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LIMITI DI FUNZIONE
Concetti teorici e soluzioni pratiche dei Limiti
GIUSEPPE VAGLICA
Società: C’F s.r.l.
Limiti di Funzione | Giuseppe Vaglica
Nel momento in cui si va a calcolare il valore di una funzione, in genere, siamo obbligati ad
escludere tutti quei valori contenuti nel campo di esistenza (C.E.).
Molte volte però in questi punti potrebbero avvenire comportamenti interessanti della funzione,
ma che noi non possiamo studiare in quanto in casi come “f(x) = 1/x”, applicando una semplice
sostituzione incorreremmo in una divisione impossibile (in questo caso non possiamo sostituire il
valore per x = 0, in quanto ce lo impone il C.E.).
È proprio in questi casi che facciamo uso dei limiti, ovvero andiamo a studiare la funzione nei punti
in cui x tende a 0, piuttosto che studiarla nel punto x = 0.
}
Definizione di Limite:
Sia 𝒇: 𝑨 → ℝ, con 𝑨 incluso in ℝ, e 𝒙𝟎 ed 𝒍 due numeri reali. Il limite di 𝒇(𝒙), per 𝒙 →
𝒙𝟎 è 𝒍, oppure che 𝒇(𝒙), tende ad 𝒍 quando 𝒙 tende a 𝒙𝟎 e scriviamo:
𝒍𝒊𝒎 𝒇(𝒙) = 𝒍
𝒙→𝒙𝟎
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Nota bene: il valore di 𝜺 è un valore che scegliamo noi a nostro piacimento. Da questo valore
dipendono sia l’intorno del limite di f(x) sull’asse y (che sarà quindi compreso tra l + ε e l - ε), sia di
conseguenza l’intorno di 𝒄 sull’asse x (rappresentato da due numeri ‘a’ e ‘b’). Nel caso di x che
tende all’infinito; invece, l’intorno di infinito sull’asse x viene racchiuso tra 𝑲 e ∞ (quindi +K, +∞
e/o -K, -∞). L’intorno sull’asse x rappresenta tutti quei valori che verificano il limite di f(x), infatti in
entrambi i casi l’intorno sull’asse x dipende direttamente da 𝜺.
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Nota bene: il valore di 𝑴 è un valore che scegliamo noi a nostro piacimento. Da questo
valore dipendono sia l’intorno del limite di f(x) sull’asse y (che sarà quindi compreso tra +M, +∞
e/o -M, -∞), sia di conseguenza l’intorno di 𝒄 sull’asse x (rappresentato da due valori ‘a’ e ‘b’). Nel
caso di x che tende all’infinito; invece, l’intorno di infinito viene racchiuso tra 𝑲 e ∞ (quindi +
K, +∞ e/o − K, −∞). L’intorno sull’asse x rappresenta tutti quei valori che verificano il limite di
f(x), infatti in entrambi i casi l’intorno sull’asse x dipende direttamente da 𝑴.
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Nel caso di limite sinistro i valori di x si avvicinano a x0 nell’intorno sinistro del punto.
Diremo invece che f(x) tende a l per eccesso quando, oltre alle condizioni citate, si abbia anche
f(x) ≥ l in un opportuno intorno di c.
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Se per x che tende a x0 (finito o infinito) la funzione f(x) ha per limite finito l, allora la funzione
|f(x)| ha per limite il valore assoluto di l.
Se per x che tende a x0 (finito o infinito) la funzione f(x) ha per limite finito l, questo è l’unico.
Se per x che tende a x0 la funzione f(x) ammette un limite finito diverso da zero, esiste un
intorno di x0 per tutti i punti del quale (escluso al più x0, se finito) la funzione assume valori dello
stesso segno del limite.
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Forme Indeterminate:
Limiti notevoli:
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Funzioni continue:
Infinitesimi e infinito:
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Singolarità / Discontinuità:
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Inoltre, si ha:
Si evince che f non è né pari né dispari e il suo grafico non è simmetrico né rispetto all’asse y né rispetto
all’origine.
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Non esiste un’intersezione con l’asse y, perché questo punto dovrebbe avere x = 0, che non fa
parte del Dominio di f.
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Limiti:
Ha senso calcolare i limiti di f(x) negli estremi del Dominio, ossia per x che tende a +∞ e -∞, ma anche in
x che tende a 2 (sia da destra che da sinistra, in quanto la funzione ha nel suo Dominio il punto x = 2
escluso). Non ha senso invece nei punti in cui x è uguale a -3 o 1, in quanto in questi punti la funzione e
continua.
Quindi, risolvendo:
Da più e meno infinito otteniamo il limite di f(x) che tende a -1 e 1, e da ciò deduciamo che questi due
sono asintoti orizzontali (y = -1 e y = 1) del grafico di f(x).
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Asintoti
Gli asintoti sono rette alle quali la funzione si avvicina sempre di più, senza mai toccarli.
Asintoti verticali:
Gli asintoti verticali si studiano solo nei punti esclusi al Dominio e si presentano nella forma:
𝒍𝒊𝒎𝒇(𝒙) = ∞
𝒙→𝒄
** Gli asintoti verticali rappresentano l’unico caso in cui f(x) non può intersecare l’asintoto.
Asintoti orizzontali:
Sono rette parallele all’asse x e si presentano nella forma:
𝒍𝒊𝒎𝒇(𝒙) = 𝒎
𝒙→∞
Asintoti obliqui:
Sono casi un po' più particolari e sono rappresentati dall’equazione generica della retta: y = mx + q
Bisogna quindi trovare i due parametri m e q per
trovare la loro equazione:
** Riconosciamo subito gli asintoti obliqui, quando, in una frazionaria, il numeratore è un grado più
grande del denominatore. Così quando andiamo a trovare m, facendo f(x) * 1/x, otteniamo N e D di
grado uguale, e il limite infinito darà un numero finito m.
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Polinomio
Funzione Fratta
Irrazionale
Esponenziale
Logaritmica
Composte
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