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1 maggio
2018

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SUGGERIMENTI PER LO ZADANKAI:

VIVERE CON GRATITUDINE

Alcuni spunti tra cui scegliere per stimolare il dialogo e lo scambio di esperienze

dalla serie Vivere il Gosho ogni giorno


di Daisaku Ikeda

L'infinito potere della gratitudine

«Chi si dedica al Buddismo non dovrebbe dimenticare i debiti di gratitudine verso i genitori, verso i maestri
e verso il paese. Ma, per ripagare questi grandi debiti, deve assolutamente studiare e comprendere a fondo
il Buddismo e diventare un sapiente»

da Ripagare i debiti di gratitudine (RSND, 1, 614)

Sforzandomi con la ferma decisione di ripagare il profondo debito di gratitudine nei confronti del mio
maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, ho aperto la strada a innumerevoli lotte per
kosen-rufu. Il grande successo della campagna del 1952 nel capitolo Kamata è stato il risultato del mio voto,
come discepolo, di portare gioia al mio maestro. Un cuore colmo di gratitudine è forte, profondo e ricco.
Quando dedichiamo le nostre vite al sentiero di maestro e discepolo facciamo emergere un potere infinito,
oltrepassiamo i nostri limiti e riusciamo senz'altro in tutti i nostri sforzi.

•••

Il sentiero della vittoria


(D. Ikeda, NR, 625, 32)

Il Buddismo espone il principio dell'"origine dipendente" (engi), che spiega che tutte le cose esistono o si
verificano solo in relazione ad altri esseri o fenomeni. Ogni cosa viene a esistere in risposta a cause e
condizioni. Nessuno di noi può esistere in completo isolamento. Tutti viviamo grazie al sostegno, l'influenza e
la cooperazione con gli altri. Essere in grado di riconoscere e apprezzare questi legami invisibili di
interdipendenza è un aspetto importante della cittadinanza globale. [...]
Le nostre relazioni con gli altri non hanno limiti, trascendono il tempo e lo spazio e ci uniscono al mondo
intero. Le vite di tutte le persone sono collegate. Per questo dobbiamo creare la pace. Le nostre esistenze
quotidiane sono sostenute dal sudore e dalle lacrime di numerose persone. Quando diventiamo consapevoli
di questo, sorge in noi un senso di gratitudine. Allo stesso tempo, poiché siamo tutti interconnessi, quando
recitiamo Nam-myoho-renge-kyo e agiamo con uno spirito rinnovato basato sulla gratitudine, possiamo
trasformare il nostro ambiente e influenzare positivamente coloro che ci circondano. L'origine dipendente è
un principio di speranza che conduce alla rivoluzione umana, alla pace nel mondo.

•••

Cosa vuol dire provare gratitudine?


(D. Ikeda, cfr. BS, 154, 56)

Provare gratitudine significa essere consapevoli di dovere la nostra vita e le nostre circostanze a qualcuno e
dedicarci alla pratica buddista per ripagare quel debito di gratitudine. In un altro senso, ripagare i nostri debiti
di gratitudine significa elevare il nostro stato vitale da una condizione nella quale gli altri ci sostengono a una
nella quale siamo noi a sostenere gli altri, tirando fuori dalla profondità di noi stessi il potere per farlo. [...]
Dopo aver riconosciuto e apprezzato ciò che è stato fatto per noi, il passo successivo è vivere una vita dedita
al benessere degli altri. Avere la consapevolezza che ciò che noi siamo adesso è il risultato delle azioni e del
sostegno di tante altre persone, e apprezzare questo fatto ci permette di affermare con forza il senso di sé e
stabilire fondamenta solide nella nostra vita, creando le basi per una crescita personale continua. Ripagare i
nostri debiti di gratitudine è la sfida della rivoluzione umana, il processo per mezzo del quale possiamo
sviluppare il nostro potenziale al massimo grado.

•••

L'apprezzamento e la gioia moltiplicano la nostra fortuna


(D. Ikeda, Che cos'è la rivoluzione umana, esperia, pag. 28)

La forza propulsiva per compiere la nostra rivoluzione umana è l'impegno di portare avanti la pratica buddista
con gratitudine e gioia.
L'apprezzamento e la gioia moltiplicano la nostra fortuna. La lamentela e il pessimismo la cancellano. Nello
sforzo di diffondere il Buddismo di Nichiren Daishonin, le azioni che nascono dal desiderio sincero di aiutare
gli altri e di insegnare la grandezza della Legge mistica portano immensi benefici e buona fortuna. «È il cuore
che è importante»: non ci sono parole più vere di queste. Gli esseri umani sono deboli, facilmente inclini alla
lamentela, al risentimento, all'invidia e allo scoraggiamento. Ma è proprio in questo che differiscono i
praticanti del Buddismo di Nichiren. Smettono di lamentarsi, smettono di sentirsi insoddisfatti e negativi.
Sviluppano una forza interiore che li rende sicuri e positivi. E i loro cuori traboccano di apprezzamento e
gratitudine. [...]
La felicità non si trova da qualche parte distante da noi, è qualcosa che dobbiamo raggiungere per noi stessi
grazie alla nostra lotta qui e ora.
Un atteggiamento positivo di riconoscenza verso le nostre comunità ci dà maggiore fiducia e forza nelle
nostre attività, e così la gioia di kosen-rufu si diffonderà.

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