame karmico.
Esattamente nello stesso modo, noi della SGI costruiamo una magnifica rete di Bodhisattva della Terra dediti alla
promozione della pace, della cultura e dell'educazione che si estende a tutto il nostro "pianeta azzurro". Ciascuno di noi
ha scelto volontariamente di nascere in questo travagliato mondo di saha e di mettere in scena il dramma della
rivoluzione umana. Ogni storia è differente: alcuni stanno vincendo sulla malattia, altri stanno superando difficoltà
finanziarie o risolvendo problemi di relazioni interpersonali. Ma tutti siamo impegnati nel raggiungere la vittoria
trasformando il veleno in medicina per trasmettere la grandezza della Legge mistica agli altri e offrire loro coraggio e
speranza sconfinati.
Rivolgendo parole di lode ai fratelli Ikegami che avevano superato ostacoli enormi, il Daishonin scrive: «Potrà mai
esserci una storia meravigliosa come la vostra?» (Lettera ai fratelli, RSND, 1, 444). Non esiste karma negativo che non
possa essere trasformato con il potere della fede e della Legge mistica. Spero che ciascuno di voi scriva la sua storia
vittoriosa, il racconto della sua rivoluzione umana, e che sia ricordato per infinite generazioni nel futuro.

In inglese la parola history (storia umana) contiene la parola story (racconto). Attualmente sto portando avanti un
dialogo con lo storico americano Vincent Harding, che è stato intimo amico dell'attivista per i diritti civili Martin
Luther King Jr. Abbiamo discusso di come il potere che ha l'umanità di fare la storia nasca dalla nostra capacità di
raccontare, di narrare storie. Harding ha sottolineato: «Questi racconti ci aiutano a comprendere in che modo siamo
collegati con gli altri. È questo pensiero che ci fa comprendere che siamo parte di un tutto unico e che non esiste
realmente separazione [fra di noi]. Ciò significa che separazione e divisione non sono altro che illusioni. I nostri vari
racconti richiamano l'attenzione sulle connessioni che esistono fra gli esseri umani».
Le esperienze di fede che i membri della SGI stanno orgogliosamente raccontando ad altre persone sono i racconti del
risveglio della dignità umana e del valore inerenti alla loro stessa vita, e il risultato dell'emergere dell'invincibile potere
del Budda dalla profondità del loro essere. Sono racconti che ispirano e che ci permettono di riconfermare che al di là
delle differenze superficiali, come quelle di razza, etnia, lingua, cultura, noi tutti siamo esseri umani infinitamente
nobili dotati del potenziale della Buddità. Racconti che incoraggiano e stimolano a proseguire i nostri sforzi.

Quest'anno segna anche il sessantesimo anniversario della fondazione della Divisione giovani. Il 6 gennaio 1951 il mio
mentore Josei Toda mi chiamò a casa sua. Quel giorno, nel mezzo di grandi avversità derivanti da problemi legati al suo
lavoro, affidò a me, appena ventitreenne, il futuro. Disse anche: «Non importa cosa possa accadere, se io e te porteremo
a compimento la nostra missione arriverà senza dubbio l'epoca in cui il desiderio nutrito dal Daishonin di realizzare
kosen-rufu si concretizzerà. Non importa cosa chiunque possa dire, tu devi avanzare con forza e con scopi chiari per il
bene della Soka Gakkai».
Quando giovani discepoli si alzano e agiscono nello stesso spirito del maestro, scrivono una storia significativa e
lasciano una traccia unica al mondo nella storia umana. Infatti, i giovani della SGI stanno realizzando ovunque obiettivi
di grande rilievo.
Il filosofo britannico Alfred North Whitehead osservò: «La qualità più importante di una religione è la sincerità». La
sincerità non ha confronti e niente può superarla.
Vinciamo nell'anno che sta iniziando, scriviamo un nuovo racconto di trionfo nella nostra rivoluzione umana e
segniamo una nuova tappa nella storia del progresso di kosen-rufu tramite una forte preghiera, sforzi appassionati e una
solida unità.
Mia moglie e io stiamo pregando con tutto il cuore affinché voi, amati membri, e le vostre famiglie godiate di salute e
longevità nelle 192 aree e nazioni di tutto il mondo.

Daisaku Ikeda
presidente della Soka Gakkai Internazionale

Il Nuovo Rinascimento n.457 1 gennaio 2011


Messaggio:
ANNO DELLE PERSONE CAPACI E DELLA CRESCITA DINAMICA
Verso un'Europa ideale
di Hideaki Takahashi
Porgo i più sinceri auguri ai miei cari amici e compagni di fede in tutta Europa per l'inizio di questo storico anno in cui
festeggiamo il cinquantesimo anniversario di kosen-rufu in Europa, una pietra miliare, insieme al nostro maestro
Daisaku Ikeda.
Cinquant'anni fa, nel 1961, il giovane Daisaku Ikeda si recò per la prima volta in Europa, dove visitò dodici città in
nove nazioni, incoraggiando con tutto il cuore gli otto membri che allora vi praticavano. Ovunque andasse, quasi a voler
impregnare la terra con la sua fervida preghiera, recitava Daimoku con determinazione affinché giungesse il tempo in
cui i Bodhisattva della Terra sarebbero emersi, uno dopo l'altro.
Adesso, grazie alla guida e all'incoraggiamento del presidente Ikeda, in Europa ci sono più di centomila membri che si
adoperano per trasformare il karma di conflitti e infelicità che ha afflitto questo continente nel corso della sua storia.
Voglio ringraziare calorosamente ognuno di voi perché grazie ai vostri continui e tenaci sforzi ogni paese si sta
sviluppando meravigliosamente nel modo più consono alla propria cultura.
Il secondo capitolo del Sutra del Loto "Espedienti", che leggiamo nella nostra pratica quotidiana di Gongyo inizia con
le parole «A quel tempo» (niji). Il presidente Ikeda spiega così il significato di questa espressione: «"A quel tempo"...
[indica] il momento in cui il Budda si alza per guidare le persone verso l'Illuminazione e in cui i discepoli hanno
stabilito un risoluto e unanime spirito di ricerca verso i suoi insegnamenti. Sta a indicare che i cuori dei discepoli
battevano all'unisono con quello del loro maestro [...] Dal punto di vista del "Buddismo nascosto nelle profondità"
possiamo interpretare "a quel tempo" come il momento in cui il Budda originale, Nichiren Daishonin, dette inizio alla
grande battaglia per salvare tutta l'umanità. Possiamo anche dire che "a quel tempo" sta a indicare il momento in cui i
discepoli del Daishonin si alzano insieme al maestro per realizzare kosen-rufu» (D. Ikeda, Lezioni sul Sutra del loto. Il
capitolo Hoben, Esperia, 1996, pag. 20).
Perciò non dovremmo intendere il significato di quest'anno come una mera celebrazione del cinquantesimo anniversario
di kosen-rufu in Europa, ma piuttosto come "il tempo" in cui esprimere la nostra immensa gratitudine al presidente
Ikeda che per mezzo secolo ha dedicato la sua vita a gettare le basi di kosen-rufu in Europa. Quest'anno è l'alba di una
nuova era per l'Europa. Il "tempo" in cui i discepoli si alzano come successori per assumersi la completa responsabilità
di un ulteriore sviluppo di kosen-rufu e determinati a ereditare lo spirito del loro maestro, generano un nuovo e fresco
impulso che aprirà la futura avanzata di kosen-rufu per i prossimi cinquant'anni.
Nel messaggio per i corsi autunnali della SGI che si sono svolti in Europa nel 2010, Ikeda esprime chiaramente ciò che
si aspetta da ognuno di noi: «Poiché il prossimo anno raggiungeremo la pietra miliare del cinquantesimo anniversario
della storia di kosen-rufu in Europa, è mia sincera speranza che ognuno di voi, e ogni singola organizzazione della SGI
europea, espanda come non mai la cerchia di fiducia e amicizia. Spero che diventiate figure indispensabili nella società
continuando ad allargare ulteriormente il numero di persone che comprendono e sostengono il nostro movimento nel
continente europeo. Siamo entrati nell'era in cui i discepoli prendono l'iniziativa; non è più il momento di essere passivi,
ma al contrario è il momento di assumersi la completa responsabilità: riflettendo su cosa fare, dando inizio a nuove
sfide e infine ottenendo la vittoria. Diverrà cruciale la profondità del senso di responsabilità dei leader e il loro
miglioramento in quanto esseri umani. In ogni rispettiva nazione e nella SGI europea nel complesso, mi auguro
vivamente che basandovi su una forte e imperturbabile preghiera, siate uniti nel cuore e avanziate insieme verso la
realizzazione di obiettivi concreti in un'unità ancora più splendida». Il presidente Ikeda ci insegna ripetutamente che in
Europa la chiave è l'unità perché "dove c'è unità, risplende la diversità" e la "diversità è la forza dell'Europa", da cui il
motto "One Europe with sensei" (Un'Europa con sensei).
A livello locale le riunioni di discussione, dove persone di diversa provenienza si trovano insieme per ispirarsi e
incoraggiarsi reciprocamente, sono un prezioso strumento per armonizzare le diversità. Clark Strand, stimato giornalista
e scrittore americano esperto di tematiche religiose, ha commentato: «Condividere queste esperienze costruisce la fede,
la fede costruisce la vita di ognuno, e collettivamente quelle vite possono cambiare la società». Recentemente è stato
riferito che, quando il direttore della SGI per gli Affari inerenti alla Pace ha spiegato il movimento delle riunioni di
discussione ad alcuni alti funzionari dell'ONU, questi hanno osservato che si tratta della più vasta attività per la pace nel
mondo.
Inoltre il 2011 è l'occasione per trasformare in modo dinamico le attività europee, un'entusiasmante opportunità di
sviluppare la nostra creatività e ideare nuovi modi per progredire. In tutto il mondo le persone continuano ad affrontare
molte difficoltà. Mentre il nostro movimento per il cambiamento continua a crescere ed espandersi, non dovremmo più
basarci sui vecchi modi di fare le cose, ma piuttosto creare occasioni per impegnarci in un dialogo più esteso,
raggiungendo insieme un consenso sempre più ampio per far sì che il movimento di kosen-rufu in Europa possa
assumere un aspetto sempre più vario. In tal modo, basandoci sullo spirito del presidente Ikeda potremo attuare scambi
pieni di gioia e di speranza per la realizzazione di una Europa ideale.
Cogliendo questa opportunità imprimiamo un nuovo fresco slancio alle nostre attività stabilendo così un'autentica
felicità per noi stessi, i nostri familiari, il nostro prezioso continente e il mondo!

Hideaki Takahashi
presidente dell'Istituto Europeo SGI

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