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Asintoti

DEFINIZIONE: Dicesi asintoto una retta tale che la distanza tra essa e la
curva della funzione f(x) tende a 0 per x  (asintoti orizzontali o
obliqui) o per x che tende ad un punto ove la f non è definita o è
discontinua (asintoti verticali).

Possiamo classificare gli asintoti in tre tipi :

1. Verticali;
2. Orizzontali;
3. Obliqui.

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Si dice che la retta x  x0 è un asintoto verticale
per la funzione f(x) se c'è un punto singolare in
cui si abbia:
lim f ( x)   lim f ( x)  
x x0 x x0
oppure
In pratica la curva si accosta sempre più ad una
retta di equazione x  x0 ed è il valore x 0 (se
esiste) ciò che dobbiamo determinare (pertanto
una funzione che non abbia punti singolari non
può avere asintoti verticali).

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Si dice che la retta y=l è un asintoto orizzontale per la
funzione f se si verifica una almeno delle seguenti
condizioni:
lim f ( x)  l lim f ( x)  l
oppure x
x

dove l è un numero reale. In pratica la curva si accosta


sempre più ad una retta di equazione y=l ed in questo
caso è il numero l quello che dobbiamo determinare.

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Se si ha xlim f ( x)   oppure, lim f ( x)   è lecito chiedersi se
 x
esista un asintoto obliquo, e cioè se il grafico della funzione si
accosta (quando x tende a più o meno infinito) a quello di una retta
di equazione y=mx+q (ove m  0, altrimenti si tratterebbe di un
asintoto orizzontale); naturalmente possiamo avere due diversi
asintoti obliqui per x che tende a più o meno infinito. Quindi in
questo caso dobbiamo determinare (se esistono) i valori m e q.
Per determinare m si calcola il limite: .
f ( x)
lim
x x

Se tale limite esiste ed è finito, ci dà il valore di m; si procede allora



a calcolare q effettuando il limite lim f ( x)  mx
x

Di nuovo, se tale limite esiste ed è finito, esso ci dà il valore di q e
quindi l'asintoto obliquo esiste per x che tende a più infinito ed ha
equazione y=mx+q . Lo stesso tipo di analisi va compiuto per x
che tende a meno infinito.

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OSSERVAZIONE 1 : Ci possono essere tanti asintoti
verticali, ma al massimo due tra orizzontali e obliqui.

OSSERVAZIONE 2 : Non bisogna cercare né asintoti


orizzontali né obliqui se il campo di esistenza è un
intervallo limitato.

OSSERVAZIONE 3 : Se la funzione è razionale intera


non ci sono asintoti di alcun tipo.

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Teorema 1
La retta r di equazione y=mx+q è asintoto per la funzione di equazione y=f(x) SE
E SOLO SE:
f(x)=mx+q+g(x) (*)
con g(x) infinitesimo per .

Dimostrazione
 )

Con riferimento alla figura

e pertanto r è asintoto per definizione.

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B)

Se r è asintoto . Ma

quindi

E questo vuol dire che


f(x)-(mx+q)=g(x), con g(x) infinitesimo all'infinito, da cui segue la tesi.

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Di uso frequente è il seguente

Teorema 2

La funzione di equazione y=f(x) ammette la retta r di equazione y=mx+q


come asintoto SE E SOLO SE valgono le due seguenti proprietà:

1. esiste finito il

2. esiste finito il
Dimostrazione
 )

Se y=mx+q è asintoto per f(x) dal teorema 1 segue che f(x)=mx+q+g(x) (*)
con g(x) infinitesimo per .

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Risulta:

ed è quindi verificata la proprietà 1). Si ha poi: f(x)-mx=q+g(x) che, essendo


g(x) infinitesimo, tende a q per ed è quindi verificata anche la proprietà
2).

B)

Dalla 2) segue che:


f(x)-mx-q tende a zero se quindi
f(x)-mx-q=g(x) con g(x) infinitesimo per ; si ha pertanto:
f(x)=mx+q+g(x) e per il teorema 1 si ha la tesi.

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IL CASO DELLE FUNZIONI RAZIONALI FRATTE
Una funzione razionale fratta (quoziente di due polinomi interi in x)
ammette asintoto obliquo SE E SOLO SE il grado del numeratore
supera di 1 il grado del denominatore; l'equazione dell'asintoto è y= Q
(x), dove Q (x) è il quoziente della divisione del numeratore per il
denominatore.
Poniamo

Possiamo esprimere la frazione nella forma

dove Q ed R sono rispettivamente il quoziente ed il resto della divisione di A per B; in base


alle ipotesi Q è di primo grado (1=grado di A - grado di B) ed R è di grado inferiore a quello
di B, quindi g (x) è un infinitesimo per .
La tesi segue quindi dal teorema 1

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