NewsLetter
GRUPPO SCOUT CAPEZZANO1
Dicembre 2010/gennaio 2011
Numero zero
ECCOCI QUA !
In questo numero:
Con questa iniziativa per ora mensile vogliamo coinvolgere i genitori dei nostri ragazzi ma
anche tutti gli amici del nostro gruppo.
In maniera semplice e sintetica attraverso questa news letter, che invieremo a tutti i
genitori e a quelli che ce ne faranno richiesta , cercheremo di allacciare un filo continuo per
COMUNICARE tra il Gruppo i Capi e i Genitori, gli amici, illustreremo le nostre molteplici
attività educative, le Cacce, le Uscite, i Campi……. ma anche vorremmo che si stimolasse
una riflessione su argomenti che possano interessare ….. anche con l’aiuto di esperti del
settore….. accoglieremo ogni consiglio che ci verrà inviato e ne discuteremo nel primo
numero utile.
Infine perché crediamo che …..
“Comunicare (cum munus) è uno scambio di doni all’interno di mura comuni
(cum moenia)” (F.Fornari)
La Parola ci dice…..
IL NOME DI EMMANUELE: "DIO CON NOI"
Vangelo: Mt 1,18-24
Il brano del Vangelo che offro alla nostra riflessione, è un invito ad approfondire il mistero del
Natale, che viviamo in questi giorni, per una preparazione più intensa, che ci permetta di
accogliere, nella nostra vita, il “Dio con noi” per una fede più forte ed operosa, nella piena fiducia
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in lui.
Già il profeta Isaia aveva promesso come “segno” di salvezza, a un popolo umiliato, alla ricerca di
sicurezze umane, la nascita di un bambino a cui sarà dato il nome di Emanuele - Dio con noi.
Questa profezia si realizza con la nascita di Gesù, figlio di Dio fatto carne, che viene tra noi per
salvarci dalle nostre difficoltà e donarci la gioia di averlo compagno nel viaggio della vita.
Nell' Emmanuele, il Dio con noi, in tutto simile all'uomo, ci viene offerta una salvezza totale che ci
libera, non solo, da nemici politici, ma ci apre le porte del regno eterno di Dio, cioè ci dona la
gioiosa certezza che la vita che ci è stata donata è una vita che è eterna.
Dio è con noi. La certezza che ci deriva dalla fede è quella della sua compagnia, del suo condividere
continuo le nostre vicende fino alla consapevolezza di non essere mai soli, e di godere sempre
della sua protezione amichevole.
Che Dio sia con noi deve rassicurarci e darci serenità e fiducia, trovando in lui il sostegno anche e
soprattutto nelle difficoltà e nelle indecisioni.
Tuttavia, la presenza di Dio, può diventare teorica o inaccettabile quando ci si trova
nell'inquietudine e nella difficoltà: in casi come questi, si vorrebbero risposte immediate di
carattere pratico, tecnico, risolutivo perché i problemi sono impellenti e noi sembriamo
soccombere, le situazioni ci paiono insormontabili e a nulla servono, molto spesso, in casi come
questi, le consolazioni religiose e spirituali.
Eppure il Signore è il Dio con noi proprio in queste circostanze di angoscia e di sofferenza e, questa
certezza, dovrebbe essere per noi di sprone e di incoraggiamento.
Sì, Dio non è un Dio “bravissimo architetto” che abita nei cieli, ma è il Dio-con-noi. E quando prego
con le parole insegnate da Gesù: Padre nostro che sei nei cieli, sottolineo soltanto, la trascendenza
del Signore che però si accorda perfettamente col suo essere ovunque, un Dio-amore.
La Mia vita spirituale è, per caso, intesa come ricerca di un Dio lontano che, dall’alto, sorveglia,
giudica, condanna o premia le mie azioni?
Per la mia vita spirituale, sono più preoccupato di piacere a Dio o di rassomigliare a lui che è
amore?
Se Dio si è fatto Emmanuele, Dio con noi, non penso che anche io, con lui e come lui, devo andare
ai fratelli?
Signore, Dio-con-noi, Dio con me, non permettere che io m'isterilisca in sensi di solitudine; fammi
vivere l'intimità della tua presenza per portare frutti d'amore con te, in te.
Scautismo
L'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), che conta più di 177.000 soci, è
un'associazione giovanile educativa che si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività
extra-scolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il metodo dello scautismo,
adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà sociale italiana di oggi. L'Agesci è nata nel 1974, come
iniziativa educativa liberamente promossa da credenti, dall'unificazione di due preesistenti
associazioni, l'ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), maschile, e l'AGI (Associazione Guide
Italiane), femminile. Nell'azione educativa l'Associazione realizza il suo impegno politico, al di fuori
di ogni legame o influenza di partito, tenendo conto dell'operato degli altri ambienti educativi. La
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sua diffusione, omogenea sul territorio nazionale, testimonia l'impegno civile al servizio del Paese
attraverso la peculiarità del suo carisma. I principi fondamentali propri dello scautismo, sono
proposti attraverso un modello educativo che:
• vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla
"cittadinanza attiva" (autoeducazione e senso di responsabilità);
• è attento a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani;
• deriva da una visione cristiana della vita;
• tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi,
con il creato, con gli altri;
• offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, al di là di
ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito, aiutando a scoprire ed accogliere la
propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena
realizzazione di sé e all'accoglienza dell'altro (coeducazione);
• vive la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza,
nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.
I soci adulti dell'Associazione, sono donne ed uomini che realizzano la loro presenza di servizio
come Capi nei modi propri dello scautismo. Ogni adulto impegnato al servizio dei ragazzi, segue un
particolare iter di formazione su due livelli, uno regionale e uno nazionale, che alla sua conclusione
dà diritto ad un riconoscimento valido a livello internazionale. L'Associazione dalla sua fondazione
ha fatto la scelta della diarchia, della compresenza cioè di un uomo e di una donna, oltre che nelle
comunità educative, ad ogni livello di responsabilità associativa. L'Agesci è riconosciuta dalla CEI
(Conferenza Episcopale Italiana) e fa parte delle APS (Associazioni di Promozione Sociale), del
Forum Terzo Settore, della Tavola della Pace, di Libera ed è riconosciuta dal Dipartimento di
Protezione Civile.
Ringraziamo Paolo Alacevich. Liberamente tratto dal libro "Scautismo e Umanesimo Cristiano".
2003, Collana Tracce Edizioni Fiordaliso.
Educazione e formazione
Fasi dello sviluppo, l’adolescenza e le differenze di genere
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quella dei coetanei e degli adulti, con un proprio "senso critico", con proprie norme sociali e valori
morali, forgiando quelle inclinazioni e quelle strutture mentali che l'accompagneranno per tutta la
vita. Il fallimento nella costruzione della propria identità si manifesta nella "confusione dei ruoli",
per cui il giovane non riesce a trovare più un ruolo adeguato per la sua personalità nel contesto
sociale.
Volendo individuare, schematicamente, le componenti dello sviluppo adolescenziale, abbiamo:
- innanzitutto, le modificazioni fisiche: di pari passo con la crescita fisica (peso, corporatura,
altezza…), si accentuano le modificazioni differenziate su base sessuale tra ragazze e ragazzi. Tutto
il corpo è sconvolto da una vera e propria tempesta ormonale, e in breve tempo si raggiunge la
fertilità; si ha, inoltre, la comparsa dei caratteri sessuali secondari: crescita di peli e barba,
modificazione della voce… nell'uomo, mentre nella donna i fianchi si allargano e si sviluppa il seno.
Maturano anche gli organi sessuali esterni ed interni. Nelle ragazze compare il "menarca", un
evento che a volte procura gioia e soddisfazione per la maturità raggiunta, altre volte
preoccupazioni e timori, specie se non si viene adeguatamente preparate all'evento. Da questa
crescita "totale", spesso l'adolescente è impressionato: concentra la sua attività su se stesso, sul
suo aspetto esteriore, incominciando a valutare la sua gradevolezza soprattutto rapportandosi agli
altri: una pratica, questa, che - a seconda dei riscontri - può generare conforto e compiacenza, ma
anche frustrazione e ansia (formazione dei "complessi d'inferiorità").
- ricerca e raggiungimento dell'indipendenza
- la scoperta del senso del tempo: l'adolescente "scopre" d'essere un "soggetto storico", un
continuum temporale in cui s'intrecciano passato presente e futuro, ovvero ricordi realtà attuale e
prospettive, aspettative, speranze;
- nascita e sviluppo del senso critico;
- sviluppo del pensiero ipotetico-deduttivo
- scoperta dei valori
- scoperta dell'amicizia e del sesso: l'adolescente tende ad aggregarsi in gruppi di coetanei, che
all'inizio (fino almeno ai 15-16 anni) avrà una struttura unica (tutti maschi, tutte femmine; l'altro
sesso visto come sgradevole e pericoloso; sviluppo di "guerriglie" tra i sessi…), passerà quindi
attraverso un allargamento della propria struttura (accettazione dell'altro sesso, consapevolezza
dell'attrazione fisica, inizio del corteggiamento…) fino a ridimensionarsi nelle comunità
adolescenziali propriamente dette, ovvero i gruppi duali "eterosessuali " (coppie maschio-
femmina; il benessere dell'altra persona viene visto come più importante del proprio; si
concepisce il legame come l'unione di due esseri "deboli" che acquisiscono forza e senso solo
completandosi l'un l'altro…).
Quest'età (per eccellenza ambigua e mutevole) presenta evidenti caratteri conflittuali, che
nascono essenzialmente dalla tendenziale rottura dall'immagine dei genitori, dalla consapevolezza
di sé, dal bisogno di auto-accettarsi e di essere al contempo accettati dagli altri, coetanei e adulti.
Molto spesso, l'adolescente elude questi conflitti risolvendoli nella pratica di alcune specifiche
"difese" che sono:
- narcisismo: tentativo di valorizzare il proprio io, di farne il centro dell'universo;
- ascetismo: condotta proibizionistica e intransigente di fronte ai propri bisogni pulsionali;
- intellettualizzazione: le emozioni e le pulsioni vengono vissute e consumate esclusivamente a
livello del pensiero;
- scissione: il mondo reale viene, in modo estremista, vissuto come insieme appunto scisso di
oggetti "buoni" (idealizzati) e "cattivi" (proiettati):
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- gruppo.
L'adolescenza nella sua più intima essenza dinamica è un fenomeno complesso e articolato. E per
questo ci sono possiamo dire che ci sono delle "tipologie" adolescenziali, o più "esiti" del processo
adolescenziale:
- adolescenza adeguata, quella cioè in cui lo sviluppo e le modalià conflittuali si compongono
in modo ottimale
- adolescenza ritardata: l'adolescente vive la propria vita come vera e propria "emanazione"
del proprio nucleo familiare d'origine;
- adolescenza prolungata: consiste in una regressione (o fissazione) agli stati dell'adolescenza;
- adolescenza sacrificata: costituita da quegli adolescenti che, per motivi diversi (ad es.
esperienza lavorativa precoce), non possono disporre del tempo necessario da dedicare alla
formazione della loro personalità per operare correttamente i cambiamenti richiesti. Questi
adolescenti passano, insomma, direttamente dalla terza infanzia allo stato adulto, senza
moratoria psico-sociale;
- adolescenza dissociale: costituita da quegli adolescenti che, per motivi diversi (ma
sostanzialmente riconducibili ad ambienti familiari non idonei, dissociati o anche
patologicamente integralisti), sono rimasti ancorati alle difese maniacali, e che idealizzano
solo se stessi, vedendo negli altri solo strumenti e vittime del proprio potere;
- adolescenza tossicodipendente: costituita da quegli adolescenti che soddisfano il proprio
bisogno di "allontanamento" o vincono la propria paura di "esclusione" attraverso
l'assunzione di sostanze psicotrope, che offrono loro l'illusione di una realtà "altra", in cui si
sentono fittiziamente forti e al sicuro.
Dr. Riccardo Del Carlo, Pedagogista Clinico
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Attività branca E/G
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Consigli, vorrei si parlasse di …… Questo spazio è riservato a tutti per proporre argomenti
che vorreste approfondire, inviate ogni vostro consiglio o altro a riccardo.delcarlo@aruba.it .
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