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Energia e Nozioni Generali di Fisica Tecnica

Corso di Fisica Tecnica ed Impianti

Claudio Del Pero


Cos’è l’energia? 2

L’energia è la capacità che ha un sistema di far accadere


qualcosa.

L’energia è la capacità di compiere un lavoro, è la capacità di


produrre cambiamenti.

Le principali modalità, ma non le sole, con cui l’energia si


trasferisce da un sistema all’altro, sono: il lavoro e il calore.
L’energia può anche trasferirsi sotto forma di
radiazione elettromagnetica, come la luce solare e la luce
della lampadina.

L’energia è un’idea, come l’amore. Facile da riconoscere, ma


difficile da definire [D. Herron]

Claudio Del Pero


Forme di Energia 3

Claudio Del Pero


Il Lavoro e la Forza 4

In fisica il lavoro si definisce come la forza che agisce su un


oggetto e ne causa lo spostamento.

Una forza, perché compia un lavoro su un oggetto, deve


essere la causa dello spostamento dell’oggetto. Quindi non è
sufficiente, per compiere un lavoro, applicare una forza.

Lavoro = Forza x Spostamento

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La Potenza 5

La potenza la rapidità con cui viene fatto il lavoro ossia il


lavoro che viene compiuto nell’unità di tempo.

Potenza = Lavoro / Tempo

La potenza è fondamentale per capire quindi in quanto


tempo è stato eseguito un determinato lavoro, ovvero è
stata utilizzata una certa quantità di energia.

Claudio Del Pero


Grandezze Fondamentali e Derivate 6

Grandezze fisiche fondamentali Grandezze fisiche derivate

Grandezza Unità di misura Grandezza Unità di misura


lunghezza metro [m] volume m3
massa kilogrammo [kg] velocità m s−1
tempo secondo [s] accelerazione m s−2
temperatura kelvin [K] densità kg m−3
corrente elettrica ampere [A] forza Newton = m kg s−2
intensità luminosa candela [cd] energia Joule = m2 kg s−2 o Wh
quantità di materia mole [mol] potenza Watt = J/s = m2 kg s−3

Claudio Del Pero


Leggi Fisiche e Grandezze Fondamentali 7

Le leggi fisiche fondamentali che correlano tra loro le grandezze


derivano dalla dinamica :

⇒ forza = massa x accelerazione (Forza Peso = massa x accelerazione


di gravità)
f = m x a = kg m s-2 (N)

⇒ pressione = forza / superficie = kg m s-2 /m² = kg m-1 s-2 (N/m²)


da cui 1 Pa = 1 N/m²

⇒ lavoro = forza x spostamento = kg m s-2 x m = kg m² s-2 (J)


da cui 1 J = 1 N x m = 0,000277778 Wh

⇒ potenza = lavoro eseguito nell’unità di tempo = kg m² s-3


da cui 1 W = 1 N x m / 1 s = 1 J/s

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Fattori di conversione 8

Claudio Del Pero


Multipli e sottomultipli nel Sistema Internazionale 9

Fattore Nome Simbolo


1012 = 1.000.000.000.000 tera T
109= 1.000.000.000 giga G
106= 1.000.000 mega M
103 = 1.000 kilo k
102 = 100 hecto h
101 = 10 deca da
1 base -
10-1= 0,1 deci d
10-2= 0,01 centi c
10-3= 0,001 milli m
10-6= 0,000001 micro µ

10-9= 0,000000001 nano n


10-12= 0,000000000001 pico p

Claudio Del Pero


Diversi livelli di potenza 10

mW W kW

MW GW

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Potenza Vs Energia – Analogia con l’idraulica

Portata d’acqua Dopo 1 ora Dopo 2 ore


Potenza Vs Energia – Analogia con l’idraulica

Potenza Dopo 1 ora Dopo 2 ore


Rapporto tra potenza ed energia in applicazioni reali 13

Capacità batteria: 75 kWh

Tempo di ricarica: 24 ore

Potenza richiesta: 3,125 kW

Capacità batteria: 190 Wh (0,19 kWh)

Tempo di ricarica: 2 minuti

Potenza richiesta: 5,7 kW

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Classificazione delle fonti energetiche 14

L'energia primaria è definibile come


il potenziale energetico presentato
dai vettori e fonti energetiche nella
loro forma naturale (quando non
hanno ancora subito alcuna
conversione o processo di
trasformazione).

Claudio Del Pero


Utilizzo delle fonti energetiche 15

Utilizzo diretto
dell’energia
primaria
presso l’utenza
finale

Utilizzo
indiretto
(attraverso un
vettore
secondario)

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Fattori di conversione in energia primaria 16
NON
RINNOVABILE RINNOVABILE TOTALE

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Consumo energetico mondiale 17

TPES: total primary


energy supply

1973 2015

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Ripartizione tra Paesi 18

Organisation for Economic


Co-operation and
Development

1973 2015

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Ripartizione tra fonti 19

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Quale soluzione? 20
Solar energy
cycle

! !
Nuclear
energy cycle

Oil energy
cycle

!
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Il contributo delle fonti rinnovabili 21

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Consumo di energia finale 22

Consumo
degli
edifici

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Bilancio energetico nazionale 23

Consumi
finali

Energia
elettrica

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Emissioni di CO2 e cambiamento climatico 24

Limitazione
dell’aumento della
temperatura
superficiale media a
2°C e possibilmente a
1,5°C

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Fonti Energetiche e fattori di emissione 25

Claudio Del Pero


Smart Grids e generazione distribuita 26

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Osservazioni genarli 27

• Quando si parla di energia, spesso ci si riferisce a calore e lavoro, che


rappresentano due forme di “energia in transito” (si parla di scambi di
calore e di lavoro subito o compiuto)
• In natura si osservano molti processi di tipo ciclico (ciclo dell’acqua, ciclo
del carbonio etc)
• Le fonti di energia esterne alla Terra sono quella solare e quella
gravitazionale
• Le fonti di energia interne alla Terra sono quella geotermica e quella
nucleare
• Tutte le altre fonti, rinnovabili o fossili, sono in qualche modo riconducibili
a quella solare.
• Gli organismi viventi e le macchine, per funzionare, trasformano energia
da una forma all’altra.

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Calore e Temperatura 28

Il calore (Q) è qualcosa che viene trasferito dal sistema all’ambiente o viceversa, a
causa di una differenza di temperatura.
Fino all’inizio del XIX secolo si pensava che il calore fosse una sostanza particolare, una
sorta di fluido, detto appunto fluido calorico.
Il calore è l’energia interna dei sistemi trasferita nei processi termici, può essere ceduto
o assorbito da un corpo e si misura (S.I.) in Joule (J) o in calorie (cal)

Caloria  è la quantità di calore necessaria ad innalzare la temperatura di 1g di H2O da


14,5 oC a 15,5 oC.
1 cal = 4,186 J

La temperatura (T) esprime il contenuto energetico che ha un sistema a livello


microscopico. In particolare essa non è espressione di tutta l’energia interna specifica
del corpo, ma solo di una parte di essa, quella riguardante l’energia cinetica
molecolare.
Essa è una misura della velocità delle molecole di una sostanza. Si esprime in °C, K o
°F.

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Scale di Temperatura 29

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Calore e Temperatura 30

Ogni sistema tende spontaneamente a portarsi in equilibrio termico con l’ambiente


che lo circonda

Esempi:
- Ponendo un oggetto con il nostro corpo, dopo qualche minuto l’oggetto avrà la
stessa temperatura del nostro corpo;
- Se in un contenitore mescoliamo due masse d’acqua, una a temperatura t1 e
l’altra a temperatura t2 con t2 > t1 dopo qualche minuto tutta l’acqua si porterà ad
una temperatura intermedia tra t2 e t1

Mettendo a contatto due corpi a temperature diverse, dopo un certo tempo, essi
raggiungono una condizione di equilibrio termico.

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Sostanze pure, fasi e trasformazioni 31

Sostanza pura = sostanza la cui composizione chimica è costante in tutta la


massa presa in considerazione

Fase solida
Le molecole di un solido sono intrecciate in
un reticolo tridimensionale che si ripete in
tutto il corpo. Le molecole in un solido non si
muovono l’una verso l’altra, ma vibrano su
loro stesse. A temperature sufficientemente
alte la velocità di vibrazione può raggiungere
valori tali da vincere le forze di attrazione
intermolecolari e separare tra loro i gruppi di
molecole  processo di fusione

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Sostanze pure, fasi e trasformazioni 32

Fase liquida
Le distanze intermolecolari non sono
molto diverse da quelle nella fase
solida, ma le molecole non sono più in
posizioni fisse tra loro. I gruppi di
molecole si muovono l’uno rispetto
all’altro, ma all’interno di ciascun
gruppo le molecole mantengono la
posizione iniziale ordinata costante.

Fase aeriforme
Le molecole sono molto lontane le une
dalle altre e non hanno alcuna
struttura ordinata. Si muovono
casualmente scontrandosi l’una contro
l’altra e contro le pareti dove sono
contenute.

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Sostanze pure, fasi e trasformazioni 33

Fino al raggiungimento dei


100°C l’acqua si trova nella
fase di liquido
sottoraffreddato.
Al raggiungimento dei 100°C
l’acqua è in procinto di
evaporare. In questo stato
prende il nome di liquido
saturo.
Nella fase di transizione
(cambiamento di fase) la
sostanza prende il nome di
miscela satura di liquido-
vapore
• Alla fine della trasformazione siamo nella condizione di vapore saturo (in
procinto di condensare)
• All’aumentare della temperatura ci troviamo nella condizione di vapore
surriscaldato (non in procinto di condensare)
Claudio Del Pero
Sostanze pure, fasi e trasformazioni 34

Definizioni principali
• Temperatura di
saturazione: temperatura
alla quale una sostanza
pura, tenuta fissa la
pressione, inizia ad
evaporare;
• Pressione di saturazione:
pressione alla quale una
sostanza pura, tenuta fissa
la temperatura, inizia ad
evaporare

• Punto triplo: punto corrispondente allo stato in cui le tre fasi (solida, liquida e
aeriforme) di una determinata sostanza coesistono in condizioni di equilibrio

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Calore Sensibile e Latente 35

Calore sensibile: quantità di energia che, quando somministrata ad un corpo o


ad una sostanza, provoca un aumento della sua temperatura. L’aggettivo
sensibile è dovuto al fatto che tale calore si manifesta, cioè è possibile
apprezzarlo, proprio attraverso l’aumento della temperatura che esso provoca.
Calore latente: quantità di energia necessaria per effettuare un passaggio di
stato.
Se si porta a ebollizione
dell'acqua in un recipiente
aperto alla pressione di 1 atm,
la temperatura non sale oltre i
100°C, indipendentemente
dalla quantità di calore fornito.
Il calore assorbito dall'acqua è
il calore latente, che viene
speso per trasformare l'acqua
in vapore.

Claudio Del Pero


Calore Specifico Vs Calore di Evaporazione 36

Cp = 4,186 kJ/kgK
Cevap = 2272 kJ/kg

Se porto 1 kg di acqua da
20°C a 100°C impiego 4,186
x 80 = 335 kJ

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Calore Latente di Fusione e Vaporizzazione 37

Claudio Del Pero


Calore Specifico e Capacità Termica 38

Il Calore Specifico di una sostanza è definito come la quantità di


calore necessaria per aumentare di 1 kelvin la temperatura di 1kg del materiale.

Q = c ⋅ m ⋅ (T2 − T1 ) = c ⋅ m ⋅ ∆T

c = calore specifico C=c·m = capacità termica


• quantità caratteristica di ogni • è il rapporto fra il calore fornitogli e
materiale l'aumento di temperatura che ne è
derivato
• Unità di misura (S.I.): J/kg·K
• dipende dalla massa dell’oggetto
• Unità di misura (S.I.): J/K
Ricorda: ∆T (Kelvin) = ∆t (Celsius)
Esempio:
1 cal/g·oC = 1 cal/g·K = 1 kcal/kg·oC = 4186 J/kg·K

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Calore Specifico e Capacità Termica 39

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Potere Calorifico 40

Il potere calorifico è la quantità di energia che si può ricavare convertendo


completamente una massa unitaria di un vettore energetico in condizioni standard. È
quindi la quantità di calore che si sviluppa dalla combustione completa di un
chilogrammo di combustibile. Il potere calorifico è l'elemento che meglio di ogni
altro caratterizza il valore di un combustibile.
Generalmente si distingue tra:
 Potere calorifico superiore (PCS); indicato
anche come ΔcHso o con la forma inglese
Higher Heating Value (HHV). Tiene conto
del calore latente di evaporazione
dell'acqua generata durante la
combustione.

 Potere calorifico inferiore (PCI); indicato


anche come ΔcHio o con la forma inglese
Lower Heating Value (LHV). Non tiene
conto del calore latente di evaporazione
dell'acqua generata durante la
combustione.

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Potere Calorifico 41

Claudio Del Pero


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Claudio Del Pero

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