Sei sulla pagina 1di 6

Il Nuovo Rinascimento n.

224 - ottobre 2000

L’Indipendenza del cuore

L’undici agosto scorso il presidente Ikeda ha rivolto questo discorso a


sei rappresentanti italiani che si trovavano in Giappone per presentare il
progetto del nuovo Centro culturale di Milano. Prendendo spunto da
Giuseppe Mazzini, il presidente della SGI indica – con calore e precisione
– come sviluppare il movimento di kosen-rufu nel nostro paese.

Un saluto di benvenuto ai nostri compagni di fede italiani arrivati da


lontano, nonostante il caldo estivo. Desidero dedicarvi come ricordo di
questa giornata una breve poesia:

Com’è luminoso il sorriso


dei miei amici italiani.

L’anno prossimo cadrà il quarantesimo anniversario di kosen-rufu in


Italia, la SGI italiana ha avuto un magnifico sviluppo divenendo esempio
per tutta l’Europa. Voi italiani siete l’alba dell’Europa!
Voglio congratularmi di cuore con voi per il progetto del nuovo Centro
culturale di Milano! Ho saputo che in questo centro verranno realizzati una
biblioteca, una sala multiuso e una struttura audiovisiva aperte ai cittadini.
Anch’io un giorno sicuramente lo visiterò.
Lo sviluppo dell’Italia è potente! L’Italia si sta impegnando, nella
prospettiva del ventunesimo secolo, a realizzare il grande obiettivo di
30.000 presenze alle riunioni e quest’autunno si svolgeranno le riunioni
generali commemorative dove si prevede la partecipazione di 18.000
adulti. Nel 2001 è inoltre prevista la riunione generale della Divisione
giovani in occasione della commemorazione del 16 marzo con lo scopo di
riunire 16.000 partecipanti.
In Italia si stanno portando avanti anche le pubblicazioni della Nuova
rivoluzione umana, della Saggezza del Sutra del Loto, di una raccolta dei
discorsi che ho tenuto nelle università e della Storia dei 70 anni della Soka
Gakkai. Sui temi della pace, dell’educazione e dei diritti umani, si sono
tenute varie conferenze e mostre in collaborazione con enti locali,
organismi dello Stato e con l’UNESCO.
Sto ricevendo riconoscimenti da ogni parte d’Italia, e questo è
sicuramente un grande onore per me, ma io e mia moglie siamo convinti
che questa è la prova della vostra dedizione e quindi è come se li aveste
ricevuti tutti voi.
Il Daishonin afferma: «Il Buddismo può essere propagato solo tramite la
persona». I vostri nobili nomi splenderanno sicuramente in eterno come
pionieri di kosen rufu d’Europa e del mondo. I benefici e la gloria che
otterrete saranno immensi.
Secondo l’astronomia il nostro sistema solare sta avanzando a una
velocità pari a 20 km il secondo verso la costellazione di Ercole.
L’universo è infinito ed è regolato da un ordine stabile; questa legge che
attraversa tutto l’universo e la vita intera è myoho. Nell’universo esistono
miliardi di stelle simili alla Terra, scegliendo tra tutte queste, noi abbiamo
desiderato nascere su questo pianeta, e adesso stiamo propagando la Legge
mistica. Come afferma Nichiren nel Gosho La vera entità della vita: «…se
non fossero Bodhisattva della Terra, non potrebbero recitare il Daimoku»,
è certo che avete una grande missione. Desidero che andiate avanti
mantenendo sempre buoni rapporti tra voi. Dobbiamo assolutamente
realizzare kosen-rufu. Allora sicuramente il nostro diverrà il mondo dove
«...la terra, rimane tranquilla e protetta» e dove «tutti sono a loro agio».
Dopo andremo in un altro pianeta e realizzeremo lì kosen-rufu: questa è la
nostra grande missione.
Seneca disse: «Non c’è nulla di paragonabile all’amicizia vera e allegra
che dà gioia al cuore». Nel mondo degli esseri umani niente è più bello
dell’amicizia; Buddismo vuol dire costruire una “città eterna
dell’amicizia”. Vi prego di allargare la cerchia di solidarietà dell’amicizia e
della fiducia sia all’interno che all’esterno della SGI e di diventare un
esempio nel mondo per la vostra grande armonia e allegria.
Uno dei pensatori più rappresentativi del Giappone moderno, Kanzo
Uchimura, era uno di quelli che più apprezzavano l’“allegria degli
italiani”. Egli affermava che anche i giapponesi hanno la caratteristica di
“saper vedere l’aspetto positivo della vita” come gli italiani, e quindi
spronava i giapponesi a contribuire al mondo manifestando al massimo
questa bella qualità che accomuna i due popoli.
Nel diciannovesimo secolo è vissuto Giuseppe Mazzini, un filosofo che
aprì la strada per l’indipendenza e per la riunificazione dell’Italia. In
quell’epoca l’Italia si trovava sotto la dominazione straniera, il malgoverno
regnava nel paese, la “libertà di parola” era negata e il popolo soffriva per
la corruzione e l’arroganza di religiosi corrotti. In questa situazione
Mazzini, fin da giovane, divenne un combattente per l’indipendenza del
suo paese e continuò a combattere senza alcuna paura nonostante fosse
stato imprigionato.
Questa lotta per l’indipendenza finì però col fallire ed egli si trovò in un
vicolo cieco. Cosa doveva cambiare? Il giovane Mazzini analizzò
acutamente la situazione per preparare la vittoria futura: uno dei punti era
che i leader erano invecchiati e perciò avevano perso vigore per la riforma;
un altro punto era che gli italiani speravano solamente nell’aiuto degli altri
paesi e quindi la loro determinazione di cambiare la storia con le proprie
forze era anch’essa venuta meno; e soprattutto che il popolo era lontano
dalla lotta. Questa fu la sintesi finale di Mazzini. I leader dell’epoca erano
diventati arroganti ed evitavano il contatto diretto con la gente, non
andavano direttamente in mezzo a loro. Ma finché il popolo non si fosse
risvegliato e non avesse alzato la testa, non si sarebbe potuta raggiungere
l’indipendenza della patria. Perciò Mazzini, basandosi sul suo senso di
giustizia e sulla passione dei giovani, decise con forza di creare un grande
movimento fondato sul popolo: nel 1831, all’età di ventisei anni, fondò la
Giovine Italia.
Il grido di Mazzini fu: «Mettete i giovani alla testa del popolo! Quanta
forza ci può essere nel senso di solidarietà dei giovani! Solo la voce dei
giovani può manifestare un’immensa influenza sul popolo». Questa è la
base per riformare la storia in tutto il mondo e in tutti i tempi. Ora la
Divisione giovani italiana sta crescendo magnificamente e anche chi una
volta faceva parte della Divisione giovani sta portando avanti una grande
attività nella Divisione adulti.
Mazzini incoraggiò a promuovere il dialogo con la gente comune:
«Risvegliamo nei giovani il loro senso di missione!»; «Giovani andate
sulle colline, sedetevi al tavolo con i contadini, andate nelle officine e
dagli operai che non avete considerato fino a questo momento. Parlate loro
della vera libertà, delle loro antiche tradizioni, della loro gloria, dei loro
ricchi commerci del passato che ora non possono più fare. Parlate loro
delle varie forme di dispotismo che non conoscono perché nessuno offre
loro spiegazioni!».
A queste parole di Mazzini tanti giovani risposero con le loro azioni
dedicando con coraggio la vita allo scopo di poter costruire il futuro della
loro amata patria. I giovani dialogarono con ogni singola persona
recandosi nelle loro case con grandissimo impegno, portando con sé da
città a città, da villaggio a villaggio, in tutti gli angoli del paese il loro
organo ufficiale (potremmo paragonarlo al Seikyo Shimbun), il giornale in
cui era espresso il loro desiderio di indipendenza. Grazie a questa loro
azione, la solidarietà di chi voleva affiancarli nella lotta si allargava
sempre di più a migliaia e a decine di migliaia di persone, coinvolgendo
tutti i ceti sociali.
Fu un giovane ad affermare: «Proprio quando abbiamo voglia di stare a
casa, è il momento in cui dobbiamo uscire!». «Quando vogliamo tacere, è
il momento in cui dobbiamo parlare!».
Anche nel Buddismo “l’azione è uguale a fede”, e “la voce svolge il
lavoro del Budda”. Se le autorità li avessero scoperti, sarebbero potuti
finire in prigione, essere esiliati o venire condannati a morte. Infatti,
schiacciati da un’atroce repressione, alcuni giovani persero la loro vita.
Però i giovani, inseguendo sempre il loro nobile ideale, alimentarono
ancora di più con grande tenacia il loro spirito combattivo, trasformando le
sofferenze in onore e in gioia.
Anche Mazzini fu continuamente perseguitato, e a causa di colpe da lui
non commesse venne trattato come un criminale e ricevette anche una
condanna a morte.
Però egli vedeva le cose con grande lungimiranza: «Qual è la strada per
risvegliare veramente il popolo?», si chiedeva. Arrivò alla conclusione che
i leader per primi non devono arrendersi di fronte a qualsiasi tipo di
avversità, non devono perdersi d’animo di fronte all’indifferenza, né
piegarsi di fronte a nessuna difficoltà. Proprio le azioni di questi giovani
che combatterono insieme a Mazzini, sono celebrate come la grande “forza
educativa per il popolo” che produsse uno straordinario contributo
all’unificazione d’Italia. Anche i leader che seguirono e che più tardi
avrebbero sostenuto l’Italia, nessuno escluso, vennero dalle file di questi
giovani combattenti.
Nell’agosto di 53 anni fa divenni discepolo del presidente Toda. Poco
dopo la mia entrata alla Soka Gakkai, studiai il Gosho La pratica
dell’insegnamento del Budda, dove il Daishonin afferma: «…una volta
diventati seguaci del vero devoto del Sutra del Loto, la cui pratica si
accorda con gli insegnamenti del Budda, si è destinati ad affrontare i tre
potenti nemici. Quindi, dal giorno stesso in cui si prende fede in questo
insegnamento, si dovrebbe essere assolutamente preparati ad affrontare i
tre tipi di persecuzioni che adesso, dopo la morte del Budda, sono
sicuramente più dure». In quanto discepolo inseparabile di Toda ho
giurato: «Che le persecuzioni colpiscano solo me. Proteggererò il mio
maestro Toda e tutti i membri della Soka Gakkai». In questi cinquantatré
anni ho pregato fino in fondo e ho combattuto fino alla fine proprio come
avevo giurato. Combattendo furiosamente contro i tre potenti nemici,
come afferma il Daishonin nei suoi scritti, senza sacrificare neanche una
persona ho aperto la strada di kosen-rufu in centosessantatré Paesi nel
mondo: questo è il mio più grande orgoglio.
Il Daishonin al momento della sua tentata decapitazione a Tatsunokuchi
disse a Shijo Kingo: «Dovresti sorridere per una gioia così grande!», e
durante l’esilio all’isola di Sado affermò: «…provo una gioia senza limiti
anche se adesso sono in esilio». La vita, la lotta per kosen-rufu rappresenta
“i desideri terreni sono Illuminazione”. Più grande è la sofferenza e più
grande sarà la gioia, e anche il beneficio sarà grande e anche lo stato vitale
si innalzerà. Perciò un leader deve esprimere la propria decisione con
parole del tipo: «Determino di soffrire e di sforzarmi più di chiunque
altro!» e allo stesso tempo vivere con allegria, con serenità e lottare fino in
fondo con la decisione di gioire nella vita più di chiunque altro. Questa
persona sarà invincibile perché una persona che lotta con tutta se stessa
vale di più di un esercito di dieci milioni di soldati. La battaglia si decide
dalla determinazione tenace di un leader e dal suo senso di responsabilità.
«Assolutamente vincerò!» «Realizzerò kosen-rufu nella mia zona a tutti i
costi!». Tutti i compagni nella fede dell’epoca dei pionieri crebbero con
queste parole. Se una persona ha questa decisione, farà risvegliare Budda e
bodhisattva che appariranno come persone di valore. In poche parole, il
punto fondamentale è una preghiera piena di assoluta decisione poi, come
in primavera i fiori della campagna fioriscono tutti insieme, quando
arriverà il momento ogni cosa sicuramente sboccerà.
Tornando a Mazzini, fu lui a dire: «Lavorando per la patria, seguendo un
giusto principio, noi lavoriamo per l’umanità». Il Buddismo incarna il
livello più alto di valori etici, basandosi su questi valori, la SGI
contribuisce alla prosperità dei vari paesi e dell’umanità in virtù degli
ottimi cittadini del mondo che la compongono.
Mazzini affermò inoltre: «Cambiare in meglio se stessi e gli altri, questo
è il primo scopo e il massimo che ci si può aspettare da tutte le riforme e le
trasformazioni sociali». Tutti i più grandi intellettuali ammirano il pensiero
e il movimento della “rivoluzione umana” e Aurelio Peccei, fondatore del
Club di Roma, era fra questi.
Mazzini disse ancora: «La parola d’ordine della fede in futuro sarà
l’unità e la collaborazione fraterna verso un obiettivo comune». Purtroppo
nel ventesimo secolo l’alleanza fascista tra il Giappone e l’Italia rese
ancora più grande la tragedia della guerra e fece soffrire il popolo. Verso il
ventunesimo secolo uniamo i nostri paesi con la solidarietà
dell’umanesimo, e realizziamo assolutamente la felicità, la pace e la gloria
del popolo.
Nel quattordicesimo secolo il poeta Petrarca cantò:

Signor, mirate come ’l tempo vola,


e sì come la vita
fugge, e la morte n’è sovra le spalle:
[…]
e quel che ’n altrui pena
tempo si spende, in qualche atto più degno
o di mano o d’ingegno,
in qualche bella lode,
in qualche onesto studio si converta:
così qua giù si gode,
e la strada del ciel si trova aperta.
(Il Canzoniere, CXXVIII,
Italia mia, ben che ’l parlar sia indarno)

Vivere nella direzione che conduce alla pace, in armonia con il prossimo
e con tutti gli amici del mondo, studiando e mettendo in pratica la filosofia
della vita che permette di risolvere la sofferenza fondamentale della vita e
della morte: questa è l’attività della Gakkai. Tutte le azioni che ognuno di
noi fa per il movimento di kosen-rufu, grazie al principio di ichinen
sanzen, permetteranno di diventare felici non solo a noi stessi, ma anche
alla società e alla nazione in cui viviamo. I consigli personali, lo
shakubuku, lo sviluppo degli abbonamenti alle nostre pubblicazioni, sono
attività che devono essere portate avanti costantemente, e sono le più
difficili. Ma proprio per questo ci permetteranno di ricevere sicuramente
grandi benefici, e quando ne avremo bisogno gli shoten zenjin ci
proteggeranno. Godremo di una vita e di una morte pieni di gioia. Proprio
questa è la vita della “Via Suprema”: una vita ricca di valore.
Lucio Anneo Seneca, filosofo dell’antica Roma, disse: «L’uomo saggio è
sempre in azione e, specialmente quando il destino si presenta davanti a
lui, la sua azione raggiunge il massimo sforzo».
Diventate “saggi” della vita e realizzate un nuovo magnifico
avanzamento con saggezza, in buona salute e con vigore!

Potrebbero piacerti anche